mercoledì, marzo 22, 2023

energia ecologica

 


 

Dopo aver paraculato i sistemi da poco furbi come il solare in maniera spettacolosa, fatto notare che fanno ridere l'eolico usa e butta che si incendia nonostante stia online solo 20 anni, vediamo una storia di energia "vera".

spesso mi si dice di essere negativo, di parlare di cose brutte, ma e' solo perché so di tante cose bellissime.
Quando fai cose come questa, con quella tecnologia, in quell'epoca, appare ovvio che alcune cose molto portate come favolose sono una cosa stupida e low tech.

Quando fu inaugurata, nel settembre del 1898, la Bertini era il più grande impianto elettrico d’Europa ed il secondo nel mondo.


Prego notare le 7 condotte che prendono l’acqua da una deviazione del fiume, il dispari e' un classico.

Le condotte forzate, lunghe 67 m e con un diametro di 2,1 m, consentivano un salto di circa 29 metri per raggiungere le turbine, far funzionare gli alternatori e ottenere l’energia elettrica.
La potenza complessiva della centrale era suddivisa su sei gruppi generatori (turbine da 2160 CV e alternatori da 1.510 kW) più uno di "riserva"
Una linea di 32 km trasportava poi tutta l’energia a Milano per alimentare la rete tramviaria.

vorrei che notaste le macchine

dalla sx vediamo
le spazzole
L'alternatore, la prima francis e la seconda francis smontata
in fondo a dx il  regolatore di Watt che gestiva lo statore della francis.

La turbina era una cosa cosi' le palette statoriche gialle regolano la portata, quindi la velocita' e, modulandole, la tenuta in sincronia con la rete.


 il gruppo lato della doppia  francis

Possiamo notare l'asta dello statore, sopra l'asse, che varia la portata regolata dal Watt che fra l'altro ha una regolazione idraulica e una serie di feedback. TUTTO SENZA COMPUTER. Per dare una collocazione non esistevano ancora le valvole, neppure nei laboratori, apparvero nel 1906, decenni dopo la progettazione della centrale.

sopra vedete il rotore del generatore  in attesa di essere installato con i prodi uomini che non solo sono morti, sono morti i loro figli e probabilmente i loro nipoti.
Sono passate 2 guerre mondiali.
Ma il rotore puo' ancora girare e produrre energia.


3 dei 6 generatori, sulla scala la parte di controllo, vi ho gia' detto che non esistevano i computer?

 


Le francis in testa smontate e con il secondo corpo rimosso per mostrare lo statore-regolatore e, in basso,  il condotto di espulsione (molto importante per la resa).

 

notate le enormi spazzole che sono doppie e coassiali.

 Molte guide dicono che esisteva un fantomatico generatore di riserva o dicono che sono solo 6 condotte.

Quello che non si vuole capire e' che si era nel 1800, non esisteva la radio, non esistevano i telefoni (se non come demo o poco piu'), non esistevano tante cose e gli alternatori si eccitano in continua e senza continua non possono partire (oggi e' un pochino diverso).
Cosi' per avere corrente continua da dare in pasto agli alternatori in partenza uno dei generatori e' una piccola dinamo (oggi rimossa).

Le stesse cose le dicono di altre centrali.

Ovviamente far manutenzione ad un generatore di oltre 100 anni che ha anche necessita' della primissima elettrotecnica aveva costi e oggi non esiste piu' il personale della centrale che viene gestita dalla provincia di Sondrio.
In pratica la centrale odierna funziona senza personale, e' un robot.

Ovviamente per far questo ha necessita' di un’apparecchiatura telecomandata e siccome oggi i generatori sono piu' compatti essendo raffreddati a liquido e' stato possibile montarli piu' in basso, aumentandone di un paio di metri il salto e di conseguenza la resa.

3 piccioni con una fava. 

meno manutenzione
Telecontrollo
Maggiore resa


Potete apprezzare che sono montati 3 metri sotto il pavimento originario e gli assi sono 3 metri piu' in basso consentendo, anche in virtu' che gli alternatori oggi sono leggermente piu' efficienti, per un complessivo 20% in piu' di produzione.

