giovedì, aprile 30, 2015

chiuditi nel cesso






Io non so veramente che sia il genio che ha fatto pubblicare questa orribile camicetta, T-shirt per gli intenditori, ma è semplicemente uno che è un idiota incompreso persino da se stesso.
Partiamo da dove si trova il capo in questione: un negozio che vende le cremine per le donne.
Un negozio di tal fatta dovrebbe attirare le persone di sesso femminile che vogliano rendersi più attraenti, più belle.
Ovviamente quelle che tendono ad averne più bisogno sono quelle meno belle magari con qualche problema di cellulite in maniera da comprare la crema apposita per massaggiarsi i prosciutti, sappiamo tutti che non funzionano ma chi si spera sempre, e altre amenità di questo tipo.
E come le case quelle meno belle hanno bisogno di più manutenzione.

Il genio del marketing quindi produce questa magliettina con scritto:

la bellezza è ancor più gradita se splende in un bel corpo.

Cioè, rendiamoci conto, questo dice:
Se sei gnocca e hai anche un fisico dell'accidenti sei una super una gnocca.

Ragazzi siamo a livello di Jacques II de Chabannes de La Palice.

Il prossimo passo quale può essere: se una gnocca è gnocca allora è gnocca?.

Comunque sia la cosa mi fa un po' specie perché in pratica il corollario di questa frase e':
se non hai un bel corpo è inutile curare la tua bellezza perché non splenderai mai.

Un altro corollario può essere che anche se hai un bel corpo non potrà mai far brillare una bellezza che non hai.

Insomma tutte le interpretazioni che tu puoi dare a questa maglietta sono simile ad una canzone degli 883: se sei brutto chiuditi nel cesso.

La netta conseguenza di questa maglietta e che una persona non è certo invogliata ad entrare in un posto in cui ti si dice che se se racchia e magari un po' sovrappeso sono casi tuoi e non puoi far nulla per migliorare perché comunque non brillerai mai.

Insomma, per qualche strano motivo un imbecille ha fatto questa maglietta. Quali possono essere le motivazioni per scrivere questa stronzata ed esporlo in vetrina dove io l'ho trovata?

Pensandoci bene io questa frase qua l'avevo già sentita, mi risuonava amica.
È bastato schiaffarla nel motore di ricerca solito.

 "La virtù è ancor più gradita se splende in un bel corpo" [virgilio

Da qui ha scoperto due cose:

la prima è che questa frase è stata presa e citata per vendere di tutto da un banale pediluvio ad un piede a terra romantico sul lago, Da una torta di compleanno all'anello di mordor (o era di fidanzamento? ma per incatenare sono interscambiabili...).

La frase di Virgilio che ricordavo, anche se de contestualizzata, si presta a livelli di letture invece interessanti.
Per esempio al fatto che una persona virtuosa appare più gradevole se è carina per quanto banale è assolutamente condivisibile. 
Così come il partire con la virtù indica che quest'ultima è il soggetto e viene aggiunto valore se in un bel contenitore o comunque l'insieme e' uno splendore.
Il Virgilio di turno sicuramente parla di bellezza ma la frase messa in questi termini è graziosa e per nulla irritante.

Il problema nella testa abbacchiata di chi ha realizzato la maglietta e che come al solito viene detto che la cultura italiana eccetera eccetera soprattutto il  latino sono importanti. 
Importanti certo ma la determinante non dovrebbe essere di sapere a memoria una versione di latino in cui c'è una bella frase e fare una variante senza ne arte ne parte per vendere patate.

La cultura nasce dal fare  innanzitutto bisogna saper fare e sapere che quella frase ispira un ideale di donna assai virtuosa che si muove con grazia e piacevolezza da qui il gradimento dell'intelletto o e dell'occhio nel veder tale splendore.

La cultura non è non capire un tubo, non saper fare ma prendere a casso un retaggio defecandolo in qualche maniera.

La cultura e saper fare, saper leggere, sapere perché quella frase messa in quei termini è graziosa.

La cultura e' sapere che smerdare in faccia le donne non belle non è una cosa simpatica.
Perche' l'educazione e' cultura piu' di qualsivoglia latino di merda.

lunedì, aprile 27, 2015

samsung home teatrin



Prendiamo un'altro campione della qualita' tipo auna:

Samsung, un prodotto a caso di cui ho trovato lo schema e tutti i riferimenti per parlarne con sicumera.

Vediamo cosa dice Samsung


SEZIONE AUDIO

Potenza d’uscita complessiva RMS: 600W
Casse laterali: 2x100W
Casse posteriori: 2x100W
Cassa frontale: 100W
Subwoofer: 100W
Decoder Dolby Digital
Decoder DTS
Decoder Dolby Pro Logic
Tuner FM
RDS




MIIIII 600Watttiiii. Io ho motorizzato un concerto di 150 spettatori con 1200W (2*350W+400W), che dite un paio di questi sono la stessa cosa?

Secondo l'immagggine degli altoparlanti direi proprio di no...
5 da radioregistratore piccolo e un solo midwoofer da radiolona da neri halem 80.


e' una mia idea che e' £$%$@#?

A casa mia complessivi, ovvero nel suo complesso, vuol dire 600W continui THD 0.1% con tutti i canali in funzione.

Ma vediamo ancora

Andiamo a prendere il consumo ufficiale.

Consumo energia 80W

MMMmmmh
Appare ovvio che se entrano 80W non possono uscirne molti....

Normalmente in questi cosi abbiamo un classe D che rende fino all'80%, 60% con l'alimentatore.

Un DVD che converte l'MPEG in genere si beve 15W, ha un connettore usb (5W) un display illuminato (3-5W) eccetera e quindi per l'ampli rimangono circa  55W che con il rendimento anzidetto sono 33W.
33W?
5Wch?
Sbaglio io che do i numeri o... e' peggio di un tv telefunken degli anni 80?

Proseguiamo.


Vediamo come e' fatto  l'ampli

i finali sono 3 TI (texas instrument) TAS5142.
Diciamo che e' la creatura meno riuscita di TI e ha una distorsione che io fatico a immaginare accostata al termine HiFi.


