mercoledì, gennaio 31, 2024

audi elettrica.

 


 

Quando si parla di elettrico nel mondo dell'auto si parla di green e sappiamo che green e' spesso sinonimo di truffa, quasi sicuramente e' qualcosa di poco ecologico o qualcosa non torna.

Quest'anno la Dakar la vince Saintz padre, un fighissimo velocissimo e squadra enorme con dispendio enorme di costi.

Ormai non e' piu' il gioco dove una squadra "normale" possa vincere, se non metti sul tavolo cifre miliardarie non partecipare neppure, del resto e' esattamente contraria alla mission per cui era nata.
Non e' più una competizione dove possa partecipare un privato, magari con una R4 rugginosa.
Un altro nome sbertucciato e massacrato.


La domanda recente nella Dakar, oltre alla profanazione e' sempre quella, i titoli del caxxo:

vittoria dell’Audi RS Q-etron 
E gia' li da anni danno nomi che non ci azzeccano alle vetture, quella non e' una Q, magari non e' un telaio audi e viene il sospetto che non sia neppure prodotta e progettata da VW.
Infatti nessuna auto della fiattona crucca ha di serie sospensioni a quadrilatero, sicuramente non le auto con schemi molto economici da poco come la serie Q, capisco una lambo (mi raccomando, non il cesso polacco, che il nome fa gia' stolto).
Hanno chiamato mustang un affare da mentecatti simile al doblò, puma un affare uguale, DS un altro affare uguale.
Peccato che la mustang ha scritto la storia delle pony, la DS persino di piu' ed e' un'astronave rispetto alle cose da 5000E marcate audi in vendita oggi.
Il 99% del prodotto audi o DS attuale e' piu' simile alla Fiat panda 30 da massaia povera che ad una vera DS.
Come sbertucciare nomi mitici.
Il fatto che tutta questa gente da per scontato che il cliente sia un idiota tanto da scambiare un prototipo da sabbia, sostanzialmente una dune buggy con un furgoncino stradale.
Per la cronaca il primo posto di qualcosa che assomiglia da lontano ad una autovettura e' il furgone toyota land cruiser  benzina da 3,5 litri V6 biturbo da 415 CV, almeno non e' un dunebuggy (78h contro 46h).
Scordatevi le auto e scordatevi la Parigi Dakar, qui e' un camion e dunebugghy, quasi sempre con motori di certo non di serie, che corrono su della sabbia.
Scordatevi di arrivare con una range o una berlina super rialzata e pimpata e piazzarvi.
Oggi dovete prendere una buggy fatta da zero.

Vittoria dell’Audi RS Q-etron elettrica
Ovviamente con "elettrica" bene in vista.
Gia' per sempre l'importante e' che sia elettrica, ovviamente, come sopra nessun dato tecnico nelle centinaia di pagine vomitate.
Che poi, voglio dire, sulla sabbia la tonnellata da 100KWh di batterie di una tesla S con quel design cubico, le folli velocita', quelle gomme e la sabbia dovrebbe durare intorno ai 10-15 minuti. Sempre che non si blocchi per overheat.
Servirebbe almeno 600-700KWh per avere birra a sufficienza per fare il tappone, non esagerando con il piede destro.
Poco praticabile.
Vorrebbe dire che con 48h di viaggio complessiva e tappe da 500Km se non vuoi vedere esplodere quella batteria di notte devi caricare al fresco in mezzo al deserto con una serie di MAN, che non puoi portare in giro un generatore diesel da 1MW in maniera facile.



Portarsi poi in giro 4-5 tonnellate di batterie a bordo sarebbe folle.
Quindi e' una BUGIA.
Non e' una vettura elettrica, salvo nei sogni dei giornalisti (bustarella o incremento di pubblicita' sulla testata?)


e poi arriva un titolone piu' completo, solo cercando:

Vittoria dell’Audi RS Q-etron elettrica con range extender
HAAaaaaa.
Abbiamo lo spazio per una fuffa.
Ma solo dopo decine di pagine, che inneggiano all’elettrico (da alcuni articoli pare quasi che abbia vinto solo per quello, sembrerebbe quasi che anche una clio elettrica possa piazzarsi bene) si arriva alla batteria quasi tenuta segreta...
La batteria, ha una capacità di 50 kWh.
In pratica serve a nulla (avviare il motore?, manco il condi) con quell'uso dopo i primi 20Km e' completamente cotta e deve essere sconnessa dal resto.

Scusate, motori da 500 CV spesso flat-out, 50KWh e' peggio della panda fint-mild-iBBriDDon con la batteria  da torcia elettrica (0,13 kWh) che fa ridere, al massimo fa una differenza nei test, ma non sulla strada.
E poi, scusate, la panda finto-ibbrid non va flat-out tutto il tempo in citta', e' una citycar dopotutto, al confronto e' una pura elettrica. :-p

Con quelle potenze in gioco e' piu' uno start&stop che una iBBrida
Alla faccia del range extender.

Infatti se andiamo a vedere il famoso "range extender" non e' un caricabatterie,  e' un affare di 610CV (450KW) normalmente montato sulle auto da pista del TDM, forse senza limitazioni del regolamento da pista puo' arrivare a 800CV.
Non e' un range extender, e' un caxxo di mostro e la batteria serve solo per parcheggiare alle tende-box.

vorrei farvi notare l'enorme dimensione del turbo, piu' grosso del motore intero di alcune auto.
Quel "coso" e' un range extender, secondo loro.
Ok.
Il  Carro lanciafiamme Sherman M4 e' un comodo e pratico accendisigari.


Anche questo e' elettrico con range extender e ha vinto molte dakkar

Del resto ha motori fra i 100 e 200KW e batterie per 5KWh di serie (due siluri da 12V 140Ah), per uso fuoristrada spesso sui 10-20KWh a seconda dell'allestimento.
In pratica è piu' elettrico della vettura di audi.
Era elettrico e non me ne sono accorto?
Anche la mia peugeot 104 era elettrica: 57CV e 1.5KWh di batteria (siccome fumava la batterie piccole... misi la piu' grande che ci stava sulla piastra).
Non dimentichiamo la formula 1, non distante da questi numeri: la F1 e' elettrica?


Diciamo che come al solito VW non e' un'azienda seria come comunicazione.
Quel fuoristrada e' un auto a benzina turbo che ha cambio e trasmissione elettrica.
Perche' se quell'auto e' elettrica vi do una notizia: gran parte delle navi sono fatte cosi'.



e non mi pare che nessuno le chiami ibride o elettriche, o che qualcuno chiami un motore da 5000CV a nafta "range extender".

Con le auto elettriche stiamo andando negli inferi della comunicazione di aziende cinesi e coreane dove gia' ora amplificatori che consumano 50W producono 1650W.
Se si lascia fare avremo auto altrettanto ridicole.
Oggi abbiamo auto come questa che bruciano circa 1 litro di benzina per km, parliamo di MWh per tappa (stando al sole24 1,9MWh prodotti), e siccome ha una batteria, piu' che altro usata come condensatore livellatore da 50KWh (contro 2000KWh di benzina), ne piu' ne meno facente parte dell’elettronica, diciamo che e' elettrica o ibrida.

 Conclusione
Non ridero' piu' alla stessa maniera delle medrmild-ibrid come la panda, qui siamo tutto su un altro pianeta e mi preparerò a non sclerare troppo quando arriveranno le gare di F1 elettrica da un singolo giro di pista o le auto elettriche con 500Km di autonomia che sulla strada diverranno 50.


lunedì, gennaio 29, 2024

fleximan

 

Photo: Fleximan "er GGiusto" palestra version

 

Attualmente gli autovelox sono solo un modo per fare cassa,  nemmeno usati per rendere migliore la circolazione, che uno potrebbe pensare che già che ci siamo...

Non ci sono solo dove servirebbero davvero, e qualche luogo dove la gente rischia esiste,  ma in vie desertiche o in lunghi vialoni di interscambio dove, di fatto, sono autostrade se correttamente gestite non e la velocità il problema.

Del resto l'abbassamento a valore 50Kmph dei peduncoli autostradali (ma con ciclisti e peggio monopattinisti che sgasano a folli velocita' sorpassando auto e camion) come fulvio testi a Milano la racconta lunga, molto lunga.

Se metti i monopattini ipermotor che sono sprovvisti di capacita' frenante nel traffico è evidente che non ti frega nulla della sicurezza o sei un colossale stolto che non dovresti neppure gestire un conto corrente, figuriamoci una città.

Se lasci circolare milioni di motorini senza targa e casco, spacciati per bici, ma con motori da targato (parliamo di fino a 6KW alla ruota, spesso lasciano indietro al semaforo scooter 125cc e tamarro-max) e' evidente che non ti interessi la sicurezza.

Idem per la gestione di percorsi, come dei tunnel dalle mie parti che hanno curve ammazzasuv (e alcune citycar che sono state rialzate e turbate, come dice Homer a proposito dei suv che si ribaltano quando "a gentle curve on the ahead") e poi ci mettono l'autovelox come "soluzione" quando bastava fare un ingresso piu' morbido... ma vi assicuro che con una berlina lo fate a 130 senza patemi, uno scriteriato potrebbe farlo ben oltre,  certo già a 70 con certi suv vedete la morte in faccia e se vi tocca frenare la frittata e' fatta... da qui prima l'abbassamento a 50 e poi l'autovelox.
Ma ci saranno sempre incidenti, del resto e' imboccato persino da monopattini, che ovviamente nessuno multa mai, anche con 3 persone a bordo.

Per cui che ci sia un effettivo abuso di questo sistema è più che palese. 

