sabato, giugno 30, 2012

crisi 3/3


Mentre si discuteva su cio' che poteva essere piu' o meno importante nella finanza, dimenticandosi di dire perche' era iniziata, contemporaneamente un nuovo mostro alieno si protendeva sul mondo.

Gia' perche dire che la crisi economica nel 2008 ha avuto un netto peggioramento.

Ma a guardar bene negli stessi mesi cominciava un'arrampicata enorme del prezzo del greggio.

Dal momento che i consumi erano in calare era alquanto strano il fatto che il prezzo di una risorsaCon meno richiesta aumentasse di prezzo, no?

I casi erano 2: era aumentata la domanda o era diminuita la produzione.

Se si guardano le statistiche sia dei produttori di petrolio sia delle agenzie energetiche si può scoprire tranquillamente che ormai da almeno un decennio la produzione di petrolio è pressoché piatta.

Nel 1956 un certo hubber, che non era un pistola qualsiasi, disse che il pertrolio sarebbe finito e ne descrisse ls modalita'. Chi arrivo' dopo di lui usando quelle basi arrivo' a pensare ad un declino intorno al 2005-2015.

Cominciate ad avere paura?

All'aumentare della richiesta se non aumenta la produzione automaticamente vi deve essere un aumento del prezzo al barile: è quello che è successo durante il 2007.

Se si guarda bene l'aumento del prezzo del greggio ha coinciso con la definitiva entrata in vigore della crisi. Il petrolio quindi è ridisceso momentaneamente di prezzo, le persone senza lavoro e le aziende senza commissioni non possono consumare energia, appena ci sono stati dei piccoli segni di ripresa il prezzo del petrolio è immediatamente tornato ai livelli del 2008.

Sebbene un piccolo quantitativo di petrolio potrà essere messo in circolo a questi prezzi, per via degli alti costi di estrazione dalle sabbie bituminose, il prezzo del petrolio non potrà che rimanere molto alto e salire ancora in caso le aziende inizino nuovamente a lavorare.

La situazione soprattutto per paesi come il nostro nei quali le superfici sono molto basse e importiamo tutto dall'estero, pummarola compresa, potrebbe riflettersi in costi nella vita di tutti giorni molto, molto, elevati.

Purtroppo non è a breve possibile pensare di avere fonti energetiche altrettanto notevole come quella rappresentata dal greggio e il rifiuto all'energia nucleare, che potrebbe procrastinare di qualche anno queste vampate, non sembra una strada politicamente percorribile.

La cosa assurda di questa situazione è che la gente continua a pensare che basti protestare perché il prezzo di questa risorsa finita e non modificabile possa scendere.

Ci sono centinaia di petizioni su Internet per manifestare contro il caro benzina, ci sono una serie di scioperi da parte di svariate organizzazioni sindacali per imporre una diminuzione al gasolio. Se le associazioni dei pescatori e quelle degli autotrasportatori sono Imbecilli o peggio ancora arraffone. Quello che invece so è che è sbagliato che costoro chiedano il loro carburante ad un prezzo diverso da quello di altri attori ma soprattutto è molto sbagliato che lo Stato conceda, come ha fatto in più occasioni, dalle sovvenzioni per comprare altro carburante defiscalizzato. Finche' accade i consumatori saranno abituati al “subito”.

Questa azione, quella di far credere che il carburante abbia un prezzo elastico modellabile dalla politica o da chissà cos'altro, costituisce nella testa delle persone un pericoloso precedente perché non fa capire che è una risorsa finita e che sta finendo.

Nella storia degli ultimi cinquant'anni il prezzo è andato sempre in salita e proporzionalmente alla quantità di persone che erano agganciate al mondo industriale.

Negli anni 60 di industriale c'era sostanzialmente poco e anche il nostro paese era sostanzialmente un paese quasi agricolo. Gli anni 80 hanno coinciso con l'esplosione dell'economia e anche il prezzo del petrolio ha seguito questa linea. Possiamo tranquillamente vedere e tutte le volte c'è un minimo problema nella produzione della petrolio esso cresce in maniera notevole.

