mercoledì, gennaio 24, 2024

ferrari

Anche oggi facciamo incazzare un pochino di fanboy.
Di brutto!

Parliamo di ferrari e della F40

La storia di ferrari e' molto mitizzata, alla fine e' simile ad altre storie fascio-comuniste italiane dal panettone, tipica produzione industriale che si fa risalire al medioevo, alla pizza di NY che si spaccia mangiata uguale da fantomatiche corti pre-pummarola con le dita.
Non a caso tutti narrano del cavallo rampante o altre amenità che nulla hanno a che vedere con la tecnica, del resto scarsa del marchio.

Tutto nasce da una storia banale, l'uomo che vedete in foto.
All'epoca era normale che un corridore che avesse un poco di successo cercasse di fare l'auto dei suoi sogni e usasse il proprio nome e conoscenze per reclamizzarla e finanziarla.
Del resto ancora oggi ci sono sportivi che vendono magliette, no?

Il problema e' per diventare un metalmeccanico scelse un momento particolare, 1939, e di fatto iniziò facendo materiale avio per la guerra. Sta a voi capire se aveva santi in paradiso (essendo un uomo "vero") o fu altro.

Del resto i fondatori erano un riccone del tessile, Mario Tadini, Alfredo Tadini (il presidente dell'azienda), Augusto Caniato e altri possidenti.
Tutti uomini importanti e gentelman driver (quei corridori part-time a cui nessuno darebbe in mano una vettura senza un cospicuo assegno) e probabilmente appoggiati dal fascio che vedeva nei piloti e nella meccanica un sole nascente (del resto il fascio aveva gia' estratto dalle fogne Alfa)

Ovviamente nelle cronache romanzate raramente si citano i nomi degli imprenditori che fondarono la prima azienda "Auto Avio Costruzioni" scrivendo nella storia solo il nome del socio sfigo di minoranza: Ferrari.
Trovate spesso cose come "Ferrari creò l'Auto Avio Costruzioni":
come vero deus ex machina (essendo il periodo del fascio...)  arriva con fare plastico e muscoloso immerso nel proprio io ricco di possibilità  e fonda da solo a petto nudo da uomo vero fascio-comunista con le mani che tendono all'infinito mentre impugna i mattoni.

I mattoni, ho detto, poi perché un lavoratore della terra ha la tuta?!

Fatto sta che ad un certo punto la guerra finisce e il fascio pure, l'azienda iniziale chiude e si inizia a dover fare auto "per sul serio" e nasce la vera fabbrica ferrari e li cominciano i problemi non avendo soldi.

Riescono a produrre la prima auto solo praticamente nel 1948 (le altre erano dei rifacimenti, ricarrozzature o elaborazioni di fiat o alfa), che alla fine e' solo un prototipo, come le migliaia che vediamo nelle fiere di settore, visto che ne costruiranno 2.
Non va meglio con la seconda auto, sempre in 2 pezzi, del resto senza ricconi che si dilettavano a cacciare dentro danari e gestire l'azienda non e' che puoi fare tanto il dipiu'
I ricconi si leccavano le ferite di guerra.


 

Con la terza auto ne producono ben una cinquantina in un arco temporale di 6 anni, ed e' praticamente identica alle prime due prototipali (tanto che una di quelle vecchie viene trasformata in una di quelle nuove), di fatto ci sono evidenti problemi di cassa.

Il piano industriale questo sconosciuto.

Del resto ai tempi era gia' tanto se facevi il ginnasio anche se eri di famiglia ricca come il nostro eroe.

La prima auto che non e' del tutto identica al prototipo arriva nel 52, ovviamente in gran parte la meccanica e' ancora la prima.

anche questa nell'enormita' dei 27 pezzi.

Penso che sia qui che nasce il mito delle serie "limitate" di Ferrari, cosa che proseguira' fino alla nascita della nuova ferrari.
Non e' che venivano limitate solo a selezionati clienti come ci raccontano ora, e' semplicemente che non avevano soldi per farne di piu' o al massimo, non se le filava nessuno.

