mercoledì, settembre 20, 2023

one piece (live)

 

 


 Faccio due premesse:

1) non ho letto il manga.

2) l'anime non mi ha fatto impazzire.

Partiamo dalla seconda per capire la recensione.

L'anime ha una storia carina, che potrebbe benissimo essere buona, ma ha un enorme difetto: NOVECENTO PUNTATE.

Direte: Perche' e' un problema?

Perche la storia, le sfumature, reggono circa 100, forse 150 puntate, il resto e' il famoso
RIEMPITIVO MARRONE [TM]
tipico di molti anime.
Alle volte il riempitivo e' una puntata che non ha senso alcuno con disegni malfatti da uno studio diverso, tipicamente dei morti di fame (ma dovete vederlo perché contiene un subdolo indizio senza il quale non capite piu' un ciuffolo).
Altre volte sono puntate fatte assemblando scene passate cosi' da non doverle disegnare nuovamente (confezione marrone gran risparmio).
Ma il problema piu' assurdo e' quando i soldi ci sono, ma manca la trama a sufficienza.
Allora via con puntate infinite che sembrano una noiosa telefonata di 2h da film italiano per evitare di girare scene vere, nel caso di One Piece sono noiose declinazioni di pestaggi che possono durare fino a 6 puntate.
Allora, aumentando i pestaggi, porti VLC a 1,25X
dopo qualche puntata,
aumentando ulteriormente la lunghezza dei pestaggi,
porti a 1,5X,
aumentando ancora la lunghezza dei pestaggi,
arrivi a 2X,
poi a 3X,
4X,
Ed infine oltre e non capisci piu' nulla, skippi pure scene intere, se mai rimanesse ancora qualcosa da capire fra una double sberla, un mega hammer on naso e un big calcio nei denti.
Cosi' intorno alla 150-200tesima ho buttato la spugna: carino, ma inguardabile.
Probabilmente montando tagliando il 90% delle sberle (l'85% del metraggio) sarebbe pure carino; carini i personaggi il Character Design e l'idea di base.

Voto 3. 

Passiamo al live

Il Live cerca di fare qualcosa che solitamente e' difficile: i manga portati in live generalmente fanno pena.
Pero', pero' non mi sembra che sia male.
Abbiamo dei difetti, i colori li avrei fatti piu' sparati, dovrebbero essere piu' decisi e cartooneschi e trovo assurdo i protagonisti che da giovani cambiano etnia e colore della pelle. Va bene il black, ma che abbia senso.

Pero' la noia dei pestaggi, tranne per 15 lunghi secondi, non si trova.
I personaggi sono ben delineati.
Rubber e' un ixiota, come deve essere, con l'espressione che ha uno che ha spento il cervello
Zoro, tranne che sembra la pubblicita' dello skin care koreano, ci sta.
Il mozzo incapace bugiardo e' credibile
eccetera.
Secondo me, tenendo conto dei limiti di spesa, va bene.
Tutti i personaggi sono molto piu' delineati che nell'anime, la trama e' approfondita (ricordiamo il tipo di prodotto), sono di fatto "filmici", piu' tridimensionali e l'insieme e' piacevole e goliardico come deve essere.
Passa meglio che nell'anime il motivo per cui Rubber sceglie quei compagni, nell'anime viene diluito nei pestaggi, sono scene brevi, istanti, ma molto esplicative.

Ovviamente ai fanboy sono sicuro che non piacerà.
Del resto per renderlo piacevole sono state fatte aggiunte e variazioni che sono necessarie anche in virtù del differente media, del resto i film di harry potter non sono IDENTICI ai libri, per quanto nessuno sano di mente dovrebbe lamentarsi: due media diversi hanno caratteristiche diverse, il libro contiene piu' "roba" di un film, l'anime meno dei telefilm.
 Fare 8 puntate in cui  non si doveva fare solo un lungo pestaggio ha reso il prodotto diverso.
Migliore.
Non identico.
Il regista usa fare citazioni a diversi film e stili, al cinema asiatico, a quello occidentale e gioca senza fare troppo il pedante, del resto One Piece e' una pagliacciata; e' una barzelletta che inizia con:
"un tizio, incontra un altro tizio che con un terzo tizio prendono una barca e cadono in un buco: risate" (in genere Tizio e' un carbiniere-salumiere-dentista...)

Chi e' un fanboy fine a se stesso, trovando delle differenze rispetto all'oggetto dell'amore puro, ovviamente non ne sara' felice. 
Ma ovviamente a costoro l'unica rappresentazione "corretta" e' la trasposizione 1:1 dell'anime, cosa impossibile su vari piani, e il colossale motivo del fallimento di altre trasposizioni.
Del resto se aggiusti il metro per il media fallirai sul fanboy, se lo aggiusto per fare l'aderenza pago con il fatto che l'anime gioca sulla semplificazione e in live fa schifo, e' impossibile: quello che non e' descritto lo inventa lo spettatore, ma con una ripresa live si dettaglia, non si semplifica come su un disegno SOPRATTUTTO GIAPPONESE.

Io trovo One Piece la migliore live di un anime mai vista che mi ricordi e, caso al momento unica, nettamente migliore dell'anime.

La trama corre senza gli intoppi dell'anime e scivola via andando dove deve andare con fare abbastanza easy.
L'insieme funziona, le manchevolezze della CGI sono secondarie in un prodotto del genere, e non ti fanno dire "ma noooo" come certe cose marroni (DC-Marvel dicono nulla?) che oggi non capisco perché le vadano a vedere (pestaggi? davvero e' bello vedere i pestaggi?).
voto 7-, bastava poco per fare 7,5

Se con la seconda serie riescono ad alzare il tiro potrebbe essere mega, ma non ci sperate.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche io ho guardato la prima puntata, e devo dire che non mi è dispiaciuta: pochi tempi morti e personaggi ben caratterizzati. Un pò smorti i colori, ma coerenti con l'epoca che si vuole riprodurre.

Se può interessarti, ti segnalo per un possibile articolo impietoso la serie "Fondazione" girata per la MelaTV, ispirata ai romanzi di Asimov.
Dico ispirata perchè fin dalla prima puntata sono partiti per la tangente per quanto riguarda personaggi trama e senso generale della vicenda, arrivando addirittura ad abrogare le leggi della robotica, che sono state il cardine dei due cicli precedenti oltre a quello trattato nella serie tv. Come scrivere un libro sui Papi abrogando la Bibbia.

Personalmente la considero un'offesa al buon nome dello scienziato e a tutti gli appassionati di fantascienza.
Dopo aver letto un paio di recensioni/trame, ho deciso di non guardarla, mai e poi mai.

Gli scritti di Asimov invece li ho letti e riletti, ce li ho a casa su carta e li leggerò ancora.
Paolo