giovedì, ottobre 02, 2025

freedom flotilla

 


Mentre un massacro si sta svolgendo in quel di gaza, per un attimo lasciamo perdere le contorte motivazioni, un allegro circo racconta di voler approdare in quelle ridenti spiagge a prendere il sole.

ovviamente hanno, come tutte le attivita' dei personaggi mediali, un ampio spettro di presenza online. 

Perche'? 

Qui bisogna fare un pochino di analisi e deridere i nostri giornalisti. Sai che novita'.

I giornali infatti raccontano la maledetta bugia, del resto il sito italiano e internazionale della freedom flotilla raccontano cose diverse. 
E gia' ci sarebbe da ridere.
Secondo il sito italiano  Freedom Flotilla è impegnata nell’organizzare una missione via mare per portare a Gaza 5.500 tonnellate di aiuti umanitari 

Questo, per i nostri giornali e' lo scopo dell'ammasso di strz che animano la flotta.
Secondo alcuni giornali queste tonnellate sono 400, 550, 40, 50, 40, 600, 5000... eccetera. 
Cominciate a vedere il problema?

Ammettiamo pure che queste 44 barche che sono in giro da esattamente un mese abbiamo queste fantomatiche 600T di aiuti (spero piu' che altro acqua e gallette).

Vi faccio una domanda.

Questa e' la foto che mostrano

Roba che per un mese di navigazione grossomodo non ci stanno le derrate dell'equipaggio.

il 90% delle foto da lato mostrano sempre la stessa barca

 

 Lo date anche a me un motorsailer da ricchi?

Qualche tonnellata ci sta sul motorsailer, ma di certo non sono 400, al massimo 4.

Ricordo che le barche sono ripiene di persone e carburante (mai le vedi avanzare a vela in foto) 
Per un'avventura del genere devi avere molta acqua a bordo le barche piu' piccole sicuramente hanno a bordo taniche e simili.
Puoi non lavarti, ma per bere e mangiare, non sembra, ne va comunque via parecchia e alcune parti del corpo, soprattutto se non sei piu' nei 20, ti conviene lavarle. 
E comunque non tutti sanno lavarsi i denti con mezzo bicchiere di acqua (provare per credere) che in un mesetto sono sempre intorno al litro o smettere di farsi la barba (in mezzo al mare puoi usare la salata, ma poi devi risciacquare molto bene, in barca preferisco lasciarla crescere, sai che rottura altrimenti.
Certo si sono fermati nei porti diverse volte, ma il grosso deve esserci se non vuoi avere problemi.

Giusto per capirci: dopo aver allertato tutti che facevamo una tratta senza porti una coppia ha deciso che a loro non fregava nulla e si sono fumati da soli oltre una tonnellata d'acqua (su 2T della barca da 22m) in 48 ore. Cosi' per 10 giorni abbiamo spento le pompe in navigazione, dopo essere tornati in porto fra i mugugni (la colpa e' dell'equipaggio, non delle scimmie).
Oltretutto in navigazione va roba ovunque, ma loro si credevano furbi per farlo di nascosto: ma io ho caldo!
Vi assicuro che limitare i consumi e' durissimo con chi non e' avvezzo, e in questo circo di showman e primedonne dubito molto che siano in grado.

Soprattutto sulle barche piu' piccole, diciamo dai 12m in giu', e' un dramma dove mettere in necessario per l'equipaggio. Figuriamoci portare tonnellate di "aiuti"

Ma la storia non e' finita.
Immaginiamo per davvero di arrivare con 600T di aiuti in porto, non sarebbe pratico uno barco in spiaggia, salvo di avere mezzi idonei. 

Cosa abbiamo?
abbiamo una metropoli di 70 Km di larghezza

 

con meno mezzi dell'italia.

Salvo che abbiano accordi con il governo locale, che mi dicono inesistente, o qualche organizzazione risiedente sul territorio, di quelle con ampia logistica (DHL, TNT o le poste?) cosa fai?
Le sbarchi sul molo e poi speri che "Abdul" sappia che sei arrivato, si faccia 35Km a piedi fra le viuzze catastrofate e porti 30 litri di acqua e 10Kg di gallette a moglie e figli per altri 35Km?
Ovviamente evita i proiettili di Hamas e quelli israeliani con mosse degne delle fantasie di Neo, ma con 40Kg di pacchi addosso.

