sabato, aprile 27, 2024

pubblicità FV

 Che il mondo del solare non sia pulito e' una cosa, ma quando si arriva a certi livelli espliciti fa troppo ridere e mostra che l'unica cosa da fare e' forse vietare tutto.

La prima domanda quando vedi una pubblicità sul solare è: dove caxxo e' l'agcm? A mangiare pandori?

Prego mostrare dove posso ottenere un generatore gratis.
Gratis, non "forse fra una cosa e l'altra potrebbe, forse, se consideri anche i soldi delle tasse degli operai, vicino a zero"
Perché ZERO e' una cosa ben precisa, vuol dire che arrivi, lo monti e io non faccio assegni, vero agcm?
Lo vedi che e' una balla, altro che il pandoro?

altra pubblicita':

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Tutto vero, comprese le icone da bimboM a cui e' destinato il messaggio.

 come vedete il tipico parlare da verdosky destinato ad una platea di ignoranti, non fa un piano dei conti, non parla di numeri, non parla di costi, ma parla di ZERO COSTI.
Un tentativo di distorsione del mercato?
Dove caxxo e' l'agcm? A mangiare pandori?

Ma vediamo altre.

Fatemi capire:
Impianto in villetta mono famigliare (parla in maniera evidente di FAMIGLIA), 40 pannelli male orientati (non sono a sud, il sud lo vedete dalla parabola) quindi un impianto di medda per definizione che mai avra' un rientro economico sosteni.
Se sono pannelli da circa 370W sono 15KWp di roba che grossomodo installati e con tutte le cartacce sei oltre i 20.000E.
Ammettendo la produzione di 10MWh, che racconta bene quando male e' installato, quel coso ha un rientro economico il giorno del mai, anche ammettendo i 1600E il conto economico e' drammatico, esageriamo 2000E.

Se INCASSI (o risparmi non cambia un ciuffolo) 2000E annui con un esborso di 20K esiste un piccolo problema: il costo del denaro!
Oggi un prestito di tale entita' per un privato siamo sui 9% di TAEG.
Con l'euribor che negli ultimi anni e' stato di media sul 4%, anche ammettendo solo un 6% impossibile da ottenere vuol dire che dopo 1 anno vi ritrovate con 2000E di incassi e spese finanziarie di 1200E piu' assicurazione, pulizia  e guasti (ricordo che un inverter del genere arriva a costare diverse migliaia di euri) siamo almeno sui 1500.
Vuol dire che dopo 5 anni non sei ancora andato a pari, dopo 10 anni neppure.
In pratica sei incastrato.
Arriverai al pareggio solo fra QUARANTA anni (i cavi e l'install reggerà per 40 anni? il rendimento?).
Quindi per QUARANTA anni non pareggerai di certo e dubito che si possa parlare di RISPARMIO.
Le autorita'... a mangiare pandori?

 

Photo: non sappiamo di quanti KWp, di fatto presa in giro e turbativa di mercato.
Un impianto da 1KWp? uno da 100KWp
La benzina piu' conveniente di Puzzo: non 100E ma 30E.
Quanti litri non e' dato sapere.
Le autorita' sono a mangiare pandori?

Ma andiamo ad un altro promo:

PROMO SOLAR XXXX:
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In più, ricorda che l'energia prodotta e non consumata potrai rimetterla in rete e rivenderla.
Formula ZERO Stress: pensiamo a tutto noi, dal sopralluogo alle pratiche burocratiche.

Nota che gli ZERO in maiuscolo erano nel testo as is.
Lo zero e' cio' che gira sempre negli annunci solari.

 

Anche qui possiamo urlare a squarciagola:
PANDORIIII!

Gia' perché e' chiaro che se spendo, per esempio, 15.000E, per pagare 90E meno... non e' che ho speso meno.
Immagino che se dai 15.000E cash oggi all'Enel per i prossimi 20 anni vi vanno pagare zero, farebbero carte false per avere dei clienti del genere che gli anticipano soldi per 20 anni.
Ma, poi, non erano tutto gratis secondo altri venditori.
 

Poi fanno vedere il test "gran risparmio" con turbosconto!

non ho parole, finite


 

 

Qui e' meno folle, almeno il risparmio e' FINO al 90%, non e' una certezza, potresti anche spendere di piu'.

 

Ma, alla fine, se parliamo di strambi rendimenti finanziari potremmo pure pensare a una campagna pubblicitaria di "bolletta gratis" senza neppure installare i pannelli:
Compri un titolo del tesoro a 20 anni che ha cedola (dipende se prendi un BOT, CTZ, BTP...) intorno al 4.5%, se metto li 20KE come per l'impianto sarebbero 900E lordi (ricordiamoci il costo del danaro e il 12.5%) che e' molto di piu' dei pannelli.
E dopo 20 anni ho ancora 20K, che non saranno i 20K di oggi, ma non devo pagare per portarli in discarica.
Già, il BOT lo potremmo chiamare "bolletta gratis", mi chiedo perché non lo si faccia.

 

Ma la cosa divertente sono sempre le foto degli esempi delle loro installazioni fantastiche e produttive


 con i pannelli installati ad est pure inclinati ad est.
Il passo dopo in facciata a nord che neppure in pubblicita' e' a sud (notate che in foto i pannelli sono spenti).
Chi mette i pannelli sulle facciate dovrebbe essere frustato, se sulle facciae a nord dopo le frustate deve essere nominato un tutore.

La pubblicita' narra di durate intergenerazionali fra i vantaggi: grazie al caxxo se non funzionano non si usurano, messi li soffrono meno la grandine, nel frattempo ricordiamoci che non succede la stessa per gli inverter.

E' del tutto evidente che l'unica innovazione e' la stupidità umana che raggiunge sempre nuove forme.
Solarizzati il Cu.

Ovviamente l'installatore di medda cerca anche di sibillare le aziende mostrando un impianto fatto con parti basse e con i cavi a vista lasciati li a cuocere alle intemperie (si, ne ho visti fatti cosi') e, diciamocelo, il fatto che ogni tanto quei tetti (posto non certo idoneo per un pannello solare) prendono fuoco ci sara' un perche'.
Scopri se puoi usufruire di un incendio in azienda!

e dai addio allo stabile.

 

Vi lascio con i pannelli solari virtuali caricati un un server WEB perché oggi e' tutto cloud.
La faccia del compratore gia' dice tutto.






lunedì, aprile 22, 2024

pubblicità nazionale

 


 

Per una serie di ragioni da almeno 40 anni e' impossibile rimanere un negozio singolo, e' necessario consociarsi in varie forme che vanno dalla violenza del Franchise (se capiti con alcuni sono caxxi e in ita alcuni sono vere e proprie truffe o prevaricazioni) a organismi consociativi.

Quando si parla di pubblicita' "seria" i soldi sono tantoni, per un negozio singolo e' impossibile fare una pubblicita' di un certo calibro sia per i costi di accesso sia per costi non recuperabili.
Per esempio fra i tanti, un marchio non fornisce contributi per una pubblicità sul gazzettino del quartierino, mentre e' possibile che intervenga a pagare fino un 20% dei costi di trasmissione/pubblicazione se sono ben in evidenza i loghi e prodotti.

Quindi il gruppone vacanze piemonte, fatto da 150 negozi circa come era il nostro, si affida ad un publisher nazionale, per quanto sfigatello (non spendiamo certo i miliardi di una VW per spingere i SUV che si ribaltano da fermi)  e parte la campagna multimedia in pompa magna.

Essendo la questione nell'epoca dell'impatto del salumiere (GDO) sul mercato lo "sconto" e' la parola piu' importante del messaggio che deve venire esaltata, anche se nel ns settore non esistono sconti.
Se leggete di un TV o telefono scontati è una bufala.
Il ricarico lordo del negoziante di elettronica di consumo va da un 3 al 10% con un costo di distribuzione che puo' superare il lordo, guadagnando sul mix (migliora sul bianco).
Uno sconto del 10% non e' possibile, non e' una scarpa con il ricarico del 100%.

Cominciano i problemi.
Il primo e' che per avere uno sconto deve esistere un prezzo.
Se per alcuni generi esiste un listino al pubblico per altri noi non esiste, del resto spesso il prezzo varia a seconda della distanza dall'immissione sul mercato (faceva eccezione la roba meno evoluta come mivar, alcuni accessori e simili).
Nel mio settore l'unica azienda che aveva un vero listino era Philips, ma era un listino per modo di dire visto che lo street price era in genere 1/5. Cavolo scrivevi? ti faccio lo sconto del 90%?
Cosi si crea un finto listino partendo dal database, se qualcuno vuole rompere il ciuffolo.
Perché TU DEVI avere un listino se devi fare uno sconto.

