venerdì, novembre 28, 2014

il giornalismo oggi

Seghe semiserie sui giornali.... anoTer  mai sparat



È parecchio tempo che mi chiedo quale sia il futuro dei giornali, in particolare di quelli cartacei. Non è solo una mia fisima ma è un argomento che sta sempre più occupando delle discussioni on-line e post di varie redazioni.

Ovviamente i giornali on-line scrivono sicuri che quelli off line sono destinati a morire a breve e si fregano stupidamente le mani come se fosse una pacchia e comunque si, è una cosa che sta capitando.

Ma forse sta capitando anche la crisi dei giornali in toto...

Il problema, a mio giudizio, dell'informazione giornalistica e' che proviene da una dimensione che era rimasta identica alla nascita quando cioè è nato il giornalismo moderno grazie ad un'innovazione tecnologica, prima la stampa e poi le rotative, ed una diffusione di massa della capacità di leggere e scrivere sommata all'importanza dell'epoca precedente. Aggiungere un sito dove pubblicare non cambia la sostanza. La scrittura e' tale anche se viene impressa sul papiro.

In pratica, nel paesino dove risiedevano la maggior parte di persone, per sapere qualcosa “del mondo”, quantificabile come qualcosa oltre il fatto che la cognata se la intendeva con il marito della Carla che filava con Giuseppe, si doveva ricorrere alla carta stampata che sovente proveniva dalla “grande citta'”.

I giornali così si definivano importanti in base alla grandiosità delle notizie che trattavano: il giornale di provincia parlava delle cose locali che difficilmente erano così ambiziose e i giornali nazionali parlavano di cose come le guerre in paesi lontani o i politici al Parlamento (che sembrava cosi' lontano).
Comunque sia la notizia doveva essere in qualche maniera “seria” perché comunque il lettore era innanzitutto una persona istruita che leggeva, ancora negli anni 60 non tutti andavano a scuola in nazioni arretrate come la nostra, e poi se si voleva sapere del filarino della Carla qualcuno glielo raccontava di certo.
Il Cliente del giornale era una persona acculturata i cui interessi non erano certo quelli del volgo e viaggiavano verso gli interessi del ceto alto che voleva trovarci notizie che potevano cambiare il proprio status come leggi, situazioni commerciali e altro che derivavano dalle necessita' ben lontane dall'orizzonte di Puzzocalabro: ridente accampamento toscano di 100 anime disperse in una remota valle che deve il nome al formaggio DOCDcFrG (non il contrario..).

Questa impostazione così seria ha fatto sì che al giornale venisse associata una qualche dimensione morale che effettivamente avrebbe SE avesse ancora una qualche istituzionalita'.
Per reggere alla concorrenza del giornale di citta i giornali erano in un certo senso collegati e si scambiavano notizie come figurine e questo permetteva al quotidiano locale notizie da lontano e il giornale “di citta'” poteva avere la notizia che a puzzocalabro una frana aveva fatto secchi i 20 minatori locali. Perche delle sorti del formaggio locale che da il nome alla profumata cittadina prodotto in miseri 10Kg giornalieri non frega a nessuno al di fuori dei paesini in scia. Una tassa sull'import del ferro e' cosa diversa per un industriale.

Con l'avvento della televisione e della radio i giornali si sono messi in competizione, sbagliando, per la notizia fresca. Era una gara mutuata per dimostrare chi aveva i link migliori.
Il sottolineare che la notizia è nuova, fresca e frizzante ha creato l'abitudine a considerare la notizia approfondita una cosa secondaria, vecchia. Forse hanno fatto meglio i settimanali attenersi agli approfondimenti.

Comunque sia la televisione implica un'erogazione di servizio localizzato, inteso che per usufruirne devi essere in quel punto specifico dove si trova l'apparecchio.
La radio di converso raramente si presta ad approfondimenti perché se non fatti in maniera esemplare, come radio24 per esempio, diventano automaticamente noiosissimi. Anzi anche nei casi migliori spesso si cade nella noia.

I tre media principali che distribuivano notizie si erano ricavati una nicchia ben precisa, specifica.

In questa visione il giornale rappresentava ancora una qualche dignità più derivante piu' dal passato che altro. Il mercato si stava spostando e non era piu' sufficiente per stipendiare torme di cacciatori di notizie ma comunque la tv che voleva sostituirsi aveva altri collaboratori e le notizie spesso passavano una volta raccolte da un media all'altro.
In questa maniera comunque si è garantito per decenni una grande copertura del territorio che ha portato a un'acquisizione di notizie veramente capillare. Ma oggi con la crisi della notizia i giornalisti che non stanno all'interno dell'ufficio sono ormai degni del WWF. Un articolo viene pagato 5E (cinque!) solo se pubblicato. Appare ovvio che nessuno ci campa.
Abbiamo creato un mare di notizie scritte da hobbysti.


Per un ulteriore tassello basti vedere qual'è la composizione delle vendite in Italia:
Una grossa fetta della popolazione legge la gazzetta dello sport (terzo posto) con 300.000 copie stampate. Oserei dire che questi non sono clienti in cerca della notizia “seria” ma al più gli basta sapere se la palla rotola verso sinistra o verso destra.
Al sesto posto ancora un giornale che esiterei a definire impegnato: il corriere dello sport. Anche questo parla del rotolamento di palle. Roba pallosa, insomma e di nessuna utilita'.
Insieme questi due giornali macinano come nessun'alta singola testata puo' permettersi. Avete capito bene due inutili giornaletti di sport insieme macinano piu', molto di piu', di qualsivoglia testata seria e rappresentano da soli quasi il 20% del venduto nel mercato del quotidiano.

