lunedì, giugno 29, 2020

perche' il 5G?





Piu' volte, recentemente piu' del normale, sento fare la domanda degli idioti: 
“a cosa ci serve la cosa X”

Puo' essere il nucleare o la ricerca, ma, come dicevo, di recente e' il 5G.

Ora non e' molto chiaro, non ho ancora letto un buon articolo, come funzionera' il 5G, blaterano di latenza, larghezza e penso di un profilo Low Energy, ma non importa: e' costruito per i bisogni RICHIESTI

il “perche non possiamo tenerci il 4G?”
“ne abbiamo bisogno veramente del 5G?”
“cosa serve il 5G?”

mi rimembra la storia della telefonia.
Sono domande stupide. 
Rispondiamo stupidamente, in effetti mi e' sempre parso di essere stupido.

Adesso, mancando la possibilita' veterocomunista di bloccare lo sviluppo delle reti (telefonia, tv, fax, filo dei panni....) a livello centrale si usa la mano armata dei comuni che amano i mortali SUV.

Da noi i celli arrivarono con i 460 RTMS nel 1985, una tecnologia anni 60 che vedeva bene la logica dello stato italiano implementata: “ma che caxxo, vuoi far telefonare i ricchi?”. 

Perche', ricordiamo, se sei ricco, devi cercare un telefono a gettoni come tutti gli altri, ovviamente che non sia stato vandalizzato e anche se siamo in epoca di rapimenti. 

Il fatto che con quella telefonata generi lavoro per 300 persone non interessa a noi cittadini: sei ricco e devi soffrire come tutti, operai della breda compresi, stronzo.

Due anni dopo l'accensione RTMS era al collasso. 

Evidentemente usare una tecnologia degli anni 60 per dare un contentino monopolistico non era stata una mossa intelligente. (che caxxo vuoi? se proprio proprio prendi questo schifo e non rompere)
Ma le scimmie lottizzate politicamente volevano imporre uno stile di vita: 
negare i TV a colori, 
bloccare la TV via cavo, 
punire i fax, 
azzoppare i cellulari 
e i frills vari non devono esistere, troppo da decadentisti occidentali sukkubi delle kattive aziende imperialiste.
Lo stato vuole una repubblica di operai poveri e sudati
Solo il sudore e' lavoro.
Del resto basta ascoltare la Camuso, il 1950 non e' mai passato.
 
Se il presidente della VW chiamava quello della Pirelli per una fornitura di 400.000 gomme, forse era il caso di rispondere in fretta e non richiamarlo il giorno dopo, non trovate?
Il telefono portatile nel mondo civile era ormai una normalita' a certi livelli e appena fu reso disponibile, nonostante l'assurdo costo imposto dall'alto, fu una benedizione per molti.


La domanda nel 1987 diventava:
come facciamo ad avere una rete del 1983 entro ieri quando nel 1985 ne abbiamo montata una del 1964 (bastardi ricchi, non vorrete telefonare?) ormai collassata per le troppe unita'?

Arrivo' nel 1989 l'etacs, la versione inglese dell'AMPS aMMericano.
In pratica siamo andati dagli inglesi e ci siamo portati via i loro rottami non avendo il tempo tecnico di fare una pianificazione per tempo e abbiamo montato in fretta e furia (gli inglesi, poi, chiedetevi perché erano contenti e hanno un'industria elettronica) in 15 mesi.

Grazie a quel cesso di TIM (aka SIP) ci siamo dovuti tenere troppo (grazie europa di averci obbligato al GSM) perché era un formato ESCLUSIVO. E poi era vecchio, ma era appena montato!

Quando inizio' a diffondersi seriamente, dopotutto anche  per molti quadri e rppresentanti essere reperiti era vantaggioso per l'economia aziendale, in molte zone non potevi telefonare. 
In pratica solo dopo pochi mesi cominciava seriamente a collassare.
Ormai,  non era piu' una roba da ricchi, molti vedevano il cellulare come “comodo”: nel 1990 erano 260.000 abbonati: oramai era una roba da consumatori.

Arrivo in ritardo il GSM (2G), in pratica grazie ad omnintel nel 92.
TIM(all'epoca SIP) si rifiutava di dare connettivita', le attivazioni erano settimanali (che Vvuoi, tu vo fa' l'europeo?)
Sul medesimo canale, il GSM, in time sharing portava 8 canali aumentando drasticamente la quantita' di telefonate contemporanee e il digitale permetteva connettivita' facile.

Ovviamente, appena rombo', il boom dei telefonini italiani, 2 milioni in 2 anni, in molte zone non ce la faceva.
Era uno status da megaricchi, dopotutto prima di omnitel il prezzo era tenuto artificiosamente alto (diciamo ENORME), e ora era di colpo accessibile:  
avere un oggetto che fino a 6 mesi fa poteva avere solo un ricco!  
Capiamo che era cool per molti.

Troppe telefonate, ormai era da consumatori: 
si DOVEVA telefonare per mostrare di avere l'orpello!
"ue' zia sto chiamando dal balcone" (il fatto che a 2m avevi una cornetta di un fisso non importava, era status piu' del c-tofon 12 pro turbo led odierno)
E questo mandava in crisi il sistema.


Arrivo' il DCS che faceva piu' roba, quell'affare che gli idioti scambiano per dualband (la sQuola, la grande assente in italia), e il discorso di WIND a cui venne vietato il GSM per alleggerirlo, permise un po piu' di roba ma non molto: la 1800 e il maggior numero di canali non bastarono:
Il peone doveva raccontare alla zia del colore della cacca del cane mentre lo portava per il giretto!
E indovina? in alcune zone non basto'!


Interessante notare che, nel frattempo, il sistema RTMS rimase in funzione per permetter agli africani di telefonare gratis, per loro, a caro prezzo, per il contribuente italiano, con telefoni clonati. (per clonare bastava spippolare sulla tastiera e usare la calcolatrice del dixan)
Bisognava che spiegassero, con lunghe telefonate gratuite, ai loro compaesani come venire qui in massa.
Quando Telecom venne privatizzata, ovviamente, non poteva trovarsi con in bilancio la voce “regali agli extracomunitari xxx miliardi” e finalmente il sistema venne chiuso nel 1996 per la privatizzazione dopo aver permesso milioni di telefonate a sbafo.
Sempre nello stesso anno viene bloccata la clonazione sugli E-tacs dove era un pochino piu' complesso farla.


Cosi', finalmente, arrivo' il 3G, UMTS, channel hopping e molti yabba dabba si penso' di aver definitivamente sistemato quegli ingrati degli utenti che volevano fare troppe telefonate. 

Stavolta non eravamo in ritardo cosmico, eravamo solo la vergogna della politica mondiale con l'asta del 2000 che rientrera' nella solita figura di merda all'italiana per almeno 4 motivi.
Il fatto di avere 1,2 telefoni per italiano, o con gli extracomunitari, un telefono per ogni umano in italia, neonati compresi, era sistemato. 
Forse.
Anche quando avessero telefonavano a casa giornalmente per comunicare la consistenza del prodotto canino non avrebbero potuto riuscire a saturare quell'enorme banda.
In teoria.

Ma ormai si voleva internette, che occupava banda a razzo.
E indovina, nonostante tutta la fatica fatta fino ad ora, in molte zone non riuscivi piu' a funzionare correttamente.
Fecero vari accrocchi, l'UMTS 2 e l'UMTS 2+, HSDPA e altre brutte parolacce, ma non bastarono per i selfisti che si mandavano le immaginette animate per ridere come in una catena di san antonio fra deficienti sotto acido. 


Cosi', per accontentare qualsiasi bue muschiato in calore drogato e con devianze, si decise per qualcosa di grosso il 4G (aka LTE, roba per sempre, Long Term, capisci a me) con una caterva di bande e possibilita'.
Ma l'utonto trova il sistema di fregare anche questo.

Per motivi non chiari aumento' la richiesta e allora fecero LTE advanced, perche long e' long road che dovrebbe durare molto long.

Ma le necessita' aumentano.

Il fatto che i nostri polli non sanno rimanere senza:

la possibilita' di vedere fantozzi mentre sono in treno,

non far la fatica di installare una mappa, meglio richiederla 300 volte annue online

Mettere le 200 immaginette che mai vedrai una seconda volta sul cloud: immagazinare a 5000Km di distanza la webcammata da 30 megacosi della solita pizza del giovedi' e' essenziale. Soprattutto se poi non ti ricordi la password quando cambi telefono.

Spippolare su instagram (guai se l'immaginetta piomba con un minimo di ritardo),
e, soprattutto, mandano ad instagram e soci l'immaginetta da 50 megapixel (perche e' bello avere 50 megacosi inutili) da convertire in 0.5 online perché non sanno usare il cellulare.

Pensa ci sono persino idioti che usano whatsapp per donare i propri dati in tempo reale!

