venerdì, febbraio 25, 2022

IT CROWD

 

it crowd, 2006.

 

ci sono dei telefilm che hanno un evidente budget ridicolo.
Il cast è ridotto all'osso tre personaggi più qualche ricorrente.
Il set è rappresentato da tre stanze al massimo ma è girato quasi tutto in uno stanzino microbico che dovrebbe essere, secondo narrazione,  sotto terra.
In cantina insomma.

Se questo non è sufficiente si è deciso di destinare il target a una quantità di persone molto piccola che e' quella degli appassionati di tecnologia.

Pochi soldi, poco set, poco personale.
Qualcuno potrà pensare che questa situazione non porti a niente di buono.

Invece it crowd è veramente notevole e compensa le manchevolezze con raffiche di battute e di situazioni alienanti.
In genere i telefilm con i nerd li ritraggono come sfigati, ma con una marcia in più (per blandirli) o sfigati con un fisico da palestra.
Insomma come dire ok, siete nerd, siete sfigati cronici, pezzi di merda e puzzate. Ma questa volta siete degli eroi.
Ecco, qua nessun eroe.
La maledetta e bastarda verità.

Rispondere SEMPRE al telefono utilizzando ancora prima di sapere quale sia il problema con un laconico "Hai provato a spegnerlo e riaccenderlo?" che dà per scontato la qualità dei lavoratori del piano di sopra e del sistema operativo che è stato imposto.

All'arrivo di un robot per disinnescare una bomba, e vedendo che ci sono delle difficoltà, chiedere quale sia sistema operativo utilizzato, la risposta dell'artificiere: “vista”.
Immediata la risposta “siamo morti!”.

Se non lo avete visto vi siete persi qualcosa su come fare un telefilm con
tre persone,
una telecamera e
un parco luci.
Perché quello che conta è sempre il manico. 

se non avete visto questa roba non e' colpa mia.

lunedì, febbraio 21, 2022

Pan di spagna

 

Non posso parlare male dei prodotti di questa marca, ma, ovviamente, anche loro in un paese in cui nessuno sa cucinare decentemente si prodiga a fare caxate di medda  per suvvisti a raffica.

Tutti in ita si spacciano per fini gourmet, li riconoscete perché idolatrano la cucina italiana,  ma non saper neppure fare il pan di Spagna...

Sarebbe da ricordare cosa e' il pan di spagna:

il pan di spagna e' la base per il 90% delle torte e nasce in un momento storico in cui non si usavano,non esistevano, i lieviti chimici.

Occorreva quindi trovare il sistema per incorporare GAS in un dolce e non essendo un pane il vero lievito non ci campa bene e fornisce un sapore non corretto.

Ricordiamo che, in proporzioni variabili, il 90% della pasticceria e' burro, uova, farina, gas e zucchero in proporzioni variabili, il pan di spagna fa a meno del burro. Il resto della pasticceria e' guarnizione.

In pratica e' un gigantesca frittata dolce e la poca farina necessaria serve ad aiutare a non sedersi dopo la cottura. Se avete provato a fare una frittata (in cui solitamente si mette un pizzico di farina) e la sbattete piu' del dovuto avrete notato che monta ed e' divertente.

cosi' la ricetta del pan di spagna consiste nello sbattere le uova esageratamente (vi e' chi lo fa con tuorli e albumi separatamente, ma, a mio avviso, e' eccessivo) aggiungere sbattendo il tutto poi con lo zucchero.

Quando la roba e' diventata eterea si prende DELICATAMENTE una spatola o un cucchiaione e si gira mentre si spolvera con le farine: la difficolta' teNNica, di fatto l'unica, della ricetta e' essere cosi' lenti e morbidi da non smontare il tutto,  ma riuscendo comunque a mescolare la farina per bene.
E' il solo momento cruciale se avete usato un utensile motorizzato e la pazienza per sbattere le uova.

Si inforna perché sia abbastanza caldo da far espandere velocemente l'aria incamerata nell'impasto, ma non cosi' caldo da cuocere fuori e lasciar crudo dentro, a seconda dell'attrezzatura da 170 a 190C per 40-70 minuti (se non e' cotta poi si siede). I tempi precisi dipendono dal forno, il mio a metano ci mette 60 minuti a 180.
Se troppo freddo o poco tempo lo vedrete a posteriori perche', raffreddandosi, collassera' centralmente

Come vedete una ricetta semplicissima una volta acquisito il concetto è assolutamente senza lieviti che solitamente peggiorano la leggerezza dell'impasto (quando imparavo seguendo fonti errate ho provato la via errata: diviene gomma).

queste le proporzioni

    300 g uova
    200 g zucchero
    150 g farina 00
    50 g fecola di patate
    2 g sale

Come vedete non si usa lievito e vi assicuro che il mio pan di Spagna e' da urlo (ovviamente non facendo torte spesso non sempre mi viene al TOP, ma quando mi viene male e' comunque ottimo)

Magari pubblico le ricette che eseguo, puo' essere interessante?


   

martedì, febbraio 15, 2022

codacons

 

 


Sapete benissimo cosa ne penso delle organizzazioni acchiappaclick come il codacons, aduc e il giornaletto altroconsumo: sono in genere incompetenti, si battono contro la realta' impugnando gelati da spalmare sulle menti surriscaldate.
In pratica litigiosi nessuno armati di avvocati che rompono il caxxo rendendo la vita difficile ai consumatori (notate l'ossimoro dell'aggiunta ambientale, un consumatore, per definizione, e' nemico dell'ambiente).

Ma il massimo e' quando un giornale come Lercio che pubblica sostanzialmente strilloni impossibili:

Coronavirus, astronauta italiano infetta una famiglia di alieni

DIMISSIONI DEL PAPA, LA LETTERA: “GLI ALIENI HANNO TENTATO DI RAPIRMI” (si, maiuscolo)

Ora, capiamoci, non penso che una persona normodotata puo' pensare che siano notizie, ne tanto meno che coinvolgono gli alieni per davvero davvero.

Ma il codacons pensa che "lercio" sia una testata di notizie.
Alieni compresi.
Certo dopo le notizie di "repubblica" con batterie e pannelli per tette (per loro pannelli solari per tette sono una notizia e ho parlato) degni di star trek uno potrebbe non vedere dove sta la linea di confine fra caxxate e notizia, ma Lercio si distingue per la purezza editoriale per il momento, zero notizie, confondere Lercio per il WSJ per un normodotato dovrebbe essere difficile.

Eppure il codacons si scaglia contro lercio che ovviamente non solo lo usa come combustibile ma gli fa fare pure la figura da imbecilli sottolineando la loro pochezza in un elegante comunicato.

 
"AVVISO:
Il Codacons ci invita formalmente a smentire l'esistenza del loro comunicato ufficiale citato nell'articolo, cosa che facciamo subito: il comunicato è falso.
Ne approfittiamo anche per rivelare che pure tutte le news che abbiamo pubblicato finora sono false.
Scusateci".

Di lercio non mi piacciono gli eccessi triviali da poco, ma qui bisogna levarsi il cappello per come si scrivono 2 righe corrette ed eleganti che sono piu' bastarde di un mese intero di Lerciume rendendo quelli del coCacons una barzelletta da settimana enigmistica.

non so neppure come etichettarlo:
colpito e affondato?
ribaltamento di ruoli?
Sfigati incattiviti?

del resto bastano titoli del caCAcons per ridere


FERMIAMO GLI AUMENTI DI LUCE E GAS!
Parte l’iniziativa contro gli aumenti indiscriminati in bolletta di luce e gas: partecipa anche tu!