Non essendo dei tessili non dovremmo avere altri problemi.

Nonostante questa preparazione verso la fine della campagna semestrale appaiono in negozio, con sogghigno e soddisfazione CaloGGero&Pisquano (per chi non ha letto le precedenti strz ignoranti dell'annonaria).

 CaloGGero&Pisquano non richiedono le mappazze di carta già preparate, ma in virtu' dell'esperienza di castigatori coatti vanno subito al punto che sanno per esperienza che viene ignorato: chiedono di vedere copia delle lettere d'intenti al comune.

Sarebbe gia' strano che non sanno se sono presentate o meno, ma di fatto chiedono a noi una cosa che dovrebbero gia' sapere.

Viene fuori che per ogni promozione/volantino, ricordo settimanale con piu' di un prodotto in "sconto", bisogna presentare una lettera che descrive la scontistica.
Ovviamente noi veniamo giu' dal pero e ci viene assegnato un supermultone.

Perche' tu PAGHI basxardo negoziante!

Telefoniamo all'agenzia, ricordo che ha fatto decine di campagne molto simili in tutto il paese oltre alla nostra diffusa su tutto il territorio nazionale, e veniamo informati che siamo gli unici ad aver avuto questo problema.

Delle 2 una:
O CaloGGero&Pisquano sono gli unici in Italia a saperlo
o tutti se ne fregano di una cosa senza senso.

La solita legislazione inutilmente complicata.

Durante le ricerche della legislazione (spesso una legge vien poi ribaltata da una circolare o una sequela di leggi, basti vedere l'assurda accozzaglia della PEC, figuriamoci cose piu' antiche) ci viene da pensare che se nel nostro caso sono ore alla settimana di lavoro, per una GDO vorrebbe dire un paio di persone che lavorano solo per quello, di fatto poco probabile.

Mentre l'agenzia brancola nel buio e non possiamo bloccare le uscite residue un conoscente che collabora con i salumieri ci fa scoprire l'arcano trovato dalla GDO (che ha diversi PV sul territorio comunale).

In pratica l'inutile legge scritta con i piedi che non ha molto senso se non formare cumuli di carta inutili puo' essere soddisfatta con una singola lettera presentata a mano il primo giorno dell'anno possibile in comune con la seguente (vado a senso, erano comunque 3 righe):

"il negozio XYZ nel periodo  dal 3 gennaio 19XX al 31 dicembre 19XX fara' sconti su diverse merci dal 1% al 99%"

 Non solo e' una legge inutile, ma di fatto assurdo multare per una cosa inutile, da quando un negozio non fa mai sconti?
Perché dovrebbe comunicarlo al comune?
Postalmaket cosa dovrebbe fare andare per gli 8000 comuni e portare a mano la lettera?

Capite che non ha senso?

Scoperto l'arcano abbiamo messo finti sconti "GDO system" su tantissimi prodotti!
Del resto se vuoi lo sconto su un prodotto da 880E basta mettere che lo sconti da 1100 a 899E!
Poi ti regalo pure il sacchettone!

Dopo un paio di settimane tornano  CaloGGero&Pisquano pensando che non abbiamo compreso il trucco per evitare di fare lunghi, inutili, elenchi del caxxo come da loro prospettato e il ghigno diventa "ma io te la faro' pagare comunque!".
Grande la loro delusione alla presentazione della lettera inutile.

Dopo qualche anno dal fattaccio, forse per fare cassa, scopriamo che anche altri comuni di M hanno cominciato a multare per questa legge nazionale.
A casa mia sono multe inutili, forse cancellare una norma nazionale sarebbe d'uopo.

Ancora una volta un paese che ha un problema di TROPPE leggi per lo piu' INUTILI, per lo piu' pensate da gente che abitava in paesotti di 500 anime  che ha fatto approvare una norma per mettere in difficoltà il negozio che non era del cugino.

Una revisione delle leggi, meglio una riscrittura totale del corpo legislativo, sarebbe d'uopo.
Non solo abbiamo una massa di leggi che e' ENORME rispetto a paesi che funzionano, ma la legalita' non e' neppure possibile in molti frangenti con circolari delle varie agenzie che distorcono lo spirito della legga, di fatto inapplicabile, e il tutto contraddice altre norme.
 

Basti vedere il bollo auto, che nasce per punire i "ricchi", finisce per punire gli operai italiani, viene cambiato e ora abbiamo auto relativamente modeste che pagano 2000E annui e auto da 100K che non lo pagano proprio in un ottica di regressivita' fiscale, un fisco disegnato da superciuk: prendere ai poveri per donare ai ricchi, un idea spesso presente nella nostra tassazione.
Pero' e' bello lamentarsi di chi non paga le tasse, che se guardiamo bene, e' il solito operaio che da ignorante e' il primo a tuonare contro se stesso.

Il corpo normativo dovrebbe essere cancellato e poi riscritto.
Idem la normativa fiscale.

Il problema e' che quella roba e' piena di bonus e amicizie che gran parte della popolazione non e' disposta a rinunciare: gli assurdi 50E di renzi non solo non sono spariti, ma intanto sono stati aumentati a 100, una misura, se ci pensate, regressiva: chi e' povero non puo' avere un regalo che finisce in una bustapaga di minimo 9000E che non ha.

Il secondo problema grosso e' che le forze di polizia non sono li per PROTEGGERE, ma per PUNIRE.

Proteggere il cittadino vuol dire non prenderlo a sberle, ma spingerlo nella legalita', anche punendolo, ma non solo, spingendo attraverso la forza concessa dalla legge, non necessariamente applicandola senza senso alcuno.
Proteggere il cittadino vuol dire anche punire puntualmente chi crea danno agli altri.

Le nostre forze puniscono duramente per castronerie il cittadino inerme preda facile e non puniscono invece i ladri, i furbi e simili.
Del resto se lo scopo e' PUNIRE e basta e piu' si punisce e' meglio, ovvero le polizie son il bastone senza cervello, e' ovvio che questo si scarica su inermi cittadini e non su chi fa danno. E' piu' veloce e semplice se lo scopo e' solo randellare a caso.
Non fermano mai i ladri, ma il cittadino inconsapevole sempre.

CaloGGero&Pisquano erano una presenza fissa, come del resto altre forze di polizia fino a corpi d'assalto, ma quando ci sono stati, decine di volte, i ladri le forze di polizia erano sempre assenti, tanto da pensare di comprare un arma e dormire su di una brandina nel bel mezzo dell'esposizione, del resto poi l'assicurazione non paga neppure piu' in un territorio scavato dai ladri e rapinatori.
Perche' per prendere i ladri si fa fatica e non sempre i tribunali ci stanno a punire i ladri, anche loro, preferiscono dare sentenze esemplari a poveracci che lavorano e hanno fatto un errore.

Del resto quando vi e' un problema lo stato aumenta la punizione, mai cerca i colpevoli, con il risultato divertente di mantenere costante il problema.
La cosa diviene assurda quando alcune di queste leggi, con punizioni elevate, vengono automatizzate causando bagni di sangue.

Ovviamente mai automatizzare concessioni balneari o tassisti: il massacro e' solo verso il maledetto cittadino, meglio se automobilista.

Cosa dovremmo essere?
Uno stato civile?
Maddaiii.


 


giovedì, aprile 18, 2024

Alfa milano

 

Ecco la nuova alfa milano.
Stupiti dalla foto?
Eppure e' quella con un pochino di cartone attorno e dei tacchi che la fanno andare sbilenca, e si noti, non e' neppure la versione top, e' disponibile solo la versione base della 206-8.

Quindi cosa possiamo dire della "nuova" alfa milano aka vecchia peugeot?

Innanzi tutto e' una citycar da poco, che se non ci fosse la tassa sull'elettrico e' un mezzo da 12.000E, con la tassa 14K.

Tutto converge alla stima

-L'economico motore a sbalzo che definisce una vettura da poco.

-Il retrotreno interconnesso da piccola vettura ultra economica della classe della panda-punto, soluzione obbligata su un telaio low cost perche' lo sollecita meno.

-La pessima altezza da terra che rende i primi 2 punti nettamente piu' pesanti nella tenuta di srada-frenata

-anche il motore e' di una tristezza unica. Del resto su tale schifo non ci metterei i motori che si mettevano sulle piccole bombe francesi dove era gia' un azzardo morale (205 rally o il 1.9, ricordano qualcosa?).

