giovedì, ottobre 30, 2025

novita' maGGiche

 

Photo: ennesimo macchinario che nella mente del redattore medio dovrebbe, con un costo di 3 monete da un euro, rifornire l'intera Europa di energia.

un rant, una raccolta di rant, sui vari articoli che commento. 

Di "prototipi" di pannelli, motori e pale che dovrebbero spaccare il sedere ai passeri sono 40 anni ne ne vediamo a badilate, come di batterie sante, di reattori tascabili, di auto che consumano uno sputo, di lampadine sante  e di altre puxxanate.

Non passa mese degli ultimi 30 anni in cui arriva il prodotto SALVIFICO, ultimamente andiamo nel ridicolo:
Batterie che durano il doppio
Pannelli solari che, ovviamente, rendono il doppio.
centrali elettriche che producono il doppio.
lampadine che di luce fanno il doppio.
Batterie che a parita' di peso il doppio (doppio cosa boh).
Auto elettriche che di Km fanno il doppio. 
Auto non elettriche che consumano 1/10 (che fa un po ridere se poi vedi i SUV per rintronati!)
eccetera 
Per tutte le categorie merceologiche, meglio se di energie e inquinamento, quando non e' il doppio e' la meta'
Batterie che costano la meta'
Pale che costano il nulla.
Auto
Gatti
bici
orologi
Pannelli che... 

Per non parlare di follie di arei di linea elettrici o auto elettriche che caricano in 4 minuti che, stando alle previsioni, dovrebbero essere oramai operative da anni insieme a case che non necessitano di energia esterna e connessione alle reti.

Poi, dopo la sparata cosmica del prodotto che dovrebbe arrivare, ovviamente per circa ieri, passano i mesi, passano gli anni, passano i decenni.

Passa un rotolacampo nel deserto delle idee con il classico woooosh.
A parte la Salsola rimbalzante spinta dal vento tutta quella roba non la vediamo, neppur nella foto.
DESERTO.

Dove e' finita quella roba?

Quella roba e' figlia di raccontini che sono stati dati in maniera molto entusiastica.
Il redattore ha capito male essendo ignorante.
Il redattore e' stato pagato per.
Il redattore e' stato ingannato nella sua ignoranza per dare luce al progetto e beccarsi round
Il redattore e' stato pagato per.
Il redattore pensa che parlando di "cose belle" per lui esse succedano
Il redattore e' stato pagato per.
Il...
ma piu' sovente penso che il redattore e' stato pagato per. 
Solo cosi' si spiegherebbero molte cose fakkare.
In una frase:
Il redattore dovrebbe cambiare lavoro!

Gia' perche' sono 30 anni che le pale eoliche e i pannelli dovrebbero, entro 5 anni al massimo, alimentare il mondo.
Perche' sono, oramai, decenni che le auto a batteria a 8.000E (assolutamente sovrapponibili alle termiche!),  dovrebbero invadere il mondo, 
"costano meno di quelle a pistoni!", gia' sentita, vero?, 
del resto la tesla 3 da 25K$ con capacita' superiore alla S doveva uscire a breve. 

Poi, arrivata, costava quasi uguale e non aveva la stessa autonomia, ma vabbe'."costano meno di quelle a pistoni!" e' rimasto un claim che ancora qualcuno usa.

Tutte queste cose portano seco anche una forma mentale dei consumatori: prova a dire che il 90% dell'energia e' fossile e il carbone e' il re della collina,  molti ignoranti scattano come avessi detto che sono dotati di corna.

il sentiment e' anche quello che poi usano i muratori che si spacciano per elettrotecnici per vendere insulsi pannelli solari montati a nord in ombra. Tanto verranno pagati per lo piu' da quei tonti che pagano le tasse.

Lasciamo perdere le bizzarre cose come altoparlanti da 1650W korerani che consumano 40W, ovviamente ogni anno piu' "UATTI" che escono, e stendiamo definitivamente un piumone artico (il telo certo non basta) sui telefonini da 200 megacosi quad tubbo, con tiranaso artificialmente intelligente che dovrebbero fare addirittura foto...

Bisogna continuare a dire che le cose migliorano e e questo si scontra con la realta': non possono farlo a ritmi folli che vorremmo.
A dirla tutta ci sono cose che proprio non si possono fare.
Perche' dai, speriamo tutti di poter avere soldi gratis, che poi e' il sottotesto di avere energia che non dobbiamo pagare, no?

Se avessimo auto che fanno 200Km con un litro, non dovremmo pagare la benza.
Se avessimo pannelli gratis che producono energia gratis la bolletta sarebbe gratis, no? (in realta' no, ma vabbe')
Se avessimo...

Da li basta che qualcuno che abbia un mezzo studio o un prototipo che un giorno ogni 10 riesce a fare cose dopodiché esplode, e i falchi predatori di notizie cool  si avventano per descrivere prevalentemente un futuro "aggratisse, grazie".

Pero' non e' che se uno pensa di fare un nuovo oggetto si puo' dire che funziona

Quando tu fai un "coso di laboratorio", pannello solare, cacciavite sonico o batteria, che non puoi neppure chiamare prototipo, che funzionicchia sul tuo tavolo con un rendimento del XX% merdaviglioso devi poi realizzare un PROTOTIPO vero e INDUSTRIALIZZARLO.

In questo processo molte cose possono andare male nell'iter, alcune molto male, altre malissimo a tromba.

Puoi scoprire, per es, che quando fai il prototipo quello che funzionava grande 0.5mm non funziona a scale di metri (o almeno non nella cella standard di diversi cm).
Oppure esplode passando dai microWatt alle centinaia di Watt.

Oppure scopri che quando fai un pannello solare intero il costo dei materiali e' tale che ci compri 80 pannelli standard, il gallio e il titanio non sono regalati e lo comprendi correttamente solo quando sei nella scala corretta e ne hai fatta una piccola serie, che le scale spesso non sono lineari.

Alle volte quello che funziona non e' pratico per 100 motivi.

Cosi' devi fare la prima serie fatta a mano 

La piccola serie ti permette di verificare che funzioni anche a temperature, utenti animali e meteo avverso.
Se scopri che se va sotto zero lo devi buttare o che se supera i 50C prende fuoco, beh, non va bene per un pannello solare o una batteria o un qualunque oggetto da grande pubblico.

Se invecchia in 3 anni e poi si siede, beh, non serve a nulla. 
I pannelli solari di qualche anno fa che avrebbero dovuto risolvere tutti i problemi dei pannelli, gli amorfi, solo 10 anni dopo scoprirono che morivano a pacchi in pochi anni con l'uso e si prese una via diversa.
Eccetera.

Ecco che la tua piccola serie verra' sottoposta a tanti test e alla fine dei test deve rimanere con standard di produzione energetica elevati se un pannello, se una batteria deve continuare ad avere dati di targa accettabili, se e'....
Oltre l'80% delle novita' si ferma qui


Una volta che hai il prototipo e:
non e' fatto con 3.000.000E di materiali
non occorre montarlo sottovuoto usando maghi potentissimi,
non serve la quantita' di energia di un buco nero per realizzarlo,
funziona in scala, che non e' cosi' banale,
eccetera
devi passare all'industrializzazione.

Industrializzazione vuol dire che il processo deve avvenire in maniera automatizzata, ripetibile, con costi accettabili eccetera.
Della batteria che "tiene" 5 volte quelle attuali, roba da fantascienza, ma costa circa come un lingotto di rodio di pari peso... funzionera' anche, ma di fatto e' come non esistesse

Per esempio i pannelli solari, quelli attuali, si ipotizzava che sarebbero costati di piu' dell'energia prodotta se si fossero diffusi, non potendo piu' usare silicio di scarto in quelle quantita'. 

Per ridere, OGGI, la stessa cosa si pensava dell'industria dell'acciaio, magari ci faccio un post su cosa vuol dire fare una scoperta che cambia le sorti del mondo. 
Ma fino a che non esiste la scoperta, e non e' detto che sia possibile o che arrivi in tempi accettabili, ciao ninetta.

L'uso del carbone  per produrre pannelli (come era la storia dell'ecologia?), con nuovi processi e tipologie di celle hanno cambiato la prospettiva.

Alle volte l'industrializzazione non e' fattibile, costa troppo.
Alle volte non ci sono le catene del valore, nessuno ti vende quel tipo di materiali e in quella quantita'.
Anche se esiste il materiale non ci sono le infrastrutture per lavorare i materiali o non sono reperibili in quella quantita'.
Anche se e' realizzabile ci vogliono decenni perche' sia fattibile davvero per imbastire tutta la catena del valore.
Alle volte sono processi mai tentati prima e occorre una lunga fase prototipale, non solo del prodotto, ma anche dei fornitori e dei processi connessi, per capire se e' fattibile davvero. 
Alle volte l'industrializzazione cambia il prodotto snaturandone le caratteristiche, quello che fai in laboratorio non e' quello che fai per davvero nella vita reale.

Alle volte le aziende che fanno cose non sono semplicemente in grado per vari motivi: Apple montava dei display tecnologicamente assai inferiori ai vecchi Nokia di 25 anni fa banalmente perche' nessuno negli anni e' in grado di produrli a quel prezzo, dimensione, indirizzamento e, soprattutto, in quelle quantita'. 

Non e' che era "impossibile" per tecnica, ma lo era fattivamente. 
Diventava impossibile per motivi multipli che non hanno a che vedere con il "possibile" in senso ampio.
Quello che molti siti pseudo ecoqualcosa non comprendono.
Non puoi andare dallo spizzicagnolo all'angolo e chiedere:
"salve mi da 100.000.000 di display OLED kodak?"
oppure
"salve mi da 400 Tonnellate di quella cosa semplice che nessuno ha mai prodotto in piu' di 40Kg?"