2×65Wat10%THD+N Into 8-Ω BTL

Ok, vuol dire che tirato per le palle:
 6×65Wat10%THD+N Into 8-Ω BTL
Tanta merda per l'uomo che non deve sentire mai.

Per evitare di fare il "serio" un colpo di genio degno del crexino medio che monta i sub in auto in corto: facciamo gli altoparlanti da 3 ohm.
E qui vediamo che non sarebbe previsto il BTL l'uso dei 3ohm ma solo dei 4, per i 3 ci vuole un chip per canale.
Comunque TI dice
2×100 W at 10% THD+N Into 4-Ω BTL
Wow. Con una distorsione mostruosa abbiamo i 100W POSSIBILI sui finali....

Vediamo allora, stando a TI cosa necessita per fare 100W.

RL= 4 Ω, 10% THD, clipped input 100W

Ok, vediamo quanto beve.



con 200W servono 235W, molto elevato come rendimento e si spiega il disastroso 10% di THD  da radiolina allo stadio. A questi vanno aggiunte le perdite sulle olle finali e condensatori, il modulatore (e' un classe D in 2 parti) e la T che probabilmente lo portano sui 250W circa.
Inoltre le casse sono 3 ohm, ricordate?, vedete il grafo?
ad occhio parliamo di 280-300W a chip!
Consuma quindi 900W circa.

Ancora una volta qualcosa non va: o consumiamo 900W o 55?

Per la seconda volta i conti non tornano.



 Andiamo a vedere dove i finali prendono l'energia.
Troviamo un trasformatore HF da 45W.
eer-4242.
Assolutamente compatibile con tutto quello detto fino ad ora, visto che alimenterebbe i soli finali, di un consumo di 55W e un out di circa 30W, 5Wch, ma assolutamente fuori scala con i 600W

Per la terza volta i conti non tornano 600W sono impossibili da raggiungere....


A meno che anziche' usare una riproduzione audio si lascia il volume a zero in maniera da lasciare caricare i condensatori e poi un colpetto, come un click di pochi millisecondi, il toc di un disco dura di piu', e si lasciano scaricare sugli altoparlanti con una distorsione mostruosa.
In pratica il PWM, ricordiamo che e' un'interruttore?,  apre e collega di fatto i condensatori all'altoparlante.
Ma nessun umano e' un grado di capire se era un click, un tac, un bongo amazonico o un pezzo di bach.

Forse veniva meglio se facevano un tasto che scavalcava del tutto l'ampli e collegava i condensatori alla bobina dell'altoparlante.

Ecco spiegato il perche' mettere finali grossi: usarli per mandare in corto i condensatori.
Be' suonano male ma essendo bozzi permettono la cosa.
Non so se peggio questo o l'auna.

L'auna sa del napoletano sfixato che in autostrada vende il mattone dentro la scatola del telefonino.
Chi lo compra e' un tarlucco.

Il samsung sa della spocchia  di un callisto tanzi che e' appoggiato dalla politica: in pratica un giudice farlocco potrebbe dire che il coso potrebbe produrre 600W, peccato che sia per un tempo tanto breve che nessuno di aspetto umano, se ne accorge.
Chi lo compra ha in mano un affare che suona come un'auna.

Gia' che ci siamo vediamo di QUANTIFICARE il tempo dei 600W.
Ora, l'alimentazione e' fatta usando 3 condensatori 50Vl 2200uF. Vuol dire, essendo in SW che saranno sui 40V per evitare di bombare i cap, infatti il massimo permesso sui chip eì 34V ma noi siamo buoni con sambungo e diciamo che li caricano a 38V.
Ho, come siamo buoni!


Per fare in corto 100W su 3 ohm occorrono (V^2/R=P, P*R=V^2) 17V se i chip avessero rendimento 1 (aka fantascienza). Ad esser buoni diciamo 25V. Il costruttore di chip dichiara a 4ohm 30V per avere 100Wch btl.
La domanda ora e':
In quanto tempo i piccoli condensatori da 0,007 farad complessivi passano da 38V a 25?
Basta andare su wiki per farsi 2 idee
Con un carico medio di 2 ohm (Ricordiamo che qui abbiamo da alimentare 3/6=0.5ohm) i condensatori si scaricano da 38 a 25V in 0,005s. con le inevitabili perdite date da una situazione imprevista (massimo carico con crollo della tensione d'alimentazione da compensare) stiamo parlando di un probabile 3-4 millisecondi.

In pratica non e' in grado di completare neanche un intera sinusoide a 500Hz. Figuriamoci parlare di bassi.
Un sasso che cade nella sabbia e' un LUuuuuungo suono.
Tud!

Per la cronaca avrebbe 180W complessivi per un centesimo di secondo circa.
Scendendo ancora l'alimentatore ricomincierebbe a farsi sentire e possiamo ipotizzare che un colpo di tom possa essere riprodotto intorno ai 90-100W.
Ovviamente una grancassa o un basso scordate di sentirli sopra i 50W complessivi.

Ma esiste un vantaggio: Le casse non bruceranno MAI.

Se il mio NAD era 30Wch questo da 600W al massimo possiamo dichiararlo,usando la stessa serieta', un probabile 5Wch...

Samsung 600 megapixel wattosi HD turbo led sono 5W.

sig,


giovedì, aprile 23, 2015

ipergigaoop 2 the revenge

Dopo aver visto che cos'è un grande elettrodomestico secondo un noto verduraio della zona possiamo andare a rimirare che cosa vuol dire un piccolo elettrodomestico e definire così che questa gente non ha la più pallida idea di cosa sia un elettrodomestico.

venerdì, aprile 17, 2015

franceschini again

Dario franceschini non è nuovo alle pagine di questo blog.
Dario e l'esatta espressione di quello che è la persona con poca cultura che in Italia viene invece considerata assai acculturata.
Dario è la classica persona dalla mentalità ristretta che una volta che imparato il suo latino e deciso di divenire avvocato di provincia il fatto di conoscere la storia di quattro valvassori gli pare di essere uno sopra le parti.