Se non hanno fatto castronerie nel 1997 il prossimo refitting sarà nel 2200 circa. 




Perché vi parlo di questo affare?, beh perché questa menata e' stata in funzione praticamente senza modifiche dal 1898 al 1997 e ancora oggi nel 2023 funziona ancora nelle parti sostanziali dopo 125 anni, e con del personale di manovra potrebbe essere in funzione ancora oggi senza modifiche.
Le variazioni negli anni, infatti, sono state soprattutto nell'ottica di usare meno personale, con poco sarebbe andata ancora avanti.

Certo oggi la centrale Bertini con i suoi 51 GWh annui e' abbastanza poco, anche  con la gemella 230GWh.

 Questa e' la gemella costruita nel 1914, come vedete simile.


 In realtà sono 4 le centrali in linea, ma le altre sono diverse.

Pero' mettiamo di nuovo le cose in prospettiva.

questa era la meccanica dell'epoca, l’automobile piu' evoluta, un'auto sportiva a 2 posti, che con i suoi folli 20Kmph andava il doppio di tutte le concorrenti sui suoi gommoni pieni, giusto per dare l'idea del momento.


 

Queste centrali, attive ancora oggi, a fronte di una tecnologia di costruzione, anche dei soli metalli, molto limitata hanno prodotto per piu' di un secolo energia senza dover essere distrutte ogni 20 anni o prendendo fuoco selvaggiamente a caso.

E' chiaro che i costi sono stati ripagati, sono "verdi" eccetera.
Dimostra anche che l'elettrotecnica, pur con qualche limite, non e' molto diversa a distanza di 125 anni.

I motori, i generatori e i trasformatori non sono molto diversi a distanza di 100 anni.
Quando vi vendono a parlare di qualche innovativo motore o altre "invenzioni" (qualcuno blatera di auto?) sapete in automatico che e' al 99% una presa in giro.

Idem quando vi dicono che l'energia oggi e'  piu' facile averla, non è così.
Certo se bruci del carbone hai tanti GWh, ma del resto se non ci fossero stati limiti di legge oggi ci sarebbero tante centrali a carbone centenarie. 

Del resto gli sforzi sugli assi sono bilanciati, i generatori, tranne per le spazzole, non hanno grossa manutenzione, alla fine sono eterni.

ultima considerazione: 

Nel  settembre del 1898, la Bertini (51 GWh annui) era il più grande impianto elettrico d’Europa ed il secondo nel mondo.
Per la cronaca il piu' grande era Niagara Falls, ma aveva diverse tare come usare solo 2000V e la CC cosi' l'energia poteva essere solo usata dalle industrie e solo entro un 4-5Km. Al contrario la centrale Italiana, piu' recente, usava 15KV e trasmetteva l'energia a 40Km all'affamata Milano e ai suoi tram.  

I 230GWh annui delle due centrali nel 1914, 100 anni fa,  erano una colossale ENORMITA'.
Oggi sono un numero ridicolo, una centrale come la Bruce, una delle piu' grandi nucleari,  produce 40.000GWh, 173 volte, e non basta neppure alla Lombardia...

La gente non ha proprio idea di cosa e' cambiato in 100 anni, ma, soprattutto, quanto caspita consumiamo.



 

 

25 commenti:

Giona ha detto...

Vaglielo a spiegare, alle sinistrelle scalze, che la centrale di Homer Simpson, in un singolo giorno, produce più di tutto il tifottovoltaico di un anno.

Anonimo ha detto...

Qualche mese fa, su Focus TV, Bignami ha fatto uno speciale sull’energia elettrica e se non sbaglio hanno centrato il servizio proprio su questa centrale.
È stato molto interessante proprio come questo articolo, come sempre!

Silvio

Leamington ha detto...