Roma non eroga che briciole ai Comuni del nord, questi per far cassa si sono inventati l'ennesimo balzello, non a caso nei grandi comuni del nord le multe sono miliardarie e son tutte per sosta e velox.
D'altronde al Nord sono tenuti a stare in strettissimi vincoli di bilancio e hanno tutto da perdere.
Al sud sono tutti colmi di debiti e quando falliscono arriva lo Stato con una cariola di banconote, quando non un camion (presente i buchetti da decine di miliardi come Napoli) tanto che su 8000 comuni in 600 non hanno neppure un bilancio visto che non sanno neppure come giustificare le spese folli.
Non a caso il 48% dei comuni siciliani non presente un bilancio, tanto ci pensera' la regione o Roma e poi ci pensera' lo stato che li prendera' dalle tasche dell'operaio del nord.
E quando non basta multe e randello.


Stando alle forze dell'ordine, CHE NON LI CONTEGGIANO TUTTI, strade italiane ci sarebbero circa 11.130 autovelox puri, con l'autostrada e le telecamere semaforiche e incroci il totale sale a 14.297.
A questi andrebbero aggiunti quelli "in concessione" di cui nulla si sa, ma potrebbero perfino raddoppiare il sugo.
Rimanendo ai dati ufficiali il confronto con l'italia e altri paesi grandi e' al solito impietoso come per tutte le cose:
Regno Unito  7.700
Germania  4.700
Francia 3.780
Spagna 1.390.
Anche andando su stati enormi: Le postazioni in Canada dovrebbero essere intorno alla 1500 e quelle USA 10.000. Gli USA ne hanno meno di noi.
L'unico paese che si avvicina, ma non sorpassa, con il numero netto e' la Russia, non da sorprendersi.
Cominciamo a vedere un problema?
Come spesso accade in Italia RIDICOLO?

Quindi il paese di dimensioni paragonabili che ne ha di piu' ne ha la meta'.
Si stima che in tutto il mondo, dove esistono statistiche, siano 150-200.000 a seconda delle stats, in pratica il 10% circa  degli autovelox sono in Italia e di fatto il 7% di quelli del mondo nel nord Italia.

Ovviamente, essendo diventato mero strumento d'incasso viene usato dalle zone povere come il nord, mentre quelle ricche dove piovono miliardi non ci sono al momento tali necessita'.
Il confronto e' impietoso: il 76% è situato nelle regioni del Nord con una densità al Km^2 che fa semplicemente ridere.
E chi ha guidato in varie regioni SA che non sono certo i cremaschi o i milanesi gli automobilisti piu' indisciplinati.
Le multe per eccesso hanno gabellato 75.891.968 euro nel 2022, se poi le spostiamo per distribuzione indicano che abbiamo un problema non di automobilisti ma di budget.
L'intera città di Napoli ha multato con gli autovelox 18.000E contro i 13.000.000E di Milano.
A Napoli tutti virtuosi o semplicemente le iniezioni miliardarie in euro per chiudere i buchi nonostante i sovvenzionamenti cospicui fanno si che, alla fine, a Napoli ci sono tanti soldi?

Quando abbiamo regioni come la Puglia (4M ab che in estate raddoppiano almeno) che fa meno delle multe stradali di Milano città (1.3M ab), e basta circolare un poco per vedere cose incredibili nella regione,  e' evidente che abbiamo un problema di soldi al nord e non sanno dove prenderli.

Una sosta fuori dagli spazi, o un permesso di sosta appena scaduto, in molte zone viene beccato in 3-4 minuti, ma una bicicletta puo' essere rubata in 10 minuti se non ha una catena idonea a fermare un traghetto alla fonda.
Appare lo stato per punire, ma non difendere?

Comunque e' evidente che il motivo sicurezza è sempre pretestuoso
 Le multe, se non e' il bigliettino di sosta sul tergi,  arrivano mesi dopo e  non ti ricordi neppure dove e quando hai infranto il divieto e se e' esistito il perche'.
A me stanno sul caxxo quelli che passano con il rosso, ma qualche volta nella vita, con un camion o un SUV che mi incalzava a 2cm ho preferito passare che frenare, come una volta un gruppo di motociclisti che, per ragioni oscure (ho un sospetto, ma sarebbero doppiamente imxecilli), prendevano a calci la mia vettura inneggiando con una chiave a rullino. Forse controllare gli ubriachi potrebbe fare sicurezza, no?

Infine il verbale non ha nessun senso richiamando leggi scritte con i piedi e richiamate con il brillo.
L'ultima volta mi segnalano un supermultone e io capisco di aver usato la corsia errata, ma li so che si possono usare entrambe.
Vado incazzato dai vigili (dopo aver pagato, ovvio!) e salta fuori che e' un semaforo rosso.
Rimango basito
Al di la che stampare con la laser (la stessa del verbale) una foto in BN da allegare all'assurdo enorme malloppo ti costa zero, anche in virtu' della cifra richiesta, ma davvero non potevi scrivere "passava con il rosso"?
Dopo un anno io non so se non ho visto il rosso (magari coperto da un camion), se l'ho fatto scientemente per qualche grave motivo (come ho detto odio chi passa con il rosso) o magari, in tutta sicurezza, ho tolto la vettura per consentire qualcosa od evitare un incidente.
Magari, sono sempre umano, ero, distratto, sovrappensiero.
So solo che quando ho visto la foto sul monitor della vigilessa sono rimasto ammutolito: immaginare un cane incazzosamente abbaiante con il tasto stop.
Arriva dopo una settimana o 10 giorni posso saperlo, posso migliorarmi, posso pensare se ho fatto bene o male.
Arriva dopo 6, 10 e oltre mesi e' una gabella.
Con l'incredibile intimazione di pagare entro entro 5 giorni se non volete pagare di piu' e se pagate fuori dal mese SEI volte tanto fa pure ridere e dimostra l'incredibile asimmetria fra stato e suddito. Uno puo' prendersi mesi a sbafo, l'altro deve correre a pagare con l'aggravante che funzionando di medda le poste... vengono fuori caos facili.

Con queste premesse viene pertanto meno lo scopo educativo che dovrebbe essere alla base anche della sanzione pecuniaria, anzi la fa apparire immediatamente come contorta gabella casuale in cui, per questa volta, ti e' pertoccato.
PAGA ignorante villico la gabella-roulette al tuo signore, e taci!

Questo fa il giusto paio con
la cronica assenza dello stato quando ne hai bisogno.
La violenza quando non arrivi in tempo a pagare lo stato.
Il menefreghismo dello stato quando fai domande.

Quindi Fleximan, ovvero quelli che stanno segando gli autovelox, suscitano una simpatia.

Il cittadino SA che lo stato ha messo quella roba solo per sfregio
Il cittadino onesto ha l'idea di essere oppresso dallo stato.
Il cittadino continua a sentire una diminuzione della liberta' senza contropartita.
Il cittadino, da decenni, sa che lo stato non e' amico, si comporta SEMPRE come controparte, quindi nemico.

Chiediamoci perché lo stato e' visto come una barzelletta.

Il risultato e' ovvio:
Fleximan, nonostante siano dei mentecatti, simbologicamente restituisce liberta', diminuisce l'oppressione e fa del male all'oppressore cattivo.

Un vero robin hood nella testa della gente.

Un eroe.

Certo sono follie, ma se per 22 maschioni sudati in mutande che rincorrono una palla in un praticello danno fuori di melone, per fleximen dovrebbero almeno fondare una chiesa e un partito.

 

PS
Intanto la situazione passaporti continua a peggiorare, in alcune zone per il solo appuntamento si superano i 7 mesi. Non e' una cosa nuova, ma va avanti da ANNI: come pensate che il cittadino possa pensare che lo stato sia serio?
A quando un cittadino DISPERATO che intima a mano armata ad una forza armata di fare il suo mestiere di fornire assistenza?
Documan?
Passman?
e poi
Tacman?
Spazzaman
Busman
trentaman
...


mercoledì, gennaio 24, 2024

ferrari

Anche oggi facciamo incazzare un pochino di fanboy.
Di brutto!

Parliamo di ferrari e della F40

La storia di ferrari e' molto mitizzata, alla fine e' simile ad altre storie fascio-comuniste italiane dal panettone, tipica produzione industriale che si fa risalire al medioevo, alla pizza di NY che si spaccia mangiata uguale da fantomatiche corti pre-pummarola con le dita.
Non a caso tutti narrano del cavallo rampante o altre amenità che nulla hanno a che vedere con la tecnica, del resto scarsa del marchio.

Tutto nasce da una storia banale, l'uomo che vedete in foto.
All'epoca era normale che un corridore che avesse un poco di successo cercasse di fare l'auto dei suoi sogni e usasse il proprio nome e conoscenze per reclamizzarla e finanziarla.
Del resto ancora oggi ci sono sportivi che vendono magliette, no?

Il problema e' per diventare un metalmeccanico scelse un momento particolare, 1939, e di fatto iniziò facendo materiale avio per la guerra. Sta a voi capire se aveva santi in paradiso (essendo un uomo "vero") o fu altro.

Del resto i fondatori erano un riccone del tessile, Mario Tadini, Alfredo Tadini (il presidente dell'azienda), Augusto Caniato e altri possidenti.
Tutti uomini importanti e gentelman driver (quei corridori part-time a cui nessuno darebbe in mano una vettura senza un cospicuo assegno) e probabilmente appoggiati dal fascio che vedeva nei piloti e nella meccanica un sole nascente (del resto il fascio aveva gia' estratto dalle fogne Alfa)

Ovviamente nelle cronache romanzate raramente si citano i nomi degli imprenditori che fondarono la prima azienda "Auto Avio Costruzioni" scrivendo nella storia solo il nome del socio sfigo di minoranza: Ferrari.
Trovate spesso cose come "Ferrari creò l'Auto Avio Costruzioni":
come vero deus ex machina (essendo il periodo del fascio...)  arriva con fare plastico e muscoloso immerso nel proprio io ricco di possibilità  e fonda da solo a petto nudo da uomo vero fascio-comunista con le mani che tendono all'infinito mentre impugna i mattoni.

