sabato, aprile 02, 2022

Finta energia 3/3

 




 

La prima cosa che ci sovviene e' quanta energia ELETTRICA abbisogniamo, poco meno di 400TWh fra perdite di trasporto e menate, considerando il periodo pre-crisi. Vedremo che poi non cambia nulla.
Per fortuna non ci sono ancora le auto e le motociclette (almeno non come quella sopra)...


La prima cosa da capire e' che ci sono 24h e che i pannelli quando ci da buono funzionano per 4-6h a seconda della stagione e della zona.

La seconda cosa e' che i pannelli sono stagionali e d'inverno pompano meno fino a diventare 1/5 circa.

Quindi e' gioco forza se volessimo arrivare a fare il 50% dell'energia senza trucchetti (ovvero alimentare i pannelli a metano come ora sulle 20h rimanenti) bisogna trovare il modo di compensare quelle due cosine.

La seconda e' “facile”: moltiplicare per 3 i pannelli.

Non esiste nessun modo di stivare per mesi quelle energie.
Non possiamo farlo con le batterie, sarebbero vastita' di piombo talmente grandi che non so neppure che esista metallo a sufficienza. Le litio sarebbero mezze scariche prima di iniziare.
Non possiamo usare stronzate come
le torri semoventi di cemento,
le vasche d'acqua di dimensione regionale
i palloni d'aria sommersi grandi come una luna
e altre bizzarre amentita' che stanno spopolando sui siti protocomplottisti verdosky come risoluzione fra un motore di schietti e l'altro..

Sono arrivati a pensare di come usare le vecchie perforazioni di metano o petrolio come serbatorio d'aria compressa (al di la dell'efficienza, la bomba piu' grande mai progettata se si apre una sacca non prevista).
Oltretutto in Italia li usiamo per stipare metano, se funzionasse bene avremmo gia' delle turbine in uscita.

Ridiamo sull'idrogeno sia come efficienza che come costi e dimensioni (alla fine aumentare i pannelli vi sembrerà una passeggiata di salute).

Per il ciclo delle 24h possiamo usare le batterie (litio piombo, veleni diversi problemi comunque).

Prima cosa da capire e' che se io accumulo in una batteria ho 4 step che sono energivori:
caricabatteria,
batteria in carica,
batteria in scarica e
inverter.
Tutti questi punti non arrivano al 100%, nessuno di loro, in genere l'intero ciclo si beve un 20-40% dell'energia a seconda dei costi (sempre loro i maledetti!) e caratteristiche della batteria.
Se usate le batterie di seconda mano delle auto come raccontano quelli che “noi ricicliamo le batterie delle auto, ma non vi diciamo come” taaaanti auguri per i rendimenti.

continuiamo nel progetto di voler produrre meta' dell'energia ELETTRICA  nazionale con il solare senza trucchetti come aver nascosto un motore navale da qualceh parte che verrà usato solo in inverno, ma da pagarsi anche d'estate.

La prima cosa e' capire quanto influisce l'accumulo sulle 24h, cosa essenziale.

I pannelli pompano decentemente nelle 4 ore centrali, in inverno, sempre di aver provveduto ad un coefficiente di riempimento molto bonario, le ore si allungano ma l'energia e' il 20-25%.
In realta' si puo' recuperare parte delle perdite avendo una posizione “invernale” del pannello, ma a parte di usare supporti mobili o persone che ne cambiano l'angolo, che per milioni di pannelli sono costi monstre, conviene lasciarli cosi' come sono anche in ottica di guasti.

Quindi abbiamo una produzione di poche ore che  dobbiamo spalmare per almeno 60h con una media di carico di 4h su 24.
Questo perche' se arriva un temporale nero mercoledì' e giovedì, venerdì dobbiamo alzarci alla mattina e poter andare a lavorare.
Quindi 3gg piu' margini.
Ma di media quantifichiamo l'energia immagazzinata, e quindi persa, sulle 24h.

Per fortuna l'inverno e' anche il momento in cui si consuma di media il 20% in meno (quindi non e' proprio il triplo dei pannelli).

Ovvero dovremo, per avere 200TWh annuali di solare, almeno 3TWh di storage.
Se non vi sembra una mostruosità sappiate che ad oggi nessuno e' cosi' folle da farlo... quasi.

Una delle poche immagini del sito di victorian che non sia
un maledetto render con verde e unicorni

 

Tesla e' riuscita a convincere l'Australia che potesse rendere convenienti i suoi enormi sforzi sulle rinnovabili e hanno realizzato la piu' grande batteria del pianeta.

il contesto (aka quello che frega chi crede al proiettile totipotente):
Il 40% dell’elettricità dell’Australia Meridionale, ma non solo, viene prodotta dal vento e il costo dell’elettricità è altissimo, e si è alzato ancora del 20% in 5 anni perché... il vento costa poco...
Il prezzo vola come il vento, sperimentando blackout a raffica nella zona (uno e' durato decine di ore) e fluttuazioni della tensione e frequenza di rete che rendono problematiche molte attività con costi sulla comunità non indifferenti.
Banalmente i produttori di energia fossile della zona non solo non riescono a seguire perfettamente il singhiozzo, ma i costi sono esplosi non rendendo conveniente stare così spesso in stby nonostante l'aumento del prezzo.

Tesla si e' offerta con un prezzo, definito economico, di arginare i due problemi con batterie ENORMI e come potete leggere ovunque ha portato benefici milionari nel riparare i problemi di rete provocati dall'eolico e leggerete pure che “non hanno costi” per la collettivista' perche' l'azienda che ha pagato le batterie verra' pagata per servizio (aka compra e vende energia) e non per l'HW che "non costerà nulla al popolo".
Win Win?
Le batterie quindi, stando al sito del governo fatto apposta, sono gratis e non le paga nessuno?
tutto e' grati e i soldi piovono da cielo?