Più o meno allo stesso vendere, Ovvero al Quarto posto, troviamo un giornale semispecialistico: Il Sole 24 Ore. Se ci pensate e' il vero erede del giornale antico destinato a chi ha una certa cultura e censo, anche se ultimamente sta scendendo parecchio.

Prima di questi con al primo posto il corriere della sera (470.000), non certo un giornale che verifica sempre le notizie.
Al secondo posto il giornale la Repubblica (450.000) che per la precisione delle sue notizie e' una barzelletta mondiale. Ci prendono per il culo a 10.000Km di distanza.
Al quinto posto troviamo la stampa, un giornale che sinceramente non ho mai seguito, non mi è mai capitato di leggere attentamente e per questo qualsiasi mio giudizio sarebbe sbagliato.

Dopo di questi abbiamo un sacco di nomi che quantitativamente sono molto staccati da questi primi 6 posti che complessivamente fanno più meta' delle tirature complessive. Comprese quelle che regalano alla metropolitana ma secondo me non fanno testo in quanto non è l'utente che va a ricercare il giornale fino a volerlo pagare ma sostanzialmente se lo trova in mano. Possiamo dire con buona approssimazione che se in Italia vedete uno con in mano un giornale e non è un giornale specialistico probabilmente ha in mano un affare dello sport (inteso pero' come calcio visto che sulla gazzetta&c sono banditi altri sport dal 90% delle pagine) o qualcosa del genere.

Giusto per capirci: su 115 giornali se Topolino fosse un quotidiano si piazzerebbe al SESTO posto. Topolino e' piu' importante e ha maggior impatto sulla popolazione della maggior parte dei quotidiani.

Comincia apparire chiaro che alla popolazione sostanzialmente non interessa sapere se domani mattina avranno ancora un lavoro ma preferiscono conoscere se la squadra di calcio gialloverderossoblù ha dato più calci alla palla di quella arancionerosso.


Ecco cominciamo a capire le vere necessità del pubblico odierno. Ma non abbiamo ancora visto nulla.
Vi presento il secondo girone degli idioti.

Visto che abbiamo citato il topolino come pietra di paragone guardiamo le statistiche dei settimanali. Alcuni hanno fatto la storia o comunque almeno un paio di loro hanno spesso fatto articoli di un certo peso e preso meno svarioni.

Al primo posto c'è una sorpresa: con praticamente un milione di acquisti settimanali SORRISI E CANZONI TV.
Nell'epoca di Internet basta vedere su un qualsiasi sito quali saranno i programmi della serata ma evidentemente esistono ancora 1.000.000 di persone che scendono in edicola si comprano il giornaletto per vedere cosa c'è in televisione nonostante il televideo, Internet e il fatto che i programmi televisivi delle reti più importanti sono scritti anche sui giornali quotidiani.
Un milione di ottenebrati che non sanno accendere il pc o usare il televideo.
In pratica basta solo questa testata per brutalizzare l'intero vanto di serieta' dell'editoria.

Al secondo posto, non ci crederete mai, SETTIMANALE DIPIU'.
Ho dovuto andare a cercare cosa fosse questo settimanale che comprano più di 700.000 persone ogni settimana: racconta delle tette finte vere e o presunte e degli amori veri o presunti di persone più o meno famose nell'immaginario collettivo. Uno di quei cosi di carta con tante foto grandi i caratteri alti quattro dita ideali per chi è quasi analfabeta e deve scorrere le parole con le dita carattere per carattere.
Un'altro vanto editoriale, insomma. La grande notizia, il grande giornalismo d'inchiesta evidentemente è questo. La tetta finta della Gina Bertolazzi conduttrice del programma “depilarsi meglio depilarsi di piu'”.

Al terzo posto anche questo con oltre mezzo milione di acquirenti TELESETTE. Un altro aggregatore di programmi televisivi.
Al quarto posto DIPIU' TV decretando quindi la sconfitta dell'intelligenza sulla terra: un altro aggregatore di programmi televisivi.

Se fate due conti avete appena capito che questi quattro giornali a tiratura settimanale macinano più di tutta la stampa giornaliera. 
 
Anzi, visti i numeri, SONO LA STAMPA. 
 
In pratica all'utente medio, al cittadino, interessa molto di più sapere che cosa verrà trasmesso in tivù stasera che qualsiasi altra notizia.
Qualcuno puo' far notate che un giornale quotidiano in una settimana macina sette volte la tiratura ma se facciamo il conto del numero di pagine o della persistenza in casa...

Se questo non vi getta nello sconforto la http://www.fieg.it certifica settimanalmente la morte cerebrale degli italiani parlando di milioni di altri pezzi venduti di caricature giornalistiche come io donna, gente,Novella 2000 e simili.
Perché è questo ritratto la realtà del giornalismo.


Mensili?

Ridiamo amaro?

