sabato, giugno 30, 2012

crisi 3/3


Mentre si discuteva su cio' che poteva essere piu' o meno importante nella finanza, dimenticandosi di dire perche' era iniziata, contemporaneamente un nuovo mostro alieno si protendeva sul mondo.

Gia' perche dire che la crisi economica nel 2008 ha avuto un netto peggioramento.

Ma a guardar bene negli stessi mesi cominciava un'arrampicata enorme del prezzo del greggio.

Dal momento che i consumi erano in calare era alquanto strano il fatto che il prezzo di una risorsaCon meno richiesta aumentasse di prezzo, no?

I casi erano 2: era aumentata la domanda o era diminuita la produzione.

Se si guardano le statistiche sia dei produttori di petrolio sia delle agenzie energetiche si può scoprire tranquillamente che ormai da almeno un decennio la produzione di petrolio è pressoché piatta.

Nel 1956 un certo hubber, che non era un pistola qualsiasi, disse che il pertrolio sarebbe finito e ne descrisse ls modalita'. Chi arrivo' dopo di lui usando quelle basi arrivo' a pensare ad un declino intorno al 2005-2015.

Cominciate ad avere paura?

All'aumentare della richiesta se non aumenta la produzione automaticamente vi deve essere un aumento del prezzo al barile: è quello che è successo durante il 2007.

Se si guarda bene l'aumento del prezzo del greggio ha coinciso con la definitiva entrata in vigore della crisi. Il petrolio quindi è ridisceso momentaneamente di prezzo, le persone senza lavoro e le aziende senza commissioni non possono consumare energia, appena ci sono stati dei piccoli segni di ripresa il prezzo del petrolio è immediatamente tornato ai livelli del 2008.

Sebbene un piccolo quantitativo di petrolio potrà essere messo in circolo a questi prezzi, per via degli alti costi di estrazione dalle sabbie bituminose, il prezzo del petrolio non potrà che rimanere molto alto e salire ancora in caso le aziende inizino nuovamente a lavorare.

La situazione soprattutto per paesi come il nostro nei quali le superfici sono molto basse e importiamo tutto dall'estero, pummarola compresa, potrebbe riflettersi in costi nella vita di tutti giorni molto, molto, elevati.

Purtroppo non è a breve possibile pensare di avere fonti energetiche altrettanto notevole come quella rappresentata dal greggio e il rifiuto all'energia nucleare, che potrebbe procrastinare di qualche anno queste vampate, non sembra una strada politicamente percorribile.

La cosa assurda di questa situazione è che la gente continua a pensare che basti protestare perché il prezzo di questa risorsa finita e non modificabile possa scendere.

Ci sono centinaia di petizioni su Internet per manifestare contro il caro benzina, ci sono una serie di scioperi da parte di svariate organizzazioni sindacali per imporre una diminuzione al gasolio. Se le associazioni dei pescatori e quelle degli autotrasportatori sono Imbecilli o peggio ancora arraffone. Quello che invece so è che è sbagliato che costoro chiedano il loro carburante ad un prezzo diverso da quello di altri attori ma soprattutto è molto sbagliato che lo Stato conceda, come ha fatto in più occasioni, dalle sovvenzioni per comprare altro carburante defiscalizzato. Finche' accade i consumatori saranno abituati al “subito”.

Questa azione, quella di far credere che il carburante abbia un prezzo elastico modellabile dalla politica o da chissà cos'altro, costituisce nella testa delle persone un pericoloso precedente perché non fa capire che è una risorsa finita e che sta finendo.

Nella storia degli ultimi cinquant'anni il prezzo è andato sempre in salita e proporzionalmente alla quantità di persone che erano agganciate al mondo industriale.

Negli anni 60 di industriale c'era sostanzialmente poco e anche il nostro paese era sostanzialmente un paese quasi agricolo. Gli anni 80 hanno coinciso con l'esplosione dell'economia e anche il prezzo del petrolio ha seguito questa linea. Possiamo tranquillamente vedere e tutte le volte c'è un minimo problema nella produzione della petrolio esso cresce in maniera notevole.

Basta semplicemente pensare alla guerra del Golfo dove se ci pensiamo bene le nazioni coinvolte sostanzialmente erano un paio. Nonostante ciò quell'anno il petrolio costava notevolmente di più.

Il problema è dato dal fatto che se negli anni 50 il carbone era il combustibile piu' utilizzato dagli anni 70 il 90% dell'energia alla fin fine arriva dal petrolio. Con buona pace dei verdosky che pensano di esser verdi.

Quindi vedendo i grafici del 2006, 2008 eccetera, nel contesto del prezzo degli ultimi 30 anni si puo' vedere che il prezzo del greggio e' fin troppo similile all'andamento della crisi.

Con questi dati, il prezzo del graggio e le importazioni dall'oriente (Cina intesa come tutta l'area) senza export che sembrano ricalcare fedelmente i picchi della crisi qualcuno pensa che sia colpa di qualcun altro o del popolo che consuma carrettate di energia e acquista prodotti solo se fatti a 5000Km di distanza da un bambino vietnamita?

Alla luce di questi dati non vi sembra che i giornali siano stolti e i governi azzardati?

giovedì, giugno 28, 2012

crisi 2/3





La maggior parte degli analisti concordano nel dire che La crisi iniziò all'incirca nel 2006 per arrivare nel picco del 2008. Nonostante le notevoli misure messe in atto dopo sei anni è tutto uguale.