I mattoni, ho detto, poi perché un lavoratore della terra ha la tuta?!

Fatto sta che ad un certo punto la guerra finisce e il fascio pure, l'azienda iniziale chiude e si inizia a dover fare auto "per sul serio" e nasce la vera fabbrica ferrari e li cominciano i problemi non avendo soldi.

Riescono a produrre la prima auto solo praticamente nel 1948 (le altre erano dei rifacimenti, ricarrozzature o elaborazioni di fiat o alfa), che alla fine e' solo un prototipo, come le migliaia che vediamo nelle fiere di settore, visto che ne costruiranno 2.
Non va meglio con la seconda auto, sempre in 2 pezzi, del resto senza ricconi che si dilettavano a cacciare dentro danari e gestire l'azienda non e' che puoi fare tanto il dipiu'
I ricconi si leccavano le ferite di guerra.


 

Con la terza auto ne producono ben una cinquantina in un arco temporale di 6 anni, ed e' praticamente identica alle prime due prototipali (tanto che una di quelle vecchie viene trasformata in una di quelle nuove), di fatto ci sono evidenti problemi di cassa.

Il piano industriale questo sconosciuto.

Del resto ai tempi era gia' tanto se facevi il ginnasio anche se eri di famiglia ricca come il nostro eroe.

La prima auto che non e' del tutto identica al prototipo arriva nel 52, ovviamente in gran parte la meccanica e' ancora la prima.

anche questa nell'enormita' dei 27 pezzi.

Penso che sia qui che nasce il mito delle serie "limitate" di Ferrari, cosa che proseguira' fino alla nascita della nuova ferrari.
Non e' che venivano limitate solo a selezionati clienti come ci raccontano ora, e' semplicemente che non avevano soldi per farne di piu' o al massimo, non se le filava nessuno.

Altra cosa che stanno facendo, e faranno fino a quando diverranno costruttori di auto "seri", e' usare nomi diversi per dire di aver fatto una vettura nuova.
Come dire che la fiat uno durane la carriera dovesse chiamarsi due, tre, tre S e quattro.

Ad un certo punto la ferrari comincia ad interessarsi alle grandi gare internazionali e queste ultime stanno cambiando, del resto non sono auto da tutti i giorni.
Sono gare dove le cose stanno cambiando e si scontrano i bambini grandi.

Nel frattempo, spesso e volentieri, quando fanno delle produzioni per le stradali, di fatto mettendo un tetto sopra alla barchetta, raramente riescono a metterne insieme piu' di una decina, anche rivolgendosi a carrozzerie esterne (niente investimenti, niente capacita' produttiva, niente richieste evadibili).
Ed e' difficile fare i soldi se fai 10 auto, costose quanto vuoi, te la puoi tirare, ma sono 10.
Giusto per avere un confronto la vette nel 53 vendeva 200 pezzi, l'Aston Martin Mark II 150pezzi , DB2 415  pezzi e via cosi' con jaguar eccetera.
Esiste un mercato per le supersportive, ma ferrari non riesce a vendere o a produrre.

L'unica pubblicita' sono le corse ,
l'unico cervello e' di un pilotino,
l'unica fonte di capitale e' endogena.

In pratica la Ferrari contava come il 2 di picche.
Ferrari, dalla sua officinetta, e' costretto ad andare a cercare un aiuto e in Italia il capitalismo e' ingessato dallo stato e se non sei un amico sberle in faccia.
Quindi fa l'unica scelta possibile fra rimanere un piccolo cantinaro di provincia e fallire o andare a cercare soldi già nel 1955.

Ma le cose non vanno molto bene, Ferrari non sa fare i conti.
Del resto Ferrari non era un grande imprenditore, era un guidatore, non aveva una visione industriale  e dopo decenni a barcamenarsi cercando di vendere a ricconi che volevano quello che oggi si chiama "pronto corsa" e' alla frutta.
(Il pronto corsa a' una vettura pronta per correre o fornita in kit aggiuntivo per.  Esempio rappresentato dalla 360 challenge del 2003, 300 pezzi, che puoi comprare da concessionari selezionati, ma esiste anche roba piu' plebea: la lancetti o la focus, per dire).

In pratica da cantinaro non capisce il sistema aziendale e non riesce a stare sul mercato.
Continua infatti a fare "il solito" ovvero vetture dalla tiratura discontinua, di un centinaio di pezzi,  a cui si alternano dei quasi one shoot (anche meno di una decina di pezzi) con modifiche estetiche o soluzioni tecniche particolari.
Del resto mancano i capitali per imbastire una vera produzione di serie e il fiato e' decisamente corto.
Che non sono serie limitate come oggi si racconta lo vedi dalle quantita' discontinue, che in caso di vere richieste aumentano e in caso di poco successo terminano in poco.

Quello che molti non capiscono e' che quando produci hai una GRANDE catena del valore che e' sia fisica che finanziaria, anche quando produci cose tutto sommato numericamente banali come 100 auto. Anzi ti mancano economie di scala.

Prima di iniziare a produrre, anche anni prima, devi prendere impegni sia lato finanziario che contrattuale.
Salvo fare una cantinata e i tuoi costi vengono sparati nel cosmo e le caratteristiche del prodotto negli inferi.
Devi comprare materiali molto prima della consegna, macchinari, formare competenze eccetera.
Rivedrai quei soldi solo dopo anni e solo se tutto va bene e dovrai pagare le banche (in italia salatissime per via della lira che gli stolti rimpiangono) che ti hanno fatto credito per far partire tutto quel delirio.

Un modo per abbassare le spese e' fare le serie speciali o gli allestimenti: se fai scegliere la pelle non dovrai comprarla prima (ti costa il doppio, ma la fai pagare come feature il triplo, non appare come mancanza aziendale) e nessuno si chiedera' perché solo 10 auto sono in alluminio su 90 o perché solo 20 hanno il volante in radica e non in noce.

Banalmente stai dimostrando solo che sei alla frutta perché sul mercato del pronto sono finiti i volanti in noce, o perché non avevi i soldi per comprare 30 tonnellate di alluminio 2 anni fa, le presse, gli spazi... Mentre i tubi tondi di ferro vai dal carpentiere dietro casa e li trovi quando hai finito le scorte.

Da un punto di vista industriale e' un fallimento, e' la mentalita' del tipico cantinaro automobilistico con la sola differenza che si costruisce anche i motori, cosa non sempre saggia.
Oggettivamente questo modo di fare si sposa merdavigliosamente con l'industria pezzente italiana.

Cosi' continua a scendere negli inferi del cantinaro duro e deve decidere:
smettere 
vendere tutto
vendere in parte.
E in caso a che prezzo

La scelta piu' ovvia sarebbe fare una SpA con investitori eterogenei e un consiglio di amministrazione fatto da lupi mannari fedeli.
Si sarebbe trasformato la cantina in fabbrica e pompato il successo raccolto fra i ricconi monetizzandolo.
Con quelle risorse ferrari sarebbe la ferrari post 2010 negli anni 60.
Invece il problema e' sia del leader che del mercato italico.

Il mercato italico fatto da straccioni, massacrati dallo stato che non vuole perdere voti e quindi con manovre proto-comuniste lascia le aziende senza soldi, il venture capitalist e' visto come il rubar virtude alle sante figlie (in realtà rotte dietro e sane davanti) delle masse.

Quindi per la raccolta di danaro e' obbligo rivolgersi all'estero, gia' di fatto poco probabile per un cantinaro di provincia ove un avvocato economista di diritto internazionale e' raro come una mamma vergine, al contrario di un cantore di Catullo osannante rumor di scarichi rozzi che ne trovi tantissimi.

Quindi fare un vero accordo di quote e gestione finanziaria e' molto difficile e molto complesso.
Inoltre il cantinaro ormai e' non giovane, non gli frega un ciuffolo di quella roba antipatica che non serve a nulla, basta lui (ricorda un pochino mivar?), le sue idee, la sua capacita' e si vende perche' e' roba sua.
Si proprio come l'imprenditore di sul-cesso tipico italiano, del resto l'impronta era quella.
Quelli furbi mandavano a studiare i figli all'estero, per capire che il resto del mondo gira.

Il sommo leader non voleva certo gente che gli spiegasse qualcosa, del resto lo chiamavano drake, lui, dentro di se, sapeva gia' tutto.
E con il caxxo che voleva qualcuno che gli dicesse cosa fare, lui sapeva, gli altri zitti.

Cosi' l'unica soluzione praticabile nella sua testa e' con FIAT al 50%.
Mezza azienda, non di più che qui comando io, i soldi va bene ma è roBBa mia, e nessuno puo' ordinarmi qualcosa. Almeno non qualcosa di grosso.
Mi viene da pensare ai veri motivi per Fiat per acquistare un prodotto del genere, non ha senso, oltretutto e' una perdita.

Il problema e' che se vuoi crescere e sei un cantinaro avere il doppio di soldi e' un nulla, non serve a niente vendere mezza azienda cosi', come insegnano i round miliardari delle startup di mezzo mondo, i soldi che ti servono sono sempre di ordini di grandezza superiori e in volume crescente: il doppio ti serve per il breve, poi ne serve ancora il doppio e poi altro ancora cedendo cifre sempre crescenti dell'azienda.
Almeno se non vuoi rimanere un cantinaro di medda.

