giovedì, aprile 28, 2022

scritte glitter televisive 2-CRT

 



Sebbene reso obsoleto dal mercato il CRT (cinescopio) rappresenta il culmine di un avventura durata ben piu' di mezzo secolo la cui evoluzione e' stata fermata nella metà degli anni 90.
Curiosamente alcune delle tecnologie dei CRT sono apparse, spalmate, nel ventennio successivo dal suo improvviso declino iniziato intorno al 2004.
Ne parlo come preparazione al resto, visto che oggi è fuori produzione.




Il cinescopio è un sistema per cui un flusso di elettroni, generati da un cannone elettronico, focalizzato da una lente elettrostatica, deflesso (indirizzato) magneticamente e/o elettrostaticamente dall'elettronica, eccita un letto di fosfori con velocità pressoché istantanea.

In pratica: una macchina immateriale con lenti magnetiche ed elettrostatiche.

I colori RGB sono dati dal fatto che il letto di fosfori è fatto da terne che, quando eccitati dalla “cannonata”, emettono il colore necessario

Per via che il “pennello” che disegna le immagini non è “fisico” ma e' un indirizzamento elettronico il CRT non ha una risoluzione, ma dei limiti di vario tipo che non analizzeremo per i soliti motivi: è morto.

Un CRT può cambiare la risoluzione e passare da 576, 720, 768, 1080 senza grossi problemi, mentre un pannello se e' 1080 sarà solo ed esclusivamente 1080 e non potrà vedere correttamente un DVD 576 (il famoso detto dell'ignorante “la HD si vede meglio” perché? perché io la vedo così).

Ovviamente ci sono prezzi da pagare, per esempio la dimensione enorme, ma anche la luminosità massima degli schermi, l'energia portata dal pennello “eccitante” non può essere enorme per molti motivi, gli schermi 8” dei VPR, per es, erano raffreddati a liquido.


 

Quindi il CRT è uno schermo che ha un'immagine a creata direttamente e con qualità altissima. Certo che ha i suoi limiti e problemi, ma ad oggi appare ancora come una macchina fantastica.

Purtroppo è enorme, soprattutto per dimensioni e peso oltre i 45” (sarà una macchina immateriale, ma deve funzionare nel vuoto) dove diventa un affare ingestibile in una casa normale e per schermi sotto i 20” ha un consumo via via più elevato percentualmente più diventa piccolo.
Per questo si usavano i CRT da proiezione costruendo i retroproiettori oltre i 42"

Inutile andare sullo specifico.

E' importante notare però, ancora una volta i vantaggi e perché molte cose successive saranno quasi sempre imitazioni di alcune cose del CRT, come i fosfori che torneranno sempre.

Il fatto di essere ad illuminazione diretta permette di vederlo bene sia da “vicino” che angolato.
Il fatto di essere veloce non fa gli strafalcioni che oggi vediamo ancora su schermi spacciati per TOP.
Il fatto di avere un alimentazione dell'illuminazione permette il nero e un contrasto milionario (HDR?).
Il fatto di cambiare frequenza e definizione permette di vedere un 576 a 50Hz, un 1024 a 80Hz o un 480 a 200Hz sullo stesso schermo senza problemi è nella natura delle cose. 

 


 

lunedì, aprile 25, 2022

scritte glitter televisive 1

 


Come dicevo nel libro, la tecnologia del display non e' molto importante ma e' importante il risultato.
Però con queste sigle ci hanno rotto le scatole.

Certo, un plasma kuro confrontato con un LCD TFT-TN puro da gamer e' difficile che faccia pena, ma è altrettanto ovvio che se ho a bordo un alimentatore traballante o una GPU insufficiente posso avere tutta la roba del mondo come tecnologia del display, ma, alla fine, ci saranno problemi.
Inutile avere il motore di una camaro se poi e' montato sul telaio di una panda 30, almeno se parliamo di prestazioni.
Certo se compro un Pioneer e' difficile che faccia storditaggini, ma se compro un prodotto di marchi meno attenti tutto e' possibile.
E oggi i prodotti di marca, quelli che volevano mantenere un alture di serietà, sono scomparsi o sono nelle retrovie costretti dal consumatore a comportarsi il più possibile come un cinese.

Avete visto di recente prodotti di marca nel settore AV?

I grandi produttori di TV al mondo oggi sono produttori che nel migliore dei casi 20 anni fa erano considerati barzellette di cui non preoccuparsi, nel medio non facevano televisori, e una bella fetta non esistevano neppure: aziende apparse dal nulla e immediatamente nei top.

Oggi infatti, anche nei top 5 che si alternano spesso i posti fra il 2do e il 5to posto,
abbiamo l'importatore alimentare Samsung (da sola il 25% del mercato mondiale, nel 2000 era comprato da quelli che non potevano permettersi il mivar)
TCL (inizia a fare incerti TV nel 2002 10% circa del mercato globale)
Goldstar (LG con un altro 10% circa)
HiSense (un ENORME conglomerato statale come la nostra piccola REL, stabilizzato nel 94, vi lascio la storia a voi)
Xiaomi (nata nel 2010, il primo TV nel 2014).
Queste 5 società rappresentano oltre il 60% del mercato, di fatto IL mercato.

Capiamoci, io trovo simpatica Xiaomi (idem  altri marchi, e' solo per esemplificare), ho comprato anche dei prodotti, ma non mi pare che si possa definire "fonte di tecnologia" in qualsivoglia maniera: è un mero assemblatore di fascia bassa.

A memoria, quindi mi potrei sbagliare, nessuna di queste ha prodotto novità, al massimo elaborazioni di tecnologie esistenti, acquisto di brevetti o acquisizioni di aziende che hanno fatto innovazione.
Dal 5to al 15mo posto, tranne eccezioni (che ovviamente seguono il flusso non introducendo novità), continuiamo a non avere eccellenze.

E' il motivo per cui non abbiamo un cambio di passo da 20 anni.
Quello che esiste OGGI sul mercato e' quello che esisteva nel 1998.
Mai successo prima.

Certo i pannelli LCD in 20 anni sono piano piano passati da inguardabili a sufficienti, ma se osserviamo bene le tecnologie di base adottate per fare questa lenta marcia non arrivano da queste 5 aziende, ma da gente, come Hitachi (IPS, per es), Sharp, Panasonic, philips eccetera che sono bizzarramente mal considerate dal pubblico.

Purtroppo il mercato sta perdendo serietà e se non funzionano bene, non uccidono nessuno, si vedono solo strani e le cose si fanno più ridicole come quei TV 4K con Quantum Dot, HDR, SMART e dal prezzo non basilare che manco sono IPS. A quel punto era meglio un TV 576 da poco senza nessuna di quelle cose ma IPS.

Ecco perché non sempre un TV con cose “più meglio” è necessariamente meglio.

Ultimamente è persino diventato uno sproloquio senza senso: quando trovi la sigla glitter è sinonimo non di miglioria, ma di fregatura.