 
Per questo in alcune zone la banda in eccedenza non e' piu' molta, nonostante il progetto the long term road che porta alla tua porta ventosa una connettività turbo ed e' meglio anticipare il disastro che cantare i Beatles.

Ecco che nasce il 5G, che permettera' di soddisfare tutte le nuove richieste presentate dal consumatore

parlare al telefono con i tutti termosifoni dotandoli di telefono cellulare, non vorrai che si sentano soli

avere il cane con lo smartphone, non sia mai che si perda, cosi' puo' avere le mappe online da consultare.

il gatto connesso con la webcam sul socialmedia, mai piu' che si perda uno stiracchiamento di un gatto!

Chiedere, ovviamente in fretta fretta, ad un americano di abbassare il volume alla tua radiolina (da 40E pagata 400) in italia mentre sta scaricando la musica dal canada e verifica, su un secondo device,  che ti trovi nelle vicinanze. Tuto sto caos perche non vuoi allungare il braccio mentre ti trovi sul plaid in mezzo al prato con gli scoiattoli che ti maledicono.

l'aspirapolvere che puo' risponderti al cellulare dal suo cellulare, ormai sono meno stupidi di un selfista medio. Skynet e' una rete di aspirapolvere.

l'autoradio always-on, non sia mai che facebook non sappia che stai andando al mare con tutta la famiglia usando quella auto e sapendo quante volte fate pipi'. Poi non lamentiamoci se sanno meglio di voi se avete bisogno di pannoloni.

E ovviamente fantozzi, che puoi vedere sempre sul tuo cellulare o il tuo pad, anche in contemporanea e con tanti megacosi 16k tubbo GDF SER UUG e qualsiasi sigla stupida che aumenta le dimensioni dello streaming senza darti vantaggi su quel povero LCD LUCIDO da 6".


Come e' chiaro vi e' una forte richiesta di 5G, meglio attrezzarsi in fretta: al cane scappa il piscio.


domenica, giugno 28, 2020

Addams, La famiglia




Addams, La famiglia

Nel 1964 quello che era "la famiglia dei mostri" era considerato assai controcorrente e molto molto innovativo.

Tanto innovativo che cinquant'anni dopo si sente ancora parlare di loro se teniamo conto che le vignette che hanno ispirato il telefilm sono ancora antecedenti, si può dire che fanno parte dell'umanità contemporanea.

Non aver mai visto la famiglia Adams e' come dire di non aver mai assaggiato le fragole: possono anche non piacere ma devi sapere cosa sono.

Nel 1998 in Canada, un altro Stato che spesso volentieri produce telefilm di qualita', rinnovò il mito con una nuova serie.

Se poi teniamo conto dei film che ha generato il marchio possiamo dire che non ce ne liberiamo più.

Perché, alla fine, siamo tutti un po' mostri e le nostra famiglie lo sono.

Del resto Charles Addams disse che per i personaggi si ispirava ai propri famigliari, non e' un caso che abbiano lo stesso cognome.

mercoledì, giugno 24, 2020

boris, una palla di pesce.



Non guardo mai i telefilm italiani.
Qualche poco furbo che non mi conosce potrebbe pensare che nel momento che mi dicono che e' italiano non lo voglio vedere per chissa' quale esterofilia... anche se negli ultimi anni comincio ad esserlo veramente per disperazione, un apparente esterofilo generico intendo, non e' possibile che non ne azzecchiamo una nemmeno per caso.
Siamo diabolici?
Un popolo che e' maledetto da satana?

Io sono di vedute molto aperte ma un telefilm italino lo becchi nei primi 20 secondi, ancora prima della prima battuta del personaggio, la sciatteria mi ha gia' fatto incazzare e cambio. 
Non e' che SCELGO di non vedere italiano e' che dopo 20 secondi di MEDDA capisco che non vorro' vederlo e incidentalmente la medda che mi capita e' prevalentemente italiana. 
Non e' preconcetto "siccome e' italiano non inizio neppure a vederlo", ma immediato vomito. 
Alla mia morosa arrivo a chiedere se lo schifo appena visto e' italiano, lei va su wiki e conferma il  disastro.
Solo un 0.1% della produzione italica non e' a livello medda secca. Diciamo che negli ultimi 5 anni l'unica serie/film italiano che non mi a fatto correre in bagno e' stato "il nome della rosa" del 2019: non eccezionale, ma godibile.

Ci saranno certamente altri esempi nel mondo di tali pattumiere, dopotutto se importano i film francesi con 45 secondi di faccione statico(dovrebbe essere espressivo, ma e' solo un carpa immobile che guarda in macchina) immagino che ci saranno tali schifezze in DE, FR, e PT. Io, pero',  non le ho mai viste.

Quello che cambia, nel prodotto italiano e' la costanza granitica nei risultati di merda: fotografia di merda da ripresa tipica del saggio delle medie.

Se riesci ad arrivare dopo i primi 5 minuti, mentre ti tieni il ventre con la nausea, arriva “l'attore” che scivola nel personaggio come una puzza in ascensore: invadente e fuori luogo. 

L'incapace apre bocca e parla con potente accento del suDD.
Capisco che quelli del suDD sono il 90% della popolazione italiana, a Milano e' piu' facile avere i nonni di Lecce che di Lissone, ma, porcapaletta, qualcuno che non sembra appena arrivato dai campi del suDD potete pure assumerlo come attore. 

Voglio dire, per le stesse ragioni (i numeri), la maggior parte di miei amici e' del sud, ma non parlano come un immigrato degli anni 50 strappato improvvisamente dalle coltivazioni. Forse saro classista piu' che razziasta, ma se parlo con la mia amica pugliese parla italiano con un accento appena percepibile se presti attenzione. Del resto io stesso dico "acceLLerare".

Stendiamo un velo pietoso quando ci sarebbe bisogno di sottotitoli. Capisco che molti italiani capiscano, ma non e' un prodotto “italiano”
Arriviamo a far fare persino le parti della mala milanese ad uno che parla con accento del suDD (si Scamarcio, sei un'attore di merda e non capisco perche non ti hanno preso da mcdonalds)

Prendiamo Boris, guardato perché dopo che tutti ne parlano benone, anche da un commentatore, e' il solito prodotto di medda.

L'idea e' anche buona: prendiamo il fatto che in italia per ragioni di mancanza culturale produciamo merda e poi facciamo un telefilm che prende per il rame la cosa.

Ci sta, e' evidente, come sparare sul pianista o sulla crocerossa: Facile.

Qui abbiamo piu' di un problema, perché come al solito vogliamo prendere per il rame i colleghi..., ma poi facciamo medda. Il bue che da del cornuto...

Non sprechiamoci troppo, sicuramente fare un fulmicotone come Mrs Maisiel non me lo aspetto da una itaGlia a corto di idee, ma qui siamo nella tristezza. 
Le idee di Boris sono esageratamente poche: le gag carine che andrebbero messe in una puntata vengono diluite per bastare alla serie intera.
Le idee parcellizzate, 2 o 3 a puntata, senza caratterizzazione dei personaggi (es, perché parla con un caxxo di pesce?), vengono allungate artificiosamente, con stacchi lenti e con mosse da commediante da avanspettacolo perche' coprano la puntata donando un torpore al tutto.
Il tutto con la serialita' anni 50, ellery queen era piu' brillante e lo consiglio, fa vedere chi ha inventato alcune cosette. Boris non e' consigliabile, ore perse.

Colonna sonora, cos'e'?
La sigla e' una cosa buttata li da Elio (caro, puoi fare meglio che cambiare le parole ad una tua canzone, lo sappiamo entrambi) e la colonna sonora e' di fatto inesistente. Non avendo musicisti in Italia e' difficile trovarne uno.

MA la pare piu' caratteristica del telefilm “semo italiani” arriva  proprio dalla fotografia.
Anche perdonando l'uso degli spezzoni riciclati, manco i visitors del 1983 arrivavano a tanto, che avevano la scusante che un'astronave costava farla vedere volare,  fa schifo.

Se prendi in giro chi con la luce fa pena, non fare la stessa cosa per prenderlo in giro. 
Puoi anzi giocare con questa cosa, le riprese del “tempo reale” le fai bene e la “serie” la fai vedere sfatta all'italiana.

Sarebbe come dire che prendo in giro l'italiano di un autore contemporaneo e poi scrivo come sapete che faccio un libro dove racconto come si dovrebbe fare facendo peggio. Mi sto prendendo per li rame da solo.