A parer mio, signor nessuno, piccolo bottegaio di provincia e jolly di una piccola azienda, quando cominciò ad accadere non fu una sorpresa.

Era più di 10 anni che speravo che NON arrivasse. Forse ho portato sfiga.

Quando si fanno certe scelte è alquanto banale che ci siano, per ogni situazione, delle conseguenze.

Non possiamo mai pensare che tutto ciò che facciamo e senza conseguenze. Altrimenti facciamo come alcuni verdi che non vogliono una centrale nucleare accendendo i condizionatori.

Negli anni 80 vendevo impianti Hi-Fi. Quelli di produzione italiana erano alquanto scadenti e parlando con i produttori veniva fuori una situazione assai bizzarra: era difficoltoso anche solo reperire i prodotti semifiniti come potrebbe essere un copri tasto o un telecomando. Questo stava accadendo perché la maggior parte della produzione si stava spostando verso HK o Taiwan, la Cina non era ancora partita.

Anche chi rimaneva come produzione localmente doveva scontare un abbassamento degli standard qualitativi dei propri fornitori o addirittura la mancanza degli stessi. Erano le stesse cose che avevo già sentito in ambito fotografico con le aziende che facevano fare obiettivi e macchine fotografiche in Giappone negli anni 70.

Negli anni 90 non era rimasto più nulla. Quel poco che rimaneva era qualche azienda di altoparlanti che non faceva altro che comprarli dall'estero e montarli in un mobiletto di legno, senza quindi tecnologia particolare di montaggio, e poche altre cose che si spacciavano di alta qualità quando invece era meglio abbandonarne l'acquisto. La Cina stava partendo alla grande producendo oggetti che comunque esteticamente erano assai convincenti. La Corea minacciava timidamente a importare oggetti funzionanti.

Dopo pochi anni, diciamo a metà degli anni 90, era abbastanza ovvio che i prodotti elettronici in Europa non venivano più costruiti come del resto in tutto il mondo occidentale.

Nella seconda metà degli anni 90 lavorando nel tessile stavo cominciando a vedere le stesse cose, ma che accadevano in maniera molto più rapida, di quello che era successo pochi anni prima nell'elettronica e comunque nel mondo dell'alta tecnologia.

Era abbastanza ovvio quello che stava per accadere: tutti gli operai avrebbero perso il lavoro

non sapevo dire quando, non sapevo dire in che maniera sarebbe capitato e sinceramente pensavo che durasse ancora un pochino ma la domanda è: se tutte le merci arrivano dalla Cina o dalla Corea e noi non produciamo più nulla in cambio di queste merci noi cosa possiamo offrire ?

Incredibilmente anche a persone apparentemente acculturate quando ponevo questa domanda negli anni 90 le risposte erano solo due.

La prima era sostanzialmente soldi.

Come se i soldi hanno un valore di loro. I soldi sono un comodo mezzo di scambio ma per funzionare dietro devono avere un valore. Quando abbiamo dato al cinesino che ha fornito 12.000.000 magliette dei foglietti di carta questo magari pretende di venire da queste parti e in cambio di quei foglietti di carta portarsi a casa qualcosa che non sia ancora la sua maglietta con magari un adesivo appiccicato sopra e che non sia la 3za ferrari.

Lui vuole, come tutti, un TV, un frigo, del riso, della pummarola eccetera. MA VUOLE che non siano costruiti da suo cugino Wang che e' in grado ovviamente di venderli direttamente a lui. Ma noi non abbiamo nulla di cio', neppure la pummarola visto che il 30% di quella “italiana” e' di Chung.

La domanda “cosa gli possiamo dare?” e' importante perche' una volta vendute le aziende (rover, jaguar e un domani fiat e il colosseo) non possiamo farlo una seconda volta.



La seconda risposta era spesso un arzigolo smontato il quale appariva la frase “qualcosa inventeremo”. Questo qualcosa è bizzarro perché delle cose che abbiamo inventato al momento le abbiamo date, cedute, a poco prezzo sotto forma di brevetti ai cinesi e non è pensabile che qualcosa che non è neppure ipotizzabile si possa realizzare in breve termine.

Appare quindi banale se si è notato tutto questi segnali che continuavano ad esserci per più di vent'anni che uno dei due grossi motivi della crisi finanziaria non è problema finanziario ma un problema del fatto che si è pagato qualcuno per lavorare al posto nostro e questo qualcuno va pagato con i soldi REALI (non foglietti di carta) che se non lavoriamo non guadagniamo.

Moltissime persone che avevano stipulato un mutuo, ed è successo anche in Italia basti vedere le leggi che si sono fatte su questo tipo di credito, si sono trovate senza lavoro e hanno dovuto vendere la casa.

Questo ha fatto abbassare il valore degli immobili e persone che contavano sulla crescita di valore per andare in pensione o semplicemente per avere dei soldi che occorrono per superare un momento difficile dovuto al lavoro che non è più brillante come una volta si sono trovate in difficoltà enormi.

Ecco quindi che milioni di persone si sono trovate nell'impossibilità di proseguire nel pagamento del mutuo o nell'impossibilità di prendere dei soldi attraverso quest'ultimo per superare quel momento di difficoltà che in realtà sta durando un decennio.