Basta semplicemente pensare alla guerra del Golfo dove se ci pensiamo bene le nazioni coinvolte sostanzialmente erano un paio. Nonostante ciò quell'anno il petrolio costava notevolmente di più.

Il problema è dato dal fatto che se negli anni 50 il carbone era il combustibile piu' utilizzato dagli anni 70 il 90% dell'energia alla fin fine arriva dal petrolio. Con buona pace dei verdosky che pensano di esser verdi.

Quindi vedendo i grafici del 2006, 2008 eccetera, nel contesto del prezzo degli ultimi 30 anni si puo' vedere che il prezzo del greggio e' fin troppo similile all'andamento della crisi.

Con questi dati, il prezzo del graggio e le importazioni dall'oriente (Cina intesa come tutta l'area) senza export che sembrano ricalcare fedelmente i picchi della crisi qualcuno pensa che sia colpa di qualcun altro o del popolo che consuma carrettate di energia e acquista prodotti solo se fatti a 5000Km di distanza da un bambino vietnamita?

Alla luce di questi dati non vi sembra che i giornali siano stolti e i governi azzardati?

10 commenti:

Vale ha detto...

2 commenti random.
Intanto ciò su cui si protesta qui (circa la benzina) non è tanto il prezzo del greggio, quanto tasse, tassine e tassette che lo Stato ci mette sopra. Se non erro, tu stesso in un altro post hai mostrato tutti i balzelli che ci sono applicati sopra. E alla fine ci si paga anche l'IVA (la tassa sulla tassa!). Questo manda in bestia la gente.
La seconda cosa: avrò una visione assai pessimistica della faccenda, ma penso che il primo problema al mondo è che siamo in troppi. 7 miliardi. Non ce la si fa. Produrre cibo, energia e anche ossigeno per tutti diventa sempre più difficile. E vedere al giorno d'oggi famiglie con 10 figli mi fa inorridire. Il buonsenso vorrebbe che ogni coppia si accontentasse di un solo figlio, in modo che la popolazione, nel giro di qualche generazione, sia sotto controllo. Nei paesi del Terzo Mondo sarebbe difficile applicarlo? Mah, sono sempre convinta che volere è potere e che i governi di quei paesi si fanno pochi problemi a sacrificare i diritti civili della popolazione per cose idiote, quindi non capisco perché non si impongano per cose importanti.
Meno popolazione vuol dire meno utilizzo di risorse, meno inquinamento (al contempo più spazio lasciato alla natura, così pure i tuoi amici verdoski sono contenti :-P ), meno occupazione di suolo IDIOTA per le abitazioni (andiamo a costruire in zone paludose! Poi lamentiamoci se arrivano le inondazioni. Andiamo a costruire in alta montagna o sulle pendici di un vulcano! Poi lamentiamoci se la neve blocca le comunicazioni o se alla fine il vulcano erutta!) e in generale condizioni di vita migliori.
O così, o sarà bene qualcuno si inventi il modo di colonizzare Marte :-/
Vale

blu-flame ha detto...

i governi di quei paesi non governa un azzo.
Prendi solo la turchia, un paese che una forza pollitica voleva in EU, non solo fanno le case con la sabbia ma il 15% circa della popolazione non esiste all'anagrafe.
Dal punto del governo siamo intorno al 1600. Cosa pretendi che facciano: vadano a chiedere a chi non esiste di non fare quello che non fanno?

Per la benza nota che il grafico parla di dollari barile e non del prezzo al consumo.
I pescatori che hanno piantato casino (e purtoppo avuto successo) non sono solo i nostri ma anche quelli francesi (che ci hanno invidiato di essere idioti).

Lo sai che i pescatori pagano il carburante SENZA tasse?
Lo sai che ci sono piu' trattori in meridione che in qualsiasi altra parte del mondo?

Pero', contestualmente, prova a fermarti ad una pompa e prova a vedere che i locali si fermano di rado: il trattore fornisce la scusa per avere carburante detassato e non ha mai percorso piu' di 100m annui. Alcuni non sono neppure in grado di avviarsi.
Ma guai a controllare! Molto meglio tassare i soli stupidi in regola!

