giovedì, ottobre 31, 2024

la tristezza

Cosa puoi dire di un prodotto che viene prodotto ovunque, con un procedimento tedesco, e' sovrapponibile e riesci si e no a mantenerti solo grazie a incentivi statali?

Quale grande strategia di marketing puoi pensare con la mente intorpidita dal latino?

Ecco che l'italiano imbottito di liceo guarda il passato e riproduce una scena di poverta' contadina non dissimile da quella che penserebbe Gentile nel primissimo 1900.

 


 il nostro e' meglio degli altri!

Perche'?

Perche' e' meglio.

Il nostro cibo e' sempre meglio.

Immagino il successo all'estero.

 

lunedì, ottobre 28, 2024

F1 e idiozie

 


 

Ben Sulayem punta il dito contro le parolacce nei team radio:
"La F1 non è rap dove si usa la parola con la 'c' molto spesso" 

Oramai i poveri (assai ricchi) piloti di F1 devono gestire una infinita' di manettini e porcherie e mentre lo fanno ogni istante del loro lavoro e' analizzato da telecamere.
Non solo fuori dall'auto
Sopra l'auto
Dentro l'auto
Sulla faccia
(manca solo l’inquadratura dello sfintere per poter giudicare quanto il dato accadimento  ha fatto caxare addosso il pilota)

Provate ad immaginare se nel vostro lavoro SEMPRE siete inquadrati e vagliati da 4 o 5 telecamere contemporanee.

Adesso provate ad immaginare che mentre lavorate anche tutte le chiamate ai colleghi e fornitori vengano mandate in mondovisione.
Comprese quelle in cui "redarguite" la tizia che ha passato lo straccio dei pavimenti sul vostro monitor eizo nuovo di pacca disintegrandolo (successo qualcosa di simile).
Immagino anche la scena di un meccanico che deve leggere un etichetta lorda mentre e' sotto una vettura oleosa e lo comunica al collega.

Il presidente della FIA ha spiegato di aver chiesto ai vertici della F1 di ridurre la quantità di linguaggio scurrile trasmesso in tv riguardante i team radio

la cosa strana e' che Sulayem ha studiato all'American University di Washington, DC, e si è laureato con un Bachelor of Commerce, capiamo che avra' modi raffinati, ma sa anche come un rallysta bestemmia visto che era un pilota.

Caro stolto, dobbiamo distinguere tra i PRESENTATORI che di lavoro parlano mentre sono comodi in poltrona e il fatto che avete deciso come dei coxlioni di mandare in audio le comunicazioni PRIVATE di uno a 300kmph che sta perdendo i freni e chiede perche' non riesce a frenare.
Come dovrebbe parlare un pilota che ha perso i freni:

Cari colleghi ai box, mi si pone la triste necessita' di informarvi, con mio grandissimo disappunto, che la vettura a causa di un guasto non risponde piu' ai comandi del pedale del freno e per tanto sto rischiando di rendere l'anima al Dio che piu' vi aggrada.
Nel contempo e' certo che codesta sudata competizione e' persa.
Porto fra me e me il mio estremo disappunto della situazione.


mercoledì, ottobre 23, 2024

il contesto e il pensiero politico

 

 

La mia idea di politica varia a seconda del contesto.

Per chi mi segue da tempo sa che sono ateo e prendo posizioni che possono essere classificate "altri" dagli ignoranti di destra che di sinistra, non a caso mi prendo sia del comunista che di quello di destra, ultimamente viene declinato spesso in fascista, poi non ditemi che la propaganda non esiste.
Per me che considero i fascistoni una massa di stolti, i comunisti italiani i fascisti del dopoguerra e quelli della destra italiana una massa di casualita' nonosense, capite che quando vengo raggiunto da tali epiteti posizionali mi fa piuttosto ridere.

La mia concezione di politica e' un sistema, di leggi, norme e stato, che renda equo e facile vivere, ovvero la famigerata ricerca della felicita'.