Prendiamo la prima immagine, una scelta a caso


Questo e' come non si fa l'illuminazione
Scena buia, non si capisce che colore sia la giacca in primo piano e non si distinguono i visi. E' l'illuminazione tipo del telefilm Boris (sottotitolo: come non fare una ripresa, manuale degli orrori per aspiranti registi).
Mettiamo per assurdo che e' stata fatta per dare quel senso di desolazione&abbandono?
No, la scala e' illuminata in maniera chiara, perche?, piaceva la scala?
le fluorescenti (perché di colore diverso dal set?) con un alone modello webcam di telefonino, 
il TV non illumina i visi (caxxo, come siamo scesi in basso!), ma e' piu' illuminato dei nostri  interpreti e ha un riflesso caldo in antitesi con le FL fredde
Lo sfondo con due temperature di luce diversa (perche?, non esiste motivo!) e spezzato, ruba l'occhio dal primo piano.
e potrei andare avanti ancora su questa roba. Ci potrei scrivere 2 pagine. Ringraziatemi che ve le risparmio.

io vedo un'immagine cosi' di medda e cambio canale all'istante: se tu non hai rispetto per me, io perché devo guardarti?

la conferma che non e' per dare un'ambientazione truce al set lo si vede bene negli esterni del cortile





abbiamo 3 piani e 3 illuminazioni da gestire:

Il primo decisamente sottoesposto e' il fonico con il casco. Perché poverino non meritava di essere visto da noi. Vorrete mica lavorare per permettere di impressionare il sensore: ue' guaglio' troppa fatica

Poi arriva il nostro eroe fulcro dell'azione e abbiamo un maglione perfettamente espressivo. 
Il maglione e' perfetto, un po scuro, ma ci sta, e' ok, e' li che abbiamo puntato  il sekonic, perche ci interessava il maglione. 
Al regista interessava farlo vedere alla nonna che ne ha uno uguale.
Meno la faccia con il mento in ombra l'orecchio sx (nostra dx) perfetto e il resto in vacca.
Gia' perche' non vogliamo usare un pannello (quello che portano avanti e indietro) per il viso del ragazzino, perche altrimenti il fonico (troppa fatica, ricordiamo) diverrebbe tanto nero da non distinguersi piu' nemmeno che e' umano, e non possiamo farlo, come conseguenza, neppure con l'eroe che ha quindi mezza faccia sfondata.

Infine il fondo, avendo cannato completamente l'esposizione e non volendo gestire la luce, manco alle riprese fatte dai cameramen d'assalto frega cosi' poco la luce, e' completamente sovraesposto e sfondato.

Ma due caxxo di pannelli era cosi' difficile montarli?
Non e' solo un problema di costo, certo li devi preparare prima, devi calcolare quando ci sara' la luce giusta, ma su amazon li trovate a 50E cadauno. Oppure noleggiate due fari.


Prendiamo un qualcosa di fatto a regola d'arte, certo e' il top, e' fatto da HBO e non da micio micio bau bau, ma usiamo 3 cose da duri e toghi difficili da fare per vedere dove si deve andare.




3 esterni difficili, pittati da urlo.
Dentro al chiuso e' facile, fuori e' da fuoriclasse.
Nulla e' sovraesposto, come potrebbe, non siamo idioti selfisti con la webcam, siamo professionisti.
Nulla e' veramente sottoesposto.
Gli occhi sono perfettamente in luce, con la luce che cade sui visi, dove noi andremo naturalmente a guardare, con le informazioni del tramonto o del momento.
Il vecchio e' colpito dal tramonto, ma non vedete mezza faccia nera, sulla faccia ha almeno 2 lampade, potete distinguere i denti, la barba e ha 2 orecchie come ci aspettiamo da un umano.
La scena drammatica, quindi scura, del tizio di spalle, e' ineleggibile, piatta, perfetta.
Quando vedrete scene con visi neri, o problemi, se non sono piccole sbavature sono desideri per fare scena.

Ogni scena ha un direttore della fotografia e una serie di teli e illuminatori che giocano a riempire le ombre. 



e ovviamente e' cosi' che si fa un interno buio e con lo sfondo illuminato dai tubi: le facce si vedono, sono perfettamente intellegibili, no?

Poi certo dovete aver un buon tv (senza dimming, mi raccomando!) senza castronerie, senza contrasti adattivi, senza miomao cinocoreani che aprono le ombre a tradimento, senza "turbo diGnamics" per vedere tutta sta gloria e magnificenza.

Vi dico solo che il VPR e' tanta roba, ma sul mio PC con un CRT e' fantascienza.

La differenza fra il top del professionismo e 4 amici che anziche' andare al bar si sono messi a fare un video fra una birra e l'altra. 
I primi, i professionisti, vanno pagati ed e' giusto che abbiano successo.
I secondi, che sono piu' conciati dei pantellas, se sperano di aver fatto piu' di un sollazzo estivo fra amici sono da ricoverare.


edit -------------
Come detto nei commenti vediamo in una scena come si fanno le riprese "normali".
il regista (soprano 2x04) parla della scena che vedete alle sue spalle e si vede il traslucido che fa si che la scena sia perfettamente illuminata, lo vedete  dietro che lo e',   e si vede bene sopra la S gialla la differenza fra la luce diretta e cruda e quella smorbidona del telo: meglio, come al solito, non e' di piu' come credono i selfisti da 100megacosi delle loro webcam di medda.

Viene da dire come hanno fatto a riprendere il regista e il mafiosetto in primo piano visto che avendo l'inquadratura alta non puoi nascondere un pannello di piccole dimensioni


 La scaltrezza di un tecnico luci con le palle fa avvenire la scena sotto un telone che puo' rientrare nella sceneggiatura: il tuo cervello dice che e' li per ombreggiare, il fotografo sa che e' li per ben altro.
Per dare carattere, tanto stiamo su di un set, ecco il faro per dare luce agli occhi sbattuto li a far da quinta e completare l'immagine.

Se volete fotografare la morosa portatela sotto quel coso e datele un niente di flash: successone assicurato.




Alle volte ci vuole poco, una tenda da 70E al supermercato, per fare la cosa giusta. Ovviamente non sono solo 2 i pannelli e si e' scelto il momento giusto. Sui teli ci sono puntati dei proiettori,  in maniera che le riprese da sx a dx che avvengono sono coerenti

non e' che e' roba nuova e arcisegreta, il tenete colombo, non e' un caso che siano andati avanti 30 anni a farlo e non e' sgradevole neppure oggi


e' in controluce, con una luce ben bilanciata con la finestra (reale o meno non interessa) e senza ombre strane.
Questo, se teniamo conto cella conversione di formato dall' NTSC e altre facezie, confrontiamolo con "l'alta definizione" di boris. 
Ricordo che all'epoca si riprendevano con pellicolaccia da 2 soldi con una grana pazzesca (per risparmiare sulle luci), stando attenti a non consumarla perche' costava, era un telefilm dopotutto, e poi riversata in video, spesso con grandi perdite.
Non potevano vedere se "avevano fatto bene", era pellicola, era solo una questione di manico.

Eppure, eccolo li, il peter falk che con i suoi  480 del povero ntsc vi guarda con una definizione che il 1080 di boris si sogna di notte.

Vogliamo far affondare definitivamente il barcone da immigrati di boris?
Prendiamo il padre di colombo, ellery queen (girato nel 1974), prodotto dagli stessi.

Woah, il ghiaccio non e' sfondato!
il maglioncino e' rosso, anche sulla manica in ombra, e vi risparmio gli interni dove le cose sono molto meglio.
ora, 33 anni dopo, con esposimetri che si sognavano, come lo zebra pattern, con la possibilita' di vedere che caxxo stai facendo in tempo reale e non dopo 5 giorni, con oltre il quadruplo dei pixel e una dinamica che si sognavano di notte dopo un contatto con unTIR, con spieghe del genere persino su internette, con scuole (ok, non in italiatta) eccetera tu mi fai questo
 

davvero?
Mi stai prendendo per il rame lutezio?
Cosa mi stai facendo vedere?



Si chiama cura, professionalita', cultura, capacita' e scuola.



lunedì, giugno 22, 2020

westworld


Westworld
prendete uno dei più acclamati scrittori di fantascienza che è riuscito a farsi passare per romanzo non di fantascienza.

Prendete un film fortemente voluto da quest'ultimo che all'epoca non era assolutamente male e rendetelo attuale.

Prendete una pacata di soldi, perché per fare le cose perfette come si vedono qui non le fate certo con il direttore della fotografia italiano reclutato con “ue', ma ti fa curricolo”. Poi serve altra gente professionista per realizzare il tutto.

versate un richiamo ossessivo e circolare alla trama come un un giorno della marmotta, ma su di un livello mostruoso e ampio.

Mezzo Kg di sapienza, dei costumisti, delle location, dei...

Mettete tutto in un mixer ad alta velocità con gli effetti speciali che si possono ottenere oggi a basso prezzo e mettetene un po', non troppi, ma abbastanza per far sembrare di trovarsi nella fantascienza, nel futuro.

Aggiungete a mo di guarnizione il fatto che oggi l'intelligenza artificiale si parla molto più che una volta dove anziché essere una cosa da svitati lettori di riviste americane è una cosa che si usa tutti i giorni ma che non se ne conoscono i limiti visto che è una roba appena agli inizi.