-Il motore previsto e' un 3 cilindri da 1.2 firefly che nasce per la panda e montato sulla ypsilon (e ha piu' di qualche problema).
Per evitare di trovarsi con 50CV, poco amati dai consumatori dopo un esborso di oltre 12K, si monta  un enorme pericoloso tuBBo GROOOSSo con megastrattone che porta il gia' instabile veicolo dal brutto design a 130CV facendolo divenire super stolto.

-non e' chiaro, da nessuna parte se ne parla, come sono i freni: il rischio dei tamburoni da pandina esiste.
Evidentemente per alfa la sicurezza non e' certamente una cosa prioritaria visto che no lo cita da nessuna parte, al contrario dei colori o di cose inutili ben sottolineate.

Per il "gran risparmio" per scendere sotto i 14K viene prodotto in Polonia.

ecco come viene dopo il camuflage della 206.


ops, ho preso il prototipo, il frigo giusto e' questo, facile confonderli.

forse era meglio il primo questo e' a doppia anta.
Muso edile,
linea di cintura troppo alta (non vedi un caxxo),
muso alto da parer un dietro (non vedi un razzo),
fari nel posto errato (con l'umido non vedi un caxxo),
finestrini laterali inesistenti (non vedi un caxxo)
frecce economiche (gli altri non le vedono e ti danno fastidio),
insomma, oltre che brutta la  visibilita' del guidatore livello "fari spenti nella notte, che bello morire".

Ricapitoliamo:
Un instabile brutto ed economico frigorifero polacco, con componenti e progetto francesi, motore di medda e con un etichetta ducesca alfa. 

come viene venduta da alfa romeo?

Pronti a ridere col la cartella di presentazione del frigorifero?

"la nuova compatta che riporta la sportività Alfa Romeo nel segmento di mercato più grande d’Europa."

Mi dovete spiegare, in quale bizzarra e folle  accezione e' sportiva?
il passo dopo e' la multipla considerata rancing e la panda 30 che diventa una furia da track day.
Davvero, non vedo una vite sportiva in questo frigorifero di serie B.
Forse e' "sportivo" aprire l'anta e stapparsi una lattina.


"MILANO ridefinisce i canoni di bellezza nel segmento."

Segmento dei frigoriferi combinati side by side?
Bellezza?
Il passo dopo e' definire un cubo la vera forma della bellezza.
Al confronto la atzec, che ricordo ha una certa eta', e' un pezzo pregiato.
Vorrei inoltre che guardaste i frigoriferi con ruote di lato, con la 3008 in particolare.
Direi che un prodotto fotocopia di altri frigoriferi non e' "ridefinire" forse a questi manca il vocabolario o manca il cervello ai compratori del frigo che non si allontanano dai bugiardi.

"Dinamica di guida best in class."
Viene sverniciata dalla fiat punto, forse siamo ai livelli della panda 45.
Forse e' un refuso, un errore di stOmpa.
"Dinamica di guida merd in class."

"Sportiva nell’anima,"
Aspetta, allora il cesto dei panni e' da pista?
Voglio dire, pensate davvero di raccontare queste idiozie?
Oppure e' come a certe ragazze bruttine quando arriva il marpione che vuol farsi una pompata e alla sventurata appena conosciuta:"...ma sei cosi' bella nell'anima..."?
Insomma stiamo dicendo che e' brutta forte?

"stile italiano al primo sguardo."
Cambiare i fanalini alla 3008, la versione "txoione ubriaco ediSCion" dalla 208, e' lo stile italiano?
Ok...
Ho rispetto per il personaggio di platinette, ma non direi proprio che e' una bella gnocca. Diciamo che non e' neppure lo stile italiano da passerella.
Metto il parmesan in lattina sui gyoza e diventano "gusto italiano al primo morso"
Forse in alfa hanno problemi di droghe pesantissime.

"un'esperienza di guida avanzata, sicura e con uno stile distintivo"
avanzata no, di auto da poco e piu' evolute di questa come panda, C2, sandero eccetera ne e' pieno il mondo da almeno mezzo secolo. La fiat 127, se guardiamo bene, era molto piu' evoluta per molti versi.
Distintivo il fatto di ribaltarsi con poco?
Perche' questa non e' certo una vettura sicura.

 

"il nuovo linguaggio Alfa Romeo"
cosa' e' il linguaggio:
"hao' ve stiamo veni' a prenne per er cu"?

"confermare quel sodalizio viscerale e orgoglioso con la città in cui Alfa Romeo è nata"

Prendi un auto francese, la 208, la produci in Polonia e boh... SODALIZIO.

Poi, per aumentare il divertimento, la versione elettrica con il birillo corto

"  MILANO è “ELETTRICA”, con batteria da 54 kWh, proposta in 2 varianti di potenza: 156 CV, e la top di gamma VELOCE con 240 CV."

Come al solito 2 impostazioni alla centralina e un pacco batterie da 200Km che rendono il mezzo una cittadina pura, ma con l'agilita' di un pachiderma sotto acido.


ora arriva la questione prezzi.

Visto che le piccole del genere costavano 12K oggi ci possiamo aspettare 14-15K per la versione con la sputacchiera pandesca e al massimo 14K per la sottodotata elettrica (altrimenti uno giustamente si compra il benza).
Sarebbe utile almeno una elettrica con 90KWh da vendersi intorno ai 17K.

La versione a benza costa, non ridete, dai 32 ai 45K.
La versione a batteria... dai 42 ai 60K.

Se vi state chiedendo se quelli erano i prezzi per un mercedes o una lexus versione "incrociatore imperiale" con un V6 3000 la risposta e' SI.
Solo che qui vi danno la 206 in versione sxiga e con il motore base da pezzenti.

Il solo pensare di proporre una tale cosa ad oltre 14K e' una roba da perderci la testa.
Al confronto la dacia logan e' una vettura super premium con il fiocco, altro che sto frigo.

NOTA:
per bizzarrie del nostro stato medda che da anni litiga con FCA e stellantis (vorrebbe il cammello senza pagare) l'alfa Milano oggi si chiama alfa junior.
Non che chiamarla alfa junior,  fiat panda 2024, medda inside, alfa frigo o bidone dell'umido cambi qualcosa, e' e rimane una delle pagine piu' assurde dell’automobilismo insieme alle sue coeve come il frigo rinnegato, il cassonetto Q2, l'imitazione del cassonetto tarocc e altri mezzi che al massimo valgono come la panda 30.
LA cosa che importa e' l'incredibile cosa che per un motivo o l'altro stanno vendendo un prodotto da 14K, con la resa di un prodotto da 10K venduta a 60K.



     


lunedì, aprile 15, 2024

piracy shield

 

Nuove armi anticarro per la guerra guerreggiata all'italiana: il badile a razzo anticarro (per gli amici spalacacc). Nell'idea legislativa spala via tutti i nemici.

Sapete che quando la legge  italiana si scontra con la realta' cercando di vincerla solitamente vince la realta'.
Duramente.

Ma ovviamente chi ha fatto studi classici non ha la percezione della realta', l'uomo e' centrale nel racconto, ha dominio della realta' e piega il mondo, e le sue leggi, con la propria volonta'.
Se ci leggete discorsi di fascisti e comunisti non e' un caso: le ideologie fanno leva sulla superiorita' del singolo e/o delle masse coese (io sono parte di) o entrambi. Fulgidi esempi italici a bizzeffe con l'apoteosi del fascio che inneggiava ad entrambi e cosi' fotocopiato da certa sinistra italiana.

Inoltre i nostri legislatori, tutti molto latinici, desiderano piegare anche le cose che funzionano in una certa maniera, ragionata da ingeneri per anni, per piegarla al volere della loro volonta' fascio-comunista-latinica che vede nello status quo il mancato rispetto delle IDEE o dei PRINCIPI che contrastano con cose inutili come la legge di Ohm.

E ancora le prendono nei denti.
Che non sarebbe male se questa distruzione di denti fosse personale, purtroppo il karma e' a scoppio ritardato e le sofferenze le prendono, spesso a distanza di anni, gli italiani.
Poi bisogna dire che l'elettore ha selezionato in maniera stolta i manager dell'italia perche' pervaso da tutta questa ideologia.

Milioni di persone sono messe in pericolo, hanno avuto danni, e in qualche caso rischiano la vita perdendola.

Lo abbiamo visto con il dramma infinito della PEC che ha fatto danni per milioni (e l’incazzatura della EU).
Lo abbiamo visto con lo SPID, esempio ridicolo del "ti faccio u favore"
Lo abbiamo visto con i monopattini che solo un deficiente sotto sostanza potrebbe infilare nel traffico.
Finisce sempre cosi'.