Ai primi due posti ci sono due mensili che sono legati a un qualche tipo di fidelizzazione e quindi non contano poiché la gente non va, non decide, di acquistarli e quindi non ha senso in questo ambito.
Il primo mensile è quattroruote. Quasi mezzo milione di acquisti tutti i mesi. Evidentemente cambiare auto, o sognare di farlo, è più importante di qualsiasi altra notizia. Però almeno qui c'è una qualche utilità. Forse. O forse e' il solito fesso che sogna la ferrari (un'auto che non e' certo comoda, silenziosa o FACILE) visto che le foto non rispecchiano certo il venduto... e neppure la realta'.

Poi abbiamo il mensile focus che si potrebbe definire “come spiegare della roba quasiscientifica a dei rimbambiti totali facendolo scrivere da quest'ultimi”. Uno di quei giornali che quando leggi che vien voglia di guardare verso il cielo per la grande quantità di svarioni presenti.
Però almeno esiste la voglia di imparare e le grandi figure e le scritte con i caratteri grossi aiutano chi non è avvezzo a leggere. Magari un bambino impara a sognare con tutte quelle figure colorate.

Ancora riviste automobilistiche, questa volta con tante immagini e le scritte per dementi come “al volante” e “auto mese”.
E poi tutta la sequela di roba di arredamento, spesso cataloghi di arredamento o poco piu', o di diete varie.

Astra vende da sola 200.000 copie al mese. Il doppio del national e quasi il triplo del “le scienze”. Eccoci tornati nell'anno di grazia 1121 con pozioni d'amore e maghi che fanno filtri che filtrano meno di coppertone.

Ancora convinti che la stampa abbia dignita' e non sia controllata dal peggior NWO esistente, il consumatore leso al cervello?

Adesso appare ovvio perché se un grillino ti parla delle scie chimiche non viene coperto di insulti e non viene richiesta la destituzione dal governo per incapacita' di intendere?
Mentre se un premio Nobel dice che forse qualche centrale nucleare va fatta (Magari per produrre cio' che serve negli ospedali come radionuclidi) non riesce neppure a finire la frase perché hanno già chiamato il mago Zobel per fargli una fattura ma senza fatturarla?

Il 90% della carta stampata e' degno al massimo di essere usato per il fondo della lettiera del gatto. Sempre che non si impressioni per le tette a baloon.


Con queste premesse cominciamo a porci la domanda di qual è il ruolo del giornalista.

Già, il ruolo del giornalista.
Siamo abituati a pensare al giornalista, in forza anche a tutta una serie di premi, film eccetera, che il giornalista abbia una forza morale, investigativa eccetera.
In teoria dovrebbe essere così il lavoro del giornalista consisterebbe nel trovare le notizie ed investigarle soprattutto oggi che esistono macchine in grado di fare il lavoro da scimmia che poteva essere necessario una volta quando, non essendoci altri mezzi, vi erano pure scribacchini da scrivania che fungevano da centro di raccolta delle notizie che arrivavano da tutto il mondo.

Infatti nessun giornale poteva oggettivamente avere notizie da ogni dove e attraverso le redazioni sparse per il mondo (e giornali locali) arrivavano un un mare di notizie che poi venivano selezionate da costoro.
Oggi esistono delle macchine che fanno esattamente le stesse cose che possono fornirci questa selezione di notizie generiche che arrivano da lontano.
Il lavoro del giornalista adesso è sicuramente quello della ricerca e approfondimento, due cose che una macchina non potrà mai fare. Almeno fin quando l'intelligenza artificiale non diverrà una realtà consolidata.
Un giornale oggi dovrebbe essere quindi una sistema di approfondimento con dei giornalisti molto preparati che smontano e rimontano la notizia in maniera da aggiungere qualche particolare che non dovrebbero essere gia' nella cultura popolare in maniera che chi legge sia in grado di comprendere quelle che spesso sono delle realtà complesse.
Oppure andare a cercare e scovare delle notizie che non sono le solite.
Perché se crepa l'attore famoso per la notizia in se basta Facebook. O novella 2000.
Invece i giornali si stanno sempre più richiudendo su se stessi e danno le notizie esattamente come le darebbe un qualsiasi aggregatore meccanico.
Ovviamente, come cercare di fare il tiro alla fune con un trattore, si esce perdenti.
La macchina vince. Sempre.

Sì perché anche in Italia finalmente è arrivata Internet e non solo è arrivata a su quelli che sono i computer da tavolo che hanno lo stesso difetto della televisione, essere presenti in un luogo ben preciso, ma ormai ci sono tutta una serie di modalità di lettura che sono al rasente l'indossabile.

Facebook è diventata onnipresente. E dà le notizie che la gente vuole: il video del bambino che sbatte contro l'armadio, le tette in tutte le forme possibili, le immaginette ridicole e soprattutto la cronaca locale dei nostri amici che finalmente e' tornata: non abbiamo più il parrucchiere che ci parla del filarino della Carla perché abitiamo una grossa città ma è stato sostituito da una macchina. FB.

Il problema che i giornali sono un'impresa che deve fare soldi altrimenti chiude, come ha dimostrato l'unità. Una cosa che non hanno capito bene fan del giornaletto rosso che si lamentavano del fatto che un'azienda piena di debiti dovesse chiudere, ma mentre lo dicevano leggevano tv e sorrisi per vedere se replicano l'ignobile Lost.