La crisi è stata definita finanziaria in realtà ha delle solide basi nel mondo reale e il voler competere con miliardi di persone abituate a standard molto diversi di vita non può avvenire in una piattaforma di disparità relativa interna. Il libero mercato è tale quando tutti quelli in competizione hanno le stesse opportunità ma quando una delle due entità accede a risorse diverse accade che il mercato non è più libero ma drogato.

Se le aziende come APPLE può permettersi di di delocalizzare ed accedere a queste opportunità l'azienda se e i suoi dipendenti, almeno quelli che rimangono, vive bene. Ma Apple ha un operaio in USA ogni 100 in cina, vuol dire migliaia di ex operai USA. Vuol dire che Apple e' cinese.

L'entità ancora più piccole come sono i lavoratori, gli operai, impiegati ecc. non possono fisicamente delocalizzare e per quanto non la vogliono capire perché inneggiano a stupidi slogan quali “ il lavoro è un diritto” non riescono a capire è finito il tempo del padrone e dei pantaloni bianchi ed è iniziata una competizione selvaggia nel quale l'altra parte della barricata non è più il datore di lavoro ma è operaio cinese a 50.000 km di distanza. Anzi dovrebbero capire che in molti casi e' meglio che si alleino con quel padrone che e' sulla stessa barca e ha una fifa maledetta perche' dalla coffa vede bene quanta me_rda sta per arrivare.

O si sistema questa cosa attraverso barriere contro la delocalizzazione, e a me viene in mente solo un sistema di dazi, magari un po' intelligente legato ad indici, oppure TANTA gente è destinata a perdere il lavoro non potendo competere con un'entità completamente diversa.

Perche' non si opera in quella direzione? Semplicemente perche nessuno vuole inimicarsi gli USA, un grande mercato, che a sua volta non puo' inimicarsi la Cina che con quei foglietti ha in mano molte azioni e titoli di stato amenricani. Basterebbe una vendita di quei valori in cambio di qualcosa di piu' reale (oro, giappone o colossei) per mandare in rovina la borsa americana. I Cina non sono scemi e tengono il mondo per le palle.

Qualcosa con i foglietti di carta, tutto sommato, hanno comprato: NOI


Siamo ancora convinti che e' colpa delle banche?

Siamo ancora convinti che la crisi dei mutui sia causata dai mutui?

Il primo motivo grave e concausa del secondo e' stato di esportare mano d'opera.



martedì, giugno 26, 2012

crisi 1/3


in questo momento si continua a parlare di una crisi in atto ormai da anni.

Ci sono tavole rotonde, si scrivono libri, ne parla persino la radio e molti programmi di intrattenimento.

La cosa più assurda a parer mio che molti hanno la ricetta in tasca, secondo loro, oppure pensano di poter in qualche maniera evitare la questione. La applicano secondo i dettami del mese o dell'anno e le cose in genere vanno peggio.



Ancora più pazzesco è che tutti commentatori dando per scontato il sapere perfettamente quale sia stata l'origine della grande depressione in atto e nel farlo ovviamente incolpano qualcuno.

Come ricordava il grande libro di arthur bloch: se qualcuno sta sorridendo mentre va a male ha semplicemente trovato qualcuno a cui dare la colpa.



La maggior parte dei commentatori insiste che la colpa sia fatta esclusivamente dalle banche. La parte politica tendenzialmente avversa alle banche come la sinistra o i sindacati hanno dipinto in questi anni i banchieri con belle figurine di uomini neri vestiti come i banchieri dell'ottocento con il cilindro e il frac mentre i loro visi posseggono sguardi arcigni o vampireschi. Ne hanno commissionate molte di queste vignette ai loro squadristi: sicuramente ne avete viste diverse, anche in versione cartone animato.

E' bello incolpare chi possiede soldi, invidia si chiama, e le banche sono il top. E non essendo avversari politici e spesso di un'alta nazione non ci sono ritorsioni!

Durante questo periodo le banche, che ricordiamolo sono delle aziende che fanno esattamente ciò che chiede il mercato, ovvero i clienti, sono state incolpate di tutta una serie di malaffari di non ben identificata la ragione.

Tutte le teorie IDIOTE partono dai mutui subprime.

Molti giornali si sono lanciati nella descrizione di questi mutui come nelle cose particolarmente complesse, scambiando questi con l'inscatolamento degli stessi che viene fatto a livello più alto.

Una traduzione che nessuno ha mai fatto del termine. Se da un lato è bello conservare il nome originale come il mouse del computer anziché uno squinternato topo da un altro punto di vista spesso è necessaria una traduzione soprattutto quando il 90% dei lettori non conosce i termini.

Io lo tradurrei con il lemma”meno di bello”.

Cosi i vari giornaletti di quartiere dopo aver dimostrato si scambiare i gommoni per balene e aver detto che gli aerei possono andare piu' veloci della luce con la stessa qualita', e gli stessi redattori, hanno iniziato a parlare di subprime.

Vediamo cose' con la solita semplificazione da oratorio che a me piace.