Forse è necessario almeno dare un idea del significato dei vari termini come O-LED, PincoLED, priffo-quantum-slurp o svaccatorXV-LED 10+ e simili, ormai la china che stiamo prendendo è questa: nomi assurdi senza senso per la maggior parte delle persone.

 

Dare un significato a tutte questi nomignoli da etichetta partendo prima da un paio di cosucce.... e con queste cosucce e vedrete che e' ancore più inutile sapere cosa e' una sigla. Come ho sempre affermato.

La prima e' il funzionamento dei fosfori, vedrete che permea tutta la produzione dal 1940 ad oggi.

 


 

I fosfori sono generalmente sotto forma di polvere e l'applicazione più comune sono i tubi fluorescenti, quelli che l'italiano, quando molto ignorante, confonde con i Neon (per la cronaca e' solo una cosa italiana, vai a capire perché) che sono una cosa completamente diversa.

 

In pratica la FLUORESCENZA e' la capacita' di un composto, una volta eccitato, di emettere luce su di una lunghezza d'onda diversa.

Nelle lampade fluorescenti (e nei LED da illuminazione) un emettitore di luce nell'ultravioletto eccita una superficie che poi emetterà luce con grandissima efficienza e qualità... e del colore che vogliamo.


Un tubo ultravioletto con davanti materiali fluorescenti.


La seconda è capire che l'occhio ha una velocità molto bassa e una persistenza enorme.
Quindi un buon sistema di riproduzione video sarebbe meglio che mostrasse un'immagine in poco tempo e il blur venga fatto in ripresa. Meglio avere 30FPS che vengono generati in un decimillesimo che 240FPS che vengono generati in un lungo ventesimo di secondo (qualcuno ha detto monitor gaming?).
Ecco perché, uno schermo LCD da 144Hz e' lento mente il cinema con 24FPS e' abbastanza OK.

Quindi partiamo dal CRT, perché poi tutti i numeri partono da quello.


 

domenica, aprile 24, 2022

sQuola barza

 Mentre sto scrivendo un luuungo post sulla sQuola italica leggo questa roba che riassume un centinaio di mie righe.

In un colloquio di lavoro, dopo che il candidato ha millantato grande sicumera della lingua della regina, l'esaminatore chiede di tradurre:
"A Milano il cane cadde nell'acqua e affogó"
lo sventurato rispose:
"in Milan the dog cataplum in the water and no more bau bau"

non so per quale motivo, ma "no more bau bau" mi ha colpito, mi pare di rara genialità

giovedì, aprile 14, 2022

kodak

 

 

Per capire il collasso di kodak e' necessario portare a spasso il cane.

ci sono errori di base nella narrazione degli eventi trascorsi da parte dei media e ci sono dei motivi per il quale non se ne parla correttamente.
Per esempio perche' le auto elettriche non sono decollate negli anni 80, e ovviamente i complottisti poi si lanciano a pesce contro dei poteri forti.
Del resto lo abbiamo visto con testate e profili social che sono passati da qualche tipo di pseudo-ecologia (no-quest-e-quello, energia orgonica gratis...) a raccontare un boccone piu' figo, perché la narrazione vuole spettacolo:
no-virus
no-vaccino
no-greenpass
e sulla guerra “ma putin ha ragione”.
Certo sono casi estremi, quel salto multiplo e carpiato non certo tutti lo hanno fatto fino in fondo e con quegli step, ma fa un po ridere che in una manifestazione contro i vaccini ci siano cartelli pro-putin e contro Draghi “affarista venduto”.

Perché alla fine, i complottisti, altro non sono che noi stessi, se ci pensate bene.
Capiamoci, non siamo tutti idioti, ma alla fine, in fondo, una vocina vorrebbe trovare qualcuno a cui dare la colpa, vorrebbe trovare soluzioni ai nostri problemi con motori perpetui che producono dal nulla (Schietti, Rossi...) e togliendo dalla visuale qualcosa che non capiamo (la finanza?, la legge?), soprattutto se qualcosa di queste cose  limita la nostra liberta' di fare qual caxxo che ci pare. Come prendere il mio V6 e lanciarmi felice in un nasto d'asfalto a 250 fino al mare, senza costi enormi di autostrada, di limiti di velocita', di tempo, di traffico...

Se poi la colpa la si puo' dare ad una multinazionale fallita e' il massimo:
ecco, vedi, eri figa, RICCA, prendevi i MIEI soldi, ma non capivi un piffero, neppure come me che sono un muratore (che ho il senno del poi), ora muori anche tu

Grande soddisfazione della parte scimmiesca del piccolo uomo.
Se poi il servizio del giornalista entra nel solco tutti i lettori saranno felici di essere nel giusto.  

Quando si parla di kodak hanno provato a fare 4 pagine sui giornali o 60 minuti di servizio, filippiche sui blog, dicendo che kodak non credeva al digitale, voleva solo vendere pellicole, non aveva competenze nel digitale e per questo e morta ed e' morta male.
Ben gli sta. Retrograda!
(in realtà non e' neppure fallita, tecnicamente, ma diciamo che praticamente lo ha fatto)

Kodak era MOLTO avanti, le compatte DIGITALI, ne aveva una serie completa, nel 1999, per dine una, e non avevano un fetido LCD su cui kodak sapeva che non si puo' mettere una foto (ancora oggi ci sono dei limiti) ma aveva inventato e prodotto gli OLED e contemporaneamente  stava investendo per portarli a competere con i plasma.


Il problema e' che negli anni 80 nascevano le aziende marketing driven che poi nei 90 e nei 2000 diventarono leader di mercato.
Kodak era una azienda tecnology driven.
Un azienda leader indiscussa dai prodotti migliori che ha venduto per 100 anni solo ed unicamente perché non esisteva nulla di meglio (o quasi) ha un problema se il gioco cambia: non capire che oggi a nessuno frega nulla se, per esempio, l'immagine si vede bene o se si vede male.

Kodak negli anni 90 aveva pianificato di divenire leader della fotografia digitale come degli schermi (e molte altra cose) con compattine, reflex, dorsi di fascia alta e TV.
Non certo prodotti low tech e ancorati alla pellicola.
Non era quindi impreparata e nella fine dei 90  aveva in mano una line up di prodotti che nessuno aveva.

Il problema, comune ad altre aziende che oggi sono morte o giu' di li, partiva da un presupposto banale quanto errato:
se noi siamo il massimo della tecnologia, avanti di 20 anni, gli altri non sono nessuno.
Dei moscerini non ci interessiamo.

La realta' odierna e' molto diversa e tocca il fatto che molti consumatori non sono in grado di distinguere un'immagine decente da una pessima e se ben venduta persino un tv guasto con la scritta "sono er meio" sara' migliore (HDR e 4K suona famigliare?).
Del resto molti dicono che i telefoni fanno foto migliori di una reflex perché hanno 100megacosi.
E quando si dice “molti” si intende che se prendi quegli imbecilli hai gia' fatto i numeri per stare sul mercato alla grande.