Ora provate ad immaginare il  ferrari che va dalla banca facendo il figo con i soldi di fiat e ne vuole altri:
-salve plebaglia vorrei 30 miliardi di prestito
-per far cosa?
-La nuova 9998, devo pagare progetti e materiali!
-ok quale e' il piano di rientro?
-il solito:
Facciamo 100 auto e poi le vendiamo guadagnando qualcosa.
Con le rimanenze ci facciamo altre 20 auto a prezzo doppio e guadagniamo a bomba
Poi ricominciamo da capo e se nessuno se ne accorge facciamo la 9999 che e' uguale, ma diversa, e non dobbiamo rifare il progetto.
Con i vostri soldi ne faremo 2000 e non le solite 100
-il tutto in quanti anni?
-In 10 anni cambiamo modello
- e con che guadagno?
- guadagniamo ben il 60% lordo!
Non e' tantissimo?
-no, non e' tanto (nota: svalutazione a 2 cifre!).
Avete fatto analisi di mercato per vedere se 2000 son troppe?
-No,
IO so, io capisco, ho le visioni,
sto il drake e tutti vogliono una ferrari, non mi serve un reparto marketing che beve soldi.
-Voi volete fare 1000 auto guadagnando il 60%, principalmente fra 6 anni, e con il rischio di non vendere?
-ma noi le abbiamo sempre vendute.
-si, 100.
aumenti di capitale per adeguare la struttura aziendale?
-Non serve: io sono il Drake,
l'immortale cavallinato,
figlio della pista,
nato durante la tempesta,
colui che ha annusato la benzina,
benedetto dalla mamma...
-lei e' un imbecille che guadagna meno di un azionario e lascia sul campo il 90% del guadagno alle banche: per il prestito la cifra la decidiamo noi, si limiti a volare basso con le richieste e presenti un piano credibile.

Il fatto e' sempre quello: serve un piano di espansione CREDIBILE.
Se qualcuno ti presta dei soldi vuole sapere che guadagni, se sei risicato non potrai restituirli appena succede il minimo imprevisto.
La vita e' fatta da imprevisti.
Se hai sempre fatto il cantinaro per anni e' difficile che ti credano in grado di espanderti, ci si chiede perche' tu non lo abbia fatto prima.
Una domanda che ha prevalentemente risposte non belle.
Soprattutto si chiedono perché non hai soci, il fatto che hai regalato mezza azienda a fiat in un unica botta e non hai fatto aumenti di capitale per sorreggere R&D, non dipingono un quadro degno di rispetto.

Quindi i soldi della fiat sono pochi, del resto un aumento di capitale non sei in grado di farlo e se non vuoi scendere sotto il 50% della proprieta', non puoi crescere.

Del resto WOZ ha lasciato entrare jobbo il venditore, (bruce?) Wayne, e un sacco di venture come Markkula, situazioni che hanno portato VisiCalc sulla piattaforma facendola esplodere.
Woz da solo probabilmente avrebbe venduto 200PC all'anno facendo la fine di una delle decine di computer dell'epoca.
Apple sarebbe stata l'ennesimo PC degli anni come i vari ORIC o i Dragon.
Del resto se sei finanziariamente stabile, con un consiglio che ha un senso, in espansione e vai a chiedere prestiti puo' essere rischioso, ma ha un senso.
Se sei uno sempre con pochi liquidi, con un consiglio ristretto e non ci sono segnali finanziari di espansione e sei l'officinetta di Poldo&F.illi che non si aggiorna, non ha senso concedere fidi superiori al minimo respiratorio.

Ferrari non vuole mollare il timone, non vuole gente in mezzo alle scatole e continua a fare il cantinaro.
Non ha scelta.

Attenzione, non dico che le auto ferrari possano o meno essere belle o brutte, del resto di cantinari eccellenti ce ne sono in giro tanti dalla TVR alla Noble, Ariel passando per le varie tonnellate di lotus seven derivate, tutte vetture eccellenti, a loro modo.

Dico solo che confondere le serie limitate per volonta' o limitate da cause non volontarie sono 2 cose diverse. Molto

Vediamo di capire se sono io cinico o sono i fanboy stupidi e parliamo della vettura piu' ferrari di tutti i tempi... secondo loro, la F40.
Ricordate che stiamo parlando di AUTO STRADALI, non da rally o da pista.
Perché altrimenti andiamo a confrontare questa roba con le varie RADICAL, Lola o simili dove in pista alla F40 gli fanno fare una bruttissima figura.

Negli anni 80 ferrari aveva vari problemi.
Per esempio auto tutto sommato economiche brutalizzavano in semplice performance in rettilineo le loro auto, robe come le poderose BMW M3 europee (ma non solo), per non parlare di quelle americane.

Certo, sappiamo tutti che una M3 alla prima curva deve attaccarsi ai freni rispetto ad una ferrari, ma capiamo anche che se il prezzo e' circa due carriole di soldi e poi al semaforo una mustangona tamarra che costa come un cerchione di maranello se la sbrana e ne sputa le ossa l’acquirente cavallinato non e' comunque contento.
Ovviamente le vendite di auto calavano.
Bisogna anche ricordare che la dino del 67 e' di fatto la capostipite delle auto ferrari "regolari" che superavano le 100 unita' allegramente avendo totalizzato 4000 pezzi circa (quando si vende non sono piu' 100 pezzi!).

Eccola nel colore corretto, il giallo ferrari (il rosso ferrari non esiste, si chiama rosso corsa).
Forse potremmo chiamarla LA ferrari.

Come tutte le cose belle ad un certo punto stufano e dopo quasi 10 anni a vendere la minestra la gente si stufa e nel 74 termina la produzione e il vetusto motore finira' su una vettura molto piu' performante e moderna, al confronto un'astronave, la stratos.
Vi e' da chiedesi perché la fiat non abbia venduto a cannone quel mostro di Lancia che rispetto alla ferrari era lontano anni luce, certo la ferrari avrebbe dovuto migliorare o chiudere, ma alla fine poteva anche diventare un fornitore di motori e basta e smetterla con quella roba vecchia.
Pensate a cosa sarebbe diventata la Ferrari con i telai Lancia.
Probabilmente il Drake non voleva abbassarsi e fare auto bellissime.

La Dino, come tutte le "cantinate" e' una vettura con telaio e carrozzeria separati.

un telaio in tubi e' semplice da realizzare, facile da modificare (es nel passo in 10 minuti) e puoi cambiare l'estetica senza cambiare di una virgola il telaio e la carrozzeria non deve prevedere sforzi.
Oggi persino il parabrezza fa parte del gioco per rendere rigido il telaio e quando cambi il design ne va tenuto conto...

questo in foto e' il telaio della Dino senza veli.
Potete realizzalo in qualunque officina di carpenteria metallica con un minimo di precisione.
A quel punto il telaio della morgan e' poco indietro, molto simile, con pure dei vantaggi con il legno, ma vuoi mettere lo snobbismo e l'eleganza?



questo sotto e' il telaio della ferrari 208, 308, 308 galaxy plus eccetera
 


Praticamente la stessa vettura della dino, ma non e' che le successive siano molto diverse.
Non che sia un male assoluto, la TVR e' molto divertente, ma la concorrenza fa ben altro e non stiamo parlando della fiat panda da 2 soldi.
Il fatto rimane che non puoi fare un telaio nuovo per fare 200 vetture, un telaio nuovo vuol dire anche migliaia di ore di test oltre che progettare da zero. Questo telaio dopo decenni si sa tutto pur non essendo a livello della concorrenza.

Cosi' nel 1983 si comincia a prospettare che forse forse bisogna dimostrare di piu' e allungano il passo e, come accade quando non hai motori nuovi o devi fare il numero grosso fine a se stesso, vanno di turbo GRRosso.
Per aumentare le caratteristiche i pannelli della carrozzeria vengono prodotti in plastica anziché in metallo (ricordate le vecchie vette?)
Il Materazzi, praticamente solitario, riesce a dare un bel colpaccio con poche modifiche intuendo bene lo spirito del tempo.

Nasce la GTO supercantinaro (288GTO).

 

"Ci abbiamo" 400CV ritardati su poco piu' di una tonnellata.
Chiaro che quando arriva il laggone nella schiena sembra potenza.
Ne producono quasi 300 proponendole ad un prezzo folle.
Pero' le vendono, non gli sembra vero.
Non solo, scoprono che le persone se le strappano di mano, ma ormai sono fuori budget.

Vorrei farvi notare la poverta' di questa cosa


In quegli anni la colossale follia tecnica della 959, che ha iniziato una generazione di auto, spuntava prezzi enormi, che insieme alle cifre che spuntava sull'usato la supercantina creavano rivoli di bava nel ferrari.

Cosi' in ferrari si chiedono come fare qualcosa di ancora piu' estremo e costoso (per gli acquirenti).
Ovviamente in azienda non possono competere con soluzioni avanzate come le grandi, del resto non hanno le competenze tecniche, le linee di produzione, gli ingegneri, i soldi eccetera.
Quindi la vettura estrema non sarà un laboratorio viaggiante o una follia tecnica, ma un evoluzione ed estremizzazione della GTO supercantina.
In soldoni piu' grosso e piu' bozzo della GTO che era bozza mica poco.
Vengono messi a budget i soliti 100-200 pezzi piu' i soliti one shot.