Perche' l'aumento non e' dato dall'eccesso di solare, come racconto da 20 anni almeno, la realta' prima o poi ti viene a predere, ma dalla cattivissima ARERA che si e' alzata una mattina e ha aumentato le tariffe del 68%

infatti gli imbecilli tuonano 

 L’Associazione, per tutelare gli utenti, ha deciso di presentare un ricorso al TAR. Un’iniziativa seria e forte, concepita per tutelare una volta per tutte gli interessi e i diritti degli utenti, che continuano a subire gli aumenti indiscriminati di un servizio essenziale.

 Quindi un tribunale REGIONALE Italiano dovrebbe obbligare la Russia a farci il 50% di sconto e obbligare l’Inghilterra o la Germania a non comprarlo?

Non capisco se vogliano che l’Italia entri in guerra con qualche paese o siano cosi' imbecilli da pensare che qualcuno, magari gli  operai, debbano pagare per diminuire le bollette degli operai.
Converrete e' del livello della notizia di Lercio.

Il livello degli imbecilli e' sempre piu' pervasivo, oggi tutti possono dire la loro, persino il codacons.

Imbecilli:
    Persona di limitata capacità di discernimento e di buon senso o dal comportamento stolido; anche riferito a cosa.
    "che discorso i.!"
        Naturalmente menomato nelle facoltà mentali e psichiche; in psicologia, affetto da imbecillità.

lunedì, febbraio 14, 2022

gamestop 2 la rivincita della realta'

 

tempo fa feci un articolo sulle azioni di gamestop che raccontava perché le azioni dal valore nullo erano esplose e perché un orda di idioti si era buttata sopra a comprarla come azione dal grande valore sottostimata.

Quello che tutti sani di mente si aspettavano e' che dopo essere sparata in cielo con nel rame un enorme razzo propulso ad idiozia distillata piano piano precipitasse verso terra intorno al valore di 1-2$ che e' il suo posizionamento.

Solo che dopo un segnale di discesa il tal senso cosi' non e' stato.

prima ha tentato una risalita e poi e' diventata sismica.


 

il che e' piuttosto inaspettato, converrete.

Ho passato molto tempo a cercare di capire la questione e il motivo e' lo stesso dell'esplosione: la DeFiCienza.

Ci sono gruppi di persone inette che hanno tempo, hanno da poco accesso alla finanza, spesso finta come il BTC, e vogliono diventare ricchi in fretta, piu' di un distributore di cocaina, piu' di un tenutario.

Quando dici a queste persone che i fondi piu' aggressivi nell’arco di un decennio raramente hanno fruttato piu' di un 5% prendendosi bei rischi la scimmia pensa alla finanza e immagina questo


il ricco finanziere e loro che si reputano poveri perché debbono lavorare, in ginocchio sotto gli avversi colpi delle 8 ore passate davanti a FB.

ma in realta' la cosa e' piu' sottile.

A molti e' stata data un po di istruzione, almeno da leggere il proprio nome (30%) o meglio.
Ovviamente si sentono molto piu' intelligenti del parentame, che spesso aveva un istruzione, come dire, evanescente.

aggiungiamo il carico che negli ultimi 35 anni e' stato detto a queste scimmie che:
Sono intelligenti (a comprare le merendine dindon)
Sono furbi (a comprare le merendine dindon)
Sono bravi (a VOTARE le merendine dindon)
Sono in grado di scegliere (le merendine dindon)
Sono in grado di capire da soli (che possono comprare le merendine dindon)
Si meritano il meglio (purché siano le merendine dindon)
Solo LORO comprendono il bello (e le merendine dindon sono belle)
Solo loro valgono...

Si e' costruita una societa' di persone che immagina di essere piu' intelligente della media (in cui si ritrovano in pieno) e in grado di navigare in qualsiasi ambito, anche quello delle merendine, perché basta informarsi un pochino.
Un pochino vuol dire meno di 10 pagine trovate in rete su di un forum, su facebook e/o sul sito della dindon.

 Ovviamente queste persone oggi si sentono sicure delle loro scelte, se avete avuto a che fare con un complottista avariato (no-vax, BTC, al sud ci hanno rubato li soRRdi, noi facciamo tutta la pasta del mondo, abbiamo inventato i ravioli...) sapete che per loro la realtà ha poca coerenza e assomiglia più alla marvel che ad un libro universitario della materia

negli anni abbiamo visto un'espansione dello scimmia-pensiero, rivolto principalmente agli oggetti, oggetti, spesso distrutti o o resi inutilizzabili (parliamo dell'audio?).

Poi abbiamo visto il scimmia-pensiero abbordare la poLLitica, una cosa già compromessa: trump, la brexit ed infine il peggio, i grillini, in un escalation di idiozia che ha causato miliardi di danni.

Adesso grazie al fatto che dal telefonino puoi fare, su quei miseri 5", di cui la meta' ricoperti da pubblicita' delle merendine, dei movimenti di borsa abbiamo il delirio di sentirsi operatori di borsa

 


 Pero' sta GGente non capisce un cazzo a stare 8 ore davanti 6 monitor: levatevi arrivo io con il ci-tofono 12 PRO-S fanc DL (Della Lavandaia) e in 10 minuti vi svernicio!

Il problema e' che questa gente va ad alterare le normali contrattazioni e se e' convinta dal pifferaio di turno compra BTC a valore zero scambiandoseli attraverso dei furbetti a cifre ridicole.
Inoltre vogliono applicare le stesse regole del mondo BTC anche al mercato azionario.

Se andate a sentire degli Hodler... ah si forse e' meglio spiegare...

termine HODL (o hodl) è nato nel 2013 con un  post sul forum Bitcoin in cui un demente sgrammaticato spiegava che bisognava "hold" tenere (da noi i no-brain dicono holdare), ma sia lui che gli altri del forum piu' frequentato ancora oggi sui BTC sapevano l'inglese cominciarono ad usare HODL e siccome alcuni di questi scimmioni si sono divertiti con le memestock e altre porcherie come i titoli GREEN e' divenuto lo standard per definire un comportamento idiota a cui poi e' seguito un acronimo:"hold on for Dear Life" lib trad: aspetta e spera che questo generi soldi dal nulla.

nella finanza esiste il  buy-and-hold, ma esso si riferisce generalmente ad un investimento che ha una sua cornice, più o meno precisa, su un orizzonte a lungo termine, come un ETF che rappresenta gli indici piu' comuni che sul lungo sono sostanzialmente prevedibili (salvo pandemie, ingresso della Cina nel WTO, guerre e altre simili sciocchezzuole) e non che il semplice hold generi valore indipandentemte dal titolo scelto.
l'Hodl e' invece un mentecatto di hobbit che trattiene il suo teSSoro qualunque cosa avvenga anche perché e' spesso, più che un investimento, un "ce provo" o una prova di forza del destino, una scommessa, o un rischio che ci si puo' permettere di perdere (un paio di c-tofon 15S pro)

sostanzialmente questo e' il motivo per cui il BTC non e' mai tornato sotto i 5$ durante le discese o perché il titolo
 




gamestop sta tenendo a circa 100 volte il valore (10.000%) nonostante tutto: ci sono un branco di scimmie che si stanno tenendo stretto il titolo e per ogni pisquano che esce ne entrano altri che sperano che salga e siccome non sono sincronizzati formano quel grafo sismico che e' ben evidente.
Lo potete vedere bene che tende ad assomigliare al BTC, solo che gamestop ha un valore molto piccolo e ha comunque un sottostante di almeno 2-3$ per azione che lo rende molto piu' stabile di 0$ del BTC.
Mi chiedo perché qualche scimmia non pretende di usarlo come moneta, tutto sommato sarebbe meglio del BTC.
 