In America molte persone hanno acquistato la casa non solo per andarci a vivere ma anche pensando che questa aumentasse di valore fornendo quindi la possibilità di una qualche sussistenza. L'idea era quella di investire i soldi anziché nella pensione, non obbligatoria come in italietta, nella casa o comunque anche se il mutuo fosse salito parecchio vendendo la casa sul mercato ad un prezzo interessante per l'eventuale acquirente si sarebbe potuto “CERTAMENTE” recuperare il versato.

Questa moda ha fatto sì che parecchie persone richiedessero un mutuo anche se il loro potere di solvibilità era appena sufficiente a pagare le rate. Vi suona familiare con la crisi italiana dell'aumento dei tassi?

I problemi sono giunti quando molte di queste persone per tutta una serie di fattori, quindi QUESTI sono il vero motivo di tutta la storia non i mutui che sono una conseguenza, non sono stati in grado di continuare a pagare le rate che erano divenute insostenibili.

Questo è successo anche in Italia dove molta gente ha dovuto rinegoziare la lunghezza del mutuo e lo Stato è stato obbligato a promulgare delle nuove leggi per rendere possibile una rinegoziazione più snella e meno costosa.

Sostanzialmente la colpa che si dà alle banche è stata quella di concedere un prestito a dei lavoratori perché si potessero acquistare la loro casa. Ancora una volta è da notare che in Italia alcune forze politiche si sono lamentate più volte, insieme ad alcune associazioni di consumatori o presunte tali, del fatto che le banche non permettevano un facile accesso al credito per i mutui.

Quindi la colpa PRINCIPALE che si da alle banche e' stata di aver dato troppo retta a Bertinotto anziche' fare i propri affari ovvero aver sperato che l'economia funzionasse come gli ultimi 30 anni.

Nel credito prima casa italiano se ci pensate si sono riempite le pagine dei giornali per decenni per convincere le banche ad essere di manica larga.

Ora le si incolpa di essere state facili?

Non scherziamo, suvvia!



Molte altri commentatori hanno riempito pagine dei giornali, ore di televisione, siti Internet e persino libri sul fatto che questi crediti, chiamati successivamente avvelenati perche' impacchettati dentro altre entità, fossero stati ceduti ad altre banche, entità o altre amenità.

Ovviamente questo non è molto importante, penso che sia normale distribuire il rischio di impresa e ovviamente all'interno di un pacchetto ci sono molte cose.

Al di là del fatto che sia buono o meno tutto il mondo del credito funziona più o meno in questa maniera pensiamo solamente al mondo delle assicurazioni dove per molte tipologie assicurative esiste la questione della riassicurazione presso un altro istituto di credito solitamente più grosso.

Questa cosa avviene per evitare che in caso di problemi la singola azienda possa morirne e solitamente funziona.

Poi ci sono i rischioni che voglio un effetto leva, se vogliono impiccarsi rischiando di divenire Creso il problema non e' di chi ritorce il cordame.

Il sistema cessa di avere una sua logica e diviene insufficiente quando succede qualcosa che anziché grosso è maledettamente enorme. Le assicurazioni evitano questo mettendo la clausola che in caso di terremoto o uragani i loro contratti non sono validi ma quando si parla di finanza la clausola in questione non si può mettere.

Il problema è quindi il terremoto non l'assicurazione.

Torniamo a quello che e' la crisi.



sabato, giugno 23, 2012

cause ==> effetto

in questi giorni, sarebbe meglio dire in questi anni, sento spesso parlare di finanza a gente che, sinceramente, non è in grado di gestire un chiosco dei gelati. Persino dal giornale Repubblica ne sentite parlare, si, quello che dice che le tette fotovoltaiche salveranno il mondo!

Da quando poi è salito un certo monti sentiamo parlare continuamente di finanza, crisi, freni anticrisi, equità eccetera. Come si e' visto dalla padella alla brace.

Io non sono un economista, ma un tecnico. Per me causa ed effetto sono quasi (alcune vole non e' possibile sbrogliare la matassa) sempre chiari per formazione personale. Mi piace il perche', e mia madre odia quella parola: se la risposta non era esaustiva il perche' giungeva. Non mi bastava sapere che la lampadina si accende perche' giro l'interuttore ma volevo sapere come fa ad emettere luce e come, da dove, giunge la corrente e perche si fa cosi'.

Purtroppo ho continuato anche da grande. Cosi se mi dicono che il vino e' sul pavimento non mi puoi dire che e' perche' la bottiglia e' sul tavolo!

Per questo ODIO quando mi dicono che la causa e' l'effetto: BALLE!

L'uovo viene prima della gallina e su questo non ci sono storie... salvo che siate poLLitici o stolti.

venerdì, giugno 22, 2012

Energia elettrica Vs poLLitica

Nel mio vecchio vocabolario politica voleva dire comportamento da tenere per ottenere un determinato risultato.

In teoria per delle persone il risultato dovrebbe essere vivere nella maniera più semplice possibile, ovvero senza complicarsi la vita, ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo cercando quindi di vivere in uno stato equo.

Nella realtà delle cose le persone sono litigiose e hanno come unico scopo cercare di portare l'acqua al proprio mulino. Per ottenere un beneficio non necessariamente monetario sono disposte a piantar grane.

