martedì, dicembre 16, 2014

uo is grinpiss

Molte delle persone che si reputano verdi ma invece sono solo verdosky sono le stesse che dicono che tutte le multinazionali sono cattive bastarde e da eliminare.
Per alcuni di costoro guadagnare, essere una società commerciale o produttiva, non è una cosa buona ma è una cosa demoniaca.
In genere sono gli stessi che vanno a vendere parte della loro vita in cambio di una cifra più o meno consistente che si chiama stipendio.

Per qualche motivo costoro definiscono società multinazionale ad esempio il venditore di panini che si chiama McDonald's ma non definiscono tale una società qualsiasi che abbia l'etichetta Green.

Il motivo per cui non succede è che queste società commerciali pseudo buone fanno di tutto per evitare di esporre la propria capacità organizzativa e le loro risorse in maniera chiara per evitare quindi di presentarsi in giacca e cravatta e suscitare le stesse reazioni che suscita un Agnelli qualsiasi.
Ecco il motivo per cui spesso a dare volantini mandano un ragazzo con i dredd e di certo non lo mandano vestito in giacca e cravatta perché richiama tutta una serie di cose come già abbiamo visto con lo scienziato vestito da Tamarro turbo.

In un certo senso non ho mai creduto alla purezza di una qualsiasi associazione. In età adulta almeno.

Da piccolino credevo molto nel WWF e pensavo le prime volte che vidi Greenpeace che erano un po' sopra le righe e basta. Dopo i 18 anni di di delle cose un po' particolari che mi fecero allontanare parecchio dai sedicenti Verdi del tipo:
la casa del capo dei verdi illuminata a giorno con lampade sufficienti per uno stadio e di tipo ad alto consumo.
Gente che millantava kilometri in bicicletta quando le gomme della stessa erano appena scese dallo scaffale.
Varia violenza. Io odio la violenza.

Da allora per me le associazioni verdi sono state per decenni poco più che un rumore di fondo fino a quando hanno cercato in maniera prevaricatorio di entrare di nuovo nella mia vita. Inutile dire che ho semplicemente fatto finta che non esistessero.

Hanno Stuzzicato il mio interesse quei fetenti della LAV hanno cominciato ad insultare l'intelligenza blaterando in televisione e per radio cose assolutamente impossibili: come le mele che cadono verso l'alto e simili.

Così quando si parlava di una qualsiasi delle associazioni verdosky anziché girarmi dall'altra parte mi costringevo a vedere il messaggio.
Pochi anni fa notai quindi che una delle associazioni verdosky si fregiava di essere in possesso di una bellissima nave, in realtà un rompighiaccio molto simile a quello che alcuni tycoon utilizzano per andare a spasso per il globo mentre vengono insultati dai verdi.

Tanti anni fa volevo lasciare tutto e imbarcarmi su una barca a vela che stabilmente avrebbe navigato intorno all'equatore in maniera da non avere rotture di cavolo come i vari idioti che rispondono ai nomi di Monti, Prodi, Berlusconi, grillo eccetera. Tutta gente che crende solo difficile la vita.
Per poter anche solo ipotizzare quest'avventura aveva fatto un bellissimo elenco delle spese notando fra l'altro che i cretini di cui sopra mi avrebbero inseguito comunque Chiedendomi dei soldi e in un certo scenario addirittura avrebbero voluto mettermi in galera.

Così quando ho visto la nave in questione il mio cervello automaticamente ha calcolato una serie di costi di gestione utilizzando, ovviamente, anziché numeri delle espressioni del tipo:
un sacco di soldi,
una pacata di soldi,
orca miseria che montagna di soldi!

È già non bisogna dimenticare cosa costa gestire ed entrare in porto con una fare di più di 70 m.
Partiamo dei motori che la cosa più comprensibile: la nave questione possiede circa 6000 cavalle nitrenti solo per quanto riguarda la propulsione. Proviamo a vedere che cosa beve un gruppo così enorme di equini.

Il 12V 4000 M73 consuma 500 litri all'ora per 2500CV e va moltiplicato per 2
Non sono gli stessi motori installati ma di potenza simile e quindi ci serve per sapere che con quella potenza un'unità nuova di pacca consuma 1000 l ora. 

Velocità massima: 14 nodi
dai paesi bassi al nuovo mondo sono 8000Km circa, 4300miglia ovvero 307 ore (10g di viaggio).
Per un giretto cosi' parliamo di 307.000 litri di carburante.
Sono 62 tonnellate al giorno di CO2, 
620 per il viaggetto.... usando carburante per autotrazione. In realta' l'ifo e' molto piu' fetente.
Non hanno neppure il catalizzatore (FAP) e quindi inquinamento duro!

Inoltre una nave di questo tipo consuma anche decine di litri di lubrificanti e sparge nel mare rifiuti tossici tra i quali ad esempio l'antivegetativa. 
Ovviamente da qualche parte ho letto che ne usano una di tipo “ecologico” ma possiamo menarla quanto vogliamo quello è un affare che serve per uccidere animali e piante che cercano di installarsi sulla carena come se fosse uno scoglio.

Una nave deve avere la carena perfettamente pulita altrimenti il risultato potrebbe essere che nonostante l'enorme potenza dei motori che consumano come un grosso aereo la velocità si riduca quasi a zero. Per fare questo bisogna utilizzare periodicamente una struttura chiamata bacino di carenaggio il cui noleggio è maledettamente oneroso.

Dopo i costi di carburante che vengono misurati più come tonnellate che con l'unità di misura litri, la manutenzione ordinaria dello scafo e del motore abbiamo un'altra voce di spesa che è molto onerosa: i porti.
Quando si arriva in un porto con un 22 m, una pulce rispetto a questa, il costo di attracco in Italia varia tra un minimo di 100 euro ad un massimo di 2000 euro per notte. E stiamo parlando di una piccola pulce.
Provate solo ad immaginare cosa può costare ormeggiare questo scarpone.

Ma questo non è l'unico onere portuale che vi pertocca:
una nave di queste dimensioni in molti porti è considerata comunque grossa essendo oltre i 2000GT e quindi all'arrivo non potete semplicemente pilotarla fino all'ormeggio ma con buona pace dovette prenotare un pilota del porto che quando vi va bene ti chiederà 400 euro per ormeggiare la vostra nave.
In alcuni porti è obbligatoria anche un'assistenza da terra.
Se tutto ciò non vi basta è probabile che i vi portino il carburante con un camion, forse due o anche tre visto che il carburante voi non lo misurate in decine di litri ma a migliaia.
Inutile dire che il servizio di trasporto del carburante voi lo pagate.

Da questo piccolo ragionamento che il mio cervello fatto in pochi secondi quando ha visto di che roba si trattava quando loro la chiamavano semplicemente barca, ma ricordo che è una nave, si evince che il proprietario non è un gruppetto di ragazzini che fa casino per l'ecologia ma e'  sicuramente un enorme entità con grande quantità di personale per poter organizzare gli spostamenti di un simile coso, non pensate certo che si possa arrivare con 73 m di nave in un porto caso sperando di trovare posto e il carburante?. 

Infatti un simile oggetto prevede anche un ufficio a terra che se ne occupi e delle persone che coordinino i viaggi per evitare sorprese che possono essere anche molto costose.
Insomma stiamo parlando di una grossa società con logistica e soldi, tanti soldi.
A questo punto mi era venuta l'idea di quantificare questo potere economico così grande.

Partiamo da Greenpeace Italia, quella cioè che e' esclusivamente fatta con i soldi degli italiani.
Partiamo da quella che la spesa più grande e vediamo che cosa pubblicano in giro costoro.