Il problema e' cosa si considera con quelle piccole, ma complesse, parole: EQUO e FACILE.

La fregatura e' che per un singolo EQUO e' facile, in pratica cio' che desidera.
Quando le persone sono 2 o, peggio, una comunita' comincia a diventare una parolina che nasconde una maledetta fregatura sempre piu' ampia mano a mano aumentano i numeri.
Diventa una parola che implica altro come
imparzialità
equilibrio
giustizia
dare e avere
prezzo...

Insomma... il mondo.
Tanto che l’equità e' un concetto astratto non inquadrabile meccanicamente.

Nel mondo reale per me la giustizia statale e' rappresentata dall'equita' un semaforo.

Il semaforo stradale e' il caso piu' semplice e immediato dell'equita'.
Chi si becca il rosso riceve una punizione, un divieto a procedere del proprio desiderio di andare avanti verso la meta FAVORENDO nel contempo "altri" a proprio discapito con il verde.

Se ben regolato nei tempi il semaforo offre impedimento e favori a tutti nelle medesime quantita'.
-Un semaforo posto dove non serve, dove non vi e' traffico, e' una sovraregolazione del mercato che da punizioni non necessarie.
-Un semaforo che rimane solo rosso blocca il traffico.
-Un semaforo mancante in una strada incasinata fa altrettanti danni.

Lo stato, per me, deve essere un supporto e un semaforo.

Faccio questa lunga premessa per dire che certi discorsi sulla questine poLLitica, intesa sulla rotta migliore da tenere, se piu' a sinistra o destra, non frega nulla.
Certo che essendo l’Italia molto a sinistra da sempre, basta vedere quanta parte del PIL e' gestito dallo stato, in un tentativo di statalizzare tutto con il controllo centralizzato un cambiamento potrebbe essere interessante.
Ma non perche' io sia di destra, semplicemente perche' questa ricetta non ha funzionato molto bene per noi. Ci sono dati a cannone del fatto che l'italia non ha funzionato.
Una ricetta che sposta l'ago sulla de-statalizzazione puo' essere peggio?
Probabilmente, gli italiani amano farsi male, ma continuare sulla stessa strada e' diabolico.
La pasta con il sugo viene male? Proviamo il risotto.

Adesso, con calma, sgancero' una bomba che solo pensarla mi fa venire il cimurro, ma il contesto, ricordiamolo, cambia le necessita'.

Da sempre trovo lo scioperare un diritto inalienabile e una leva potente, fin troppo, contro l'eventuale ingiustizia di un datore di lavoro che sia in posizione dominante.

Detto in soldoni. 
Se sei un operaio che non ha possibilita' di passare ad un'azienda dove i tuoi skill vengono pagati il giusto (e qui ci sarebbe da aprire un capitolo enorme sul "giusto") hai un arma per costringere il datore di lavoro a spostarsi nella direzione desiderata. Se il datore puo' farlo.
Non a caso molti con skill emigrano in EU, in italia il datore di lavoro e' incatenato dal contesto.
Un sistemista serio non vedra' mai triplicare il suo netto il busta scioperando. Capitera' invece varcando la frontiera dove le aziende non dono con il naso appena fuori

In pratica se il semaforo sociale azienda-impiegato non e' regolato bene hai una spranga per colpire fino a ridurlo alla ragione.

Un arma potente che lascia segni profondi.

Negli anni 60-70 fu usata spesso e a sproposito, ma vi era anche un sistema che era ingiusto e squilibrato per tutti gli attori.
Il risultato fu una svalutazione a 2 cifre per far perdere quello conquistato con la violenza da operai che non valevano molto in un tessuto industriale in ritardo, scrauso e malgestito che non aveva soldi.