Altra cosa che stanno facendo, e faranno fino a quando diverranno costruttori di auto "seri", e' usare nomi diversi per dire di aver fatto una vettura nuova.
Come dire che la fiat uno durane la carriera dovesse chiamarsi due, tre, tre S e quattro.

Ad un certo punto la ferrari comincia ad interessarsi alle grandi gare internazionali e queste ultime stanno cambiando, del resto non sono auto da tutti i giorni.
Sono gare dove le cose stanno cambiando e si scontrano i bambini grandi.

Nel frattempo, spesso e volentieri, quando fanno delle produzioni per le stradali, di fatto mettendo un tetto sopra alla barchetta, raramente riescono a metterne insieme piu' di una decina, anche rivolgendosi a carrozzerie esterne (niente investimenti, niente capacita' produttiva, niente richieste evadibili).
Ed e' difficile fare i soldi se fai 10 auto, costose quanto vuoi, te la puoi tirare, ma sono 10.
Giusto per avere un confronto la vette nel 53 vendeva 200 pezzi, l'Aston Martin Mark II 150pezzi , DB2 415  pezzi e via cosi' con jaguar eccetera.
Esiste un mercato per le supersportive, ma ferrari non riesce a vendere o a produrre.

L'unica pubblicita' sono le corse ,
l'unico cervello e' di un pilotino,
l'unica fonte di capitale e' endogena.

In pratica la Ferrari contava come il 2 di picche.
Ferrari, dalla sua officinetta, e' costretto ad andare a cercare un aiuto e in Italia il capitalismo e' ingessato dallo stato e se non sei un amico sberle in faccia.
Quindi fa l'unica scelta possibile fra rimanere un piccolo cantinaro di provincia e fallire o andare a cercare soldi già nel 1955.

Ma le cose non vanno molto bene, Ferrari non sa fare i conti.
Del resto Ferrari non era un grande imprenditore, era un guidatore, non aveva una visione industriale  e dopo decenni a barcamenarsi cercando di vendere a ricconi che volevano quello che oggi si chiama "pronto corsa" e' alla frutta.
(Il pronto corsa a' una vettura pronta per correre o fornita in kit aggiuntivo per.  Esempio rappresentato dalla 360 challenge del 2003, 300 pezzi, che puoi comprare da concessionari selezionati, ma esiste anche roba piu' plebea: la lancetti o la focus, per dire).

In pratica da cantinaro non capisce il sistema aziendale e non riesce a stare sul mercato.
Continua infatti a fare "il solito" ovvero vetture dalla tiratura discontinua, di un centinaio di pezzi,  a cui si alternano dei quasi one shoot (anche meno di una decina di pezzi) con modifiche estetiche o soluzioni tecniche particolari.
Del resto mancano i capitali per imbastire una vera produzione di serie e il fiato e' decisamente corto.
Che non sono serie limitate come oggi si racconta lo vedi dalle quantita' discontinue, che in caso di vere richieste aumentano e in caso di poco successo terminano in poco.

Quello che molti non capiscono e' che quando produci hai una GRANDE catena del valore che e' sia fisica che finanziaria, anche quando produci cose tutto sommato numericamente banali come 100 auto. Anzi ti mancano economie di scala.

Prima di iniziare a produrre, anche anni prima, devi prendere impegni sia lato finanziario che contrattuale.
Salvo fare una cantinata e i tuoi costi vengono sparati nel cosmo e le caratteristiche del prodotto negli inferi.
Devi comprare materiali molto prima della consegna, macchinari, formare competenze eccetera.
Rivedrai quei soldi solo dopo anni e solo se tutto va bene e dovrai pagare le banche (in italia salatissime per via della lira che gli stolti rimpiangono) che ti hanno fatto credito per far partire tutto quel delirio.

Un modo per abbassare le spese e' fare le serie speciali o gli allestimenti: se fai scegliere la pelle non dovrai comprarla prima (ti costa il doppio, ma la fai pagare come feature il triplo, non appare come mancanza aziendale) e nessuno si chiedera' perché solo 10 auto sono in alluminio su 90 o perché solo 20 hanno il volante in radica e non in noce.