La realta' delle cose e' che con un eccesso di fluttuazione donato da un eccesso di eolico si creano i presupposti per danni economici enormi e qualunque cifra richiesta per migliorare, anche di poco,  le cose sara' economicamente un vantaggio.

In pratica sarebbe corretto definire il prezzo dell'energia eolica (in quel caso) integrante il prezzo delle batterie e non politicamente separati perché “vento e' bello” e "le batterie ci fanno risparmiare" manco non fossero collegati.
Perché il governo dell’Australia sta raccontando che esiste un prezzo basso  dell’energia eolica e, inoltre, ha una un batteria fighissima che fa risparmiare altri soldi al popolo.

Se si leggono alcuni articoli parrebbe che l'energia in Australia costi nulla, sembrerebbe quasi che l'energia del vento costo poco, e le batterie migliorino la rete diminuendo ulteriormente quel costo, non essendo mai raccontati come 2 facce delle stessa medaglia.
La realtà ci dice che senza batteria l'energia eolica costa moltissimo (di cui parte del costo eolico e' dato da centrali fossili) e con le batterie questi costi scendono  perché i picchi piu' estremi le povere termiche  li fanno con costi enormi.

Quindi il pacco non rende meno costosa l'elettricita' australiana, rende meno costosa l'energia eolica australiana che a fronte di un costo produttivo contenuto soffre di un costo di backup sulla rete enorme.
Sembra una sfumatura, ma e' la differenza fra rischiare la vita e perderla, converrete che non e' la stessa cosa.

Comunque sia il pacco batterie da 129MWh, costo 66 milioni di $, non proprio noccioline, ed essendo pagato dagli sbalzi piu' alti pare che rientreranno in 3 anni, durassero 6 anni le batterie (dicono 20 anni ma dubito) mettono in tasca 30-40 milioni fra costo dl denaro e simili (ovvero un costo di 100 milioni di$ per la comunità). Questi soldi non vengono dal nulla, ma da carburante bruciato per attendere il buco.
Non a caso vogliono triplicare l'impianto, evidentemente gli sbalzi nella giornata sono colossali.
Vien da chiedersi se aumenteranno di molto le batterie cosa succede per un calo del vento per piu' di qualche minuto.

Per avere, con i prezzi attuali,  se 100MWh sono 50milioni, 1TWh sono 500 miliardi e 3TWh sono 1500 miliardi di euri... Prezzi attuali e reali, ripeto.

Prima che arrivi il verdosky a blaterare minchiopizzatate sulle batterie che dovrebbero scendere di prezzo vorrei che si uscisse dalla bolla green e si andasse a leggere i futures delle materie prime dove molta roba che va dentro quelle batterie, dopo che anche i piu' recalcitanti CEO automotive hanno capito che l'EU vuole piegarli e si sono adeguati, hanno avuto un pump dal 200 al 700% (sette volte).

In soldoni vuol dire che al massimo saliranno, ma non certo diventeranno la metà di questi prezzi a breve.
Ma per essere economicamente accettabili dovrebbero perlomeno scendere del 95% del prezzo almeno. E dovrebbe farlo non in 200 anni, ma in 2, massimo 3 se vogliamo parlare di fare il salto nei tempi previsti per l'EU.
Nessuna tecnologia dopo essere stata industrializzata e' mai scesa cosi' di prezzo, neppure l'elettronica in 25 anni (nota, se ne usa meno perche' e' piu' veloce, ma a peso non e' cosi' piu' economica...).

Ricordiamo che con scariche cosi' profonde giornaliere e un numero di parti cosi' elevate il costo di manutenzione non e' certo banale, parliamo di cifre milionarie.

Ancora prima di partire con i pannelli abbiamo gia' speso 1500miliardi di batterie, come dire 3 volte tutte le tasse annuali dello stato (475GE).
Che costo del denaro ha un affare del genere?
Cosa costerebbe per la Germania che usa MOLTA piu' energia di noi?

 E poi, come successo al metano, se un centinaio di stati comprassero batterie con questi ritmi, siamo proprio sicuri che non schizzera' il prezzo delle materie prime su qualche luna gioviana?
Come al solito non e' che tecnicamente e' impossibile, e' che e' assurdo.
Noi possiamo andare sulla luna, ma non e' che esiste uno shuttle settimanale che fa servizio di linea.

Ma passiamo ai pannelli ora che sappiamo come fare ad alimentare il PC in ufficio alle 5:00PM o le aziende con i turni dimensioniamo la "fonte".

Abbiamo detto che vanno dimensionati per l'inverno e se scegliamo le località piu' a SUD potremmo anche avere meno prestazioni da otto-volante e forse poter dire che in inverno possiamo avere un'erogazione di qualche punto in piu', diciamo che siamo al 25%...
Ora non sembra, ma una centrale terawatt solare e' un affare GRANDE e occupa parecchio spazio.

Quanto grande?

Questa e' una centrale da UN SOLO TWh.

non quei pannellini, quelli servono alla famiglia della grande casa per risparmiare, siamo in una zona molto assolata (piu' o meno Tunisia come altezza) e la grande casa, per gli italiani enorme,  con i classici pickupponi da 6 metri (il doppio di alcune citycar nostrane) e il rimorchio da tir, fuori misura per noi italici, serve solo per darvi l'idea


e no, non sono neppure questi, sto cercando di darvi un idea


continuate a vedere i pickup e il rimorchio?


cominciamo ad averne un idea?


sicuri?


a proposito, riuscite ancora a vedere il rimorchio da 20 metri in giardino?


Perché io una casa enorme comincio a non vederla piu' 


cominciamo a capirne le dimensioni, non non abbiamo finito


ci sono svariate aziende, fattorie, trattori, una grande scuola e la grossa area di interconnessione al sisteme, riuscite ancora a distinguere la casa di partenza e tutta quella roba?