Ovviamente è un sistema piramidale i piantagrane vengono utilizzati con grande soddisfazione da qualcuno sopra di loro e li controlla dicendo loro che qualcuno li sta fregando e che quindi devono agitarsi per evitare che qualcosa che al burattinaio non piace succeda. In alcuni casi l'agitazione fine a se stessa serve per affermare il dominio del burattinaio nei confronti degli indifesi. Sarà il dominio stesso fonte di reddito.

Tutto questo e' facilitato che per ragioni evolutive la popolazione ha tendenza ad essere gregaria, ovvero seguire pedestremente un leader (Hitler o Beppe Grillo non importa). Questo spiega cio' che e' la fede nel partito che non va mai messa in discussione fino a quando non arriva qualcuno dotato di maggiore leadership.

Se queste parole vi sembrano scritte sotto uso di abbondanti libagioni di birra scura può darsi ma non prendetelo troppo sottogamba.

Nel post precedenti abbiamo fatto una semplice constatazione, qualcuno dice che è stato trattato a livello di asilo, sul come viene generata l'energia elettrica e basta una semplice lettura da parte di uno dei frequentatori dell'istituzione primaria per rendersi conto che le cose sono nel loro insieme relativamente semplici: per avere energia bisogna produrla.

Successivamente abbiamo notato che alcuni bizzarri personaggi dopo aver cassato l'energia atomica per ragioni ideologiche si sono accorti che l'alternativa era peggio del nemico abbattuto. Non sono più i tempi che Berta filava e non possono dire dopo aver impiegato vent'anni di lotte per uccidere nucleare di aver fatto una cagata.
A questo si aggiunge il fatto che più volte hanno cercato di fermare eolico e solare quando si è deciso di implementarle in dimensioni almeno piccole e non lillipuziane.

A questi signori vorrei fare una domanda:
se non intendete produrre energia che non sia derivato dal petrolio, per il quale non vi lamentate più di quel tanto, come fate semplicemente a chiamare ecologiste le cose che fate?

La cosa strana dei burattini e' che prendono come oro colato le cose vengono dette e le ripetono senza nessun discernimento. Neppure quando queste sono consequenziali ad una risposta del "nemico" completandola.
Se protestano dicendo che i furgoni non devono essere rossi e la parte avversa, perché amano litigare come molti esseri umani, afferma che i furgoni devono essere blu a loro non va bene comunque perché semplicemente la frase non è "non rossi". Non capiscono neppure che stanno dicendo la stessa cosa.

Facciamo degli esempi pratici per vedere quanto sono rintronate alcune persone
molti verdosky fanno la seguente affermazione:
le centrali nucleari non potendo modulare sono costretti a buttar energia durante la notte ed è per questo che noi portiamo molta energia a basso prezzo nottetempo dalla Francia.

In realtà basta andare su qualsiasi sito di distribuzione elettrica del paese nei confinanti e si può tranquillamente affermare che compriamo quell'energia durante due picchi della giornata intorno a mezzogiorno (8 GW in fase diurna (ore 12-13) invernale, mica noccioline) e intorno alle 19 orari sicuramente non notturni.
Quando fai notare questa cosa il burattino di turno si inalbera dicendo che sono dati mistificati dal Tizio, Caio..
Peccato che su quei dati paghiamo delle fatture molto ingenti e gli stessi dati vengono ripetuti dalla maggior parte degli studi fatti sull'energia e pubblicati da mezzo mondo scientifico.
Sono dati che corrispondono e si incastrano a tutta una serie di valori di produzione, dimensione delle tratte (fisiche come diametri), progettazione di sistemi antinfortunistica e anche distruzione della rete stessa. Un'alterazione di quei dati vorrebbe dire un complotto a livello internazionale di dimensioni così colossale da non poter neanche rimanere nel silenzio per più di 10 minuti visto che coinvolgerebbe milioni di persone.
Inoltre, seppure con notevoli limiti, anche le centrali nucleari possono modulare la potenza In uscita.

Sempre questi verdosky :

Lo sapete che adesso l'ENEL per via di tutti i nuovi impianti fotovoltaici distribuiti sul territorio italiano è costretta per rientrare dalla perdita di introiti di notte è stata aumentata la fascia bioraria soprattutto nella parte notturna?
Altrimenti ENEL non incassa come prima?