Oltre ai cassettisti disperati sgrammaticati (CDS?) esiste un altro gruppo di idioti: i megacosisti.
Abituati a saper scegliere un auto con solo 3 parametri (in genere imponenza sul vicino, pUtenza, consumo in rettilineo), una fotocamera con 2 parametri (marchio BBello e megapixel), casse con 1 solo parametro (dissipazione) ora si lanciano in finanza e siccome vedono una cosa complicatissima (per le loro povere menti) chiamata grafico giudicano l'azienda solo su quello.
Il grafo, per loro, e' tutto quello che debbono sapere e contiene tutte le verità.

Al neo-finanziere (soros spostati che mo arrivo io che ho capito tutto)  mancando le info l'unica cosa che vede e pensa di comprendere e' il grafo.
Il grafo che sale e' buono, quello che scende e' cattivo, ricordate che i no-brain esplodevano alla salita del BTC e stavano zitti nelle discese?
Perche' per loro il grafo incompreso e' tutto, del resto sul citofono galassia 25 turbo led non e' che ci stanno grafi multipli, e' gia tanto che UN grafo abbia 3cm di altezza, se poi e logaritmico come quelli dei coiners durante le discese....
A nessuno di loro viene in mente che gli operatori di borsa hanno 6 monitor perché quello che guardano e' la persistenza sul mercato e le notizie finaziarie.
Un operatore sa che un aumento dell'energia porta ad un aumento dei costi per le aziende energivore, ovvero a decine di conseguenze su cedole e mercato, con risultati persino contro intuitivi,  e queste possono essere piu' o meno solide anche guardando i futures. 
Una cosa e' vedere l'insieme e il grafico nella realtà acquisisce significato, altro e vedere un grafo che slegato dalla realta' legge il nulla, o se e' sovra-prezzato perché i meme-stock greendeal vengono comprati dai nobrain, legge solo quanti no-brain comprano.
 
Ovviamente questo, come successo in tutto il mercato di oggetti, potrebbe cambiare la finanza, in piccola parte lo ha gia' fatto. 
Le giganteggiate di E.Musk con il cannone un bocca, il lanciafiamme green, la sparata delle batterie grosse MEGApixel (poi in ralta' ancora da costruirsi dopo 3 anni e bizzarro perché prima piccole era bello) le MEGAfactory, le MEGApresse, le... non sono follie come riportano i giornali fornendo pubblicita' gratuita, ma servono per mantenere il focus delle gente che guarda UN grafo e il grafo e' in salute e Muscone ringrazia che voi gli prestiate una valanga di soldi ad altissimo rischio.
Se fosse stato per normali investitori Muscone starebbe ancora vendendo le lotus elise retrofittate con 4 batterie.


Non a caso molti neo-operatori usano la piattaforma robinhood perché e' su telefono ed e' gratis (ma davvero ci credono?).
Cosa succederebbe se i programmi come robinhood cominciassero a farsi pagare per evidenziare i titoli, un po come fa amazon (guadagna piu' con quello che con tutte le vendite, comprese le proprie), magari aumentando di un pixel la dimensione del carattere (non lo noti ma il tu cervello lo nota) o addirittura in grassetto o messo nei consigliati o qualche porcheria simile?
Perché il business di un programma GRATIS-PER-FINTA puo' essere molto pesante per le tasche degli utenti (WA dice nulla?) dopotutto
i grandi costi per i server
i 1500 stipendi
i 75 milioni di multe varie
i prestiti multipli con botte di 500G$
eccetera....

Come fa un azienda "GRATIS" a permettersi di pagare tutto cio'?
Banalmente raccatta gli stupidi o come dice il WSJ analizzando l'utente mediano "Giovane, povero e in cerca di investimento".
In pratica oggi per fare i vampiri bisogna succhiare per quantità, non per qualità.
Nel 2015 l'80% dei trader della piattaforma era sotto i 30 anni e con una media complessiva di 26.
Facile ipotizzare un 50% sotto i 21 e almeno 2 cifre sotto i 18 che dubito pure sia legalissimo.
Se aggiungiamo il fatto che in occidente i soldi li hanno i vecchi (con la situazione italiana che e' abbastanza ridicola) e' facile arrivare alla conclusione che il WSJ ha ragione.
 
Poi RH vende i tuoi dati agli operatori, quello veri, che perciò anticiperanno sempre i peones che usano il programmillo.
 
Nota che per funzionare, e lucrare anche sul tuo scambio, il titolo viene comprato ad un valore diverso da quello a cui ti viene venduto, usa il  pagamento per  flusso degli ordini  che è una pratica inventata da quel mattacchione di  Bernie Madoff.
Aveete notato quanto torna il nome di Bernie quando si parla di tutti questi peones che anelano alla ricchezza facile?
Cosa succederebbe, o probabilmente succede, se un programma del genere se ne uscisse, grazie a statistiche, con il fatto che chi copra le azioni di un meme-stock ha meno di 24 anni, ha poca istruzione, e gli piace la maria?
Troviamo che le buffonate di musk hanno perfettamente senso:
Il cannone in diretta
L'auto nello spazio per far credere che tutto e' possibile
il lanciafiamme per far vedere che lui e' GGiovane e caxxaro
Le funzioni che uno di 18 anni vorrebbe, come i videogiochi in-dash e le portiere che fanno l'anatra.

Anche se il povero ha solo 200E, e per lui sono una cifra importante, la rischia per tesla, magari come HODL che considera Tesla al pari di una religione, come i coiners.
Forse la mancanza di religioni istituzionali non e' per tutti un bene.

i risultati poi sono folli e arrivano a siituazioni complesse di cui questa e' la punta dell'iceberg
 

 

Nel giugno 2020 lo studente di 20 anni appena iscritto all’università  dell'Università del Nebraska Alexander E. Kearns si è suicidato.
Ora lo vedete in foto, non ha la faccia di essere un wolf of wall street con nervi d'acciaio che se gli sfilano il pavimento sotto i piedi continua a far finta di niente camminando nel vuoto.
Era uno studentello come molti, alcuni con le proprie fobie e problemi.
Per via del "investire e' facile, e' un gioco" come ora va di moda fra i coiner e simili
 
La cosa divertente e' che quando intervistano gente come Warren Buffet  e fanno domande tipo "perche' non ha investito in XXX che e' diventa mega" (che col senno di poi sappiamo tutti che...) spesso la risposta e' disarmate e assomiglia a "non compro cose che non capisco" ed e' il motivo per cui l'oracolo di Omaha non guadagnò dall'ascesa dell'hi-tech.