Banalmente stai dimostrando solo che sei alla frutta perché sul mercato del pronto sono finiti i volanti in noce, o perché non avevi i soldi per comprare 30 tonnellate di alluminio 2 anni fa, le presse, gli spazi... Mentre i tubi tondi di ferro vai dal carpentiere dietro casa e li trovi quando hai finito le scorte.

Da un punto di vista industriale e' un fallimento, e' la mentalita' del tipico cantinaro automobilistico con la sola differenza che si costruisce anche i motori, cosa non sempre saggia.
Oggettivamente questo modo di fare si sposa merdavigliosamente con l'industria pezzente italiana.

Cosi' continua a scendere negli inferi del cantinaro duro e deve decidere:
smettere 
vendere tutto
vendere in parte.
E in caso a che prezzo

La scelta piu' ovvia sarebbe fare una SpA con investitori eterogenei e un consiglio di amministrazione fatto da lupi mannari fedeli.
Si sarebbe trasformato la cantina in fabbrica e pompato il successo raccolto fra i ricconi monetizzandolo.
Con quelle risorse ferrari sarebbe la ferrari post 2010 negli anni 60.
Invece il problema e' sia del leader che del mercato italico.

Il mercato italico fatto da straccioni, massacrati dallo stato che non vuole perdere voti e quindi con manovre proto-comuniste lascia le aziende senza soldi, il venture capitalist e' visto come il rubar virtude alle sante figlie (in realtà rotte dietro e sane davanti) delle masse.

Quindi per la raccolta di danaro e' obbligo rivolgersi all'estero, gia' di fatto poco probabile per un cantinaro di provincia ove un avvocato economista di diritto internazionale e' raro come una mamma vergine, al contrario di un cantore di Catullo osannante rumor di scarichi rozzi che ne trovi tantissimi.

Quindi fare un vero accordo di quote e gestione finanziaria e' molto difficile e molto complesso.
Inoltre il cantinaro ormai e' non giovane, non gli frega un ciuffolo di quella roba antipatica che non serve a nulla, basta lui (ricorda un pochino mivar?), le sue idee, la sua capacita' e si vende perche' e' roba sua.
Si proprio come l'imprenditore di sul-cesso tipico italiano, del resto l'impronta era quella.
Quelli furbi mandavano a studiare i figli all'estero, per capire che il resto del mondo gira.

Il sommo leader non voleva certo gente che gli spiegasse qualcosa, del resto lo chiamavano drake, lui, dentro di se, sapeva gia' tutto.
E con il caxxo che voleva qualcuno che gli dicesse cosa fare, lui sapeva, gli altri zitti.

Cosi' l'unica soluzione praticabile nella sua testa e' con FIAT al 50%.
Mezza azienda, non di più che qui comando io, i soldi va bene ma è roBBa mia, e nessuno puo' ordinarmi qualcosa. Almeno non qualcosa di grosso.
Mi viene da pensare ai veri motivi per Fiat per acquistare un prodotto del genere, non ha senso, oltretutto e' una perdita.

Il problema e' che se vuoi crescere e sei un cantinaro avere il doppio di soldi e' un nulla, non serve a niente vendere mezza azienda cosi', come insegnano i round miliardari delle startup di mezzo mondo, i soldi che ti servono sono sempre di ordini di grandezza superiori e in volume crescente: il doppio ti serve per il breve, poi ne serve ancora il doppio e poi altro ancora cedendo cifre sempre crescenti dell'azienda.
Almeno se non vuoi rimanere un cantinaro di medda.

