lunedì, marzo 13, 2023

cutro e giornali

 


 

La tragedia di Cutro e' l'esempio lampante di come NON si deve fare informazione e di come ci stanno prendendo per il rame.

Le immagini prodotte, di corpi in casse, o di assi di legno contorti, non chiariscono le caratteristiche dell'incidente che, stando ai giornali di medda, parerebbe una manchevolezza di qualcuno, in primis lo stato italiano, principalmente reo di essere di destra (a me paiono piu' squinternati che di destra, ma chi sono io?).
Da li:

-manifestazioni (per ottenere cosa non e' chiaro)

-indignazioni come quelli ridicoli della CGIL "Le persone in mare vanno sempre soccorse, senza se e senza ma", come non fosse stato fatto.

-Cortei come quello «Fermare la strage subito», con, modello corona ferrea (una croce realizzata con il legno della barca), con  i sindaci e altre autorita' hanno deposto una corone  fiori davanti a pare 5000  personedel corteo.
Bel modo di fare propaganda.
Ovviamente una bella "bella ciao" non si nega a nessuno che indica chiaramente che il volgo e' stupido, mancava solo bandiera rossa o cantare la pubblicità del ciaocrem per monetizzare ulteriormente.
La prossima volta potrebbe arrivare l'imbecille che approfitta di aggiungere che le barche dovrebbero essere elettriche o che tutte le guerre dovrebbero finire, aggiungendo che si dovrebbe finire col la storia della fame nel mondo, e poi sarebbe apparsa nei cieli la scritta jackpot e sarebbero sentite ultraterrene campanelle.

Come al solito NULLA e' stato detto del contesto e quasi nulla di reale.
Il contesto e' TUTTO, che poi e' quello che trasforma le auto elettriche in generatori di inquinamento dalla promessa di rose e fiori alla cloaca cittadina.

Trovare cosa e' successo e' stato molto difficile. Nessun giornale generalista ha detto piu' di un rigo di qualcosa di reale, ma paginate di BUGIE.

Partiamo dall'imbarcazione, un caicco turco come quello in foto.

 Il caicco turco e' un imbarcazione per uso dilettevole che nasce dai pescherecci della zona di Bodrum e costruiti per i turisti.
La scelta progettuale e' "carico tanto e spendo poco usando ascia grossa".

Tradizionalmente sono completamente costruiti in legno per via della capacita' dei cantieri turchi. La vetroresina,  il ferro o altri materiali sono al di fuori del KnowHow aziendale. (in realtà le cose stanno cambiando, ma quelli in circolazione sono così)

Sempre per il discorso di costi i legni usati non sempre sono stagionati o adatti all'uso marino e la progettazione a fatta spesse volte ad occhio

Da questo deriva anche la scelta di forma molto classica senza deriva e a chiglia lunga


il fatto di avere un baglio massimo enorme (essere largo, avere molta pancia) ed averne una poppa importante, spesso quadra. Se vi sembrano barche del 1600 non sbagliate molto.


altro risultato e' essere un affare decisamente massiccio, parliamo per un 24m (misura classica per evitare di diventare nave) di 100 tonnellate in esercizio. Uno sproposito.
Per questo ha un pescaggio rilevante.

Il risultato di queste "attenzioni" e' un'imbarcazione che non ama andare a vela, oltretutto vele generamene piccole e sottodimensionate, e scafo che deperisce in fretta.

Se fate attenzione sugli annunci dell'usato troverete decine di caicchi turchi che valgono poco piu' dei grossi motori installati, dopo pochi anni, infatti, necessitano di enormi opere di manutenzione, soprattutto mano d'opera, nonostante siano in ordine.
Giusto per avere un idea di quanto deperiscono, un caicco pre-2000 con 2 motori Perkins da 150CV da 20-24m e iper-accessoriato lo portate a casa con 150-200.000E, non molto lontano del prezzo al dettaglio della legna da ardere.
A titolo di confronto una barca a vela vera della stessa epoca e lunghezza (generalmente meno capiente) siamo fra il milione e i due, dieci volte tanto.

Solitamente il caicco viene usato 15anni per scarrozzare a motore i turisti, poi viene venduto ad un fessacchiotto che lo usera' per la stessa cosa o un privato double-fess ed infine sparirà dai mari.

Cominciate a intravedere qualcosa?

Ora immaginate i essere degli scafisti e rischiate di vedervi confiscato il mezzo, cosa non rara,  non li prendono quasi mai, ma essendoci migliaia di arrivi... Magari operi settimanalmente, il rischio e' concreto

Ci sono intere zone nel sud Italia con barche appoggiate a terra, senza neppure un invaso (non sanno piu' dove metterle), collezione di scafisti beccati.