Come possiamo parlare di questo telefilm?
Per carita', puo' non piacere che la trama sia una serie di flashback e flashforward e molti, fino alla fine, non capite che lo sono. Stordente e difficile da seguire, diciamo che hanno esagerato, ma e' interessante notare il livello di complessita' raggiunta.
Puo' non piacere l'ossesssivita' della ripetitivita', del controllo, della circolarita'.
In pratica tutti i giochi e le leve che usa solitamente uno sceneggiatore con parsimonia dovuta alla fatica d'implementazione qui compaiono non in una o due presenze, ma a decine, non e' un piede di porco che apre la porta della narrazione, ma l'intero catalogo in vendita da “postal ladron”.

Esce fuori un prodotto estremamente di qualità.
Discretamente recitato e con una trama circolare veramente degna di nota, molto più complessa di quella che poteva fare un film di quell'epoca e di quella durata.

Se non lo avete visto dovete tuffarvi.
La prima serie' e' un Olimpo, la seconda si barcamena un pochetto, magari non era prevista.

Sottolinea in maniera esagerata che le serie televisive sono il prodotto di punta, non penose cose come thor, e punta il dito che nazioni senza cultura come la nostra non possono ambire a produrre tali cose.
Qui non sono solo i soldi, non basterebbero.
Ci sono gli sceneggiatori che hanno fatto una trama contorta, ma che si incastra,
ci sono i direttori della fotografia che sono mostruosi, i nostri fotografi anche in studio non tirano fuori meta' di quella roba,
gli attori che fanno gli attori, non sembrano operai che fanno il dopolavoro, ma pensano di essere una star
i cameraman che non pensano di essere degli dei ma fanno il loro sporco lavoro alla perfezione.

Se una inquadratura fa schifo e' perché deve fare schifo, non perché non ci siamo ricordati di accendere i fari perché oggi il tecnico luci oggi aveva un colloquio in un fast food.

A questi livelli di narrazione e realizzazione possiamo dire che il romanzo e' ormai sostituito, e confermato dai dati, secondario culturalmente ai telefilm.

Questa e' la cultura, e' generare nuove cose, nuovi contenuti.
Un prodotto come questo fa mettere il dito nella piaga della nostra italica ignoranza, mancanza di cultura, incapacita'.
Continuare a dire che siamo il  paese della cultura perche', come la grecia, 2000 anni fa eravamo in gamba e durante il 1500 abbiamo avuto un periodo di produzione di arte e' bello.
Ma parliamoci chiaro: negli ultimi 50 anni cosa abbiamo fatto?
Una manciata di libri, una dozzina di film accettabili e una montagna di medda non degna di ricordo.

Westworld puo' non piacere, ma setta standard enormi e qualita' eccelsa e notevole.
Un poster delle possibilita' e produzione futura.
HBO, come al solito, mostra di avere le caratteristiche da outsider.

domenica, giugno 21, 2020

A- Team




A- Team

Esistono tutta una serie di caratteristiche che possono essere date per rendere diverso o accettabile il protagonista. 
Bellezza, 
intraprendenza, 
leadership 
quel trovarsi fuori dalle righe. 

Bene! 
i produttori hanno deciso che tutte le caratteristiche possibili ed immaginabili dovevano essere messe dentro un calderone con una passata di frullatore ed alcune di queste appoggiate poi sul piatto come tipiche di un singolo membro dell'a-Team.

La trama, cos'era la trama? 

Aspetta, ora che ci penso non lo so come non lo sapevano molto all'epoca quelli che facevano i telefilm.
Come dire, negli anni 80 non si chiedevano spiegazioni. 

Una serialità esasperata ed è quasi impossibile sapere l'ordine di visione per un gruppo di simpatiche canaglie che all'epoca sbaragliarono la concorrenza fatta di noiosi programmi televisivi. 

Buonisti all'inverosimile, con milioni di colpi d'arma da fuoco senza che ci fosse un morto. 

1,2,3,CASINO!

Insomma dei bambini che giocavano a guardie e ladri col sorriso sulle labbra e raccomandandosi di bere tanto latte: come fare a non amarli.

Ciò non toglie che il peso degli anni si sente tutto come produzione, ma è ovvio il perché uno spettatore di bocca buona non può che stravedere per loro..

sabato, giugno 20, 2020

neri, bianchi, blu.... marroni







Oggi facciamo incazzare un po di gente che si sente "non razzista" con un vomitino disarticolato.
Facciamo incazzare i peones,
quelli  che prima erano tutti seguaci di greta, ovviamente senza capire un caxxo del messaggio,
poi sono diventati tutti delle sardine (senza capire neanche cosa volevano, l'importante e' fare casino),
poi gilet arancioni (ancora piu' difficile capire, se ne esite uno, il messaggio) infine,
adesso,
sono tutti black lives matter (qualunque cosa significhi, matter e' una parola difficilina, un po jolly, quanto hanno capito?)...
sempre che il negro (stavolta non detto "da lombardo" e quindi consideratelo dispregiativo) non esca con la figlia. Perche alla fine, va bene i diritti altrui, fino a quando mi stanno lontano.

Al di la che, tecnicamente parlando, un razzista e' uno che prova odio per un cavallo visto che il  documento d'identita', almeno per il momento, lo puo' avere solo una singola razza. Quella umana.
Cosa non certa per il futuro visto che  qualcuno propone l'uguaglianza con gli animali: Caligola che voleva far console il proprio cavallo, forse non aveva tutti i torti per tante ragioni...
Forse sarebbe meglio etnista, colorista, originalista, vabbe' materia controversa e stupida in origine quella del "razzismo".

Comunque accade spesso che una minoranza decide di essere importante e/o decide che e' trattata male.
Perché, parliamoci chiaro, quasi tutti tutti si sentono trattati male dagli "altri" (basta vedere il successo dei grillini) e storicamente tante categorie hanno SERI problemi oggettivi.
Pensiamoci bene, gran parte della popolazione fa parte di qualche minoranza. Minoranza perche' sono specifici, ma uno che non fa parte di una minoranza e' in realtà una minoranza.

Se poi parliamo di persone che non hanno avuto una gran vita bisogna trovare qualcuno a cui dare la colpa ed e' facile darla a chi rompe il cazzo, tipicamente un'alta minoranza, preferibilmente piu' debole e meno "tanta". oppure agli "altri" un contenitore sempre piu' indicato per evitare di dover fare analisi tediose.

Questo porta a storture percettive e paraventi ed eccessi.

Ma, alla fine l'eccesso contrario, qualsiasi eccesso in realta', provoca risacca, risentimento.

Lo vediamo anche da noi: per far si che "siamo BBuoni" schiaffiamo al governo una stronza come la kyenge: non e' stronza perche nera, non e' perche' e' di origini africane o cos'altro, ma perché quando apre la bocca e' persino peggio delle aluatte medie al governo.
Le scimmie, parratine, aluatte o altri pongidi sono ben rappresentati nel nostro governo, metterne una con la pelle piu' scura non ha migliorato la capacita' di produrre concetti.
L'errore di mettere benzina sulla benzina.
Voler a tutti i costi, da razzisti (?), mettere una persona colorata al ministero senza fare una ricerca adatta e' automaticamente far fare una pessima figura ai neri: e' questo quello che volevano i DS?

La kyenge, sulla carta, e' anche istruita, piu' del governante medio (oggi con i grillini svetterebbe). MA non puoi certo andare al potere con obbiettivi stupidi e non condivisibili e dire certe cose in quella maniera.
Se la kyenge anziché un sacco di patate nero fosse una gran gnocca bianca e avesse detto  un decimo delle stronzate che ha declamato sarebbe una puxxana. Vedi Minetti. (se e' carina e' puttana, e' razzismo anche quello?).

Ho parlato della kyenge perche e' un caso incredibile.
Per levarla dalle scatole, quando alla fine si e' capito che era un generatore di merda peggio di Dimaio,  come sanno spesso fare i DS, ha avuto un promozione ed e' finita in EU dove quelli come lei vanno a far incazzare i tedeschi e i francesi.
Chiediamoci perché non siamo credibili in europa: mandiamo i peggiori a mostrare agli altri le nostre idee. Chiediamoci che danni potrebbe aver fatto costei.

Ora guardiamola dal punto di vista delle decine di "bianchi" del DS che hanno visto sfilare davanti la tipa nera nella corsa verso la poltrona perche e' nera.
Anche se erano altrettanto inadatti, e non avrebbero mai avuto il posto, lei diventa la "nera stronza", con "nero" ben sottolineato, d'altronde e' stata scelta per quello, no?

Come conseguenza di pancia verrà diffusa la diceria: tutte le nere (colore) sono automaticamente stronze stronze.
Come siamo limitati noi umani, che si parli di valvole, fotocamere o persone i concetti sono giusto un paio.
Questo importante e chiaro concetto di alta complessita' va a far compagnia alle gnocche puxxane, le bionde facili, le oche eccetera.