Ora provate ad immaginare il  ferrari che va dalla banca facendo il figo con i soldi di fiat e ne vuole altri:
-salve plebaglia vorrei 30 miliardi di prestito
-per far cosa?
-La nuova 9998, devo pagare progetti e materiali!
-ok quale e' il piano di rientro?
-il solito:
Facciamo 100 auto e poi le vendiamo guadagnando qualcosa.
Con le rimanenze ci facciamo altre 20 auto a prezzo doppio e guadagniamo a bomba
Poi ricominciamo da capo e se nessuno se ne accorge facciamo la 9999 che e' uguale, ma diversa, e non dobbiamo rifare il progetto.
Con i vostri soldi ne faremo 2000 e non le solite 100
-il tutto in quanti anni?
-In 10 anni cambiamo modello
- e con che guadagno?
- guadagniamo ben il 60% lordo!
Non e' tantissimo?
-no, non e' tanto (nota: svalutazione a 2 cifre!).
Avete fatto analisi di mercato per vedere se 2000 son troppe?
-No,
IO so, io capisco, ho le visioni,
sto il drake e tutti vogliono una ferrari, non mi serve un reparto marketing che beve soldi.
-Voi volete fare 1000 auto guadagnando il 60%, principalmente fra 6 anni, e con il rischio di non vendere?
-ma noi le abbiamo sempre vendute.
-si, 100.
aumenti di capitale per adeguare la struttura aziendale?
-Non serve: io sono il Drake,
l'immortale cavallinato,
figlio della pista,
nato durante la tempesta,
colui che ha annusato la benzina,
benedetto dalla mamma...
-lei e' un imbecille che guadagna meno di un azionario e lascia sul campo il 90% del guadagno alle banche: per il prestito la cifra la decidiamo noi, si limiti a volare basso con le richieste e presenti un piano credibile.

Il fatto e' sempre quello: serve un piano di espansione CREDIBILE.
Se qualcuno ti presta dei soldi vuole sapere che guadagni, se sei risicato non potrai restituirli appena succede il minimo imprevisto.
La vita e' fatta da imprevisti.
Se hai sempre fatto il cantinaro per anni e' difficile che ti credano in grado di espanderti, ci si chiede perche' tu non lo abbia fatto prima.
Una domanda che ha prevalentemente risposte non belle.
Soprattutto si chiedono perché non hai soci, il fatto che hai regalato mezza azienda a fiat in un unica botta e non hai fatto aumenti di capitale per sorreggere R&D, non dipingono un quadro degno di rispetto.

Quindi i soldi della fiat sono pochi, del resto un aumento di capitale non sei in grado di farlo e se non vuoi scendere sotto il 50% della proprieta', non puoi crescere.

Del resto WOZ ha lasciato entrare jobbo il venditore, (bruce?) Wayne, e un sacco di venture come Markkula, situazioni che hanno portato VisiCalc sulla piattaforma facendola esplodere.
Woz da solo probabilmente avrebbe venduto 200PC all'anno facendo la fine di una delle decine di computer dell'epoca.
Apple sarebbe stata l'ennesimo PC degli anni come i vari ORIC o i Dragon.
Del resto se sei finanziariamente stabile, con un consiglio che ha un senso, in espansione e vai a chiedere prestiti puo' essere rischioso, ma ha un senso.
Se sei uno sempre con pochi liquidi, con un consiglio ristretto e non ci sono segnali finanziari di espansione e sei l'officinetta di Poldo&F.illi che non si aggiorna, non ha senso concedere fidi superiori al minimo respiratorio.

Ferrari non vuole mollare il timone, non vuole gente in mezzo alle scatole e continua a fare il cantinaro.
Non ha scelta.

Attenzione, non dico che le auto ferrari possano o meno essere belle o brutte, del resto di cantinari eccellenti ce ne sono in giro tanti dalla TVR alla Noble, Ariel passando per le varie tonnellate di lotus seven derivate, tutte vetture eccellenti, a loro modo.

Dico solo che confondere le serie limitate per volonta' o limitate da cause non volontarie sono 2 cose diverse. Molto

Vediamo di capire se sono io cinico o sono i fanboy stupidi e parliamo della vettura piu' ferrari di tutti i tempi... secondo loro, la F40.
Ricordate che stiamo parlando di AUTO STRADALI, non da rally o da pista.
Perché altrimenti andiamo a confrontare questa roba con le varie RADICAL, Lola o simili dove in pista alla F40 gli fanno fare una bruttissima figura.

Negli anni 80 ferrari aveva vari problemi.
Per esempio auto tutto sommato economiche brutalizzavano in semplice performance in rettilineo le loro auto, robe come le poderose BMW M3 europee (ma non solo), per non parlare di quelle americane.