47 dipendenti 89 cococo 740volontari
47 dipendenti che uniti agli 89 a tempo determinato nelle varie forme sono oggi equivalgono a dire che già solo la sede italiana è tutt'altro che un piccolo qualcosa ma è una grossa società che potrebbe produrre grossi risultati.

Inoltre esiste il grosso beneficio dei 740 volontari e immagino abbiano una durata di ore lavoro molto variabile dal personaggio si fa vedere due ore annue per leccare francobolli sino a fieri impallinati che risiedono in pianta stabile nell'orbita dell'associazione e sono disposti per quest'ultima a scalare montagne e financo farsi arrestare.
Potremmo definire questi 740 volontari come almeno altri 100 dipendenti.
Con queste proporzioni potremmo parlare di una forza lavoro di oltre 200 persone e se permettete è tutt'altro che nulla.


Ma vediamo i soldi della filiale italiana, ogni anno riesce ad incassare 7.100.157 Euro. Sì, avete capito benissimo in Italia gli italiani spendono 7.000.000 di euro per i servizi offerti da Greenpeace.

Dovete peraltro fare un attimino di mente locale su quanto sono questi 7.000.000 di euro perché per un'industria o per un privato cittadino queste 7.000.000 di euro finiscono passati in padella dallo Stato italiano che chiede tutta una serie di contributi a chiunque faccia qualunque cosa.
Invece Greenpeace come molte fortunate coop & onulus le tasse non le pagano ed è come in un certo senso che lo Stato aggiungesse ancora soldi attraverso un contributo ottenuto rendendo gratis le tasse.

Se riuscissimo a ottenere lo status di ONLUS:
non pagheremo l'Irap,
l'imposta sull'attività produttiva (4%circa) .
non pagheremo l'Ires, pari al 27,5 per cento.
Se chiamiamo volontari i dipendenti e li paghiamo in nero evitiamo anche le tasse, circa 35%, e i contributi. In pratica un volontario che paghiamo quello che decidiamo perché non dobbiamo sottostare ai contratti di lavoro possiamo anche pagarlo la metà perché non chi paghiamo sopra le tasse.
Sarà forse per questo che ci sono così tanti volontari?
Ma soprattutto spiegherebbe le 250.000 ONLUS italiane. Ma e' un'altra storia.


A questo punto con più di 200 persone a disposizione di cui la maggior parte gratis (perché siamo buoni e immaginiamo che siano volontari per davvero),
milioni di euro come se piovesse
e gente determinata

dovremo aspettarci come minimo dei risultati eclatanti del tipo:

nuovi tipi di pannelli solari,

un nuovo tipo di montaggio per gli stessi, 

dei programmi per computer per sapere se è il caso o meno di montare un pannello solare o un palo eolico in quella zona, 

dei programmi per il cellulare che mostrino l'inclinazione che deve avere un pannello solare,
un nuovo profilo alare per le pale eoliche, 

l'organizzazione dei trasporti di una grossa città atto ad aumentare i tram e quindi la gente che viene spostata con i mezzi pubblici, 

la conversione dei pullman cittadini da gasolio a elettrico grazie al contributo fattivo di Greenpeace, 

lo studio di nuove leggi che permettano la conversione delle automobili a combustione interna in elettriche

Ricerche sul territorio (es V del vento o precipitazioni)

o qualunque altra cosa che possa definirsi in qualche maniera ecologica.


Invece nonostante questo, le oltre 200 persone e milioni di euro, nulla di tutto questo succede.
Non si oppongono neppure all'area C-retini milanese.

E perché ciò lo spiega Greenpeace stessa:

il 40% dei soldi sono stati spesi per chiedere soldi.

In pratica ogni volta che date 10 euro a Greenpeace quasi cinque euro li state dando perché vi rompano successivamente le palle per chiedervi soldi.

Sì, metà del lavoro di GP, e' chiedervi soldi. Non male, vero?

Il 40% ulteriore per la pubblicita' (aka campagne)
In pratica se metà dell'organizzazione impegnata a chiedere soldi l'altra metà è impegnata a fare volantini pubblicitari: in pratica è una qualsiasi agenzia pubblicitaria.

Ma possiamo anche notare  nonostante Greenpeace vvoglia che ci siano fonti rinnovabili, in Italia l'idroelettrico è praticamente esaurito,  i loro tanto amati pannelli e i loro tanti amati ventoloni Greenpeace e' la prima a non volerli.

La sede di roma NON ha pannelli solari con cui tanto ci limano le palle

La sede di milano NON ha pannelli solari con cui tanto ci limano le palle

Non si sa dove siano i pannelli solari di Greenpeace.

dal 1987 è riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente in qualità di “organizzazione per la tutela dell’ambiente
A questo punto io direi di cambiare la denominazione di organizzazione per la tutela dell'ambiente in “organizzazione per la diffusione pubblicitaria dell'ecologia” visto che mi sembra molto più aderente.

A questo punto dovremo parlare del fatto che non esiste solamente in Italia dove praticamente incassa 10.000.000 di euro equivalenti e 200 persone ma bensì esiste in 41 paesi


La capofila fa girare circa 69.000.000 di E
uk: 3,261,149 E
USA 14.000.000$
Purtroppo non tutte le sedi Sono raggruppate in un unico punto. E la contabilità di alcuni paesi e' molto diversa dalla nostra. Possiamo andare a fare un'interpolazione

Alla fin possiamo dire che e' una multinazionale che sposta almeno un miliardo di $oni (dollar oni)
In pratica stiamo parlando di una multinazionale presente in 41 paesi e che muove all'incirca 1.000.000.000 di dollari e ha un personale vicino a quello della Fiat in Italia.
Possiede diverse navi, un centinaio di uffici, usa elicotteri, possiede ROV, barche, usa aerei e ha molte automobili.

Si configura cioè come una società dalle grandi possibilità con costi di gestione ridotti sia perché la maggior parte degli Stati è una società senza scopo di lucro, e questo viene premiato, sia perché molti, la maggior parte, degli impiegati lavora senza retribuzione alcuna.


Anche in questo caso come succede per la piccola filiale italiana cominciamo a chiederci cosa prodotto una società così grande che possiede migliaia di cervelli e un tale capitale da spendere tutti gli anni.

Da tali cifre ci aspetteremmo una rivoluzione delle tecnologie sulle rinnovabili.

Da tali cifre ci aspetteremmo dei report frutto di alcuni studi scientifici.

A tale colossale potenza chi aspetteremmo dei laboratori nei quali si studiano materiali, modalità o che altro.

In due parole da tutta questa quantità di soldi, di mezzi e di persone ci aspetteremmo una vagonata di brevetti, ovviamente poi da lasciare liberi, targati Greenpeace.

Invece leggendo anche le loro brochure molto colorate piene di raggi di sole, pannelli solari, mari solcati dalle loro bagnarole eccetera non abbiamo brevetti, oppure studi avanzati sulla sessualità dei pinguini, ma solo una cosa:

pubblicità

tanta pubblicità

molta moltissima pubblicità

montata galleggiante sul mare

incollata a delle navi altrui da urlanti ultras

scritta su uno striscione tenuto da urlanti pirati abbarbicati su di un potente gommone che sputa idrocarburi incombusti

e infine deturpante antiche vestigia.



Cosa possiamo quindi  dire di Greenpeace?

È sicuramente ecologico farla cessare di esistere e devolvere quella montagna di soldi a una qualsiasi società che fa ricerca. 

L'ecologia, quella vera, ringrazierà.

giovedì, dicembre 11, 2014

greenpeace strxxz

se fate parte delle quattro persone che leggono questo blog probabilmente comincereste come me a pensare che qualunque oggetto o associazione che abbiano l'etichetta Green sia una colossale fregatura.


Quando un'automobile vi dicono che è ecologica sicuramente consuma più della versione vecchia che è già presente in catalogo.