Cari DS pezzi di scimmia (che una scimmia intera e' molto meglio) volevate veramente far vedere agli italiani che vi fregava qualcosa dei neri, magari mostrando che potevano essere migliori?
Bastava prendere un candidato con la testa sulle spalle, istruito, che mostrava di sapersi comportare rispettato da tutte le decine di etnie che abitano questo paese diviso.  
Capisco che lasciando entrare soprattutto disperati non e' che sia facile trovarne uno, insomma non puoi mettere al governo uno che manco parla l'italiano e che non sa neppure dove si trova l'italia.
La scelta diviene difficile.
Pero ci sono ottime persone di tutti i colori,  il bancarellaro africano del mercato da cui ogni tanto mi fermo per chiacchierare (conosciuto quando ho comprato da lui i copri divani) parla 5 lingue piuttosto bene, coniuga i congiuntivi meglio di me, ha una discreta cultura.
Pero non e' cosi' nero, e' cioccolato al latte, e' quello il problema?
Deve essere molto nero cari razzisti del DS?

Questo per dire che e' giusto che ci siano rivendicazioni, Rosa Parks, martin luther king e via discorrendo.
Non appoggio, ma comprendo, le rivolte di decine di anni fa. Odio la violenza, sopratutto se praticata su di me (W.Allen).
Capisco che chi viene spinto al limite sbrocca.
Se metà di quello che ho letto e' vero e' tutto conseguenza della situazione.

Ricordiamo per bene che oggi bisogna favorire i neri negli usa, e in pratica, come visto, anche qui si sta per fare. Come le assurde quote rosa, poi arriveranno per i gay, per i genitori (uno e due), per i grassi, per gli ignoranti, per...i neri.

Per cio' abbiamo situazioni oltre limite del ridicolo con gente che non poteva essere nera.
Ho visto un film sulla guerra con ufficiali di marina neri.
Peccato che all'epoca ai neri non era concessa la marina. Giusto o sbagliato che sia un nero non puo' fare quella parte.

Ora pensiamo un attimo a quello che arriva in TV dagli states.
Avvocati di successo con una bella fetta di neri,
dottori con un bel 30% di black edition,
i capi della polizia belli cioccolato,
le rivolte con tutti i neri.
Per non parlare di tanti telefilm all-in-black dove il bianco e' una rarita'.

Chiedetevi un attimo: quanti sono i neri in USA?
Miei conoscenti hanno azzardato fino ad un bel 60%, i piu' tranquilli un 40% con una sola eccezione di 30%.
Voi quanti pensate che siano?
Fermatevi e provate a dire un numero. (provate a fare la domanda ai vostri amici, per ridere, magari datemi i risultati sotto)

vi do una notizia: sono solo il 13%.
Diamone un'altra che racconta la storia, al momento della liberazione nel 1870 erano il 13%, 3 milioni,  ma nel frattempo sono arrivati i messicani, gli irlandesi, gli italiani...
In pratica si sono riprodotti a bomba, cosa che porta poverta' (ricorda le periferie delle grandi citta' del nord nei 60-70?).

Poverta' vuol dire meno studio, eccetera eccetera.
Sai, quando hai 10 figli ed esci senza una lira dalla schiavitu' sono caxxi per i tuoi, tanti, figli.

Tutto questo per tornare ai fatti di cronaca del casino nato per il negher (negro per un lombardo non e' negativo, e' solo un colore) accoppato l'altro giorno.
Non voglio entrare nella questione, poteva essere che il poliziotto era uno del kkk, o il nero della lega per l'accoppaggio dei cops (anche entrambe!), non mi interessa per il senso del discorso.

Da molti notiziari, come al solito saranno una pedestre ricopiata dagli usa con Gtranslate, sembra che la pola USA accoppi solo neri e piu' volte al giorno con particolare gaudio...

Dal primo gennaio del 2015 fino a settimana scorsa le vittime della polizia USA sono state 1502: 
732 bianchi, 
381 neri e 
382 appartenente a un’altra minoranza etnica (asiatici, latini e compagnia)

quindi la pola USA accoppa 15 persone 11 non sono nere, i neri sono "solo" 4?
Cominciamo a vedere la percezione?
ok, essendo solo il 13% della popolazione stiamo parlando del 23%  dei colorati che e' comunque statisticamente importante.
Effettivamente e' piu' probabile che accoppino un nero.
Ma non e' certo "accoppano solo neri".
Immagino che se la statistica fosse per istruzione sarebbe piu' corretta che per colore della pelle.
Del colore non ci frega nulla e fare una statistica del genere, basata sul colore, e' razzismo.
E' razzismo perche' se si va a dire "i neri si accoppano di più" sembrerebbe qualcosa che e' insito nel DNA dei neri. Se invece analiziamo le coorti (anagrafiche, di residenza, d'istruzione, di censo...) potremmo scoprire, al contrario dei razzisti che inneggiano al colore (raro esempio di auto goal megagalattico), scoprire l'origine del problema e porci una toppa.

Ma torniamo a noi.

Spesso esistono categorie di persone che fanno fatica ad uscire da un limbo fatto di poverta', soprattutto mentale.
Costoro passano generazioni ad essere, non esiste altra accezione, inferiori.
Queste categorie possono essere caratterizzate da tratti inconfondibili, l'accento, il colore della pelle, la provenienza.
Accezioni, come la provenienza, che spesso sono il loro stesso male.


Parliamoci chiaro, se e' vero che un ricco milanese puo' essere un gran idiota, e' pur vero che avendo a disposizione scuole, una societa' variegata, biblioteche e danari se e' un'idiota e' perche e' venuto male di produzione.
Non tutti, purtroppo vengono bene.
Generalmente direi che ha una strada spianata, facile e se e' sveglio puo' divenire un berlusconi.

Altrettanto vero che se nasci in Calabria, anche se sei uno sveglio, e' meno probabile che tu sia allo stesso livello del milanese con i dane'.
Brutto da dire, ma e' cosi. Lo dicono le statistiche.
L'ambiente, i professori che sono peggiori, e' PARTE del processo di costruzione dell'umano.
Quelli che non rispettano il mood sono eccezioni, nel bene e nel male.

Un nero, figlio di un dottore, di Mahattan che va al MIT ha molte porte aperte.

Se nasci in Algeria, anche se sei chiaro di pelle, parliamone.

Questo causa dei bias cognitivi, dei preconcetti: il nero che parla da nero e' stupido, il napoletano idem. (come disse il capitano kirk in boston legal, dove finalmente recitava, disse che per lui Obama non era un nero: non parlava da nero. Una serie comica puo' dire verita' che altri non possono permettersi)

Il problema e' implicito, anche se non lo vogliamo, il ns cervello sa che e' cosi'.
E forse e' anche giusto (in ottica di risparmio di costosa CPU e vita nella giungla) che si fa di tutta l'erba un fascio.
Se sentite parlare napoletano o veneziano di chi vi fidate?

Se vi trovo un affarone di appartamento da 200m^2 al prezzo di una bettola voi siete felici.
Molti di voi rifiuteranno se dico che al piano terra si trova un'enorme  ritrovo di islamici sunniti.
Pero' gli stessi non avranno nulla da dire se un ritrovo di buddisti e' li di fronte.

Chi nega questo e' semplicemente un bugiardo.

Torniamo al nostro

in usa vive una società molto variegata, armata, dove gli stessi poliziotti rischiano la vita anche quando fermano un'auto per eccesso di velocità.  
Non e' un caso che andate in USA non e' un caso che scendiate belli allegri a tarantelle e vino "ue' guaglio' " rischiate molto, almeno una scarica tramortente, se siete fortunati.
Dovete stare molto tranquilli.
Il perché e' molto semplice: troppa gente tiene nel cassetto una pistola e tende ad usarla.
Il poliziotto USA ha paura!
e ha molta paura dei neri (500.000 aggressioni di neri vs bianchi l'anno). 
Dal 2010 a oggi, la media è di 149 poliziotti morti annuali, cominciamo a sospettare che per un cittadino nero e' meno probabile essere accoppato rispetto ad un poliziotto di qualunque etnia.

Immaginate un poliziotto che opera e che ha una  fifa blu  e sa che alcune categorie sono problematiche.
Senza andare lontano: il 99% degli spaccia dalle mie parti sono colorati, solo che da noi sono sono intoccabili e stanno in centro citta' senza che nessuno puo' toccarli.

Con questo non voglio dire che se sei nero non hai dei problemi, li hai ma non perché sei nero e tutti ti vogliono male, ma perché vi e' una situazione di partenza svantaggiosa che, per motivi interni ed esterni al gruppo di persone, causa un gap. 
Per alcuni il gap e' di possibilita' e opportunita': raggiungere le vette, ma anche discreti pianori,  sia difficile, altri decidono di andare a percorrere vie "facili" che aumenteranno il gap.
La differenza fra una vita "povera" rispetto alle possibilita' individuali e una "criminale".