Certo, sappiamo tutti che una M3 alla prima curva deve attaccarsi ai freni rispetto ad una ferrari, ma capiamo anche che se il prezzo e' circa due carriole di soldi e poi al semaforo una mustangona tamarra che costa come un cerchione di maranello se la sbrana e ne sputa le ossa l’acquirente cavallinato non e' comunque contento.
Ovviamente le vendite di auto calavano.
Bisogna anche ricordare che la dino del 67 e' di fatto la capostipite delle auto ferrari "regolari" che superavano le 100 unita' allegramente avendo totalizzato 4000 pezzi circa (quando si vende non sono piu' 100 pezzi!).

Eccola nel colore corretto, il giallo ferrari (il rosso ferrari non esiste, si chiama rosso corsa).
Forse potremmo chiamarla LA ferrari.

Come tutte le cose belle ad un certo punto stufano e dopo quasi 10 anni a vendere la minestra la gente si stufa e nel 74 termina la produzione e il vetusto motore finira' su una vettura molto piu' performante e moderna, al confronto un'astronave, la stratos.
Vi e' da chiedesi perché la fiat non abbia venduto a cannone quel mostro di Lancia che rispetto alla ferrari era lontano anni luce, certo la ferrari avrebbe dovuto migliorare o chiudere, ma alla fine poteva anche diventare un fornitore di motori e basta e smetterla con quella roba vecchia.
Pensate a cosa sarebbe diventata la Ferrari con i telai Lancia.
Probabilmente il Drake non voleva abbassarsi e fare auto bellissime.

La Dino, come tutte le "cantinate" e' una vettura con telaio e carrozzeria separati.

un telaio in tubi e' semplice da realizzare, facile da modificare (es nel passo in 10 minuti) e puoi cambiare l'estetica senza cambiare di una virgola il telaio e la carrozzeria non deve prevedere sforzi.
Oggi persino il parabrezza fa parte del gioco per rendere rigido il telaio e quando cambi il design ne va tenuto conto...

questo in foto e' il telaio della Dino senza veli.
Potete realizzalo in qualunque officina di carpenteria metallica con un minimo di precisione.
A quel punto il telaio della morgan e' poco indietro, molto simile, con pure dei vantaggi con il legno, ma vuoi mettere lo snobbismo e l'eleganza?



questo sotto e' il telaio della ferrari 208, 308, 308 galaxy plus eccetera
 


Praticamente la stessa vettura della dino, ma non e' che le successive siano molto diverse.
Non che sia un male assoluto, la TVR e' molto divertente, ma la concorrenza fa ben altro e non stiamo parlando della fiat panda da 2 soldi.
Il fatto rimane che non puoi fare un telaio nuovo per fare 200 vetture, un telaio nuovo vuol dire anche migliaia di ore di test oltre che progettare da zero. Questo telaio dopo decenni si sa tutto pur non essendo a livello della concorrenza.

Cosi' nel 1983 si comincia a prospettare che forse forse bisogna dimostrare di piu' e allungano il passo e, come accade quando non hai motori nuovi o devi fare il numero grosso fine a se stesso, vanno di turbo GRRosso.
Per aumentare le caratteristiche i pannelli della carrozzeria vengono prodotti in plastica anziché in metallo (ricordate le vecchie vette?)
Il Materazzi, praticamente solitario, riesce a dare un bel colpaccio con poche modifiche intuendo bene lo spirito del tempo.

Nasce la GTO supercantinaro (288GTO).

 

"Ci abbiamo" 400CV ritardati su poco piu' di una tonnellata.
Chiaro che quando arriva il laggone nella schiena sembra potenza.
Ne producono quasi 300 proponendole ad un prezzo folle.
Pero' le vendono, non gli sembra vero.
Non solo, scoprono che le persone se le strappano di mano, ma ormai sono fuori budget.

Vorrei farvi notare la poverta' di questa cosa


In quegli anni la colossale follia tecnica della 959, che ha iniziato una generazione di auto, spuntava prezzi enormi, che insieme alle cifre che spuntava sull'usato la supercantina creavano rivoli di bava nel ferrari.