Così questo piccolo uomo la cui grande cultura si spinge fino ai confini italiani dimentica che per molti la storia non si ferma all'Italia e al medioevo ma si spinge fino alle galassie in tempi in cui la terra ancora non esisteva.

per altre la storia è la storia delle tecnologie, non dimentichiamo che l'uomo è stato quello che la tecnologia gli ha permesso. Io credo molto di più in questa visione che nella visione politica delle cose: se l'uomo non avesse imparato usare il tornio non avrebbe potuto fare nessuna macchina e la civiltà seriale si basa sostanzialmente sul tornio e sulle sfere.

Per altri ancora la storia è la storia delle fonti energetiche: di qui la civiltà progredita non perché qualcuno ha fatto un bel sonetto ma perché si è reso disponibile il carbone, petrolio e nucleare.

E se proprio vogliamo parlare di cultura nel senso umanistico del termine ricordiamoci che per uno che conosce Dante ce ne sono almeno 20 conoscono Shakespeare.

Così quando il piccolo uomo è andato parlare col fondatore di Google abbiamo fatto una grande figura di merda.

perché una persona piccola come il Dario l'unica cosa che sa fare e ribadire che la sua piccola conoscenza, il valvassore, è più importante di tutte le altre culture e quindi deve essere per forza riconosciuta non accorgendosi che mentre pronuncia questa formula di speranza gli altri sono già avanti, così avanti che lui non riesce neanche a scorgere di quanto colossale il suo arretramento.





Sempre il piccolo uomo ha deciso di fare un sito che dovrebbe rappresentare l'Expo per quanto riguarda tutti gli eventi del periodo e quindi il posto dove un tedesco piuttosto che un cinese dovrebbe consultare per pianificare il viaggio in Italia che poi è tutto ciò che noi desideriamo: questi che pianificano viaggio per venire qua a sganciare tanti bei soldoni.

Esiste un piccolo problema: all'accensione del sito fino a pochi giorni fa il sito parlava solo in italiano.

questo è perfettamente in linea con il pensiero del Dario:
la lingua di Dante e' l'unica importante!

Però stiamo parlando di un progetto che ha lo scopo di impattare sull'intero pianeta dove le lingue parlate sono parecchi e quelle conosciute molto meno.

Anche un ignorante con poca cultura come Dario Franceschini dovrebbe venire il sospetto che un sito così importante dovrebbe avere come minimo 7-8 lingue.
il fatto che non sorprende nessuno di quelli che hanno fatto il sito che manchi" qualcosina" appare già dal nome del sito:

VERY BBELLO, AHO'!

Manca solo MINCHIA e siam a posto

quando vediamo bene la cultura che a questo signore qua, per quanto la cultura limitata alla piccola Italia sia appunto contenuta non possiamo certo pensare che nel contenitore della cultura locale l'unica cosa che è riuscito trovare è un coatto di provincia che cerca di parlare l'inglese come un borgataro di Roma appena uscito da un'osteria ubriaco con la pancia piena e ancora circondato degli effluvi di olio fritto fino allo sfinimento.


Quando è stato fatto notare che forse un coreano o un cileno magari l'italiano non lo conoscevano ha pure dato una giustificazione.

 Come detto nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, abbiamo anticipato Verybello nella versione italiana ma il sito sarà multilingue: il 7 febbraio a Milano lo presenteremo nella versione in inglese. Successivamente sarà disponibile in russo, cinese, spagnolo, portoghese, tedesco e francese. VeryBello è uno strumento per incentivare il turismo culturale: siamo ben consapevoli che il suo successo dipenderà molto dall’uso che ne faranno i turisti stranieri. Ecco perché avvieremo una campagna di promozione in Italia e all’estero.


casso!
ora mi dovete spiegare come a 15 giorni dall'apertura dell'Expo le uniche due lingue che ci sono sono l'italiano e inglese.
Russo, cinese, spagnolo, portoghese, tedesco e francese sono ancora assenti.


Ora, mi sembra la cosa più normale del mondo che se uno deve fare un viaggio abbastanza complesso,  pensate solamente a chi deve prendere l'aereoflot o l'avianca, ci mette un pochino a organizzare il viaggio magari coniugando le proprie possibilità come tempi insieme a quelle della morosa o moglie o, per chi viaggia per affari, del team.
Può essere normale pensare organizzare la cosa magari un paio di mesi prima.

Ma per Franceschini non è importante.
Il valvassore legge l'italiano e a Franceschini non interessa null'altro perché la cultura del resto del mondo è merda.
Dopotutto l'ha detto anche al fondatore di Google: a me di fare cultura insieme non interessa. La mia e' piu' bella della tua!
A questo punto ho il sospetto che la campagna di promozione che si farà all'estero, magari in Giappone, sarà scritta in italiano e da sinistra verso destra.

ma tutto questo  un piccolo avvocato che non sa fare l'avvocato, perché e'  tutto preso dal suo valvassore e dalla visione di sinistra (qualunque cosa voglia dire), da dimenticare persino la legislazione.
Se noi andiamo a vedere termini legali si sono alla fine del sito troviamo delle belle sorprese:


Le immagini pubblicate, nel rispetto dei diritti degli autori dei contenuti raffigurati, sono considerate di pubblico dominio salvo diversa indicazione espressa e provengono in gran parte da Internet o comunque da fonte liberamente accessibile. 
Gli interessati o gli aventi diritto possono comunicare le loro osservazioni in merito alla pubblicazione delle immagini scrivendo a infoverybello@beniculturali.it, che valuterà le richieste e l’opportunità di rimuovere le immagini pubblicate nel pieno rispetto delle normative vigenti.


provengono in gran parte da Internet?
Perché, questo? Ormai Internet e piena di siti che vendono fotografie basta andare su qualsiasi sito di stock comprare e così via.
Ma forse non intendevano dire questo ed è specificato molto bene dalla frase successiva.

 provengono  da fonte liberamente accessibile?
in pratica questi stronzi, altra definizione non è più possibile, hanno probabilmente saccheggiato le immagini più belle che trovavano sugli altri siti fregandosene bellamente di almeno 200 leggi di 100 nazioni.
Ci dobbiamo aspettare una richiesta di risarcimento monstre?

 che valuterà le richieste e l’opportunità di rimuovere le immagini pubblicate
opportunità,
valutare?
Stiamo scherzando!
Se hai rubato un'immagine devi pagare i danni quindi al fotografo e cacci la grana che costa la foto più il danno subito perché è stato lui a dover cercare chi cavolo sta usando la sua immagine!
Questo è quello che fa uno Stato di diritto.
Ma Franceschini non è un avvocato serio è un baluba.