Non e' che quella roba non esista, o che sia difficile, solo che nessuno e' in grado di farlo cosi' su 2 piedi:
Mancano gli impianti, le catene del valore eccetera. 

Alle volte le cose vanno male anche se sei riuscito a produrre il prodotto con tutti i casini di cui sopra e venderlo.

Giusto per capire che non e' una cosa cosi' peregrina e non facile da investigare. 
Negli anni del primo boom solare il silicio amorfo era considerato una vera chicca non costando come il monocristallino e piu' facile da realizzare e impaccare.
Costruiscono i processi, le linee di produzione, mettono in vendita i pannelli che costano poco e vanno relativamente bene.

Abbiamo risolto i problemi dei pannelli!

Peccato che dopo 8 anni l'effetto Stabler–Wronsky ha fatto si che hanno dovuto buttare tutto, anche la piu' grande centrale solare del pianeta e' stata smantellata visto che costava piu' la manutenzione che l'energia prodotta.
I pannelli con il nuovo processo perdevano almeno il 10% annuo dopo i primi 4-5, dopo pochi anni erano praticamente dei paravento. 
Da li la leggenda che tutti pannelli non durano 10 anni.

In ognuno di questi passaggi e anni ci vogliono montagne di soldi che qualche entita' ti deve prestare e aspettare che tu riesca. O no.
Piu' ci sono passaggi e tentativi piu' il prodotto costera' indipendentemente dal costo fisico.
Il tempo ha un costo finanziario, il famigerato costo del denaro.
I rami secchi dei tentativi sono costi che si riverseranno anche sui vincitori.
Perche' chi presta soldi a 100 tentativi se uno solo riesce quell'uno deve pagare le perdite degli altri.
Per un unicorno ci sono milioni di capre e qualche ronzino.

Alcuni prodotti ci mettono secoli, altri solo decenni.
Chi e' disposto a mettere sul tavolo dei bei soldi per 30 anni senza avere idea se la cosa puo' funzionare?

Di pannelli solari magici ne esistono a centinaia, nessuno in produzione.
Delle batterie al sodio ne sento parlare da prima delle litio.
Degli aerei elettrici ne sento parlare dal 2010 circa.
Delle batterie a liquido (come rifornimento) da quando ero piccolo.
Del...

Hai visto di recente delle batterie al sodio da qualche parte, nel tuo cellulare, per esempio?
Nel tuo PC?

Gli schermi OLED sono in commercio dal 1999, nel 2000 i nokia N avevano lo schermo OLED e infatti erano ottimi.
Ma solo nel 2017 le marche come apple ne montarono una versione castrata, prima nessuno era in grado di avere una catena del valore in grado di fare quei pezzi, soprattutto a prezzo basso.
Solo di recente vediamo TV LED, diciamo dal 2018.
Eppure dei TV LED ne sentiamo parlare da prima dei TV LCD, invece solo nel 2020 i TV LED hanno avuto oltre il 2% della produzione, ancora nel 2024 sono cifre risibili sotto le 2 cifre.

Kodak non ha ricevuto soldi per fare schermi oltre i 14" e l'industrializzazione era costosa.
Gli LCD sono invece facili da industrializzare e sono molto economici, non hanno bisogno di un impianto speciale (pare che solo un'azienda al mondo sia in grado di produrre gli impianti di stampaggio OLED e ci mette anni a installarlo).
Adesso capisci perché il tuo TV nuovo di pacca ha una tecnologia LCD quando nessuno di serio ha mai pensato di farli per il tuo salotto all'epoca?

Banalmente perche' non dipende solo dal "i televisori saranno LED" detto nei primi anni 80, cosa che era apparentemente ovvia, ma nella realta' dipende da una badilata di fattori che dopo 45 anni fanno si che rimangano rarita' e non e' detto che facciano la fine dell'ottimo plasma (anche le paturnie del consumatore possono determinare la sorte di una tecnologia!).

Quando tu fai le batterie al pirlofosfato levogiro acrobatico (PILLA) e tuuuuutta la costosa ricerca e' andata bene dovrai trovare
chi ti fornisce i composti di base
Chi e' in grado di preparare la chimica 
Chi e' in grado di fare il produttore di base
Chi e' in grado di produrre il contenitore
Chi e' in grado di fare l’assemblaggio
Le centinaia di pazzi che sovvenzioneranno ANCHE questa gente nella catena del valore. 
Tutta la catena del valore dovra' investire poco o tanto.

Ci metti anni, se non ci sono paturnie almeno 5 o 6 per un prodotto BANALE.
E quando partira' prima partira' in piccole serie per poi consolidarsi a numeri importanti.

Ricordate tesla che voleva fare milioni di banali auto (e non vi e' nulla di innovativo nell'HW di una tesla, tutta roba banale)?
La produzione non saliva, banalmente perche' per aumentare la produzione, anche di cose "banali", ma leggermente diverse, ci sono sempre problemi.
Se vai da azienda X e gli dici "raddoppia il numero di oggetti che mi consegni" non e' detto che possa farlo senza metterci tempi tecnici. 
E i tempi, spesso non sono "paralleli", ma "seriali" propagandosi nella catena del valore, diventando maggiori maggiori sono gli incrementi.

Per 15 anni tesla ha lottato contro la produzione che non riusciva a salire nonostante le richieste (li ricordate i bei tempi delle prenotazioni a 24 mesi che gli hanno fatto da banca gratis?).
Eppure nulla nella vettura e' particolarmente innovativo, il telaio e' abbastanza normale, la disposizione dell'abitacolo e del motore sono relativamente banali. 
Possiamo dire che la tesla S e' una vettura a benzina con un motore elettrico? 
I motori elettrici si fanno da 2 secoli, le batterie sono quelle che trovate in ogni apparecchio ricaricabile, e gli inverter sono sempre esistiti. 

La 3 e' persino molto meno originale, ma la produzione era inchiodata, nonostante oramai non dovevano esserci problemi.

Tutta la progettazione era finita, le preserie erano in strada, perche' la produzione delle S non saliva nei mesi?
Banalmente perche' la produzione e' sempre un incubo di complessita' e basta un granellino di sabbia virtuale che tutto rallenta, basta che manchino le ranelle, magari cromate in maniera strana, all'interno di un fornitore di un componente, viene a mancare il componete  e si ferma tutto.
Alle volte si fanno ordini con anni di anticipo con contratti quadro anche per cose banali.

Come pensate che si sapesse, 3 anni prima, che nintendo stava facendo la Switch nuova e che HW (tutto sommato banale e "vecchio") avrebbe usato?
Le aziende devono ordinare i componenti anni prima, se non vogliono che la produzione collassi sul piu' bello. I fan boy si lamentano che il procio non e' l'ultimo esistente, in realta' l'ultimo e' quello che ti mette nei guai, salvo che ti porti la catena in casa (apple) o che ti affidi ad un esterno con un contratto quadro.

Tesla ci ha messo 15 anni a stabilizzare la produzione di qualcosa di non innovativo.

Se voi arrivaste con il pannello o batteria PILLA che va solo in lab, prima che sia disponibile in quantita' quanti decenni ci vogliono?

Eppure tutti scrivono che e' tutto fattibile in poco tempo, come le auto elettriche in europa, una roba che costera' almeno 5000 miliardi mettendo in ginoacchio le economie piu' deboli (italia?).
Che passi hanno fatto sull’infrastruttura ENORME di costruzione?
Produzione auto e materiali delle batterie? 
Produzione e distribuzione elettrica, roba ENORME?

Come dite?
vicino a zero?

Ok, adesso sapete che semplicemente non era possibile avere nel 2025 il 50% delle auto elettriche come preventivato.
Non perche' IMPOSSIBILE semplicistaicamente, ma perche' se non di fanno PRIMA le strade non si puo' passare con il carro.
Diciamo che e' stato, tutto sommato, una fortuna che non abbiano avuto successo, ma sono costate un migliaio di miliardi almeno gia' ora.

Sono  moltissime altre cose sui giornali che "domani mattina ci saranno".

Quando si legge della cosa che "entro 5 anni rivoluzionerà il mondo", beh, ricordiamoci che chi scrive l'articolo e' spesso una capra sotto acido e se poi ha bandierine ecototont probabilmente sta scrivendo castronerie.

 

 



lunedì, ottobre 27, 2025

lavatrice

 


Il problema è che quando non hai più accesso ai grossisti o ai produttori che ti hanno servito per molti anni e ti tocca ad andare nei negozi come un consumatore soprattutto per guardare in faccia il prodotto e vedere come è costruito, scopri che non solo il mondo è cambiato, ma è molto più aggressivo
e sei obbligato a percorrere zone espositive esclusivamente fatte di prodotti che tu consideri fogna, un fatto che accade semplicemente perché riuscendo guadagnare parecchio riescono a piazzarli nelle zone strategiche dietro bustarelle, bustarelle fatturate pienamente legali, per carità.

Parliamo di euronics,  sabato 3 luglio 21, ore 11


Arriva il commesso che richiede cosa desideri e siccome non vuoi essere del tutto bastando, come tuo solito, sorridi dicendo che vorresti una lavatrice

-“Le interessa qualcosa”
-“ una lavatrice di formato standard”,

 per chi non e' del giro tutti gli elettrodomestici nascono in 60*60*85, poi i frigoriferi sono cresciuti in altezza, poi con le porte tonde in profondità di poco,  e se volete una lavatrice seria e' l'unica misura da considerare.
Misure accorciate portano con se problemi. Alcuni marchi “nuovi” usano come misura std la profondita' intorno ai 52-55 (o la larghezza se e' una carica dall'alto), fino a che son 5-6cm non e' un problema. Oltre, cavoli vostri.


-“ma di che misura la vuole?”
-“standard”
-“...”