Invece il nostro ragazzino tradava come se non ci fosse un domani.
Alex ha aperto il suo account quando era alle superiori, investendo circa $ 5.000 risparmiati da compleanni, un lavoro di bagnino e regali dei suoi nonni. Quando era al secondo anno al college, l'aveva triplicato.
Evidentemente si sentiva ormai un "Gecco spostati" con rendimenti quasi da 3 cifre quando il mercato dava mezza cifra se eri molto bravo.
Alex aveva iniziato a negoziare strumenti finanziari derivati ad alto rischio, molto complessi, ormai si sentiva sicuro.

dopo aver visto un saldo temporaneo in contanti negativo di 730.000$ gli si e' stretto il rame, chi di noi non inizierebbe a sudare goccioloni?
Ovviamente per via dell'inesperienza non sapeva che cosa stava facendo.
 
Quando mi capitano cose del genere, si mi e' capitato con un F24 da pagare in un anno terribile arrivato dal commercialista e confermato dalla cretina di turno al telefono.
Dopo aver perso 20Kg in 10 minuti al bagno ho preso carta e penna convinto che comunque  fosse un errore e ho praticamente rifatto i calcoli dell'intero anno in 6 ore (in pratica il lavoro del commercialista) 2 volte e capito dove stava l'inghippo.
Prendo appuntamento URGENTE con il commercialista, abituato a ben altri clienti che il pezzente che scrive,  e porgo l'F24 non cosi' lontano dalle cifre di Alex al vate della fiscalità mentre trattenendo una furia omicida la trasformo in quel sarcasmo che ormai conoscete.
-ti sembra normale?
-si, cosa trovi di strano?
-la vedi dalla finestra la mia nuova porsche 911 nuova di pacca li fuori nel parcheggio?
si affaccia veloce con un pochino di bavetta, con la famiglia non va piu' in giro con roba strong e la moglie e' suvvista (100KE, ma e' pur sempre un cesso).
-no non la vedo, dove hai parcheggiato?
-li davanti, ma e' il solito catorcio di 15 anni, ma se dovessi pagare mezzo pirlone di tasse, la meriterei, no?
al che ha capito che qualcosa non andava e il giorno dopo avevo un F24 idoneo ad un pezzente e di pochi euri distante dalla mia matita. Ovviamente la mia auto compira' fino a 17 anni.

Alex non poteva farlo, banalmente per 2 motivi.
 
1) non aveva la minima idea dei sottostanti e come era il calcolo per ottenere il risultato.
non INVESTIVA, SCOMMETTEVA.
Ne piu' ne meno di una slot machine.
Già un miracolo che avesse guadagnato, e' la strategia della gamificazione: non so cosa sia, penso di conoscere la parola maGGica, sul forum mi hanno detto che salira' (anche se non so perche') e non ho idea del sottostante, che poi e' noioso. (BTC dice nulla?)

Questo preclude la possibilita' che possa capire se quella cifra possa avere un senso, non e' in grado di sapere se e' un errore del programmino per bimbiM, una cazzata che ha fatto....
Se avesse usato uno strumento alla sua portata non solo avrebbe immediatamente compreso che era impossibile, ovviamente perdendo Kg, ma poteva metterlo in numeri.
 
2)aver scelto una piattaforma senza interlocutori per "risparmiare" (pare che guadagni 60 volte quelle tradizionali, ma vabbé) e in un tal caso avrebbe trovato un interlocutore, magari solo disponibili nelle 8h, ma qualcuno in quelle 8h gli avrebbe risposto anziché una laconica risposta automatica "ci penseremo" con una risposta dopo 30h che spiegava che non erano dovuti quando ormai si era suicidato.
 
Nella lettera d'addio, ha accusato Robinhood di permettergli di accumulare troppi rischi. 

Il problema non e' che una piattaforma permette rischi, il problema e' che tutti oggi si sentono in grado di fare tutto come degli Dei:
Per quattoruote e' semplicissimo guidare un'auto da 620CV, lo puo' fare anche la massaia!
Per HDblog l'umano vede 60/10 (parliamo davvero di 8K grandi 50"?), in classe non portate la cartella, leggete tutti  il libro appoggiato in cattedra!
Per la testata HWUP voi, anche se usate un caxxo di webcam, per via dei 100megacosi, siete meglio di Helmut newton
Per la APP muscolon  ti basta installarla per divettare FACILMENTE come Swarzy anche se hai il fisico da ragioniere con la pancetta

Ormai, a forza del "tutto semplice" sembra che per fare un trapianto di cuore basti guardare 10 minuti di video su YT.
E' tutto semplice, e' tutto facile, guidare un furgone turbo e' facile (anche questa settimana uno si e' ribaltato in citta'),  come del resto fare trading avanzato.
 
In questo contesto, tutto e' semplice, tutti ti dicono che qualsiasi cosa vuoi fare la puoi fare ed è semplice.
 
Il problema che in tanti si stanno lanciando sul trading e questo sposta il valore dei titoli perche' un peones guarda il grafico, ovvero il PREZZO, non il VALORE, e il VALORE diviene secondario e scollato dalla realtà (qualcuno ha detto BTC?).
 
Ovviamente la realtà prima o poi ti viene a prendere e più tempo ci mette a raggiungerti più sono volatili per diabetici.
Nel frattempo le scimmie gongolano, beh, non tutte: quelle sismica dice che per uno che ha plusvalenze uno ha perdite...

PS
parrebbe che il 20% degli italiani possegga cryptocose:
il 30% e' analfabeta,
il 50% non e' in grado di usare le percentuali,
la maggior parte ha fatto studi classici...
Ma il 20 % possiede crypto....
 
PS2
l'azienda che produce di meno.... ma e' piu' meme....






venerdì, febbraio 11, 2022

vinile da pazzi

 

Questa immaginetta da cellulare a dei prodotti che ho trovato nel locale negozio di dischi indica chiaramente perche' il mercato e' una cosa strana.

Fino a ieri mi sentivate tuonare del fatto che il CD non era mai ridisceso di prezzo nonostante le castronerie promesse dai discografici.
Il CD ancora oggi costa ancora troppo, ma se contiamo la svalutazione e menate non e' piu' cosi' assurdamente costoso e 8E (10 su amazonia) e' tanto ma non cosi' tanto come ad esempio il download digitale (9E) che dovrebbe costare almeno la meta' e sta rendendo ricchi come mai prima i discografici.
Quegli stronzi che si sono opposti agli store digitali che hanno decuplicato i guadagni.

Ricordo che da compratore seriale, ne compravo almeno uno al mese circa,  negli anni 90 smisi di comprare dischi "fino a che non scendono" e almeno per 10 anni, come protesta, non ci furono dischi nuovi in casa (sapete che sono uno che si crede duro e puro).
Dopo una decina di anni "duro e puro", continuando il prezzo assurdo cominciai a scaricare illegalmente qualcosa (appunto, si crede...:-)), ma ormai ero rimasto fuori dal giro e non avrei saputo neppure cosa cercare visto che quello che mi piace era gia' difficile da trovare anni prima.
In pratica con me l'industria musicale, facendo la stronza, non solo ha perso circa un migliaio di vendite, ma mi ha fatto allontanare da una cosa che amavo tantissimo e anche mi regalassero un abbonamento gratis a tutto il possibile non so quanto lo userei.

Ricordo che il CD dopo una partenza al doppio di un vinile (10.000 lire circa) raggiunse e supero' i 40.000L intorno a meta' anni 90, quando un netto operaio era intorno al milione L rendendo la pirateria l’unica via per ascoltare musica. Un po come se oggi un CD costasse 45E.