Il compito spetta al solito Materazzi che insieme a 4 gatti deve progettare da zero la vettura bozza^2 con cavalli grossi^2.
Ovviamente per aumentare le performance senza tecnologia tutto e' "leggero e basic", ovviamente non esistevano le normative di poco dopo che avrebbero bloccato le vendite di tale roba.
Oggettivamente la sola strada percorribile, se non hai cose evolute non metterle sull'auto: toglile.

Il telaio viene rinforzato e quindi parzialmente ridisegnato, tutto quello che si puo' fare in plastica lo si fa (persino i finestrini), quello che si puo' non mettere non lo si mette neppure le maniglie per chiudere le porte, sostitute da una corda per tapparelle, le porte sono senza pannello vedendosi le budella, la carrozzeria e' attaccata per miracolo e si deforma tanto che ci potete infilare un dito fra le parti, si abbassa l'assetto e si mette un alettone che incute terrore alle fiat panda di passaggio.



 Il motore e' all'insegna del turbo grosso piu' grosso.

Se notate il telaio e' praticamente ancora quello della Dino, che gallina vecchia fa buon curvone, stando alle dicerie: i compueter, compiuteri, compucosi, quella roba li, noi non li usiamo, siamo uomini veri con il saldatore in mano!

E' chiaro che se non avete fatto caxxate un go cart del genere e' molto veloce, ma di fatto e' ancora meno una vettura stradale, maledettamente poco moderna.
Fra l'assetto estremo, manco riuscirebbe a circolare nella mia citta', il laggone di medda e la fidanzata che non sa dove appoggiare la borsetta e, mi raccomando, dimenticatevi qualsiasi comodita' che trovate sulla lussuosa fiat 126, ricordiamo che dovrebbe essere una vettura da strada.
Per via del laggone strattonante del turbone bozzo e grosso anche i pneumatici avevano di problemi e necessitano quindi caratteristiche particolari.

Provate ad immaginare un telaio anni 50 con un motore enorme con un enorme turbo che fa un enorme LAG, senza neppure un servosterzo per contrastare quelle forze...
D'altronde e' una vettura degli anni 50 con un motore grosso.
Lascio immaginare quando con quelle potenze dovete contrastare persino la massa delle gomme o come quando arriva il laggone ruzzone e dovete controsterzare cosa puo' succedere facilmente sul bagnato: se non siete un culturista con la capacità di un pilota accadono cose


Probabilmente la produzione sarebbe stata delle solite 100-200, per evitare invenduti, poi ci sarebbe stata la F40GT o SX con altri 50 pezzi e poi la F42vattelapesca pochi anni dopo.

In pratica la F40, la piu' osannata ferrari e' un bidone, piu' ignorante di una pony car, ma senza l'allegria tamarra...

Nel frattempo succede una cosa...
Muore Ferrari intorno all'inizio di produzione decretando la vendita a tuono "dell'ultima ferrari".
Ferrari diventa per il 90% del Gruppo Fiat e il 10% al  Piero Lardi Ferrari.
Arrivano i soldi e i manager.
Il 23 dicembre 1988 diventa Ferrari SpA e finalmente fa merchandising (altra parolaccia che i vecchi non capiscono).

Con i soldi di fiat, dopo pochi mesi, fermano la linea di produzione, mettono i pannelli (mezzi) alle portiere, un cofano che non sbatte a destra e a sinistra e investono per un raddoppio della produzione.
Non essendo finiti i ribamba raddoppiano ancora la produzione portando, alla fine, a 1400 pezzi di F40 che di fatto diviene non solo la piu' potente e veloce ferrari in rettilineo, non solo la piu' ignorante, ma anche una delle piu' vendute incassando una fracassata di soldi.

Con quei soldi si fanno gli investimenti che il vecchio non capiva, computer e simili, tanto che le auto successive sono enormemente migliori facendo uscire dal ghetto dei cantinari il marchio.

Se ci pensiamo la produzione di Ferrari dalla morte del vecchio e' completamente migliorata di colpo.
Una 360 del 2000, quindi solo 12 anni dopo

appare come un'astronave.
Telaio spaceframe in Al, non piu' tuboni da ponteggio
Non piu' fiat 126, ma autoradio, condi...
L'ala nascosta sottoscocca progettata da ingegneri con capacita', non devi piu' far vedere al fantozzi con la polo diesel a fianco del semaforo che "ci hai a maccana groossa co aletton"
E, poi, diciamolo,  un aspetto decisamente meno zarro.
La 360 rispetto al F40 e' come un aeroplano... poi che ci siano in giro gli incrociatori stellari e' altro.
Guardate come e' diverso il telaio.
Sembrano passati 60 anni, non 12.



Non a caso ne hanno vendute 16.000 pezzi.
E non e' che e' meno efficace, anzi, e' mooooolto meglio e quelle successive meglio ancora.

In tutta evidenza con la morte di Ferrari la ferrari e' migliorata con cadenza giornaliera recuperando il gap con la concorrenza molto rapidamente dopo esser rimasta nell'oscurita' delle cantine.
Ad oggi ferrari produce quasi 15.000 auto annue ha un fatturato di 5 miliardi di euro con margini elevatissimi.
In piu' le auto sono tutte decisamente migliori e non sono delle cantinate, sono auto moderne.
Ma il marchio continua a non esaltarmi conoscendo cosa era.
Questo non vuol dire che se mi regalate una FF mi faccia proprio schifo, dico solo che se ne avessi danari a bomba sarebbe probabilmente poco probabile che ne comprassi una.


questa era piu' onesta e se la vuoi usata costa 35KE ed e' matta come un cavallo.

se invece vuoi le prestazione in stile F40, ma decisamente meglio, l'atom ariel che risolve tutti i problemi di una F40, persino quelli delle portiere che non riesci ad usare ;-P


Ancora una volta, all'interno della narrazione, il "grande successo mondiale" di un GRANDE marchio italiano e' pura fuffologia.
Lo ricordate quando i poLLitici e giornalisti anni 90 narravano che avremmo saturato la cina con i nostri bellissimi prodotti COME LA FERRARI, capiamo che non avevano nessuna idea dei volumi di ferrari?
Capiamo che esportare 20 auto in Cina non cambia per nulla la bilancia commerciale?

Dove e' il "grande successo" di ferrari?
Il fatto che vendeva 4 auto a caro prezzo?
Scusate allora Koenigsegg (una cantina con 35 dipendenti) è meglio!

Banalmente Ferrari non era un prodotto vendibile, ferrari era l'ennesimo fantastico italico prodotto che
"vogliono tutti",
"ne vendiamo un casino nel mondo" (ricorda alfa?),
"tutti ce la invidiano"...
Poi pero' comprano le altre.
Non a caso i proprietari delle NSX (o altre similari) sono ben diversi da quelli delle ferrari che le chiudono nel box perche' pessime.
Hai comprato la ferrari, ma ti fa schifo guidarla.
Per  vedere se un'auto e' buona, guardate quanti la usano dopo anni.
Ho visto piu' corvette, mai arrivate da nuove in Italia, che ferrari prima del 95 e, ricordiamo, ci sono stati anni che quei bidoni li portavi a casa con il prezzo di una fiat punto nuova (ne hanno offerte sia a me che alla morosa appena patentata negli stessi anni).

Diciamo che la ferrari AUTO nasce nel 1995, ed e' diventata decente dopo il 2000.



lunedì, gennaio 22, 2024

teslari di poco cervello

 

Photo: compri l'auto elettrica alta per aumentare l'inquinamento o cosa?

Sembra che l'auto elettrica, in particolare la tesla, sia più una religione che un oggetto in vendita.

Quello che capita con apple, ma al quadrato.

L'auto tesla se ne frega della fisica, la chimica e l'economia: e' green anche le la alimenti con energia elettrica prodotta con la torba in un impianto del 1940.
Perché?
Perché e' elettrica, caro!
Poi fa niente che sei cosi poco furbo che hai preso le peggiori tesla, i furgoncini brutti.

Cosi', tutto preso dall'idea che comprare un furgoncino da oltre 2000Kg  sia piu' green di usare la bicicletta di tuo nonno che giace in cantina ti chiedi cosa puoi dare di piu'.

La tua risposta da gelato in fronte e' trasformare l'auto elettrica in solare.
Ovviamente l'auto solare e' impossibile, ma tu, e il tuo corroborante gelato in fronte, decidete altrimenti. 

Ovviamente percorri esattamente le stesse castronerie che hanno gia' fatto altri, ma tu, saggio, le vuoi pure vendere ad altri strz come te.

ecco l'immagine dal sito, si noti che dichiara di avere in corso un brevetto.

La prima cosa che salta all'occhio, oltre al parcheggio deserto, e' l'errore di orientamento.

Si spera che non ci sia vento, non sembra che quella cosa potrebbe reggere una raffica.
Non e' che sei in ufficio, magari in riunione, ti accorgi che fuori e' aumentato il vento e corri fuori trafelato a chiudere, soprattutto se non ci sono piante (che ostacolerebbero la esile ricarica) e lavorate seriamente.
Se si stacca un pannello e fa secca una bimba chi paga?

l'ixbecille in pratica monta 9 pannelli sul tetto della tesla.
Mettiamo che siano dei 270Wp, ovvero 2430Wp, arrotondiamo a 2.5.
Mettiamo di essere a Milano (che e' una via di mezzo nel mondo occidentale, non e' londra).
In condizioni ideali

in soldoni fra 1.5KWh e 11KWh al giorno.
Si ricorda inoltre che abbiamo 2 inverter, quello di pannelli e quello della vettura che su potenze cosi' misere perde un cifrone, di fatto stiamo parlando di circa 0.5KWh a 8KWh al massimo.
Di media siamo sui 5KWh.
Se fossero usati come vela potrebbero fare di piu'.