Perche' io, sinceramente, non vedo su quella barche un furgone per le consegne blindato.
Non vedo neppure elicotteri da trasporto che potrebbero lanciare quella roba all'americana (che alla fine e' tanto folle che ha un senso).

Portare "roba" in porto e' il minore dei problemi. 
Se non li distribuisci non sono aiuti, sono una presa per il gnao.

E' evidente che qualcosa non quadra nella narrazione.

Vediamo il percorso.


 

 Si parte da barcellona, dove si fa sempre casino, si fa un po di disco a palma, si fa un picnic davanti alla tunisia, si fa vacanza in tunisia, poi in sicilia, poi a creta (o in grecia), e poi si arriva nel golfo.

Si noti che sono stati toccati soprattutto luoghi turistici. 

Mentre scrivo sono a 400Km dall'obbiettivo.

Ancora le leggende narrano che hanno avuto "attacchi" che ovviamente "ha stato israele". 

Vorrei fare notare una cosa.
Israele ha un esercito fra i migliori e piu' attrezzati del pianeta. 
Gli "attacchi" sono piuttosto ridicoli.
I primi 2 sono stati compiuti a 400m dal porto di Sidi Bu Said, una ridente e molto bella cittadina turistica.
Ci sono i video di una bella fiamma, un poveretto era praticamente davanti alla fiammata e... nulla.
Tenete conto che qualsiasi fiamma libera sono problemi in barca, soprattutto di barche in legno o, peggio, in plastica. Non e' un caso che il lupo di mare usi la pipa se proprio deve.
In questi casi nessun danno.
Cavolo hanno usato, un petardo omologato?
I droni per le riprese fotografiche (generalmente esacotteri) hanno batterie che sono molto piu' violente se prendono fuoco.

Altro "attacco" pare sia un raudo con attorno del peperoncino. "stato a drone israele"
Sarebbe piu' semplice mettere una piccola cartuccia nascosta che azzeccare con un drone nel buio un imbarcazione.
Esattamente a poppa, precisione millimetrica per non rovinare neppure una scarpa all'equipaggio, in quel momento altrove (sotto coperta e nel pozzetto centrale). Dicono che si e' rovinato lo strallo di poppa.

Nell'imbarcazione, stando al video, ha un pozzetto centrale e 2 alberi, pur essendo piccola, forse un 9-10m, e il pozzetto avanzato.
Si tratterebbe di far esplodere sullo strallo un petardo senza che pezzi di drone possano raggiungere l'equipaggio a meno 3m ci distanza dando per contato che non stiano manovrando la vela o pisciando en plain air.
Direi che e' piu' facile nascondere sullo strallo, magari di quelli dotati di baloon per trasformarli in antenne dove non si vedrebbe proprio,  il pacco dono... magari per fare un pochino di show.


Giusto per capirci.
Se io dovessi fare un azione contro questa massa di circensi arriverei sotto le imbarcazioni di notte con un respiratore a recupero (non fa le bolle), un po di alghe tritate, del pongo, un trapano e cacciavite elettrici il giorno della partenza.
nei giorni seguenti avrebbero una decina di piccoli problemi molto significativi per cui la flotta dovrebbe portare quelle barche in porto e sollevarle.  
2h di lavoro per danni a tuono con timer.

10 barche fuori uso, con problemi scaglionati nel tempo, in navigazione, per un azione che non e' del tutto chiaro se e' sabotaggio, danneggiamento o incuria.

Certo meno evidente, ma il fatto che puoi pensare che ti possano colpire in navigazione, con l'idea di un eventuale torma di sabotatori a bordo, diventa pesante.