Ok, cambio scena


Ancora prima di chiederti che classe di prezzo o cosa cerchi come tipologia di lavatrice, cosa che  poterebbe essere utile avere un commesso con una qualche utilità rispetto ad un catalogo cartaceo, si trascina davanti ad una lavatrice specifica: una Haier

l'imbecille comincia a decantare nelle doti sparandoti il fatto che e' in  promozione (quindi fa pena?) e quindi risparmieresti molti soldi portandola a casa a meno di 600 €.

Sinceramente il prezzo non è certo cool, comprare un prodotto cinese ad un prezzo non propriamente regalato, suvvia, inoltre Candy non è la cosa più furba del mondo. Quindi timidamente...

-“Mi scusi io una Candy non e' che…”
-“Ma non è una Candy!”
-“Haier ha acquistato Candy  e se se va bene abbiamo i limiti Candy altrimenti è anche peggio
” (Haier ha avuto notevoli problemi di qualità in molti paesi limitrofi EU in cui è stata venduta).

Della storia/morte di candy, ne abbiamo gia' parlato.
Intanto il commesso non capisce neppure il mio sguardo assassino mentre spingeva la candy e prosegue nella spinta.

-“però questa ha il pskantuk con il matrograuk per non parlare del blabla”
Mentre diceva cose mai sentite a velocita' mitraglia cercavo di capire cosa fossero: so cosa e' una lavatrice, potrei progettarne una e ho sventrato almeno 20 modelli, venduto almeno un migliaio di lavatrici, ma quella roba che caxxo sia non ne ho idea.

Lo spara sigle continuava con
“cosi, altri cosi e altre cose”, con l'arrivo dell'estasi:
“grazie a queste cose non ha piu' bisogno della cinghia e la durata si impenna”

Ok non ha detto "impenna", ma sarebbe stato meno peggio, insomma 4 o 6 sigle incomprensibili ad un elettrotecnico che progetta elettronica per hobby per dire che aveva la vaccata che in italiano si chiama trazione diretta.
Evidentemente dire
trazione diretta” anziché
Gabonz IV, The revenge of zambonian
era meno figo.

Forse cercare di mettere in soggezione un monopattinista con  sigle inutili a raffica funziona, cercare di farlo con un normodotato non e' che gli risulti subito subito simpatico, oltretutto sparate cosi' velocemente io manco ho capito esattamente cosa costa...
Cosi' cerco di far capire che forse e' il caso di smetterla e farmi vedere delle lavatrici che non servano per tener ferme le piastrelle.

“guardi un motore a trazione diretta non e' detto che faccia durare di piu' la lavatrice, inoltre subisce coppie importanti sugli avvolgimenti, reazioni notevoli e necessita di elettronica importante” (lasciando intendere che se hanno risparmiato...)
Ma il commesso non demorde.

“Il motore cosi' lo hanno solo haier e LG e garantisce una durata elevata!” 
Avesse detto una marca TOP, chesso' Miele, ma LG non e' che sia rinomata come lavatrici in EU... (ricordo che le lavatrici LG "vere" non arrivano da noi, ma sono accrocchi)

“guardi non e' cosi, sa, sono un elettrotecnico...”
“ecco allora compri delle lavatrici che non durano niente e sono rumorose come la bosch che hanno la cinghia, ne ho quante ne vuole”.

E' interessante notare che ha appena sputtanato un marchio storico.
Per carita', sono 10 anni che sono fuori dal giro e la bosch-constructa-siemens (BSH), primo costruttore in EU e quarto al mondo magari ora e' un bidone, ma la cinghia e' l'ultimo degli eventuali problemi che potrebbe avere.
Dubito che siano passati in pochi anni da leader di durata a cessi su tutta la linea.
Oltretutto la cinghia e' un toccasana, soprattutto per lo smorzamento dei picchi di coppia, per il rumore, come insegnano i giradischi e le moto.
D'altronde ci sono scooter con 10.000W che fanno migliaia di Km con una cinghia di gomma usata pure di spigolo o le Harley da 50.000W  non mi sembra che i miseri 4-500W di una lavatrice possano impensierire una cinghia dimensionata correttamente.

Il fatto e' che sta succedendo la stessa cosa accaduta nel mercato dell'elettronica.
Alcuni marchi sono arrivati sul mercato con ingenti capitali e nessuna caratteristica fondante.
Il mercato era statico da decenni e le posizioni acquisite immobili.
Sapevi che ariston era un cesso carino.
Sapevi che sangiorgio era una montagna marrone calda
Sapevi che candy non era il top.
Sapevi che zanussi (e l'infinita pletora di marchi) erano per un buon costo-benefici
Sapevi che AEG, beh, era AEG, mica stanno a pettinare le bambole.
Sapevi che Miele è il top, senza se senza ma.
Sapevi...

Sapevi anche, per una serie di motivi, che marchi extra EU o erano molto costosi o erano bidoni, soprattutto se arrivavano da cina, korea e simili (hanno, oltretutto, cestelli verticali e lavaggi generalmente meno efficaci o sono rebrand di fogna locale).

Ora vedi lavatrici da 300E al massimo ad un prezzo superiore ad una miele:
vede questa la usa con la APPestante del telefono, display a colori e ha il motore rotativo e il tasto selezionatore!
prezzo? 1200E
per una plastichetta orientale fatta in Polonia su base Turca (comprabile a 250E senza il tablet da 3", 30E al massimo), 400E in piu' di una Miele.

Il perche' e' ovvio, come in altri settori e' difficile per un utente giudicare la qualita' di un motore, di un cestello o di una pompa di scarico, mentre e' facile capire che “ha” una cosa in più, come il faro rosso lampeggiante per dire che ha finito il lavaggio o il display a colori dove indica il programma “cotone” in verde con il simbolo di una t-shirt blu.

La differenza fra ESSERE un buon prodotto o AVERE un fischietto o cazzatina in piu'.
La storia dei megapixel, dei prodotti HD (gelati, phon, lacci di scarpe...) o dei SUV per morire facile con tante cose e i freni a tamburo le dovreste ricordare.

Cosi' le peggiori marche hanno approfittato nel cablare su lavatrici da poco un sacco di castronerie, del resto alcune non-marche hanno fabbriche di display e mettere uno space invaders sulla plancia costa 10E, vendendo poi a prezzi stellari.

Prendiamo il tanto citato motore a trazione diretta che e' tanto sbausciato da 3 commessi in svariati punti vendita. Evidentemente ci sono forti bustarelle per i commessi.
Alto nome sbausciato da TUTTI i commessi e' inverter.

Un motore standard e' ormai pilotato dall'elettronica da decenni, quindi quando vedete scritto in grande INVERTER o simili e il commesso spara castronerie su queste sigle potete ridergli in faccia.
Di fatto e' improbabile che troviate motori non “inverterati”
LA AEG che avevo prima era controllata mixed ed era pilotata da un inverter con 5 step e da un invertitore che commutava la direzione.

Il motivo per ci non esistono lavatrici old style e' semplice:
Oggi i cicli di lavaggio sono complessi e necessitano di una decina di velocita' con la retro.
Se lo facciamo senza inverter dovremmo avere un motore che ha ogni polo (generalmente 6-12) che se ne esce con 11 terminali: un pastrocchio di 60 cavi e una risalita fin sul programmatore di 11 cavi in tensione che saranno gestiti da 12 relè.
Oppure la possibilità di configurarli come fossero un numero diverso di poli (quando partivano in centrifuga le vecchie 500 giri avevano avvolgimenti a 2 poli ausiliari: piu' poli= piu' coppia=meno velocita'. Le regole della fisica valgono anche per gli elettrici, al di la di quello che dicono i siti come vaiconlaspina).
Devi montare 12 maledetti costosi cavi

In pratica ti costa meno un motore in corrente continua (come quello dei trapani)  e pilotarlo con un variatore di tensione.
Puoi farlo brushless a magneti permanenti
Poi se vuoi esagerare puoi fare un motore trifase e usare forme d'onda complesse: comunque avrai speso meno in cablaggi e possibilita' di guasti.
Perche', alla fine, hai un pilotaggio elettronico in tensione o in corrente o entrambi.
Minori costi di HW, possibilita' di cambiare le carte in tavola cambiando solo il programmatore, o addirittura solo il SW, come per esempio fare una versione menomata di velocita' massima.


Stessa cosa con la storiella della trazione diretta.
Per quanto i teslari&c ci raccontano di coppie infinite, anche i motori elettrici non amano avere sull'asse enormi coppie a bassa velocita', pensiamo solo al dimensionamento dell'asse.

Per questo solitamente le lavatrici hanno una cinghia con un rapporto di 1:10 o 1:15.
In pratica quando il cestello gira a 1200giri il motore elettrico gira a 15.000 giri per la centrifuga.
Pero' quando il cestello oppone 2Kg a strattoni alla rotazione perché gli accappatoi sono fradici il motore vede pochi grammi di coppia attenuati dalla morbida cinghia che e' un burro e il motore puo' essere un motore banale.

Un motore che sia a trazione diretta e' calettato direttamente sul cestello e per evitare i problemi di coppia puo' scegliere di essere bruto (costo bestiale) o con un sacco di poli, diciamo 40-50, tutti pieni di bel rame (costi).
Inoltre se non volete che abbia coppie immani da gestire (trad: si rompe tutto facile) deve essere di ampio diametro.
In pratica ci costa come 10 motori standard e deve essere pilotato molto precisamente.
Va da se che dovrebbe essere una cosa inutile, ma qui dobbiamo pensare al fatto che possiamo dare da produrre il motore e il cestello (che diviene un pezzo del motore) a chi fa i cestelli: il montaggio costa meno e non devo produrre il contenitore.
Inoltre potrei risparmiare sul motore usando la fusione plastica del cestello per fare le sedi degli avvolgimenti, certo non e' un motore fatto per durare, ma vuoi mettere il risparmio?
Assemblare quella lavatrice, quindi, costa un botto meno, altro che l'oscenita' delle frecce negli specchietti (che io vieterei) per 2 lire di cavo da montare.