WoW cominciamo a capire che e' grossina?



 Be quella cavolo di cosa e' grande 5Km^2 a velocita' di codice della strada ci mettereste parecchio tempo solo per girarci intorno, piu' di mezzora.
Riuscite a vederla dallo spazio.

giusto per avere un idea da spigolo a spigolo big G  che e' la riga sulla cartina di Milano

 


cosi' magari abbiamo delle case piccole come quelle italiane che possono darvi un idea delle dimensioni di 1.13TWh prodotti nel deserto, praticamente Milano.

La domanda e' QUANTO produce con quanto?

Poco, stiamo parlando per miseri 1.2TWh di, non ridete, 9 milioni di pannelli (ultimo bullone montato nel 2015, non nel 1990, non e' che poi i costi son diventati un decimo negli ultimi 5 anni).
Per riuscire a comprare e montare quella roba hanno sborsato 2.5 miliardi di dollari, nonostante le economie di scala, non e' che sti pannelli poi costino cosi' poco...
Del resto solo della ferramenta e i costi di montaggio, lo abbiamo già visto, no?
Come era la storiella che oggi le centrali solari non costano piu' nulla perchè i pannelli blabla?
Dovete trovare della gente che vi presta 2.5G$ ancora prima di partire, e questi vorranno un compenso, no?
Cominciamo a capire dove sono i costi veri del solare?


Quanta roba dobbiamo costruire?

Abbiamo che durante il giorno una parte dell’energia non verra' usata, ma stivata, con una perdita di almeno il 25%. Ovvero i 200TWh diventano 250 (lasciamo il margine per i piovosi e l'autoscarica per semplicita', gia' cosi sono numeri circensi)


Per l'esigenza dell'inverno, scegliendo localita' come Palermo (che ricordo in realta' meno efficiente di Torizo che e' piu' a sud) che sono “furbe” dobbiamo raddoppiare (in realtà di piu', ma stiamo giusto andando alla grossa con numeri tondi) quindi 500TWh di produzione lorda, ovvero dobbiamo parlare di numeri di 420 volte tanto.
4Miliardi di pannelli
1050 miliardi di euro ai prezzi attuali.

Del resto per farli andare abbiamo gia' speso 1500miliardi di batterie, farli diventare 2550milardi e' una passeggiata (la fiscalita' di quasi 6 anni).
Ora immaginate che per ogni stato europeo, compresi quelli a nord che sebbene piu' piccoli hanno meno sole, o quello molto affamati (Germania dice nulla?) si va tutti sul mercato a cercare finanziamento per questa roba.
-Salve vorrei 2500GE
-Certo li ho sotto il materasso, ma quanto mi da? Sa, i crucchi mi danno il 10% annuo... se li vuole mi deve almeno restituire 5000GE.

Un po come dire che essendo 25M i lavoratori sono 200.000 a cranio, compresi i piu' poveri, da mettere sul piatto del green.

Il primo posto nel mondo  dove anziché fare una cosa del genere si mettesse ad usare il carbone i suoi prodotti costerebbero così poco che sarebbero l'unica scelta.

Ma non e' l'unica brutta notizia.

E dubito che durante la costruzione di questo affare i costi del territorio siano stabili, come minimo triplichera' di costi e abbiamo usato i prezzi del nullaland americano, in Italia se ci da buono dobbiamo aggiungere un Bilioncino, del resto abbiamo gia' speso 2,5, se diventano 3,5 bilioni (che diventano il doppio per costo del danaro, ricordate?) che vuoi che sia.

Ma non e' tutto.

La centrale di Carizzo e' di... 5Km^2, ovvero servono 10500Km^2...

Come, per il progetto di coprire il 50% dell'elettrico,  dire una striscia larga 10Km e lunga 1050Km.
Ovviamente a cui vanno aggiunte centinaia di Km^2 per le batterie e la gestione complessa di questo enorme incubo elettrotecnico.
Non proprio facile da piazzare fra citta', strade e menate e si rischia di montare in zone come le alture (leggi neve) e vasche come la padana (leggi nebbione) che farebbero schizzare verso l'alto nuovamente quei numeri.

Ti voglio vedere asfaltare a zero gli uliveti con i pannelli in zone dove l'interramento di un tubo ha agitato le scimmie. Se non altro risolviamo il problema xylella.

Stiamo parlando di un'opera colossale, impossibile finanziariamente, per spostare una parte intorno al 50%, 200TWh alle new-rinnovabili.
Se si dovesse spostare il mondo del trasporto terrestre alle rinnovabili servirebbe altrettanto.
Idem se si dovesse spostare il riscaldamento alle new-rinnovabili.

Idem se...

La domanda e', come facciamo a fare anche solo il 50% dei TUTTA l'energia, non solo elettrica?

Usiamo quantita' di energia impressionanti che l'uomo della strada fa fatica a quantificare, e a quanto pare anche i legislatori (il latinismo&c non e' evidentemente un problema solo italico)

giusto per capire il discorso:
L'UE mira a essere climaticamente neutra entro il 2050, un'economia con emissioni nette di gas serra pari a zero.
Non dell'elettrico, di TUTTO.

Ovvero abbiamo parlato solo di trasformare il 50% del piccolo stagno dell'elettricita'
poi abbiamo il trasporto (di cui l'auto e' solo una parte)
del riscaldamento,
delle fonderie
dell'amata (in ita) edilizia che fa del cemento un vanto pur essendo il cemento il materiale piu' energivoro che si possa immaginare
E poi l'agricoltura che anche quella tracanna gasolio come se non ci fosse un domani.