In compenso il disco di vinile di Ziggy, oggi costa la follia di 23-32E.

Evidentemente il PREZZO nulla ci azzecca con il COSTO.
Forse e' anche il caso che questi cavolo di store online comincino a pensare che forse, un immateriale, 9E per un disco di CINQUANTA anni fa, per quanto incredibile,  e' forse eccessivo.

Sono uno che e' molto convinto sostenitore del copyright, ma come e' stato gestito mi ha sempre fatto girare le... e capisco chi ne vorrebbe l'abolizione pur sapendo che sarebbe una stronzata.

Una cosa sono i diritti, una cosa sono i doveri.
Un download di un album deve costare al massimo 5E se recente e 1E se ha piu' di 10 anni.
Forse forse, per "love me do" dei beatles ormai chiedere dei soldi, beh, fate un po ridere, altro che 45E per il singolo reprintato come ho visto.

Ma la cosa piu' assurda e' anche chi paga 23E per un vinile di Ziggy che e' pure sfigato* 

Il prezzo della musica attuale, comunque, e' troppo alta, basta vedere i partecipanti che presentano i peggiori dischi dell'anno (aka Sanremo): un CD dai 18 ai 24E un LP fino a 42E, un singolo 20E.

Va bene guadagnare, ma quella roba al massimo vale 3E in fisico e pochi centesimi in versione DL.

 ma forse il Bowie parlava del mercato

.....
Questo non è rock'n'roll, questo è genocidio
Mentre ti tiravano fuori dalla tenda dell'ossigeno
Hai chiesto dell'ultima festa
Con la tua gobba di silicone e il tuo moncherino da dieci pollici
Vestito come un prete che eri
Il freak di Todd Browning eri tu
Zampettando lungo il vicolo sulle mani e le ginocchia
Sono sicuro che non sei protetto, perché è evidente
I cani di diamante sono bracconieri e si nascondono dietro gli alberi
Ti daranno la caccia e ti sbatteranno a terra, come manichini con l'istinto killer
....

*remastered, che puo' essere una cosa buona se rifatto paro paro dal multi originale cercando di mimare l'originale, in pratica, piu' dinamica e meno rumore e un duro lavoro per ottenerlo.
Se invece, come accade spesso, e' passato sotto un compressore per far suonare  le cassettine di medda di apple o samsung piu' forte della radiolina di fantozzi e' inascoltabile, vi conviene andare sull'usato sperando che non sia troppo scavato.
Ricordo che per ascoltare la grande dinamica che si era riusciti ad ottenerne nel 72 il disco del Bowie, ancora oggi interessante,  recava un'indicazione:"To be played at maximum volume" frase poi scopiazzata da tutti gli sfigati del mondo terracqueo come potete notare da bigG.

lunedì, febbraio 07, 2022

MIVAR

 


Nel 2021 e' morto all'eta di 98 anni un potente personaggio assai controverso: Carlo Vichi

 Il Carlo in questione e' un personaggio nato nel 23 che ad un certo punto  incomincia nel
1945, in via Tommei a Milano,  nel monolocale dove abitava con la moglie, ad  assemblare radioline... a fianco del letto e con pezzi recuperati alla garibaldina (aka dove capitava con fatica).
Capisce che in Italia manca la componentistica, anche quella base essendo un paese povero, ignorante e rurale, ma che necessita della radio che sta solo allora diffondendosi come bene di lusso.


Fonda cosi' nel 1950 la VAR (Vichi Apparecchi Radio) poco distante per produrre quelle pochezze si rare in terra sfiga. 

 

Ovviamente vendendo anche a terzi incontra un successo enorme e l'espansione della radio con l'introduzione di piu' canali (ben DUE!) e l'FM spinge a fare un secondo stabilimento nel 55 dove produrre quelle che in italia erano il top della tecnologia: le radio!


Cosi', mentre altrove la televisione era oramai la norma e si iniziava in USA a trasmettere la TV a colori e si aveva la pay-tv, il nostro partecipa al boom economico italiano assemblando RADIO.


Il nostro eroe inondava di radioline il famelico mercato interno che si sbafava le centinaia di migliaia radio che lo stabilimento di 600 persone ormai era ormai in grado di produrre.
L'azienda oramai si chiamava MIVAR (MIlano Vichi Apparecchi Radio).

Grazie ai limiti di importazione, dazi e alla furbizia di fare piu' modelli estetici, ma alla fine era sempre la stessa sbobba (non ricorda la nostrana industria automobilistica?) riusciva ad arrivare sul mercato a meta' prezzo rispetto agli altri europei paragonabili.
Ricordiamo, stiamo parlando di apparecchi molto basici, nulla che a che fare con roba come quella che poi diverrà un un mito per 60 anni come il satellit grundig (1964) o simili.

Quando anche alla fine del mondo conosciuto arrivo' il televisore l'approccio non cambio' molto: si doveva progettare tutto da noiatri usando i nostri soldi grassi fatti col le radio.
E si mise a fare TVB/N e poi TVC.


 



Ovviamente, mutuando le modalita' che tanto funzionarono nei 50 italici, il tv era sempre lo stesso, in dimensioni diverse, ma era sempre la stessa sbobba dal 14” al 24” (poi con i flat e i 34” eccetera).
La mivar gran vanto d'itaGlia lodificata ancor oggi come perla tecnoloGGica, negli anni 80 era sul podio, con il 14% era davanti a marchi “pesanti” che spendevano in pubblicità e tecnologia.


 Per oltre 20 anni ha prodotto questo nelle versioni con il cassettino/sinto a commutatore o con telecomando, a colori o BN, poi verniciandolo ed infine rendendo sottile la plastica per risparmiare.
Ma alla fine era un dover cambiare un piccolo pezzo per volta inseguendo da lontano il mercato occidentale.


Per non parlare della spina nel fianco delle industrie italiane: il foxxuto stato!
Bisogna ricordare che anche nell'elettronica il famoso stato italiano rubava (e ruba) le tasse ai sani per donarle ai moribondi che avevano fatto errori gestionali, come lo schifo della Brionvega o come la Seleco che da sola aveva ricevuto nel 1987 128 miliardi di aiutino, praticamente lo stesso valore del fatturato della MIVAR (178GL). Questo faceva incazzare il Vichi come una mina.

Pero' nel 1989 al secondo posto (12%, e arrivò fino al picco di oltre il 30% in pezzi) dietro solo a Philips nel mercato italiano mivar comincia ad avere problemi, problemi che un personaggio come Vichi non puo' vedere perché e' impegnato a lavurà e pensa, da bravo italico, che il bel paese è al centro del mondo come ben insegnava il suo amato leader (Mussolini).
Eppure era già in rovina.

Vichi e' un one band man e costruiva quello che capiva.
Una persona ENORME, ma pur sempre UNA persona.
Pretendeva di essere al centro della fabbrica e che la fabbrica fosse il mondo, in universo che era italiano, parlava italiano e l'italia era caput mundi e l'orbe mondo popolato di inferiori. 

La famosa ricetta italiana raccontata prima del fascio e poi della sinistra perpetuata dai licei, narrata nella cucina dei deboli (a pasta a pizza a ravioli).