Ma il massimo si ottiene con le associazioni di pseudo verdi che a me piace tanto chiamare  verdosky. Il motivo per cui vengono chiamati da me con questo appellativo assai poco foriero di simpatia è perché costoro promettono cose che non possono mantenere ma soprattutto si comportano come il peggior bullo della città che va in giro a sgommare con la Panda elaborata.
Alla fine portano messaggio: non è importante quello che sarà il futuro l'importante è essere villani strafottenti e cambiare in testa a quelli che non la pensano come te.

Ci ricordiamo ancora di pochi mesi or sono quando dinanzi a una competizione ecologica che utilizza l'energia eolica si sono presentati con un mezzo a benzina potente come una Ferrari per ostacolare uno dei partecipanti
http://allarovescia.blogspot.it/2013/10/greenpacefia-f1.html

ancora possiamo ricordare la vicenda nella quale hanno assaltato un'imbarcazione commettendo atti di pirateria e successivamente si siano lamentati perché è stato istituito un procedimento penale a loro carico?

Cose di questo tipo con l'associazione Greenpeace succedono di continuo, come del resto per altre associazione tipo LAV e WWF.
Già perché se quelli considerati cattivi dal loro punto di vista sono da punire in maniera esemplare per qualunque cosa facciano anche di legale invece per loro stessi qualunque azione anche di illegale non deve esserci assolutamente una conseguenza perché loro sono i buoni.
Forse dovrebbero fare un po' di attenzione che c'è tra la parola buono:
intesa come di animo buono 
con l'accezione  intesa come buono sconto
oppure buono a nulla.

Greenpeace è sicuramente l'associazione che di più punta tutto sulla spettacolarità a scapito del messaggio. È necessario bruciare tonnellate di benzina per ottenere visibilità? No problema per i guerrieri del pulito sporcare non è un problema!

Oggi giunge la notizia di un'altra stronzata fatta dai
guerrieri ecologici
padroni del pulito
amanti dei cani, hanno lo stesso quoziente intellettivo,
adoratori del sole,
succubi del gruppo e sicuramente
menefreghisti dell'ecologia vera.

Una squadra di questi tonti si è recata fin in Perù un povero paese dove certamente non è meta turistica come potrebbe essere la costa azzurra e con qualche problema di danaro.
Il povero Perù però a due o tre cose carine (machu picchu) che gli permettono comunque un certo flusso di villeggianti che portano bei dollari sonanti nello scalcinato paese. Parliamo di 2milioni di villeggianti quello che la venezia fa in un paio di WE.
Una di queste sono le linee di nazca dei viottoli ottenuti girando delle pietre presumibilmente in epoche veramente remote che visti dall'alto sono dei disegnini assai carini.
Ovviamente una cosa così particolare hanno cercato di proteggerla recitando la e dando pochissimi permessi per poterla visitare poiché basta dare un paio di calci alle pietre giuste per modificare i disegni.

Questo posto viene visitato sia guardandolo da satellite sia  tutta una serie di costosi modi di poterlo vedere come per esempio l'elicottero o l'aereo. Ci sono anche un paio di punti in cui è possibile vederlo senza levarsi in volo ma si tratta sempre di una piccola parte. È quindi un turismo abbastanza elevato.

Così arrivano questi fessacchiotti con la maglietta gialla che transitano con le loro scarpette prodotte da multinazionali molto trend ma che loro passaggio aggrediscono la superficie. Mettono una loro scritta prodotta col petrolio, perché così costa meno, di colore aggressivo in maniera che risalti sul disegno arcaico uccidendolo. Gli antichi avevano fatto delle linee grigio chiaro su uno sfondo grigio scuro e mettere del bel giallo fluoro in zona vuol dire semplicemente che poi vedi solo quello.

Cos'avevano di tanto importante questi stronzi da comunicare al mondo tanto da fare un'operazione del genere?

È ora
 di cambiare 
il futuro è rinnovabile
greenpeace

prendi l'aereo, usando petrolio, usi delle scritte fatte con il petrolio, ma soprattutto metti il logo della tua azienda con il font giusto, Greenpeace, perché in realtà è quella la cosa importante.

Il futuro è rinnovabile avrebbe potuto essere già una dichiarazione d'intenti invece passa in secondo piano sia come dimensione del font che come messaggio perché in realtà il messaggio è:
noi siamo qui.

Noi siamo presenti, 
siamo un brand, 
siamo la coca cola dei verdosky. 
Noi siamo onnipresenti come il McDonald's.

È divertente vedere questa cosa del brand molto multinazionale, molto industriale, molto marketing.
Sì, non bisogna dimenticare una cosa che nelle multinazionali cattive bastarde eccetera non esiste solo McDonald's ma anche Greenpeace.

Greenpeace ha una sola differenza che non deve pagare tutti gli addetti perché alcuni si prestano gratuitamente ma in realtà è una società a tutti gli effetti ed è una società multinazionale che vende oggettistica per ecologisti, gioca in borsa e consuma tanto, tanto petrolio.

Ecco la motivazione di scrivere bene Greenpeace con il font giusto: non un semplice messaggio di speranza di cambiamento, di energie pseudo rinnovabili ottenute annusando rose selvatiche allevate a terra. Ma un messaggio del tipo noi siamo qua.
È un guerriglia marketing come quello dei graffitari pagati dalle multinazionale o quelle pubblicità che fanno scalpore tipo Benetton.
Benetton lo ha spiegato molto bene è inutile che sulla cartellone ci sia il pantalone.
Il cartellone serve a dire noi siamo qua.

Greenpeace ha capito benissimo ha appena scritto noi siamo qua e siamo in Perù dove stanno facendo una conferenza che ha a che fare con qualcosa del clima oppure del. ..non si capisce cosa.

Perché è così quando penserà a qualcosa di ecologico che viene spinto tutti momenti dal marketing anche quando compri un suv che la cosa più antico logica che esista ma all'etichetta eco ti ricorderai di noi, di Greenpeace, e ci darai tanti soldi.

Perché noi siamo la multinazionale super pubblicizzata HD, LED e turbo.
Magari un domani faremo anche delle patatine col nostro logo che sicuramente saranno ecologico-qualcosa. Che potrebbero essere dei pannelli solari che sono approvati da noi come del resto accade per il subwoofer approvato da giorgietto.

Ovviamente per poter muovere una macchina così grossa come quella che l'associazione Greenpeace occorre risparmiare sulla pubblicità perché sebbene siano più grossi di molte aziende automobilistiche non possono certo coprire l'intero pianeta a colpi di pubblicità televisive senza oltretutto scoprire il fatto che sono una società di capitale con un'altra.

Questo giustifica le presa della Bastiglia quando in realtà quest'ultima non è certo un castello ma magari è un posto dove soggiornano una quindicina di operai.

Giustifica il fatto di presentarsi con una Ferrari dove vanno in bicicletta perché tanto basta coprire il mezzo con uno striscione giallo che inneggia a qualche tipo di ecologia.

Giustifica il fatto di avere delle navi che vanno in giro a fare non si capisce cosa.
Perché anche Custeau faceva la stessa cosa ma le sue navi erano piene di ricercatori delle università.
Qui invece non è l'amore per il mare che spinge la questione ma è un mezzo di trasporto che permette una piena visibilità all'arrivo.
Fa niente se poi ogni giorno la nave gozzoviglia con qualche tonnellata di carburante sputando tonnellate di CO2 nell'atmosfera.
Non importa.
Perché lo scopo è quello di far presenza e una nave è bella grossa.

Come vedete basta solo analizzare il comportamento per capire che il messaggio che loro portano è secondario, scritto con caratteri più piccoli del logo.