Le barche vivono in un ambiente molto ostile, e quelle moderne se ne fregano un pochino, la plastica e' meravigliosa (ma la greta, non dice nulla?), questo fa si che COMUNQUE ci sono decine di punti di rottura assai rognosi.
Moltissime barche da diporto, ma non solo, sono affondate per piccolissime cose. A centinaia all'anno.
La cosa piu' pericolosa in una barca a vela, per esempio, non e', come molti pensano, l'attrezzatura di governo,  lo scafo, le vele eccetera, ma il cesso: un enorme e potente problema che tutti i lupi di mare vorrebbero sbarcare (qualcuno lo fa veramente) e lasciare a marcire sul molo.
Inoltre e' spesso guasto: pensate al sinistro da ZTL che non ha piu' il water e deve farla sporgendo il deretano fra un candeliere e l'altro (i candelieri sono quei bastoni verticali che formano il "parapetto"): il giorno dopo e' a casa!

Tanto per capirci: molti incidenti, che hanno spesso portato alla distruzione della barca, sono avvenuti per "miglioramenti" dei proprietari convinti che l'acciaio inox sia migliore del ferraccio. 
Basta veramente poco per affondare, distruggere, o rendere ingovernabile, una barca 

 La domanda quindi diventa: Davvero israele ha mandato costosissimi droni da migliaia di km di distanza per lanciare un raudo quando basta una rete da pesca smarrita per mandare in crisi mezza flotta?

Davvero davvero "a stato Israele"?

Saro' cattivo, ma a me sembrano piu' effetti speciali per rafforzare l'idea che il circo sia nel giusto.

Ma la cosa piu' ridicola e' far scortare queste scimmie dalla marina militare.
Sono senza parole: uno vuol mettersi sulla traiettoria di proiettili e bisogna salvarli.
 

Vorrei inoltre ricordare un fatterello accaduto 15 anni fa, 2010.

Nel solito momento catartico la freedom flotilla era gia' li a rompere le scatole, solo che l'evento "goccia che ci ha fatto travasare i co" non era ancora da divenire.
La fottiglia a vela viaggiava con le loro barchette (diciamo navi a nafta) ecogreen.




 anche in quel caso con la scusa di portare 5500T (per lo piu, va a capire perche', cemento) di roba a gaza. All'epoca esistevano delle reti che lo facevano, era inutile portare quella roba in porto.
Salvo voler rompere gli zebedei.

Il problema, come vedete dalla foto, e' che un bel pezzo di sovvenzionamenti erano turchi, come turchi molti dell'equipaggio e le navi.
I turchi sono convinti che la palestina sia roba loro, tanto da issare la bandiera del paese.
Cosi' salgono in 600 sulla nave (600 persone che per giorni stanno su quello scatolo in nome di una palestina turca?)
Mi chiedo poi cosa avrebbero fatto giunti a destinazione. Forse piantavano la bandiera sul molo ubriacandosi?
600 persone, pensate che caos

La guardia costiera per evitare casini cerca di ostacolare la nave turca, che non si lascia intimidire.
Il marconista spara cazzate  "Torna ad Auschwitz!" e simili.
Sale il primo commando sulla nave, ma non si trovano davanti degli attivisti, ma gente attrezzata pronta per fare danni con maschere antigas, spranghe, fionde, giubbotti antiproiettile e via dicendo. Probabilmente anche armi da fuoco, anche se non e' chiara.
Sparano proiettili di gomma ma 3 del commando vengono rapiti e gravemente feriti e un quarto se la vede brutta.
Ovvia la conclusione con 10 morti dopo che i commando si sono incaxxati e sono saliti in quantita' adeguata sulla nave.

Si noti che le navi sono state restituite, ma, qui e' la cosa bizzarra, 4 navi non hanno proprietario.
Tre delle navi di proprietà turca furono restituite incondizionatamente. 
Due delle restanti quattro navi sono state rivendicate, ma la prova della proprietà non è stata fornita (ovvero non esistono fatture, che per un affare del genere e' piuttosto ridicolo). 
Nessuno ha rivendicato la proprietà delle restanti due navi e non si riesce a risalire alla proprieta', cosa davvero molto strana visto che non sono aggeggi da 500E senza targa come le moto elettriche.

Vien da pensare che non era una scampagnata, ma fosse un tentativo grossolano di avvicinamento da parte di un entita' turca alla palestina. 

Inutile dire che da allora i rapporti fra Israele e la Turchia si sono fatti "un pochino" tesi.