Ricordo di avere letto su un testo dell’ITIS che l’idroelettrico è ormai sfruttato al 100% dato che tutti i salti d’acqua utllizzabili sono stati usati decenni fa. È vero?

blu-flame ha detto...

Leamington ni.
Ovvero le prime centrali le fai nei posti facili
Poi le fai nei posti meno facili
Ad un certo punto le fai nei posti complicati.

MA alla fine arrivi ad un punto dove il gioco non vale la candela, per ragioni varie (economiche, geologiche, sociali).

Certo aumentando la fame qualcosa poi fai ancora, qualcosa si puo' fare, ma non puoi aspettardi come da programmi di alcuni politici (si lo hanno detto!) un triplicare l'idroelettrico, al massimo poi sperare di aggiungere ancora un 5% con centrali "piccole".

Perche' poi, ricordiamo, oggi questa centrale non so se verrebbe presa in considerazione con grandi lavori e poca energia, la seconda addirittura una parte dell'alimentazione in tunnel sotto le campagne... guarda cosa hanno fatto alla povera TAV.

Quindi non possiamo aspettarci grandi opere in questo senso se non in nazioni "giovani" e/o enormi

Ricordiamoci anche delle dimensioni, le tre gole, magari ci faro' un post e vado a memoria, produce come 2 Bruce, ma occupa come il LAZIO. Capisci che non e' che puoi inondare il lazio per produrre per la Lombardia, sebbene metteremo finalmente a tacere tutti i problemi finanziari romani.

Anonimo ha detto...

Si BLuflame e come ce la trasporteresti fino in Lombardia? Hai idea delle perdite in calore per effetto joule? Sei disposto ad avere un rendimento così basso? Le centrali vanno costruite quanto più vicine possibile all'utilizzatore.

Il problema è che in Lombardia hanno sfruttato praticamente tutto e in più c'è un deficit pluviometrico da far tremare i polsi. L'unica soluzione, è inutile girarci attorno, è il nucleare anche se costa un botto, si costa un botto nonostante le balle dei pronuke e ad alcuni crea l'ictus solo a parlarne. Si convinceranno tutti ai primi black out da sovraccarico di rete (causa ricarica auto elettriche).

wappy ha detto...

Ma perchè si dice sempre che una centrale nucleare costa un botto, non capisco!
A parte che se facessi una termoelettrica con gli stessi crismi di sicurezza di una elettronucleare credo andrebbe fuori costo ma torniamo a bomba.
E' la questione di dire dove piazziamo la spesa, col nucleare è tutto all'inizio ma una volta ammortizzata questa diciamo che poi si vive di rendita (sto solo semplificando molto, lo so).
Con termoelettriche magari pago poco la struttura all'inizio ma il carburante lo pago eccome e nemmeno so quanto (sto semplificando anche qui), durante. Quindi alla fine bisogna vedere il costo di generazione totale per GWh e quello della generazione nucleare è uno dei più bassi se non il più basso in assoluto. Lo è di certo per tipi di generazione elettrica che sono continui, scalabili, non aleatori.
Chiaro che se sei un paese con le pezze al culo e con il pensiero a banderuola il nucleare non te lo puoi permettere, è un investimento per il futuro, e attorno ci deve essere o va costruito un vasto consenso popolare, con informazione seria e puntuale.
Anche se c'è da dire che, perchè tu profano ti "impicci" e ti preoccupi di temi molto specialistici piccandoti di saperne qualcosa (di nucleare), quando invece di una qualsiasi termoelettrica che hai vicino casa non sai assolutamente un tubo e nemmeno te ne frega alcunchè? Come pericolosità siamo su ben più alto livello.

#disagio ha detto...

Wappy, però il nuke lo usi per baseload, e quando parliamo di levelized cost of electricity molto comodamente sul nuke non vengono calcolati i costi di decommissioning (anche perché manca l'esperienza).