500CV 15000cc,
consuma piu' di una berlina a 250Kmph

 

Ognuna di queste voci vuol dire un pacchetto come quello visto, se non peggio: non puoi dire ad un agricoltore che non semina nella settimana giusta perché ha piovuto o non puo'  accendere le serre perche' non hai installato abbastanza batterie (300 TWh di agricoltura stimati).
Ci si dimentica che un trattore quando lavora la terra con il suo passo lento fa fuori piu' carburante di una berlina a 250Kmph o che le grandi serre hanno decine riscaldatori da 100KW
Possono succedere cose non belle se non gli dai energia on demand, come morire di fame.

Perché energia non vuol dire solo elettricità, anzi.
 

Ora e' il 2022 e il 90% dell'energia in generale e' fossile.
Il solare&c depurati dal metano sono cifre intorno alla manciata di TWh, l'equivalente della parola irrilevante


 


L’Europa, di media, non e' molto distante, ci sono stati con l’elettricità a propulsione di carbone (Polonia), altri nucleare (Francia), ma tutti importano gas, carbone e petrolio come se non ci fosse un domani.

Il 2050 e' fra 27 anni, sembrano tanti, ma se parliamo linearmente e di QUESTE DIMENSIONI vuol dire ieri.
Se poi parliamo del 2030 e'... beh fatevi 2 conti.
Ricordiamo che ci sono cose facili da fare e difficili che ci vorranno tecnologie costose, persino piu' del solare.
Per esempio la produzione di sintesi, gli acciai, le saldature...
Te lo vedo fare le saldature senza riporto o bagnate con l'elettrico quanto è facile.

Quindi il primo 20% e' il piu' veloce, il piu' facile, il piu' economico, che si fa in meta' tempo.
MA non si e' in grado neppure di iniziare con l'elettrico: costa troppo.
Decidere di portare tutto sull'elettrico, come pianificato (auto, riscaldamento e industria) vorrebbe dire di avere già l’elettrico vicino al 100% di rinnovabili e con una pianificazione della rete distributiva in avanzato stato di lavorazione e la produzione che ha gia' trovato le risorse.

Perché quando volete fare una focaccia
oggi comprate la farina,
domani fate l'impasto e
dopodomani infornate il lievitato.
 

Se fate il panettone iniziate 5-7 giorni prima, se ci mettete meno non avete il panettone, avete il pandoro (roba da giargiani) che e' il metano.

non potete andare a mezzogiorno dal negozio sotto casa e' chiedere due tonnellate di farina e qualche tonnellata di lievito (ricordate in pandemia? ci vuole TEMPO per farlo crescere), soprattutto se ne quartiere tutti hanno avuto la stessa vostra idea e sperare di ottenere il panettone per sera.

Il "progetto green" non e' stato una pianificazione in cui si diceva cosa fare anno per anno e in che quantita'.
E' stato un urlare "diventiamo greeeen" e arrangiatevi.

Scusate io non vedo l'inizio della costruzione di centrali “ecoqualcosa” di dimensione TWh con batterie integrate che entreranno in funzione nei prossimi 7 anni.
In nessuna parte d’Europa.
Eppure non ci metti di 10 minuti a montarle, soprattutto se lo devono fare 20 nazioni contemporaneamente che si contenderanno le risorse (in quello scenario persino dei particolari insignificanti potrebbero diventare rilevanti, qualcuno ha detto silicio? Sapete che il silicio monocristallino e' prenotato tutto fino al 2028?)

Sono oggetti grossini, diciamo immensi, dai costi ENORMI anche se spalmati in decenni.
Se 600 miliardi di solare (300 pubblici) ci hanno messo in ginocchio nell'arco di 15 anni, per produrre 30-40TWh lordi con il sedere parato dalla flessibilita' di rete e dal metano, stiamo parlando di cifre 20-30 volte tanto almeno.

Questo e' successo perché chi ha dato l'input lo ha fatto su basi IDEOLOGICHE e sappiamo che non e' una buona base.
Non sono state prese delle considerazioni ECONOMICHE
Non sono state prese delle considerazioni FISICHE
Non sono state prese delle considerazioni ELETTROTECNICHE
Non sono state prese delle considerazioni della piu' banale TEMPISTICA

Si e' detto:
Prima dimezziamo entro il 2030, come e con cosa a noi possenti verdosky non importa, anche perché non abbiamo idea di come si potrebbe fare, se non lo fate multazze potenti
Poi azzeriamo entro il 2050, come e con cosa a noi possenti verdosky non importa, se non lo fate multazze potenti

I pratica nessuno si e' preoccupato che fosse possibile davvero o che fosse  pianificato davvero un qualcosa.
Perche se si pianificava il COME dai numeri, non puoi dire di fare 50Km^2 di impianto senza che sia implicito "dove?", sarebbe immediatamente apparso che la strada non era facile.

Invece mettendo solo dei vincoli sulla CO2 bastava andarci vicino barando (metano), una via senza possibilità di progredire.
Il 2030 e il 2050 erano numeri a caso e la punizione e' stata solo di mettere un tetto alle emissioni e chi le sfonda PAGA.
Si voleva immaginare che raddoppiare i costi del carburante sarebbe stato sufficiente per costringere le aziende a passare ad utilizzare roba "verde", ma quella costa 100 volte.
Che per i primissimi tempi pareva funzionare, ma di fatto non ha diminuito quasi nulla, ha solo fatto comprare metano e spostare fuori dall'EU la produzione.


Le imprese e nazioni che incontrano difficoltà nel coprire le emissioni prodotte, sempre piu' basse ogni anno,  possono scegliere tra diverse opzioni, parafrasando le linee guida ufficiali EU:

-Adottare misure per ridurre le proprie emissioni, investendo in tecnologie più efficienti e a basso rilascio di CO2 se e' possibile o economicamente sostenibile.
Basti ricordare che se devo spendere 10 volte rispetto ad un cinese che e' gia' piu' favorito posso chiudere la baracca.