A questo punto il fatto di aver partecipato ad un raid di una nazione contro un'altra, causato un caso diplomatico pesante, dopo 15 anni nessuno ricorda piu' della questione?
Voglio dire, vai a fare er dippiu', che cosa scegli come supporto: 
A) alpitour?
B) Un'associazione in odore di 007 turchi?

Ma, soprattutto, oltre a fare show per incrementare il proprio ego e i propri social, cosa serve?
A creare un altro incidente, del tipo che manderanno un traghetto di 100m a parasi davanti sfasciando un po di prue? 

Se arrivano dei proiettili sottocosta, non e' detto che i residenti a Gaza siano tutti amici degli imbecilli a bordo, "io so, stati i ebbei" 
E' una zona di guerra, se li fermano, anche con la violenza, avranno risparmiato vite.
Salvo credere che appoggiando il piedino della Greta e del presidente ARCI sul molo, per magia, tutti i fucili tacciano.
Stiamo scherzando?

Non a saso l'USB (Urca, Siamo Beoni?)  ha dichiarato che faranno altri scioperi se non arriveranno a terra. 
"Se bloccano la Flottilla sarà sciopero generale"
Forse se fanno un altro sciopero sara' da rivedere il TSO che in questi casi deve prevedere l'internamento coatto.

Il problema e' comunque il trasformare una cosa tragica e violenta in quel tono da yoyoturper e caxxari festanti che animano la discussione come se non fosse seria.
La risonanza mediatica data a questo branco in festa.
Vorrei anche che si leggesse bene il disclaimer del sito internazionale, che ovviamente i giornalisti e perfino chi e' sulle barche non ha letto e che raccontano bene un messaggio che riassumo: 
la missione non è portare aiuti, ma forzare il blocco navale israeliano con la forza (tanto se siamo famosi nun ce toccano) per una azione dimostrativa davanti a tutto il mondo.

dal loro sito su "cosa facciamo":

 "1 Sfidiamo il blocco Navigando verso Gaza, affrontiamo l’assedio illegale di Israele"

Non vedo una missione umanitaria, ma una presa di posizione contro israele, e siamo forti, noi SFIDIAMO

"2    Noi aumentiamo la consapevolezza In alcune missioni precedenti, le nostre navi Flotilla hanno visitato i porti lungo la strada per Gaza, dove abbiamo tenuto eventi pubblici per informare le comunità sul genocidio di Israele"

Israele e' kattivo. 
Dobbiamo spiegarlo con feste e microfoni.
Per carita', non e' stink of saint, nepur da lontan. 
Ma non e' una missione di aiuti.
e neppure l'organizzazione, abbiamo visto, e' "saint on earth"

3  Sfidiamo il blocco nei tribunali – Gli sforzi legali sono una parte fondamentale della nostra strategia.   

 Non vedo una missione umanitaria, ma una presa di posizione contro Israele, una SFIDA.

 4 Le nostre missioni sono lanciate su richiesta dei gruppi della società civile a Gaza che cercano una maggiore attenzione internazionale sull’impatto devastante del blocco di Israele e del genocidio implacabile. Collaboriamo con partner locali come We Are Not Numbers

Ancora una volta non vedo nulla di cio' che raccontano i ns giornali 


5)    Offriamo speranza e ispirazione – Stando in piedi con i palestinesi, specialmente quelli assediati a Gaza, inviamo un chiaro messaggio: non siete soli.

Servizio pubblicitario
 Non vedo una missione umanitaria, ma una presa di posizione pro Gaza.

Ma in realta', se notate, ancora oggi il gioco e' molto seguito e rilanciato da Anadolu Ajansı (un'agenzia di stampa di proprietà del governo della Turchia) che fa intendere che tutto il mondo sta protestando, da un mese, con le barchette.

Ma, alla fine, qual'e' il vero scopo di questi?

Non evidenziare il problema della palestina, non penso che se ne sia parlato cosi' tanto e, soprattutto,  mai l'opinione pubblica e' stata cosi' tanto contro gli israeliani.
Per 30 anni gli arabo-palestinesi erano una spina nel fianco. 
Nessun arabo voleva averci a che fare, ma li tollerava perche' rompevano le scatole agli "ebrei".