Consiglio ai ladri di rubare regolarmente le autovetture della famiglia Franceschini.
In caso veniate beccati con le mani nella marmellata potrete sempre dire che l'autovettura era parcheggiata in un luogo liberamente accessibile e comunque, nel pieno rispetto delle normative vigenti (inventate li per li), ne restituite una di pari valore.
Se non venite beccati tanto meglio.
Non trovate che sia una bellissima interpretazione di norme che dicono ben altro?


questo fa sì che ci sia una stranezza:
la cultura del team di Franceschini non ha limiti verso il basso e se provate a dubitare delle immagini che rappresentano una cosa regolarmente scoprirete che parlano di  un'altra.

Prendiamo per esempio l'immagine che rappresenta la Turandot.

ora la musica in questione non è il genere che a me piace però nell'immagine cedevo qualcosa di strano, poco italiano e quindi automaticamente non poteva essere di Puccini o comunque della scala.

Chiedi al grande motore di ricerca che funziona molto bene e viene fuori che quella è una rappresentazione di... Xerxes  Georg Friedrich Händel

Ora, o ha sbagliato il sito che ne presenta una versione non tagliata
http://vrienden.dno.nl/agenda/2015/05/10/operareis-xerxes-georg-friedrich-haendel/
e che vuole venderci biglietti per andare all'opera da molti mesi oppure l'immagine è stata saccheggiata brutalmente dai Franceschini boys.

Vi do una piccola briciola: stando alla cache l'immagine sul sito del paese dei mulini a vento era presente mesi prima.

Per carità ci sono altre spiegazioni, per esempio potrebbe essere che l'immagine si riferisca a un'ennesima opera ancora e non c'entri niente ne con un sito né con un altro essendo stata acquistata da un sito terzo.

Però, però, se fosse così non si giustificherebbe sia in termini scritti in quella maniera ma soprattutto il fatto che se fate la prova anche con altre immagini la situazione è sempre la stessa: le immagini erano già presenti su altri siti.

Questa la situazione abbastanza strana perché quando voi state comprando una licenza per poterlo mostrare su di un sito è una licenza estesa che è più costosa di quella che pagate per usarla per esempio per illustrare un manuale istruzioni tirati in poche copie.
Questo fa sì che sui milioni di foto disponibili nei siti di stock è abbastanza raro trovare un'immagine che è stata utilizzata tanto per il medesimo uso.

Ancora per chi non lo sapesse, le immagini come quella all'interno di un teatro dove si paga il biglietto per entrare, quelle cui si è che in un posto con le porte chiuse in cui è necessario essere invitati sono immagini che devono essere autorizzate dai soggetti ripresi.
In soldoni dovete avere il permesso del teatro, della persona ripresa se ne esiste una, del museo eccetera.
Molte delle immagini del sito invece ricadono nella categoria "devo avere un pacco di carta per poter vendere la foto o anche solo distribuirla" ed è ovvio che chi ha un'immagine del genere raramente la consideri di dominio pubblico. La rarità fa il prezzo.


ma adesso arriva la ciliegina sulla torta:

Il sito www.verybello.it e con esso tutti i suoi contenuti, anche parziali, sono tutelati a norma del diritto italiano ed in particolare dalla legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modifiche, concernente la protezione del diritto d'autore e dei diritti connessi.


Fatemi capire, le foto saccheggiate a destra manca non ricadono sotto lo la legge antitaccheggio perché fa comodo a Franceschini ma i contenuti del sito fatti dallo stesso ( ok, dal team di Franceschini a questo punto sospetto che non sia neanche capace di scrivere in italiano) invece godono della protezione legislativa.

Dario Franceschini ancora una volta a mostrato a tutti cos'è l'Italia:
un paese di furbi che pensa che la pastasciutta sia l'unico cibo edibile, che pensa che quello che è tuo e di tutti mentre quello che è io e' Mio. Noi siamo belli, gli altri sono brutti, noi siamo così BBuoni gli altri cattivi.
In pratica è la cultura tipica del bambino all'asilo dove lui ha un micromondo e ha paura di tutto quello che esiste fuori di sé.

Consiglio a Franceschini, e a molti altri che purtroppo sono al governo con lui, di ricominciare dall'asilo magari frequentandone uno al di fuori dell'Italia. Poi con calma magari riuscirà anche fare le elementari e addirittura potrebbe scoprire che esistono altre lingue altri popoli non meno interessanti del nostro.

nel frattempo che costoro scoprano cose stupende come il colore della luce metterei un piccolo gradino a chi vuole governare qualcosa di più grande di una bocciofila: la conoscenza della legge di ohm, l'esistenza della relatività e magari una lingua che non sia il borgataro.

giovedì, aprile 16, 2015

idioti con scia

 Evidentemente una concentrazione di idioti cosi' alta che se l'idiozia avesse massa si creerebbe un orizzonte degli eventi che ci inghiottirebbe tutti.

Siamo fortunati che il bosone di higgs li ignora.




ipergigaoop


Io continuo a non capire perché la maggior parte di gente acquista presso dei venditori di verdura che nulla capiscono di elettrodomestici.
Per loro questi sono dei grandi elettrodomestici.
Secondo loro quelli piccoli cosa sono: quelli ad uso di barbie e big jim?

lunedì, aprile 13, 2015

latino







Ogni tanto incontro qualcuno che mi fa notare che il latino è un'istituzione importantissima.
Quando succede io mi arrabbio moltissimo perché penso che sia stata una delle cose che ha reso l'Italia poco competitiva ed ignorante.