Secondo voi, lo scafista, usa una barca nuova o al 100% di manutenzione, o usa un affare con le tavole mezze marce che ha pagato meno dei motori a bordo?

Ora che abbiamo capito che cosa e' un caicco, e in navigazione nel mediterraneo sono MIGLIAIA, rendendo indistinguibile il nostro "furbetto" da uno "lecito", ma torniamo alla barca specifica.

Stando alle poche informazioni, farcite di immagini con il relitto e giocattoli sporchi appoggiati secondo  un drammatico look e invettive conto mancati salvatori, la barca e' partita dalla Turchia.
Addirittura da un porto.
Ovviamente nessuno incolpa la Turchia.

Notate, da quello che sembra, con gli 8000E a cranio, hanno organizzato tutto da  a Istanbul, con il trasporto in pullman, l’imbarco su una prima barca e poi il trasbordo sul caicco.
Alpitur, e nessuno si e' accorto di nulla.
(una struttura cosi' con centinaia di clienti lascia una scia larga un Km)

da qui il percorso del caicco


Si noti bene che l'imbarcazione e' passata a pochi metri (metri!) da decine di porti e spiagge facilmente accessibili, a pochi km da diverse nazioni e comunque nel raggio d'azione dell’imbarcazione di decine di stati.
Certo l’Europa e' ricca, ma molti stati sono a portata e fanno parte parte della EU o dentro a Shengen.

Addirittura costeggiano, ATTRAVERSANO, la Grecia, per oltre una giornata!  

I greci la vedono sfilare e non fanno nulla, del resto e' il solito caicco che impesta le coste.

 

La domanda prima che uno dovrebbe farsi è: perché il caicco va in Italia e non un altro eu-schengen?
che poi e' la destinazione preferita dai taxi-ONG per gli stessi motivi.

Fanno una dura attraversata delle isole greche con vento NNW 19-24 Kmph (si, dovrei usare i nodi, ma molti non li sanno), isole che sono infide, ed infine l'imbarcazione si affaccia a meta' con l’Italia dove viene fotografata da un aereo in acque internazionali


 come si puo' notare, a parte l'assenza dell'armo (albero e connessi), non sembrano esserci stranezze, la termocamera non registra persone ammassate, il motore va regolarmente (lo vedete il calore dello scarico a lato?) l'assetto, nonostante il forte vento e' regolare.

la posizione è qui


la domanda è perché mai, come dicono i giornali, dovrebbero intraprendere un'azione?
Poi che tipo di azione?
E' una barca ben navigante in acque intenzionali, no?
Ci mettiamo a fermare tutti, facciamo gli sceriffi?
Magari perquisiamo tutti causando incidenti diplomatici?
si ricorda che la barca e' fattivamente territorio della bandiera che batte e a bordo vale la legge della bandiera, puoi mandarla via se entra nel territorio, ma non perquisirla se non vogliono.

non sono naufraghi.
E' una normale imbarcazione che se ne va per i fatti suoi.

Anzi in linea teorica potrebbe avere a bordo 200 persone (se e' quello che e' scritto sul certificato di omologazione) arrivare in porto dichiarandosi e ripartire senza problemi.
Una volta sono arrivato in Albania e ci voleva un documento che non avevo (Mi pare il passaporto, il che fa MOLTO ridere) e ho dovuto rimanere a bordo da solo. Del resto rischiare una pistolettata per mangiare un gelato con gli amici non e' sano, fuori dall’Italia un clandestino e' una cosa molto seria.

E poi se li intercetti all'ingresso delle acque territoriali e pensi che vogliano fare "cose illecite" l'unica cosa sensata e' riaccompagnarli minacciandoli  nelle acque extraterritoriali, galleggiano e (salvo che siano sopra in centinaia senza acqua, cosa che non sembra, comunque non puoi intervenire se non lo sai con certezza) non hanno nessun problema.
Ma su quella barca non ci puoi salire così a caxxo.

Oltretutto se fermassero tutte le barche su quella rotta ci vorrebbe un esercito.
Persino il sottoscritto ha navigato con un 22m su una rotta parallela a quella una 40tina di km piu' a nord.
Ci mettiamo dei posti di blocco in mare, modello casello autostradale?
Tutte le imbarcazioni in coda ad aspettare ndi passare i caselli galleggianti?
Haò dottò favorischia batende e libbreddo!

Capite che non ha senso.