 

Torniamo al 2004-6 e kodak vuole entrare sul mercato dei TV ma ecco la pensata: molte aziende senza tecnologia decidono di vendere su orridi TV le seguenti

-Tv con etichetta LED (scritto su un LCD) per evitare che i LED di kodak e sony arrivino.
Paradossalmente i migliori OLED odierni, arrivati post 2017, usano i brevetti kodak immessi sul mercato con le compatte del 2000.

-megacosi. Aumentare i megapixel non solo e' peggiorativo, ma inutilmente costoso.
kodak non lo fa sui sensori (tanto i nostri sono migliori, che ce frega del pixel),lo si fa sui TV.
Del resto aumentare i pixel avendo un raster standardizzato diversamente vuol dire dimezzare la risoluzione (nyquist) e chi e' cosi' scemo di farlo?

MA il consumatore e' idiota e non comprende che ci sono dei "ci sono dietro dei LED" al tuo tv (con la scritta "ci sono dietro" scritta in piccolino) non e' un  LED.
In piu' viene messa in giro la favola che il "gas di plasma" (qualunque cosa voglia dire) va ricaricato ogni 5 anni con una pompa. Non avete idea di quante volte ho sentito sta castroneria.
 
Gli LCD supportati dalle aziende senza tecnologia che producono LCD piu' o meno su licenza riescono a vendere miliardi di pezzi.
Gli OLED rimarranno una barzelletta fino a quando, crollata kodak, sara' costretta a cedere i brevetti.
I pixel tirano, e l'idiota ne vuole tanti, cosa che ha messo fuori gioco le aziende che non hanno pianificato la pixel war pensando di giocare alla guerra del migliore prodotto.

Kodak non e' che e' arrivata impreparata al digitale, la prima fotocamera digitale al mondo, 1975, e' stata kodak.

Prego notare la cartuccia di memorizzazione
 



Kodak e' stata la prima ad avere una linea completa di compatte digitali.

Kodak e' la prima a fare SLR


 Prego notare la cartuccia di memorizzazione

Avete notato che molte fotocamere usano chiamare le foto con uno strano nome, es DCS00034.jpg?
Nel 1991 kodak lancio' la kodak DCS (Digital Camera System. Quel prefisso vi sta raccontando che la vs fotocamera si ricorda di essere una kodak, poi quacuno la  cambio in DSC, DS, eccetera... ma alla fine...

Mentre apple vendeva la quicktake, 1994, i consumatori snobbavano kodak.
Apple e' in nuovo cool.
Quick era il vecchio I-, altrimenti oggi avremmo il quickphone.
La rivista Time ha definito QuickTake come
"la prima fotocamera digitale di consumo"
e l'ha classificata tra i
"100 gadget più grandi e influenti dal 1923 ad oggi".
Peccato che Time non ricorda che la quicktime fosse una fotocamera kodak assemblata da chinon (nomi grossi, altro che apple).
Ma nessuno voleva una chinon o una kodak.
Apple aveva capito tutto, kodak nulla.
Apple vendeva a 4 stipendi una cosa sostanzialmente inutile alla massa, ma importante per l'Hype.

Anche nelle stampanti il gioco e' stato lo stesso.
Stampanti costose, ma economiche da usare, altro che regalare la stampante e massacrare il consumatore con gli inchiostri.
Perché kodak, non si abbassa a questi mezzucci!
E kodak perdera' milioni di dollari con le stampanti.

Nella caduta di kodak non vediamo la storia che viene raccontata, il gigante cosi' scemo da non volere il digitale, ma vediamo un'azienda che non capisce che il consumatore e' cambiato.
Raccontare la storia di kodak vuol anche raccontare che il consumatore, per estensione il fruitore dell'articolo/documentario, e' diventato un puro imbecille.
Per raccontarla devi dare dell'imbecille a chi legge.
O a molti di loro.
Perché, alla fine, siamo tutti imbecilli, almeno un po.
Alcuni lo sono MOLTO.

Un imbecille, per esempio,  che preferisce spendere il doppio, basta che il cartellino del prezzo sia basso.

Quando kodak intorno al 2001 pubblicizza a nastro la pellicola la pellicola, cosa che dai piu' oggi e' scambiata per “hei guarda come e' abbarbicata al vecchiume analogico” era in realta' una scelta ragionevole.
Ragionevole perché non pensava che il pubblico fosse stupido.

 


 
Nel 2001 una compattina dimage minolta costava  lo stesso prezzo di una Hasselblad con ottica (oggi la digitale costa 40KE), lo so perché cercavo di capire dove stava la convenienza.

La memoria, il vero punto dolente, per 64MB costava 800.000L.
L'unica possibilita' erano i microdrive, ma al di la del costo, in italia nel 2001 il 340MB costava sui 500E, era usabile solo dalle reflex e il GB superava i 1000E.
Visto che il numero di pixel era gia' alto, voleva dire che con 1000E archiviavi come una rail di diapositive.
Tenuto conto che un rullino costava 3000L e altri 3000 di sviluppo la semplice compattina con un rullino digitale costava come comprarsi una reflex e rullini sviluppati per l'intera vita.
Parliamo di migliaia di rullini da 36.

In teoria non aveva senso.
Chi e' cosi' imbecille da comprare una compattina che costa come un'ammiraglia, che fa foto pessime e che dopo 10 foto ha la scheda piena?

Pensandoci bene nel 2000/2001 non era ancora il momento.

Ma invece capita il contrario, i giornalisti dicono che e' economicissimo fare foto digitali, le puoi cancellare (e allora che le scatti a fare?), e poi puoi elaborarle con il computer (un pentium II con meno RAM della foto aperta con msdos98?)!

Kodak, che ha in mano un prodotto che ancora straccia per economia e performance il digitale non trova furbo spingere una costosa vacca morta e prosegue per la sua via, tranne per le nicchie come il fotogiornalismo o i dorsi di altissima qualita', dove e' effettivamente utile.

Questo e' l'errore:
Dare per scontato che il consumatore generico sia una bestia senziente e parca.

Il mercato invece e' disposto a spendere cifre immani, comprare schede di memoria usa e getta, fotocamere “metti nel cassetto e poi butta” che costano 3 stipendi che usano memorie proprietarie che svaniranno dopo 2 anni (e se ci infili una prodotta dopo non va).


 


Fotocamere che verranno vendute in quantita' colossali, producendo un abbassamento dei prezzi imprevisto da tutti in 5 anni, e facendo scomparire la pellicola per il semplice motivo che non e' digitale, qualunque cosa voglia dire digitale (e se avevate consumatori che vi chiedevano dove si trovava il rullino della fotocamera digitale comprata altrove capite bene la cosa).

