lunedì, settembre 08, 2025

Sony HiEnd

 


La cosa divertente e' che nell'HiFi, ma anche in altri campi, sulla fascia alta le marche "generaliste" vengono regolarmente snobbate quasi siano cumuli di spazzatura. 

Questo in generale puo' essere vero, quando alcune marche offrono in catalogo pezzi costosi vien spesso da chiedersi se ci sono o ci fanno, ma va fatta anche un analisi su cosa vogliono veramente come posizionamento e cosa pretendono i consumatori.

Per anni abbiamo deriso, mi ci metto anche io, la fiattona. 
Ma davvero crediamo che una fiat non sia mai stata in grado di produrre una vettura top level?
Banalmente hanno pensato che visto il mercato di riferimento, il guadagno previsto, dover formare gli operai, il badge eccetera non valesse la pena. Al massimo il problema e' che non avrebbero saputo venderle o che le maestranze incapaci avrebbero fatto sabotaggi.

Pensiamo davvero che un azienda come Samsung (300 miliardi di dollari solo di capofila con un utile spaventoso), che ricordo ha comprato marchi come JBL ed Infinity con tutti i brevetti, non riesca a fare un altoparlante migliore di una fogna neppure per errore?
Banalmente Samsung sa che il proprio consumatore si aspetta che il loro tipico consumatore voglia lo schifo, dare perle ai porci e' disutile finanziariamente.
Il catalogo JBL HiFi attuale e' questo:

 

 

 

 

 

Photo: il nulla. 

Da masterclass a nullita' inutile. 

Pero' fino agli anni 90-2000 la maggior parte di marche era diretta da uomini orgogliosi che dovevano, se non lasciare un segno, definire la parola "buono".
Possiamo dire che la gran parte di prodotti di pioneer erano interessanti, con molte eccellenze.
Le varie telefunken o grundig si sarebbero vergognate ad offrire prodotti sotto certi standard.
Ogni tanto tutte queste aziende "orgogliose" se ne uscivano con prodotti, se non ottimi, con una linea di prodotti decisamente sopra la media. E la media non era "facciamo il minimo" come ora.

Se guardiamo il mercato dei telefonini lo vediamo bene, negli ultimi 20 anni i telefoni sono praticamente tutti identici. 
Qualsiasi prezzo li paghiate. 
Certo  i piu' costosi in genere hanno una CPU piu' grossa, che negli anni e' diventata piu' veloce per motivi vari, hanno scocche meglio fatte (magari in materiali piu' nobili della plastica), ma di fatto sono identici ai nokia touch dei primissimi 2000.
L'unica vera novita', che trovo una figata pazzesca, e' il display pieghevole che, guarda un po', era gia' studiato da nokia con kodak (che produceva gli OLED) negli anni 90.
Pensatici bene, quale telefono non pieghevole che avete visto negli ultimi 20 anni vi ha fatto dire WoW o vedere una rivoluzione?

Torniamo negli anni 90.
All'epoca l'HiFi tirava ancora e il gioco della fascia altissima era prevalentemente in mano a gente piccola, per lo piu' cantinari (ricorda le auto?)  che offrivano amplificatori che oltre a costare badilate di danari non sempre avevano le prestazioni che raccontavano. 
Spesso le prestazioni erano certo migliori del mass market, ma molte volte non erano poi' cosi' strepitose come il prezzo raccontava.

L'HiEnd viveva piu' di logiche "latiniste" che di teNNica.

In questo  contesto molti marchi considerati "generalisti, bleah" sparavano spesso cannonate degne di nota, roba che spesso faceva impallidire la roba HiEnd e qualche volta a prezzi operai (philips dice nulla?)

In questo contesto Sony voleva scrollarsi di dosso l'idea di essere un catalogo mass market e basta e ogni tanto nella linea ES sparava cartucce pesanti, molto pesanti: 124Kg.

L'amplificatore che vedere in figura e' un 2 telai completamente mono, ovvero veniva venduto a coppie di ampli mono da 62Kg cad.

Il famoso "dual mono" del mondo HiEnd secondo il quale un ampli stereo dovesse essere completamente diviso fra i canali veniva preso alla piu' completa lettera: ti consegnavano 2 ampli mono fisicamente separati.  Te ciapa lì e porta a cà.

Sempre nell'ottica del mondo HiEnd "classe A"  secondo il quale un ampli dovesse essere in classe A veniva preso alla piu' completa lettera: ti consegnavano un ampli che era ampiamente in classe A, non che andava in classe  solo per i primi 4-5W.  

Continuando nell'ottica tanto abusata del "low Ohm stable" del mondo HiEnd, poi mal interpretata dai wombati del car audio che usano termini che non capiscono, anche in questo caso il termine e' portato alle estreme conseguenze:
8 Ohm power :     1x 100W (20Hz...20Khz)
4 Ohm power :     1x 200W (20Hz...20Khz)
2 Ohm power :     1x 400W (20Hz...20Khz)
0,005% (10W / 8 Ohm)
0,05% (100W / 8 Ohm)
0,08% (200W / 4 Ohm)

 Continuando ad interpretare il copione HiEnd che parlava di finali selezionati, ovvero scelti fra i migliori (del 50 o del 5%? era il gioco per nascondere la sparata) della cucciolata, sony va oltre, li fa fare su specifica progettuale, placcati in produzione e ne monta una badilata.

 

 

Photo: ricordo: questi sono 20 enormi mosfet per OGNI canale di un 100W, 100W, non 1650W dichiarati come una soundbar koreana. 

I folli dell'HiEnd favoleggiavano specifiche sulla permeabilita' del case leggermente migliori del ferraccio?
Sony fa fare lastre su misura di metallo specifico.


 Come dire, il 99% del mondo HiEnd doveva andare a nascondersi, tornando in cantina, a piangere.

 Certo non e' un prodotto economico, ma nel mondo HiEnd non era neppure cosi' caro.
Poi se volevate risparmiare qualcosa esisteva la versione "economica" Sony TA-NR1 con al posto del mos prodotti su specifica del "banali" saken 2SA1216 che, diciamo, non e' cosi' diverso con i suoi 47Kgx2
550W (1 Ohm, DIN, 0,05%THD)
400W (2 Ohm, DIN, 0,05%THD)
200W (4 Ohm, DIN, 0,05%THD)
100W (8 Ohm, DIN, 0,05%THD)

 


 

Il fatto che come usato, prodotto dal 92 al 97, chiedano ancora cifre con 4 zeri ha un senso.

Questa e' la forza di un azienda ai vertici che non sta scherzando, i cantinari possono andare a nascondersi. 

 

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