-Pagare la multa, ovvero le quote necessarie, i certificati CO2 che ormai sono a prezzi ridicoli e spaventosi.

-passare dal gasolio al metano (e adesso cominciate a capire la follia del metano). Se usate già il metano siete fregati.

-importare energia elettrica francese

-esportare la produzione nei vicini che non hanno problemi (vuoi per mancanza di industria, vuoi perché non fanno parte del gioco) le fabbriche mentre i politici fanno le scenette piagnone sulle aziende che si trasferiscono

-importare il prefinito dalla Cina che usando il carbone e' ancora piu' economica. Se lo fate gia' spostate tutta la produzione (ministri piagnoni incorporati)

-Aumentare i prezzi scontando meno produzione e meno operai

-chiudere (e ministri piagnoni e cortei CGIL per far riaprire l'azienda).

In pratica la potente riduzione della CO2 del 2030 di puo' riassumere in:
PAGARE,
spostarsi sul costoso metano e
delocalizzare.

come dire...
Se la tecnologia adottata per diminuire la CO2 e' questa vorrei ricordare che dal 2021 e' scattata l'ultima fase del piano ETS.

Cosa vuol dire?
Che finalmente esiste un piano dettagliato su come fare col le date di apertura delle centrali green o gli step tecnoloGGici da abbattere?

Siete degli illusi piagnoni peggio di dimaio, semplicemente i soffocamenti e le multe sono più forti.
Grande pianificazione


-Unico limite europeo alle emissioni decrescente del 2.2% annuo, ogni anno dovete ridurre.
vi e' da chiedersi dopo il metano cosa possiamo usare, o se dovremo usare il metano anche per fare le bollicine della cola (in tal caso, per la cronaca aumenterebbe drasticamente l'effetto serra, ma chi sene, a noi interessa la CO2 perché cattiva) o dobbiamo chiudere le aziende e vendere le quote risultanti alla Germania, visti i prezzi dei certificati...
Vado a fare un rutto al metano davanti all’accendino.

-Nessuna allocazione a titolo gratuito per i produttori di energia elettrica
visto che il metano e' la parte piu' bassa del fossile e come abbiamo visto e' usato "di nascosto" per far funzionare il solare sarebbe da capire come sara' il tarocco.
Forse di sera e durante la pioggia pagheremo cosi' tanto l’energia (per compensare i giri a vuoto) che il solare sembrera' davvero conveniente
Forse anziché importare una metaniera la fermiamo in Turkia che la convertirà in idrogeno prima della consegna lasciando la CO2 in un altro paese?
E' per questo che ultimamente sento parlare di idrogeno, una follia come vettore, insistentemente?
Perché permette di assegnare la CO2 ad altri (che se poi diviene il doppio nella realtà?)?


La domanda quindi rimane: cosa succederà entro il 2030-2050?

I casi sono 

1) salve ci siamo sbagliati, non era il 2050 ma il 2250, scusateci del refuso.

2) Salve, siamo nel 2040 e ci siamo sbagliati, da ora, dopo averci impoveriti, passiamo al carbone duro.
Le nostre erano solo se_e mentali e ora trasmettiamo la signora in giallo, uno spaccato realistico su di una cittadina di 200 abitanti (400 morti assassinati, 600 killer).

3)Salve siamo nel 2050, vedete siamo carbon free, abbiamo trasformato l'economia nell'insegnamento del “buon selvaggio” e ora potete andare a nascondervi dai predatori, i cinghiali predano i bambini nella piazza della Scala.
Mi raccomando ricordatevi di prendere l'arpione e la pelliccia cucita a mano uscendo, fa freddo e i lupi banchettano con i cadaveri nel piccolo borgo di Milano (700 abitanti).

4) abbiamo spostato tutte le centrali a carbone in Croazia, la produzione in Cina e importiamo tutto il cibo.
Paghiamo tutto avendo trasformato l'EU nella piu' grande casa di piacere mondiale, la Merkel si e' riciclata maitresse.


A voi la scelta.
E' brutto da dire, ma, se si vuole una vita con tanta energia disponibile, questa non cade dal cielo.

L'energia e' fatica, e' difficile ed e' costosa.
Non esiste che cada dal cielo GRATIS.

La storia di come sono impostate le rinnovabili mi paiono questa vignetta che si vuole piegare la realta' alla dialettica.

 

Gli altri post della serie

http://allarovescia.blogspot.com/2022/03/finta-energia-13.html

http://allarovescia.blogspot.com/2022/03/finta-energia-23.html

 

Sul fatto che il petrolio e' gia' finito. Fatevene una ragione e smettete di cazzaeggiare

http://allarovescia.blogspot.com/2021/09/il-picco-del-petrolio.html

 

ricordo della conferenza COP 26 e quanto sono burloni

http://allarovescia.blogspot.com/2021/11/cop26.html

 

sul fatto che prima delle auto era piu' semplice trasferire il riscaldamento... salvo che non si puo'.

http://allarovescia.blogspot.com/2021/11/co2-again.html

 

ovviamente sulle auto elettriche

https://allarovescia.blogspot.com/2021/05/elettriche-sistema-1.html

https://allarovescia.blogspot.com/2021/05/elettriche-sistema-2.html

https://allarovescia.blogspot.com/2021/06/elettriche-sistema-3.html

https://allarovescia.blogspot.com/2021/06/elettriche-sistema-4.html

http://allarovescia.blogspot.com/2021/06/elettriche-sistema-5-finale.html


E sinceramente mi sono rotto il caxxo di gente che crede che basta mettere 10 pannelli di medda su di un tetto rivolto a nord per alimentare un'acciaieria nel turno di notte.

Ormai l'etichetta ecologia sta occupando il blog e mi sto rompendo il piffero... e immagino anche voi.