Va da se che quella e' una lavatrice usa e getta e se si e' risparmiato troppo sui poli, o le sedi, o...,   potrebbe durare meno di una cinghia.
una cinghia costa 10 euro e la monti in 5 minuti anche se sei un canide.
Ti si spacca il motore di plastica fuso con il cestello butti la lavatrice, anche se costasse 2000E.

 

 

 





giovedì, ottobre 23, 2025

le auto ibride.

 

 

la magia e' quello che raccontano i verdosky
La fisica e' quella che raccontano i fatti.

 

Lo scandalone del momento e' che le auto ibride non consumino poi cosi' poco.
"PHEV emettono 135 grammi di CO2 per chilometro, appena il 19 per cento in meno rispetto ai 166 g/km medi delle auto a benzina o diesel. Nei test ufficiali, invece, le emissioni risultavano ben più basse, dando un'impressione di sostenibilità che non trova riscontro nell’uso quotidiano."

vorrei ricordare delle cose dette e ridette nel mio stupidissimo blog quasi senza visitatori dove si ribadisce sempre che
La fisica e' una maledetta strxnza dotata di grosso manganello che poggia sui denti che chi la offende
La realta' e' una bastarxa di colossale magnitudo.  

Piu' volte ho sottolineato che i test sono test sintetici che hanno limiti endogeni.

Andiamo al sugo della storia.

1) i veicoli odierni sono piu' alti, cosa che e' facilmente verificabile: hanno il 30% in piu' di consumo gia' solo per quello.
La fisica e' ...
Un veicolo che e' squadrato e alto non consuma poco e si mangia il vantaggio di una ibrida rispetto al motore standard.

2) se si vogliono fare veicoli a basso consumo, perché e' quella roba li la CO2, i veicoli devono essere 
lunghi
bassi 
con muso basso
Come da sempre e' ovvio.

Mettere "accrocchio" su una vettura normale come una berlina puo' aiutare, ma non decima i consumi, se poi anche quella la fai con muso edile o la alzi... acchiocchiolo o meno consuma una cifra.
Non e' che se diventa iBBrida in automatico passa con lo stesso telaio/motore da 200 a 20grammi

3) non esiste storia che in un uso comune una vettura media attuale in vendita, ovvero alta, pesante e tozza, possa andare sotto i 120g per Km se non facendo porcate (come premere la frizione in curva) e comunque non andranno comunque lontano da li.

Giusto per dare l'idea un 125cc come questo 

 

fa 62g per km...
Piuttosto difficile che un suv riesca a fare lo stesso, no?
Mettiamo anche che il motore a scorengietta abbia un rendimento bassino, ma il compito e' facile, una panna con 200Kg di roba e non 1600Kg con il doppio di ruote e 10 volte il carico aerodinamico, no?


Un 50cc riesce a fare di meglio, ma neppure un Piaggio Ciao riesce a fare i  28g per km come invece avviene nei test ufficiali di molte auto. Eppure e' poco piu' di una bicicletta.

Dovrebbe essere chiaro che neppure una vettura  elettrica ci puo' riuscire (salvo alimentarla al 100% con il nucleare e che non assomigli certo ad un SUV, ma non e' che consuma meno, e' che il carburante ha di base poca CO2... e non e' ZERO come vogliono far credere i verdosky, ma grossomodo la CO2 del ciao)

Per fare quei numeri bisogna andare sotto 1,5litri di benza al Km, servono caratteristiche ESTREME.

 Vogliamo un attimo ricordare che il rendimento del motore qui ci azzecca poco?
Perche' per portare in velocita' una vettura quello che costa di piu' e' la massa
Una volta in velocita', anche solo a 60Kmph, diventano preponderanti attriti e aerodinamica.
Inoltre ci sono tutta una serie di consumi che non vogliamo togliere.

Per esempio per fare 2h, 100km, in citta' al freddo il litrazzo di benza lo avete gia' demolito in riscaldamento se la vettura e' molto efficiente.
Le lampadine, anche se le lampade a scarica consumano solo 30W e le varie di segnalazione le avete delegate alle LED, sono sempre un centinaio di wattonzi, 0,2KWh (un litrazzo sono 10 circa)
Non parliamo dei display e CPU ormai disseminate per usi goliardici.
Il lunotto termico (1KWh)
La pompa dei freni
i tergicristalli
....

 Potete avere il rendimento impossibile del 100%, ma non riuscirete con i mezzi piu' amati a fare quei numeri, qualsiasi motore usiate.

Qualsivoglia tecnologia  comunque non riuscirete render il veicolo del corriere alto tozzo e spigoloso (suv) tale da rendere meglio di una citroen 2cv del 1948 carrozzata colani.

Capiamo che un litro di benza per fare 100Km e' praticamente irraggiungibile con un veicolo che oggi consideriamo trendy. 

il grafico non mente


 la divaricazione e' una storia ovvia: nonostante i trucchi brutti, spesso pericolosi per la guida, per aumentare i km per litro nei test, alla fine, il consumo aumenta, aumentando area frontale e altezza media, ma nel contempo i truccacci brutti e pericolosi mostrano vantaggi nel ciclo sintetico (che ovviamente grazia anche gli EV, sebbene meno).

una ibrida aiuta, soprattutto in citta', ma non fa i miracoli andando oltre il 100% del rendimento (si chiamano macchine impossibili).
E' chiaro solo che vengono tarate per il ciclo che sfruttano all'osso con trucchi contabili.
E chissene se poi diventano pericolose.

quando un bidone dell'umido come questo dichiara 280CV e ha la forma di un cassonetto dell'umido e non di un auto


pensate veramente che sto immane tozzo bidone possa fare quasi 100Km con un litro come dichiara? 
Mi sembra di tornare ai bei tempi di quando dicevo che un motore a nafta non poteva inquinare cosi' poco e tutti mi prendevano per il didietro dicendo che non capivo un tubo.
Sono andato avanti piu' di un decennio ad essere preso in giro e poi, magia, hanno detto che le auto a nafta inquinavano fino a 100 volte il dichiarato.
Un auto ibrida che doveva fare 0.9l per 100Km era questa.


 E' ovvio che e' la 3za volta che fallisce, mi sembra la storia degli HiFi o dei buoni TV:
Se tu fa un ampli da 100Wx2 e lo proponi a 400E e poi arriva una samsugaccia qualsiasi che ti racconta che con 400E ti da un ampli da 1650W, 6 casse (compreso u' zubbocoso!) telecomando e almeno 15 sigle top ridicole (4k o l'impossibile Atmos) capiamo che il tonno non capisce che e' solo un amo e compra il 1650UATTI!.

Idem sta roba: se per fare poco di meno devi dannarti il peone comprera' il suv che anela tanto.
In realtà quel cassonetto pronto alla discarica poi su strada fara' fino a 5 volte il consumo e se usato in allegria, a rischio ribaltamento visto che non e' un auto ma un povero cassonetto, anche 10 volte tanto.

In pratica una onesta vettura con un motore avanzato della stessa classe di pregio/utilita' del cassonetto potrebbe fare il 50-60% in piu' di km e costare la meta', del resto la honda fit che ho provato costa 12.000E in versione standard e non mi pare che possa essere meno della tonale in qualcosa (se solo tacesse!).

Negli anni i motori sono migliorati, ma le auto sono peggiorate per massa e forma. 
Potete usare il motore che volete, metano, naftone, benza ibrido, elettrico, idrogeno o a molla, ma la sostanza non cambiera' mai!

Una vettura per fare poca CO2, diciamo realmente sotto i 5 litrazzi per 100Km, non puo' essere un SUV, dovra' per forza essere con la solita forma:
Bassa
Lunga
muso basso
e per la citta' leggera

Davvero per i giornali e' uno siockko?

Davvero. per citare qualche decina di articoli sparsi, che bizzarramente spesso usano le stesse frasi C&P: 
"Le auto ibride plug-in emettono sostanze nocive maggiori delle auto a benzina/Le batterie inquinano di più/Studio T&e: i test ufficiali non sono conformi all’uso reale"

Le ibride sono uno dei più grandi bluff della storia dell’auto 

la sottostima delle emissioni dei veicoli ibridi plug-in avrebbero permesso ai principali gruppi automobilistici di evitare multe per oltre cinque miliardi di euro tra il 2021 e il 2023

Un grande bluff della transizione verde 

Più autonomia elettrica, più emissioni

 

E lasciamo perdere i giornali in odore di verdoskysmo, dico solo che parole come truffa, inganno, e parole pesantissime fanno intendere che le ibride sono il male del mondo e solo le EV sono la salvezza del mondo.

in realtà il problema non  e' delle ibride, certo le ibride come la panda 500 fanno ridere ed e' piu' uno start&stop potenziato con una 2da batteria da avviamento, le ibride diminuiscono fattivamente il consumo, soprattutto in citta', a parita' di auto e motore e persino lo S&S ha il suo perche' se e' ben fatto i risultati si vedono in citta'.

Il problema e' considerare a zero emissioni di CO2 la parola elettrico.
Zero emissioni non esiste, chi lo pronuncia e' da frustare con un gatto a 8 code uncinato usando un paio di trifase con massa terminanti con  capicorda a C di ampio diametro.

Quando si considerano le auto elettriche  a bassissime emissioni solo perche' si immagina che verranno caricate solo ed esclusivamente con fonti a bassa segnatura, di fatto molto lontane dalla realta',  ecco che per magia un panzer dai grandi appetiti come il pessimo Q8 elettrico (3 tonnellate e un design che il ford transit sembra leggiadro) vengono spacciati per ecologici anziche' essere fra i peggiori inquinatori del pianeta.