Si narrano di lui diverse leggende che ho sempre sentito in versione cangiante:
Quando si preparava una postazione di lavoro doveva provarla lui lavorando come operaio diverse ore  verificando che fosse funzionale.
Quando sulla linea vi era un problema la scrivania, rotabile, del suo ufficio si spostava sul problema.
Quando un operaio aveva un problema, anche personale, Lui risolveva il problema.
Quando dovevano capire come verniciare un TV si piazzava li con i tecnici per inventarsi una soluzione.
Tutto il progetto del TV e dell'impianto giacevano nei cassetti della scrivania mobile cosi' da poter essere consultati immediatamente.
Mai ha preso prestiti
Mai ha fatto pubblicità
Mai entrati i sindacati in fabbrica, tutti lo descrivono come uno che pretende, ma da.
Come riportato da un'articolista
“L’uomo che inneggiava al fascismo, e che sbatteva le porte in faccia ai sindacati, ma che permetteva alle operaie di arrivare alle 8.45 perché prima dovevano accompagnare i figli a scuola, e di uscire alle 12.15 per andare a riprenderli.
L’imprenditore che pagava le rate del mutuo ai suoi operai in difficoltà, anche se erano del Pci.”

Controverso.
Un piccolo imperatore bonario e illuminato. Più o meno.

Poi mentre prepara molto lentamente (niente prestiti!) dal 1990 uno stabilimento piu' grosso di quello dei 900 operai, evidentemente pesava che poteva continuare a diventare sempre piu' grande nel piccolo laghetto senza fare ricerca, la realtà si e' palesata.

Vichi pensava di essere nel medesimo mercato (pensava forse di superare il 60%?), con i medesimi mezzi di sempre e vincere sempre di piu'.

La MIVAR,  sostanzialmente muore  nel 2000 al completamento del colossale stabilimento. VUOTO.
Chiuderà definitivamente nel 2013 lasciando inutilizzato il capannone nuovo da 30.000m2 per un totale di 120.000m2.
Si avete capito, un enorme capannone che rimarrà intonso per 21 anni... magari prima o poi abbattuto.
Perché da bravo italiano la fabbrica e' il capannone, come consigliato dai dirigenti bancari che non capiscono un ciuffolo.
Bisogna produrre e produrre tanto, il mattone e' il mantra.
Il resto e' fuffa.

Moltissimi giornali lo hanno portato come diamante dell'impegno italico rendendo la MIVAR un simbolo di rara qualità, del resto essendo fallite tutte le altre, di media 2 volte, non  potevano essere portate come simbolo della capacita' italiana che si oppone e vince contro i crucchi.
Gli stessi pennivendoli hanno cominciato a dire dopo il 2010 che non era stato capace di reggere l'arrivo degli LCD o del futuro continuando a non capire un caxxo di cio' che scrivevano.

Il problema, al solito, e' che i giornali debbono prendere un esempio italiano per continuare la manfrina che siam in un paese favoloso e stupendo e il sogno americano e' una pallida imitazione di quello italico che giunge dai tempi dei romani dove facevamo la pizza, gli spaghetti con la pummarola e le bianche statue classiche (7 bugie). 

Quando qualcosa e' andato male e' colpa di un futuro inaspettato, gia' visto 2 mesi fa, no?

la verità e' che siamo in un paese di medda.

La realtà era che quando alla fine degli 80 inizio 90 tutti i giornali sbavano per il Vichi, unica azienda di elettronica ancora in vita (la REL e' uno zombie), raccontando la meraviglia dei 900 operai, la meraviglia di 40 anni di “successi” il fatturato in salita, i posti fissi e le altre cose che vede e racconta un giornalista poco preparato, l'azienda era già morta.

Non potevano questi giornalisti della positività del sistema italiano che dovevano sostenere lo status quo (nulla cambia?)  narrare di altra elettronica, la REL precipitava con il Prodi spendendo 474GL rubati dalle tasse e schiantandosi comunque sul pavimento perché gestita da burocrati  ignoranti (non ricorda ALFA?).
Nella narrativa, mentre tutti i marchi superpompati fino a 10 minuti prima  come “gioielli” (parliamo dello schifo Brionvega?) stavano tirando le cuoia nonostante iniezioni da cavallo (circa un miliardo attualizzato, ma per una serie di ragioni comparabile con 6 attuali, insomma una storia come tante italiane, come MPS, ricordate "le banche italiane sono tutte sanissime" di Monti che contestavo?), qualcuno da idolatrare per far vedere che si puo' produrre in italia bisognava trovare. Alla fine anche se era un fascio e simpatico come un dito nel rame.

Nella realtà, per chi sapeva guardare, era il punto piu' basso della MIVAR e l'ultimo in cui si poteva fare qualcosina.
Solo che nessuno se ne accorge e nessuno ci fa caso essendo il fatturato bello pasciuto e in salita.

In quei giorni (1989) il Vichi dice Dei dirigenti faccio volentieri a meno tanto dice non mi servono. Giu' applausi dai giornalisti di sinistra che stavano usando la parola manager come fonte di tutti i mali. La lode arrivava copiosa anche se lui non era certo "in linea", ma si sa si usa qual che si ha e poi gli estremi si amano e sono uguali.

I dirigenti e il marketing avrebbero fatto anche notare che vendere a caxxo alla GDO "specialista del fresco" in lattina che svaccava il prodotto vendendolo a meta' del prezzo di acquisto per cercare di bruciare i negozi (1993 circa). Questo fatto  poi preparo' le premesse a tante cose brutte, non solo alla mivar, ma anch all'economia italiana e ai consumatori, ma non è il luogo per parlarne.

Il prodotto veniva usato come svacco solo perché era gia' di base il men costoso e veniva venduto a chiunque, faceva si di avere un incremento di fatturato di 2 cifre, ma associava definitivamente il marchio alla parola “economico” e un 14” mivar da vendersi a 370KL sopra i 200KL non era più vendibile e i negozi lo toglievano dagli scaffali perché "mio cuGGino lo ha pagato la metà mi state fregando".
Cosi' anche la di fuori delle "promozioni" che servivano a far fessi i consumatori il TV era radioattivo.

In pratica mivar aveva come singola argomentazione di vendita il fatto di costare poco, senza MA, senza PERO' raccontati come fanno oggi con la famosa pubblicità "inutile" (secondo Vichi).

Mivar ha chiuso perché occupando il gradino piu' basso offriva prodotti in cui BASICO era la parola d'ordine e l'unica parola narrata: era una preda facile.

D'altronde dovendo fare tutto in house era ovvio che il prodotto non potesse essere particolarmente complesso per via del fatturato limitato e del fatto di non prendere prestiti. Cosa evidente non producendo cinescopi e chips aveva come fornitore di TECNOLOGIA un esterno, la Philips.


Il problema italiano del 1990 (o forse di oggi?) era quello di avere maestranze incapaci e sotto scolarizzate a fronte di prodotti HiTech sempre piu' complessi che necessitano anche di un entroterra di fornitori (inesistenti) in grado di sopperire alle richieste dell'azienda in cima alla filiera.

La soluzione a tutto ciò alla Vichi era semplificare, semplificare , semplificare e non cambiare se non per estrema necessità.
Un solo telecomando per decenni (chiudendo con del nastro adesivo i tasti non necessari), un solo sintonizzatore che verrà usato per oltre un decennio, un solo telaio e solo 2 mobili (altoparlanti sotto o a lato).
Un solo fornitore di roba esterna (philips)
Un solo design fai da te (la gente in ufficio non serve!).
La realizzazione di tutto quello che non era CRT e chips internamente, evitando cosi' la mancanza cronica di una filiera che e' mancante in italietta.
Questo permetteva poca progettazione elettronica, in pratica un applicazione dei circuiti di base dei datasheet,  e la manovalanza che doveva montare sempre la stessa roba, per decenni: e dai e dai anche una scimmia ci riusciva.