Kodak non si aspetta che un prodotto costoso e peggiore, oltretutto spinto all'inverosimile da aziende che sono inferiori nel digitale, possa aver successo.
La grande kodak produce compatte, reflex, medioformato e persino grande formato.

Chi spinge sul digitale al massimo ha una o due linee di prodotto scalcinate e non certo al top.
Pero' se guardate la famosa minolta dimage proposta a cifre vergognose ha tutte le etichette “a posto” "milioni di pixel avanti a tutti" e' lo slogan e l'estetica sembra una reflex di fascia alta, non la compattina che e'. 

Ovviamente lanciarsi nel digitale senza tecnologia digitale al top e marketing a fiumi ha un prezzo, minolta lascera' la fotografia svendendo a sony solo 6 anni dopo aver spinto il digitale.
Ma ci sono alcuni piu' aggressivi, con poca tecnologia, ma poca è meglio di niente, come canon che diverra' leader.

Il bello del digitale, dal punto di vista aziendale, e' che dava opportunita' a chi era nelle linee secondarie o chi non era del settore di fare takeover.
Mangiare dal piatto delle fotocamere leader.
Non solo Canon, ma anche Sony (ci ha messo un pochino), HP, Olympus, Epson, apple, eccetera, Vogliono i soldi che girano in nikon, pentax, minolta, kodak, fuji, 3M, cosina eccetera.
Un mercato miliardario che potrebbe spostarsi.

Nota che e' il discorso fatto con le lampadine LED e le auto elettriche: spostare il mercato vuol dire uccidere i vecchi, per esempio un domani potrebbero esserci auto Haier, LG o apple e VW e fiat sparire (adesso capite la corsa all'elettrico di VW o le cose che dice Tavares o racconta Toyoda?).

Kodak e' presa alla sprovvista.
Nessuno immaginava che pur di avere il digitale la gente era disposta a spendere tanto,
mettere in un cassetto,
spendere ancora una seconda volta,
e poi ancora spendere.

Tutto pur di andare dall'amico e dire di essere digitale.
Perché dopo soli 5 o 6 anni tutte quelle fotocamere dotate di smart media, XD, memory stick (1,2,3, magica, duo, e' fantastica) venivano regolarmente buttate.


 


Quante mavica con il floppy da 1,44MB avete visto dopo 6 mesi?
Perché la mavica 75 aveva non solo tutta la tecnologia che canon avrebbe distribuito 20 anni dopo, era una mirrorless con sensore con microlenti, zoom 10X (etichettona!), ma alla fine costava come un abominio. E su un floppy ci stavano 20 foto, da 72KB.... bellissime per l'utilizzatore (ne ho conosciuti 2).


Quanti usano una compatta comprata all'epoca, anche solo 6 anni dopo con il prezzo di 2 o 3 stipendi?
I mercatini sono pieni di quelle cose che ora vengono svendute a 20E in mezzo alle cianfrusagli e quando in buona compagnia con instamatic o Haking a pellicola di fascia bassa, roba che all'epoca era costata 2 gelati, non 3 stipendi.
 
In questo scempio colossale non solo sono morte aziende che non si sono reinventate del tutto, ma anche veri e propri leader di innovazione.

Oggi e' facile dire, con il potente senno del poi, “si sono sbagliati”.
Ma non e' vero.
Tuffarsi a pesce sulle fotocamere digitali era un gesto da disperati in cerca di nuovi mercati salvifici o cercare di emergere in nuovi mercati buttando soldi.

Le aziende che più hanno spinto il digitale, trovandosi incredibilmente un mercato molto ricettivo, se si guarda bene non erano messe benissimo o non erano del settore.
Non a caso le piu' proattive sono scomparse dal mercato della fotografia e solo un paio hanno conquistato il trono scalzando i vecchi leader che nel frattempo sono stati, spesso, devastati.

E' stato una scommessa mettendo pacchi immani di danaro in una roulette vanesia.
Un azienda seria, come poteva essere kodak, vedeva la cosa senza senso, il mercato non aveva senso e le tecnologie sarebbero state perfette per il pubblico in 7-10 anni e probabilmente era quello il tempo previsto per il cambio di passo.

Il consumatore, come sempre amante delle puttanate, ha permesso un cambio di paradigma in 2-3 anni. Poi che le fotocamere servissero come fermacarte e si innescasse un enorme mercato di sostituzione mai visto ad ogni miglioramento, alla ricerca della qualita' perduta, era oggettivamente imprevedibile.
Gente che per 20 anni aveva tenuto la stessa fotocamera, magari ereditata, e probabilmente sarebbe rimasta a quella per altri 10 anni, che comincia ogni 5 anni a cambiare fotocamera per 2 o 3 volte innescando la piu' grande marea di soldi mai giunta ai costruttori da sempre?

E' stato cambiare da conquistare UN cliente, vendendo una fotocamera, a conquistare il mercato vendendo 3 fotocamere alla stesso consumatore. Ho un paio conoscenti che dal 2000 hanno cambiato 4-6 fotocamere canon e si approssimano alla settima (buttando le ottiche). Evidentemente le 4-5 precedenti erano pessime se dopo 3 anni sono vecchie (no, non e' usura).

Non a caso che dal 2013-5 il mercato delle fotocamere subisce un crollo costante, dopotutto una volta arrivati grossomodo alle performance della pellicola non si puo' certo chiedere alle persone di cambiare ancora...
Beh, la mirrorles e' il motivo per cui esiste, far cambiare la fotocamera,  e potete stare sicuri che kodak, fosse una persona, riderebbe di quanto il consumatore e' cialtrone.

ricordo le date delle reflex





 

sabato, aprile 02, 2022

Finta energia 3/3

 




 

La prima cosa che ci sovviene e' quanta energia ELETTRICA abbisogniamo, poco meno di 400TWh fra perdite di trasporto e menate, considerando il periodo pre-crisi. Vedremo che poi non cambia nulla.
Per fortuna non ci sono ancora le auto e le motociclette (almeno non come quella sopra)...


La prima cosa da capire e' che ci sono 24h e che i pannelli quando ci da buono funzionano per 4-6h a seconda della stagione e della zona.

La seconda cosa e' che i pannelli sono stagionali e d'inverno pompano meno fino a diventare 1/5 circa.

Quindi e' gioco forza se volessimo arrivare a fare il 50% dell'energia senza trucchetti (ovvero alimentare i pannelli a metano come ora sulle 20h rimanenti) bisogna trovare il modo di compensare quelle due cosine.

La seconda e' “facile”: moltiplicare per 3 i pannelli.

Non esiste nessun modo di stivare per mesi quelle energie.
Non possiamo farlo con le batterie, sarebbero vastita' di piombo talmente grandi che non so neppure che esista metallo a sufficienza. Le litio sarebbero mezze scariche prima di iniziare.
Non possiamo usare stronzate come
le torri semoventi di cemento,
le vasche d'acqua di dimensione regionale
i palloni d'aria sommersi grandi come una luna
e altre bizzarre amentita' che stanno spopolando sui siti protocomplottisti verdosky come risoluzione fra un motore di schietti e l'altro..