Poi, in alcune aree come l'italietta, o peggio la polonia, questi veicoli assurdi come il cassonetto per letame Q8 elettrico possono arrivare a inquinare 5 volte una berlina a benzina ben fatta.

Il gioco e' tutto li:
Per il benzina misuriamo dove si produce l'energia
Per l'elettrico non si fa mettendo cifre a caso incredibilmente basse se non zero (che fa scattare la violenza)

Ultimamente con le ibride  si usa mettere l sportellino per la ricarica della batteria.
E' chiaro che una volta ricaricata grossomodo emette CO2 come una elettrica (in italia grossomodo come una vettura a benzina) e va trattata nella stessa maniera (emissioni ZERO cervello) fino alla fine della batteria.

Ma se ipotizzi che quella ricarica:
-arrivi solo da pannelli rosa prodotti da impianti alieni in orbita geostazionaria  
-l'utente ricarichi regolarmente
ALLORA puoi avere auto  ibride (o elettriche) che fanno pochissima CO2.

O se preferite le auto elettriche vengono alimentate con energia "non vogliamo sapere come viene prodotta quella roba, sara' green per forza, no?" 

In questa narrazione Transport & Environment fa notare con fin troppe pagine, visto che e' chiaro dalla seconda dove vanno a parare, che le auto ibride con lo sportellino non caricano che di rado.

Quindi la quota che "non vogliamo sapere come viene prodotta quella roba e quindi non la conteggiamo" passa da essere predominante ad una percentuale molto bassa.
Il perche' e' ovvio:
ricaricare e' scomodo e lento.
Inoltre, fanno notare, se picchi sul pavimento il gas per fare "er di piu' " non carichi con la magia ad impatto ZERO, ma, HarG!,  con la benzina essendosi acceso il propulsore a pistoni. 

Ricaricare ne vale la pena solo se sei un ricco che lavora quando e/o dove vuole, oppure in pensione, benedetto dal bonus. Tipicamente una villetta con ampi box e pannelli.

Quindi se conteggi tutta la "ricarica" come "energia dalla benzina" e non come "energia dal carbone a CO2 ZERO" come fanno in EU ecco che per magia i numeri che cita la ricerca tornano ad avere un senso logico. 

In prima battuta il fatto IMPOSSIBILE di fare meno di 100g di CO2 per una vettura.
In seconda battuta consumi piu' ragionevoli di ben oltre 160g.

Se infatti leggiamo la ricerca che incolpa le iBBride leggiamo follie di questo tipo:

la Mercedes-Benz Classe GLE presenta il divario di emissioni reali più elevato, superando il valore WLTP del 611%...
I veicoli ibridi plug-in con la maggiore sottostima delle emissioni reali condividono tre caratteristiche: elevata autonomia elettrica, 
elevata massa del veicolo 
e un elevato rapporto di potenza tra motore a combustione e motore elettrico
...
 Land Rover Range Rover e BMW X5, con distacchi rispettivamente del 557%..... In media, questi modelli con distacco elevato pesano 2.555 kg 

questa gente non capisco dove voglia andare a parare.
Infatti parlare del fatto che un bidone come la GLE o un water come una X5 possano in qualche maniera essere sotto i 200g per km nell'uso normale e senza barare e' da stupidi o drogati.
Il passo dopo e' fare mezzi del genere


 Photo: la prossima DKW-audi-Q9 supertron con le sue eleganti forme e il leggero peso di 6 tonnellate.
Essendo elettrico il nuovo Q9 e' a zero emissioni WPRGL-STRZ-EU.

 Queste riduzioni di CO2 sono solo contabili.
Il fatto che generiamo la CO2 altrove non vuol dire che non e' stata generata.

L'unico modo vero per paragonare, in un discorso serio, la CO2 fra varie alimentazione e' parlare dal pozzo alla ruota.
A questo punto, pero', mezzo castello di carte sull'elettrificazione diventa:
"ma per quella differenza, ne vale la pena?"

 Perche' certamente abbiamo osasi di fiordi e/o vulcani che sovraproducono energia e in quelle piccole regioni piu' e' elettrico ovviamente meno CO2 fa (presente Norvegia e Islanda?).
Idem per regioni che hanno un surplus di nucleare (praticamente sono zone).

MA per tutti gli altri vanno calcolati BENE i costi di CO2, che non sono semplicemente "abbiamo il tot di green a caso", ma nel computo ci vanno sia i costi di rete, che il BK fossile per reggere i pannelli (mai visto conteggiato una cavolo di volta!) che gli altri oneri. 
Sempre dal pozzo alla ruota, con l'aggravio delle batterie (salvo vogliate farmi credere che 500-1500Kg di massa si costruiscono con ZERO CO2 anche loro)

Se lo fate, come ho provato a farlo io con dati mancanti (ovvero che sono meno di quelli reali) troverete che:
-Le auto ibride a parità di tutto recuperano poco, soprattutto in ragione del prezzo TCO.
-Le auto elettriche non vanno molto lontano nel computo, ma con costi economici di vario tipo che oramai sono stati pari ad un 4X di prezzo per le auto (molti di quei prezzi finiscono in pancia alla collettivita' e non dell'automobilista).

In pratica vietare i suv lasciando le auto "normali" permetterebbe una diminuzione della CO2 piu' sostenuta rispetto ad imporre motorizzazioni come ibride o elettriche.

Passare a vetture fatte per consumare poco davvero, non attraverso trucchi, permetterebbe di fare il 30-50% in meno nella CO2 delle auto attuali, e quasi la meta' dei SUV.

Risultati importanti, altro che bau bau micio micio. 

Perche e' impossibile che un SUV consumi poco, qualsiasi yabba dabba huhhu usiate.
Mentre e' possibile fare auto che consumano poco e facciano poca CO2 per davvero.

Il primo che si meraviglia che un bidone come la GLE, forse il peggior veicolo merc di tutti i tempi, non possa fare il consumo di una bicicletta gli consiglierei di andare dallo psichiatra e smetterla di fare inutili report del caxxo dove neppure si mette in dubbio che un armadio su ruote di 3T possa essere un idrovora energetica qualunque cosa gli fai.

TSO anche ai buRRocrati EU che pensano che "elettrico" sia sinonimo di "magia"

la vogliamo smettere con queste stronxate verdosky?

Questi giornalisti la vogliono smettere di prendere bustarelle?
Perche' e' questo o stanno dimostrando di essere scimmie inette pericolose.

 

 


 

 

 

lunedì, ottobre 20, 2025

i wanna rock!

 


 Una vignetta umoristica mi ha fatto notare che molti utenti, cotanto convinti da comprare e indossare la maglietta, manco sa cosa razzo sia l'Hard Rock.

Mi sembra tanto come l'utente del suv con 200 rate  e poi sbava guardando un'automobile che costa la meta' del suo furgoncino.
Vogliono l'eroismo, il lascito dell’epoca della grande musica, ma non sanno apprezzarla, ma sanno che era grande.

Uno che ascolta trap negli auricolari con una maglietta hard rock e' come lo stolto che compra il frigorifero con il marchio porsche o mustang. Vorrebbe l'allure di una grande auto, ma compra una duna-cross al doppio perche' fa figo cosi'.

 Come quelli che ti raccontano della loro moto, del fatto che hanno pure elaborato lo scarico per le prestazioni e poi... dopo diversi minuti quando chiedi che roba ha cosi' grande portamento scopri  hanno la lambretta tamarra massima che fa fatica persino ad andare dritta.

se vuoi una moto, comprati una moto e se vuoi uno scooter e' inutile calarci un grosso motore. 

Questa roba del vorrei ma non posso, visto che non e' neppure una questione economica, i frigoriferi e gli scooterini a scorengietta, costano alle volte piu' di prodotti di fascia alta, spesso piu' di bei ferri, non la capisco proprio.

Ma sono limitato io, se voglio del rock ascolto il rock, se voglio ascoltare musica pessima la ascolto, e vado in giro con una vettura (prezzo permettendo) che voglio.

 


 

mercoledì, ottobre 15, 2025

brionvega 1

 


 

Ultimamente, va a capire il motivo, si sta esaltando tutta l'antica elettronica italiana, manco fosse da rispettare, ovviamente togliendo le solite fantastiche eccezioni, che essendo tali non contano. 

In genere erano accrocchioni duri, spesso scopiazzati, e per dare una parvenza di qualita' andavano da un mobiliere e si facevano fare un mobiletto carino che facesse sembrare quella incerta fogna una gran figata.
 

Adesso vedo giornali e siti che cercano sempre piu' spesso di portare in parata alcune di queste vecchie glorie manco fossero marchi davvero storici, se non vi sembrano le assurdita' gia' fatte con il cibo in cui manco sembra che negli anni 30 fossimo pezzenti, ma invece mangiavamo tutti panettoni e spumantino dopo la pasta e il tiramisu'.

La nuova narrazione: oltre che fini gourmet e piu' ricchi d'europa eravamo anche dei geni nell'elettronica e maestri del design.
Bauhaus schiatta, li miGGhiori semo noi!

Come vedremo anche quando vi erano accenni di design poi non vi era il proseguao, narrando di una staticita' e rendendo chiaro che l'azzeccare un qualcosa di "carino" era piu' un eccezione che un completo workflow di miglioramento aziendale e come conseguenza, di prodotto. 

Ovviamente in tale narrazione non possono mancare quei tristi affari dei Brionvega, oggetti che erano per lo piu' tentativi di staccarsi dalla massa chiamando incompetenti del settore a disegnare oggetti funzionali.

Perché nelle cose teNNiche il design non e' fine a se stesso e una vettura non puo' essere alta e buona allo stesso tempo, salvo sia un camion da decine di T o un fuoristrada nel paltone.