Oggi abbiamo il problema di una nuova invenzione persino peggiore della PEC.

Partiamo dagli antefatti.

In internette dopo la prima abbuffata di far west, molto limitata in verita' per ragioni tecniche, si trovano contenuti "illegali".

Ovvero potete trovare un prodotto, esempio un film o una canzone, su di siti che non   hanno diritto di distribuzione.

In passato il detentore dei diritti, passando per ignoranti e lenti giudici, doveva dar atto ad una denuncia che con i tempi italiani voleva dire "lasciamo perdere che ci smeniamo soldi".
Poi mi dicono che la giustizia non cambia il PIL.

Oggi la normativa e' piu' ricca, alcune volte troppo,  e le piattaforme come YT e simili non solo collaborano in tempi ristrettissimi, poche ore addirittura, ma hanno sistemi automatici di rimozione contenuti fin troppo puntuali, tanto che moltissimi video vengono uccisi per errore e il ripristino non e' altrettanto veloce o semplice.

Quindi al momento la difficoltà per gli "editori" e' piu' che altro trovare dove e chi pubblica la loro roba.
Chi dovrebbe cercare, chi dovrebbe cancellare eccetera e' dibattito comprensibile.

Il problema dei diritti d'autore e comunque una cosa complessa che abbiamo già visto insieme in almeno 50 post in cui la maggior parte degli errori è stato fatto dagli editori che ad ogni novità urlavano  come se gli si fosse aperto un secondo buco didietro.

Si è passati infatti da una musica molto libera in cui gli artisti non venivano pagati dove non  esisteva un sistema industriale in grado di sfruttare musica, ad un sistema in cui l'industria gestiva l'intero pacchetto e alle estremità vi erano i consumatori e gli artisti.

Il problema è che chi è poco preparato in tecnologie ed molto puntato verso materie soft tende a non volere cambiamenti che non comprende e rimanere assiso sullo status quo.
Inoltre in Italia si e' messa al potere gente che nulla aveva a che fare con la posizione, gente che non era portata per fare ragionamenti complessi, il caso di SIAE farebbe ridere se non fosse tragico. Non che poi sia cambiato qualcosa.

All'arrivo delle videocassette l'industria americana aveva tuonato che queste avrebbero avuto un effetto così dirompente da distruggere completamente l'industria dei film e programmi televisivi. 

Dopo una guerra, con diversi colpi di scena, persa dall'industria dei film, nell'arco di pochi anni la maggior parte degli incassi dei film derivava dalla vendita delle videocassette.
Da Ragnarok a cornucopia. 

Ma la cosa divertente è che gli avvocati continuarono a massacrare il mondo delle videocassette, l'italico ricco equo compenso risponde a questo, sperando soluzioni magiche.

Nasce così tutta una serie di sistemi che dovrebbero permettere un blocco alle copie, peccato come al solito che al massimo si fermava l'amico che si copiava la videocassetta e si peggiorava la qualita' video, ma certamente non si fermavano i veri pirati che facevano gran parte del lavoro di distribuzione dei contenuti.
Perché il problema di chi tende allo studio classico è pensare che il numero di copie corrisponda in maniera uno a uno al numero di copie che sarebbero state vendute altrimenti. 

 



Questo è un grandissima vaccata,  perché come al solito esiste una curva di domanda offerta che debbono incontrarsi.
Se non si guarda questa curva (superipersemplificata e bidimensionale, certo, ma non del tutto errata se si mettono nel prezzo anche altre cose e si prede per quello che e': una semplificazione estremizzata) è ovvio che uno può incorrere nel miraggio per cui tutte le copie pirata siano automaticamente copie che si potrebbero vendere, al medesimo prezzo, di coloro che fanno uso di contenuti garibaldini.

Il problema di questo approccio è di non capire che se una parte di quei contenuti fossero completamente bloccati attraverso sistemi simile al macrovision, ma magici, l'aumento del fatturato probabilmente non salirebbe oltre al 10%.
Una parte della popolazione non è in grado dal punto di vista finanziario di accedere alla stessa quantità di prodotto che si procura illegalmente, un'altra parte magari usa quel tipo di distribuzione perché è più comoda e non accetterebbe comunque il prodotto regolare, non tanto per una questione di prezzo quanto per una questione di comodità (un onere e' comunque un prezzo).
In pratica una rilevazione in cui dicesse che il film stato piratato per metà dai fruitori in caso di distruzione della pirateria avrebbe un raddoppio delle entrate e' una boiata. Non avrebbe certo un raddoppio del fatturato, anzi, probabilmente mancando il passa parola non avrebbe miglioramento neppure per l'ordine di grandezza di coloro che possono accedervi davvero.

Questo tipo di politica, basato solo sul bastone senza carota, ha portato a scontri epici e gestioni fallimentari della gestione dei contenuti.

Una politica di prezzo o di distribuzione o di altro avrebbe generato sicuramente più vantaggi che il tentare di fermare le copie. come ha dimostrato il VHS.

La stessa lotta è avvenuta sul formato del DVD, considerato troppo perfetto dalle major e quindi passibile di un eventuale copia, ovviamente su videocassetta prima, su un DVD registrabile quando arrivò sul mercato.
La realtà è che il DVD non era così perfetto, sembrava migliore in quanto le videocassette VHS erano registrate molto male e spesso il videoregistratore in possesso del consumatore era pessimo e utilizzato a scarpate.
I VTR PRO avevano gia' percormance superiori, per non parlare dei SVHS poi arrivati e ipotizzare che un aumento di performance non sarebbe mai arrivato sul consumer era solo fa gente con tarpato il cervello.
Per poter dare questo nuovo media digitale, il DVD, le case obbligarono l'industria dell'hardware a integrare DUE  costosi sistemi di anti copia. Inutile dire funzionava solo per gli utenti finali, non certo per i pirati.

Ovviamente il mercato del DVD soppiantò completamente quello delle videocassette, che continuò per un certo periodo a coesistere, aumentando gli incassi dei film.

Nel frattempo un altro golem giungeva sul mercato: Internet.
Ovviamente l'industria, guidata dagli avvocati che sono come al solito poco lungimiranti non avendo fatto scuole di management o di gestione dei profitti, tuonavano contro questo nuovo media.

Ovviamente sono nate battaglie legali infinite.

Ovviamente sono nati nuovi sistemi anti copia.

Peccato che appena hanno aperto un paio di store (netflix?) dove vendere legalmente la roba ad un prezzo interessante per la curva di cui sopra il mercato sia esploso e la pirateria azzerata.
Almeno fino a quando non hanno ricominciato a sbagliare la politica e avere 200 store completamente diversi come contenuti.

Quello che ci insegnano cinquant'anni di storia dei contenuti dei libri, musica e film è una sola: se vuoi battere la pirateria aumenta la platea con una distribuzione facile e capillare e diminuisci i prezzi.
Se ti va male hai raddoppiato gli incassi.


In tutto questo caos di tira e molla si inserisce il calcio.
Quando si inserisce il calcio in italia, un intrattenimento  p0rn violento con 22 uomini muscolosi sudati in mutande,  si fanno bruttissime cose.

del resto è uno sport per i poveri, per i poveri di spirito, per i poveri d'istruzione e molto diffuso in Italia, posto dove certe tipologie di personaggio istruiti a badilate di latino e completamente ignorante della realtà, vivono felici credendosi intelligenti.

Alcune Legislazioni folli digitale le ho citate già sopra, Ma qui le legislazioni o "amicizie" sono FOLLI tanto da rendere  sante le societa' con leggi su misura.
Spicca la norma "salvacalcio", una porcata ignobile da stato corrotto per cui dopo anni in cui le societa' calcistiche facevano furbizie contabili vengono salvate in nome dello sport corrotto.
Porcate contabili  per cui in caso di controlli (per i santi in genere non avvengono!) le aziende calcistiche sarebbero quasi tutte portate in tribunale per falso in bilancio e, guardando i libri, chiuse per fallimento.
Finalmente ci sarebbe stato un business sano anche nel calcio (si noti che le societa' calcistiche italiane non macinano danari come in altri stati perché inefficienti, tutte prese a frodare) e le societa' che avrebbero soppiantato le varie ladrone fallite avrebbero, con un po di fortuna, prodotto tasse e introiti nettamente superiori.

Torniamo ai diritti SW.