Sono arrivati a pensare di come usare le vecchie perforazioni di metano o petrolio come serbatorio d'aria compressa (al di la dell'efficienza, la bomba piu' grande mai progettata se si apre una sacca non prevista).
Oltretutto in Italia li usiamo per stipare metano, se funzionasse bene avremmo gia' delle turbine in uscita.

Ridiamo sull'idrogeno sia come efficienza che come costi e dimensioni (alla fine aumentare i pannelli vi sembrerà una passeggiata di salute).

Per il ciclo delle 24h possiamo usare le batterie (litio piombo, veleni diversi problemi comunque).

Prima cosa da capire e' che se io accumulo in una batteria ho 4 step che sono energivori:
caricabatteria,
batteria in carica,
batteria in scarica e
inverter.
Tutti questi punti non arrivano al 100%, nessuno di loro, in genere l'intero ciclo si beve un 20-40% dell'energia a seconda dei costi (sempre loro i maledetti!) e caratteristiche della batteria.
Se usate le batterie di seconda mano delle auto come raccontano quelli che “noi ricicliamo le batterie delle auto, ma non vi diciamo come” taaaanti auguri per i rendimenti.

continuiamo nel progetto di voler produrre meta' dell'energia ELETTRICA  nazionale con il solare senza trucchetti come aver nascosto un motore navale da qualceh parte che verrà usato solo in inverno, ma da pagarsi anche d'estate.

La prima cosa e' capire quanto influisce l'accumulo sulle 24h, cosa essenziale.

I pannelli pompano decentemente nelle 4 ore centrali, in inverno, sempre di aver provveduto ad un coefficiente di riempimento molto bonario, le ore si allungano ma l'energia e' il 20-25%.
In realta' si puo' recuperare parte delle perdite avendo una posizione “invernale” del pannello, ma a parte di usare supporti mobili o persone che ne cambiano l'angolo, che per milioni di pannelli sono costi monstre, conviene lasciarli cosi' come sono anche in ottica di guasti.

Quindi abbiamo una produzione di poche ore che  dobbiamo spalmare per almeno 60h con una media di carico di 4h su 24.
Questo perche' se arriva un temporale nero mercoledì' e giovedì, venerdì dobbiamo alzarci alla mattina e poter andare a lavorare.
Quindi 3gg piu' margini.
Ma di media quantifichiamo l'energia immagazzinata, e quindi persa, sulle 24h.

Per fortuna l'inverno e' anche il momento in cui si consuma di media il 20% in meno (quindi non e' proprio il triplo dei pannelli).

Ovvero dovremo, per avere 200TWh annuali di solare, almeno 3TWh di storage.
Se non vi sembra una mostruosità sappiate che ad oggi nessuno e' cosi' folle da farlo... quasi.

Una delle poche immagini del sito di victorian che non sia
un maledetto render con verde e unicorni

 

Tesla e' riuscita a convincere l'Australia che potesse rendere convenienti i suoi enormi sforzi sulle rinnovabili e hanno realizzato la piu' grande batteria del pianeta.

il contesto (aka quello che frega chi crede al proiettile totipotente):
Il 40% dell’elettricità dell’Australia Meridionale, ma non solo, viene prodotta dal vento e il costo dell’elettricità è altissimo, e si è alzato ancora del 20% in 5 anni perché... il vento costa poco...
Il prezzo vola come il vento, sperimentando blackout a raffica nella zona (uno e' durato decine di ore) e fluttuazioni della tensione e frequenza di rete che rendono problematiche molte attività con costi sulla comunità non indifferenti.
Banalmente i produttori di energia fossile della zona non solo non riescono a seguire perfettamente il singhiozzo, ma i costi sono esplosi non rendendo conveniente stare così spesso in stby nonostante l'aumento del prezzo.

Tesla si e' offerta con un prezzo, definito economico, di arginare i due problemi con batterie ENORMI e come potete leggere ovunque ha portato benefici milionari nel riparare i problemi di rete provocati dall'eolico e leggerete pure che “non hanno costi” per la collettivista' perche' l'azienda che ha pagato le batterie verra' pagata per servizio (aka compra e vende energia) e non per l'HW che "non costerà nulla al popolo".
Win Win?
Le batterie quindi, stando al sito del governo fatto apposta, sono gratis e non le paga nessuno?
tutto e' grati e i soldi piovono da cielo?

La realta' delle cose e' che con un eccesso di fluttuazione donato da un eccesso di eolico si creano i presupposti per danni economici enormi e qualunque cifra richiesta per migliorare, anche di poco,  le cose sara' economicamente un vantaggio.

In pratica sarebbe corretto definire il prezzo dell'energia eolica (in quel caso) integrante il prezzo delle batterie e non politicamente separati perché “vento e' bello” e "le batterie ci fanno risparmiare" manco non fossero collegati.
Perché il governo dell’Australia sta raccontando che esiste un prezzo basso  dell’energia eolica e, inoltre, ha una un batteria fighissima che fa risparmiare altri soldi al popolo.

Se si leggono alcuni articoli parrebbe che l'energia in Australia costi nulla, sembrerebbe quasi che l'energia del vento costo poco, e le batterie migliorino la rete diminuendo ulteriormente quel costo, non essendo mai raccontati come 2 facce delle stessa medaglia.
La realtà ci dice che senza batteria l'energia eolica costa moltissimo (di cui parte del costo eolico e' dato da centrali fossili) e con le batterie questi costi scendono  perché i picchi piu' estremi le povere termiche  li fanno con costi enormi.

Quindi il pacco non rende meno costosa l'elettricita' australiana, rende meno costosa l'energia eolica australiana che a fronte di un costo produttivo contenuto soffre di un costo di backup sulla rete enorme.
Sembra una sfumatura, ma e' la differenza fra rischiare la vita e perderla, converrete che non e' la stessa cosa.

Comunque sia il pacco batterie da 129MWh, costo 66 milioni di $, non proprio noccioline, ed essendo pagato dagli sbalzi piu' alti pare che rientreranno in 3 anni, durassero 6 anni le batterie (dicono 20 anni ma dubito) mettono in tasca 30-40 milioni fra costo dl denaro e simili (ovvero un costo di 100 milioni di$ per la comunità). Questi soldi non vengono dal nulla, ma da carburante bruciato per attendere il buco.
Non a caso vogliono triplicare l'impianto, evidentemente gli sbalzi nella giornata sono colossali.
Vien da chiedersi se aumenteranno di molto le batterie cosa succede per un calo del vento per piu' di qualche minuto.

Per avere, con i prezzi attuali,  se 100MWh sono 50milioni, 1TWh sono 500 miliardi e 3TWh sono 1500 miliardi di euri... Prezzi attuali e reali, ripeto.