Il risultato e' stato di chiusura di tutte le aziende che necessitavano di investimenti e la calma si ottenne piu' per l’introduzione. nel frattempo, di operai migliori (che aumentano la produttivita', quindi gli stipendi), piu' istruiti, che per altro.
Ricordiamo, per chi pensa che l'italia sia vanto culturale, che negli anni 60 gli operai che manco parlavano l'italiano erano tanti, la gran parte non sapeva scrivere.
Ma nel frattempo le decine di aziende di elettronica e alta meccanica erano fallite, alcune diventarono statali per poi morire poco dopo, altre diventarono persino maggiormente sottocapitalizzate e rimasero solo i piccoli lavurat e aziende con il fiatone.
Lo stato, anziche' regolare o fare migliorie, spese soldi in regali e si defilo'.
Hanno perso sia gli operai che le aziende.

Bastano 2 sigle per far venire la pelle d'oca a chi le ricorda: REL e IRI (che poi si fusero, pure fa ridere che fossero considerate comuniste visto che IRI nasce con il fascismo, ma forse, come sostengo io, il comunismo italiano e' il fascismo 2.0)
Ancora nel 1980 l'IRI aveva di 500 000 dipendenti, la piu' grande azienda produttiva non USA al mondo e,  nel 1993, l'IRI rimaneva in 7ma posizione al mondo.

Ma IRI era un azienda per modo di dire, si raccattavano i cadaveri falliti e si inserivano nell'IRI con siringate di soldi "per investire" che arrivavano ad essere piu' grandi del fatturato istituendo la perdita come necessita'.
In pratica si prendevano i soldi dalle aziende sane (e da prestiti, presente il debito pubblico italiano, no?) mettendole in ginocchio per finanziare quelle che non si reggevano in piedi, spesso gia' piegate dagli operai, creando un tappeto di aziende stremate.
Una volta finite nell'IRI continuavano per la loro strada senza riorganizzazioni, ma nel solco di "assumiamo di più e il prodotto diventa migliore" (quanti danni ha fatto la non comprensione di Marx usato come vangelo!).
Questa massa di danaro e regole faceva si che le aziende "salvate" non si migliorassero e diventavano il piu' delle volte assumifici.
L'alfa romeo, che faceva parte di IRI, la rappresenta benone:
facciamo sciopero pure in un assumificio per avere di piu', meta' del fatturato sono pagamenti di operai non alfa che magari manco hanno un auto.

La follia di IRI termina con le leggi europee, come tante cose.
Grazie Europa.

Ora. come conseguenze dell'epoca folle, viviamo in un paese povero, sottocapitalizzato, che non riesce a far crescere gli stipendi ed e' abituato a comprimere i redditi verso il basso.
Perfino un eccesso di progressivita' delle enormi imposte, tanto che alcuni non hanno convenienza a guadagnare di piu'. Ci sono casi che per 1000E annui in piu' di reddito lordo vi e' un aumento di tasse di 3000E scoraggiando il lavoro: lavorare di piu' per guadagnare meno.

Il paese inoltre ha un problema di trasporti collettivi, pochi, sporchi, casuali e malgestiti.
Una tipica metropolitana da zone simili al milanese in Europa ha la dimensione doppia di tutte le metropolitane italiane sommate.
Questo causa poi l'enorme traffico italiano, visto che siamo il paese EU con piu' auto procapite e uno dei 3 mondiali,  pur non avendo motivi di essere sul podio, se non la cronica mancanza infrastrutturale.
Questo causa morti, poverta', licenziamenti e minori risorse.

Il settore dei sevizi pubblici sconta quindi una redditivita' bassa (peggio persino del settore horeca), del resto uno che guida i pullman o gestisce l’infrastruttura (pulizia, manutenzione cartelli...) di rado e' a livello del controller o del dirigente.
Insomma uno con la patente dei pullman non e' un disegnatore di AMD.

Nell'ultimo periodo, diciamo 2 anni, ho assistito a un centinaio di scioperi del settore trasporto che mi hanno limitato mostruosamente.

Facciamo il punto della situazione.