Così visto che alla gente non interessa conoscere le notizie, quelle comunemente definite come notizie “vere” o “serie”, tutti i giornali stanno sempre più calcando su delle cose assurde. Ci si sta muovendo verso giornali piu' simili ai consumatori, ripieni di nulla.

Un elenco di programmi TV. Essenziale. Non manca mai.

Lo sport perché in Italia chiamiamo così il calcio. Il calcio e' importante è la colonna che tiene alte le vendite se non c'è questo il giornale non si vende. Se poi qualcuno cerca uno sport diverso dovrà cercarlo tra le pagine delle notizie generiche sperando di aver fortuna.

L'oroscopo: una cosa che in una società tecnologica come la nostra non dovrebbe neanche passare dall'anticamera del cervello di rubare dello spazio con una cosa così stolta. Eppure se tutti lo pubblicano vuol dire che gli utenti lo leggono, lo vogliono e lo pagano.

Le tette della soubrette, perché può finire in prima pagina o anche in seconda per tenere alte le vendite perché questo realtà che l'utente cerca. Come insegna Repubblica online.

Le firme stanno sparendo perché anche quando esistono solo dei signor nessuno o al massimo come capita nella ridicola “Repubblica” servono per identificare il più scemo del villaggio degli stolti.
Ma forse forse Repubblica non è proprio scema come sembra, ANZI, soprattutto nella versione on-line sta capendo come saranno i giornali di domani....

Il giornale ideale dovrà avere tanta pubblicità mascherata da notizia perché poi alla fine la cosa che interessa è il prezzo del sugo pronto.

Sempre come notizie sarà importante mettere molte bufale che alla gente piace sentirsi importante quando si scopre un qualche Gomplotto che non esiste come le scie chimiche che sono tutti i giorni viste sui siti simbolo più della tiratura complessiva della maggior parte dei giornali.
Il giornale Repubblica per esempio lo ha capito benissimo e durante lo tsunami si è inventata un olocausto nucleare che ha prodotto milioni di visite e relativi introiti pubblicitari. Bastardi che lucrano sulla pelle dei morti, questo ha dimostrato di essere “la repubblica”.

I giornali di domani saranno fatti come esattamente la gente vuole che siano fatti: senza notizie.

Se vi sembra follia basta che guardate i conteggi dei vari clic e ci sono in giro. Un qualsiasi sito pubblicando in evidenza una stupidata come le tette della cantante puo' fare in una giornata più visite della tiratura di tutti i giornali italiani messi insieme.

Ancora una volta per capirlo basta vedere dove la gente va a leggere, uno dei siti piu' letti e' un blog è un comico che si è inventato Messia e spara un sacco di testo che contraddice la matematica, la fisica e la chimica.
Roba non discutibile se uno e' sano di mente.
Senza parlare delle lucide follie dei forum annessi dove scie chimiche&c sono la norma di un gruppo di ottenebrati. Queste elucubrazioni, parto della mente di questi accoliti a un numero di visite che nessun giornale oggi on-line o cartaceo potrebbe anche lontanamente sognare. Le scorenge chimiche genovesi di un comico fanno piu' audience delle notizie “serie”.


Ricapitolando:
la gente legge più roba di fantasia che i giornali.

Quando legge i giornali preferisce notizie false.

La gente guarda più il pallone e le tette di qualsiasi altra cosa.

La gente crede all'oroscopo e alle scie chimiche.

Alla gente non frega nulla se quest'inverno moriremo di freddo nelle case! Importa che la skoda a1 (40KE) ha il lettore mp3 di serie (50E di roba) pur essendo identica alla skoda fabia (13KE) che non lo possiede.

La casalinga non vuole sapere se il marito perdera' il lavoro per una crisi energetica: vuole sapere se la signora in giallo sara' sempre trasmessa a mezzogiorno e per saperlo compra tv e sorrisi.



Ecco forse rimarrà da qualche parte qualche piccola realtà che continuerà a parlare di notizie intese come quelle che possono informarci di come la realtà del mondo sta andando. Ma come faranno?
Perche' rimane una domanda:
Se i giornalisti sono pressoche' scomparsi a favore degli aggregatori (meccanici e umani) le notizie da dove arrivano?
Ecco la sorpresa:
da altri media e da altri giornali. Che fanno da aggregatori.
Ovvero spesso i giornali sono notizie aggregate pescate da altri aggregatori che a loro volta... in un loop infinito.
La domanda nasce da se: ma allora, quando nascono, da dove arrivano le notizie?

Ecco la risposta piu' spaventosa: NON ARRIVANO.

In pratica oggi le cosiddette notizie vengono generate dai comunicati stampa delle aziende (aka pubblicita'), un po meno dai comunicati stampa da organi istituzionali ed infine rubacchiate da interdette (FB, twitter, siti sconosciuti, sentito dire). Tanto che spesso i quotidiani presi dalla fame nera ingurgitano qualunque “notizia” gatti in bottiglia compresi.