Prima che arrivi il verdosky a blaterare minchiopizzatate sulle batterie che dovrebbero scendere di prezzo vorrei che si uscisse dalla bolla green e si andasse a leggere i futures delle materie prime dove molta roba che va dentro quelle batterie, dopo che anche i piu' recalcitanti CEO automotive hanno capito che l'EU vuole piegarli e si sono adeguati, hanno avuto un pump dal 200 al 700% (sette volte).

In soldoni vuol dire che al massimo saliranno, ma non certo diventeranno la metà di questi prezzi a breve.
Ma per essere economicamente accettabili dovrebbero perlomeno scendere del 95% del prezzo almeno. E dovrebbe farlo non in 200 anni, ma in 2, massimo 3 se vogliamo parlare di fare il salto nei tempi previsti per l'EU.
Nessuna tecnologia dopo essere stata industrializzata e' mai scesa cosi' di prezzo, neppure l'elettronica in 25 anni (nota, se ne usa meno perche' e' piu' veloce, ma a peso non e' cosi' piu' economica...).

Ricordiamo che con scariche cosi' profonde giornaliere e un numero di parti cosi' elevate il costo di manutenzione non e' certo banale, parliamo di cifre milionarie.

Ancora prima di partire con i pannelli abbiamo gia' speso 1500miliardi di batterie, come dire 3 volte tutte le tasse annuali dello stato (475GE).
Che costo del denaro ha un affare del genere?
Cosa costerebbe per la Germania che usa MOLTA piu' energia di noi?

 E poi, come successo al metano, se un centinaio di stati comprassero batterie con questi ritmi, siamo proprio sicuri che non schizzera' il prezzo delle materie prime su qualche luna gioviana?
Come al solito non e' che tecnicamente e' impossibile, e' che e' assurdo.
Noi possiamo andare sulla luna, ma non e' che esiste uno shuttle settimanale che fa servizio di linea.

Ma passiamo ai pannelli ora che sappiamo come fare ad alimentare il PC in ufficio alle 5:00PM o le aziende con i turni dimensioniamo la "fonte".

Abbiamo detto che vanno dimensionati per l'inverno e se scegliamo le località piu' a SUD potremmo anche avere meno prestazioni da otto-volante e forse poter dire che in inverno possiamo avere un'erogazione di qualche punto in piu', diciamo che siamo al 25%...
Ora non sembra, ma una centrale terawatt solare e' un affare GRANDE e occupa parecchio spazio.

Quanto grande?

Questa e' una centrale da UN SOLO TWh.

non quei pannellini, quelli servono alla famiglia della grande casa per risparmiare, siamo in una zona molto assolata (piu' o meno Tunisia come altezza) e la grande casa, per gli italiani enorme,  con i classici pickupponi da 6 metri (il doppio di alcune citycar nostrane) e il rimorchio da tir, fuori misura per noi italici, serve solo per darvi l'idea


e no, non sono neppure questi, sto cercando di darvi un idea


continuate a vedere i pickup e il rimorchio?


cominciamo ad averne un idea?


sicuri?


a proposito, riuscite ancora a vedere il rimorchio da 20 metri in giardino?


Perché io una casa enorme comincio a non vederla piu' 


cominciamo a capirne le dimensioni, non non abbiamo finito


ci sono svariate aziende, fattorie, trattori, una grande scuola e la grossa area di interconnessione al sisteme, riuscite ancora a distinguere la casa di partenza e tutta quella roba?


WoW cominciamo a capire che e' grossina?



 Be quella cavolo di cosa e' grande 5Km^2 a velocita' di codice della strada ci mettereste parecchio tempo solo per girarci intorno, piu' di mezzora.
Riuscite a vederla dallo spazio.

giusto per avere un idea da spigolo a spigolo big G  che e' la riga sulla cartina di Milano

 


cosi' magari abbiamo delle case piccole come quelle italiane che possono darvi un idea delle dimensioni di 1.13TWh prodotti nel deserto, praticamente Milano.

La domanda e' QUANTO produce con quanto?

Poco, stiamo parlando per miseri 1.2TWh di, non ridete, 9 milioni di pannelli (ultimo bullone montato nel 2015, non nel 1990, non e' che poi i costi son diventati un decimo negli ultimi 5 anni).
Per riuscire a comprare e montare quella roba hanno sborsato 2.5 miliardi di dollari, nonostante le economie di scala, non e' che sti pannelli poi costino cosi' poco...
Del resto solo della ferramenta e i costi di montaggio, lo abbiamo già visto, no?
Come era la storiella che oggi le centrali solari non costano piu' nulla perchè i pannelli blabla?
Dovete trovare della gente che vi presta 2.5G$ ancora prima di partire, e questi vorranno un compenso, no?
Cominciamo a capire dove sono i costi veri del solare?


Quanta roba dobbiamo costruire?

Abbiamo che durante il giorno una parte dell’energia non verra' usata, ma stivata, con una perdita di almeno il 25%. Ovvero i 200TWh diventano 250 (lasciamo il margine per i piovosi e l'autoscarica per semplicita', gia' cosi sono numeri circensi)


Per l'esigenza dell'inverno, scegliendo localita' come Palermo (che ricordo in realta' meno efficiente di Torizo che e' piu' a sud) che sono “furbe” dobbiamo raddoppiare (in realtà di piu', ma stiamo giusto andando alla grossa con numeri tondi) quindi 500TWh di produzione lorda, ovvero dobbiamo parlare di numeri di 420 volte tanto.
4Miliardi di pannelli
1050 miliardi di euro ai prezzi attuali.

Del resto per farli andare abbiamo gia' speso 1500miliardi di batterie, farli diventare 2550milardi e' una passeggiata (la fiscalita' di quasi 6 anni).
Ora immaginate che per ogni stato europeo, compresi quelli a nord che sebbene piu' piccoli hanno meno sole, o quello molto affamati (Germania dice nulla?) si va tutti sul mercato a cercare finanziamento per questa roba.
-Salve vorrei 2500GE
-Certo li ho sotto il materasso, ma quanto mi da? Sa, i crucchi mi danno il 10% annuo... se li vuole mi deve almeno restituire 5000GE.

Un po come dire che essendo 25M i lavoratori sono 200.000 a cranio, compresi i piu' poveri, da mettere sul piatto del green.

Il primo posto nel mondo  dove anziché fare una cosa del genere si mettesse ad usare il carbone i suoi prodotti costerebbero così poco che sarebbero l'unica scelta.

Ma non e' l'unica brutta notizia.

E dubito che durante la costruzione di questo affare i costi del territorio siano stabili, come minimo triplichera' di costi e abbiamo usato i prezzi del nullaland americano, in Italia se ci da buono dobbiamo aggiungere un Bilioncino, del resto abbiamo gia' speso 2,5, se diventano 3,5 bilioni (che diventano il doppio per costo del danaro, ricordate?) che vuoi che sia.