Oggi fa figo dire non solo di non capire niente di tutte le cose elettroniche ma persino di dire che sono incomprensibili o antipatiche.
Questo accade perche' i mal istruiti hanno studiato non quello che serve oggi ma quello che serviva IERI.
Visto che l'elettronica è una tecnologia pervasiva ed ormai ci manca poco che entri persino nelle penne stilografiche vuol dire che queste persone non capiscono nulla del mondo che le circonda in pratica: hanno appena detto di essere lo scemo del villaggio.

Se questo fosse anche minimamente accettabile da un lavoratore di fatica come può essere qualcuno che spala la terra o pulisce pavimenti e' alquanto bizzarro sentire dire per es da una contabile, una persona che ha scelto un lavoro in cui si fa tutto con il computer da 30 anni, che non capisce un razzo di computer. Se poi lo dice un manager, dove nell'azienda da lui diretta i server muovono l'azienda, e da brivido.
Il passo successivo è che un pilota di Formula 1 dichiari che gli stanno sulle balle le automobili e tutte le cose meccaniche in genere.


Il perché succeda questa cosa, la spocchia nel dichiararsi idioti, senza per questo pensare di aver fatto appena una figura da imbecilli è data da tante piccole gocce che hanno fatto riempire un vaso. Piu' il fatto di essere un gruppo (un gruppo di stolti rimane un gruppo di persone stolte, no?).

Una colossale quantità di gocce deriva dalle scuole ed in particolare dal latino.
La leggenda del latino, ma per alcuni anche il greco, deriva dal fatto che gli ignoranti hanno sempre avuto il latino come termine di paragone.
Le persone colte, all'inizio del novecento, conoscevano il latino perché avevano studiato: a fine ottocento i testi spesso erano in quella lingua. Erano testi già vecchi all'epoca ma in alcune materie era ancora d'uso utilizzarli, i libri costavano parecchio.
Una cosa in un paese povero che e' proseguita ad oltranza.

Inoltre alcune professioni che non hanno evoluzione, spesso scontrandosi con la società che invece lo ne ha, ancora oggi hanno nei testi interi brani di una lingua morta che nessuno oggettivamente può pensare di saper parlare correttamente.

Una di queste professioni riguarda la giustizia dove nei testi senza ragione alcuna spesso calano dall'alto queste frasi senza senso che sarebbe opportuno tradurre e rendere attuali.
È questo il motivo per cui gli avvocati e la legge spesso non riescono a formulare una legislazione che tenga conto del mondo reale poiché la forma mentale non è rivolta a a un mondo fatto di computer e tecnologia con aerei e automobili ma a una società al massimo come quella delle signorie, come ad esempio il ministro Francescini ci ha ben illustrato con i valvassori e relativa figura di M con G.
Ovviamente poi il team di franceschini prosegue con i valvassori e non riesce a fare un sito che non sembri fatto da un 12enne per l'expo': pero' conosce bene Virgilio.

A dimostrazione di questo: 

basti vedere la PEC o la tassa sul lusso automobilistico che non tiene conto del lusso ma del lavoro prodotto per unità di tempo. 

Se la Legge fosse Giustizia e quest'ultima fosse giusta un giudice che vedesse la parola PEC la renderebbe immediatamente barzelletta quale e'.

Quando un legislatore che è stato rettore di un'università scambia la parola lusso o censo con potenza vuol dire che il sistema legislativo è fottuto.

Questi danno esami sul diritto romano, stiamo scherzando?
Certo se pensiamo che un ladro e' un ladro OK. Ma e' come se ad un elettronico facciano un'esame sull'uso del badile nelle miniere di Rame.
In realta' le norme vanno adeguate al mondo odierno e spesso i giudici non riescono neppure a capire che se un perito ti dice di aver trovato del TECNEZIO e per questo l'arma ha sparato dovresti prendere a calci il perito. Perche' alla parola tecnezio dovresti alzare il sopracciglio e chiederti che casso e'.


La prima accezione che spesso fanno i sostenitori del latino è la forma mentale: abbiamo appena dimostrato che la forma mentale di uno che ha studiato il latino è scambiare  il grano egizio con le astronavi. Due entita' da regolamentare diversamente.

Già perché la forma mentale dovrebbe essere data, stando a costoro, dal poter saper applicare una serie di regole più o meno complesse ed eccezioni da ricordare per costruire una frase.
Tutte le lingue sono uguali tanto che ci sono degli studi che hanno scoperto che persino lingue a sé stanti in zone remote che non sono mai arrivate ad essere connesse a una qualsiasi grossa civiltà hanno dei punti in comune. La comunicazione e la lingue sono infatti basate su tutta una serie di caratteristiche comuni ed in particolare le lingue occidentali sono pressoché, da un punto di vista meccanico, identiche.
A dimostrazione di questo è possibile costruire un semplice programma che sia in grado di generare discorsi senza errori. Questi programmi ci sono dall'inizio della storia dell'informatica e l'unico motivo per cui non si usano per scrivere un giornale od un blog è che il computer non ha l'intelligenza sufficiente per fare un discorso di senso compiuto: non sa di cosa parlare però parla perfettamente.
E' il dramma dei traduttori automatici che hanno usato per l'expo 2015: non ci sono errori ma non si capisce un caspita.
“Non solo è un’esibizione ma anche un processo” forse volevano che fosse un gioco di parole... con l'impermeabile, il birillo e le toghe/teghe dei giudici. Oppure con la perfida Albione il latino del fraceschini, detto idiota, ci azzecca poco.


Accertato che la sintassi le regole e le eccezioni varie sono un semplice compito meccanico che una macchina in grado di risolvere alla stessa stregua di un a somma o di un sodoku vuol dire che l'unica cosa che c'insegna il latino è come imparare una lingua.