Brionvega ha una storia simile a mivar : si mettono a fare radio e si accorgono che non esistono componenti cosi' si mettono a produrre anche quelli easy.

Quando passano ai TV si rendono conto di non essere in grado di disegnare un prodotto gradevole e si appoggiano a terzi specializzati e riscuotono un  discreto successo per via che la concorrenza, per lo piu' cantinari con la terza elementare, facevano impressione.

Cosi' inizia l'epopea di commissionare a gente che ha in mente altro, come le villette, di fare il design di una radio o di un TV, con lo scopo in vero "apple style" di renderlo gradevole, soprattutto alle donne. 

Il primo piu' evidente e' che la funzionalita' passa in secondo piano.

La seconda cosa e' che non riusciranno mai ad ingranare, perche' la fuori, nel mondo, ci sono aziende che stanno facendo lo stesso da anni e lo fanno con gente preparata che ha dalla sua uno studio non indifferente. Certo fanno anche loro degli errori come quelli che fa il signor Brion, ma quando non fanno errori tirano fuori dei prodotti che ancora oggi hanno un loro perché 

Brionvega una volta morto il padrone (1968) che teneva in piedi la baracca vestendo a festa dei bidoni crolla miseramente piano piano dopo un'ultima vampata (ricorda anche qui mivar?).
Infatti da allora il design e' spesso rimasto uguale o scimmiottava l'esistente.
Dopo stavano in piedi solo ad aiuti statali, tanto che poi confluirono nella REL che conflui nell'IRI che nel 1980 aveva 500 000 dipendenti, la piu' grande azienda produttiva non USA al mondo e l'azienda al mondo che perdeva piu' soldi.
L'EU non gradiva stati soviet e quindi l'IRI fu smantellata, per nostra fortuna.
Il brando ha rimbazato un po come una pallina da ping pong e ora non e' praticamente formenti (SIM2).

Il problema e' che questi bidoni avevano una progettazione scadente e sebbene se ne vedessero pochissimi, anche per una ragione di costi, erano sempre presenti nelle riparazioni.

Di TV molto belli in quegli anni ne avevamo molti, del resto non avendo tecnologia e non sapendo come farla si cercava di migliorarlo rispetto alla concorrenza facendolo "strano" o mettendolo in mobiletti molto leccati per differenziarlo dagli alti.
Si trovava un falegname, ma non un elettronico.
Infatti i tanto osannati TV brionvega all'estero non li volevano neppure regalati (perche' poi tali erano, visti che gli aiuti di stato nella fase REL alle volte superavano il fatturato).
Perche' sara' carino, ma si vede di medda e schiatta in 19 minuti.

 

Partiamo con il primo cadavere.

L'idea e' fornire, nel 1964, un TV in bianconero compatto da trasportare facile in terrazza, a spasso nella grande magione, o in giardino.


Fra poco capirete il suo design meglio delle 10.000 pagine vomitate su questo apparecchi non compreso da chi lo osanna per motivi che nulla hanno a che fare con il design parlando di design.
Se ci sembrano gli articoli dei verdosky e di vaiconlaspina avete ragione. Questi tonti che parlano di design non capiscono un ciuffolo di design


vedete lo schermo angolato da mettere per terra o su di una sedia 
la maniglia LUNGA e arretrata che va oltre lo schienale, non e' un errore (le rivisto arrivano a dire che e' piu' comodo o il movimento e' figo)
la buona compattezza del tutto e il sedere piatto,
schienale piatto ma pieno di intrusioni e spinotti per arrivare allo scopo.

Ovviamente per ottenere questo risultato va a batterie, altrimenti non avrebbe senso, e il costoso carichino e' integrato, la batteria al piombo agganciabile come andava in quegli anni.
Abbastanza furbo.
Non da strapparsi i capelli, ma comprensibile e logico.

Notate che nei lunghi articoli sbavanti il povero TV quasi mai e' narrato perche la coda e' fatta cosi' piatta, perche' i connettori sono cosi' strani, perche' la maniglia e' cosi' lunga e arretrata  e perche' i comandi sono dove sono: la batteria non e' mai citata. 
Eppure tutto il design gira attorno all'aggancio batteria di un TV estremamente mobile.

Adesso lo capite perche' il sedere e' piatto al contrario di un tv da mobiletto diventando piu' ingombrante?
Adesso capite perche' la maniglia e' fatta come e' fatta per bilanciare un panetto di piombo dietro?
Adesso lo capite perche' il cavo e' multipolare, puo' andare a 12V e ha un caricabatterie integrato?
Adesso capite perche' i comandi sono dove sono?
Adesso ci arrivate a capire il senso del design che nulla ha a che fare con un TV da mensola? 

Pero' il TV non ha successo come TV a pile, ne vidi una sola, ma diventa un classico delle cucine bene perche' frontalmente e' solo schermo, e' piccolo, solo 11", non vedendosi troppo e per il parametro WAF e' assolutamente perfetto.

Li iniziano i problemi, fra gli stipetti e' scomodo e i comandi nel posto sbagliato, del resto era previsto in un giardino,  fanno si che quando li aprivi per ripararli trovavi pure la mortadella che e' caduta dentro nelle griglie mentre cercavano i comandi nascosti. 
Inoltre il raffreddamento, gia' problematico, appoggiato ad altro oggetto (stipo, cassetta del pane...) diventa un dramma.

Altro problema e' che quel prezzo comprare un TV BN fa ridere.

Cosi', appena possibile (ricordiamo i problemi poLLitici), dapprima lo fanno a colori, in PAL, snaturandolo: 
-Il coso a colori e' molto piu' lungo, certo in cucina su 60cm di mensola va bene, ma i comandi ancora dietro sono un chiaro elemento di pessimo design.
-Perde da subito le batterie, con i nuovi consumi aumentati e le dimensioni gia' poco opportune, diventerebbe un obbrobrio, rendendo il design fine a se stesso.
-Poi aggiungono posticcio sotto un ricevitore del telecomando, che e' un poco sordo
-Poi la scart...
-Poi...
eccetera per decine di modifiche che accrocchiano il povero algol.

Per non farlo diventare enorme le "buone" notizie non sono finite: passa da 11 a 10" perdendo il 20% di schermo.

Alla fine e' molto diverso dal portatile che era, e' diventato un lungo camion dallo schermo minuscolo che non si capisce perche' e' ancora inclinato.



 che in foto fanno vedere in piccolo per non far notare che non e' molto lontano in profondità da un enorme 16" e che per accenderlo devi allungarti come un acrobata: il tasto, orribilmente arancione, e' dietro come al solito e lo spigolo del cinescopio da fastidio.
Ovviamente anche questo e' una stufetta e non e' un apparecchio longevo.

Per la cronaca e' in vendita ancora oggi ufficialmente come accessorio di arredamento non rispettando la normativa.
Perche' in 60 anni il design si e' fermato, anzi e' solo peggiorato appiccicandoci sopra alla carlona quello che non era e perdendo la funzionjalita', che comunque esisteva, di un design non eccelso na che aveva un certo senso.
Una cosa che aveva una sua idea di design, per quanto troppo ristretta, un 4to o 5to TV da trascinarsio appresso che doveva sostituire le radioline in una casa dei ricchi, diventa un catafalco senza motivo di esistere se non "ci hah na fomma diversa da qualli vveri".

Nel frattempo ci sono stati centinaia di TV piu' azzeccati che sfruttavano le novita' tecnologiche, come i cinescopi molto deflessi ed infine gli LCD, fornendo meno profondità, migliore uso e schermi grandi.
Per 60 anni brionvega hanno fatto solo questo.
Peggiorandolo pure.

Pero' e' innovativo per alcuni ignoranti.
Mi sembra l'arna: e sei subito alfista.
Compri l'algol e sei subito un cultore del design 

 

 

 

lunedì, ottobre 13, 2025

JBL PARAGON

 


 

nel 1957 in JBL, che non erano dei fuffaguru coreani, si mettono in testa di fare quella che oggi chiameremmo soundbar.

Ovviamente non essendo un cinese da 2 soldi impiegano quello che allora era il massimo che si poteva fare.

La prima cosa che fanno e' rendersi conto che una famiglia seduta sul divano non ha un solo punto di ascolto deformando la scena sonora.

 

 

quindi il progettista fa qualcosa di rivoluzionario, decide di costruire un ENORME riflettore acustico accordato con una tromba laterale che lo "illumina": la collocazione ed il funzionamento delle trombe dei medi sono orientate verso la parte centrale, curva, che si comporta a tutti gli effetti come una lente acustica divergente.

In pratica tutti sentiranno la stereofonia indipendentemente dalla posizione.

Purtroppo, non si puo' avere tutto, per poterlo dividere in 3 pezzi per il trasporto, i TW sono relativamente normali e incassati dietro ai medi.

 Le basse frequenze scendono allegre (non e' dato sapere quanto, nessuno pare abbia testato bene questo affare, ma ci sono evidenze che sotto i 50Hz ci vada allegrone con 2x 15")

non contento di queste performance, perché in JBL non erano stati ancora comprati dai pesciari, riescono a rendere il tutto che appaia molto resistivo, bisogna ricordare che siamo nel 1957 e quello che oggi fa un ampli da 500E all'epoca era una rarita' e il contrario avrebbe portato a dire che con ampli non troppo stabili (la maggior parte erano valvolari, quindi per lo piu' poco dotati) si rischiava di far sembrare pessimo un ottimo altoparlante.

Altre buone, e' maledettamente efficiente (95-96dB a seconda dell'anno), gli ampli a valvolazze erano quello che erano anche come potenza... e con 30W questo coso suona TANTO.

Non sono finite le notizie buone: optional l'ampli integrato come le bar odierne. 