Tu fai sciopero perche' le tue condizioni lavorative non ti soddisfano e sei convinto che NON SIANO EQUE E UNA CONTRATTAZIONE E' FALLITA RIPETUTAMENTE.
Altrimenti che lo fai a fare lo sciopero?

Ovvero hai contrattato per un miglioramento del tuo lavoro (soldi, salute, salcaxx.. che alla fine per un impresa sono COSTI) e il datore di lavoro, PUR AVENDONE LA POSSIBILITA', ti ha sbattuto la porta in faccia.
Cosi', ora, prendi la spranga e vai a menarlo.
Poi, se non sei stupido, provi a fare una contrattazione chiedendo quello che per te e' equo e che sei sicuro che il datore di lavoro e' in grado di fornire.
Di certo non puoi chiedere al datore quello che non puo' darti, chesso' una mercedes classe S in comodato gratuito a ogni dipendente con chauffeur compreso.

Quando sono 3 anni che scioperi praticamente tutte le caxxo di settimane l'unica certezza che hai e' di aver ridotto i margini operativi del datore di lavoro, lo hai massacrato, hai ALMENO ridotto i sui fatturati del 60% e del 95% i suoi guadagni.
Oramai e li fermo, pestato e sanguina sul pavimento.
Vai a fare una contrattazione e la contrattazione fallisce (evidentemente e' tale se dopo 7 giorni scioperi ancora).

Non viene il sospettino ino ai sindacati che stanno sbagliando? 

Perché i casi sono solo:

1) il datore di lavoro e' uno Sr cosmico e comunque guadagna carrettate di soldi anche cosi'  il fatturato non gli cambia.
2) stai chiedendo qualcosa che non e' chiaro e la contrattazione fallisce perche' il sindacato e' stupido e confuso.
3) stai chiedendo qualcosa che l'azienda non e' in grado di fornire, continuare a chiederla con la spranga non fa altro che allontanare la possibilita' che venga esaudita.

Ma il fatto che nonostante le sprangate continue per 3 anni non cambia la solfa la prima possibilita' e' decisamente poco probabile.

Quindi rimangono 2 opzioni, ovvero un problema delle richieste.

La seconda e' verificata: i sindacati chiedono cose incoerenti e iperstratificate non budgettabili.
Chiedere in un medesimo sciopero una pagina intera di menate che vanno dalla richiesta di stipendi piu' alti alla variazione pesante di 4 leggi dello stato (tra cui aumentare la iperprogressivita')... in sostanza una pagina di cose richieste alle aziende, allo stato, contro leggi non ancora in lavorazione, contro la guerra in altri stati e l'ambiente del mondo.
Se non basta potremmo aggiungere l’eliminazione della fame nel mondo, l'estirpazione dei dischi di gigi d'alessio, il divieto alla trap e la fine dei divieti di velocita'.

La terza e' altrettanto verificabile, non mi pare che le borse stiano facendo a gara a comprare le azioni delle aziende di trasporto italiche, l'unico motivo per il quale molte di loro non chiudono sono siringoni statali decisamente robusti.
Basta vedere il ridicolo bilancio di FS: 15 miliardi di € con un utile netto meddoso di 100 milioni € nonostante non stia certo espandendo la rete a tuono (di fatto quel poco pagato dello stato o dal PNNR europeo).
Non e' un azienda, e' una perdita, nonostante biglietti carissimi che farebbero pensare a trasporti dai alto livello e non la medda che vediamo.