Una delle tante cose che impari navigando fra le isole greche e' che se vedi uno Sr di un caicco mentre sei in un insenatura devi prendere il tender di corsa perché devi immediatamente recuperare gli ospiti e lo devi fare anche maledicendoli pur di "ritirarli" in fretta. In genere non amano smettere di godersi la spiaggetta e non capiscono che devono spicciarsi.
Se vedi il caicco a fine carriera, dicevo,  che fa i "giornalieri" (ovvero carica 200 turisti almeno in stile boat people) operera' la manovra di piantare il muso dentro nella spiaggia. Letteralmente.
Mentre fa questa pericolosa manovra dai ponti si lanceranno decine di imbecilli a rischio elica del caicco che sta ancora spingendo. Alcuni caicchi non spengono mai le eliche per l'ora della sosta.
Da quel momento cercare con il tender di guadagnare la spiaggia o tornare attraverso la marea di umani più o meno galleggianti diverra' una preghiera al Dio dei Frullatori perché non esiga il suo tributo di sangue.
(nota: al di la che spesso non si riesce neppure a pagaiare, non e' utile pensare di riuscire a vincere il vento con un tender stracolmo, facendo slalom eccetera).

Lo possono fare perché le chiglie "old fashion" sono molto robuste rispetto ad una barca di plastica odierna, inoltre sono a fine carriera, anche se si acciaccano, chissenefrega, e chissenefrega di tritare il turista, il capitano e' spesso una testa calda del 3zo mondo.
Sono peggio dei gommonauti.

Torniamo verso l’Italia.

Ricordate che vi ho detto che vi era un bel ventone?
Per giorni?

Il vento e' quella cosa che, dopo qualche ora, forma quelle strane cose che si chiamano onde.
Dal momento che sono partiti con il vento, e' giorni che soffia.
Corollario: belle onde alte

Una delle cose che i terricoli rompono il caxxo quando vengono a bordo e che non capiscono, uscendosene con frasi del tipo "è brutto, si balla, andiamo in porto" (sottotesto: mi sento poco sicuro, ma non lo dico perché bisogna essere fighi e devo dimostrare di essere un lupo di mare) e' che le barche sono sicure in mare, non a terra, la terra e' il pericolo.
Poi ci sono porti o zone che "coprono" certi venti (ci sono isole piccole con 2 porti da usarsi solo con certi venti in alternativa o porti inagibili del tutto se si ha vento da una certa), le famose "punta spartivento" o simili che impestano in tutte le lingue la toponomastica raccontano questa cosa.
E' piu' comodo un approdo, e' utile, fa riposare l'equipaggio, ma in generale e' piu' sicuro essere in mare.

Arriviamo in vista della costa.
Dopo aver pagato un milione e mezzo di euro di biglietti i "turisti" non hanno diritto neppure ad un paio tender da regalarsi, del resto i gommoni costano e si rischia di essere beccati, così i geni della lampada spesso usano le leggendarie doti di robustezza del caicco per avvicinarti a 50m dalla costa  e lanciarli come se pesci.
Al massimo, pensano,  se strusci non succede niente, hai la chiglia lunga, non quelle cosa da fighetti in plastica come i Bavaria (come tutte le barche moderne) che se sfiori si apre come una caramella.

Il problema che il 26 febbraio aveva continuato ad esserci vento (Vento forza 4-5, 13-17 nodi aumentati a 25 dopo qualche ora, Onda di 1,8 metri)

Quello che non e' chiaro a qualcuno e' che le onde non "salgono" ma si "spostano ruotando" facendo si che se ti avvicini alla costa divergono piu' grandi e, altro collaterale dello "spostarsi" e' che quello che vi e' sopra lo hai anche dopo come MANCANZA.

Dove avevi 6m di acqua, sufficienti per galleggiare, te ne trovi 4.


 non sembra dal disegnino ma verso la costa le onde salgono e, di conseguenza, sono piu' profonde.

In pratica sei arrivato sotto costa, con poca acqua,  con una barca con un gran pescaggio (fino a 2m), con tanta onda, in un posto che amplifica le onde e con una barca pesante e stracarica che causa una enorme inerzia verticale.

Inoltre hai un grande beccheggio, che, di fatto, aumenta il pescaggio.

In sostanza 100 tonnellate sulla chiglia hanno cominciato a picchiare il fondo del mare con grande forza.
E... il fondo del mare non si sposta.

Il povero caicco dopo i primi colpi avra' prima perso il timone e poi il motore, poi, trovandosi nella condizione di essere spiaggiato, a subire colpi sempre piu' violenti fino a sbriciolare il tutto.

Assomiglia piu' a un demolition derby che ad un naufragio.