Lingua per lingua forse è meglio imparare una lingua che ci serve come potrebbe essere l'inglese, il grande assente nella nostra scuola. Trovare una contabile che è in grado di leggere una fattura nella lingua della regina senza che debba prendere in mano il vocabolario una mezz'ora equivale, per il datore di lavoro, a vincere una lotteria.
Quindi, stando alla scuola italiana, è più importante poter leggere tacito che una fattura di un orologio Casio o il manuale istruzioni di un telefono cellulare. Perche', si sa', tutti leggiamo in continuazione scritti in latino.

Un'altra cosa che i sostenitori del latino continuano a rompere le scatole e il fatto che secondo loro sapendo il latino, ed eventualmente il greco, si riesce a conoscere l'etimologia delle parole e automaticamente vedendo una parola sconosciuta se ne comprende più o meno il senso.

Mi dispiace per loro ma per quanto riguarda le parole italiane basta sapere l'italiano e tutte le parole nuove purtroppo arrivano da altre lingue che hanno radici diverse e quindi anche se alcune delle parole derivano loro volta da una di queste arcaiche lingue dopotutto questo frullare a spasso raramente sono immediatamente riconoscibili, al limite lo diventano quando già sappiamo il significato della parola stessa.

Una parola come fotografia non abbiamo bisogno del latino per sapere cosa sia perché già in italiano non sono altro che due particelle che continuiamo usare spesso.
Fotomeccanica, fotocellula, fotomoltiplicatore, fotocopia giusto per dirne alcune.
Visto che la cosa che e' sempre in ballo e' il fotone a casa mia non c'è bisogno di sapere il latino anzi.
Meglio sapere la fisica e quindi sapendo che cos'è il fotone e oltre al fatto di conoscere che cosa fa l'apparecchio sappiamo anche come usarlo mentre latino al massimo ci darebbe la possibilità di sapere il significato della parola e ci fermiamo li.
Magari scopriamo che quell'oggetto ha qualcosa a che fare con la luce ma non oltre mentre invece sapendo la fisica riusciamo magari a inserire la carta per la fotocopiatura.

Grafia è la stessa menata e una volta che li uniamo scopriamo che vuol dire scrivere con la luce ma questo non perché sappiamo latino, ma semplicemente perché sappiamo l'italiano.
E sapere “scrivere con la luce” non ci facilita a capire se usare 1/250 f5.6 o 1/60 f 22, ne ci aiuta a capire perche il 99% degli scatti fatti con un cellulare sia schifo puro.

L'italiano spesso viene trasmesso come una gran palla, io stesso a scuola non imparavo quasi niente mentre quando iniziavano le vacanze leggevo tonnellate di libri evitando accuratamente quelli consigliati dal professore di turno perche spesso li avevo letti 5 anni prima o per bambini.
Cosi si capisce bene perche' conosco molti lemmi ma le mie frasi sono costruite malamente.

Le parole nuove arrivano dalle terre dei celti, hanno quindi una struttura diversa.
Parole come Psion, smart, cool arrivano dai celti e i galli ci portano i toast.
Anime, manga e sushi.
Per non parlare della parola notte che si vuole spacciare per latina ma e' piu' antica.
patata, 
caffè, 
juke-box, 
show, 
boom, 
starter, 
click, 
manager, 
baby-sitter, 
gay, 
net, 
stream, 
avocado,
 puma, 
canguro, 
giusto per sparare le prime che mi vengono fra centinaia.
Canguro e' bella, una bella storia in “australiano antico”, in italiano "che cosa?".
Anche quando le parole sarebbero italiane, come TAXI, dopo un giretto a spasso sono divenute irriconiscibili (il cognome Tasso era ostico per chi non era italiano)

Quindi il latino cosa ci può dare se la nostra storia personale non vorrà diventare quella di un traduttore oppure di uno storico? Certo potremmo fare anche l'archeologo ma più probabilmente in Italia visto che non si fanno ricerche per davvero andremo fare il professore e il professore avrà tutto l'interesse di dire che conosce qualcosa d'importante, importante da insegnare.
Ecco quindi che il latino si auto replica insegniamo il latino per poter dare la possibilità a costoro che sanno il latino di far qualcosa e di guadagnare la michetta.

Per fortuna pochi anni fa hanno tolto da molte scuole questa palla al piede, non introducendo purtroppo le cose che sono utili come l'inglese studiato correttamente e informatica.

Il perché è successo questo è abbastanza banale non ci sono professori sufficienza visto che l'inglese è una cosa pressoché sconosciuta e viene insegnato da gente che non ne avrebbe le caratteristiche,e la maggior parte di insegnanti di inglese che ho avuto il dispiacere di conoscere non sarebbero in grado di avere una conversazione sugli argomenti normali (“mike vuole un panino anche” non basta) con qualcuno di colto che la parla come prima lingua. Ai miei tempi inglese era come ginnastica o religione: una materia di M.
L'informatica la stessa cosa: la maggior parte di informatici che conosco non hanno imparato l'informatica scuola, non esisteva neanche, e quindi hanno glissato su alcuni titoli e si ritrovano ad oggi a non avere un titolo di studio che oggi e' obbligatorio per insegnare questa materia.. Vorrebbe praticamente dire che per queste due materie o importiamo professori dall'estero oppure bisogna fare una deroga perché gli informatici possano insegnare senza dover essere laureati in informatica che non solo esiste da due giorni e mezzo ma è pure molto fallace.
Se non ci credete provate a chiedere a un qualsiasi neolaureato un po' di cose su come sono ad esempio disposti i bit su un hard disk o come funzionano cache e tag.

L'amore per il latino è la quintessenza dell'italiano medio: non so un cavolo di dove sono, ho la cultura idonea per essere un aborigeno che appena scoperto il fuoco ma però ho un titolo, o una cosa che mi permetterà di essere migliore degli altri: il latino.

Siccome non tutti hanno il potente latino e la laurea derivata quelli che non lo avranno lo invidieranno e crederanno a tutte le panzane che io dirò.
Il latino è la chiave di volta per evitare di progredire rimanere ancorati a vecchi retaggi ed evitare di prendere in considerazione che il mondo è cambiato.
.
È il permesso di poter dire che è normale non saper guidare l'automobile anche se la si usa tutti i giorni,

e' il permesso di poter dire di fare la contabile ma non voler usare il computer oppure odiarlo senza fare la figura dell'incompetente.