Gli arabo-palestinesi stavano sulle scatole a tutti, tranne a qualche sinistro che urlava, senza comprenderle, parole come sionismo e sparando frasi come "siamo con arafat", ovviamente indossando lo scialle tipico (Kefiah) come novello fedayyìn mentre prendeva il bus per San Babila.  

Oggi, mi pare, non ci sia bisogno di pubblicizzare la cosa, i giornali e i feed sono talmente pieni della cosa che e' come scendere a spingere una vettura che corre in autostrada.
L'immagine di un bambino aperto in due "tira" molto piu' di un gruppo di clown che vanno in vacanza.
Perche' di fatto sembrano dei fattoni di sinistra con il cannone in bocca, ci manca solo la chitarra, il fuoco sulla spiaggia e bella ciao, e siamo a posto.

Quindi l'unica cosa per cui la freedom flotilla sembra avere un senso e' invece andare al traino di quella vettura che corre in autostrada, oramai il sistema del traino, vedi lucarelli, e' diffuso e ha molte forme grazie ad una pervasivita' delle notizie che prima non esisteva.
Anche solo 20anni fa la freedom flotilla sarebbe stata un accenno da qualche parte, schiacciata negli spazi limitati dalle notizie "importanti" come i bambini di cui sopra, un bonus o qualche polpaccio sudato di uomini in mutande che corrono sui prati.

Anche questa la possiamo archiviare con il titolo:
alla ricerca di visibilita' a qualunque costo, morti di f, ops, di popolarita' (o forse di entrambe).

Ma i giornalisti esistono ancora? 


Infine due postille.

Vi e' un insistenza costante, anche nel simbolo fatto con vele di prua, che loro VELEGGIANO.
Qualsiasi video e foto che ho visto stanno andando a motore, non vi e' nulla che suggerisca che vadano a vela.
Anche il loro plot del traker indica che non bordeggiano, quindi vanno a motore.
Il senso di questa cosa?

Chi paga questa roba?
Da mia esperienza personale chi ha i danari per comprar una barca e stare a spasso un paio di mesi con connessione sat continua e carburante a iosa generalmente si fa un cu... cosi', ovvero non ha 2 mesi da spendere.
Chi paga questa roba?

  

9 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di minorati psichici: domani sciopera l'intera italia, capitanata dai giovani che si gratteranno allegramente le zone posteriori in università. Tutto questo per la buffonata di questa flotilla, del resto si sa che le guerre si fermano solo se i ragazzi italiani si danno al nullafare, e gli adulti li copiano - o sono i ragazzi a copiare dagli adulti? Beh comunque sia avanti tutta a tutto gas facciamo un passo indietro al giorno e conquistiamo il dirito a essere gli ultimi degli ultimi degli ultimi, quando con poco sforzo e un pochino di coesione potremmo essere il top dei primi!
Per inciso, sul metró davanti a me due ragazzi con la sciarpa della roma festeggiano, finalmente leggeri, liberi e sistemati, la vittoria. Ora sì che la vita è risolta. Poi ti chiedi perché siamo falliti su qualsiasi fronte. La risposta è qui.
Buon fallimento a tutti!

Martin ha detto...

Condivido quasi tutto, solo un appunto: "Gaza 5.500 tonnellate di aiuti umanitari" quella era la missione precedente 2024. Non so poi come evinci il 600T, ma poco importa... Quelle imbarcazioni sono piccole (ketch a due alberi da 60 piedi quando è tanto, le altre sembrano di serie, tipo Oceanis da nolo we in barca in grecia). L'unica nave che sembra portare qualcosa (ma non dicono cosa) è la nave SAR di Emergency.
Intanto, in italia, i loro amici stanno devastando il poco che rimane della rete ferroviaria italiana

CeboCappuccino ha detto...

Non riesco a capire perché si debba scioperare, soprattutto contro i servizi pubblici come le ferrovie. Ritengo offensiva all'intelligenza umana e alla sua batura dello sciopero.

Scusate per il complotttismo, ma secondo me stiamo subendo troppo influenze politiche esterne e queste persone sono finanziate in modo da incitare questo atteggiamento, sennò non riesco a capire di questa grande protesta.

Anonimo ha detto...