Riguardo eolico, mettiamo le cose in prospettiva: una singola macchina da 3MW onshore (tecnologia di 10 anni fa) correttamente installata in un sito appropriato genera circa 9GWh in un anno (considerato load factor etc). Ok, forse solo per 20 anni, ma direi che non è male. E capex, EPC etc se paragonati a una centrale hydro sono praticamente come il capanno degli attrezzi nel giardino di casa. Non capisco tutta questa negatività contro l'eolico, per me fa parte del mix e ha senso. inoltre, è distribuito, ha piccole potenze localizzate (quindi ridondanza implicita... pensa ai nuke in francia negli ultimi anni, quando ti tolgono dalla rete per manutenzioni non programmate diversi GW di capacità). Offshore hai anche il vantaggio, per alcuni siti, di poter produrre vicino a dove sono i consumi (grandi centri urbani costali).

Leggo molta tifoseria in questo blog, la realtà è molto più complessa e le diverse tecnologie si complementano in modo molto razionale, tecnicamente e economicamente, se usate nel giusto contesto.

wappy ha detto...

@ #disagio certo, lo usi per il carico di base e magari anche di più, unendolo all'idro e alle turbogas per seguire meglio la curva di consumo (magari in futuro si potrà farlo con SMR, che hanno taglia inferiore, chissà).
E qui casca l'asino, solo con l'elettronucleare nel costo dell'energia elettrica al suo interno è compreso il costo per lo smontaggio completo ed il riportare il sito a prato verde. Con gli altri tipi di generazione, no davvero.
Tipo le nostre centrali, come Caorso che domenica andrò a visitare, non vedo l'ora, se le avessero lasciate produrre tutta l'energia che era previsto facessero (salvo auspicabili proroghe della licenza, che è tutto grasso che cola) si sarebbe anche pagato il loro smontaggio. Chiaro che se me le seghi a pochi anni dall'entrata in funzione, oppure ancora prima di entrarci (Montalto di Castro) qualcuno dovrà pagare per la demolizione e quel qualcuno è il solito fesso che paga la corrente e che ha pagato (e paga) gli inutilissimi Conto Energia (specie se è il solito fesso che non ne ha potuto usufruire in prima persona).
Eolico e solare sono belli (nella loro nicchia) ma perfettamente inutili, durano poco, producono poco (per lo spazio che occupano), sono aleatori e non scalabili e hanno un fattore di capacità basso.
Vanno bene e sono nate solo per ambiti ristretti (satelliti, camper, rifugi) accumunati dal fatto che per usarli a lungo vanno abbinati a sistemi di accumulo, costosi e che rendono quanto prodotto poco economico, gli altri usi sono tutte perversioni e obbligherei chi ne fa uso in casa o sui tetti delle fabbriche, per esempio, all'autoconsumo senza riversarli in rete.
Il problema più grosso, ma in questo blog e in altri se ne è parlato fino alla nausea, ma si vede che non entra, è che tu puoi produrre un miliardo di gigowattora (unità di misura inventata, chiaramente) ma se lo fai quando non serve l'utilità è zero spaccato, anzi peggio, fai turbativa d'asta, in pratica. E con Eolico e fotovoltaico spesso sei in quelle condizioni.

Anonimo ha detto...

Wappy lo so che sei una seguace dell'avvocato dei "bias e del cherry picking", quindi ogni discorso razionale con dati reali alla mano verrebbe controbattutto con dati parziali spacciati per reali. Ogni discorso razionale è inutile. Siete fanatici.

Il Nucleare costa un botto contro ogni ragionevole dubbio è dimostrato dai costi lievitati dagli attuali programmi in attivo, costa un botto il decommisioning come dimostrato in italia, ma sta divendo necessario per controbattere.

ps: voi "nazinuke" siete un grosso problema alla crescita del nucleare in italia... un vero freno!

Anonimo ha detto...

Il decommisioning è un vero problema, non solo tecnologico ma anche economico. Le centrali in costruzioni sono lievitate come costi e non di poco. QUindi no, il nucleare non sarà mai economico... ma sta diventanto necessario, il discorso è ben diverso.