Le notizie sono ormai quelle che vengono spedite via email da chi e' oggetto della notizia senza repliche prendendo atto che sia giusto e a posto (abbiamo fatto questo, abbiamo detto questo, e' morto caio) senza perche', percome e contesto.
Le notizie sono pubblicita' (abbiamo fatto la radio con le lucine verdi!)
e volendo differenziare (un comunicato e' inviato a tutti, cosa puo' scrivere tizio diverso da caio?) o si inventa di sana pianta come il corriere con una centrale elettrica che CONSUMAVA energia, oppure si usa, come fa repubblica regolarmente, un qualsiasi testo preso in rete senza neppure controllare che il sito e' una burla e la notizia e' banalmente una barzelletta scambiata per notizia dalla volpe di turno.
Cosi' i giornali sono degli yesman poiche' se parlassero male dei “forti” non solo avrebbero le solite conseguenze ma anche il fatto di non ricevere l'email dal soggetto della notizia, ovvero essere tagliati fuori.
Dimostrazione? Quando il genio di turno paragona una centrale da 10TWh con una produzione di 0,04TWh definendole equivalenti in conferenza stampa chi ha dato dell'imbecille all'impostore? NESSUNO! Perche' “la conferenza stampa” era una mail per il 99% dei giornali! Immagino che ci siano conferenze stampa con il pubblico che sia composto dai familiari del relatore e i giornali pubblicano perche' e' arrivata l'email

Chi alla presentazione del nuovo, fantastico, motore, nessuno ha fatto notare che e' un affare che ha 20 anni ma era montato (ed e' prodotto) da un'altra azienda? Non si puo' uscire dalle grazie.

Dove dovrebbe essere la serieta' dell'informazione? Piu' corretto chiamarla PSICHEDELIA?

Dai non scherziamo: le notizie non esistono piu'.
Al piu' esistono comunicati.
Come del resto si e' visto nella crisi Ukraina dove le uniche “notizie” partivano dal territorio statunitense. Se vi sembra un po strano allora avete capito perche' il volo di linea sembra colpito da una batteria di missili missile terra-aria molto molto complesso (il passo dopo e' il saturn...), da un arma a spalla, da un sukhoi 25 e da una fionda di un certo Davide.
Stesso discorso sui combattimenti (si,no,boh!).
Semplicemente non ci sono giornalisti.
Ma non solo non ci sono qui, in italia, ma anche in francia eccetera. Non ci sono neppure la in Ukraina.
Parliamoci chiaro: se uno e' cosi' folle da rischiare la vita in una guerra dall'altra parte del mondo deve farlo pure pagando di tasca propria? Con 2E ad articolo non e' che ci paghi la cosa.
Lo avevamo gia visto nella guerra del golfo quando la cosa non era sospetta: i giornalisti stavano in albergo e intervistavano chi andava da loro. Raramente il contrario.

Parliamo di qualcosa di meno esagerato? Tutti i giornali affermano di essere stati con i propri inviati alla presentazione del nuovo cellulare con videogame (sai che notizia...) e di aver intervistato come minimo il CEO.

Ora, se tale notizia fosse vera e tizio avesse risposto a 20 domande per ognuno dei dichiaranti ci sarebbe una notiziona bomba: il CEO usa la macchina del tempo! 
Perche' ha fatto almeno 4000 interviste nel weekend. Oltretruto per i 100-200 giornalisti italiani che si sono recati in america il volo e' stato sicuramente pagato da quei potenti 2E ad articolo. Nella realta' delle cose nell'Email ricevuta ci sono le domande e risposte che il giornalista AVREBBE POTUTO PORRE e relative risposte preparate dal team di pubblicitari e poi "rimaneggiate" dal "giornalista".
Ecco perche apple o microsoft fanno un'evento mediatico in streaming: per dare possibilita' agli aggregatori di dire di esserci stati. In realta' hanno guardato la TV (chiamala come vuoi ma e' TV).
Cosi' come hanno guardato la tv fatta con i cellulari quando parlano di ukraina e se qualche volta vedono un pube con il commento di youtube che dice che e' un animale nuovo pubblicheranno la foto della tv che inquadra un pube.

Il giornalismo e' morto, non esiste piu'.

Da TAAAANTO tempo.

Chiedersi se i giornali stanno morendo e' un po come chiedere se Napoleone sta morendo.

Stanno camminando mano nella mano con i telegiornali da allegri deceduti.


Sono Zombies.

mercoledì, novembre 19, 2014

scienziati cattivi

La nostra società è sostanzialmente ripiena di tutta una serie di persone che campano sulla parte primaria della società che consiste nella produzione di beni, servizi o idee.
Tutte queste persone per potersi dare importanza, un'importanza che non hanno, utilizzano una divisa che è simile a quelle che tutte le società umane hanno avuto in passato.

L'usciere ha una divisa come il soldato che ne ha molte. L'importante della divisa e' dare potere, di far entrare, di poter uccidere, di poter disporre della vita altrui come il re che appunto ha un abito regale.

In pratica l'abito fa il monaco come del resto in alcune aziende molto naziste da questo punto di vista come IBM hanno creato un look che è praticamente identico a quello dei MIB. Ecco perche IBM e' diventa enorme perche' parlava la stessa lingua dei altri.

L'ambito scientifico poi si e'  sempre notato per essere particolarmente fuori da queste regole perché chi ha che fare con spazi di tempo della durata di milioni di anni oppure spazi che sono al di fuori di una immaginazione normale il fatto che un vestito conti qualcosa come può pensare una persona dalle ristrette vedute come un avvocato è un'idea semplicemente ridicola.