Però sono rompi coglioni e quindi analizziamo anche il maledetto messaggio e visto che è stato pubblicato anche da Greenpeace Italia  con tanto gaudio vorremmo chiedere a costoro oltre ovviamente all'idroelettrico che in Italia esiste dal 1800...
quale può essere l'energia rinnovabile che può nel nostro paese produrre altri 200 terawattora e soprattutto produrre durante il picco massimo di consumo che alle 19:00?

Basta questa semplice domanda per metterli in crisi e a cui non hanno risposta perché purtroppo non esiste.
Gente che urla chiedendo di montare le rinnovabili e, ammettendo di essere d'accordo, gli si chiede: ok quale facciamo?
Al "quale facciamo" non esiste una risposta tranne un
"bla eco solar manongand schic peropiccolo e ventilator ma piccol, eclogg si fors".



Tina Loeffelbein, portavoce di Greenpeace, ha risposto alle accuse del governo peruviano dicendo che gli attivisti «sono stati molto attenti a proteggere le Linee di Nazca»

un po' come dire al santo del tempio che abbiamo deflorato le sue vergini ma solo di dietro.
Ma non spiegherebbe il preservativo rappresentato dal ritocco fotografico atto a cancellare il sentiero dei gialli profanatori. 
Ma forse intendeva dire che stavolta non hanno usato le bombolette spray e quindi dobbiamo ringraziarli di questa attenzione?

Ancora una volta un triste finale per una storia ecologica

Green è uguale a inquinamento.

mercoledì, dicembre 10, 2014

veRRdosky

siamo in novembre e sapete che se siete lombardi la posizione del sole novembrino in quella che è la culla delle giornate grigie nella patria del freddo queste non sono certamente le situazioni ideali per il funzionamento di un impianto solare fotovoltaico.

Purtroppo ci sono gli idioti di Greenpeace che tutti momenti in questo centro commerciale dedicato al fa da te importuna pesantemente  perché ti debbono raccontare che si può in qualche maniera fare a meno delle fonti fossili.

Probabilmente esiste una qualche tipo di collaborazione fra il venditore a caro prezzo di bulloni e la società che vende gadget verdi perché non solo mi dicono che ogni 3x2 si trovano in quella posizione all'ingresso del centro commerciale e all'interno delle porte. Molti conoscenti sono stati importunati pesantemente.
Il baracchino con il ragazzo con i dredd e la ragazza carina (alternativo e pulita ottimo come marketing, no?) è posizionato sopra un bel tabellone che adesso vi illustro.

È un tabellone di quelli parlanti, in pratica un grosso plasma/lcd da 100" con 300 W di retro illuminazione o accensione fosfori che consuma giornalmente visto che non spegne nessuno quei 7kWh che prodotti da soli pannelli  parlano di centinaia di metri quadri di tetto buttati nel fosso.
2,5MWh annui per dire che sei verde, 10 MWh annui se usi il solare. Figo.

Se leggiamo quello che c'è scritto in questo importantissimo wattmetro gigante stiamo producendo una potenza istantanea di 187.2KW.
Tantisiismissimoooo!!!!!..... o no?

Si noti la cifra dopo la virgola che sta a significare un potente strumento di classe elevata.

Lo stesso tabellone ci informa anche, sempre in tempo reale, del complessivo prodotto dall'impianto stesso 0,6 GWh ottenuti in quale tempo non è possibile sapere.

Diciamo che siccome siamo buoni dall'apertura avvenuta 10 anni fa del negozio.

Sempre nel medesimo orpello ci viene identificata una cifra in tonnellate non molto chiare  di CO2.





sarebbe già triste per un appassionato dei pannelli solari come sono io vedere che tanta pompa magna viene destinata per raccontare che in 10 anni le pannelli solari che altri cartelli intorno definiscono enorme produca all'incirca quanto un motorino da 50 cm cubici ma nel contempo viene bruciata più o meno la stessa energia per proclamare la cosa.

Però io già raccontato che siamo a novembre in Lombardia ed è tardi intorno alle 17 e basta guardar fuori per rendersene conto:



mi devono raccontare se questi pannelli si trovino in un'orbita abbastanza alta, tipo ad esempio nel punto di Lagrange, e poi sono connessi con un cavo lungo centinaia di migliaia di kilometri al nostro misuratore (e del diametro di un isolato) oppure semplicemente visto che è la seconda volta che colgo in fallo il misuratore i pannelli solari siano semplicemente spenti e il pannello sia un semplice generatore casuale per far felici i deficienti di Greenpeace che sono sotto a prendere soldi.

Delle due una sola:

i tizi di Greenpeace è sanno perfettamente che quel pannelli sono spenti ma fanno finta di niente perché il loro unico interesse prendere soldi e raccontare tante panzane

i tizi di Greenpeace sono talmente tonti da non essersi neanche accorti che pannello indica una produzione per dei pannelli che sono semplicemente spenti.

Il venditore di bulloni e roba anche pseudo ecologica  sta prendendo per il culo come al solito. Non e' mica un piccolo specialista, e' un ipercoso.

Una cosa sola certa come al solito: quando si parla di ecologia, di verde, è quasi certo che sia una presa in giro.

martedì, dicembre 02, 2014

windows e post

guardandoLe statistiche è interessante notare che un determinato posto è stato massacrato perché ho chiamato UNIX delle cose che non erano certificate UFFICIALMENTE come UNIX, ma fino a prova contraria oggi come oggi sono lo UNIX o comunque suo figlio.
Altrimenti non sarebbe possibile chiamare Windows tutta la famiglia NT oppure UNIX il BSD che piace tanto ai fan della mela morsicata.
Un altro appunto che si fa al post è che le fonti non sono indicate come se fosse una cosa da stracciarsi cappelle. È vero non ci sono link ma questo è uno di quei casi in cui questi dati non sono assolutamente segreti introvabili poiché la maggior parte di loro sono assolutamente pubblici.

Quando ad esempio dico che i supercomputer sono quasi tutti con un determinato sistema operativo non è che ci voglia molto ad andare sul sito top500.org poiché basta digitare qualsiasi parolina attinente sul motore di ricerca più conosciuto che inevitabilmente finirebbe lì.

Allo stesso tenore della cosa quando dico quanti dispositivi come smartphone delle varie case vengono venduti non è che chi voglia tutto sto gran sbattimento a trovare le fonti in quanto le posizioni di vendita dei tre o 4 piu'  grossi venditori che da soli occupano la maggior parte del mercato vengono pubblicate regolarmente su tutte le testate che voglia in qualche maniera puzzare di nerditudine.

Ancora non è un segreto, penso, che televisori usino spesso Linux e basta andare sul sito di Sony è molto correttamente dalla possibilità addirittura di scaricarne la versione oggi utilizzata. Certo i coreani fanno un po' troppo furbetti ma si sa che coreani ve li meritate.
Ancora si parla di quanto la mia scrittura faccia schifo.
Non è un segreto che io non riesca mettere le parole in fila in maniera che siano assolutamente comprensibili. Una questione esacerbata dal fatto che spesso scrivo queste parole di fretta o in orari tardi. Non è una scusa ma una semplice affermazione.

Quindi le affermazioni del tipo "non ci si può fidare perché non ci sono i link" possono anche starci dopo però che  hanno acceso il cervello.
Perché se è vero che io affermo di aver controllato le sorgenti posso sempre fare degli errori come gli errori possono capitare a chi linka correttamente le fonti come spesso è accaduto quando alcuni, ad essere cattivi appositamente, danno informazione contro logica  ma mettendo dei link a fonti autorevoli che leggendole bene smentiscono il testo.