*natura dello sciopero

Celso ha detto...

Ci fosse una modalità di sciopero che "danneggi", tra molte virgolette, i potenti, invece di rompere solo ed esclusivamente le scatole ai lavoratori e alla gente comune...

Scommetto che i politici e i sindacalisti di vertice se la stanno ridendo a crepapelle...

Anonimo ha detto...

Vorrei fare un'altra riflessione.
Sta avvenendo un rapido aggravio della morale, non dei singoli cittadini, ma ormai di intere istituzioni, una tonnellata alla volta.
Questi buffoni falliti, che scioperano in nome di eventi che non li sfiorano neanche lontanamente, stanno mandando alla rovina un Paese già nella fossa.
Parlo di eventi che non li sfiorano neanche lontanamente perché una nazione che ANCORA HA tutti i mezzi di sussistenza incluso il superfluo da buttare via, parlo di sprechi alimentari, gratta e vinci, alcool, consumismo e altri tumori dell'anima, NON PUO' PARAGONARSI ASSOLUTAMENTE con chi a Gaza sta vedendo familiari ammazzati ogni giorno, amici, parenti e concittadini tricidati ogni giorno mentre le navi fanno finta di portare aiuti umanitari.
L'italia vive nei Caraibi del benessere sfrenato, a confronto di questi poveri disgraziati, e il lato marcio di questo benessere è che può PERMETTERSI DI SCIOPERARE alla facciaccia loro, come se paralizzare l'Italia servisse a cambiare qualcosa. Serve SOLO ed ESCLUSIVAMENTE ad inneggiare all'ennesima religione, che potrebbe essere la propria squadra calcistica, il veganesimo, l'animalismo, qualche altra idiozia ridicola in nome della quale, appunto, i buffoni falliti, devono fare baccano.
Oggi si tifa per flotilla.
Domani ci sarà qualcos'altro che NON CI SFIORA NEANCHE LONTANAMENTE in nome del quale paralizzare l'Italia.
Siamo obiettivi e razionali: non si sciopera neanche più perché qualche capostazione o autista di bus viene malmenato o sottopagato o mobbizzato o trattato male IN TERRA NATIA ma si sciopera per sbeffeggiare realtà che, funzionalmente, non modificano il funzionamento del Paese.
Per quanto disgustoso dd esecrabile sia l'olocausto che si sta consumando a Gaza, non si può dire che questa tragedia rallenti i treni italiani o mandi a fuoco qualche bus atac per mancata manutenzione o creei mobbing per i macchinisti trenitalia. Scioperare per Gaza, purtroppo, non cambia la realtà di Gaza ma peggiora infinitamente l'Italia.
Esempio banalissimo: in questi giorni di freddo, maltempo e vento crescente, aspettare 2 ore un bus in strada perché lo sciopero incasina tutto non fa bene alla salute né fisica né mentale: oltre al tempo perso e all'eventuale ritardo sul lavoro, tutto questo stress fa male e costerà sulla collettività, che sarà più stressata ed ammalata anche di influenza. Quando si sta a casa con la febbre, perché purtroppo ci si è ammalati aspettando 2 ore un bus, i danni non li pagherà Gaza bensì noi.
A me preoccupa abbastanza questa brutta piega che sta prendendo la Nazione, scioperare a oltranza per motivi altrui. Siamo sempre più asini che ragliano meccanicamente perché qualcun altro ci ispira, abbiamo perso di vista il nostro pragmatico senso pratico dell'andare avanti.
Spero di essere contestato.

Gate-All-Around ha detto...

Anche i dipendenti delle aziende a controllo statale sono finanziati da potenze straniere per il quotidiano impegno profuso?

Gate-All-Around ha detto...

Dipende. Per Gaza non si può far nulla. Israele produce e vende sistemi di spionaggio. Avrà a disposizione tanto di quel materiale, anche non necessariamente compromettente, ma sufficiente per produrre disinformazione.
Per altri ambiti basterebbe dire tutti insieme, gentilmente:<>.

Gate-All-Around ha detto...

Manca l'ultima frase. Riscrivo:

Per altri ambiti basterebbe dire tutti insieme, gentilmente: "No grazie!".