In pratica e' l'apice della complessità del 1957, ed e' WoW ancora adesso fa la sua suina figura 

Ovviamente questi risultati con la tecnologia dell'epoca portava con se alcuni difettucci.
un prezzo ENORME, anche per il trasporto, oltre che la complessa forma interna

Un peso enorme, circa 300Kg

e' "grossino" con i suoi 267 cm  

i driver dell'epoca non reggono molta potenza, del resto con quelle efficienze in casa non e' che ne serva. 

Circa 1.000 Paragon sono stati prodotti dal 1957 al 1983 

Se poi guardiamo bene scopriamo pure da dove arriva il progetto e il progettista.

Richard Howland Ranger (Londra, 13 giugno 1889 – 10 gennaio 1962) 
nel 1924, Richard Ranger inventò il fotoradiogramma  radio facsimile, insomma il fax di oggi. Una fotografia del presidente Calvin Coolidge inviata da New York a Londra nel novembre 1924 divenne la prima foto riprodotta da un facsimile transoceanico 
Poi nel 1932 invento' un organo "elettronico"
Purtroppo come accadeva in quegli anni la sua furia inventiva fu fermata dalla WW2 per anni.
 Nel 1956, ricevette un premio Oscar per l'invenzione di un metodo per sincronizzare il suono registrato su nastro magnetico con la cinepresa, e nel 1957 ricevette il Samuel L. Warner Memorial Award della Society of Motion Picture and Television Engineers.
Insomma non era un 15enne che urla "UATTI!" come devono essere i progettisti di molte cose attuali.

 Quando vedi questi pezzi da 90, che oggi costano sul mercato, se in ordine, da 30KE fino a 90KE, e li valgono tutti sia per risultato che per storia, ovviamente sono un incubo da refittare, la domanda sorge spontanea:
Perche' oggi dobbiamo sentire di medda?

Certo, un marcantonio di 300Kg non ci sta in molte case, ma ricordiamo anche che nel 1957 non esistevano le casse reflex (la teoria fu presentata nel 1961, ma solo nel 71 fu pubblicata la versione completa che oggi usiamo), sarebbero nate anni dopo, non esistevano i CAD, i CAM e gli altoparlanti odierni, anche da poco, avrebbero  causato crisi mistiche.
Come e' successo che le soundbar odierne siano cosi' poco utili?

Come e' successo che un altoparlante, con i limiti del 1957, possa apparire oggi immensamente innovativo, mentre altoparlanti plurimamente raccontati come innovativi assomiglino piu' ad una fonovaligia della nonna? 

 Cosa ci vorrebbe a fare di mobiletti, con le tecniche come la CNC in stile ikea, che integrino le conoscenze di allora e di oggi a prezzo e dimensioni easy?

Forse e' piu' bello vendere al triplo del prezzo un altoparlante mono spacciandolo per multicanale addirittura... 
Del resto il peone non sa neppure che cosa vogliono dire le sigle glitter: piu'  ne sono meglio gli sembra.

Quando mi dicono che una volta non avevano certe cose mi vien da ridere, oggi non abbiamo piu' tanta roba. 

 PS
Esiste anche il cucciolo che fecero poi, il metregon


 
avrebbero dovuto poi fare una versione top, ma era troppo complesso da realizzare industrialmente.

 

giovedì, ottobre 09, 2025

Damiano, chi sarebbe?

 


 

Per una serie di coincidenze sono stato portato ad ascoltare tal Damiano David al Uchemmerda-pala (il nome che merita ha un senso letterale, come vedremo) di Assago come tassista.

La cosa comunque mi pareva una buona idea, alla fine capire come si era evoluta tutta una serie di cose e che razza di enorme spettacolo avevano tirato fuori a quel prezzone.
Certo, non mi aspettavo lo show di alto livello american style, ma le aspettative sono altine, per quella cifra il minimo accettabile non e' "fiera di paese con le casse da casa del cuGGino".

Prima di partire in quarta diciamo  non riesco proprio a capire come vada per la testa di fare dei concerti nei palazzetti sportivi e non fare luoghi specifici. 
Certo la richiesta di musica in italia e' bassa, non avendo cultura, ma un minimo, cribbio!
Non e' che sera chissa' quale teNNologia segreta: e' un capannone un pochino storto da tutte le parti con due soldi di pareti (non si cerca la perfezione di un auditorium di alto livello con pannello mobili e altre sciccherie, una decente via di mezzo)

Per via della forma, per lo piu' simmetrica e ad ellisse, se non circolare, sonorizzare quella roba e' un discreto incubo. 
Ci ritroviamo ad avere onde stazionarie e riflessi veramente rognosi.
Certo oggi abbiamo DSP e programmi di gestione ad-hoc  potenti e "facili" da usare, ma e' sempre una gran rogna, pertanto non e' facile.
Gia' il fatto che a seconda del riempimento cambi notevolmente la taratura dell'impianto vi fa capire il livello di difficolta'.
Pertanto il palco di un evento in un palazzetto sportivo dovrebbe essere gestito da gente molto skillata.

Sono seduto nei seggiolini microbici: la prima cosa che salta all'occhio e' una straordinaria quantita' di signore attempate, molte extracomunitarie.
La cosa che noti e' che sono per lo piu' basso spendenti, salvo qualche raro caso.
La vera domanda e': davvero una 40-60tenne spende big money per andare a vedere un giovin ragazzotto a cantare?
Potrei capire se vanno a vedere vasco, fa pena, ma e' sicuramente parte della loro colonna sonora di gioventu'. 
Del resto me lo vedo poco la signora media di 50 anni picchiare li cifre pesanti per il concerto di un pischiello che canta in inglese. 
Forse gli costerebbe meno affittare per una sera un escort, probabilmente sarebbe piu' appagante.

E' evidente, come in un altro post, che una fetta importante non ha pagato il biglietto come avrebbe dovuto... del resto dire di aver riempito il palazzetto, come una star, ha ripercussioni d'immagine che puo' essere conveniente pagare regalando biglietti.
Ovviamente chi rimane come pagante paga il triplo.

Seconda cosa che e' evidente e' che il palco e' molto scarno, sembra un service dell'ultimo minuto.
6 line array  messi giu' in maniera "vediamo che siano veloci da montare" e una montagna di woofer ai piedi del palco.
Perche i line array tendono a focalizzare e sono interessanti per grandi palchi, ma sono affari parecchio rognosi da tarare. Ogni fornitore infatti ha dei SW, praticamente dei CAD, per gestirli e non puoi farne senza.

Inoltre, per la dimensione delle platee, e' NORMALE ascoltare non bene: scordatevi la stereofonia e soprattutto scordatevi l'ascolto HiFi di livello visto che quello che si ascolta in fondo, davanti, o di lato sara' necessariamente diverso: 
I miracoli non esistono nonostante quello che leggete sui sitarelli pagati osannanti le soundbar MONO che si spacciano per multicanale.   

Poche luci, per lo piu' fari led, montati per la maggior parte dietro alla band appoggiati a terra.

la mia posizione e' laterale, quindi ascoltero' prevalentemente l'array di un solo lato (focalizzazione e DSP, ricordiamo). 

Lo spettacolo inizia e inizia una impressionante debacle di quelle che lasciano il segno.

Il problema maggiore e' dato dall'eccesso di volume sui manettini.
Ok e' un problema tipico del DJset italico che ha l’impiantino da 1KW e vorrebbe far suonare 100KW e allora gira il pomello con forza.
Qui di birra ne abbiamo, ma il risultato e' simile.
Quando il cantante canta senza che la ritmica suoni va cosi' cosi'.
Quando suona la batteria il suono e' tellurico, ma la voce svanisce a tratti, la chitarra elettrica la vedi che si dimena sul palco, ma non la senti.

Solo arrivati ad un brano di voce+chitarra riesci a capirci qualcosa: la chitarra e' riprodotta di medda e la voce gracchia, ma possiamo dire che almeno sarebbe accettabile ad un concerto gratuito, sebbene ne ho ascoltati molti nettamente superiori. 
Quando torna il resto della band torna tutto in una nebbia marrone.

Arriva una guest star, Cremonini.
Scusate, forse non ero attentissimo, ma la voce di Cremonini la conosco bene, faceva parte di un set che usavo per vendere gli impianti: era impossibile da riconoscere. 
Al concerto sembrava un amico che era venuto per fare il coro, le due voci non si distinguevano.
Ho saputo che era Cremonini perche' 2 persone all'uscita in coda al bagno stavano parlando: "quello, sai, era cremonini". Segno che non solo io avevo perso dei pezzi.
Cremonini era arrivato per allungare il brodo con una sua canzone, meno confusa,  ma sembrava troppo simile a tutte le altre, segno evidente che qualcosa non funzionava.

Sembra che la taratura fosse "ao'  sta a pomp tappo con un sacc di bum bum che li insupidiam"
Ma la cosa piu' assurda e' che sembrava certi ampli che sono arrivati alla frutta, ma in un sistema multiamplificato e' raro che i bassi si tirino dietro tutto il resto.
I bassi erano infatti tellurici, ma sembrava persino che non andassero a ritmo del resto della batteria e basso (che era difficile da distinguer nel marasma) come non fossero prodotti dagli stessi.
Quando partiva il rumble rumble il resto erano cacche mobili che inghiottivano tutto.
Abbassare TANTO il volume non avrebbe risolto tutti i problemi, ma almeno li avrebbe fortemente limitati.
Ciliegina sulla torta di vacca il masterista ogni tanto alzava di piu' il volume gia' ben oltre il massimo da mezza manetta. Inutile dire che quello che era gia' tragico diventava piacevole come una martellata sui piedi.
Il volume non si tocca durante l'esecuzione, cribbio!
Forse avevano anche un problema di alimentazione per avere un problema di energia sulla alte quando partivano le basse?
Beh, bastava abbassare i mantettini, tanto la differenza d'impatto dimezzando la potenza e' appena percepibile. ma il miglioramento e' colossale se hai sforato. Soprattutto con i classeD.
Fate conto che nell'unica canzone in italiano pensavo, nonostante fosse stato annunciato, che stesse ancora cantando in inglese, poi emergeva qua e la mez_ paro_ in li_ ital_.