Potrei scrivere sicuramente meglio, usare la tastiera anziché essere qui davanti al microfono, rifare i conti due volte e mettere i link dove ho trovato le notizie.
Però non è lo scopo di questo blog, non in questo momento.
Se queste persone che tanto si lamentano mi potessero fornire un lauto ingaggio potrà inseguire le loro linee guida e offrire ciò che loro cercano: link a iosa, un italiano meno frettoloso (perfetto la vedo dura), meno carne sul fuoco che genera  un po' di fumo e magari mi ricordo anche di fare il testo giustificato.
In questo caso però potrebbe accadere anche un'altra cosa che come molte testate a pagamento, vedi cosa sta succedendo giornalismo moderno del post precedente a questo, per compiacere l'imbecille di turno che mi paga potrei essere costretto a fare le notizie con la stessa qualità di Repubblica.

Infatti lo scopo di questo blog, è bene ricordarlo per l'ennesima volta,
 non è fornire una notizia completa ma mettere la pulce nell'orecchio che la leggenda metropolitana di turno è una semplice leggenda. (piu watti, pixelli, hd, 4k per tuttiiii!)
È uno sprone per farvi cercare delle fonti attendibili e serie che non siano cataloghi, siti di giornaletti scandalistici come quello appena citato, o gente che è obbligata a dire che un altoparlante da 4 cm e' un subwoofer (tomsHW?), subtweter al massimo!

Per tornare al post tanto vituperato in cui dico semplicemente che ormai pochi computer usano Windows e accertato che nel mondo dei supercomputer e dei server sia praticamente così vediamo ad esempio cosa accade nelle statistiche di unBlog di provincia senza nessuna pretesa:



Windows
 (50%)
Android
 (25%)
iPhone
 (7%)
Linux
 (5%)
Macintosh
 (3%)
Other Unix
 (3%)
iPad
 (2%)

Come si può notare metà delle visite da queste parti non sono più fatte da gente con un computer Windows. Se teniamo conto che l'apertura di questo sitarello le statistiche erano molto diverse: Nel 2006 questa statistica non aveva senso tanto che non era neanche citata tra le statistiche che fornivo. Lo stesso accade per anni e in alcune delle mie elucubrazioni mi meravigliavo che "finalmente" arrivavano sistemi operativi diversi, erano PlayStation.
Come più volte facevo notare questo era un ottimo inizio.
Quell'inizio ha portato questa statistica odierna dell'ultimo mese dove il 25% che a casa mia si chiama "un sacco" è android.
Gli iPhone che inizialmente erano unico lontano rappresentano insieme ai loro cugini i-cosi il 10%.
La parte che più lascia stupiti, almeno mi lascia Incredulo, e quel 5% di Linux desktop.
Più volte le statistiche di questo blog hanno attirato un'avanguardia di quello che è successo poi a livello nazionale e o mondiale.
E da capire al limite se questa cosa accada perché solo una mente eccelsa riesce a capire qualcosa di quello che scrivo dovendo sgarbugliare il mio italiano oppure gli argomenti trattati sono abbastanza tecnici e solo l'avanguardia ne prova interesse.
Perché se è solo una moda passeggera quel 5% e solo un rumore di fondo che lascia il tempo che trova. Ma se non lo fosse e ci sono delle ragioni per poter sospettare che non lo sia come il fatto che una quantità molto più grossa dei pc della mela morsicata si sta udendo lo scricchiolio prima del crollo.
Io non farei una previsione, almeno per il momento, su questi dati che provengono da un singolo sito con una quantità di visite decisamente contenuta ma è comunque uno di quei bizzarri messaggi da tenere d'occhio che giustificherebbero l'interfaccia di Windows otto.

Comunque sia, comunque sarà il futuro, ci sta muovendo da una situazione nella quale Internet (Come client) voleva dire un pc da tavolo che a sua volta stava a raccontare di un sistema operativo ben preciso ad una situazione completamente diversa nella quale Internet è un luogo dove non esiste un sistema operativo dominante. E questo è tranquillamente estrapolate da queste e altre informazioni.

Come diretta conseguenza della diffusione di tutti questi computer con forme particolari sarà la richiesta del pubblico ad avere gli stessi programmi che utilizzano sul pc anche altrove. Non è un caso che il nuovo CEO di Microsoft che è molto intelligente ha già proposto delle versioni di Office per questi computer così come non è un caso che ADOBE stia pubblicando delle versioni ridotte dei propri programmi.
Piano piano ci si muoverà in quella direzione e magari avremo dei dock dove inserire nostro pad per avere la tastiera un monitor decenti.
Oppure dei pc che accettino di essere agganciati alle tavolette in maniera che i dati siano immediatamente visibili altrove con la stessa interfaccia: se questa situazione non vi ricorda Windows otto siete stolti.
Microsoft non è stata stupida fare Windows otto è solo stata stupida a pensare che tutti volessero spendere cifre enormi. Perché ricordiamo che quando c'è uno store come quello di Ubuntu in cui ci sono dei pezzi di software che sono la fine del mondo ( qualcuno ha detto VLC?) per un software commerciale la vita è molto dura.
Questa caratteristica è stata portata sia in androide sia da apple negli I-cosi replicando la stessa identica situazione. Certo poi ci sono molte persone della carta di credito facile e permettere la collanina disegnata sopra a un gatto parlante spendono 50 dollari ma la maggior parte di persone in questi store non spende certo 500 euro per avere un banale software come Office.

Poi se uno si vuole fermare al fatto che non metto link, al fatto che scrivo parlando al microfono mentre migrato il naso, al fatto che all'elementari avevo un insegnante del sud che non sapeva mettere le virgole e aveva problemi con le B, Cosa che si è ripetuta alle medie e per un periodo anche alle superiori....
Beh, sappia che ha ragione: HO dei grossissimi problemi con la punteggiatura è l'unico motivo per cui riesco a scrivere in un italiano che ha qualche parvenza di normalità è unicamente perché nella biblioteca comunale che avevo vicino a casa da bambino penso di aver letto tutto quello che ero in grado di poter capire.

Però fissarsi su queste cose, come ho ribadito più volte verissime, non toglie l'evoluzione che sta capitando e parzialmente già accaduta: il mondo non è più quello di una volta e non lo sarà mai più.

venerdì, novembre 28, 2014

il giornalismo oggi

Seghe semiserie sui giornali.... anoTer  mai sparat



È parecchio tempo che mi chiedo quale sia il futuro dei giornali, in particolare di quelli cartacei. Non è solo una mia fisima ma è un argomento che sta sempre più occupando delle discussioni on-line e post di varie redazioni.

Ovviamente i giornali on-line scrivono sicuri che quelli off line sono destinati a morire a breve e si fregano stupidamente le mani come se fosse una pacchia e comunque si, è una cosa che sta capitando.

Ma forse sta capitando anche la crisi dei giornali in toto...

Il problema, a mio giudizio, dell'informazione giornalistica e' che proviene da una dimensione che era rimasta identica alla nascita quando cioè è nato il giornalismo moderno grazie ad un'innovazione tecnologica, prima la stampa e poi le rotative, ed una diffusione di massa della capacità di leggere e scrivere sommata all'importanza dell'epoca precedente. Aggiungere un sito dove pubblicare non cambia la sostanza. La scrittura e' tale anche se viene impressa sul papiro.

In pratica, nel paesino dove risiedevano la maggior parte di persone, per sapere qualcosa “del mondo”, quantificabile come qualcosa oltre il fatto che la cognata se la intendeva con il marito della Carla che filava con Giuseppe, si doveva ricorrere alla carta stampata che sovente proveniva dalla “grande citta'”.