Le società calcistiche in questo momento hanno esattamente replicato tutti i passaggi cui sopra e, ovviamente, sono poco preparate dal punto di vista tecnico, pensando ancora che i pirati si battano uccidendoli.
Dimenticandosi così che il famoso pirata è in realtà il CLIENTE una persona che potrebbe fornire più soldi, ma non lo fa in quanto qualcosa non funziona: il suo portafoglio o quanto  sedere pesante possiede nell'alzarsi dalla sedia.

Mi dicono conoscenti che per vedere i beniamini servirebbero 3 o 4 abbonamenti, di fatto ridicolo, un buon modo per aumentare la pirateria.

L'idea queste persone ignoranti al timone del calcio diventa quindi di trovare degli amici al governo che possano bloccare in qualche maniera la distribuzione delle partite.

Purtroppo il calcio avendo molti amici nel governo, vista la tipologia degli utenti era probabile, puo' trasformare i desideri in realtà legislative.

Il nostro governone, sempre in ritardo per tirar  su un maledetto ponte, sempre manchevole per quelle parti della popolazione bisognose, quello stato sempre latitante quando gli chiedi aiuto o una spiegazione su come dargli soldi, ovviamente diventa pronto sull'attenti come un cagnolino ubbidiente quando una lobby di quattro stronzio paga la sua bustarella.
Ovviamente la legge e' spacciata per proteggere  TUTTI i contenuti, non solo il calcio: crediamoci.

Con queste bellissime premesse, e vedrete che sono tutte premesse che hanno un senso per come e' stato realizzato questo progetto, si crea il piracy shield (se lo urlate tenebrosamente con un pochino di eco rende bene cosa volevano).
Lo scudo anti-pirateria è stato istituito con la legge 93 del 14 luglio 2023 ed e' attivo quasi immediatamente, altro che i mesi per attendere un caxxo di timbro.

Un applauso ulteriore  al nome piracy shield (gia' detto come pronuciarlo?)

come funziona questa nuova legislazione?

Innanzitutto è una legislazione che impone un hardware molto pesante, infatti va interferire direttamente con il routing dei pacchetti, pensate al prezzo della vostra ADSL quando ci pensate.

La procedura è piuttosto semplice nella sua tremenda follia latinista:
Quando un presunto detentore di un diritto, Dazn, amazonia, la lega calcio o altri circa 200 "qualificati", scopre un sito "kattivo" cosa fa?
Va sul sito di AGCOM scrive l’indirizzo IP  ed entro 30 minuti i 309 operatori di servizi internet  hanno l’obbligo di rendere l'IP irraggiungibile.

Se capite come funziona internet e' follia allo stato puro, se non capite bene rileggete sopra una seconda volta per partire con le spieghe.

La prima cosa che ha creato il 90% della follia è il solito motto italiano "presto che è tardi".

Avere 30 minuti fra il premere invio e far scomparire qualcosa da Internet implica necessariamente un discorso completamente automatizzato senza controlli.
Niente forze di polizia
Niente giudici
Niente controlli
Niente di niente.
È impossibile per un operatore che ricevesse  una cinquantina di segnalazioni contemporanee controllare singolarmente queste richieste.
Vorrebbe dire, altrimenti, semplicemente che per questo sistema servono almeno qualche centinaio di persone presso AGCOM sempre disponibili 24 ore al giorno, ovviamente poco probabili.

La prima cosa errata è il fatto che non controllando nulla si va a bloccare anche i famosi errori di digitazione, un detentore dei diritti cui impiegato buttasse dentro un numero anziché un altro verrebbe comunque considerato valido.

Inoltre un sito potrebbe essere considerato erroneamente da un impiegato molto zelante pirateria quando invece non lo è.
Ma noi abbiamo dato la possibilità di essere sia giudice che carceriere all'impiegato di una società privata. L'esecuzione della pena, può valere anche parecchi soldi, viene sostanzialmente delegato di all'impiegato o peggio una segretaria che ha in mano le credenziali per accedere al sito dell'agenzia.

Sempre in odore di poca furbizia, un impiegato che dovesse avere dell'astio contro qualcuno, mi viene in mente alcuni personaggi del Codacons, potrebbe decidere di oscurare un sito non coerente con la missione tanto controlli non ci sono. E se ci sono sono molto posteriori e, ops, mi sono sbagliato. Intanto ha fatto milioni di dollari di danni.

Per la questione del disegnarlo male e a membro di cane, non è rilasciata da nessuna parte l'elenco di questi 200 personaggi che hanno la possibilità di vita o di morte sui server altrui.

A questo si aggiunge la grassa risata che non è disponibile da nessuna parte l'elenco dei server bloccati. Sembra una banalità ma sicuramente già questo ha causato decine di migliaia di euro di danni.

le assurdità non hanno mai fine e dopo il blocco non esiste una data di rilascio né esiste un elenco dei siti bloccati, questo causa dei danni esagerati.

Il disegno generale inoltre, è stato fatto sicuramente da uno che studiato latino perché come detto va a bloccare gli IP.

Queste premesse hanno creato una misura che è di una demenzialità tale che mi aspetto che a breve venga fatta una legge per cui la cura del cancro verra' fatta per tutti con una pastiglia di cianuro per il malato e per i famigliari fino al secondo grado.

Se non sapete bene come funziona Internet vi do un piccolo corso gratuito.

Il numero IP solitamente non identifica un singolo server, ma può indicare un bilanciatore di carico o un servizio che è utilizzato per sveltire o alleggerire il server stesso.

Per esempio il classico server Web che corrisponde un determinato indirizzo IP potrebbe aver a bordo tranquillamente decine di siti.
Anzi la media, se non ricordo, è intorno alla quindicina, con casi di MIGLIAIA di siti.
 
Bloccare un indirizzo IP vuol dire di media bloccare 15 siti per tutta Italia.
Se mio blog, per esempio, fosse sullo stesso server che è stato bloccato per ospitare contenuto X, poi non vedreste più il blog alla rovescia che non ha nessuna colpa.

E' un pochino come dire "blocchiamo via Lunga 15 a Milano" che abbiamo un malvivente con refurtiva facendolo morire di fame.
Potremmo trovarci la villettina come il palazzone multiplo da 12 piani con 100 famiglie che costringiamo ai domiciliari per mesi, bambini di 7 anni compresi.
Inoltre ci sono dei servizi che alleggeriscono il traffico, alcuni fanno transitare qualche milione di siti Web.
Per non  parlare dei servizi come AWS, pensate se per una partita garibaldina ospitata su AWS  mandano giu' persino netflix (e' ospitato li...).

Il fatto che esista il momento di lock, e non esista il momento di release e' da latinisti.
I grandi sistemi di streaming illegale spostano regolarmente i contenuti dove l'hosting costa meno o lo cambiano per evitare che il provider mangi la foglia.
L'indirizzo IP dopo un tempo molto variabile, alle volte ore, torna ad essere NON ospitante di contenuti e lo spazio ceduto a nuovi clienti, nel 99% dei casi leciti, ma e' bloccato dallo scudo marrone.
Provate ad immaginare la piccola azienda di SW italica che dopo tutti i test va in produzione e il database del sito non va (o non si vede proprio la landing del sito) le bestemmie o i costi per capire che quell'IP assolutamente lecito e' finito nel braun-latin-scield.

E' chiaro che tutta la storia e' alquanto latinica:
un ignorante immagina una punizione divina che immagina dentro di se a la vuole applicare al mondo reale.

infatti guardiamo cosa dice Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di smutandati serie A, che evidentemente ha studiato latino a profusione (probabilmente guida un suv):

 «Parliamo di 300 milioni di euro l’anno»
Ovviamente non dice calcolati come, se e' latinico:
numero di pirati*cifra 3 abbonamenti=milioni tantoni

«In soli sessanta giorni sono già stati bloccati più di diecimila siti illegali. Il sistema funziona: frequentiamo le chat di Telegram dove i pirati si scambiano informazioni e sappiamo che c’è fermento dopo l’avvento della piattaforma». 

In tutta evidenza abbiamo un problema di ignoranza del nostro fessacchiotto.
Se tu blocchi 10K di IP non fermi 10K si siti pirateschi. Lo pensi sono se sei un cxretino e dovresti essere immediatamente licenziato, o peggio, se un bugiardo (e comunque il giornalista del corriere che non ti ride dietro, Monica Colombo, va licenziato SUBITO)
Se tu blocchi 10K di IP  danneggi 100K siti LEGALI. e non blocchi neppure un sito pirata.
Infatti i siti pirata hanno un font end "legale" (o un sistema di inviti di vario tipo) e i contenuti sono generalmente disposti su un ventaglio di server in hosting. Un singolo sito puo' avere 100 o 1000 server hostati dove poi l'utente va a prelevare il contenuto. A rotazione i server vengono cambiati per evitare interferenze.
Se fosse vero il contrario, come pare pensarla il latinista, basterebbe fare una singola azione legale al sito e la storia finirebbe li.

infatti il 24 febbraio queste amebe, neppure scimmie, hanno messo nel blocco uno dei tanti IP di una  CDN di Cloudflare.
Per farvela molto semplice per alleggerire il traffico i siti pagano dei sistemi per erogare "da vicino" i contenuti. Uno di quesi sistemi e' la CDN e uno dei piu' grandi che lo fanno e' CloudFlare.
Praticamente hanno potenzialmente bloccato qualche milione di siti.