Questo, insieme a tante altre vaccate simili e' del tenore: "producono di meno ma bisogna garantirgli i soldi"
La realta' e' molto piu' bastarda.
I burattini, gli stessi che hanno appena detto che le centrali termiche nucleari non possono modulare dopo soli 10 minuti si sono dimenticati di averlo detto.
Nella centrali termiche non è possibile spegnere semplicemente il processo per molti motivi.
Innanzitutto la massa di acqua e vapore con relative condotte non può essere riscaldata o raffreddata così velocemente.
Pensiamo semplicemente alla nostra pentola per gli spaghetti pur pesando un paio di chili prima di bollire ci mette un certo tempo. Figuriamoci cosa succede ad un impianto intero che viaggia a qualche centinaio di gradi.
Aver aumentato oltre certe percentuali le fonti rinnovabili può, per assurdo che sembri, voler dire aumentare l'inquinamento o comunque non diminuirlo nella quantità prevista inizialmente da chi non conosce la semplice matematica.
Avere degli impianti solari o comunque qualunque cosa genera energia in maniera assolutamente discontinua di fronte ad una richiesta che deve essere assolutamente garantita, ricordiamoci che alcuni dei Verdosky hanno mandato una lettera ad Enel chiedendo rimborsi per il famoso blackout.
Il distributore di energia si ritrova quindi in una situazione abbastanza bizzarra, da un lato si vuole incrementare per una serie di ragioni etiche la quantità di rinnovabili a singhiozzo, dall'altro deve mantenere la possibilità di erogare le cifre richieste indipendentemente dal fatto che ci sia o meno il sole.
Per poter far questo il distributore possiede solo un'arma o due:
Le centrale turbo gas che sono piuttosto veloci essendo praticamente dei reattori come quelli degli aeroplani ma che hanno costi di gestione molto rilevanti bruciando spesso carburanti più nobili.
Tenere accese al minimo le centrali termiche per esempio quelle a carbone.
Il problema è che le turbine vengono attraversate da un flusso di vapore e sulla superficie di queste cambia la pressione. Il problema pare stupido ma se il vapore non è abbastanza caldo, asciutto, in quelle condizioni su quelle superfici tornerà ad essere acqua e la turbina non solo crollerà come rendimento ma potrebbe venire addirittura perforata dalla cavitazione.
Dovrebbe essere abbastanza banale per tutti che tenere qualche tonnellata di vapore e relativo contenitore, tubi, turbine e valvole intorno ai 400° non è certamente un'impresa a costo zero dal punto di vista energetico.
È questo il vero motivo inerziale e dispersivo per il quale qualsiasi centrale termica ha una notevole inerzia nella variazione potenza ed essendo le centrali nucleari tendenzialmente più grossa della media di altri impianti ne soffrono decisamente di più.

Ecco perché i possessori di impianti termici in Italia dopo la grande abbuffata di energia singhiozzo, il micro solare davanti a tutti, debbano essere pagati profumatamente perché Tengano accese le loro centrali a bruciare carburante senza produrre per poter sopperire alla prima nuvola di passaggio.

Sostanzialmente la produzione di energia elettrica da solare deve essere supportata da uno spreco di petrolio/carbone.

Divertente che i verdosky non mettano in relazione le frasi che usano di più: le centrali non modulano è valido sia quando va a pro loro che quando va contro di loro.

ma non sono le sole due accezioni schizzofreniche...

martedì, giugno 19, 2012

windows? abbandoned!

Ancora in questa giornata mi capita di ascoltare la seguente frase:

"...sulla maggior parte dei computer è installato Windows..."

al di là che non è mai stato completamente vero lo è ancora meno oggi.

Se andiamo a vedere il mondo del Web le percentuali di Windows sono alquanto bassine e comunque tutti i servizi che devono essere sicuramente funzionanti come per esempio le compagnie aeree o le transazioni finanziarie sono delle zone in cui Microsoft non è mai entrata veramente.

Quando si parla di queste cose fan di Microsoft puntualizza per bene che i server sono tutto sommato pochi ma quando i fan notare che un singolo sito come può essere Faccia libro circa 60.000 macchine cominciano a guardarti diversamente e cominciano a sospettare che la dietro alla connessione ADSL non ci sia un mondo di quattro computer attaccati con il nastro adesivo e cullati da personaggi in camice bianco come nei film di fantascienza dove persistono le lucine e le memoria nastro.

Possiamo anche addentrarci nel mondo dei super computer che oggi è dominato da conglomerati "banali" di personal computer che macinano dati in parallelo.
Un tipico esempio della classifica dei computer chiamati super è un affare composto da decine di migliaia di server dentro ad un capannone. Anche in questo ambito Microsoft non solo non è molto presente ma addirittura rappresenta percentuali sotto il 2%. Sostanzialmente inesistenti.

Quando fa notare questa cosa l'appassionato di Microsoft, uno strano personaggio che ne parla sempre male ma va a finire che non ci pensa assolutamente a cambiare il proprio sistema operativo, dice che se è pur vero che in ambito professionale non viene molto considerato il prodotto di Microsoft in ambito amatoriale è il numero uno poiché per far funzionare gli altri sistemi operativi è necessario essere dei grandi conoscitori di computer.

Secondo questo personaggio non è assolutamente possibile dare ad una persona normale qualsiasi altra cosa che non sia un prodotto Microsoft. per una persona normale e tutti gli altri sistemi operativi sono difficili da usare.

A quel punto mi fai notare una cosa molto banale: ci sono moltissimi televisori, videoregistratori, telecamere e molti giocattoli di plastica ma con dentro computer vero e proprio sebbene fuori non ci sia scritto nulla in realtà sono dei computer fatti finiti con sopra un sistema operativo che non è quasi mai chiamato Microsoft.

Così l'amante di Microsoft, che ne parla male ma lo ama alla follia e mai penserebbe di cambiare sistema operativo, parte con una filippica per spiegarti che secondo lui un computer che non assomigli a un computer non è un computer. Cercando spiegazioni sulla cosa alla fine razionalizzi che secondo le sue idee un computer è un affare che scrivendo su di una tastiera deve apparire qualcosa al monitor.