Inoltre gli stolti dei sindacati non capiscono neppure le basi della contrattazione.
Se, come abbiamo visto nei metalmeccanici che appena scade il contratto si sciopera, hanno sostanzialmente depresso gli altri contratti simili (presente il tessile che e' al limite del reddito di cittadinanza?) e fatto si che ad alcuni che rientrerebbero nel contratto venisse erogato un contratto diverso e, alla fine, i metalmeccanici comunque non hanno comunque un reddito EU...
Quando si SCIOPERA sembra che nulla tocchi l'operaio.
Infatti esistono una quantita' tanto esagerata di norme "non si tocchi l'operaio" da cadere nel ridicolo in una evidente stortura del semaforo.
Ma quello che non comprendono i sindacati senza cervello e' che COMUNQUE UN EFFETTO LO FANNO. L'operaio viene toccato dallo sciopero.
Gli idioti infatti non razionalizzano che i soldi (o altro che alla fine sono spese) arrivano sempre dal GUADAGNO.
Se l'azienda tipo FS ha un fatturato di  15 miliardi di con un utile netto di 100 milioni e fai uno sciopero (andiamo semplice facendo errori colossal, serve come idea di massima) e scioperi una volta all'anno hai ridotto di 41 milioni il fatturato. Se scioperi 3 volte non  ha piu' utile.
Quello che chiedono i sindacati e' prendere parte di quell'utile e darlo agli operai. ma de lo elimini cosa gli dai?
L'azienda non trova i soldi sugli alberi, no?
Per dare piu' soldi cosa deve fare?
Licenziare chiudendo parti poco utili?
Vendere parti di azienda poco remunerative (un licenziamento, ma senza la fatica del bandierone)?

Se vediamo molte aziende italiane hanno smagrito o ricorso all'ousourcing selvaggio addirittura rendendo tali stabilimenti che prima erano interni.

Ma, alla fine, i soldi derivano dagli utili.
Se i sindacati fanno troppi scioperi settimanali per ANNI rendono il sistema poco profittevole e di conseguenza, dagli stipendi piu' bassi.

Si e' arrivati, con un’idiozia degna solo del nostro paese, che dal momento che le aziende dei trasporti erano alla frutta, parte dello stipendio arriva dal 0,02 euro al litro di benzina.
Vorrei che il mio stipendio arrivi da un accisa sul pane.
Tutto per far smettere gli scioperi.
A distanza di 20 anni la cosa e' solo peggiorata.
Che poi questo E' INGIUSTO E COLPISCE CHI NON HA COLPE.
Un semaforo diabolico.
Colpisce l'operaio di altri settori, che magari VORREBBE prendere il BUS ma non ci riesce perche' massacrato dai sindacati,  costretto all'auto, magari una matiz di 4rta mano,  che fa fatica a comprare la benzina, ma sta anche pagando parte del biglietto del pullman che non usa.

Adesso avete spiegato perche' nei trasporti non si investe da anni e i margini aziendali sono fame freddo e fastidio (FFF).

Ma la cosa piu' da pensare e' che non stiamo parlando della bulloneria di paese...
I sindacati e i lavoratori debbono pensare che non sanno coinvolgendo nelle lotte a "non so cosa" il datore di lavoro e basta.
Fosse la bulloneria di paese sarebbe un problema tra 2 entita', il resto del paese va avanti.
Il mondo e' pieno di gente che produce bulloni.

Qui pero' stiamo parlando di una infrastruttura rilevante ed essenziale nel paese, fermarla equivale a dire che TUTTO il paese ne subisce e provoca
-diminuzione stipendi di tutti
-diminuzione dei lavoratori (disoccupati)
-Aumento di tasse
-diminuzione ricchezza
-diminuzione dei servizi

Perche' una cosa e' uno sciopera, altro e' distruggere un’infrastruttura rilevante e critica: il trasporto.

centinaia di scioperi continui vuol dire che l'infrastruttura non viene considerata affidabile, ovvero, il lavoratore passa all'auto, il fruitore passa all'auto, il negozio chiude.

Io stesso ho rinunciato a tante cose in questi 3 anni per via dell’inaffidabilità dei trasporti, diminuendo fattivamente non solo il PIL dei trasporti collettivi, ma quelli dello stato di TANTO.

il mese scorso un poveraccio ha fatto il giro del web:
Si è piazzato in mezzo alla strada bloccando un pullman che andava via senza caricare
Non me ne frega un caxxo, io devo tornare a casa. Chiama pure i carabinieri io devo prendere il pullman per tornare, per colpa vostra rischio di perdere il lavoro
c'erano alcuni in attesa di prendere il pullman e hanno cercato di calmarlo.
Poi il tizio, quando il conducente ha cercato di fuggire, ha dato un calcio al pullman.