Questo secondo il sito porterebbe ad INCREMENTARE da 30 a 60Km l'autonomia del mezzo.
Peccato che la stessa tesla racconta di 4-5km per Wh, ovvero fra 2 e 32Km.
Ma solo se siete in un parcheggio deserto e non adombrato, altrimenti un ford transit parcheggiato di fianco zapperebbe la vostra produzione del 90%, come un palo della luce di un 25% (ricordiamo che i pannelli e le celle sono in serie?), un albero, una foglia portata dal vento.
Dimenticavo, non usateli in città, in città ci sono le CASE e quelle fanno ombra.

Il fatto e' che poi i pannelli non li abbandonate nel parcheggio, salite sulla scaletta e per un quarto d'ora passate ad impacchettarli in una scatola spessa 30-40cm


 WoW, dovete sperare, oltre ad avere un parcheggio deserto in mezzo al nulla, di non usare l'auto.
Perché ora avete caricato, ma bastano pochi Km con quel coso spigoloso sulla vettura che avete ucciso l'autonomia.
Di fatto i vari test con i sarcofagi aerodinamici pongono una media fra i 15 e il 30% in piu' dei consumi, di fatto con quella roba non e' sbagliato ipotizzare fra il 20 e il 50% in piu'.
Ricordo che e' posto in un punto importante dove l'aria dovrebbe passare SOPRA la vettura e raccordarsi con quella di coda in maniera pulita.

In pratica se riuscite ad utilizzare la scatola in maniera perfetta 3 volte per carica, ovvero mettere dentro 15KWh ogni 80KWh, avete DIMINUITO l'autonomia.

Per arrivare ad un vantaggio certo dovreste:
Abitare nel deserto, meglio vicino all'equatore
Non usare mai l'auto nella 4 ore centrali della giornata
Non andare a piu' di 30Kmph
Non...

Forse era meglio una vettura seria e non un furgoncino, faceva piu' differenza che i i pannelli.

Come dite?
Speravate  che il bifolco con il furgoncino rimanesse nell'ombra?
Vi do una notizia: alcune testate giornalistiche, anche italiche, ne parlano come geniale...

La fisica, questa strz sconosciuta.

I teslari questi sordidi ignoranti.

sabato, gennaio 20, 2024

elettriche e freddo

 


 

in questi giorni vi è una bella lite, perché giornali e i media amano le le lotte duali con il coltello fra i denti, fra chi deride le auto elettriche ghiacciate dal peso di 19° sottozero e i fan boy delle elettriche che danno le colpe a tutta una serie di motivazioni fra cui caricabatterie o spostano l'attenzione anche al fatto che anche le automobili termiche possono avere dei problemi con queste temperature.

Nonostante le migliaia di pagine che ormai posso leggere su questa immane stronzata nessuno ha posto il vero problema: gli utenti.

Facciamo un paio di premesse.

-Per prima cosa che dobbiamo dire è che le automobili elettriche si comportano in maniera molto diversa dalle automobili termiche, questa cosa deve essere ben compresa dagli utenti delle stesse.

-Le automobili elettriche sono dotate di una batteria che soffre tantissimo le temperature estreme. Anche non in uso.

-le automobili elettriche hanno a bordo una quantità di energia molto ridotta.

Cosa vogliono dire queste cose che abbiamo illustrato qua sopra?
che le auto elettriche necessitano di scelte da parte del consumatore che sono differenti da quelle che si operano con un'auto benzina.

Quando usate auto benzina avete l'abitudine per esempio di fare benzina unicamente quando entrate in riserva.
Anzi, se  siete sciroppati come il sottoscritto e ricordate di fare benzina quando avete due o 3 litri sui 55 regolamentari, tutto sommato dovete trovare un benzinaro nei paraggi.

Per le cose di cui sopra una vettura a batterie potrebbe usare parte del "carburante" per raffreddare o riscaldare la batteria quando le temperature non sono idonee.
In pratica una vettura a batterie potrebbe fumare parte del brodo anche parcheggiata sotto il solleone o mentre del vento freddo la colpisce duramente.

In soldoni significa che un utente di un'autovettura elettrica quando fuori ci sono 19° sottozero dovrebbe evitare di avere meno di 25 kWh nella sua vettura e sicuramente avrà scelto una vettura con almeno 90 o 100 kWh di batterie se intende sostituirla a una vettura a benzina.

Altra considerazione da farsi e che se le batterie sono particolarmente fredde o calde non è il caso di caricarle, salvo che voi vogliate che durino meno di un gelato in mano ad un bambino che corre.

Se compriamo, perché siamo un pochino stolti o ignoranti, delle vetture che hanno pochissima carica, magari solo 50 o 60KWh, figuriamoci barzellette con 40KWh (500e, presente?) abbiamo gia' un problema.
Poi, sempre per poca conoscenza, hai solo 20 KWh residui e vuoi andare in giro bello allegro al gelo con il riscaldamento (6-10KW) a tuono (altrimenti, anche se non sei freddoloso come me, ti si farebbe il ghiaccio all'interno del parabrezza, chi abita al nord Italia sa), dopo poco non e' gli rimangono un sacco di KWh da donare per tenere al caldo le batterie.

In quelle condizioni la batteria potrebbe già di base non riuscire a restituire tutti i KWh caricati, come sanno tutti i fotografi che tengono una batteria di scorta nelle tasche INTERNE dei giacconi, quindi potreste voler caricare prima del previsto.

Lo ricordiamo che le batterie sono in un contenitore metallico e con una superficie esposta di 3m^2, una massa di cifra 1000Kg e una trasmigrazione lenta non e' facile scaldarle in fretta?

Quindi attaccate la vostra vetturetta con le batterie ghiacciate al CB e la CPU, per fortuna, ordina di andarci MOLTO piano per evitare danni, anche se voi avete chiesto al megacharger un tuono spaziale terminale con onda energetica.

Ecco che alcuni fan boy in malafede dicono che "non e' colpa delle auto, ma dei caricabatteria!"  Che poi non cambierebbe un ciuffolo se parliamo del sistema in se.
Vero e sbagliato allo stesso tempo.
Non e' colpa delle auto, ma neppure dei caricabatteria.

La realtà e' colpa del fatto che le auto elettriche non sono quelle a benzina, ma al consumatore e' stata venduta la balla che la vettura elettrica fosse identica a quella termica ma con in piu' la figaggine dell'eco-green-wash.

cosi' quando questi consumatori ignoranti si sono precipitati in massa a caricare sono successe un pochino di cose.

La prima e' che l'utente con la batteria a secco e gelata ha connesso il CB e l'auto si e' rifiutata di andare a bomba, ma ha iniziato a riscaldare le batterie (cose che se aveva 20KWh di margine l'auto o l'utente poteva avviare il riscaldamento almeno un ora prima, quello che i fanboy chiamano pre-condizionamento per non far capire cosa e') occupando lo stallo.

Quando poi dopo un oretta (a seconda di quando erano fredde le batterie) hanno cominciato a caricare gli stalli hanno cominciato ad essere tutti pieni che ha causato 2 cose
la gente che arrivava trovava coda facendo raffreddare ulteriormente le batterie
L'occupazione degli stalli per via che la disponibilità della piazzola fa si che la potenza sul singolo connettore diminuisce.
Ricordiamo che la P della piazzola non e' infinita, se occupate tutti gli stalli il singolo connettore con il ciuffolo che ha 200KW, in alcuni casi passate a 20KW, anche se la batteria ormai e' arrivata ala giusta T dopo un paio di ore è cosa che non fa che peggiorare la coda di auto in attesa che peggiora il problema.

Cosa si evince da questa cosa?

Chi compra una vettura elettrica non ha nessuna idea di cosa sia, come funziona e come si usa.
Poi per forza che compra vetture sbilanciate o pericolose come i suv o cosacce con solo 40KWh.
Del resto sono state vendute come delle benzina, ma piu' fighe.

Inoltre i consumatori sono abituati a prodotti che funzionano sempre e comunque, che siano auto o telefoni, tutto e' esemplificato per seguire il dogma del "a prova di idiota" che significa semplice IMMEDIATO e che comunque lo usi non farai danni e continuerà a cercare di funzionare al meglio.
Questo ha creato una classe di stolti, i consumatori, che reputano malfunzionamento se massacrando un prodotto esso soccombe.
Per tanto rimangono stupiti se dopo aver usato male delle auto elettriche esse si congelano.
E' sostanzialmente il motivo per cui marche destinate a gente pessima, come VW, cercano di sigillare il motore per evitare che animali mettano acqua semplice nel radiatore o olio da cucina nel motore.
Si, sono cose che succedono regolarmente se non sigillate tutto, in USA capitano regolarmente a bifolcoland.

quindi quando il famoso fanboy che quando parla dell'auto elettrice spegne il cervello dice:
"Il fenomeno segnalato a Chicago è legato a un malfunzionamento delle stazioni di ricarica, non alle auto"
o
"è come dire che le auto a carburante sono un fallimento perché si è gelata la pompa di una stazione di servizio."

E' chiaro che si sta sviando delle peculiarita', visto che la stazione di servizio di una vettura a benzina e', di fatto un barile e puo' funzionare a mano, come del resto accade nei paesi dove l'energia elettrica non e' una costante.

E' un po come dire che se la benzina sparisse non e' colpa della vettura a benzina che non si puo' andare in giro e le vetture a benzina sono ottime, e' solo colpa delle stazioni di servizio se non hanno la benzina.