La stessa AGCOM deve essere in mano a latinisti politicizzati con la laurea in soft skill scrivono:

"Il reclamo può essere presentato entro cinque giorni dalla pubblicazione della lista dei blocchi effettuati sulla presente pagina internet. La presentazione del reclamo non sospende l'efficacia del provvedimento. I soggetti interessati dai blocchi di indirizzi IP eseguiti nelle seguenti giornate possono rivolgersi alla Direzione Servizi Digitali attraverso i canali riportati di seguito e indicando nell'oggetto Provvedimenti di blocco Piracy Shield".

La prima cosa della pagina in questione che si riesce a raggiungere faticosamente e' che e' in ITALIANO!
I siti spesso sono ospitati all'estero anche di aziende italiane, ma i servizi toghi sono sempre operati dall'estero, basta vedere i nomi di Azure, AWS...
Quindi nel 90% dei casi e' probabile che chi stia cercando di capire perché il sito o servizio non funziona piu', e già immaginare la follia di un simile utensile non e' facile, si trova una scritta in turco.
Follia grossa!

Ma se il reclamo può essere presentato entro cinque giorni, dopo, non po piu' essere chiesto?
O si deve operare diversamente?
Gli sventurati tacciono.

Se la presentazione del reclamo non sospende l'efficacia del provvedimento, quali sono gli step?
non e' chiaro.

poi abbiamo delle quantita' abnormi non chiare
"Nella giornata del 7 aprile 2024 sono stati eseguiti n. 34 blocchi di indirizzi IP"
come faccio a capire se il mio e' presente?
Ricordo che se ho un server SQL o comunque non WEB, la maggior parte, non e' istantaneo capire se sono stato fregato.
Persino un blog tipico ha si un web server, ma ha solitamente altri 2 server o piu' di contorno con la parte del leone del mySQL.

Photo: location dei primi lotti di IP bloccati.
 

una fuga di notizie ha decretato (oltre ad un problema di sicurezza) che in poche settimane abbiano bloccato oltre 2000 indirizzi IP, e con la lista segreta si evince che hanno bloccato roba ridicola, con questa lena in un anno potrebbero arrivare a superare i 100.000.
Non sembra ma si tratta di non vedere piu' la maggior parte dei siti!
Giusto per dare un ideuzza i indirizzi IP V4 sono 4 miliardi ma moltissimi sono riservati, la maggior parte sono utenti e ai server non e' che ne rimangono poi' cosi' tanti.
Si parla di circa 50 milioni a seconda delle stime.
AGCOM sta prevedendo entro 10 anni di bloccare il 5% di internet (e se contiamo i servizi e che anche un umile blog usa 2-4 server oltre il 50%)?
La Cina ha fatto meno.

Ma la cosa piu' divertente di usare una bomba da 10Kg nel salotto di casa, uccidendo tutti i condomini, per fermare una zanzara e' che basta una VPN inutile di quelle in vendita a 3E all'anno per aggirare l’esplosione: hai ucciso 100 famiglie, ma la zanza e' sanissima (ed e' finalmente chiaro a cosa servano quelle "VPN" per "tutti" in vendita)

Cosa facciamo ora, rendiamo illegali le VPN come in cina?
Poi lo spieghi tu alle aziende che le usano per accedere ai loro uffici da remoto che sono illegali?

Renderemo illegali tutte le tecniche di tunneling?

Al solito uno stato di medda.

giovedì, aprile 11, 2024

Taxi fantasmatici e NCC

 


 Da anni, da prima persino del b-log, sapete che dico che e' assurda la situazione dei taxi italiani.

Negli anni intorno al 2000 non solo ho dovuto usare molto i taxi nell'area milanese, e posso dire che spesso sono come i fantasmi: se esistono, cosa non certa, si manifestano a loro volonta'.

Non solo mi ha costretto a una serie di recuperi da circo, come muoversi per andare a prendere chi atterrava all'aeroporto di Varese malpensa, dopo la disperazione 1.5h ad aspettare la mia venuta, ma anche a infilare un illegale passeggero nel pianale del furgoncino aziendale omologato per 2 per evitare che, dopo attese ridicole dei fantasmi, uno dei nostri fornitori perdesse l'aereo.
Quando si e' disperati si fanno anche cose assurde rischiando forte.

Ovviamente questo ha influito pesantemente, parliamo di centinaia di migliaia di euro, sul fatturato aziendale, nessun buyer ama rimaner disperso nel nulla cosmico.
Del resto manca una metropolitana degna del nome nel milanese e i taxi non esistono: MANCANO LE BASI di una zona industriale degna del nome, servono almeno altri 400km di metropolitane in zona.

Quindi, da sempre, dico che le licenze dei taxi vanno DECUPLICATE e le tariffe dimezzate almeno.

Non e' un segreto, una magia o uno studio sulla spinta di motori del saturnV: basta aver provato a chiamare un taxi.
Se dopo sembra ancora normale, andare a visitare una qualsiasi localita' al mondo che non sia in mezzo al Sahel, se tornate ancora pensando che in Italia ci siano i taxi, beh, vi conviene un ricovero in qualche struttura ben imbottita.

 In questi anni i pazzi furiosi al governo hanno reso LEGALE la compravendita di beni dello stato (licenze).
Il prossimo passo e' risolvere il problema delle spiagge rendendo le concessioni cedibili, che di fatto eterne lo sono (siamo il paese dei bonus, no?).
Ovvio che l'aumento delle stesse, ora illegalmente legali nella loro folle compravendita (si spera che divengano non cedibili), se si dovesse almeno triplicare il volume, appena sufficiente per vedere piccolo miglioramento, precipiterebbe di valore.
Ma un bel CHISSENEFREGA?

Abbiamo un'idea dei posti di lavoro persi per la mancanza dei taxi?

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dopo solo 30 anni di una situazione che definire da malati mentali e' buona cosa si sveglia, fa colazione con dei preziosissimi pandori rosa, e fa dei report.

Comune     Licenze    ogni1.000     ogni km2     ultime    licenze
Roma         7.692         2,8                 6,0                2005
Milano      4.853         3,5                 26,7                 2003
Napoli       2.364        2,6                20,1                 1998
Palermo    319
Firenze            

 Al di la che il garante ha qualche problema con le unita' SI scambiando superficie con radioattivita' e altre paturnie, rimane solo l'ambito italiano, non fanno confronti sulla mobilita' ma prendono solo i dati a ciuffolo come un liceale.
Meglio di nulla, ma non a livello di una agenzia governativa degna di rispetto.

La prima cosa che notiamo dai loro dati e' che sono eoni che non si danno piu' licenze, ma in piu' le ultime sono aggiunte per modo di dire, non per creare equilibrio.
Per un esempio nel 1998 a Napoli le ultime licenze sono state 11.
UNDICI.
Non 1100, 11.
Probabilmente erano per degli amici di bevuta.


Se vi chiedete perche' AGCM non parla di tutt'Italia  o perché citta' importanti non sono state prese in considerazione, ve lo dico io:
L'AGCM non ha fatto una vera ricerca, ha solo chiesto i dati a regioni o comuni comodi comodi dalla loro poltrona.
Una ricerca simile la potrei fare io, su di un b-log di medda scritto durante l'insonnia, non una AGENZIA GOVERNATIVA.
In varie riprese, in indagini di vari giornalisti meno stolti della media, molte citta' e regioni hanno ammesso candidamente... di non sapere quante licenze esistono sul territorio.


Corollario:
Lo stato non solo non sa quante licenze esistono, non ha mai gestito la cosa o chiesto di gestirla, e non e' possibile fare operazioni.
I vari decreti sulla questione sono puxxanate: se non hai dati non sono leggi, sono proclami.

Per esempio le tariffe, decise dalle regioni, non possono essere decise se non si sanno le condizioni. Ovvero se non sanno neppure il numero e le medie... parlano di cosa di cui non hanno idea.
La domanda e' chiedersi PERCHE' non ci sono taxi, se si guarda in EU ci sono citta' che hanno....

come dire qualche taxi in piu'.