19 commenti:

Celso ha detto...

Distribuendo il problema si mitigano alcuni degli aspetti negativi (es. consumo di suolo perché usi i tetti, costi di trasporto e accumulo perché usi la produzione in loco, carico sulla rete nelle ore di non produzione perché hai le tue batterie).

Non si risolvono i problemi di costo e domanda di materiali, e di sicuro non si raggiunge l'autosufficienza completa, ma se non si inizia mai non si può nemmeno fare niente per migliorare la situazione.

Conviene solo perché sei incentivato? può darsi... ma lo scopo di quegli incentivi è anche far ripartire l'economia e ridurre il peso del debito pubblico creando inflazione (sì, la stessa che è sfuggita malamente di mano). Meglio che far scavare le keynesiane buche in terra sarà...

blu-flame ha detto...

“Distribuendo il problema si mitigano alcuni degli aspetti negativi”
No perché non dipende dalla distribuzione, ma dalla quantita' relativa nella zona.

Mettiamo che io possegga un aziendina metalmeccanica, metto i pannelli in giuardino e riesco a colmare il mio 100% di produzione infilandolo nelle mie frese perche' consumo tanto.
Il problema e' che ad un certo punto i pannelli smettono di produrre e chi mi alimenta?
Se in zona il solare supera un tot, che e' la flessibilita' della rete una caxxo di centrale a gas che mentre io pensavo di fare l'eco boy rimaneva a 600C.
Se siamo in tanti probabilmente una turbogas.


Se usi i tetti aumenti le perdite e aumenti i costi almeno del doppio.
Se hai le tue batterie aumenti ulteriormente i costi, perché non hai economie di scala e giochi solo con i tuoi pannelli.

Non solo facendo come dici non si risolvono i problemi di costo e domanda di materiali, ma li si aumenta in maniera massiccia.

Il problema del “ma se non si inizia mai non si può nemmeno fare niente per migliorare la situazione.” ha senso se si ha un obbiettivo.
Se non esiste un senso e un progetto “fare qualcosa” che puo' essere controproducente e' ancora piu' folle.
Il solare era OK fino ad un tot.


“lo scopo di quegli incentivi è anche far ripartire l'economia e ridurre il peso del debito pubblico creando inflazione”
Forse non era chiaro perche' con la lira funzionava.
La lira scendeva, colpiva l'operaio, uccideva l'azienda “made in italy fo italy” e lo stato godeva soprattutto se esistevano degli imbecilli (BOT people, mai sentita?) che prestavano soldi allo stato con un fantastico rendimento del 14%... a cui si toglieva un 18, 19, 21% di inflazione. Prestavano soldi e poi arrivava lo scalone.
Sembrava funzionare tutto perché lo stato emetteva sempre piu' debiti (quelli che oggi dobbiamo pagare ancora) e gli stipendi sembravano salire sempre. Le auto erano assegni circolari, la compravi a 2 milioni e la rivendevi dopo anni a 4 e sembrava di guadagnare.

Ovviamente il problema e' che oggi le cose sono diverse, le catene del valore sono diverse e piu' veloci.
Inoltre l'euro non si svalutera' cosi' allegramente e se dovesse farlo... sai non cambia nulla.
Se compri un telefono a 100E e al cinese di turno non conviene ti aumenta il prezzo, fine. E tu ti ritrovi con un esplosione di costi (altre inflazione), ma con le aziende bloccate.


Anche in economia e' cambiato il contesto.

“Meglio che far scavare le keynesiane buche in terra sarà... “
purtroppo no.
Hai scoperto che nel cassetto della scrivania tuo nonno lucertola ti ha lasciato un lingotto d'oro (700.000E).
Figata, hai trovato un tesoro.
Non puoi dire “Meglio che aprire un cassetto della scrivania ci sarà”, perché non esiste nulla di meglio che aver trovato un eredità.
Poi ci sono promesse, ma al momento l'unica cosa che possiamo fare e' cercare di far durare l'eredita', magari mixandola con il nucleare, un pochino di solare (pochino, non “esiste solo il”), un pochino di eolo, un pochino persino del maledetto carbone, la spazzatur e qualsiasi cosa venga in mente, pensando a ridurre i consumi... sperando che prima di avere problemi qualcuno riesca a fare partire la fusione (aka ultima spiaggia).

Ma, al momento, sembra che invece si voglia bruciare solo ed esclusivamente metano spacciandolo per green.

Danilo ha detto...

Putroppo fanno tutti ragionamenti filosofici (solare, eolico, batterie, ...).
Ma la filosofia va bene per discutere su argomenti come "Il sesso degli angeli".
Nel mondo reale i problemi si analizzano con la matematica.

A me sembra che lo scopo di tutto sia di "far credere" di aver affrontato il problema. Tanto poi il governo cambia, e il problema sara' di altri.



Anonimo ha detto...

Secondo me nell'analisi dell'impianto non hai considerato i costi della sicurezza: con tutto quel valore in materiali lasciati sparsi all'aperto (come telecom, ferrovie e cimiteri) quanto costa rimpiazzare il materiale rubato (e le interruzioni di servizio?)

In aperta campagna non penso possano mettere telecamere e guardie :)

blu-flame ha detto...

anonimo, bisogna vedere se i ladri li sanno.
I monopattini da noleggio imbarcano 1000E di batterie eppure non le rubano.
Il solare, inoltre, ha un basso prezzo per m^, per rubare tanto valore o gli freghi le batterie o devi arrivare con un camion e smontare per decine di ore

Celso ha detto...

E allora tagliamoci tutti subito le vene che si fa prima... o speriamo in una depressione globale che stronchi le gambe ai prezzi delle commodities perché i consumi vanno sottozero.
No?

blu-flame ha detto...