Intendiamoci, non e' che i TV mivar andassero male, e' solo che con poco di più compravi roba migliore e la differenza del cartellino del prezzo era data soprattutto dai dazi...

infatti il Vichi diceva allegro:
Nel 1988 l' azienda ha prodotto 300 mila tv color e 60 mila in bianco e nero. L' anno prossimo le vendite rimarranno più o meno le stesse ma verranno concentrate sul colore che consente margini maggiori
Parliamo di un azienda che ancora nel 1988 aveva venduto una stravaccata di TV BN, un mercato di pezzenti, in molti mercati occidentali il BN, se lo riuscivi a trovare, era il tv incastrato nel radiolone portatile o nell'autoradio, non certo il tv da casa da 20”.

Nel terzo mondo chiamato italGlia si stava ancora vendendo il primo televisore o quello che sostituiva quello BN.
Il riferimento della Mivar era quello del mercato dei mentecatti italiano, non potendo certo sperare di vendere quella roba ad un tedesco.
Non e che al Vichi, come diceva sempre, non interessasse esportare, probabilmente una posa, la realtà è che se un tv del genere in Germania con i costi dei dazi e trasporti faceva ampiamente ridere, figuriamoci in Francia o Inghilterra ove erano necessarie pure specifiche diverse.
Stiamo parlando dello stesso anno in cui Panasonic vende da 2 anni la registrazione digitale a 173Mbps, in cui si presenta l'alta definizione europea, quella jap ha gia' fatto trasmissioni sperimentali, e in Italia l'unica azienda di TV ancora apparentemente viva si parla di vendere meno TV BN e quasi solo colore.

Forse un sospettino che la Mivar non era esattamente una Telefunken, una NOKIA, una Matsushita o una Sony e non poteva competere ad armi pari non veniva a nessuno.

Inoltre con Shengen, firmato nel 90 e progressivamente aperto fino  al completamento nel 97 si andava verso la libera circolazione dei prodotti.
Un telefunken o un Grundig costavano un 10% in piu' ma erano molto più rifiniti e con immagini decisamente migliori, per non parlare della Philips che non usava solo la versione basica di quei cinescopi forniti alla MIVAR, ma comunque sempre montati con un elettronica di altro livello che non doveva stare attenta a non usare un chip nuovo o un transistor in piu'.

Io mi chiedevo come facesse a vendersi la Mivar.
Capivo la questione del prezzo basso, ma non del "un pochino piu' basso".

Pero' per "repubblica", la nota rivista satirica, scriveva nel 1991
"Altrettanto infallibile la strategia di vendita: prezzi di listino inferiori del 10-15 per cento a quelli dei concorrenti."
Evidentemente comprare una panda30 al 15% meno di una mercedes era cool.

Io continuavo a non capire come si facesse a comprare quella roba, che, ripeto, non era male, ma non era neppure paragonabile da lontano con i concorrenti esteri.

Perché il prodotto europeo non solo arrivava da aziende che non avevano un reparto di progettazione di 5 persone, ma vere proprie cittadelle di ricerca, erano appoggiate da una filiera specializzata nel costruire una parte specifica, l'operaio era preparato (e spesso ben pagato), da aziende che facevano economie di scala perché vendevano su decine di mercati e lo stato locale e i sindacati non rompevano i coxioni.

MIVAR non aveva una vera organizzazione di vendita fatta di analisi del mercato (cosa vuole l'utente? mistero) e rete vendita che va ad impattare (l'alba della GDO), ma gli ordini erano spesso fatti direttamente in fabbrica.
In pratica il TV era quello che era “bello” per il padrone, non per il cliente.

Era un po la vittoria apparente, le quote di mercato esistevano solo per una differenza di prezzo minima e il delta era in diminuzione, in pratica il prodotto comprato solo per il prezzo e null'altro. 

Era stato per anni venduto ed esaltato da piccoli negozietti e riparatori che vedevano in un acquisto semplificato (anche di pochi pezzi e senza contratti complessi) e nella vendita la possibilità futura di una semplice riparazione per via dell'elettronica semplice e disponibile sul mercato (essendo vecchio e semplice), un modo per mantenere uno status.
Riparare un crucco che cominciava ad avere 10 volte la complessità occorreva avere altre competenze e intorno a quegli anni  si stava decretando la fine dei maneggioni senza competenza, il mivar dava la speranza nel mantenere il mondo semplice.

Ma questo non bastava alla realtà per prendersi una rivincita: il mondo stava per cambiare TANTO.

Nella seconda meta' degli anni 90 sono arrivati altri player che hanno inventato un gradino ancora piu' basso in cui la qualità del prodotto e' SCHIFO E RIBREZZO.

Inizialmente questi nuovi player, che chiameremo per le origini cinokorea, saranno da prima importati in quantita' modeste (per via della legislazione), ma cominceranno ad incidere sul consumatore alla ricerca del prezzo anche se erano assai peggio dei MIVAR.
Ma la cosa del recinto non duro' a lungo.
Questi cinokorea non erano un one man band che sotto il letto cercava di fare la radioline, ma erano aziende enormi che vendevano in Asia già milioni di pezzi, erano appoggiati dal governo di origine, con tasse di 1/4 e avevano scuole che preparavano le maestranze.
Erano aziende strutturate con una divisione dei compiti e un marketing straordinario (quello inutile).

e certo i cinokorea vendevano a meno del mivar un prodotto piu' scadente, ma se hai basato tutto sul fatto che sei il tv piu' economico sei foxxuto.
Inoltre quando occupi la parte infima del mercato e non produci top di gamma che permettono di incassare bei soldini hai il problema di non aver agio per acquisire tecnologia, sei sempre indietro.
E i cinokorea giocavano anche con il fatto di vender lo stesso prodotto con prezzi diversi, anche 10 volte tanto e li i margini sono MOLTO diversi.

Ed infine la mazzata del WTO, in cui arrivo' anche la Cina e la relativa roba.

Verso il 2000 il prodotto cinokorea  era stato venduto a caro prezzo, ma comunque anche al livello del prezzo del MIVAR,  perché il grande guadagno dato dalla manodopera asiatica ed economie di scala enormi  permettevano ENORMI investimenti di pubblicità “inutile”.
Come conseguenza del marketing il consumatore ovviamente sapeva che erano grosse aziende caxxute e che cosa offrivano (tante etichette glitter ambite), al contrario del MIVAR che offriva... il prezzo e il design datato.
Mivar era morta, con le vendite in stallo e non si era ancora arrivati al boom degli LCD.

Arrivò  cosi' l'epoca del dominio dei TV  di bassissima qualità ma con inutili, ma apprezzate etichette.
I koreani, approfittando della stupidita dei compratori, conquistavano il 75% del mercato in pochi anni con i loro pessimi TV, molti peggio dei mivar, ma con un marketing che raccontava bene il contrario a chi ama sentirsi adulati.