Ricordiamo infatti che un avvocato prende una marea di soldi per combattere contro qualcosa che è stato fatto da quello che e' un amico: un altro avvocato.
Per far vedere che esiste un valore in quello che l'avvocato, il commercialista, il notaio fanno bisogna darsi un tono di serietà perché prendere 2000 euro per portare un pezzo di carta in comune deve apparire come un compito particolarmente serio.

Il sapere  scientifico e' completamente diverso lo dimostrano il protocollo di trasmissione Kermit che si chiama così in omaggio ad una rana di pelouche di 80 cm che sostava sulla scrivania dello sviluppatore ed è stato utilizzato per anni dalle banche che manco sapevano cosa fosse un kermit.
 Pensavano fosse un'acronimo. come SpA.

lo dimostra Heinz-Otto Peitgen che e' quasi sempre vestito di nero.
camicia nera
giacca nera
calzoni neri
scarpe... nere
mutande nere
Per la cravatta..... glissiamo.


lo dimostra Cedric Villani, un fessacchiotto che va in giro sempre con dei ragni e cravatte inenarrabili, uno  che non e' mica uno che e' un'avvocatino di provincia con il SUV lucido: e' uno che ha preso una medaglia Fields . È inoltre il direttore dell'istituto Henri-Poincaré.




È uno dei principali esponenti del movimento del software libero. Stallman come vedete e' piuttosto ironico su quanto sia iconico.

"hey bro!"
Questo e' quello che parla in pubblico ed e' nominato come uno dei '50 cervelli migliori nella scienza
un pirla con "qualche" laurea honoris causa: 14 lauree in 10 stati.proprio pacato non deve essere se fa lo "stupidotto" cosi', no?

E questa e' la gente ABITUATA a parlare in pubblico...



Così quando qualche fesso che è abituato ad intervistare gente di nessuna importanza che si dà un sacco d'arie mettendo dei vestiti, per carità bellissimi, con il solo intento di mascherare il fatto che un notaio non è che un semplice travet dello Stato si ritrova a che fare con uno scienziato sovente appaiono una serie di barriere: innanzitutto linguistica poiché l'intervistatore spesso è uno di quei fessi che non riesce a sistemare il videoregistratore ma magari sta importunando qualcuno che in testa ha un  universo intero.

Ecco quindi che quando lo scienziato interrogato sul fatto se esiste o meno la radioattività non dice, come si aspetta l'idiota che scrive su Repubblica, "non esiste radioattività" ma risponde che è simile al fondo e quindi il redattore della giornale meno fedele d'Italia scriverà che esiste una gran quantità di radioattività.
Perche' per il redattore di repubblica la Radioattività può anche non esistere, e sicuramentte non esiste in cameretta sua dove si tira i rasponi sognando la FI-lomena. Secondo alcuni articoli del famoso giornale tutta la zona di Roma e dintorni andrebbe immediatamente evacuata perche' quei livelli uccidono all'istante. Il motivo per cui nessuno è scappato a gambe levate causando un'emergenza e' che nessuno ha capito il senso degli articoli, per fortuna. Ogni tanto l'ignoranza ci viene ad aiutare.

La seconda problematica nasce dal fatto che persino il portaborse o il galoppino sono vestiti griffati misteriosi mentre magari lo scienziato arriva dinoccolato col suo camice bianco, magari con qualche macchia, o peggio il tipico informatico con la camicia che sorvola la pancia e crea una specie di tenda.
Per un idiota abituato a giudicare in base all'uniforme se l'intervistato è più o meno importante e' in base al fatto che  la giacca sia della Rinascente (beah), di Armani (mid) o di Zegna (superfigo: grande lupo mannaro!).  Se uno e' degno dell'intervista dipende dal prezzo della giacca. Trovarsi uno con una camicia che al massimo sembrerebbe degna della piscina di un hotel a tre stelle e' già uno choc.

A questo bisogna aggiungere che di recente anche in Italia si sta facendo una campagna ossessiva pro donna perciò tutte le cose che possono in qualche maniera sembrare anche solo fastidiose Vengano levate a drammi esistenziali di importanza tali da sconvolgere l'assetto del paese.

Ricordiamo per esempio le piagate mostruose dette dalla Boldrini una che probabilmente ragiona con le tette: ha la cevella, ha due piede, una nasa ed infine una corpa.

cosi' dopo la cagata colossale del tg4 arriva un'altra defecazione da parte di un giornale che ha desiderio di autodefinirsi idoneo al locale bagno.
 Non potendo dire come hanno fatto  in italia che la ricerca e' merda cercano un'altro appiglio e quel fessacchiotto di Matt Taylor lo fornisce "aggratisse".





il Matt Taylor e' un povero pirla, non ha capito ancora che il mondo gira sull'apparenza e cosi' pur essendo un padre di famiglia con due bambini quando viene intervistato mette una camicia cool che gli ha fatto un'amica: un orribile affare lucido con una stampa inkjet idonea al limite sul mercatino a 10$ anche se l'amica si reputa un'artista. 
Artista:
abbiamo tutti un conoscente un po' ricoglionito che  sebbene sia idoneo al massimo di lavorare come riempi-scaffali al supermercato cova l'idea di essere un grande e potente artista solo perche sa accendere una macchina fotografica o una stampante. Bene il pirla, nome che da ora in poi daremo a Matt, ha passato la sua vita fra le bellezze del cosmo e se un'amica che si atteggia da artista gli dice che una sciatteria e' molto COOL...  il pirla ci crede.  
Basta vedere il suo account facebook  (dell'amica, non del pirla)
https://www.facebook.com/ellyprizeman/photos
Una che pubblica le foto di cibo cani e gatti SOPRATTUTTO se fa "foto" con il cellulare e le istagrammizza  e' automaticamente esclusa dalla parola arte.
Altrimenti e' decisamente arte la merda d'artista.
Duchamp vi prendeva per il culo e manco ve ne accorgevate. E ancora oggi elevano i cessi appesi sul muro come opera somma.
Oserei dire che il povero pirla e' in buona compagnia.