Con analisi serie e non biased fatte da gente improvvisata che di colpo diventa "famosa", ci si è resi conto che chiudere le attuali è stato un grande errore, ma oramai sono da buttare. La Sogin sta facendo esperienza sul decommisioning, siamo in vantaggio sul resto del mondo da quasto punto di vista... purtroppo i problemi sono enormi e da qui i ritardi.

Centrali nuove? Di che tipo? DI sicuro sforeranno il budget iniziale come ovunque in europa ma, c'è un bel ma. Ad oggi è l'unica tecnologia in grado di permetterci questi consumi.

wappy ha detto...

Ma perché sempre gente anonima che nemmeno dietro in nickname si palesa?
Poi sempre le stesse fregnacce, io personalmente non sono seguace di nessuno, sono anzi più vecchio dell'Avvocato dell'atomo e ciò che esprimo è farina del mio sacco, leggendo, informandomi e provenendo da una posizione bene a favore di eolico e fotovoltaico, di cui ho molte pubblicazioni ma che, alla prova dei fatti è cambiata. E guarda un po', solo conoscendo quattro nozioni di base di fisica, roba che tutti alle superiori hanno fatto, niente di speciale.
Poi eh, non per difenderlo che sa ben farlo da solo, coi dati beninteso, Luca Romano è bene a favore dell'integrazione anche con Eolico e fotovoltaico della generazione elettronucleare a fissione. Io personalmente no, non ne vedo il senso, per le ragioni che ho espresso prima.
Per il resto mi pare che si dia la patente del parziale a chi in primis lo è di fatto.
Per quanto me ne viene in tasca (nulla), se domani si inventa un pannello fotovoltaico che supera il rendimento massimo teorico del 32% (limite di Shockley–Queisser) e funziona quando voglio io e non quando vuole lui per me va benissimo, riempiamoci fino alle orecchie (ma deve essere prodotto in Europa, con tecnologie occidentali, non voglio barattare problemi di fornitore di gas, russo, con fornitore di pannelli, cinese). Le altre sparate da 5 stronzi che hai messo non ha nemmeno senso smentirle. Io la montagna di merda non intendo spalarla.
Se pensi che sia parziale bene, domani mangio lo stesso.

Anonimo ha detto...

Se bastassero 4 calcoli in croce di un perito a risolvere il problema non vedo la ragione di investire miliardi in ricerca e sviluppo di soluzioni non ancora adottate per risolvere i problemi conosciutissimi del nucleare.

La veritá è complessa, ma ragioni come i latinisti e tendi a semplificare tutto e non mi portare esempi di 4 dirette su youtube in ambienti apparecchiati e eterodiretti dove si fa cherrypicking. Se vogliamo parlare di nucleare facciamolo con chi è nel settore da decenni, con chi sta smantellanto le nostre centrali e con chi sta costruendo quelle nuove. Questa è informazione utile.

Io sono a favore del nucleare da sempre, da ben prima che chiudessero le nostre centrali e molto prima che sbucassero personaggi che polarizzano il pubblico facendo odiare una risorsa energetica importantissima come la fissione nucleare.

Vogliamo parlare di sogin e del decommisioning, facciamolo. Io resto a favore anche dopo aver inserito il decommisioning nei "contro".

Anonimo ha detto...

Non c'è alcun bisogno di nascondere i costi del decomissioning, perché sono in parte pubblici. Sono altissimi e tutti a carico nostro. Siamo disposti a farci carico di questa spesa per altre 5-10 centrali? Io rispondo di si, voglio spegnere quante piú centrali a carbone e olio combustibile in circolazione, che da sole inquinano come il demonio.

Se tutti facessero informazione seria e senza giocare a nascondino con i numeri l'80% degli italiani voterebbe si al nucleare.

ioMestesso ha detto...