Se poi aggiungi che citta' del genere hanno qualche centinaia di Km di metropolitane, da noi inesistenti, capiamo subito che il gap e' assai piu' ampio in quanto la richiesta e' certamente non mediata da altri sistemi di trasporto.
La fermata della metro che connette l'aeroporto di Milano esiste dal 2022, solo 60 anni di ritardo.
La connessione con Varese e' ancora incerta.
O se preferite i numeri di Milano o Roma andrebbero considerati come se fossero la meta' di quello che sono.
 

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, inoltre, fa notare che secondo la loro ricerchina non sono alcuni comuni come firenze non sanno neppure da lontano cosa stanno combinando i taxi, ma almeno il 50% delle richieste di taxi in italia non vengono esaudite.




  Cosa significano questi grafici piu' o meno identici nelle, poche, citta' esaminate?

La prima cosa che dobbiamo dire è che questi dati sono SOLO dati MISURABILI senza strutture di controllo, non quelli che si potrebbero misurare, l'agenzia non ci arriva (hanno mangiato troppi pandori?) e non lo cita neppure.
Questi sono i dati per i quali
lo sventurato cliente telefona,
la centralista e' presente sul posto di lavoro,
il taxi viene NEGATO e mai arriva.
Il tutto fornito dall'oste (come e' il vino?)

Ovvero solo uno dei veri casi di mancata fornitura del servizio PUBBLICO.

Cosa che succede nella pratica?

mi e' capitato che un taxi che doveva apparire dopo 15min e' stato dato per disperso dopo oltre un ora e hai rifatto la prenotazione, come e' capitato che la signorina candidamente ammettesse che non avevano taxi disponibili (eccecaxxo e' l'ora di pranzo/cena non rompermi li co... faccio il metalmeccanico, non il tassista, o no?).
Questi sono CONTEGGIATI

Ma  sono in maggioranza quelli non conteggiati se non hai un sistema di rilevamento!
Nella mia beata esperienza sono almeno il doppio le chiamate in cui il telefono squilla a vuoto o parte una segreteria con messaggi che arrivano al ridicolo: da "chiamate domani" a "non siamo presenti".
Per non parlare del prenotato che ufficialmente ha fatto la corsa, ma non e' mai giunto a prelevare il cliente perché "troppo sbatti" (nella mia esperienza in certi orari la norma sorpassando il 90%).
Come dire un gran servizio pubblico.

In sostanza per fare una stima quei dati vanno almeno raddoppiati: dopo cena i taxi non esistono.

Ma i dati ci raccontano comunque tante cose!

Il primo dato che ci illustrano e' che e' un mercato, e come tutti i mercati e' STAGIONALE.
Se siete abituati all'azienda statale o "u pustu fisso" non fate l'imprenditore.
Per quanto sia servizio pubblico non e' un servizio per i tassisti, ma per i clienti, ci saranno MESI in cui e' meglio che molti vadano in vacanza.
Se avete un negozio sapete che ci sono dei mesi in perdita e dei mesi wow, come chi produce gelati, telefonini o dolciumi.
Solo chi produce/vende certi beni, come i chiodi, puo' lavorare con un pochino di pianificazione tutto l'anno
Questo ci porta al secondo punto.

Nelle metropoli italiche i taxi toppano dal 25% al 50% delle chiamate secondo l'oste, ma e' piu' probabile che sia un 50-70%.
In pratica provate ad immaginare un negozio, l'unico delle citta' per legge,  in cui cercate qualcosa da mangiare e trovate questo nel 70% dei casi.


 Ragazzi i gelati sono tutti impegnati!

Basterebbe questo numero per dover decuplicare il numero di licenze.
D'altronde se il 50% almeno delle volte va a vuoto se si raddoppia il numero di auto non si satura per via che ci saranno orari e picchi, ma si riduce solo di una certa percentuale, per vedere un miglioramento netto si parte dal triplo.
 

In pratica un disastro di proporzioni bibliche.

Perché mancare il trasporto di MILIONI di persone e' un problema.
Quei dati ci dicono che OGNI MESE CON CERTEZZA, ci sono milioni di persone che rimangono a piedi in mezzo alla strada.
Avete capito bene, solo a roma parliamo di 1.500.000 di persone mensili in piedi come dei fessi che attendono con la loro valigina un taxi che mai verra'.
O se preferite ad occhio ci sono in un anno in italia 100.000.000 di persone che non hanno ricevuto un passaggio e hanno dovuto trovare soluzioni creative.
Solo di business tassistico abbiamo tirato nel water qualche miliardo e perso milioni di tasse.

Provate solo ad immaginare, con il fatto che non esiste il taxi,  che razza di danno  MILIARDARIO alla nazione.
Sono tasse mancanti
Sono lavoratori licenziati
Sono uno spuxxanamento all'Italia.

Il primo che parla di turismo prima di aver sistemato questo problema e' uno strz.
Il turista atterra e lo prende nel didietro. Prende l'aereo di rientro e mai piu' Italia.
Il manager o il buyer fa affari con la Francia o la Spagna.
Possiamo dire che i tassisti hanno causato almeno 50 miliardi di danni annuali?

Forse e' anche per questo che molte aziende di moda italiane ormai sfilano a Parigi?

Inoltre, togliendo l'assurdita' della vendita della licenza fra privati, non solo si puo' aumentarne il numero, ma si puo' anche ridurne il numero in caso di eccessi: chi va in pensione e' automaticamente un sistema di riduzione e, incidentalmente, obbliga chi gestisce le licenze a produrne di nuove.
Oppure si fanno delle licenze per un certo numero di anni (5 o 10) come avviene ovunque.

Le licenze eterne non esistono, altrimenti e' REGALO, non una CONCESSIONE.
Altrimenti e' una vendita e lo stato non esiste che venda un pezzo di stato.
Pensate al fatto di una licenza a vendere le lampadine allo stato in esclusiva eterna. Preferite le auto?
Capite che razza di assurdita' sia?

Quei dati raccontano anche un'altra storia.
tra il 2017 e il 2019 i tassisti hanno dichiarato in media poco più di 1.250 euro lorde al mese.
Lo dice lo stato sui siti istituzionali, non e' necessario fare magie per saperlo.

Basta fare 2 conti e si capisce che i tassisti sono dei foxxuti ladri.
-Se e' vero, come raccontano, che le licenze non possono essere svalutate perché vagono 150KE, se l'auto, che viene  certamente scontata al tassista, prevede un impegno economico di circa 40K, si tratta con il costo del denaro di avere un’attività che o frutta almeno 50K all'anno, altrimenti questi sono tutti in perdita.
Pagano per lavorare.

-se e' vero che le corse sono tutte piene, di fatto lavorano tutti quasi 8h al giorno piene, sono false le dichiarazioni dei redditi, ovvero la licenza diventa oro e i tassisti ladri (e stolti per aver detto che valgono piu' di 2000E in pubblico).

Capiamo subito che non solo ogni dato ne contraddice un secondo, ma di fatto sono tutti incoerenti, salvo di immettere nella variabile il dato che il 90% del loro lavoro sia sommerso, allora tutti i dati acquistano un senso.
La logica non fa sconti: i tassisti sono ladri o bugiardi.
Ma questo i pandoriani della AGCM non lo dicono, non ci arrivano, sono latinisti e la logica gli e' a noia.

Chiediamoci perche' la GdF che tanto fa la spavalda non colpisca questa gente.
La GdF vi sembra troppo?
Abbiamo i vigili dell'annonaria, cosi' puntuali a rompere il caspita a mitraglia.
Ma abbiamo anche i caramba che spesso intervengono su cose similari, m non beccano mi un tassista neanche loro.
Ancora una volta in Italia un piccolo gruppo dalle potenti bustarelle tiene in ostaggio una nazione?

Ora pensiamo una cosa:
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato scopre che le città italiane:
-Azzoppano l'offerta nel mercato dei taxi
-Deformano i mercati connessi (tutti: dall'industria alla pizzeria)
-creando una lobby di potere che sovrasta lo stato e il mercato del trasporto stesso.
-sono un monopolio in concessione che non funziona per gestione errata e spesso illegale
-Fanno nero a tuono deformando l'offerta concorrenziale.

Ok, direte, se per 4 pandori del valore ridicolo quelli dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno sparato 1.5milioni di multa, a costoro che fanno decine di miliardi di danni annuali da decenni cosa gli fanno?
Ghigliottina?
100miliardi di multa?
fustigazione in piazza?
esilio?
gattabuia e poi buttano la chiave?

tenetevi forte:
3, dicosi TRE....
Lettere di richiamo.