I giornali così si definivano importanti in base alla grandiosità delle notizie che trattavano: il giornale di provincia parlava delle cose locali che difficilmente erano così ambiziose e i giornali nazionali parlavano di cose come le guerre in paesi lontani o i politici al Parlamento (che sembrava cosi' lontano).
Comunque sia la notizia doveva essere in qualche maniera “seria” perché comunque il lettore era innanzitutto una persona istruita che leggeva, ancora negli anni 60 non tutti andavano a scuola in nazioni arretrate come la nostra, e poi se si voleva sapere del filarino della Carla qualcuno glielo raccontava di certo.
Il Cliente del giornale era una persona acculturata i cui interessi non erano certo quelli del volgo e viaggiavano verso gli interessi del ceto alto che voleva trovarci notizie che potevano cambiare il proprio status come leggi, situazioni commerciali e altro che derivavano dalle necessita' ben lontane dall'orizzonte di Puzzocalabro: ridente accampamento toscano di 100 anime disperse in una remota valle che deve il nome al formaggio DOCDcFrG (non il contrario..).

Questa impostazione così seria ha fatto sì che al giornale venisse associata una qualche dimensione morale che effettivamente avrebbe SE avesse ancora una qualche istituzionalita'.
Per reggere alla concorrenza del giornale di citta i giornali erano in un certo senso collegati e si scambiavano notizie come figurine e questo permetteva al quotidiano locale notizie da lontano e il giornale “di citta'” poteva avere la notizia che a puzzocalabro una frana aveva fatto secchi i 20 minatori locali. Perche delle sorti del formaggio locale che da il nome alla profumata cittadina prodotto in miseri 10Kg giornalieri non frega a nessuno al di fuori dei paesini in scia. Una tassa sull'import del ferro e' cosa diversa per un industriale.

Con l'avvento della televisione e della radio i giornali si sono messi in competizione, sbagliando, per la notizia fresca. Era una gara mutuata per dimostrare chi aveva i link migliori.
Il sottolineare che la notizia è nuova, fresca e frizzante ha creato l'abitudine a considerare la notizia approfondita una cosa secondaria, vecchia. Forse hanno fatto meglio i settimanali attenersi agli approfondimenti.

Comunque sia la televisione implica un'erogazione di servizio localizzato, inteso che per usufruirne devi essere in quel punto specifico dove si trova l'apparecchio.
La radio di converso raramente si presta ad approfondimenti perché se non fatti in maniera esemplare, come radio24 per esempio, diventano automaticamente noiosissimi. Anzi anche nei casi migliori spesso si cade nella noia.

I tre media principali che distribuivano notizie si erano ricavati una nicchia ben precisa, specifica.

In questa visione il giornale rappresentava ancora una qualche dignità più derivante piu' dal passato che altro. Il mercato si stava spostando e non era piu' sufficiente per stipendiare torme di cacciatori di notizie ma comunque la tv che voleva sostituirsi aveva altri collaboratori e le notizie spesso passavano una volta raccolte da un media all'altro.
In questa maniera comunque si è garantito per decenni una grande copertura del territorio che ha portato a un'acquisizione di notizie veramente capillare. Ma oggi con la crisi della notizia i giornalisti che non stanno all'interno dell'ufficio sono ormai degni del WWF. Un articolo viene pagato 5E (cinque!) solo se pubblicato. Appare ovvio che nessuno ci campa.
Abbiamo creato un mare di notizie scritte da hobbysti.


Per un ulteriore tassello basti vedere qual'è la composizione delle vendite in Italia:
Una grossa fetta della popolazione legge la gazzetta dello sport (terzo posto) con 300.000 copie stampate. Oserei dire che questi non sono clienti in cerca della notizia “seria” ma al più gli basta sapere se la palla rotola verso sinistra o verso destra.
Al sesto posto ancora un giornale che esiterei a definire impegnato: il corriere dello sport. Anche questo parla del rotolamento di palle. Roba pallosa, insomma e di nessuna utilita'.
Insieme questi due giornali macinano come nessun'alta singola testata puo' permettersi. Avete capito bene due inutili giornaletti di sport insieme macinano piu', molto di piu', di qualsivoglia testata seria e rappresentano da soli quasi il 20% del venduto nel mercato del quotidiano.

Più o meno allo stesso vendere, Ovvero al Quarto posto, troviamo un giornale semispecialistico: Il Sole 24 Ore. Se ci pensate e' il vero erede del giornale antico destinato a chi ha una certa cultura e censo, anche se ultimamente sta scendendo parecchio.

Prima di questi con al primo posto il corriere della sera (470.000), non certo un giornale che verifica sempre le notizie.
Al secondo posto il giornale la Repubblica (450.000) che per la precisione delle sue notizie e' una barzelletta mondiale. Ci prendono per il culo a 10.000Km di distanza.
Al quinto posto troviamo la stampa, un giornale che sinceramente non ho mai seguito, non mi è mai capitato di leggere attentamente e per questo qualsiasi mio giudizio sarebbe sbagliato.

Dopo di questi abbiamo un sacco di nomi che quantitativamente sono molto staccati da questi primi 6 posti che complessivamente fanno più meta' delle tirature complessive. Comprese quelle che regalano alla metropolitana ma secondo me non fanno testo in quanto non è l'utente che va a ricercare il giornale fino a volerlo pagare ma sostanzialmente se lo trova in mano. Possiamo dire con buona approssimazione che se in Italia vedete uno con in mano un giornale e non è un giornale specialistico probabilmente ha in mano un affare dello sport (inteso pero' come calcio visto che sulla gazzetta&c sono banditi altri sport dal 90% delle pagine) o qualcosa del genere.

Giusto per capirci: su 115 giornali se Topolino fosse un quotidiano si piazzerebbe al SESTO posto. Topolino e' piu' importante e ha maggior impatto sulla popolazione della maggior parte dei quotidiani.

Comincia apparire chiaro che alla popolazione sostanzialmente non interessa sapere se domani mattina avranno ancora un lavoro ma preferiscono conoscere se la squadra di calcio gialloverderossoblù ha dato più calci alla palla di quella arancionerosso.


Ecco cominciamo a capire le vere necessità del pubblico odierno. Ma non abbiamo ancora visto nulla.
Vi presento il secondo girone degli idioti.

Visto che abbiamo citato il topolino come pietra di paragone guardiamo le statistiche dei settimanali. Alcuni hanno fatto la storia o comunque almeno un paio di loro hanno spesso fatto articoli di un certo peso e preso meno svarioni.

Al primo posto c'è una sorpresa: con praticamente un milione di acquisti settimanali SORRISI E CANZONI TV.
Nell'epoca di Internet basta vedere su un qualsiasi sito quali saranno i programmi della serata ma evidentemente esistono ancora 1.000.000 di persone che scendono in edicola si comprano il giornaletto per vedere cosa c'è in televisione nonostante il televideo, Internet e il fatto che i programmi televisivi delle reti più importanti sono scritti anche sui giornali quotidiani.
Un milione di ottenebrati che non sanno accendere il pc o usare il televideo.
In pratica basta solo questa testata per brutalizzare l'intero vanto di serieta' dell'editoria.

Al secondo posto, non ci crederete mai, SETTIMANALE DIPIU'.
Ho dovuto andare a cercare cosa fosse questo settimanale che comprano più di 700.000 persone ogni settimana: racconta delle tette finte vere e o presunte e degli amori veri o presunti di persone più o meno famose nell'immaginario collettivo. Uno di quei cosi di carta con tante foto grandi i caratteri alti quattro dita ideali per chi è quasi analfabeta e deve scorrere le parole con le dita carattere per carattere.
Un'altro vanto editoriale, insomma. La grande notizia, il grande giornalismo d'inchiesta evidentemente è questo. La tetta finta della Gina Bertolazzi conduttrice del programma “depilarsi meglio depilarsi di piu'”.

Al terzo posto anche questo con oltre mezzo milione di acquirenti TELESETTE. Un altro aggregatore di programmi televisivi.
Al quarto posto DIPIU' TV decretando quindi la sconfitta dell'intelligenza sulla terra: un altro aggregatore di programmi televisivi.