Vale ha detto...

vadano a chiedere a chi non esiste di non fare quello che non fanno?
Diciamo così... non scriverò qui la risposta (valida ed efficace) onde evitare che ti facciano chiudere il blog ^_^'

Lo sai che ci sono piu' trattori in meridione che in qualsiasi altra parte del mondo?
priceless! :-D Chissà perché ma ora che la sento non mi sorprende affatto!

blu-flame ha detto...

onde evitare che ti facciano chiudere il blog

Per vilipendio al popolo turco?
O per parole oscene?

Vale ha detto...

Ahem, pure rispondendo a questo ti faccio rischiare la chiusura ^_^'
Vale

Anonimo ha detto...

Che ne diresti di segnalare ai tuoi lettori il sito http://www.aspoitalia.it/
Mi pare ci sia abbastanza materiale per farsi una solida opinione sul picco del petrolio e relative conseguenze.
Saluti da Slartibartfast

blu-flame ha detto...

Dell'aspo penso un gran bene: il 90% di quello che scrivono e' buono e almeno la meta' e' ottimo.
Alcune cose condivisibili altre un po meno.
Penso che si gia' stato citato almeno un paio di volte, ma fai bene a segnalarlo.

Anonimo ha detto...

Un saluto da un lettore che aggiunge un paio di riflessioni:
1- Sul numero di trattori nel meridione ci posso anche credere, ma la fonte?
2- Quasi tutti i locali si fermano alle pompe di benzina, e fanno la benzina regolamentare
3- Il vizietto di usare la benzina agricola è raro ma diffuso in tutto il belpaese, di gente che usa questi trucchetti ne conosco anche a nord del Po.

Un saluto.

blu-flame ha detto...

1) la fonte non e' molto attendibile, e' il sottoscritto che ha passato 4 mesi in 2 localita' della puglia e vedere travasi di taniche e' una cosa tutt'altro che rara. E il gasolio verde... e' colorato. Li ho fatto questa scoperta.
Taniche a profusione, in porto, addirittura nelle case, nei box, stanzini ricolmi, nelle stalle, nelle cabine dell'enel dismesse, con gasolio ma anche olio alimentare (stesso tipo di tanica, spero non le stesse hi).

Mai visto TANTI travasi del genere in 40 anni in brianza se si esclude il periodo dell'austerity da piccolino. Anzi MAI visto un travaso che non fosse per un fuoribordo.
Il traffico non e' proporzionato ai rifornimenti in maniera evidente.
Ho chiesto ai benzinai, ho chiesto ai locali. Se parlano liberamente della cosa e' perche' e' per loro normale come i pischielli che scaricano con l'MP3 e la punizione improba. Addirittura un benzinaio afferma che non compra il gasolio dalla pompa perche' suo fratello lo fornisce.

Il vizietto non e' raro, e certamente diffuso OVUNQUE ma in alcuni posti raggiunge l'eccellenza.

Tanto che dovendo fare il pieno all'auto (mia a benzina) in cambio di un favore un locale e' sbiancato: ha chiesto 4 volte il costo e quando ha capito che 50 litri di verde con 20 euro non li prendeva. Pensava di avere addirittura un resto.
In tutto il SUO paese, 200 anime, pare che nessuno aveva mai fatto il pieno regolare in un decennio.

Sicuramente non e' una ricerca certa e precisa come andrebbe fatto ma vedrai nei prossimi post che quelle di Monti sono MOLTO meno giuste delle mie.

Anonimo ha detto...

Nei centri più piccoli può sempre accadere, a maggior ragione in un paese dove quasi tutto viene lasciato praticamente all'autogoverno (basta vedere come viene gestita una grossa città come Milano) figurarsi qualche paesino.
Non so a che anni ti riferisci, ma so per certo che queste erano cose comuni negli anni scorsi e drasticamente ridimensionate negli ultimi tempi.
Sul fatto che spesso nessuno muova le chiappe per fare controlli (sia per pigrizia che qualcos'altro...) siamo d'accordo.
Basterebbe solo questo è molte cose cambierebbero; sinceramente, quante volte si vedono agenti per strada, magari a piedi, a fare VERI controlli?