Forti con i deboli, deboli con i tassisti.

Giusto per capire come va l'andazzo, che tanto a fare i ladri nulla succede se si hanno appoggi in alto, decide di intervenire poco dopo la politica.
La politica piu' truce, quella che pensa di avere LA soluzione.
Siete pronti?

Dal ministero:
3 aprile 2024 - Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, presenti anche i rappresentanti dei ministeri dell’Interno e delle Imprese e del Made in Italy... la bozza dei tre decreti attuativi, attesi da anni, che metteranno ordine nel settore.
 

Queste bozze cosa contengono?
Misuratore fiscale per i tassisti?
Sistema di tracciamento integrato nel tassametro?
Fine delle assurde licenze eterne?
Aumento della concorrenza?
3000Km di metropolitane?

tenetevi forte.


obbligo per i vettori NCC di attendere un’ora tra la fine di un servizio e l’inizio di un altro;

In pratica li uccidono.
Provate ad immaginare che un operaio debba fermarsi 4 o 5 ore, in 5 volte separate, tutti i giorni senza retribuzione.
Basterebbe renderli illegali, no?
Visto che spesso costano meno dei taxi, hanno auto tenute maniacalmente e arrivano in giacca mi vien da chiedere tante cose.
Si, per la cronaca ne ho usato qualcuno per levarmi d'impiccio.

divieto di usare qualunque forma di intermediazione per la prenotazione del servizio

In pratica niente piattaforme online come uber (orrrrore!)
Un hotel 4-5 stelle non puo' chiamare una vettura (visto il servizio taxi fantasmatico deve consigliare al clienti di farsi a piedi il tragitto fino all'aereo, 50Km con valigie riducono la pancetta del manager)
L'agenzia di viaggio non puo' organizzare un tour della citta' con un beo mercedesone
Non possono fare cooperative
Le aziende di moda non possono piu' appoggiarsi a societa' che li portano alle sfilate milanesi (addio miliardi di fatturato)


obbligo per gli operatori di specificare il tragitto del servizio richiesto dal cliente e in quali orari, con indicazione della destinazione e del nominativo del cliente stesso


 In pratica si vorrebbe, alla prenotazione, scrivere esattamente il percorso e, di conseguenza, il cliente che volesse cambiare il ristorante o altro...
 

obbligo del  rientro in rimessa per gli operatori del noleggio con conducente, inoltre  luogo di raccolta delle richieste di servizio;

In pratica non solo se un NCC di Bergamo porta un cliente a Milano deve poi fermarsi per un ora, ma se un altro cliente di da Milano volesse andare a Bergamo (magari lo stesso) l'autista prima deve tornare a Bergamo per prendere al chiamata e poi tornare a Milano.
Fa prima a suicidarsi.
Oltretutto e' una norma antiecologica a tuono.
Il primo che mi parla di auto elettriche con norme cosi' e' folle.

Ricordiamo il gia' attivo articolo 85 del Codice della Strada
 In caso di un’infrazione inerente il servizio di NCC, si prevede  il fermo amministrativo del veicolo da due a otto mesi.
In pratica un agente scimmietta "amico per emolumenti" dei tassisti potrebbe di bloccare per anni un servizio NCC locale beccando piccole violazioni e decidendo in aperta ostilita' sanzioni bloccanti.

Mi pare evidente che la situazione sia oltre la parola ridicolo sia per l'agenzia di pandoriani che per lo stato che di fronte a certe proposte non le blocca immediatamente.
Anche solo presentare, come hanno fatto, una proposta come quella di salvini indica la mancanza di anticorpi del nostro stato cialtrone.
Altri anticorpi mancanti quelli dei giornalisti che non rimpion di ridicolo nel merito tali boutade che se diverranno legge massacreranno sempre piu' l'economia.

Il prossimo passo e' dare un bonus annuale al tassista di 10KE per il faticoso servizio reso, un bonus di 50K per l'auto nuova grEEEEEEn, mentre l'agenzia pandori multa gli NCC per 32 miliardi per occupazione di suolo pubblico.

Dei lavoratori e aziende italiani chissenefrega.

martedì, aprile 09, 2024

la meraviglia dei giornalisti italici

 


 

Molti giornali e commentatori rimangono stupiti che stanno smantellando alcune linee di produzione della 500 elettrica e stanno rimettendo su le linee di quella a benza.

Facciamo 2 conti.
La panda stondata, che e' questa la 500, e' un veicolo che e' sempre costato un pochino piu' della versione standard. Anziché costare 10K circa di street chiedevano circa 13 per i lamierati che non sembrassero parenti dalla rinnegata tagliati con la scure.
Ma, diciamocelo, pur essendo una vettura triste e costosa era a portata della massaia o del ragazzino.

La 500e nella versione appena sufficiente per uscire dal box costava oltre 50K ed ora 40K.
In pratica con il prezzo della misera 42KWh, tutto tranne che paragonabile alla vecchia versione a benza, potete comprare auto a benzina per tutto il parentame.

Giusto per capire il sulcesso della povera vettura ne hanno vendute 6 al giorno.
La maggior parte dei concessionari non sa neppure che faccia abbia.
Per avere un idea delle vendite delle sue gemelle, nel frattempo salite di prezzo per pagare la linea di produzione dell'elettrica, facciamo i numeri di Fiat Panda  96.736, Lancia Ypsilon con 38.380,  e Fiat panda 500 con 32.803.
In pratica 167K, 457 al giorno.
Ma anche prendendo la versione identica perché la si vende solo perché piace il design dell’Italia nella poverta' sono 90 al giorno, non 6.

Bastano questi numeri per capire quale e' il problema nei prezzi di vendita delle auto elettriche:
Da un lato batterie che sono la meta' di quello che servirebbe, per abbassare il prezzo di listino di un 15K
Dall'altro un prezzo che per il tipo di mezzo low budget fa ridere.

Anche aver aumentato il prezzo delle termiche di un 30-40% non basta, al massimo rende l'usato un mercato con prezzi cosi' alti che non si sono mai visti.
In pratica negli ultimi anni le auto che vedo per "pxrno" sui siti dell'usato sono praticamente raddoppiate di prezzo.
Prima con 15K portavi a casa degli affari incredibili con pochi anni, alcuni fine leasing erano da leccarsi le orecchie con poco di piu'.
Ora sono affari che non prezzano meno di 30K, per scendere devi andare sul 20nnale.
Quelli che rimangono bassi e' per la storia dell'euro 1-2-3-4-X, ma se rientrano nelle "storiche"...

del resto il mercato italiano e quello estero la raccontano da anni questa cosa, no?

Dove sta la meraviglia?

 

Nessuno inoltre, salvo il Tavares che fa incazzare i verdosky e i fanboyazzi, dice quello che e', e sui giornali latita la questione.
Una vettura da famiglia, come una focus o una astra per intenderci, con circa 100KWh e che costi 20-22K si puo' fare o no?
Una citycar da usarsi anche fuori con almeno 60KWh, come la vecchia panda, dal costo intono ai 15K si puo' fare o no?
Se la risposta e' no, cosa guideranno per quel prezzo?

Spero non il merdolino, che sarebbe simpatico a 3000E, ma a poco meno di 25K fa solo impressione, tanta.


 La spacciano per auto, ma non ha neppure il cruscotto e il riscaldamento.



Comunque la pubblicita' di fiat la racconta bene perche' comprare elettrico e ve ne faccio un C&P commentato da mie frammentazioni.

"Accesso ZTL"
In soldoni incentivi statali, regali per gli abbienti.

"risparmio su parcheggio"
In soldoni incentivi statali, regali per gli abbienti.
    
"Incentivi statali"
Stavolta detto chiaro: incentivi statali, regali DALLE TASSE dagli stxronzi che le pagano a tuono.

"agevolazioni (es. esenzione bollo)"
Altri incentivi statali, regali per gli abbienti.

"Guida silenziosa e con accelerazione fluida"
La mia auto e' silenziosa e abbastanza fluida. Quindi?
Vale un costo quadruplo e limitazioni d'uso?

secondo fiat non esistono altri motivi per comprare una vettura elettrica: incentivi, incentivi, incentivi, incentivi, incentivi  e incentivi.

Ovviamente parliamo solo del costo auto, ovviamente dovete pensare alla rete come altri 20.000E di incentivi pagati da qualche strzo .

Non sarebbe meglio incentivare le molto silenziose metropolitane?