Se fate due conti avete appena capito che questi quattro giornali a tiratura settimanale macinano più di tutta la stampa giornaliera. 
 
Anzi, visti i numeri, SONO LA STAMPA. 
 
In pratica all'utente medio, al cittadino, interessa molto di più sapere che cosa verrà trasmesso in tivù stasera che qualsiasi altra notizia.
Qualcuno puo' far notate che un giornale quotidiano in una settimana macina sette volte la tiratura ma se facciamo il conto del numero di pagine o della persistenza in casa...

Se questo non vi getta nello sconforto la http://www.fieg.it certifica settimanalmente la morte cerebrale degli italiani parlando di milioni di altri pezzi venduti di caricature giornalistiche come io donna, gente,Novella 2000 e simili.
Perché è questo ritratto la realtà del giornalismo.


Mensili?

Ridiamo amaro?

Ai primi due posti ci sono due mensili che sono legati a un qualche tipo di fidelizzazione e quindi non contano poiché la gente non va, non decide, di acquistarli e quindi non ha senso in questo ambito.
Il primo mensile è quattroruote. Quasi mezzo milione di acquisti tutti i mesi. Evidentemente cambiare auto, o sognare di farlo, è più importante di qualsiasi altra notizia. Però almeno qui c'è una qualche utilità. Forse. O forse e' il solito fesso che sogna la ferrari (un'auto che non e' certo comoda, silenziosa o FACILE) visto che le foto non rispecchiano certo il venduto... e neppure la realta'.

Poi abbiamo il mensile focus che si potrebbe definire “come spiegare della roba quasiscientifica a dei rimbambiti totali facendolo scrivere da quest'ultimi”. Uno di quei giornali che quando leggi che vien voglia di guardare verso il cielo per la grande quantità di svarioni presenti.
Però almeno esiste la voglia di imparare e le grandi figure e le scritte con i caratteri grossi aiutano chi non è avvezzo a leggere. Magari un bambino impara a sognare con tutte quelle figure colorate.

Ancora riviste automobilistiche, questa volta con tante immagini e le scritte per dementi come “al volante” e “auto mese”.
E poi tutta la sequela di roba di arredamento, spesso cataloghi di arredamento o poco piu', o di diete varie.

Astra vende da sola 200.000 copie al mese. Il doppio del national e quasi il triplo del “le scienze”. Eccoci tornati nell'anno di grazia 1121 con pozioni d'amore e maghi che fanno filtri che filtrano meno di coppertone.

Ancora convinti che la stampa abbia dignita' e non sia controllata dal peggior NWO esistente, il consumatore leso al cervello?

Adesso appare ovvio perché se un grillino ti parla delle scie chimiche non viene coperto di insulti e non viene richiesta la destituzione dal governo per incapacita' di intendere?
Mentre se un premio Nobel dice che forse qualche centrale nucleare va fatta (Magari per produrre cio' che serve negli ospedali come radionuclidi) non riesce neppure a finire la frase perché hanno già chiamato il mago Zobel per fargli una fattura ma senza fatturarla?

Il 90% della carta stampata e' degno al massimo di essere usato per il fondo della lettiera del gatto. Sempre che non si impressioni per le tette a baloon.


Con queste premesse cominciamo a porci la domanda di qual è il ruolo del giornalista.

Già, il ruolo del giornalista.
Siamo abituati a pensare al giornalista, in forza anche a tutta una serie di premi, film eccetera, che il giornalista abbia una forza morale, investigativa eccetera.
In teoria dovrebbe essere così il lavoro del giornalista consisterebbe nel trovare le notizie ed investigarle soprattutto oggi che esistono macchine in grado di fare il lavoro da scimmia che poteva essere necessario una volta quando, non essendoci altri mezzi, vi erano pure scribacchini da scrivania che fungevano da centro di raccolta delle notizie che arrivavano da tutto il mondo.

Infatti nessun giornale poteva oggettivamente avere notizie da ogni dove e attraverso le redazioni sparse per il mondo (e giornali locali) arrivavano un un mare di notizie che poi venivano selezionate da costoro.
Oggi esistono delle macchine che fanno esattamente le stesse cose che possono fornirci questa selezione di notizie generiche che arrivano da lontano.
Il lavoro del giornalista adesso è sicuramente quello della ricerca e approfondimento, due cose che una macchina non potrà mai fare. Almeno fin quando l'intelligenza artificiale non diverrà una realtà consolidata.
Un giornale oggi dovrebbe essere quindi una sistema di approfondimento con dei giornalisti molto preparati che smontano e rimontano la notizia in maniera da aggiungere qualche particolare che non dovrebbero essere gia' nella cultura popolare in maniera che chi legge sia in grado di comprendere quelle che spesso sono delle realtà complesse.
Oppure andare a cercare e scovare delle notizie che non sono le solite.
Perché se crepa l'attore famoso per la notizia in se basta Facebook. O novella 2000.
Invece i giornali si stanno sempre più richiudendo su se stessi e danno le notizie esattamente come le darebbe un qualsiasi aggregatore meccanico.
Ovviamente, come cercare di fare il tiro alla fune con un trattore, si esce perdenti.
La macchina vince. Sempre.

Sì perché anche in Italia finalmente è arrivata Internet e non solo è arrivata a su quelli che sono i computer da tavolo che hanno lo stesso difetto della televisione, essere presenti in un luogo ben preciso, ma ormai ci sono tutta una serie di modalità di lettura che sono al rasente l'indossabile.

Facebook è diventata onnipresente. E dà le notizie che la gente vuole: il video del bambino che sbatte contro l'armadio, le tette in tutte le forme possibili, le immaginette ridicole e soprattutto la cronaca locale dei nostri amici che finalmente e' tornata: non abbiamo più il parrucchiere che ci parla del filarino della Carla perché abitiamo una grossa città ma è stato sostituito da una macchina. FB.

Il problema che i giornali sono un'impresa che deve fare soldi altrimenti chiude, come ha dimostrato l'unità. Una cosa che non hanno capito bene fan del giornaletto rosso che si lamentavano del fatto che un'azienda piena di debiti dovesse chiudere, ma mentre lo dicevano leggevano tv e sorrisi per vedere se replicano l'ignobile Lost.

Così visto che alla gente non interessa conoscere le notizie, quelle comunemente definite come notizie “vere” o “serie”, tutti i giornali stanno sempre più calcando su delle cose assurde. Ci si sta muovendo verso giornali piu' simili ai consumatori, ripieni di nulla.

Un elenco di programmi TV. Essenziale. Non manca mai.

Lo sport perché in Italia chiamiamo così il calcio. Il calcio e' importante è la colonna che tiene alte le vendite se non c'è questo il giornale non si vende. Se poi qualcuno cerca uno sport diverso dovrà cercarlo tra le pagine delle notizie generiche sperando di aver fortuna.

L'oroscopo: una cosa che in una società tecnologica come la nostra non dovrebbe neanche passare dall'anticamera del cervello di rubare dello spazio con una cosa così stolta. Eppure se tutti lo pubblicano vuol dire che gli utenti lo leggono, lo vogliono e lo pagano.

Le tette della soubrette, perché può finire in prima pagina o anche in seconda per tenere alte le vendite perché questo realtà che l'utente cerca. Come insegna Repubblica online.

Le firme stanno sparendo perché anche quando esistono solo dei signor nessuno o al massimo come capita nella ridicola “Repubblica” servono per identificare il più scemo del villaggio degli stolti.
Ma forse forse Repubblica non è proprio scema come sembra, ANZI, soprattutto nella versione on-line sta capendo come saranno i giornali di domani....

Il giornale ideale dovrà avere tanta pubblicità mascherata da notizia perché poi alla fine la cosa che interessa è il prezzo del sugo pronto.