Ovviamente appena e' successa la tragedia sono partiti i soccorsi, ma non e' che puoi andare a recuperare sotto costa, con il vento e la gente fra le onde agevolmente come recuperare uno che e' caduto in piscina, e' gia' un miracolo che non siano morti tutti.
La sola manovra di approccio e' un caos, perche non puoi far cadere una barca in testa al soccorso, me puoi frullarlo, cose che certamente capitano in quei frangenti, vi assicuro che non e' facile con vento e onda arrivare a prendere UN naufrago.
I manuali riportano manovre specifiche per vela, motore, eccetera, in genere dovresti arrivare sottovento con abbrivio (per evitare di passarci sopra se non lo prendi alla volo e non tritarlo). Vi garantisco che già in un assolato e tranquillo pomeriggio di Agosto senza onda e poco vento e' raro che funzionino e dopo 30m non vedi piu' il naufrago.
Ho provato a perdere il tender rompendosi una bitta e nel tempo che cambiavo mura era sparito, non e' stato facile beccarlo.
Sottocosta, con vento e onda anche i professionisti si arrabattano come possono.

Ora, cari giornalisti urlanti, dovete dirmi cosa dovrebbe fare l'Italia visto che strepitate che
"si sarebbe dovuto fare qualcosa"?
"la guardia costiera avrebbe dovuto fare!"

Cosa avrebbe dovuto fare l'Italia?
Sparare a chi non ha prenotato un ingresso in porto?
Fornire un servizio aereo gratuito instambul-palermo?
Creare corsi gratuiti "Il perfetto scafista" nei paesi di provenienza?
Affondare chi non ti risponde alla radio con un missile?
Operare un ingresso gratuito in Italia ai 4miliardi di poveri nel pianeta e banchina apposita?

Di certo la guardia costiera non ha altri modi per fermare un simile disastro.

Tutti gli anni, da almeno 30 anni, arrivano scafisti.
Dall’Albania,
dall' Tunisia,
dalla Libia...
Con gommoni, barche, navi, papere di gomma, ogni anno cambia il percorso e il mezzo.
Quando avevano finito le barche in Africa sono intervenute le ONG a fornire navi.
e questo ha ulteriormente fatto capire che da noi si accettava tutto.

Tutta questa gente arriva perché e' 30 anni che si sa che l’Italia e' il posto dove non ti mandano via.
Oltretutto per un africano sarebbe piu' semplice come trasporto andare in altri paesi, ma vanno in Italia perché il risultato del percorso e' diverso.

Persino Sunak, che non e' certo il prototipo del leghista del nord o un ariano, sta cominciando a svalvolare.
Nota che non si sta parlando di immigrati, ma di immigrati irregolari, due cose che sembrano simili, ma sono molto diverse.

Ci sono solo 4-5 cose che uno stato deve veramente fare, al di la di quello che credono di dire i populisti.
Uno di questo e' il rispetto della legalita'.

Se si accetta che gli irregolari, come da sempre in Italia, abbiano un trattamento diverso, automaticamente e' un problema perché hai generato una casta.
Il fatto che il Italia ci sono decine, centinaia di caste non facilita il lavoro e il sentiment.

Vuoi far entrare 10.000 immigrati?
Decidi PERCHE' e di conseguenza chi (qualifiche, magari che sappiano la lingua...) 

io sono PRO immigrazione e mi piace la varianza.
Una cosa e' dell’immigrazione e altro che ci siano persone, divenute addirittura cittadini italiani, che come primo atto e' stato essere bugiardi o che risiedono qui senza essere conosciuti dalla legge.

Si FAVORISCE l’irregolarità, poi possono cosi' tuonare contro l'evasione, ma quando hai milioni di irregolari secondo voi la loro economia e' in chiaro?
E per gli italiani, visti i neri in nero (anche se non sono tutti colorati, mi piace il calembour), secondo voi e' un incentivo ad essere regolari o si chiedono "perché io no?"

Qui abbiamo di certo una spinta di zone lontane, dove la vita e' difficile (difficile per davvero, non e' la collega che fa mobbing) e che, OVVIAMENTE, si vorrebbe migliorare.
Questo  difficilmente si puo' cambiare, salvo andare nelle nazioni di origine e impossessarsi del governo locale impiantando poi produzione. Perché questa cosa si chiama INVASIONE.

Dall'altro abbiamo attrazione per via dell'economia ricca dell'occidente (Europa, certo, ma anche l'occidente in genere, Giappone compreso).

Completa la situazione la facilita' del trasporto: una vota per fare 50Km era un viaggio, oggi i veicoli a motore hanno permesso un movimento incredibile.