Cosi' in ferrari si chiedono come fare qualcosa di ancora piu' estremo e costoso (per gli acquirenti).
Ovviamente in azienda non possono competere con soluzioni avanzate come le grandi, del resto non hanno le competenze tecniche, le linee di produzione, gli ingegneri, i soldi eccetera.
Quindi la vettura estrema non sarà un laboratorio viaggiante o una follia tecnica, ma un evoluzione ed estremizzazione della GTO supercantina.
In soldoni piu' grosso e piu' bozzo della GTO che era bozza mica poco.
Vengono messi a budget i soliti 100-200 pezzi piu' i soliti one shot.

Il compito spetta al solito Materazzi che insieme a 4 gatti deve progettare da zero la vettura bozza^2 con cavalli grossi^2.
Ovviamente per aumentare le performance senza tecnologia tutto e' "leggero e basic", ovviamente non esistevano le normative di poco dopo che avrebbero bloccato le vendite di tale roba.
Oggettivamente la sola strada percorribile, se non hai cose evolute non metterle sull'auto: toglile.

Il telaio viene rinforzato e quindi parzialmente ridisegnato, tutto quello che si puo' fare in plastica lo si fa (persino i finestrini), quello che si puo' non mettere non lo si mette neppure le maniglie per chiudere le porte, sostitute da una corda per tapparelle, le porte sono senza pannello vedendosi le budella, la carrozzeria e' attaccata per miracolo e si deforma tanto che ci potete infilare un dito fra le parti, si abbassa l'assetto e si mette un alettone che incute terrore alle fiat panda di passaggio.



 Il motore e' all'insegna del turbo grosso piu' grosso.

Se notate il telaio e' praticamente ancora quello della Dino, che gallina vecchia fa buon curvone, stando alle dicerie: i compueter, compiuteri, compucosi, quella roba li, noi non li usiamo, siamo uomini veri con il saldatore in mano!

E' chiaro che se non avete fatto caxxate un go cart del genere e' molto veloce, ma di fatto e' ancora meno una vettura stradale, maledettamente poco moderna.
Fra l'assetto estremo, manco riuscirebbe a circolare nella mia citta', il laggone di medda e la fidanzata che non sa dove appoggiare la borsetta e, mi raccomando, dimenticatevi qualsiasi comodita' che trovate sulla lussuosa fiat 126, ricordiamo che dovrebbe essere una vettura da strada.
Per via del laggone strattonante del turbone bozzo e grosso anche i pneumatici avevano di problemi e necessitano quindi caratteristiche particolari.

Provate ad immaginare un telaio anni 50 con un motore enorme con un enorme turbo che fa un enorme LAG, senza neppure un servosterzo per contrastare quelle forze...
D'altronde e' una vettura degli anni 50 con un motore grosso.
Lascio immaginare quando con quelle potenze dovete contrastare persino la massa delle gomme o come quando arriva il laggone ruzzone e dovete controsterzare cosa puo' succedere facilmente sul bagnato: se non siete un culturista con la capacità di un pilota accadono cose


Probabilmente la produzione sarebbe stata delle solite 100-200, per evitare invenduti, poi ci sarebbe stata la F40GT o SX con altri 50 pezzi e poi la F42vattelapesca pochi anni dopo.

In pratica la F40, la piu' osannata ferrari e' un bidone, piu' ignorante di una pony car, ma senza l'allegria tamarra...

Nel frattempo succede una cosa...
Muore Ferrari intorno all'inizio di produzione decretando la vendita a tuono "dell'ultima ferrari".
Ferrari diventa per il 90% del Gruppo Fiat e il 10% al  Piero Lardi Ferrari.
Arrivano i soldi e i manager.
Il 23 dicembre 1988 diventa Ferrari SpA e finalmente fa merchandising (altra parolaccia che i vecchi non capiscono).