Cerchi di spiegargli che è semplicemente una scelta che non venga commesso un monitor e una tastiera tanto che molti telefoni cellulari, che tanto per cambiare se non hanno uno UNIX targato Berkeley ne hanno uno o targato linux possono essere connessi ad una tastiera reale e in un paio di casi anche a un monitor normale.

ancora una volta il poveraccio cerca di spiegarsi con sue parole del fatto che un computer con una tastiera e un monitor non è un computer rispetto quello che ha la tastiera monitor.
Ma la cosa che gli dà più fastidio è che in tutti questi casi il leader di mercato non solo non è Microsoft ma è un'entità più volte nomenclata dei vertici Microsoft come il male assoluto: il tanto odiato linux.

Già, il povero pinguino viene montato alle circa il 70% dei computer nel mondo,quelli enormi, quelli grossi, quelli piccoli, quelli nascosti, quelli sotto mentite spoglie e in quelli talmente piccoli da nascondersi all'interno di un orologio.

La vera domanda è perché il personal computer da tavolo e portatili (che non siano tablet) IBM compatibile sia dominio di Microsoft.

Qualcuno ha provato a giustificare la presenza mancanza di determinati programmi ma questo non giustifica integralmente la questione, sono tantissimi i personal computer che non hanno programmi a bordo che non siano i soliti quattro o cinque di cui esistono delle versioni anche per altri sistemi operativi o altri programmi che fanno esattamente le stesse cose. Inoltre nulla vieta appena vi e' qualche richiesta di trasportare il programma incriminato in quella architettura.
Il solo Comune di Milano dicevano che spendesse 2.000.000 di euro di licenze all'anno: pensate che con cifre simili sopra ad un assegno non sia possibile fare un porting di un programma? Se la regione lombardia decidesse di usare il sistema operativo PippoOS e volesse quei 4 o 5 programmi che usa sotto quel SO davanti a QUELLE cifre siamo sicuri che non sia possibile fare un porting? Non scherziamo.

Il marketing ha in realtà la risposta molto semplice: alla gente non piace cambiare, fare fatica a pensare e questo lo si vede bene ad esempio nell'ambito degli operatori telefonici dove per i clienti nuovi sono disponibili sempre delle promozioni fantastiche mentre per i clienti già acquisiti ci manca poco che vengano preparati dei pesci secchi per battere le loro facce.

La motivazione è semplice: per i consumatori che cambiare è un grosso problema psicologico per superare il quale è necessaria una grande forza, forza che viene generata dalla promozione spettacolare, da campagne pubblicitarie costate milioni di euro e quant'altro. Mentre per chi è cliente non è necessario spendere quei centinaia di milioni di euro poiché ben difficilmente se ne andrà per ragioni psicologiche.

Microsoft sta facendo lo stesso in qualche maniera si smutanda per farsi attraverso tutta una serie di meccanismi che i computer in vendita siano per la maggiore con il loro sistema operativo installato, pagano pubblicità enormi anche se spesso sono bustarelle perché nessuno abbia da ridire nulla, pagano alcune software mouse perché producano i loro software solo sulla loro architettura.
Il consumatore già abituato a Windows difficilmente sceglierà qualcosa di diverso salvo che per una spinta molto grande, persino il fascino generato intorno alla marca di Cupertino che in altri ambiti basterebbe per avere almeno il 50% del mercato, non riesce a spostare così tanto.
Anche un'attenta gestione della possibilità di copia e fonte di introiti poiché se un consumatore si abitua con Windows piratato preferirà un originale Windows a un'altra cosa da pagare.
Ecco perche condannare i pagatori a grandi difficolta' viste molte volte su questo blog e facilitazioni ai pirati.

Sostanzialmente il grande dominio Microsoft non solo non è grande ma deve essere continuamente rinforzato poiché il consumatore lo preferisce solo quando è immediatamente riconoscibile, ecco la motivazione delle etichette ready for, ma quando non è fortemente riconoscibile come quando è nascosto non avendo il consumatore di Microsoft vantaggi reali nell'uso dello stesso acquista quasi sempre altre cose.

Questo giustifica anche il boom di android, giocato principalmente sul prezzo, e nonostante Windows venga venduto in questo momento da un'azienda eccezzzionale che con questo scherzo è possibile che ci lasci le penne, Nokia, non riesce neppure a ottenere le quote di mercato che uno dei tre grandi giocatori del mondo dei telefonini dovrebbe avere.

giovedì, giugno 14, 2012

repubblica banaria

Non solo nel 2012 repubblica fa un articolo sull'auto ad aria fritta, che come abbiamo visto molte volte
http://allarovescia.blogspot.it/2008/12/fare-aria.html
http://allarovescia.blogspot.it/2007/12/eolo-la-calunnia-e-un-venticello.html

Non e' fattibile!

ma ora parlano di aggiungere un "motore" a gasolio!

Pero' non dicono quanto gasolio consuma!
Visto che un litro di gasolio e' circa il contenuto della bombola non mi sembra secondario sapere i consumi prima di dire che l'auto non consuma.

cio' dovrebbe eserr da se SQUALIFICANTE.