Sembrava un treno infinito contro un muro

Bene passiamo alla parte "visual"
Abbiamo un palco che, come si e' poi confermato durante il live, e' poco attrezzato per il livello di prezzo che si prefigge.
Per fare una grande performance visual senza ammennicoli devi essere un grande artista, con preparazione da urlo e la coreografia deve essere studiata a puntino. 
Nulla di tutto cio' accade.
Nessuna coreografia, tutti pressoche' immobili.
Abbiamo un tizio che spesso e' appeso all'asta, cammina avanti indietro, spesso di lato, ogni tanto saltella, si toglie la camicia manco fosse Iggy e, bon, via con le luci psichedeliche anni 60.

Uno direbbe, ok, ma hai tanto da raccontare...
No, il suo carnet da spendere e' scarso.
Diversi momenti di stop dello spettacolo e castronerie con "Milano" sola o accompagnata da: siamo a, eccoci a, bene... e alcune filippiche sul fatto che vuole tornare con il gruppo. 
Ok, abbiamo capito che pensi di essere a Milano e lo ripeti di continuo per ricordarti che non sei a Sulbiate o a Ostia, come stai mandando un messaggio di aiuto ai companeros che ti riprendano.
Un paio di frasi del tipo "io sono figo, guardate come sono figo" chiudono le ardite pause fra le canzoni e altre pause in toto.
Capisco che i 12enni vogliano l'uomo forte che si sente figo, ma "er di più" esplicito generalmente e' uno sfigato tamarro, non un figo.
Mi ricorda tanto la tragica figura di jovanotti.

Totale delle canzoni + pause parlate + pause totali = 1h15m.
Sono dovuto andare a controllare perche' 2 canzoni parevano famigliari, con quell'audio non avrei potuto riconoscere neppure le mie preferite:
breaks like a heart di Miley Cyrus e Mark Ronson 
Locked out of heaven di Bruno Mars

Poi, dopo aver fatto finta di chiudere tutto, dopo qualche minuto torna sul palco per altri 5 minuti. 

Tenuto conto degli stop e della guest, delle cover (che ci starebbero in altro contesto) non arriva neppure all'oretta da emergente primopelo e sottolinea la pochezza del materiale, insufficiente per un concerto piu' grande di una location da 300 persone, ottimo sotto dove prima o dopo di te ci sara' un secondo gruppo che prosegue per un ulteriore ora.

Io non dico che tutti debbano fare un grande show da WoW, del resto non tutti sono bestie da palco e contemporaneamente musicisti da urlo, ma ovviamente esiste una scala fra il mostro da concerto e la sagra della salamella di Portosguazzo minore.

Qualche anno fa a NY ho sentito artisti da strada che polverizzavano questa roba, alcuni manco avevano un vero palco, pero' showavano durissimo. 
Chi suonava BENE, chi aveva una presenza decente, chi prendeva il palco, chi...  5 minuti li passavi volentieri, se avessi avuto piu' tempo anche la mezzora.
In una parola PROFESSIONISTI.

 

Questo signore si e' fatto circa 4h di concerto con i suoi 4 compari e il livello era piuttosto alto, erano una macchina da guerra inarrestabile. Ho deciso di prendere il gelato li davanti e starmene 20 minuti, erano troppo bravi, non il mio genere, ma una performance accattivante, solida e navigata. Voto 7+

In giappone non era raro vedere su di un sovrappasso pedonale (non pensate che siano come i nostri!) o una piazza dei mini concerti improvvisati (alcuni montavano batteria e tutto)  che arrivano ad attirare fan e picchiavano decisamente duro. I concerti gratuiti potevano essere anche "previsti" in una versione da piazza con camioncini delle "salamelle" acclusi. Il valore si impennava.

Questa gente con uno sgabello, una chitarra e un microfono fanno show, perche' nell'ambito valoriale, sia esso musicale o di palco, qualche numero lo potevano fare. 

Il concertino del cugino del gestore della festa dell'unita' di David mi ha profondamente intristito.
Perche' se questo, come alcuni giornaletti (satirici?) dicono, e' un grande nel panorama italiano... siamo foxxuti.
Un grande artista?  
A quel punto non saprei come nomenclarlo, come chiamare gli artisti veri e attenti al proprio pubblico.

Certamente il fatto che un 12enne oggi che ascolta da un telefono o da una supposta BT poteva sembrare non tanto pessimo, magari e' abituato a vedere i video su di un 3" e quello che non nota il cervello per sua natura migliora. 
Ma qui la roba che non funzionava era tanta.

Magari in studio mr David e' bravo, magari le canzoni sono bellissime, ma se ha messo cosi' poco dentro al concerto permettetemi di dubitarlo.

Certo che il service magari non lo senti mentre performi, ma dovresti avere delle persone che verificano, ma le scarse performance sul palco non hai bisogno che le spieghi qualcuno; sai perfettamente quello che stai facendo.
Per mettere su uno spettacolo, di quelli che non vagono 3E di ingresso salamella inclusa, un minimo di coreografia doveva studiarla ed e' evidente che non lo ha fatto.

Cavolo persino artisti talentuosi si inventano qualcosa, si sa da 100 anni. 
Non e' una gran novita'

Vediamo che anche nel 1956 jerry lee lewis mentre suona il pianoforte qualcosa inventa.
Non potevi certo fare 2 ore di concerto con uno seduto al piano che cantava dandoti la schiena, no?
sarebbe irrispettoso

The killer aveva imparato un modo un pochino energico di suonare il piano, lo show era garantito :-)

Diciamo che se fossi stato da solo dopo l'inizio del secondo brano al pala, che confermava il disastro, me ne sarei andato. 
Non e' la prima volta che lo faccio e l'ho fatto anche per un concerto che probabilmente e' costato 10 volte questo, ma, purtroppo, era migliore.
E' il motivo per cui da anni non vado ad un concerto, in Italia la fregatura galoppa, dopo un paio di fregature poi ti stufi.

Del resto a molti "artisti" appena sanno tirare 2 accordi sembra loro di aver raggiunto il top e smettono di evolvere.
L'industria musicale italiana ovviamente prende quello che trova e ogni anno ci propina i nuovi "talenti", perche' ovviamente nessuno e' piu' emergente, mancando la polpa appena non sbavi cantando o riesci a tenere in mano una chitarra senza usarla come pala diventi automaticamente "er topp".
Ovviamente devi essere "amico", Cecchetto e' garanzia, anche se questa volta non ha colpa.

Nella realta' qualcuno in italia e' veramente bravino, ma, come accade per i laureati STEM, fa un fugone verso l'estero dove non solo prende altri soldi, ma riescono a distinguerlo dalla fogna. 
Oppure va a fare l'impiegato visto che non deve sgomitare con dei signor nessuno: meno sbatti.

Voto dello show 0-.
Oggi non si puo' fare di peggio, neppure sotto acido. 

Non so per quale motivo perverso dopo il concerto mi e' venuta l'improvvisa voglia di ascoltare  Going Under  e My Immortal degli Evanescence, forse la pulizia con la voce ultradettagliata e potente che si staglia sopra il resto.

 

Notarella della location
il palamedda e' ovviamente poco connesso, certo abbiamo (incrediBBile) una metro, ma se non sei in rotta e' poi impossibile poi fare il cambio per altrove che non sia la zona ristretta servita dalla stessa piccola e minuta MM. 
Diciamo che lo puoi raggiungere con qualche fatica, ma poi non torni. Sempre che nel frattempo non ti abbiano rapinato.
Certo non e' colpa del palazzetto, ma delle interconnessioni mancanti, pero' e' il risultato se devi andare ad un evento serale.
Giusto per capire la debacle san G  informa che all'uscita i mezzi ci avrebbero messo quasi 6h, 15 minuti in meno che andare a piedi.
Altro motivo per cui la musica vende poco, ve lo vedete un 15-17enne (o un maggiorenne che non ha i soldi di un euro59-bis-ter da 30 stipendi?) che si spara 6h a piedi per andare ad un concerto? 
Anche fosse molto piu' vicino, diciamo 10 minuti in auto, non ci puo' andare se non accompagnato dal genitore che puo' non avere la possibilita' di.
Del resto aver trasformato le stazioni in zone in mano al crimine e' qualcosa che il palazzetto subisce.

I bagni sono ovviamente strutturati per una partita di basket, ci sono molti tempi morti e perdere 2 passaggi di solito non e' un problema.
Inoltre, in italia, i fan sportivi sono prevalentemente maschi.

Cosa capita in un evento del genere?
1) i momenti d'uso sono solo 2 concentrando le necessita', ovvero gli slot devono essere di piu'
2)  le signore, in maggior numero e che abbisognano di piu' slot, invadono i pochi bagni praticabili degli uomini con code strong.
3) i bagni non vengono puliti durante ritrovandosi con, letteralmente, cascate di medda in diversi slot, scenografiche quanto orribili,  di certo da scimmie di passaggio dalla grande operosita', ma del resto non siamo di certo nel primo mondo, lo sai.
4) trovi il 50% degli orinatoi fuori uso, cosa che, visti i punti precedenti, causa code assolutamente inutili (e gli slot occupati-smerdati non aiutano).
Inoltre per un concerto il palazzetto non e' il massimo per decine di motivi, oltre a quelli citati in precedenza, che lascio a voi pensare