Con i soldi di fiat, dopo pochi mesi, fermano la linea di produzione, mettono i pannelli (mezzi) alle portiere, un cofano che non sbatte a destra e a sinistra e investono per un raddoppio della produzione.
Non essendo finiti i ribamba raddoppiano ancora la produzione portando, alla fine, a 1400 pezzi di F40 che di fatto diviene non solo la piu' potente e veloce ferrari in rettilineo, non solo la piu' ignorante, ma anche una delle piu' vendute incassando una fracassata di soldi.

Con quei soldi si fanno gli investimenti che il vecchio non capiva, computer e simili, tanto che le auto successive sono enormemente migliori facendo uscire dal ghetto dei cantinari il marchio.

Se ci pensiamo la produzione di Ferrari dalla morte del vecchio e' completamente migliorata di colpo.
Una 360 del 2000, quindi solo 12 anni dopo

appare come un'astronave.
Telaio spaceframe in Al, non piu' tuboni da ponteggio
Non piu' fiat 126, ma autoradio, condi...
L'ala nascosta sottoscocca progettata da ingegneri con capacita', non devi piu' far vedere al fantozzi con la polo diesel a fianco del semaforo che "ci hai a maccana groossa co aletton"
E, poi, diciamolo,  un aspetto decisamente meno zarro.
La 360 rispetto al F40 e' come un aeroplano... poi che ci siano in giro gli incrociatori stellari e' altro.
Guardate come e' diverso il telaio.
Sembrano passati 60 anni, non 12.



Non a caso ne hanno vendute 16.000 pezzi.
E non e' che e' meno efficace, anzi, e' mooooolto meglio e quelle successive meglio ancora.

In tutta evidenza con la morte di Ferrari la ferrari e' migliorata con cadenza giornaliera recuperando il gap con la concorrenza molto rapidamente dopo esser rimasta nell'oscurita' delle cantine.
Ad oggi ferrari produce quasi 15.000 auto annue ha un fatturato di 5 miliardi di euro con margini elevatissimi.
In piu' le auto sono tutte decisamente migliori e non sono delle cantinate, sono auto moderne.
Ma il marchio continua a non esaltarmi conoscendo cosa era.
Questo non vuol dire che se mi regalate una FF mi faccia proprio schifo, dico solo che se ne avessi danari a bomba sarebbe probabilmente poco probabile che ne comprassi una.


questa era piu' onesta e se la vuoi usata costa 35KE ed e' matta come un cavallo.

se invece vuoi le prestazione in stile F40, ma decisamente meglio, l'atom ariel che risolve tutti i problemi di una F40, persino quelli delle portiere che non riesci ad usare ;-P


Ancora una volta, all'interno della narrazione, il "grande successo mondiale" di un GRANDE marchio italiano e' pura fuffologia.
Lo ricordate quando i poLLitici e giornalisti anni 90 narravano che avremmo saturato la cina con i nostri bellissimi prodotti COME LA FERRARI, capiamo che non avevano nessuna idea dei volumi di ferrari?
Capiamo che esportare 20 auto in Cina non cambia per nulla la bilancia commerciale?

Dove e' il "grande successo" di ferrari?
Il fatto che vendeva 4 auto a caro prezzo?
Scusate allora Koenigsegg (una cantina con 35 dipendenti) è meglio!

Banalmente Ferrari non era un prodotto vendibile, ferrari era l'ennesimo fantastico italico prodotto che
"vogliono tutti",
"ne vendiamo un casino nel mondo" (ricorda alfa?),
"tutti ce la invidiano"...
Poi pero' comprano le altre.
Non a caso i proprietari delle NSX (o altre similari) sono ben diversi da quelli delle ferrari che le chiudono nel box perche' pessime.
Hai comprato la ferrari, ma ti fa schifo guidarla.
Per  vedere se un'auto e' buona, guardate quanti la usano dopo anni.
Ho visto piu' corvette, mai arrivate da nuove in Italia, che ferrari prima del 95 e, ricordiamo, ci sono stati anni che quei bidoni li portavi a casa con il prezzo di una fiat punto nuova (ne hanno offerte sia a me che alla morosa appena patentata negli stessi anni).

Diciamo che la ferrari AUTO nasce nel 1995, ed e' diventata decente dopo il 2000.



9 commenti:

Eugenio ha detto...