Ma sappiamo che per repubblica:
un gommone e' una balena
un aereo va' come superman a 3 volte la luce
la luna e' un pianeta
dopo 20 anni dal primo di nuovo il primo aereo solare! Un po' come dire che se un film non lo mandano in tv per 2 anni torna ad essere una prima visione.
il Commodore 64 e' il primo computer al mondo dopo 50 anni dal primo!
le Tette fotovoltaiche sono la soluzione energetica!

sono spariti gli incidenti poiche' con l'autovelox non ci sono piu' incidenti... la calcolatrice, cavolo!
con 4 batterie a stilo ci fanno andare uno scooter per 200Km

Dopo una massa di CENTINAIA di tali corbellerie indice dell'incapacita' d'uso di una banale calcolatrice fanno anche un b-log e.....
ORRORE
RACAPRICCIO
SUDORE
e
PAURA

dei commentatori in possesso di un potente computer che permetterebbe in 0,0000001sec di ridere delle corbellerie scrivono dell'aria fritta:

Il motore a scoppio diventerà sempre più un prodotto di nicchia
-ciccio, cosa fumi?

potete dirmi chi e dove trovarla?
vorrei fare il pre-ordine!
-di cosa del primo spam che ti mandano?

Forse fra i compiti istituzionali di un giornaletto dovrebbe esserci scritto di non celiare i lettori e soprattutto VERIFICARE le notizie visto che non risulta da oggi nessun prototipo che abbia fatto piu' del giro di un caseggiato.

Questo e' particolarmente importante in un paese che snobba la ricerca, paga poco e deride gli ingegneri ma e' disposto a dare agli economisti che non hanno neppure una legge economica ma solo nebulose idee su cio' che e' il loro campo, molti danari.
E danno soldi persino a VINCENZO BORGOMEO per aver scritto un testo non verificato, basato solo su dei volantini della casa senza conoscenza alcuna del prodotto di cui parla (se fosse vero il contrario la spiegazione sarebbe piu' cattiva) quando ci sono esperti che sono senza lavoro.

mercoledì, giugno 13, 2012

demosaicizzazione

Stavo scrivendo un post sulla schifezza della griglia e del perche' sarebbe meglio avere 3ccd o un sensore foveon come le sigma ma qualcuno ha fatto un articolo che descrive abbastanza bene le problematiche: e' inutile reinventare la ruota.
no?

http://baionettakappa.blogspot.it/2012/03/2012-demosaicizzazione-ultima-frontiera.html

lunedì, giugno 11, 2012

extra





Spesso la società moderna si interroga con voli pindarici sull'origine del razzismo.
questa cosa poi sfocia spesso nella questione dell'essere buoni o cattivi, come se qualcosa potesse essere solo bianco o nero ma solo alcuni pensano che possa essere grigio.
Peccato che sia rosso.
Oltre alla paura del diverso, nelle solite cose di battute sul mercato del lavoro o sull'aspetto della pelle, che rientra sempre nella paura, o altre minchiate alcune cose sono, almeno qui in Italia dove vivo, nascoste in quanto se dobbiamo fingerci buoni non possiamo dirle.

In realtà le popolazioni che vengono da lontano hanno usi e costumi molto diversi, molti anni fa da lombardo quando parlavo con i miei genitori o peggio i nonni se parlavano degli immigrati facevano ciondolare la testa come se non se ne potesse ricavare nella maggior parte dei casi un bel niente.
Io stesso ho fatto in tempo a vedere accamparsi dei meridionali la domenica mezzogiorno fra le aiuole del re calpestandole.
Sicuramente piazzare una seggiola pieghevole e relativo tavolo mentre si scalda la pasta su di un fornello portatile dove passeggiavano i nobili dell'epoca dev'essere assai soddisfacente mentre con tutta la famiglia si parla a voce alta.

Ma questo accadeva più di quarant'anni fa: in questo lasso di tempo gli immigrati, complici anche i loro figli, si sono evoluti.
Figuriamoci ora cosa succede con una popolazione molto più lontana, non solo geograficamente, che giunge qui. Molti dei prati che quarant'anni fa erano presi d'assedio dai pentoloni alti 40 cm pieni di pasta ora sono occupati dagli africani con kebap.

La cosa divertente è che alcuni terroni, parola che nella mia generazione è tutt'altro che un'offensiva di per sé ma cambia a seconda del tono, adesso se la prendono nella stessa maniera dei miei avi contro questi nuovi arrivati che sono molto più diversi di quanto lo erano loro.

La stampa, coloro che vogliono forzare per ragioni proprie la presenza di persone che giungono da molto lontano continuano a dirci che è colpa nostra se non li comprendiamo e o accettiamo.

Tutte balle:
quando due africani frenano in mezzo alla strada con una macchina, il passeggero scende e piscia a lato della vetrina mentre dietro la vettura si forma della coda tu rimani talmente stupito da non poter neanche obiettare.
Quando il negro, aspetta qualcosa di più offensivo, il colorato risale sulla vettura e se ne va come se nulla avesse fatto capisci che sono due mondi molto lontani e l'unica cosa che puoi fare è la foto ricordo del fatto che in mezzo alla sabbia fare così è normale.

Quando troppe persone troppo diverse giungono in un luogo lo trasformano. Ed ad un posto civile, civilta che e' giuta con sforzi, scontri e tanto sangue non piace tornare indietro.
Ora ci attende un ulteriore abbassamento verso l'africa.

Auguri.

mercoledì, giugno 06, 2012

batmobile


se siete interessati a questa purtroppo dovete possedere 150.000$ e 8 mesi.
Un paio di geni si sono messi a costruirle in serie.
secondo il mio modesto parere e' la batmobile piu' bella.
E comunque un'auto assai bella mai andata in produzione.