Buongiorno a tutti, leggo tanto e commento pochissimo ma vorrei dire la mia in questo caso. Il nucleare e' ottimo fin che va tutto bene ma e innegabilmente pericoloso se qualcosa va storto, io sono sempre stato a favore ma non in italia, sono convinto che in questo meraviglioso ma sciagurato paese il rischio che qualcosa venga fatto alla ponte morandi, giusto per citare un esempio famoso, sia troppo alto. Non sono riusciti a calcolare tutto nemmeno i precisissmi giapponesi che si sono trovati con un bel disastro, non oso pensare come sarebbero realizzate le centrali qui da noi. Appalti milionari e troppe cose da fare male o su cui rsparmiare all'italiana.
Da noi dovremmo concentrarci in primis a risparmiare energia, e in secondo luogo smettere di usare male le nostre risorse. Qui dove abito ho 2 centrali idroelettriche vicinissime, una piccola che e ferma da 2 anni perche non investono nel sistemare la condotta perche non sono sicuri che gli rinnoveranno la concessione, la seconda da 220MWh che va quasi sempre tra 1/4 e 1/8 della potenza perche' tra incentivi e magheggi conviene andare di turbogas, lacqua non manca, invasi pieni. E penso la situazione sia simile in tutto il pese.
La cosa da fare e' OTTIMIZZARE:

ioMestesso ha detto...

P.S. Scusate si e scappato un MWh al posto di MW.... chiedo venia.

wappy ha detto...

Mi sono dimenticato di ringraziare per l'articolo, quella è la parte interessante, non i commenti. Grazie ancora, sempre molto interessanti e danno spesso dei particolari sfiziosi.

Anonimo ha detto...

Wappy soprattutto i tuoi di commenti non sono interessanti. Sono la fotocopia di altri pronuke fatti con lo stampino. Argomentazioni lacunose, cherrypicking, bias di conferma sembrate usciti dal film: bias portami vias diretto dal regista dell'atomo.

Tenerezza fate, tenerezza.

Fred ha detto...

Chissa' perche' sono sempre i NO-qualcosa che danno agli altri del nazi-qualcosa...
Mah...

wappy ha detto...

Beh @Fred, credo perchè funziona, purtroppo, come tecnica, almeno per un po' di tempo.
Basta vedere un certo conflitto non così distante da noi, sei quello che attacca (e occupa) e frigni (e indottrini la tua popolazione) che sei tu quello svantaggiato, si chiama bullismo. A livello di stato, imperialismo. Almeno per me.

Anonimo ha detto...

A dirla tutta sono spesso i Pro-qualcosa ad etichettare gli altri come coglioni "perchè non capiscono la sciiienza", le "dddimostrazionihhh", "i datihhh".

Spacciare volutamente mezze veritá per indurre il lettore a conlusioni sbagliate è la classica tecnica dei fuffa guru che impestano la rete. Ma siete liberi di seguire chi vi rappresenta, ci mancherebbe.

Anonimo ha detto...

Infatti sono i no-pax ad etichettare chi esce dalla retorica:"aggressore-aggredito" come filoputiniano. I naziwar sono loro. Impediscono ogni approfondimento.

NOI BUONI, loro cattivi.

Anonimo ha detto...

Energia eolica VS. quella stronza della realtà:

https://www.ise.fraunhofer.de/en/press-media/press-releases/2023/novel-heat-transfer-medium-and-air-wall-increase-efficiency-of-solar-thermal-power-plants.html

Anonimo ha detto...

Scusate, il link corretto è questo a anche quello errato è interessante):

https://www.zerohedge.com/political/eminent-oxford-scientist-says-wind-power-fails-every-count

Stefano ha detto...

Ormai con tutti questi Anonimo si perde il filo della discussione. Non si capisce chi risponde a che e che cosa e se l'Anonimo1 e' lo stesso Anonimo dell'Anonimo1 o e' un Anonimo2 o e' l'omonimo dell'Anonimo...

blu-flame ha detto...

si, non si capisce se uno risponde all'altro o se e' la stessa persona
MA FIRMATEVI!

Anche con il nick che vi dava la nonna, con l'iniziale del nome, con in nome del vostro gatto, con la vostra porxostar preferita, rimarrete con la stessa identica anonimizzazione, ma almeno si capisce!

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