Celso non si dice di tagliarci le vene, ma se dai false speranze di continuo (con i film che parlano di energie miracolose) la gente e' convinta di consumare poco e che comunque che i problemi siano facilmente risolvibili e chi rompe le balle e' un eccessivo piantagrane.

Se si fosse un po piu' onesti si eviterebbe di piallare carburanti nobili, che sono facili da gestire, cercando di mixare con "di tutto un pochino".

Perché a forza di fare i verdoscky il rischio e' che fra 10-20 anni il carburante per tutto si chiamera' carbone, di nuovo.

Non sono del tutto convinto che si possa fare un reattore a fusione come sognato dai tomawakkisti (la produzione del trizio in camera la vedo duretta) ma forse si arriverà ad un barbatrucco.... se non fosse che l'unico modo credibile di produrre quelle quantita' e' sotto sovvenzionato (perché tanto il solare funziona, o no?)

Il fatto e' che anche quando ci fosse energia da fusione o altro il petrolio ed il metano serviranno a scrosci comunque: tutta la chimica moderna e' basata su quella roba.
Dai concimi (metano) alle plastiche (petrolio) passando per i medicinali o le vernici.

se si bruciano perche' tanto un domani arriva superman...
capiamo che non e' furbo per definizione?
Forse alla gente anderebbe raccontata la verita':
Le neorinnovabili non funzionano come raccontato
Il petrolio sta finendo per davvero e il metano si appresta a finire (salvo la follia dei clatrati)
L'unica fonte solida ancora e' il carbone, che sarebbe da evitare (soprattutto quello fresco di pochi milioni di anni).

Con questo ben presente si puo' fare un discorso serio cosa vogliamo fare davvero oltre a proclami su fonti che di fatto non "fonteggiano" come soluzioni totipotenti a tutti i mali, compresa l'acne.

masand ha detto...

La butto lì, a proposito di energia che cade dal cielo gratis. Tempo fa in un libro che trattava fonti alternative di energia (assolutamente a livello teorico, era più una iperbole piuttosto che qualcosa di concreto) si parlava di alcuni studi per poter accumulare energia dai fulmini. Era affascinante la cosa, ma poi non ho più sentito nulla. Qualcuno ci ha provato e ha capito che non valeva la pena o è infattibile? Ci sono info aggiornate in merito?
Ciao :)

Fred ha detto...

Ciao,
Bell'articolo. E veramente spettacolare la sequenza di foto della centrale solare...
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Per il resto: investire tutto sulla fusione, secondo me, e', in questa fase, come investire tutto sul solare. E' vero, la fusione (al contrario del solare) potrebbe anche funzionare, alla fine. Ma ora come ora e' una scommessa.
La cosa che mi diverte e' che nessuno piu' parla di risparmio energetico. L'energia deve essere AGGRATIS (anche e soprattutto dal punto di vista della sostenibilita') e infinita.
Vogliamo fare tutto quel ca..o che vogliamo, ma con la coscienza a posto. Pardon: vogliono, io mi chiamo fuori.
Mi permetto di correggere una nota di BluFlame (solo formalmente... BF e' sicuramente d'accordo con quanto dico): non sono i film che parlano di energie miracolose, ma i TG, i quotidiani, eccetera. Un po' come le cure mediche miracolose per il diabete, cosi', visto che tanto c'e' la cura (ultrasperimentale e per ora funziona solo sui ratti muschiati albini con un occhio azzurro e uno marron, e comunque costerebbe 10000 $ al giorno) posso mangiarmi i 2 croissant ogni mattina, e il dolce a ogni fine pasto... tanto poi c'e' la cura miracolosa...

blu-flame ha detto...

Fred sai che mi piace anche quando si portano idee diverse, comunque sono d'accordo, se guardi molti TG sembra che tutto sia risolto e niente si frapponga dal fatto di generare tutto con le rinnovabili entro 10 minuti e 10E

Masand il problema dei fulmini, oltre ad essere istantanea, pochi ms, e' poca roba.
Certo i GW sembrano tanti, ma essendo per mS alla fine sono pochi KWh.
inoltre per pochissimo tempo e dispersi su un’area enorme vuol dire perdite immani.

Danilo ha detto...

Sono mesi che non vedo un fulmine.
Se non cadono tutti i giorni, che te ne fai?

Celso ha detto...

Il fatto è il problema per come è posto non è risolvibile.
O cala la popolazione mondiale, o calano (crollano) i consumi, o entrambi.

stephen ha detto...

abbiamo il nucleare di 3gen a disposizione. 0 emissioni per tutto ció che é elettrico. per la chimica e le produzioni a base di carbonio peró non vedo soluzioni a meno di svolte nelle tecnologie di cattura

Stefano ha detto...

Per la chimica organica c'e' tutta quella che ricavi dalle colture vegetali e dalle deiezioni animali (alcune grandi aziende hanno digestori per i liquami che producono metano), con il bonus pack che sottrai CO2 dall'atmosfera.
Certo, devi affamare il globo per fare una sportina di plastica, ma anche qui bisogna fare scelte. Oppure schiocchiamo le dita a mo' di Thanos e meta' del problema lo abbiamo eliminato.

Anonimo ha detto...

Solo un appunto riguardo al recupero del metano dalle deiezioni animali.
Chi aveva costruito il silos 15 anni fa ora ha visibili perdite, perchè il cemento armato viene attaccato chimicamente dal liquame. quelli di 20 sono già stati sostituiti, pena trovarsi in un'onda anomala di m..
Detto gas normalmente viene bruciato in loco, per scaldare o far corrente.
Se viene usato per far corrente, di solito si usa un motore a pistoni, di breve durata: i gas da liquami o da discarica sono tutto fuorchè amici dei motori.

Anche conservare il metano per farci plastica non sarebbe meglio, dovendolo comprimere, stoccare.. magari per poche decine di bombole/anno.