Poi aggiunge il solito colpo classico:

"un’auto tradizionale ha problemi col freddo molto più spesso di quanti ne abbia un’elettrica

la classifichiamo come "gngngneee anche tu sei..." da bambinetti.
No, mi dispiace.
Questo e' un maggiolino VW mooolto modificato, ma il motore e' standard.

Anche i motori a benzina hanno problemi di freddo come le batterie, ok... quanti gatti delle nevi elettrici che si fanno 8 ore di lavoro a basso costo ci sono?

Ovviamente non manca la chiosa della NORVEGIA, tipica citazione del verdosky o fanboy che non ha fatto i compiti, dove la elettriche non avrebbero problemi.
Citare la Norvegia che e' una stranezza sotto tutti gli aspetti di vita ed energetici e' come citate il deserto del Gobi: non fanno testo e' fuffologia turbo con postbruciatore.
Basta con sta stracaxxo di Norvegia, altrimenti il prossimo passo e' l'Islanda o una base nell'Artico
Le auto elettriche della Norvegia, dal gran successo oggettivo, sono in mano a chi ha potuto cambiarla (in soldoni il ricco) che ovviamente ha un box auto riscaldato, non una cosa rara.
Costando pochissimo l'energia elettrica, con contatori della villetta 10 volte i nostri, per via dell'idroelettrico tonante, se uno ha disponibilità di mettere sul tavolo 70K lo fa subito.
Se non lo ha fatto magari non ha neppure il box riscaldato che e' comodissimo per il benza, ma assolutamente manna per l'elettrico.

Raccontiamola bene:
-19 sono problemi non da ridere per qualsiasi auto, anche per le semplici gomme.
Per un benzina sono una temperatura che verifica che hai messo l'antigelo e non acqua, che la batteria servizi (presente anche sulle elettriche, ricordiamo) sia a posto, che l'olio sia a posto, che...
Per un elettrico e' piu' dura perché devi gestirla saggiamente (hai visto un consumatore saggio?) e non comprare batterie piccoline, non un problema in se, ma con gli ixmecilli...

Ricordiamo che con i SUV, per via della difficolta' di guida, quando cadono 2 fiocchi di neve e' panico totale, ed e' il motivo per il quale abbiamo l'obbligo delle gomme invernali, che di per se fanno piu' danni di quello che risolvono in questa maniera.

Diciamo solo che auto elettriche non sono certo a livello delle benzina nel comparto "a prova di consumatore".

Normale tutto il resto.

mercoledì, gennaio 17, 2024

film italiani

 


Oggi vediamo quanto e' malato il sistema cul-turale italico

Nel 2022 sono stati distribuiti in sala in Italia 498 nuovi film di prima programmazione
251 di produzione o co-produzione italiana per una quota del 50,4% sul totale
+95 di italici rispetto al 2021
+30 rispetto alla media 2017-2019
grandissimo successo italiano! 

Uno vedendo questa roba penserebbe che il cinema italiano e' vivo e produce bellezze incredibili che vogliono vedere tutti.
Del resto se un'industria produce qualcosa e' perché vi e' richiesta: mi fanno pena i SUV, ma sono oggettivamente ambiti e quindi ne producono tanti.
Corollario: se mettiamo in sala quasi 300 film italiani vi e' una spaventosa richiesta!

Quando hai OLTRE il 50% del mercato che e' dominato dalla produzione italiana vuol dire che tutti la desiderano.

Oppure no?

Andiamo a vedere altri dati.

l’incasso totale del cinema in italia e' stato di 306.622.567 E

l’incasso totale del cinema italiano (incluse le co-produzioni, anche solo marginalmente tali) in sala durante l’anno 2022 è stato di € 60.336.150 

In soldoni il 19% dell'incasso e' italiano.

Quindi, di fatto, distribuiamo OLTRE il 50% del prodotto, prodotto che e' in maniera specifica tarato per il ns mercato.
Nonostante questo incassiamo il meno del 20%.

Cominciamo a vedere qualcosa di strambo?

Tutto il ns cinema italiano incassa  come hanno incassato in Italia i primi 3 film visti (ovviamente non italiani)

1 AVATAR - LA VIA DELL'ACQUA  27.582.316E
2 MINIONS 2 -  14.777.235E
3 DOCTOR STRANGE NEL MULTIVERSO  13.670.004E

Il film medio italiano ha incassato 240.383E

Il primo film italiano in classifica e' il 13mo posto
LA STRANEZZA (nome azzeccato per il post) con Ficarra e Picone 5.455.681E, perché il primo italico e' sempre con firma comico-televisiva, che se lo vede qualcuno al di fuori del bel paese galbani non capisce le citazioni.
 

Capiamoci TREDICESIMO POSTO.
Se non basta a definire la debacle cosmica vi basti sapere che ha incassato 5 milioni, ma fronte di una spesa di 10 milioni di euro.
In pratica sono andati ai finanziatori circa 1.5-3 milioni dopo averne spesi 10.
GeGnacci che sanno come far soldi Ficarra e Picone.
Se qualcuno pensa che ci siano grandi incassi dall'estero ancora oggi (sett 2023) non e' uscito nonostante gli accordi con  Spagna, Polonia, Portogallo, Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay, Taiwan e Bulgaria. Lascio solo immaginare gli incassi che puo' fare un film italiano in Argentina con i caspita di problemi che stanno avendo, forse incassavano di piu' in Ucraina.

Il problema e' che noi, come avviene per la cucina o l'arte, ce la raccontiamo e siamo cosi' polli da crederci.

 

Photo: la bat-caverna de noialtri, un box triplo senza neppur gli strumenti per cambiare una gomma e tutto molto WAF e pulito, manco la mappa del colpo.

Prendo Meddabolik come esempio perché ci hanno fatto un CU a padella come se fosse stato un eventone, ma  si e' guadagnato, udite udite, il 56esimo posto.
Probabilmente l'idea e' quella di "anche noi abbiamo un fumetto, facciamo come gli americani che la NOSTRA cul tura e' la migliore".

Esiste un piccolo problema.
I fumetti marvel/dc non solo negli anni si sono aggiornati a bomba, in pratica non hanno mai perso una base cambiando metamorficamente i personaggi e sub-brand, ma altri brand nati nel frattempo sono nuovi e piu' moderni.
Se personalmente il 90% dei prodotti video marvel/dc mi fa pena e sono ripieni di salti di squalo turbodiesel, bisogna dire che hanno svecchiato tanto l'immagine e fanno anche produzioni molto cool o divertenti (es Bird of prey, molto fresco) girate da registi giovani che allargano lo zoccolo.
Possiamo dire che batman e' svecchiato male e a forza di reboot ha problemi d'identita' (ci manca poco che sia un cyborg alieno capace di usare la magia essendo un vampiro).
Possiamo dire che l'uomo che stira faccia molta pena, ma e' comunque rimodernato, poi abbiamo the boys eccetera che controbilanciano.
Insomma se non son nuovi con una bella imbiancata, che non fa mai male alla casa.

Parliamo di roba che nel peggiore dei casi ha venduto miliardi di albetti, poster, magliette e gioppini.
Se vado in un posto sperduto e dico "batman" o mostro il logo, escludendo i posti dove non esiste l'energia elettrica, "tutti sanno" (cit)

Diabolik percorre la strada contraria:

Primo errore, prendere un fumetto ai margini del mercato e invenduto.

Secondo errore, il fumetto, come narrato dalle ideatrici, nasce per il pendolare del 1962 con la 5ta elementare.
Al confronto Lupin III (1967) e' avanguardia pura.

Risultato di un fumetto d'azione senza azione destinato ai novantenni illetterati usato come base filmica?
54esimo posto (hanno provato a rilanciarlo fino allo sfinimento, ma...).
L'incasso totale è stato di circa 2,6 milioni di euro in Italia, 3,2 milioni in tutto il mondo, di fatto meno di 6 milioni, ovvero una resa ai produttori di 2-3 su di un costo di 10.
Spendi 10 per metterti in tasca 2... fai prima a fare opere pie.

Come dire, un flop imbarazzante, il titolo potrebbe diventare "the bigger flop" perché era stato caricatissimo.

Perché mentre il flop imbarazzante bucava il fondo del barile questi erano le recensioni dei giornali italici:
"Diabolik, l’operazione dei Manetti Bros è filologica con certe nuance da cinema hitchockiano"

dimostrando ancora una volta che la trasposizione da fumetto a live 1:1 e' una bestialità, i casi di successo ci sono se si rinuncia alla fotocopia.

Non parliamo dei proclami di "grande successo all'estero" (3.2 milioni, di che caxxo stiamo parlando? del nulla sotto ghiaccio?) di questo e altri.
Sembra il "grande successo " della fiat panda 500 in America.
Cantiamo: "Non ci sono gatti in America".
Del resto se del famoso regista di grandi successi "De Sinistr" parlavano di colossale conquista USA con 200.000$, senza che nessuno rida, sia giornalisti che lettori.. evidentemente abbiamo un problema con la matematica, piantiamola di insegnare latino.

Ma la cosa che lascia stupiti e' la spesa di 10 milioni contro un guadagno di 2-3.
Ancora piu' stupefacente e' che dopo aver perso almeno 7 milioni si insiste per un secondo capitolo e poi un terzo (ovviamente sempre in fondo alle classifiche).
Del resto il pubblico e' fatto di 90enni che si eccitavano andando al lavoro da minorenni in fabbrica.