È il permesso per poter andare a capo di un governo e fare delle leggi che sono contro l'interesse nazionale ed essere osannato come Salvatore del popolo perché è semplicemente sia una serie di etichette molto belle come essere stato rettore, sapere le lingue arcaiche e magari usare ogni tanto lemmi desueti che fanno tanto chic e fanno apparire di livello superiore anche quando si è semplicemente un coglione come Monti.

Il latino Renzi lo conosce ma all'estero fa figure di M colossali visto che l'inglese non sa dove si trova. E questo lo si trova normale, normale che il capo dell'italia faccia figure di M perche' ha studiato il latino anziche' l'inglese!


Il latino e' pericoloso perche e' una di quelle tante cose che ti da l'illusione di sapere.
Poi ti trovi gente che “ha” il latino e compra telefonini con 20 megapixel o peggio vota sul nucleare (pro o contro non importa) non sapendo neppure cos'e' un atomo.


E il livello di incultura italiano lo si evince al parlamento dove quasi tutti “hanno” il latino ma blaterano sulla fisica con discorsi idonei forse fra bambini all'asilo.


Lo si evince da giornali come repubblica dove affermano che con 2 pile stilo ci fai andare uno scooter per 2 persone. E nessuno sommerge gli ignoranti fessi sotto una colossale risata. Eppure la maggior parte dei giornalisti ignoranti “hanno” il potente latino. E il giornale dopo cazzate a raffica esiste ancora.


Io sono da sempre per l'eradicazione totale dalle scuole italiane del latino (tranne per chi studia ovviamente roba morta) e per l'obbligo anche alle medie di:
informatica (addio grillini)
metrologia (cosi sappiamo leggere finalmente la bolletta della luce)
fisica (e cosi' la piantiamo con i verdosky)
declassare a barzellette filosofia, latino, i romani e la storia spiegata come ora.

Forse, allora, potremo dire che avremo un futuro e una cultura diversa da un barbaro dell'anno zero.

Hurg, Hurg!


venerdì, aprile 10, 2015

led eterni

Piano piano a parlare di sti ca...volo di LED con fare trionfalistico, manco fosse Arrivato all'astronave da qualche luogo molto lontano a portarci una tecnologia che mai prima si era sentita dalle nostre parti in grado di fare una quantità di luce e veramente esagerata.

In realtà si è visto bene: le lampadine a LED è salvo qualche rara eccezione sonoCon una qualità della luce veramente devastante, consumano parecchio e bruciano abbastanza bene.
Quasi tutti coloro i quali hanno montato lampadine a LED facendone un uso continuativo si sono scontrati col problema termico che praticamente fa sì che se non esiste un costoso sistema di dissipazione soprattutto nei mesi estivi le lampadine a LED bruciano come fiammiferi.

Ultimamente i centri commerciali sono stati invitati grazie poderoso bustarelle a provare questa nuova tecnologia e i risultati si vedono tutti come per esempio l'ikea di carugate che ha una serie di zone in cui è impossibile vedere che colore hanno i mobili. Per saperlo dovete prendere un pezzo del mobile e andare verso una finestra o addirittura all'esterno dell'immobile poiché all'interno nelle zone illuminate a LED capire di che colore è molto difficile.

Ma non è il solo centro commerciale per esempio questo che vedete in foto a rinnovato il parco luci esterne con dei bellissimi LED: più di 100 fare di cui 8 sono già bruciati.
8% in 2 anni.
Sono ancora convinti che le lampade a LED durino di più di una sodio?

lunedì, aprile 06, 2015

venditori di M...Cloud



Un Tempo tanto lontano andava di moda il Multimedia.
Non avevo il blog, non esistevano, ma mi stava comunque sulle balle.
Tutto era Multimediale
Il PC era Multimediale,
la tastiera era Multimediale
il mouse era Multimediale
come del resto il tavolinetto,
La sedia
e le scarpe.

Cosa cavolo fosse fosse una cosa Multimediale era un segreto.

In realta' era stato ben definito da un certo signore (Nicholas Negroponte, do you remember?) che definiva Multimediale la possibilita' di scambiare informazioni attraverso piu' media con un computer rivoluzionando tutto il mondo dell'informazione.

la rete di trasmissione avrebbe permesso di fornire informazioni preziose direttamente dall'utente ottenendo un feedback e operando come volume serbatoio illimitato virtuale, la rete dei broadcaster avrebbe avuto una caratteristica "cumulativa".

(lo avevo trascritto da un giornale dei 90qualcosa traducendolo col mio “potentissimo” potere verso mia potentissima anglolingua. Tenete conto che il mi frof di ingsese parsava coscii pes una emi-pasesi fassiale. E' un miracolo che io sappia dire keyboard o joystik senscia incantascmi)

Insomma: di un argomento mi piovono addosso testo, immagini e suono con i quali posso interagire aumentandone l'importanza.
Almeno cosi' avevo capito da queste riviste che compravo a caro prezzo in missioni apposite nella capitale d'italia: Milano

E' chiaro che nessuno capi' un tubo delle follie che ciarlavano al MIT ma erano tutti in fregola per la parola Multimedia

Microsoft fece una potente campagna di Microsoft's Windows with Multimedia Extensions.
Altro non era che il driver per il CD-ROm che DR-dos aveva di serie.

Per MS Multimedia era, stando alle specifiche di qualche anno dopo, un antico commodore 64 con cdrom.
Tutti i rappresentanti arrivavano a dirti che il loro PC UNICO e favoloso faceva nuove cose mai vite prima:

suonare con la adlib
e io tiravo fuori il commodore C64 e facevo la stessa cosa

Parlare!
e io tiravo fuori il commodore C64 e facevo la stessa cosa

Suonare con la tastiera del PC
e io tiravo fuori il commodore C64 e facevo la stessa cosa ma poi connettevo una midi e dicevo “e adesso?”