Come quando parliamo dell'italietta, non bisogna far conto delle rare eccellenze che sbucano, altrimenti pensiamo di vivere in un paese HiTec anziche' rurale.
Se guardiamo  i fuoriclasse esistono da sempre e comunque la prima industriale donna ad essere milionaria non fu una bianca istruita, ma una nera nel 1917
"sono una donna che proveniva dai campi di cotone del sud. Sono stata promossa lavandaia. Poi sono stata promossa cuoca e da lì mi sono promossa da sola nel mondo degli affari"

Questo non toglie che essere nero sia un problema negli USA e, grazie anche ai DS con le loro interferenze multiple e stupide, anche qui stanno diventando simbolo di problemi.
Si crea un sillogismo nuovo: nero=malfattore.
Non e' escluso che fra qualche anno si lamenteranno di essere uccisi dalla polizia italiana. O forse no, se passate nelle strade di molte citta' sembra di essere atterrati a 3000Km di distanza. Noi il 13% lo abbiamo superato.

Detto tutto questo non sembra assurdo eliminare via col vento, fermare i moretti, ed evitare, in un barocchismo senza fine, tutta una serie di discorsi come se "nero" fosse un insulto e non un colore?
Se fossi un nero mi incazzerei il doppio perche' non  me ne frega nulla di un cioccolato o di un vecchio film, magari preferirei avere una vita migliore, di non essere scambiato per un rapinatore e processato solo perche' e' piu' probabile che sia stato un nero.
Non sarebbe meglio per tutte quelle teste di  rapa che vogliono fare gli amici dei neri promuovere scuole e formazione e magari evitare di creare classi di intoccabili spaccia neri?
Se lo aveva capito una ex-schiava dell'800, che promuoveva e pagava scuole di livello per i neri,  e' proprio cosi' difficile arrivarci oggi a 120 anni di distanza?
Non a caso in DE per gli immigrati ci sono scuole speciali obbligatorie.
Perché se uno e' convinto di essere una bestia, ha la cultura di una bestia, si comportera' da bestia.
Ancora una volta il colore non e' che una scusa, una casualita'.
Magari e'  gestire l'immigrazione a caxxo come da noi, o nel caso degli USA fenomeni come l'autoghettizzazione o il chiudere un occhi su certi problemi.

Ma forse e' che i gruppi che si aggregano nell'odio fanno comodo ai ben pensanti cosi possono far finta di schierarsi con gli "inferiori" con magnanima compassione dall'altezza del loro trono di "superiori", quasi Dei.
Se poi sono facilmente identificabili come "neri", "messicani", "gay","terroni", "napoletani" o "quella cosa che e' facile da etichettare" tanto meglio.
Se non ci fossero piu' "inferiori" come possono mostrare la loro grandezza magnanima?


PS
sarebbe pure da definire "nero" che io non ho proprio capito bene.
Perche le statistiche sul colore  "nero" cosi' a caxxo mi stanno sul  birillo.
a quale gradazione di colore si e' nero?
Voglio dire uno Ovambo della profonda Namibia e' nero di certo e uno svedese e' piu' fluo piu' che bianco. O forse no, il nero e' molto piu' nero di un ovambo, il nero e' 0-0-0 e sul mio monitor l'ovambo e' piuttosto chiaro.
Ma un arabo, e' nero?
Un siciliano alcune volte non e' proprio bianco, e' sul marrone andante: e' nero?
Per le fotocamere una pelle  bianca (sapete che gli esposimetri nascono per i bianchi, vero?) e' un18%. In pratica il 40% degli italiani e' un nero?
Ma anche un lombardo DOC ben abbronzato non e' propriamente bianco (a me due romanazzi hanno scambiato per un beduino che conduceva cammelli, storia lunga) quindi sarei un nero che si nasconde, tipo la checca nell'armadio?
Caxxo, datemi un pantone di separazione fra bianco e nero, cosi' sappiamo chi e' nero e chi e' bianco.   Dalla gradazione X uno e' nero, da sotto e' bianco.
Perché io sospetto che molti bianchi delle statistiche siano neri e viceversa.
bianco, come gia' detto nei discorsi delle lampadine, non vuol dire un caxxo.
Se proprio dobbiamo fare i razzisti, almeno, facciamolo bene.


le etnie in usa:
1     tedesca      46.403.053     14,7%
2     afroamericana      38.785.726     12,3%
3     messicana      34.640.287     10,9%
4     irlandese      33.526.444     10,6%
5     inglese      24.787.018     7,8%
6     americana   22.746.991     7,2%
7     italiana      17.285.619     5,5%
8     francese      10.275.066     3,1%
9     polacca        9.385.766     2,8%
10     scozzese        5.409.343     1,7%
11     portoricana        5.174.554     1,6%
12     norvegese        4.445.030     1,4%
13     olandese        4.289.116     1,4%
14     svedese        3.933.024     1,2%
15     cinese        3,852,099     1,2%
16     indiana asiatica        3.303.512     1,0%
17     scozzese-irlandese        3.046.005     1,0%
18     russa        2.843.400     0,9%
19     indie occidentali        2.824.722     0,9%
20     filippina        2.717.844     0,9%

edit:
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manco 2gg dopo aver scritto sta' stronzata ecco degli idioti a forma di pesce che inneggiano al black power in quel di sanremo
come nel 68
Non trovate che questi idioti intelligenti come delle sardine sono un po troppo candini per essere orgogliosi di essere neri?
il 90% dei loro potrebbe essere crucco piu' che nero (fra una 50 di idioti uno solo e' nero, messo in prima linea per farlo vedere, e ha senso)
Ma loro sono migliori... sono superiori!
per quello vogliono piu' neri a caxxo senza gestione alcuna, cosi', domani, ci saranno problemi raziali e potranno dire "ma io sono per l'integrazione da sempre"
 

sabato, giugno 13, 2020

ALIAS





Alias è un prodotto che è stato creato per poter spacciare della fantascienza a chi non sa cosa sia.
 Un po come altri telefilm

Allora hanno confezionato all'interno di un affare che sembra spionaggio non solo della fantascienza ma pure del cyberpunk. 

Dal punto di vista tecnico (ripresa, cast, danari) il risultato molto buono ma dal punto di vista della fruibilità è semplicemente merda pura. 

Ogni volta che trovano un ostacolo da assegnare alla trama non sanno poi come andare avanti e allora inventano all'ultimo momento un oggetto che cosa qualcosa cosando una soluzione. 

Il problema di questo andazzo e' che quando fai delle regole di gioco non puoi continuare a cambiarle.

Se e' ok il fatto che all'interno della borsetta hai un rossetto laser che fora due metri di cemento armato (se non e' fantascienza questo!) non puoi trovarti poi in difficoltà ad aprire una porta di cartone pressato.

Se inventi un satellite sotto il tuo comando è in grado di identificare un DNA all'interno di una prigione sotterranea semplicemente volandogli sopra non puoi assolutamente pensare di non saper trovare la stessa persona che cammina in città 15 minuti dopo. 

Tutte le puntate che ho visto sono continui jojo: si inventano difficoltà e subito dopo si tira fuori dal cappello qualcosa che sarebbe servito anche prima o fra 10 minuti. 
Però 10 minuti dopo a nessuno viene in mente di riutilizzare quello che si è usato 10 minuti prima evidentemente i personaggi sono tutti imbecilli.

È come se il sig  harry potter quando si trovasse a che fare con un mangia morte e la maggior parte delle volte non si ricordasse di essere un mago!
O sei un mago o non lo sei. 

O hai un rossetto laser, che contiene più energia di una portaerei, in borsetta o non ce l'hai. 
Una volta che si definisce che hai un rossetto laser in borsetta lo possiedi, non puoi senza motivo dire che impossibile aprire una porta di cartone. 

Se inventi una difficoltà per evitare che la trama assomigli a una serata al bar tra amici ubriachi devi immaginare un modo per risolverla elegantemente senza che cozzi contro tue affermazioni precedenti o future. 

Altrimenti datti all'ippica dove le regole sono semplicemente di arrivare al traguardo e non drogare il cavallo.

A questo punto è ovvio dal perché la fantascienza alle volte e' snobbata: esistono prodotti di merda come questo.

PS
L'interprete e' gnocca e messa giu' da pista con non pochi fan service, ma non e' che si puo' reggere su sta roba.  

mercoledì, giugno 10, 2020

il consumatore consuma

Oliver nel commenti precedenti mette in dubbio la “colpa” del consumatore nel creare prodotti di merda rispetto all'azienda che invece dovrebbe essere “felice” di inseguire un pessimo prodotto.

Alla fine l'azienda produce un oggetto, ne ha un guadagno (la sua felicita').
Preferisce un prodotto “migliore” che uno “pessimo”, ma con molti collaterali (uso pessimo, invecchiamento istantaneo, crolli di prezzo, investimenti miliardari a fondo perduto presso altre aziende...)
Ad un'azienda che vive nel pro solo di recente si vedono anomalie. 
Una B2C e' piena di stranezze da molto


l'ispirazione che hanno usato per l'audi-dkw Quack3

Questa situazione, del prodotto pessimo, e' voluta sicuramente dal consumatore.
Basta osservare la freccia del tempo.
Le grandi aziende erano quasi tutte fondate da gente che credeva in un mondo migliore.

