lunedì, marzo 20, 2023

la moda estrema 1


 

 

L'ultima mia discussione e' stata con chi mi diceva che oggi nella moda fanno vestiti scomodi, ESTREMI, senza il rispetto della donna e oggi usano modelle bambine.

Ogni tanto qualcuno pensa che la moda oggi sia diversa e peggiore, ma di fatto e' sempre stata un estremo per mostrare bellezza. 

A qualunque costo.
Anche della vita.

E la bellezza e' quando si e' GGiovani, magari tonti, ma non si e' piu' belli a 70 anni che a 17.

Oggi, di fatto, la moda e' piuttosto ferma, senza spinte.
Ma fino a pochi decenni fa la moda era una cosa molto vivace e prima ancora era estrema, mortale.

Volete qualche esempio? 

Bene partiamo da una bella ragazza che a 24 anni era praticamente gia' nell'olimpo delle grandi attrici e stava per diventare il massimo dell'epoca.

Il 29 novembre 1923, Martha Mansfield aveva appena girato le sue scene nel film ad alto budget "The Warrens of Virginia" e secondo il NY Times si stava sedendo in macchina quando un fiammifero lanciato nel finestrino le incendiò il costume ORIGINALE della Guerra Civile.


 
Il suo coprotagonista, Bill Lytell, le gettò subito addosso il cappotto, riportando gravi ustioni alle mani mentre cercava di toglierle gli abiti in fiamme che non accennavano a voler spegnersi.
La Mansfield, sulla strada di divenire una superstar del muto, fu trasportata d'urgenza in un vicino ospedale di San Antonio dove morì il giorno dopo.
Di fatto l'ultima vittima di una moda 800ntesca.

Cosa ha trasformato l'attrice in una pira, anche i vestiti con il sinteticone, pur pericolosi, bruciano, possono fare danni, ma raramente ci rimani secco.

Il fatto che a meta' del 1800 non era raro trovare nei necrologi incendi che partivano dai vestiti o donne che avevano preso fuoco.

la cosa non era inconsueta neppure per gli utensili, i pettini esplodevano.

Non solo non era raro prendere fuoco per un pettine e morirci, ma le fabbriche di pettini che esplodevano non erano cose bizzarre (ancora nell'8 novembre 1909 ci furono  9 vittime a NY)

la celluloide che era ampiamente diffusa (in pratica la plastica dell'epoca) ha come nome completo di nitrato di cellulosa, e già cominciate a sospettare qualcosa, se vi dico che la celluloide è composta da una miscela di sostanze chimiche come nitrocellulosa, canfora, alcol... capite che brucia benissimo e va in autocombustione a 130C, in pratica appena la mettere su una fiamma libera vavavuma.

E i pettini e altri utensili , persino da cucina, erano fatti in, harg!, celluloide.

I vestiti per renderli vaporosi e con una forma, erano molto stratificati con garze sottilissime, alle volte trattate con intrugli.

Per non parlare delle cerate, da dove pensate che arrivi il nome?, o per gli anglofoni Oil Skin, idem, che nel 1860-1900 circa potevano finalmente essere realizzate per essere più sicuri con... la celluloide!
Sinceramente non so se era peggio essere una candela o un esplosivo.

Non era un segreto che i vestiti fossero pericolosi, gli incidenti erano tutt'altro che rari, ma in un epoca in cui l'illuminazione erano candele e il riscaldamento era il camino, bruciare vivi non era un accadimento raro di per se.

Moda esplodente e piromane.

Ma questo e' ancora nulla.


5 commenti:

Eugenio ha detto...

Vogliamo parlare del corsetto?

O forse ti ho spoilerato? ;-)

blu-flame ha detto...

il corsetto non era cosi' pericoloso come le cosine della serie.
Qui si parla di morti e feriti!

Erreunista ha detto...

Signorina, ha da accendere?

- Io sono da accendere!

Eugenio ha detto...

@Bluflame

si, vero.. scarsi effetti collaterali..

che andavano dalla difficoltà di respirazione ai problemi di digestione

senza contare la malformazione di colonna ed organi:

http://www.storiadellamedicina.net/wp-content/uploads/2018/08/corsetti-anatomia-e-lesioni1.jpg

;-)

blu-flame ha detto...

certo eugenio, avevano anche problemi al parto, ma qui stiamo parlando di migliaia di morti orribili e/o violentissime.