Insomma alla fine Multimedia ha voluto dire che non aveva solo il misero
Beeeep scrauso.


Nel frattempo il Nicolas visto l'andazzo usava una nuova parola per dire le stesse cose e la chiamo' ultramedia.
Inutile dire che fine ha fatto la parola.
Signor nicolas, le brevetti le sue sparate.
Cosi non ci rompono piu' le scatole...






Poi ando' di moda il il “Web 2.0″detto anche "l'illuminazione".

ci fecero un culo cosi' con il Web 2.0.
Tutto era 2.0. Anche la cartigenica.
Il Web 2.0 stava su tutto, tutti i programmi e tutti i servizi con gran confusione.
Come dice giustamente wiki

Si indica come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono un elevato livello di interazione tra il sito web e l'utente

Ok, tutto corretto... andatevi a rileggere cos'e il multimedia, e' forse il 3.0? 
lo stesso concetto ma non solo testuale.
Alla fine tranne i blog e l'uso indiscriminato dei commenti nelle news era gia' da decenni tutto 2.0: i forum e le chat erano molto diffusi e ubiqui (non come adesso che le cose sono lente e bozze come whatsup) per non parlare di siti simili a facebook.

Noi continuavamo a chiederci perche' un programma im grado di mandare una misera email dovesse essere 2.0.
O perche' un servizio che metteva in condivisione su una directory dovesse essere piu' 2.0 di lantastic.

Il 2.0 veniva usato da qualche scimmia che si sentiva tecnoprofeta per dire che il mondo va avanti, ovvero che tendiamo ad evolverci.
Minchia, e perche non 1.3 o 4.6? ma forse 3454354?

Cosi', sentendosi ispirate dal superpeones tecnomago, altre scimmie cavalcavano l'onTa del 2.0.

Come 
ECO, 
turbo, 
laser 
e LED 
erano spesso parole che facevano rima con fregatura.







Ora e’ tempo di “CLOUD” 
ma che ca...volo e’ il cloud ??

Molti pensano che se una societa’ butta nel cesso i suoi Server e si rivolge a qualcun’altro e' un cloud!
Figo, dai ad un potenziale concorrente il coltello dalla parte del manico!
Ma una volta non era outsourcing la parola?

Oppure vuol dire che la produttivita’ aziendale deve essere reperibile ovunque in Internet da chiunque?
VPN, dice nulla?

Cioe’ qualcuno riesce a definire la tipologia strutturale del “CLOUD”?
Un server, un servizio, un framework?

Oramai quasi tutti i fornitori software ti dicono che ti mettono a disposizione il CLOUD (“noi stiamo avanti”) dandoti la possibilita' di fare qualcosa o parte di qualcosa in internet.
Azz mi sembra di aver appena sentito un eco del  2.0!

oppure non e’ che sto cavolo di CLOUD e’ sempre esistito e prima si chiamava interfaccia WEB?

un server FTP del 1995 e' un cloud?

se, una societa' fa girare l’applicazione XY (posta, contabilita'...) su di un Server hostato/hommato da un ISP, ha fatto un “CLOUD”?

Se poi il server e' virtuale perche sullo stesso rack ne hanno hostati 200 anziche essere una cosa negativa e' clouddissimo!

In realta' la parola e' stata denaturata come i casi precedenti.

In pretica cloud era nato per definire un rete di tanti calcolatori che connessi svolgevano un lavoro collegiale
Dal momento che era impossibile sapere quale CPU effettivamente avesse/stia fatto il lavoro questa nebulosita' che si vedeva dall'esterno di una rete non definita apririosticamente (caspita mi si e' arrotolata la tastiera!) definiva questa come cloud.
Un cloud con un centro comandi e' per esempio BOINC

In pratica il CLOUD avrebbe dovuto essere come la fornitura dell'elettricita': non importa se la CPU che sta' macinando calcoli e' di un grosso o piccolo centro o addirittura di un privato che sta telefonando fra un pacman e l'altro ma le risorse giungono trasparentemente da ovunque.

Come l'elettricita': da una centrale nucleare, da un privato con un pannello o da una diga a noi non importa.

Come era successo prima anche il cloud originario ha cambiato nome in grid- computing, calcolo distribuito e peer-computing.

adesso il cloud e' anche lui ecofrendly, sinonimo di fregatura.

Mavaffauncloud!

giovedì, aprile 02, 2015

ecosborr

La ford puo' tutto. Quando un'azienda che costruisc con know how pazzeschi e rimane una delle americane in attivo (non ha preso i dindi di Obama) capisci che non desidera mai essere seconda.
La mustang, gt40 e la mondeo spiegano al mondo who is.

Pero' esiste anche il marketing.
Questi si sono guardati e' hanno detto: le auto brutte e pessime vendono una cifra!
Qual'e' la piu' trucida?
il nissan Puke?
la mini castratiman?
Il vento mongoloide della nissan?

Poi hanno preso tutto cio' miscelandolo con il ford purkga, il family feling e' importante, e hanno creato il nuovo schifo.
Oggettivamente non mi aspettavo nulla di meno: il vertice della bruttezza, con i fari nel posto errato (prox sul tetto!) e la proporzione di una defecazione difficile.
Un ottimo lavoro!
Si vede subito il mestiere di chi arriva sempre all'obbiettivo!

Poi e' venuto il nome.
Come hanno insegnato quelli di grinpiss tutto cio' che consuma piu' del dovuto e' ECO che per il cosumatore fa eco con FIGO.
Poi hanno pensato che chi comprava questo coso potrebbe essere chi vorrebbe una mustang ma non se la sente o la morosa/moglie lo ha vietato perche non saprebbe parcheggiare 5m di auto (non che ci riesca con sto coso dalla forma poco pratica, ma nella testa delle sciatte e' cosi': bello=difficile. Come il tacco 12). Quindi SPORT per dar da pensare che possa curvare senza ribaltarsi come le sue consorelle che imita.

ecosport.

no dai e' meglio ecosborr!