Sempre come notizie sarà importante mettere molte bufale che alla gente piace sentirsi importante quando si scopre un qualche Gomplotto che non esiste come le scie chimiche che sono tutti i giorni viste sui siti simbolo più della tiratura complessiva della maggior parte dei giornali.
Il giornale Repubblica per esempio lo ha capito benissimo e durante lo tsunami si è inventata un olocausto nucleare che ha prodotto milioni di visite e relativi introiti pubblicitari. Bastardi che lucrano sulla pelle dei morti, questo ha dimostrato di essere “la repubblica”.

I giornali di domani saranno fatti come esattamente la gente vuole che siano fatti: senza notizie.

Se vi sembra follia basta che guardate i conteggi dei vari clic e ci sono in giro. Un qualsiasi sito pubblicando in evidenza una stupidata come le tette della cantante puo' fare in una giornata più visite della tiratura di tutti i giornali italiani messi insieme.

Ancora una volta per capirlo basta vedere dove la gente va a leggere, uno dei siti piu' letti e' un blog è un comico che si è inventato Messia e spara un sacco di testo che contraddice la matematica, la fisica e la chimica.
Roba non discutibile se uno e' sano di mente.
Senza parlare delle lucide follie dei forum annessi dove scie chimiche&c sono la norma di un gruppo di ottenebrati. Queste elucubrazioni, parto della mente di questi accoliti a un numero di visite che nessun giornale oggi on-line o cartaceo potrebbe anche lontanamente sognare. Le scorenge chimiche genovesi di un comico fanno piu' audience delle notizie “serie”.


Ricapitolando:
la gente legge più roba di fantasia che i giornali.

Quando legge i giornali preferisce notizie false.

La gente guarda più il pallone e le tette di qualsiasi altra cosa.

La gente crede all'oroscopo e alle scie chimiche.

Alla gente non frega nulla se quest'inverno moriremo di freddo nelle case! Importa che la skoda a1 (40KE) ha il lettore mp3 di serie (50E di roba) pur essendo identica alla skoda fabia (13KE) che non lo possiede.

La casalinga non vuole sapere se il marito perdera' il lavoro per una crisi energetica: vuole sapere se la signora in giallo sara' sempre trasmessa a mezzogiorno e per saperlo compra tv e sorrisi.



Ecco forse rimarrà da qualche parte qualche piccola realtà che continuerà a parlare di notizie intese come quelle che possono informarci di come la realtà del mondo sta andando. Ma come faranno?
Perche' rimane una domanda:
Se i giornalisti sono pressoche' scomparsi a favore degli aggregatori (meccanici e umani) le notizie da dove arrivano?
Ecco la sorpresa:
da altri media e da altri giornali. Che fanno da aggregatori.
Ovvero spesso i giornali sono notizie aggregate pescate da altri aggregatori che a loro volta... in un loop infinito.
La domanda nasce da se: ma allora, quando nascono, da dove arrivano le notizie?

Ecco la risposta piu' spaventosa: NON ARRIVANO.

In pratica oggi le cosiddette notizie vengono generate dai comunicati stampa delle aziende (aka pubblicita'), un po meno dai comunicati stampa da organi istituzionali ed infine rubacchiate da interdette (FB, twitter, siti sconosciuti, sentito dire). Tanto che spesso i quotidiani presi dalla fame nera ingurgitano qualunque “notizia” gatti in bottiglia compresi.

Le notizie sono ormai quelle che vengono spedite via email da chi e' oggetto della notizia senza repliche prendendo atto che sia giusto e a posto (abbiamo fatto questo, abbiamo detto questo, e' morto caio) senza perche', percome e contesto.
Le notizie sono pubblicita' (abbiamo fatto la radio con le lucine verdi!)
e volendo differenziare (un comunicato e' inviato a tutti, cosa puo' scrivere tizio diverso da caio?) o si inventa di sana pianta come il corriere con una centrale elettrica che CONSUMAVA energia, oppure si usa, come fa repubblica regolarmente, un qualsiasi testo preso in rete senza neppure controllare che il sito e' una burla e la notizia e' banalmente una barzelletta scambiata per notizia dalla volpe di turno.
Cosi' i giornali sono degli yesman poiche' se parlassero male dei “forti” non solo avrebbero le solite conseguenze ma anche il fatto di non ricevere l'email dal soggetto della notizia, ovvero essere tagliati fuori.
Dimostrazione? Quando il genio di turno paragona una centrale da 10TWh con una produzione di 0,04TWh definendole equivalenti in conferenza stampa chi ha dato dell'imbecille all'impostore? NESSUNO! Perche' “la conferenza stampa” era una mail per il 99% dei giornali! Immagino che ci siano conferenze stampa con il pubblico che sia composto dai familiari del relatore e i giornali pubblicano perche' e' arrivata l'email

Chi alla presentazione del nuovo, fantastico, motore, nessuno ha fatto notare che e' un affare che ha 20 anni ma era montato (ed e' prodotto) da un'altra azienda? Non si puo' uscire dalle grazie.

Dove dovrebbe essere la serieta' dell'informazione? Piu' corretto chiamarla PSICHEDELIA?

Dai non scherziamo: le notizie non esistono piu'.
Al piu' esistono comunicati.
Come del resto si e' visto nella crisi Ukraina dove le uniche “notizie” partivano dal territorio statunitense. Se vi sembra un po strano allora avete capito perche' il volo di linea sembra colpito da una batteria di missili missile terra-aria molto molto complesso (il passo dopo e' il saturn...), da un arma a spalla, da un sukhoi 25 e da una fionda di un certo Davide.
Stesso discorso sui combattimenti (si,no,boh!).
Semplicemente non ci sono giornalisti.
Ma non solo non ci sono qui, in italia, ma anche in francia eccetera. Non ci sono neppure la in Ukraina.
Parliamoci chiaro: se uno e' cosi' folle da rischiare la vita in una guerra dall'altra parte del mondo deve farlo pure pagando di tasca propria? Con 2E ad articolo non e' che ci paghi la cosa.
Lo avevamo gia visto nella guerra del golfo quando la cosa non era sospetta: i giornalisti stavano in albergo e intervistavano chi andava da loro. Raramente il contrario.

Parliamo di qualcosa di meno esagerato? Tutti i giornali affermano di essere stati con i propri inviati alla presentazione del nuovo cellulare con videogame (sai che notizia...) e di aver intervistato come minimo il CEO.

Ora, se tale notizia fosse vera e tizio avesse risposto a 20 domande per ognuno dei dichiaranti ci sarebbe una notiziona bomba: il CEO usa la macchina del tempo! 
Perche' ha fatto almeno 4000 interviste nel weekend. Oltretruto per i 100-200 giornalisti italiani che si sono recati in america il volo e' stato sicuramente pagato da quei potenti 2E ad articolo. Nella realta' delle cose nell'Email ricevuta ci sono le domande e risposte che il giornalista AVREBBE POTUTO PORRE e relative risposte preparate dal team di pubblicitari e poi "rimaneggiate" dal "giornalista".
Ecco perche apple o microsoft fanno un'evento mediatico in streaming: per dare possibilita' agli aggregatori di dire di esserci stati. In realta' hanno guardato la TV (chiamala come vuoi ma e' TV).
Cosi' come hanno guardato la tv fatta con i cellulari quando parlano di ukraina e se qualche volta vedono un pube con il commento di youtube che dice che e' un animale nuovo pubblicheranno la foto della tv che inquadra un pube.

Il giornalismo e' morto, non esiste piu'.

Da TAAAANTO tempo.

Chiedersi se i giornali stanno morendo e' un po come chiedere se Napoleone sta morendo.

Stanno camminando mano nella mano con i telegiornali da allegri deceduti.


Sono Zombies.