Chi produceva andava dall'artigiano che credeva di essere il migliore (nakamichi), a chi credeva in un mondo migliore (Amar Bose?).
Ma certo che le mele marce esistono ovunque, ci sono ampi esempi, ma anche in quei casi il credo dominante era il prodotto. Insomma uccidiamo i lavoratori, ma il prodotto deve essere “di piu'”.

Potrei fare un elenco enorme di prodotto alla stato d'arte di aziende oggi in difficolta' o che hanno chiuso, dopotutto nel mio blog ne leggete diverse come requiem, alcune hanno rappresentato una svolta nella storia umana.

Ricordiamo che l'imprenditore come figura e' un visionario.
La visione e' essere migliore, “piu' figo”.
Il prodotto rappresenta l'uomo.

Quando Hitler chiese a Ferdinand porsche di fare il maggiolino fondando la VW non disegno' una medda, fece solo una cosa economica. MA non aveva 16 cilindri o 5 ruote come i telefonini. Era economica, non stupida.

Leica, inventrice dell'uso della pellicola cine belle macchine fotografiche, non faceva cose con “tanti cosi che cosano”. Questa fu la sua fine, oltre al costo europeo.

Quando uscirono le prime reflex 35mm (pentax e copie di pentax) nessuno metteva otturatori da 1/10.000simo, Erano fattibili? certo che si, ne esistevano da prima della guerra, ma alla fine minolta, prima di passare al lato oscuro con le dynax, fermava a 1/700 sulla maggior parte di modelli.il 1/1000 era il top.
Parliamoci chiaro, quanti hanno un ottica cosi' luminosa (e un'inquadratura che non chieda di chiudere) da invocare spesso 1/4000 che oggi e' diventato il “must have” anche sull'economico?


Robert bosch, fondatore della BOSCH quella dei favolosi televisori blaupunkt e delle lavatrici, dei fari e dei generatori ristrutturò la sua compagnia rendendola una fondazione senza scopo di lucro. Scrisse anche le sue ultime volontà in un testamento in cui stabilì che i ricavi delle attività della sua compagnia dovessero essere devoluti in cause umanitarie e passo' gli ultimi anni da vecchietto a tirare la lima da insegnante con gli apprendisti.
Senza dimenticare che cerco' di scongiurare la WW2, opponendosi apertamente ad Hitler, poi capitolando per ottimi motivi.

Kōnosuke Matsushita e' un altro grande. Panasonic per noi italiani. Ha creato posti di lavoro con l'intento di migliorare la vita.
Quando gli americani piallarono il CEO aziendale i suoi 15000 dipendenti si rifiutarono di sottostare ad un nuovo capo facendo un enorme petizione che fece indietreggiare il generale MacArthur. Matsu aveva fatto molto per i suoi dipendenti. Non male per uno che aveva dovuto portare il kimono della moglie ad un banco dei pegni.
Il suo motto”Developing A Road To Peace And Happiness Through Prosperity” rimane in panasonic e se guardate i prodotti e' ancora credibile.


John Davison Rockefeller, il supercattivo per definizione preso a modello in tutti i film di supercattivi industriali ricconi.
In realta' trasformo' l'industria petrolifera in industria vera e propria, cosa che non avevano capito la maggior parte di cavabuchi ignorani e cafoni tanto ben descritti da un certo film americano mittico che li incensa.
Chiaro che i monopoli non fanno bene, ma se arriva godzilla in un branco di galline che amano essere azzannate... non e' colpa di zilla.
Ovviamente non si parla di qualita' del prodotto, di interazione, il petrolio e' quello che e' e non era uno stinco di santo. Al suo ritiro definitivo dagli affari donò gran parte del patrimonio in beneficenza e ai suoi familiari, tenendo per sé e famiglia 20 milioni di dollari e donando all'incirca 540 milioni di dollari prima della sua morte.
Ai tassi attuali di inflazione, Rockefeller, avrebbe donato una fortuna intorno ai 500 miliardi di dollari. Facciamo il conto che l'italietta si sta umiliando nel 2020 per avere un prestito da 36 (umiliando perché non basteranno e perche' costringera' a mostrare le castronerie nel nostro bilancio fra qualche tempo).

Questo per citare i primi 3 che mi sovvengono. Ma si potrebbe andare avanti per decine di pagine.

Mano a mano che il prodotto e' passato dalle mani del cliente a quelle del consumatore e' avvenuto un cambio epocale.

Chi comprava un'auto tanti anni fa non era un poveretto, anche per un riccone erano pacchi di soldi, ma era istruito e, spesso, la tecnica usata non era cosi' distante da lui visto che poteva essere un industriale della meccanica.

Idem per le macchine fotografiche. Quando presi la prima costava quasi come uno stipendio (e ricordiamo che erano piu' leggeri ovvero i beni erano piu' pesanti) e non riuscivo ad arrivare al prezzo grazie alla liretta di merda: guadagnavo facendo lavoretti da bimbetto, ma la svalutazione continuava a cacciarmi indietro. Poi mio padre caccio' L50.000 e la corsa fini', altrimenti avrei proseguito fino all'arrivo dell'euro o quasi.
All'epoca qualunque delle decine di marche voi sceglievate, erano buone, solo qualcuna cominciava ad essere stranina.
Oggi la nuova canon (90d) non solo fa foto peggiori di quella vecchia, rumore da troppi pixel mon amour (e sensori azzoppatti dall'AF), ma tutti i plus non sono “fotografici” o sono pompati alcuni poco usati: quante volte avete usato raffiche da 11fps (ma solo se spegnete mezza macchina)?
Io sono andato a vedereper controllare e la mia reflex del 2012 (8 anni fa) di altra marca fa lo stesso numerino che fa sto bidone con il mirino in funzione, ma penso di non averlo mai usato. In 8 anni. E ha meno rumore in foto.
Pero' ci sono intere pagine sui FPS e sui video impossibili da vedere a casa (4K) e che ti fanno bruciare pixel e bloccare la fotocamera a meta' ripresa. Usare la fotocamera per fare video, idea stramba, almeno comprati una panasonic GH se proprio devi.

Idem per un impianto HiFi.
Per carita', roba economica mal suonante era all'ordine del giorno, il compattone della ignobile inno-hit con suono cartonato dalle casse tristi era la norma.
Ma era che una scelta di prezzo.
Con quel prezzo non era possibile fare molto meglio e nessuno diceva di avere 1650W nonostante l'ampli era meglio di quello di un samsugo attuale che e' la feccia non certo perche non e' possibile fare altrimenti.

Quando sono cambiate le cose?
Banalmente quando la rivoluzione industriale, dopo aver rivoluzionato il prodotto, aver cambiato la societa' e sbattuto fuori chi voleva competere da amanuense, ha permesso di allargare la platea dei destinatari producendo, inoltre, beni voluttuari per tutti.

l'ispirazione che hanno usato per ML-amg 
(notate l'alettone)


Se prima una macchina fotografica era un impegno, dopotutto una compatta era un cifrozzo comunque, se prima un HiFi era un affare da 5 stipendi, negli anni 70 e inizio 80 il prezzo dei beni crollo'.

Questo permise da un lato una cosa bellissima, di fornire a tutti la possibilita' di vivere in una golden age dove un operaio, nuova versione del precedente zappaterra, viveva una vita che una testa coronata manco si sognava solo 50 anni prima.

Cambia anche chi devi soddisfare, prima si parlava dall'industriale che ha bene in mente la produzione, il prodotto. Si forniva l'appassionato che silura i suoi beni per accedere ad uno strumento di lavoro (voglio fare il fotografo) o una passione per la quale l'oggetto e' un mezzo.
Il tuo cliente non e' piu' chi compra un mezzo per, ma chi compra l'oggetto come fine.



L'aumento colossale del numero di persone che compra il tuo prodotto porta al fatto che chi lo compra, di fatto, non lo fa per un fine ma solo perche' puo' (spesso con il claim “finalmente tuo”) portarselo a casa.
Di cosa fa l'oggetto, come funzione di base, non frega nulla.


l'ispirazione che hanno usato per 
BMW eXtramerda 6


Perché nel frattempo i prodotti/servizi ormai sono ad un livello di complessita' MOLTO piu' alto di quello che accadeva negli anni passati, basti solo arrivare al 60, ma la popolazione a cui sono rivolti non e' certo la stessa acculturata precedentemente, che gia' avrebbe problemi perché le scuole non sono andate avanti altrettanto, ma il prodotto SI.
Pensiamo al muratore o al ragioniere.
Figuriamoci a livello globale.
Come possono dei muratori con le elementari giudicare un ammasso di tecnologia come una reflex?

Nessuno confessa di comprare l'iphone perche
entri in una comunita',
perché e' cool,
perché e' socialmente buono
perché e' bello.