A questa cosa si sono buttate a pesce le donne frustrate da se stesse.
In pratica le donne che si auto-ghettizzano.
Perche mettetela come volete:
Il matt e' pirla
Il pirla ha poco gusto
e' stolto
e' un pessimo comunicatore
e' quellochevoletevoi.

Ma definire misogena una maglietta semplicemente brutta come un nissan J-puke o con il gusto dell'orrido del ford ecosborr vuol dire fare arretrare le donne di un secolo nella conquista della parita'. 
OLTRETUTTO DI UNA CAMICIA FATTA DA UNA DONNA. ma forse le rinco non lo sapevano ancora.
E' come quei veterocomunisti che se uno veste di nero come Heinz-Otto lo prendono a cazzotti perche' non e' in accordo con le politiche del partito vestirsi dell'aborrito nero.



Perche' questa e' invidia. L' invidia va diretta verso qualcuno. Nel mondo delle grosse corp le donne sono arrivate come e piu' degli uomini: hp, IBM, xerox, yahoo e altre sono capitanate da donne.
Il problema che quelle che non hanno la capacita fanno da freno lamentandosi e dando la colpa agli uomini e questo frena anche molte che potrebbero farcela ma invece rimangono frenate perche' si immagina che le donne siano tutte uguali a quelle che rompono e non producono...

Esattamente come quelle che hanno rotto i coglioni al povero pirla.

Se e' un'offesa agli occhi,
se e' vero che e' stato stolto,
se e' vero che ci sarebbe dovuto essere uno staff che evitava queste figure di merda (aka PR).

Perche' se il catenone al collo e' ormai archiviato e con  una camicia cosi' il truzzo veniva pestato dalla nonna (non perche donna ma perche' sarta!) non toglie che uno che compra una mini cuttyman o un ford purga e' uno che non solo mette una orribile camicia che gli regalano ma spende pure dei soldi per fare una figura da tarro.

infine una nota alcuni contrappongono il pirlotto con la Monica Grady.
Ora, per quanto mi sembri di aver gia' detto cosa ne pensi sull'incauto Matt, care "donne represse" (TM) sceglietevi un altro paladino.

Ora non dico che tutte possano avere un alure di Hedy Lamar  o la compostezza di una carly fiorina, il sorriso di una Safra A. Catz (immagino molto finto visto che una che guadagna 46milioni$ annui debba essere un attimino bastard) con il loro charme e armadio....

ma proporre come nemesi del pirla il capibara peggio vestito della savana sia un momentino eccessivo. Cazzo fatele fare un giro davanti allo specchio e insegnatele che differenza esiste fra il golfino della tristezza e un normale capo di abbigliamento. Prossima volta vada al lavoro in pigiama, mi raccomando. Almeno il pirla era pettinato e apparentemente pulito.
Fra i due, se permettete, ne sceglierei un terzo.




Forse avevano ragione in IBM che obbligano a giacca scura, camicia bianca, cravatta scura, niente barba, capelli corti e per le donne capelli raccolti e tailleur.
Sara' sembrato eccessivo, e' stato molto criticato perche "lesivo" delle liberta' personali, ma capibara all'arrembaggio della savana e pirla non ci sarebbero stati.






venerdì, novembre 14, 2014

tg4 like repubblica


in questi giorni la missione rosetta entra nellla fase operativa. Grande successo, almeno per il momento. 


Non sto a dilungarmi sui particolari ma le capacita' necessarie per fare questo sono le stesse che permettono di essere competitivi con il resto del mondo: un pallone lo puo' cucire un bambino che abita nella turkia rurale e un giaccone lo cuce a poco prezzo l'impiegata transilvana, bengalorese, curda ma per usare un CAD per lo sviluppo taglie costoro non ci sono ancora arrivati (i cinesi si...)

Non sto neppure a fare parafrasi auliche che ci portano a sfrenate fantasie sul fatto che abbiamo toccato una cometa, viaggiando nello spazio e, insomma, fatto cose stupefacenti.

Neppure parlo della conoscenza che tutto questo ha portato, e portera', un ulteriore passo in avanti allontanandoci da momento in cui, dopo aver preso coscienza, pensavamo che terremoti e inondazioni fossero capricci di esseri senzienti appollaiati sul monte. Roba che vien definita cultura.

Ci sono molti modi per definire eccezionale questo momento: 
poetico, 
    eroico,
       umano, 
           futurista, 
              tecnico, 
                 storico, 
                   fantastico e foriero di novita'.

Certo, per alcuni e' difficile comprendere la vastita' dell'impresa presi con il quotidiano. 
Quando il vigile ti multa per aver fatto quello che il comune togliendo i parcheggi ti ha obbligato a fare non hai la testa per pensare che un mezzo ha parcheggiato con il freno a mano (la retro era rotta!)  a 155.000Km/h centrando un posto macchina alla perfezione.
Per questo si pagano dei giornalisti, per poter illustrare concetti lontani dal nostro conoscere.