La cosa dei film debacle si ripete puntualmente tutti gli anni, salvo qualche comicoTV, valletta, persino youtuber,  faccia un rutto a pieno schermo:
l’elenco è vasto negli anni da ciccio&franco a Zalone.
Poi è roba invendibile anche solo a chiasso (zero Km dall'Italia).
Zalone, che comunque spara belle frecciate a certa poLLitica del sud, evidentemente non comprese dal pubblico che sta insultando, con 65.336.749E totali, è il secondo film con maggiori incassi in Italia di sempre dopo Avatar.

Perché, poi, al cafone, devi dare la scorengia tonante, la parolaccia unta e il parlare dialettale.
Devi dare il "a mi cuggi ci ha fatto un rutto in facc a bbella gnocc" e forse e' il motivo per cui nei film italiani si parla un pessimo italiano: per non spaventare il pubblico che non sa parlare bene.
Ma la cosa divertente di Zalone e' che nonostante entrambi i giornali leader usino sostanzialmente la stessa frase con in entrambe un errore
"Il film sta suscitando interesse all’estero per l’eccezionalità del risultato che polverizza gli incassi dei blockbuster Usa"
Roba da blog.
Polverizza vuol dire che ha fatto almeno 2G$, eppure non risulta neppure negli incassi totali.
Anche trovare l'incasso USA e' difficile, pare un segretissimo.
"trionfa nelle vendite internazionali: Checco Zalone dall'Australia al Medio Oriente"
Che ovviamente e' come la produzioni eco-wash: non si parli mai delle cifre!
Probabilmente all'estero non funziona se devono nascondere le cifre.

Se la popolazione e' terza media non e' che puoi dare una comicita' raffinata e quelli che pensano di essere istruiti, ma non lo sono, spesso guardano cose senza senso per credere di vedere cose cosi' complesse da essere criptiche.
Del resto il latino e' magico, si pregava in latino, con quelle formule maGGiche, no?
Le avete conosciute le vecchiette che si lamentavano che la messa non era piu' in latino?
Io si.
Non sapevano scrivere e parlare l'italiano ma ripetevano a vanvera formule magiche in latino, che poi era questo "pregare" a messa: recitare formule magiche, da cui derivano le formule in latino di mezza fantasy.
Questo "non comprendere" = "elevato" e' permeato da noi anche con i sindacati che sparando un "programmatico" zittiscono il popolano che e' felice di essere in mano ad un santo prete della chiesa CGiL.

Detto questo vi sarebbe da chiedere cosa spinge le persone a produrre 276 film all'anno e immetterle in distribuzione distruggendo denaro.
Certamente molti non arrivano a costare 10milioni, ma si tratta sempre di belle cifrette.
Solo entrare in distribuzione si parla di centinaia di migliaia di euro.
Pagare una colonna sonora (spesso costa meno che cercare i diritti, figuriamoci pagarli) non è propriamente economica.
La pubblicita' nazionale costa milioni, giusto per avere un'idea:
Uno spot di 10s nel prime  di Rai costa  50.000 euro, in pratica una campagna nazionale su piu' media che non faccia ridere i polli sono oltre i 500KE.
Alla fine parlimao sempre di decine di milioni di euretti fra produzione, distribuzione e marketing.
Ricordo: il film medio italiano distribuito nelle sale ha incassato 240.383E, manco i soldi per mandarlo in distribuzione.

La domanda continua ad essere:
se e' un’attività cosi' fallimentare come e' possibile che qualcuno investa ancora nel cinema italico?

Non bastano i posizionamenti (prodotti presenti nelle inquadrature), del resto se il film costa 4.000.000E e incassa 500.000E, ovvero 80.000 spettatori, 96ismo posto, non passando neppure in TV, non e' che puoi vendere davvero un posizionamento, forse ti danno in regalo un pacco di lattine di cola da scolarsi durante le riprese purché si vedano. Ci sono fiere di paese che fanno piu' visualizzazioni, manco e' massmedia.

Non puoi neppure sperare nei passaggi televisivi/streaming negli anni.
Il costo del danaro di 5-10 milioni produce a catasta oneri sempre piu' grandi mano a mano ritardi i pagamenti-guadagni ed e' il motivo delle windows odierne cosi' strette: 80-90% degli incassi al cinema avvengono nelle prime settimane, poi rallentano fino a diventare mesi, ma fino a che vi e' hype il passaggio in altri media puo' essere un secondo botto concentrato che puo' pagare subito i prestiti e farti entrare guadagni che divengono decenti.
I gestori di cinema si lamentano, ma solo loro.
Pochi, maledetti e subito e' meglio che tanti a babbo morto.

Oltretutto il grande ignorante Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (evidentemente avra' fatto il classico come fondamenta dell'ignoranza) ha buttato i soldi delle tasse per dimostrare una massima economica:
NON E' IL PREZZO A FARE LE VENDITE, almeno in un economia moderna e per un prodotto generico.
Ovvero puoi aumentare la platea vendendo a meno un oggetto ambito come un C-tofon 15 PRO note S salcazz.
Non aumenti le vendite diminuendo il prezzo del Pan Mataloc (un dolce del nord, Lariano, che ha la lievitazione del cemento armato e ha la tendenza se non lo innaffi con lubrificante e unta panna di fermarsi altezza trachea). Puoi regalarlo, ma non lo prendono lo stesso, tranne qualche vecchio locale o qualche turista che ricordera' per sempre lo spettro da morte per soffocamento.

Infatti, nonostante che META' BIGLIETTO del cinema per vedere le opere locali lo paga pantalone l’operaio in TASSE, ci sono state 2 chiare tendenze:
1) essere l'unico bonus che non sia durato 10 minuti dal click day, il bonus non riescono a spenderlo e hanno fatto decreti per ampliare le coorti
2) nessuno vuole il cinema italiano. Anche regalato: e' il pan mataloc del cinema.

In pratica l'utente del cinema preferisce spendere 12-14E (che per una famiglia possono essere 56E che non e' proprio 2 lire a cui si somma parcheggio e connessi)  per un film che gli piace e ben fatto che spendere 4E per una medda italiana.
Il pubblico sta dicendo che preferisce Barbie a qualsiasi castroneria italiana che non contenga almeno una battuta su seno e sedere.

La "commedia italiana" a me ha fatto sempre venire un immenso odio verso il genere umano o provocato sofferenza interiore (come Fantozzi), in entrambi i casi notti insonni, ma non posso parlare male di barbie.
Una volta spogliato dell'eccesso di femminismo e una trama inesistente ti chiedi come faccia a funzionare.
Un film senza trama che corre, come dire un centometrista ad ostacoli senza arti che fa il record mondiale. Eppure...
Aggiungiamo una scelta dei colori e dei vestiti audace quanto coerente, una fotografia ineccepibile e una recitazione perfetta rende il film...
"non ho capito cosa ho visto, probabilmente non mi piace, ma, caxxo, non era male!"
Perché, pensiamoci bene, chi ha fatto barbie e' un gruppone di pro con i controbiglioni.
Persino da una situazione disperata tirano fuori un qualcosa che funziona, probabilmente si fermera' oltre il miliardo di incasso.

Noi da un plot qualsiasi tiriamo fuori sempre un film da oratorio, che ovviamente non vale 4E, figuriamoci 14E.

Quindi chi paga questi film che non incassano?
Perché ad un privato, ad un certo punto, finiscono i soldi.

la questione e' che abbiamo le regioni (es la toscana 3 milioni con un singolo leggino, non l'unico della regione)
Abbiamo i comuni.
Abbiamo lo stato che se sei immanicato ti fa un credito d'imposta con aliquota del 40% delle spese di produzione (di fatto se fai anche altro e guadagni bene ti regala il 40%) 
E poi per quelli piu' furbi abbiamo delle cose "su misura".

In pratica una bella fettazza del cinema italico e' pagata dalle tasse, almeno che siano dichiarati dai produttori, ma la trasparenza in italietta... La beneficenza verso il cinema andrebbe dichiarata, e' turbativa di mercato grossa, molto grossa, vero antitrust?

Ecco quindi che il giornaletto di turno che percula i grandi flop americani esaltando i nostri successi, tralasciando la dimensione dell'investimento, si sta parlando della stessa cosa.

John Carter e' definito spesso come il piu' grande flop di tutti i tempi: 263 milioni di dollari per la produzione e un incasso di  $300millioni nel mondo che con le accessorie e' un buco spaventoso.
In pratica La disney ha speso quasi 3 dollari ogni dollaro di ritorno nelle casse con un rapporto vicino a 1:1 fra costi e ricavi.
Bello prendere per il didietro il colosso aMMericano....
Come i black stolt che spaccano le vetrine del bar di medda.
Ricordate e' un flop perché ha incassato più dell'incasso, ma poco di piu'.

Peccato che se andiamo ai film italiani il danno medio e' peggio di quello, certo non sono 200milioni, spesso sono 10 milioni, ma le proporzioni sono infami.
Diabolik (che non e' neppure il peggio) ha speso 10 e incassato 6, John Carter 256 incassati 300.

Se John Carter e' il piu' grande flop di tutti i tempi, e non e' neppure cosi' tremendo, Diabolik cosa e'?
I migliori film italiani spesso si attestano per essere flop di un ordine piu' grande di John Carter, per essere almeno uguali al film Disney dovrebbero incassare dal doppio a 5 volte tanto, quelli peggiori...

Se la Disney non ha prodotto il seguito ovviamente in italietta il diabolico filmetto marrone ha 2 seguiti.
Siamo diabolici?

E' evidente che l'incasso, ovvero il pubblico, non e' il cliente per il cinema italiano.
A questo punto perché far la fatica di mandarlo nelle sale?
Basta prendere i master e buttarli nella differenziata, si spende meno.

Ancora un triste final per un paese morente senza cultura pieno di bonus.