Un mondo  fatto di TV con contenitori che si erano dimenticati di verniciare, ma costruiti con la malizia di un reparto di design perché non si notasse, di immagini non buone, ma con tante cose glitter, con componenti non di qualita', ma sicuramente recenti con feature moderne e una costruzione fatta da fabbriche molto evolute che assemblavano con poco personale molto economico.
Mivar fu una delle prime a cadere, semplicemente non aveva nulla da offrire oltre al prezzo che oramai non era neppure il piu' basso.

Mivar nel 2007 e poi successivamente tento' di rimettesi a produrre TV, in quel caso LCD, ma si scontrava con il fatto che nessuno produceva LCD in Italia, nessuno in Italia produceva l'elettronica necessaria a pilotarli, nessuno produceva i sintonizzatori digitali...
Insomma non era piu' il mondo di prima che si prendeva un chippone e si faceva un sinto, un chip "veneziano" di Thomson che da solo era mezzo TV, con qualche componente, un cinescopio di buona fattura da philips e il resto era il mobiletto e il telecomando di fattura di incerto design stampato in fabbrichetta.

Un sinto digitale non era piu' un processore che giusto memorizza il canale e gestisce il volume, voleva dire un reparto di programmazione SW, avere un secondo reparto che faceva manutenzione e invio OTA dello stesso, e che il TV non era fatto solo da 4 o 5 "zone", ma un incubo con 2 sinto, ingressi multipli di tipo diverso, e logiche di funzionamento contorte.
Le varie europee non ti fornivano piu' il chip "veneziano" di fascia economica, ma quando non prendevano prodotti di marche specializzate (es nei DSP, RAM, GPU o negli alimentatori), non erano piu' tanto economici. Oltretutto se non volevi farti SW&c ti conveniva comprare moduli gia' pronti che ovviamente non seguono certo le tue specifiche dimensionali ma quelle altrui

Comprare medda cinese  da molteplici fonti metteva direttamente in competizione con i peggiori bar di caracas (Cit.). In pratica costruire un TV cinese comprato a blocchi e rimontato in un pezzo di plastica stampato localmente con i costi della mano d'opera e tasse italiani vuol dire assemblare un TV cinese al triplo del prezzo.
Follia.
Mettersi poi a produrre un prodotto di fascia media vorrebbe dire parlare di software, di bus digitali e altre cose che non solo solo difficili come competenze disponibili, ma anche non giustificate dalla quantità di produzione di un azienda destinata solo all'Italia e considerata “bassa”
Cosi' la MIVAR perse 100 milioni di euro presi dalle tasche del fondatore producendo poche migliaia di pezzi, non piu' i milioni di una volta.

Nel 2017 Vichi infatti dice:
Ho dovuto smettere. Per noi è impossibile produrre questi nuovi televisori, noi italiani siamo arretratissimi riguardo queste nuove tecnologie.....
Oggi per fare un televisore occorre assolutamente produrre i componenti …
 lo sanno fare solo alcune aziende coreane, cinesi, giapponesi.
L’Italia dopo la guerra non ha fatto più niente...
Per quasi 10 anni abbiamo comprato componenti cinesi, ma poi i televisori cinesi hanno iniziato a costare meno dei componenti che noi compravamo
”.

L'italia sulle nuove tecnologia non ha mai fatto nulla, anche prima della guerra, e come spesso accade comprare i pezzi dai peggiori, non certo da un grande come philips, vuol dire andare a competere con i peggiori che costano MOLTO meno di MIVAR.

Mivar, oltre ad essere in un luogo poco idoneo a far impresa, l'italietta, non aveva i mezzi per competere, non aveva i manager, non aveva gli analisti, i progettisti e la catena del valore.

E' esistita in grande solo perché era in un mercato protetto dai dazi, POVERO di soldi, POVERO di CULTURA che si trovava in ritardo sulla prima adozione, ovvero famelico, in cui qualsiasi prodotto si sarebbe venduto purché di prezzo piu' basso dei big player.... e guidata da un uomo molto particolare a cui non interessava il mero soldo.

Appena le frontiere si sono aperte sono entrati i predatori e le pecore che tanto avevano potuto credere di essere in cima alla catena alimentare sono divenute spuntini.

Un problema per cui si confonde TECNOLOGIA con FABBRICAZIONE e' che una volta, nei primi del 900, una fabbrica ERA tecnologia e quello che fabbricava spesso era frutto del suo sacco.
Con la specializzazione appare uno split di competenze e un discorso dell'ousourcing e la fabbrica non e' piu' il luogo tecnologico: una xiaomi (5to mondiale nei TV), pur simpatica, e' un mero assemblatore, non ha tecnologia propria se non la bravura del montare.
La tecnologia e' altrove, da TSMC, da Qualcomm, da Panasonic, da....

Una mivar era sostanzialmente un assemblatore, non certo una Panasonic o una Philips, non era possibile resistere, figuriamoci competere.

Il problema degli assemblatori e' che arriva sempre qualcuno più economico e i koreani hanno fatto tabula rasa.

Poi, ancora dopo, il marketing sempre piu' grosso ha fatto credere che dei mivar koreani fossero tecnologia, fa un po ridere, ma alla fine il fatto che negli ultimi 20 anni non ci siano state innovazioni qualificanti sui TV la dice lunga ed e' il motivo per i cui gli assemblatori piu' grandi stanno mangiando le aziende "vere" per mettere le mani sui vecchi brevetti da spacciarsi per novità.

Nonostante i suoi limiti,
non era il TV migliore,
non era poi cosi' interessante,
non era questa gran tecnologia,
aveva un estetica orribile,
il suono era veramente pessimo perché il mobile risuonava malamente,
aveva un telecomando esteticamente brutto che se dovevi smontare poteva esplodere in una cascata di caramelle,
non era neppure cosi' conveniente,
alla fine mi stava simpatico per un solo motivo: era onesto.
Un vocabolo in Italia spesso abusato.

MIVAR non pretendeva di essere nulla, non vi erano scritte glitter, non aveva funzioni del caxxo, non usava paroloni pseudotecnici per definire funzioni bizzarre: era un semplice TV.
Non mi piaci, ma mi stai simpatico.

Quando le aspettative sono basse, e lo erano assai, alla fine non andava male, in pratica andava sorprendentemente bene per le premesse.
Forse era questa sorpresa alla fine il fascino che non comprendevo.

Io lo usavo come pietra di paragone: se un TV andava peggio di un MIVAR per me era merda e sorprendentemente non erano pochi i peggiori e molti di questi non economici.
Bizzarramente quasi tutti i migliori sono morti e alcuni dei peggiori sono ancora in giro.
Ma e' un altra storia.


PS

Per chi non ricorda bene come sono andate le cose  nel mondo della TV nel piccolo stagno ricordo la storia del settore pubblicata nel 2016.

giovedì, febbraio 03, 2022

Ghiaccio

 

Questa ignobile selfata ritrae l'ennesima assurda conoscenza del supermercato vicino a casa.

Da quando e' schiattato Mr Caprotti sta andando in una direzione bizzarra, per esempio riducendo gli spazi anche a scapito di sta roba.

Mi viene non solo da chiedere a chi serva del giaccio al super, se lo compri e lo porti a casa avrai il frigo: in quel tempo lo hai gia' prodotto.
Il tragitto oltretutto rischia di incollare i cubetti e anche se ti serve per una festa in ufficio, forse non e' che proprio ti conviene, il tempo di servirlo ed e' andato.

Infine il packaging

il ghiaccio quello vero?
ne abbiamo uno finto?
il ghiaccio gourmet?