Ma non e' tutto.

La centrale di Carizzo e' di... 5Km^2, ovvero servono 10500Km^2...

Come, per il progetto di coprire il 50% dell'elettrico,  dire una striscia larga 10Km e lunga 1050Km.
Ovviamente a cui vanno aggiunte centinaia di Km^2 per le batterie e la gestione complessa di questo enorme incubo elettrotecnico.
Non proprio facile da piazzare fra citta', strade e menate e si rischia di montare in zone come le alture (leggi neve) e vasche come la padana (leggi nebbione) che farebbero schizzare verso l'alto nuovamente quei numeri.

Ti voglio vedere asfaltare a zero gli uliveti con i pannelli in zone dove l'interramento di un tubo ha agitato le scimmie. Se non altro risolviamo il problema xylella.

Stiamo parlando di un'opera colossale, impossibile finanziariamente, per spostare una parte intorno al 50%, 200TWh alle new-rinnovabili.
Se si dovesse spostare il mondo del trasporto terrestre alle rinnovabili servirebbe altrettanto.
Idem se si dovesse spostare il riscaldamento alle new-rinnovabili.

Idem se...

La domanda e', come facciamo a fare anche solo il 50% dei TUTTA l'energia, non solo elettrica?

Usiamo quantita' di energia impressionanti che l'uomo della strada fa fatica a quantificare, e a quanto pare anche i legislatori (il latinismo&c non e' evidentemente un problema solo italico)

giusto per capire il discorso:
L'UE mira a essere climaticamente neutra entro il 2050, un'economia con emissioni nette di gas serra pari a zero.
Non dell'elettrico, di TUTTO.

Ovvero abbiamo parlato solo di trasformare il 50% del piccolo stagno dell'elettricita'
poi abbiamo il trasporto (di cui l'auto e' solo una parte)
del riscaldamento,
delle fonderie
dell'amata (in ita) edilizia che fa del cemento un vanto pur essendo il cemento il materiale piu' energivoro che si possa immaginare
E poi l'agricoltura che anche quella tracanna gasolio come se non ci fosse un domani.


500CV 15000cc,
consuma piu' di una berlina a 250Kmph

 

Ognuna di queste voci vuol dire un pacchetto come quello visto, se non peggio: non puoi dire ad un agricoltore che non semina nella settimana giusta perché ha piovuto o non puo'  accendere le serre perche' non hai installato abbastanza batterie (300 TWh di agricoltura stimati).
Ci si dimentica che un trattore quando lavora la terra con il suo passo lento fa fuori piu' carburante di una berlina a 250Kmph o che le grandi serre hanno decine riscaldatori da 100KW
Possono succedere cose non belle se non gli dai energia on demand, come morire di fame.

Perché energia non vuol dire solo elettricità, anzi.
 

Ora e' il 2022 e il 90% dell'energia in generale e' fossile.
Il solare&c depurati dal metano sono cifre intorno alla manciata di TWh, l'equivalente della parola irrilevante


 


L’Europa, di media, non e' molto distante, ci sono stati con l’elettricità a propulsione di carbone (Polonia), altri nucleare (Francia), ma tutti importano gas, carbone e petrolio come se non ci fosse un domani.

Il 2050 e' fra 27 anni, sembrano tanti, ma se parliamo linearmente e di QUESTE DIMENSIONI vuol dire ieri.
Se poi parliamo del 2030 e'... beh fatevi 2 conti.
Ricordiamo che ci sono cose facili da fare e difficili che ci vorranno tecnologie costose, persino piu' del solare.
Per esempio la produzione di sintesi, gli acciai, le saldature...
Te lo vedo fare le saldature senza riporto o bagnate con l'elettrico quanto è facile.

Quindi il primo 20% e' il piu' veloce, il piu' facile, il piu' economico, che si fa in meta' tempo.
MA non si e' in grado neppure di iniziare con l'elettrico: costa troppo.
Decidere di portare tutto sull'elettrico, come pianificato (auto, riscaldamento e industria) vorrebbe dire di avere già l’elettrico vicino al 100% di rinnovabili e con una pianificazione della rete distributiva in avanzato stato di lavorazione e la produzione che ha gia' trovato le risorse.

Perché quando volete fare una focaccia
oggi comprate la farina,
domani fate l'impasto e
dopodomani infornate il lievitato.
 

Se fate il panettone iniziate 5-7 giorni prima, se ci mettete meno non avete il panettone, avete il pandoro (roba da giargiani) che e' il metano.

non potete andare a mezzogiorno dal negozio sotto casa e' chiedere due tonnellate di farina e qualche tonnellata di lievito (ricordate in pandemia? ci vuole TEMPO per farlo crescere), soprattutto se ne quartiere tutti hanno avuto la stessa vostra idea e sperare di ottenere il panettone per sera.

Il "progetto green" non e' stato una pianificazione in cui si diceva cosa fare anno per anno e in che quantita'.
E' stato un urlare "diventiamo greeeen" e arrangiatevi.

Scusate io non vedo l'inizio della costruzione di centrali “ecoqualcosa” di dimensione TWh con batterie integrate che entreranno in funzione nei prossimi 7 anni.
In nessuna parte d’Europa.
Eppure non ci metti di 10 minuti a montarle, soprattutto se lo devono fare 20 nazioni contemporaneamente che si contenderanno le risorse (in quello scenario persino dei particolari insignificanti potrebbero diventare rilevanti, qualcuno ha detto silicio? Sapete che il silicio monocristallino e' prenotato tutto fino al 2028?)

Sono oggetti grossini, diciamo immensi, dai costi ENORMI anche se spalmati in decenni.
Se 600 miliardi di solare (300 pubblici) ci hanno messo in ginocchio nell'arco di 15 anni, per produrre 30-40TWh lordi con il sedere parato dalla flessibilita' di rete e dal metano, stiamo parlando di cifre 20-30 volte tanto almeno.

Questo e' successo perché chi ha dato l'input lo ha fatto su basi IDEOLOGICHE e sappiamo che non e' una buona base.
Non sono state prese delle considerazioni ECONOMICHE
Non sono state prese delle considerazioni FISICHE
Non sono state prese delle considerazioni ELETTROTECNICHE
Non sono state prese delle considerazioni della piu' banale TEMPISTICA

Si e' detto:
Prima dimezziamo entro il 2030, come e con cosa a noi possenti verdosky non importa, anche perché non abbiamo idea di come si potrebbe fare, se non lo fate multazze potenti
Poi azzeriamo entro il 2050, come e con cosa a noi possenti verdosky non importa, se non lo fate multazze potenti

I pratica nessuno si e' preoccupato che fosse possibile davvero o che fosse  pianificato davvero un qualcosa.
Perche se si pianificava il COME dai numeri, non puoi dire di fare 50Km^2 di impianto senza che sia implicito "dove?", sarebbe immediatamente apparso che la strada non era facile.