E' come centrare con uno ago lanciato dalla svizzera da una sarta  il buco del bottone nella camicia di un tizio su di una spider a tokio facendolo prima rimbalzare sulla transiberiana, sul 747 NY-Seattle e sperando poi di riuscire a cucire mentre quello va a manetta.
Figo e' la parlo giusta.


Il tutto condito da varia umanita', il "caxxo e' fatta" e' molto diverso, molto piu' potente dell'aura austera delle missioni apollo. E' qualcosa che si pensava ma non si diceva.

Insomma un giornalista puo' approcciare in molte maniere come abbiamo visto. Le ricadute, sebbene minori di un'enormita' come il programma gemini/apollo, hanno anche una valenza economica.

un tale pero' che e' in vetta all'informazione (Mauro Buffa, caporedattore centrale del TG4) fa un servizio mandato in onda su di un TG che macina milioni di telespettatori distrugge la missione.



la cometa non è altro che un grosso sasso polveroso Su questo sasso fra poche ore scenderà un robot

Ecco e' solo un sasso, un fottuto sasso. L'umanita' altro non e' che merda semovente e io sono depresso perche' non sono il vostro imperatore.


farà un buco nella superficie e fa quasi male sapere che il trapano è stato costruito in Italia.

Eggia' fa quasi male sapere che in italia esiste ancora qualcuno che lavora e ha le competenze per fare qualcosa che i bambini di calcutta non fanno. Ancora.


Una missione costata finora più di 100 milioni di euro. Francamente troppi anche per recuperare un reperto archeologico dell’universo


Mentre per comprare un inutile telefonino da 600E quei soldi si spendono nell'arco delle ore. Pero' va bene. 1.700.000 milioni di euro (nello stesso periodo) che le aziende pagano per essere presenti sulle reti merdiaset, per vedere un po' di sitcom e film invece come possiamo definirli?
Un po troppi per... aspetta! Guardare la TV non ha nessuna utilita'! Neppure recupera un vecchio reperto!
Mediaset costa come 17.000 missioni rosetta!

in cambio di COSA?

di servizi di merda come il tuo?
MADDAI!




Gli scienziati sono quasi gli unici ad eccitarsi

Corollario: la tua definizione di scienziati comprende tutti gli uomini dotati di fantasia e sogni.
Tu rimani ancorato al fatto di vivere in cantina.
Immagino che non hai neppure un'auto visto che tanta roba che ti infastidisce essendo derivata dallo spazio e' presente. E mai e poi mai viaggi se non obbligato: il futuro e la scoperta sono per te il nulla. Per te SCIENZIATI sono tutti quei pazzi che provano emozioni.


Non ha nemmeno il fascino terribile e malefico dell’asteroide di “Armageddon”

Cazzo, citi forse il peggior film mai fatto. Un tripudio di gagate antiscientifiche. Io lo avevo rimosso.
Sappi che non basta metterci uno shuttle per viaggiare alla velocita' della luce.
E per fortuna che non e' un asteroide in rotta di collisione perche' ad oggi nessuno potrebbe fermarlo come, se hai capito cosa e' capitato, sono necessari 10 anni di volo: una missione che ora nessuno sarebbe in grado di compiere. Non esistono astronavi in grado di mantenere vivi 2 o 3 mesi gli astronauti fino a marte, e' il motivo per il quale non si va su marte: si arriverebbe con il cancro.
Cosi a te piacce l'idea di morire avresti pregato che fosse il simbolo della nostra estinzione.
Pezzo cool quello che avresti potuto fare. L'ultimo.



Pero' se e' andato in onda questa castrata alla fantasia e' perche' rispecchia tenacemente il pensiero popolano.

In un certo senso e' un pezzo perfetto e giusto.

Pensiamo bene ai no-muos che parlano di parabole che emettono lateralmente,
ai no-tav che pensano di appendersi come scimmie ai tralicci in media tensione, 
ai no-tap.
no-nuke, 
no-solar, 
no-quak-quak.
 

Pensiamo al 25% degli italiani che ha votato gli autodefinitesi "guru della rete" un gruppo di patentati bugiardi che non riesce neppure nell'uso della posta elettronica e per accendere un PC va alla ricerca del badile. 

Fatti dimostrabili e dimostrati anche su questo sfigato blog. Non "io pensavo che forse". Gente che dice cose simili al servizio: gli scienziati sono inutili.
 
Pensiamo al gruppo SEL e alle cazzate semantiche della Boldrascia Ma soprattutto al fatto che il loro leader, a capo di un'intera regione, definisce la religione equivalente alla scienza.

Ecco, per queste persone ignoranti che perseguono lingue morte come unica verita' (si, sto parlando del latino) che hanno causato la mancanza di competivita' italiana come franceschini (per lui, parlando con mr google, un successo su internet sono 2700 visitatori!) il video e' la conferma di tutti i loro desideri e si sento fighi.

Perche' chi ha la conoscenza per costoro e' cattivo e non merita.





 Next time:

Questo telegiornale andrà in onda in forma ridotta per venire in contro alle vostre capacità mentali

idiocracy time