Nessuno confessa di comprare l'auto per
smerdare il vicino (e' piu' alta delle tua na-na-nana..),
per far vedere “l'autoradia” colorata nuova agli amici
per mostrare la propria furbizia di totani
eccetera.

Il televisore aumenta di dimensione non perche grosso si vede meglio, cosa innegabile, ma perché
posso mostralo al conoscente smerdandolo,
perché posso raccontarlo,
toccarlo in un autoerotismo scimmiesco
e vantami con me stesso di averlo grande come quello del “ricco” della mia fantasia (poi il vero ricco usava un 20” di primo prezzo, vi posso garantire).
Altrimenti avrebbe comprato un videoproiettore: piu' grande, ma piu' piccolo (nascosto) fisicamente.

Davvero pensate che ci siano milioni di fotografi a livello reflex? Cavolo come succede che non si vendono ottiche e flash in proporzione o che esistono delle strane cose come i 18-300?
Davvero pensate che un consumatore odierno compri per usare?

Il prodotto e' simbolo!
di appartenenza,
di potere,
di soddisfazione personale: “ci ho il ci-phone S11 galassia note” e lo declamano con quel non so che, come la feature smerdolenta, “ci ha i watti tanti”.
autoassolversi (green),
autocompiacersi o altre turpi cose.

l'ispirazione che hanno usato per le linee gentili 
del dkw Quack8


Perche', parliamoci chiaro, e' di fatto inutile avere uno smartphone, no?
Nokia ha passato anni a vendere prodotti che facevano da smartphone, ma ben tarati sulle necessita' reali: la serie N era piu' potente di molti smartcosi successivi, piu' veloci, piu' facili... ma non erano esteticamente smartphone, non eri cool (e non facevano giochi).
Cosa non fa un n70 che un iphonazzo fa, a parte i giochi? Poco, ma so di tante cose utili che l'iphone X non fa.

Mettiamoci ora nei panni di un'azienda che ha davanti a se il mercato, una parola che identifica una serie di idioti che aspettano la parola magica (apple e' magico, no?) per smerdare il vicino,
Scopo dell'attuale azienda non e' piu', come in anni passati, costruire un oggetto, magari il migliore possibile in maniera che l'azienda svetti.
Scopo delle aziende oggi e' fare qualcosa che incontri i desideri, spesso reconditi e inconfessabili, dell'utente odierno che non e' ne un esperto ne un utente dell'oggetto.

Parliamoci chiaro, tanti prodotti sono stati venduti a chi addirittura ha speso per metterli in un cassetto.



Prendiamo il boom del mercato dei camcorder che illustra bene la questione.
Diciamo che era tanto che esistevano questi affari, prima in 2 pezzi, e il design era immutabile da lustri.
All'epoca del VHS-c e video8 il mercato ha venduto milioni di pezzi, possiamo dire che gli oggetti in questione erano, per il momento tecnico del 1985-95, spesso decorosi per andare nel 95 ad eccellenti ancora con gli occhi odierni.
Fare un video pero' non e' facile, serve un cavalletto, pazienza, luci se siete in interni e una luuuunga pazienza nel montare.
Il costo era stratosferico, un operaio prendeva nel 1985 608.000 lirette e nel 90 1.100.000. Una videocamera come la sony CCD Video8 andava via a quasi 3.0000.000 e verso la fine dell'epoca d'oro comunque servivano 1.500.000 per portar a casa qualcosa di decente.
Vi assicuro che se ne sono vendute TANTE,
tante da non crederci.

Piuttosto che niente con 36 rate... a tassi da lira, in pratica da cacciare quasi il triplo.

Poi, di colpo, improvvisamente, il nulla.
Come non fossero mai esistite.

Qual'e' stato il problema?

Innanzi tutto le videocamere fino ad una certa erano camcorder “veri” con lo zoom a vista, i comandi nei posti giusti, viewfinder bello grosso ed in pratica erano la versione baby di quelle PRO che vedete in giro ancora oggi: facili, semplici e comode.

Ma l'acquirente non le comprava per fare riprese, le comprava per mettersi in mostra al battesimo, al matrimonio, alla gita della CGIL, per raccontare agli amici....

Arrivati a casa la messe di tastini li faceva cadere in depressione e bastava la prima sbandierata con zoom a stantuffo continuo per rendersi conto che era una medda provocante cinetosi, ricordiamo che non eravamo abituati all'idiota che riprendeva con la webcam del cello (che ha almeno la fortuna di non avere lo zoom) e alla visione su di un misero 24”, piu' grande di un 4” utile di un cello.
Il risultato era imbarazzate visto che il confronto unico era con la RAI.

Escludendo i clienti PRO la vendita complessiva delle videocassette era inferiore alle videocamere.
Non parliamo delle batterie (ricordo che stavano accese 30-60 minuti con una batteria fresca, persino peggio di un ci-tofon)
Voleva dire che nessuno, una volta comprato, usava l'orpello. Alle volte passavano mesi prima di vendere una cassetta da 30 minuti.
Sarebbe come dire che una volta comprata l'auto fate un pieno e poi la mettere per sempre nel box.

L'evoluzione del prodotto fu abbastanza rapida dopo una certa data:
fu tolta la possibilita' di zoommare velocemente stantuffando,
sparirono i tastini e i jack
spari' l'ottica in evidenza
ma i risultati d'uso erano comunque pessimi.

La compravano, la usavano una volta, finiva nel cassetto.
I consumatori chiesero ancora e ancora:
apparvero gli stabilizzatori
ma furono vanificati dalla pretesa di avere un oggetto single hand (usare due mani e' troppo impegnativo!!)
cominciavano i X, prima 6, ora 10, 20, ed infine 100X, ovviamente con una qualita medda sottolineata dal fatto che l'aria non e' trasparente (ricordate le compatitine odierneper idiota con X a due cifre che stanno facendo crepare il settore?).

Nonostante il fatto che la tecnica avanzava, basterebbe l'introduzione della DV per ricordare che la qualita' non era un problema (25-100Mbps), il mercato stava scricchiolando e stava per tuffarsi nell'oblio.

Il fatto che, dietro richiesta esplicita del consumatore, chiedeva cose piccole pensando che non le usava perché ingombranti, era parte del problema: non apparivano piu' nella loro immensita' e una roba da 700.000 della nuova leva supereconomica era esteticamente uguale ad una panasonic 3CDD da 2.500.000 o alla canon con lo sbirolo maximo XI da 3.500.000.
Non e' un caso che rimanevano in funzione linee di prodotto arcaiche per alcune zone, ad un prezzo ridicolo, le VHS full size, vendute ad un prezzo vergognosamente alto e dai contenuti bassi.
Nella mia zona non erano neppure disponibili ma per alcune marche al sud Italia era il prodotto piu' venduto ed era sempre in shortage: allo stesso prezzo di una top di gamma DV era meglio una vecchia VHS stranamente enorme.
Per mostrare l'ego il piccolo DV non va bene. Non ricorda i SUV?

Oggi un camcorder amatoriale non esiste piu', usare la videocamera nella testa della gente e' scomodo, e' brutto e non e' un cosa simpatica.
Proporre un camcorder consumer e' un suicidio aziendale.

Qualcosa rimane, ma e' una nicchia, come tutte le nicchie e' costosa.
Tanto che e' nata l'assurdita' di fare video con la fotocamera, un affare francamente inadatto e completamente sbagliato per fare video.
Perche', nonostante siano passati 20 anni, i camcorder sono leggendariamente pessimi.
Poi la realta' e' molto diversa dalla leggenda...
In ambito produzione chi e' serio usa ancora i camcorders e sono assolutamente identici a quelli del 1985. Certo la ventata consumer intacca i piccoli studi che usano stupidamente le fotocamere, ma di fatto il camcorder e' un'altro pianeta.

In pratica seguire i consumatori ha disintegrato un intero settore, come del resto e' capitato con l'HiFi o, in maniera diversa, con i TV.

Il consumatore pretende e si rifiuta di comprare cio' che non lo soddisfa, anche se il suo desiderio e' in realta' persino in contrapposizione con il suo benessere.

E' un trend evidente e sempre piu' profondo, appena un settore diviene mainstream, o torna ad esserlo, inizia ad avere numeri grossi, estetiche WAF, numeri cool.

Pensiamo solo al mondo delle lampadine, dopo 50 anni ad essere un settore maturo, nessuno al bar parlava di lampadine come oggi di bulloni esagonali, ad un tratto e' tornato con i WATTI. Un altro settore distrutto.

numeri grossi, estetiche WAF, numeri cool

e' un divenire e la causa e l'effetto sono ben chiari: prima il settore ha un buon prodotto e poi diviene pessimo, ma fatto di numeri grossi, estetiche WAF, numeri cool.
Diviene impossibile, o molto difficoltoso, comprare un prodotto “per usarlo”, pensiamo alle lampadine.
Infine, per i casi piu' sfortunati, il settore non esiste piu' o quasi come quello dei camcorder.

sono andato un po lungo....