Invece mettendo solo dei vincoli sulla CO2 bastava andarci vicino barando (metano), una via senza possibilità di progredire.
Il 2030 e il 2050 erano numeri a caso e la punizione e' stata solo di mettere un tetto alle emissioni e chi le sfonda PAGA.
Si voleva immaginare che raddoppiare i costi del carburante sarebbe stato sufficiente per costringere le aziende a passare ad utilizzare roba "verde", ma quella costa 100 volte.
Che per i primissimi tempi pareva funzionare, ma di fatto non ha diminuito quasi nulla, ha solo fatto comprare metano e spostare fuori dall'EU la produzione.


Le imprese e nazioni che incontrano difficoltà nel coprire le emissioni prodotte, sempre piu' basse ogni anno,  possono scegliere tra diverse opzioni, parafrasando le linee guida ufficiali EU:

-Adottare misure per ridurre le proprie emissioni, investendo in tecnologie più efficienti e a basso rilascio di CO2 se e' possibile o economicamente sostenibile.
Basti ricordare che se devo spendere 10 volte rispetto ad un cinese che e' gia' piu' favorito posso chiudere la baracca.

-Pagare la multa, ovvero le quote necessarie, i certificati CO2 che ormai sono a prezzi ridicoli e spaventosi.

-passare dal gasolio al metano (e adesso cominciate a capire la follia del metano). Se usate già il metano siete fregati.

-importare energia elettrica francese

-esportare la produzione nei vicini che non hanno problemi (vuoi per mancanza di industria, vuoi perché non fanno parte del gioco) le fabbriche mentre i politici fanno le scenette piagnone sulle aziende che si trasferiscono

-importare il prefinito dalla Cina che usando il carbone e' ancora piu' economica. Se lo fate gia' spostate tutta la produzione (ministri piagnoni incorporati)

-Aumentare i prezzi scontando meno produzione e meno operai

-chiudere (e ministri piagnoni e cortei CGIL per far riaprire l'azienda).

In pratica la potente riduzione della CO2 del 2030 di puo' riassumere in:
PAGARE,
spostarsi sul costoso metano e
delocalizzare.

come dire...
Se la tecnologia adottata per diminuire la CO2 e' questa vorrei ricordare che dal 2021 e' scattata l'ultima fase del piano ETS.

Cosa vuol dire?
Che finalmente esiste un piano dettagliato su come fare col le date di apertura delle centrali green o gli step tecnoloGGici da abbattere?

Siete degli illusi piagnoni peggio di dimaio, semplicemente i soffocamenti e le multe sono più forti.
Grande pianificazione


-Unico limite europeo alle emissioni decrescente del 2.2% annuo, ogni anno dovete ridurre.
vi e' da chiedersi dopo il metano cosa possiamo usare, o se dovremo usare il metano anche per fare le bollicine della cola (in tal caso, per la cronaca aumenterebbe drasticamente l'effetto serra, ma chi sene, a noi interessa la CO2 perché cattiva) o dobbiamo chiudere le aziende e vendere le quote risultanti alla Germania, visti i prezzi dei certificati...
Vado a fare un rutto al metano davanti all’accendino.

-Nessuna allocazione a titolo gratuito per i produttori di energia elettrica
visto che il metano e' la parte piu' bassa del fossile e come abbiamo visto e' usato "di nascosto" per far funzionare il solare sarebbe da capire come sara' il tarocco.
Forse di sera e durante la pioggia pagheremo cosi' tanto l’energia (per compensare i giri a vuoto) che il solare sembrera' davvero conveniente
Forse anziché importare una metaniera la fermiamo in Turkia che la convertirà in idrogeno prima della consegna lasciando la CO2 in un altro paese?
E' per questo che ultimamente sento parlare di idrogeno, una follia come vettore, insistentemente?
Perché permette di assegnare la CO2 ad altri (che se poi diviene il doppio nella realtà?)?


La domanda quindi rimane: cosa succederà entro il 2030-2050?

I casi sono 

1) salve ci siamo sbagliati, non era il 2050 ma il 2250, scusateci del refuso.

2) Salve, siamo nel 2040 e ci siamo sbagliati, da ora, dopo averci impoveriti, passiamo al carbone duro.
Le nostre erano solo se_e mentali e ora trasmettiamo la signora in giallo, uno spaccato realistico su di una cittadina di 200 abitanti (400 morti assassinati, 600 killer).

3)Salve siamo nel 2050, vedete siamo carbon free, abbiamo trasformato l'economia nell'insegnamento del “buon selvaggio” e ora potete andare a nascondervi dai predatori, i cinghiali predano i bambini nella piazza della Scala.
Mi raccomando ricordatevi di prendere l'arpione e la pelliccia cucita a mano uscendo, fa freddo e i lupi banchettano con i cadaveri nel piccolo borgo di Milano (700 abitanti).

4) abbiamo spostato tutte le centrali a carbone in Croazia, la produzione in Cina e importiamo tutto il cibo.
Paghiamo tutto avendo trasformato l'EU nella piu' grande casa di piacere mondiale, la Merkel si e' riciclata maitresse.


A voi la scelta.
E' brutto da dire, ma, se si vuole una vita con tanta energia disponibile, questa non cade dal cielo.

L'energia e' fatica, e' difficile ed e' costosa.
Non esiste che cada dal cielo GRATIS.

La storia di come sono impostate le rinnovabili mi paiono questa vignetta che si vuole piegare la realta' alla dialettica.

 

Gli altri post della serie

http://allarovescia.blogspot.com/2022/03/finta-energia-13.html

http://allarovescia.blogspot.com/2022/03/finta-energia-23.html

 

Sul fatto che il petrolio e' gia' finito. Fatevene una ragione e smettete di cazzaeggiare

http://allarovescia.blogspot.com/2021/09/il-picco-del-petrolio.html

 

ricordo della conferenza COP 26 e quanto sono burloni

http://allarovescia.blogspot.com/2021/11/cop26.html

 

sul fatto che prima delle auto era piu' semplice trasferire il riscaldamento... salvo che non si puo'.

http://allarovescia.blogspot.com/2021/11/co2-again.html

 

ovviamente sulle auto elettriche

https://allarovescia.blogspot.com/2021/05/elettriche-sistema-1.html

https://allarovescia.blogspot.com/2021/05/elettriche-sistema-2.html

https://allarovescia.blogspot.com/2021/06/elettriche-sistema-3.html

https://allarovescia.blogspot.com/2021/06/elettriche-sistema-4.html

http://allarovescia.blogspot.com/2021/06/elettriche-sistema-5-finale.html


E sinceramente mi sono rotto il caxxo di gente che crede che basta mettere 10 pannelli di medda su di un tetto rivolto a nord per alimentare un'acciaieria nel turno di notte.

Ormai l'etichetta ecologia sta occupando il blog e mi sto rompendo il piffero... e immagino anche voi.