Mai piaciuta la F40, sempre sembrata una truzzata..

però la 308 di Magnum PI si, eccome!

ma anche la dino 346, la daytona (quella originale) e quasi tutte le versioni della 250.

Poi dimmi pure che erano meccanicamente obsolete e raffazzonate, che ferrari era un boscaiolo troglodita e puttaniere (e lo era!) però le vittorie ci sono state, le auto andavano, la musica del v12 è stata invidiata per anni.

probabilemnte hai ragione su quasi tutto, ma se han fatto Supercar con la pontiac transam, han fatto Magnum e Miami Vice con le ferrari (spesso farlocche.. ma di facciata lo erano).

Ed era tutta farina del sacco di Ferrari. con i 4 soldi fiat..

e per come fiat mostrava di saper distruggere i marchi che comprava (Lancia?) io francamente e forse stupidamente tifavo per ferrari.

Poi vuoi dirmi che una M3 le brutalizzava? ecchissenefrega..
Le stesse M3 che costavano un terzo? Peggio che peggio, chissenefrega al quadrato..
e che le ferrari erano difficili da guidare e scomode? chissenefrega al cubo!

ogni tanto giro con la mia deltona, una delle auto più sopravvalutate (come costo) degli ultimi anni, un'auto con decine di problemi, scomoda, brutta (dicono), solo lontana parente di quelle che han vinto 6 mondiali..
No, l'ultima affermazione per me è falsa.

La stradale è la deltona dei non professionisti, cattiva e brutta abbastanza da farci battere il cuore e vibrare il culo (nonchè sudare da bestie) quando ci siamo dentro ed azzardiamo la sgasata o facciamo il circuitino per pensionati.

quindi non preoccuparti per i fanboy della Ferrari (o della Delta, visto che nel racconto Lancia l'hai un pò sorvolata), nessuna verità di questo mondo può scalfirla..

grazie comunque per il racconto

Schnibble ha detto...

Sarei curioso di sapere se anche Lamborghini ha seguito la stessa storia da cantinari di Ferrari.

andrea.c ha detto...

Interessante interpretazione, secondo me ci hai messo fantasia, ma se parli di meschinità in questo paese ci azzecchi spesso. Ottimi gli spunti sugli inizi, sulla cantina e sul far pagare la F40 per i contenuti che non ha. Il passato non sarà così mitico, ma ora siamo ai furgoni ed è comprensibile la nostalgia.

Roberto M ha detto...

Lamborghini faceva trattori, e aveva una ferrari. Un giorno raccontò a Ferrari i problemi che aveva la sua macchina e questo se la prese, dicendogli di tornare a fare trattori.
Allora Lamborghini...

_Jack_ ha detto...

OT ma non troppo.
Ricordo un articolo del 2006/2007 o giù di lì, sulla rivista Nuvolari Magazine dove si faceva il punto delle varie supercar del momento e ne emergeva che più che delle supercar erano tutte auto con motori da camion e una semplice Honda S2000 VTEC con i suoi 120cv/litro le metteva tutte al palo come potenza specifica.


"...
l'immortale cavallinato,
figlio della pista,
nato durante la tempesta,
..."

Solo io ho pensato a Pdorr figlio di Kmerr ? XD

Nerderello ha detto...

_Jack_
Quindi? il VTEC della S2000 sotto i 5 kRPM è inesistente, un po' come paragonare un 2 tempi ad un 4 tempi a parità di cilindrata.
Dov'è scritto che una supercar debba essere un concentrato di tecnologia?

Comunque, il riferimento è a Daenerys Targaryen di Games of Thrones

_Jack_ ha detto...

>Quindi?

Quindi è vero che a volte ci aspettiamo una tecnologia che in realtà non c'è. Anche in tempi più recenti di quelli descritti da blu-flame.
Poi, poverello, quel motore era un 2000 aspirato: è ovvio che non può competere in termini assoluti con motori da 6000cc... bella scoperta...

Anonimo ha detto...

Il giallo Ferrari non esiste, si chiama giallo modena

Erreunista ha detto...

Se si parla di trionfi industriali italiani, va citata la Mazzanti