L'alternativa sarebbe fare i silos in inox, ma capiamo bene che i costi vanno oltre il ragionevole.
Paolo

Stefano ha detto...

I costi vanno oltre il ragionevole perche' abbiamo una alternativa estremamente piu' economica.
Anche il costo di estrazione del metano italiano e' alto, ma 5 volte meno dei prezzi oggi raggiunti. E ci garantirebbe l'indipendenza dalla fornitura russa (...ops...), basterebbe portare la produzione ai livelli degli anni 90 (poi calata a causa dei prezzi "stracciati" esteri e di politiche commerciali "che ci chiede l'europa").

Per i gas da liquame richiederevvero sistemi di purificazione e stoccaggi in fibra di vetro o teloni sostituibili, non economici, ma tutto e relativo: in questo omento lo sarebbe, ma potrebbe rapidamente non diventarlo piu' appena il conflitto si fosse risolto, magari senza neppure aver fatto in tempo a mettere in produzione l'infrastruttura (questo ferma la rimessa in moto della produzione metanifera italiana).

Quella che manca DAVVERO (e pandemia e guerra l'hanno prepotentemente messo in luce, ma i nostri manager idioti tirati su a spriz e puXXane d'alta societa' non lo capiranno MAI) e' una supply chain "resiliente" (quanto odio questa parola in un contesto del genere...) e non dipendente al 1000% da fornitori inaffidabili, scelti esclusivamente perche' i piu' economici, che garantiscono i bonus ai boiardi e ai coglioni al potere.

La lezione, purtroppo, non la capiremo mai, per qualche anno la diversificazione e l'autarchia degli approvvigionamenti la fara' da padrone, poi la finanza speculativa affossera' senza pieta' chi si e' attrezzato a garantire una catena affidabile (ma piu' costosa) a favore dei soliti idioti, ma piu' economici, che ti lasciano nel vero senso della parola in mezzo a una strada perche' il chip fondamentale della tua auto lo fai nel Sarcazzistan che ora e' in guerra con il Fankulistan...

blu-flame ha detto...

Stefano, se hai capito alcune basi, poi le applichi in maniera catto-comunista

Anche se noi potessimo far ripartire con uno schiocco di dita, anziché ricostruire macchinari costosi, la produzione italiana off shore MAI riusciremmo a fare il necessario per sopperire alla Russia perché nel frattempo, per via del solare, la nostra fame e' aumentata mostruosamente.

dare la colpa ai manager e' sbagliato.
La politica (che poi sono manager anche loro) e le aziende fanno quello che il popolo chiede.
Se abbiamo un governo in cui la peggiore destra del pianeta sembra intelligente (del resto sembrare meglio di un grillino o di un sinistro che imita i fascismi non e' che ci voglia...) e' di un motivo banale: gli eletti rappresentano pienamente il popolo.
La popolazione italiana e' arraffona, ignorante e pensa di "sapere".

Il problema che le supply chain resilienti hanno fatto il suo tempo.
La resilienza ha un costo che e' dato da fornitori simili, da costi di approvvigionamento, da tante cose.
L'autarchia e' poi impossibile, le catene del valore si sviluppano per il pianeta.

Ci sono chip che vengono prodotti in europa, ma vengono finiti in giappone, utilizzati in un semilavorato in asia montato in un prodotto americano.
In alcuni casi questo avviene per prezzo, ma anche perche non e' possibile fare altrimenti.

Pensa a TSMC. Oggi e' l'unica che fa processori di alto livello.
Se AMD, sei APPLE, sei nvidia, sei intel e vuoi superare AMD vai a far fare chip a TSMC (intel sara' il primo cliente del prossimo step e fara' produrre l'alta gamma).

L'alternativa e' spendere 30 miliardi per l'impianto, almeno 100 di ricerca e TEMPO (ovvero moltiplica per 2). E stiamo parlando di un chip nudo ancora da incapsulare.
In un paese come l'italia, dove l’elettronica spesso si studia da maggiorenni, abbiamo pochi laureati che sanno fare chip. Certamente non di quel livello.

Ma anche nel resto dell'EU sono conoscenze rare, quando la Ursula von der Leyen dice che stanziera 30 miliardi sparsi in 100 rivoli per i chip EU non sono i costi di una singola linea di produzione.

Inoltre non devi dare la colpa ad un "entità superiore" come "il male" "il diavolo", o quache termine che trov astruso "la finanza speculativa", ma al motore di tutto:
"il consumatore".
Prova dire al consumatore che gli dati un cellulare che oggi paga 250E a 2000E perché fatto da una filiera EU.
Il consumatore ti fara' notare che lui preferisce un telefono cinese da 500E strapagato 1200 per l'adesivo tanto BBello sulla cover.
2000E per un nokia non li spende, lui vuole un telefono che gli piace, non evoluto.

Quindi la tua auto la vorrai con il portellone motorizzato (con il chip fatto in Sarcazzistan) e del fatto che e' un meddoso suv con sospensioni dipendenti e per di piu' con lo sfigotubbo asiatico per "farci i cavalli" nel motore della panda 30.

Perche il consumatore vuole cosi', ricordi il discorso di tavares?

Lib Berro ha detto...

Il geotermico? Il nucleare è andata male ieri, oggi è il secondo momento migliore per iniziare a tirar su le centrali.

Unknown ha detto...

Ottimo, dici le stesse cose che sostengo da tempo, con prudenza,e che sono evidenti a chiunque abbia un minimo di competenze di fisica/elettrotechnica e sappia fare i conti della serva, o sul retro della busta. Tempi duri arriveranno, noi boomers abbiamo centrato il periodo della festa dello spreco. Non c'è salvezza, unica strada è ridurre i consumi diventando poveri come i nostri nonni, aspettando l'improbabile fusione. Ma non lo faremo finché non saremo costretti.