La domanda da porsi e' perché con tutti i paesi a disposizione i migranti economici illegali scelgono l'Italia?
Prendiamo altri casi, ci sono paesi anche con piu' immigrazione ufficiale dell’Italia, ma la domanda rimane: perché i furbetti arrivano tutti in Italia?
Che fa il paio del perché abbiamo cosi' tanti irregolari...

Quindi abbiamo da una parte la spinta, dell'altra l'attrazione, l’Italia ha piu' attrazione di altre nazioni essendo un budino che e' permeabile a chi non sta alle regole (punendo violentemente solo chi e' ligio e puo' sbagliare).
Un sistema ben conosciuto dagli indigeni dove é piu' facile che un cittadino sia violentato dalla legge per aver ottemperato in maniera errata ad un obbligo (anche un semplice ritardo), mentre chi vive facendo il furbo raramente viene punito.

L'unico modo per fermare questo massacro, perché tale è, e' riportare nelle terre di partenza chi prova a fare il furbo.
Ovviamente dopo 30 anni di certezze da parte dei partenti anche si facesse un tolleranza zero non si ridurrebbero le partenze vero l’Italia per anni. L’Italia e' un BRAND, un marchio, un idea ben precisa in mezza Africa e non solo, altro che la cucina italiana, la poca serietà italiana e' il vero volto conosciuto all’estero.
Non puoi far cambiare la percezione in qualche mese, ci vorranno anni di stop all'immigrazione a cavolo.

Soprattutto non puoi dire che e' colpa dei soccorsi che non ci sono stati su di un'imbarcazione, per quanto non al 100%, ma senza problemi di navigazione che avrebbe benissimo potuto raggiungere qualunque porto nel mediterraneo e, salvo problemi gravi, quasi tutti i porti di mezzo pianeta.

Questo inoltre fa si che chi veramente e' in difficoltà potrebbe non ricevere soccorsi  e morire perché devono tener d'occhio questi tizi che non vogliono entrare in porto. 

Il resto delle narrazione e' una presa per il... rame.








6 commenti:

Roberto M ha detto...

"La domanda prima che uno dovrebbe farsi è: perché il caicco va in Italia e non un altro eu-schengen?"

Perché è il posto più vicino da cui raggiungere via terra la loro destinazione finale, che è la Germania, Regno Unito, Francia, Svizzera, Spagna.
Qui non arriva solo gente che vuole stare in Italia, anzi, arriva soprattutto gente che vuole ricongiungersi coi familiari in altre parti d'europa.

"Vuoi far entrare 10.000 immigrati? Decidi PERCHE' e di conseguenza chi"
Questo lo si dice da anni, solo che a partire dalla legge chiamata Bossi-Fini, entrare in Italia è illegale a prescindere, con la differenza che chi è già illegalmente sul territorio può essere sanato. Bella trovata all'italiana per dire no all'immigrazione dicendo sì all'immigrazione. Solo recentemente con i cosiddetti "decreti flussi" si sta cercando di far entrare legalmente gente.

"E per gli italiani, visti i neri in nero (anche se non sono tutti colorati, mi piace il calembour), secondo voi e' un incentivo ad essere regolari o si chiedono "perché io no?""
Qui mi dispiace, ma noi italiani non accettiamo lezioni da nessuno. Siamo sempre stati capaci di evadere alla grande anche senza immigrati.
Adesso riusciamo un po' meno grazie alla tracciabilità, ma quella è brutta e kattiva e dà soldi alle banke ladre, mentre noi honesti evadiamo perché se no le tasse ci rubano tutto per ingrassare i politici indagati.

Anonimo ha detto...

il bavaria non si spacca, fidati

Stefano ha detto...

Be', dai, e' da tempi immemori che la rotta piu' famosa dala Turchia alla Grecia passa per l'Italia... evidentemete gli scafisti sono tutti liceali classici, che sanno l'Iliade a memoria, ma sono un po' meno forti in geografia...

Eugenio ha detto...

@Stefano

o forse trovano più semplice entrare da noi piuttosto che passare un pò di frontiere leggermente ostili.. hai presente greciabulgariaromaniaungheriaaustria... ?

in alcuni di questi ti sparano se provi a passare la frontiera clandestinamente, e non c'è la sboldrina di turno a difenderli..

Danilo ha detto...

Da quello che ho letto, per sbarcare hanno aspettato la notte perche' NON volevano essere individuati. E hanno scelto una spiaggia, invece del porto, per lo stesso motivo.
E' un po' difficile salvare qualcuno che fa' di tutto per nascondersi.

Erreunista ha detto...

la droga rende meno