In un mondo normale, dove un poveraccio esasperato ha una reazione, tutto sommato contenuta (un calcio al pullman non e' sto gran danno nel contesto di danno miliardario che sta facendo il conducente) arrivano gli stolti.

La reazioni dei portavoce fa persino ridere

"Adesso si aggiunge anche il rischio di scioperare. Se non ci sarà un cambio di direzione, a livello economico, ma anche di sicurezza per il lavoratore"

Sicurezza per un calcio al bumper?
Fate ridere. Amarissimo.

i sindacati dovrebbero proteggere i lavoratori, che sono, soprattutto quelli piu' poveri, piu' colpiti da questa marea di scioperi continui.
Ma, evidentemente, ai sindacati interessa solo fare spettacoli di piazza con sbandieratori.
Chi razzo se ne frega dei lavoratori, anzi, piu' stanno male piu' sperano nel sindacato che li ha ridotti di medda.
Quel poor worker e' solo disperato e esasperato.

In questa specifica situazione io, con un po di nausea anche solo per scriverlo, farei una norma estrema per situazioni estreme:
Vieterei per 3 anni scioperi nel settore trasporti, chi comunque lo fa in automatico paghera' 100E al giorno direttamente dalla AG delle entrate come capita per altri tipi di lavoratore multati.
Se poi non li pagano entro 1 anno direttamente prelievo di 1/5 dello stipendio con interessi e costi di raccolta, come avviene per altri lavoratori.

E' brutto?
Certamente.

Io direi pero' che questa cosa deve finire.

Giusto per capire la follia di questa cosa
stamani per fare 2.8Km con l'auto ci ho messo 19 minuti, velocita' media 9Kmph
Secondo SanG con i mezzi ci avrei messo 39 minuti
A piedi, al ritorno, ci ho messo 25 minuti e spiccioli.

Se avessi dovuto cercar parcheggio (ho parcheggiato dal meccanico) i minuti in auto sarebbero diventati come andare a piedi e il servizio collettivo (comunale), fra due punti importanti della citta' (capoluogo di provincia), non solo e' dalla tempistica ridicola, sverniciato brutalmente dal pedone, ma con una probabilita' altissima di non  avere il servizio per via che ogni spesso bucano la corsa o per sciopero (come 2 giorni prima) nonostante il prezzo premium (1.7E).
Di fatto un sistema inesistente.

A questi lavoratori vorrei anche ricordare che il loro cliente, a cui stanno chiedendo piu' soldi (l'unico posto da dove possono provenire), oramai (grazie agli scioperi turbo)  e' principalmente il poveraccio che piange e prende a calci il pullman perche' lo state facendo licenziare.
A chi state chiedendo "piu' soldi" per inefficienza?
Al poor worker, ricordiamo.
Quanto volete chiedere, un biglietto da 2E?, 2.5E?
Potrebbe avere un senso, ma in cambio di cosa?
 

Lo ricordiamo che un biglietto da zona similare nelle metropoli ben servite con un mezzo ogni 2 minuti sulle tratte "portanti" e ogni 15 sulle tratte meno, con scarti di 1minuto anche sui bus, regolari fino a notte, puliti e perfetti, non costa di piu' nonostante clienti piu' ricchi?
Eppure quelle aziende non sono messe cosi' male. 
Il biglietto di Tokio costa 1.1E fino a 6Km, mooolto meno.
NY costa di piu', ma il biglietto, 2.5E, e' valido anche per tratte veramente lunghe e l'abbonamento ha un prezzo alto, ma conveniente se lo si usa per tutto. Se nel corso di una settimana fate più di 12 corse (equivalenti a 34$), dalla tredicesima in poi non vi verrà più addebitato nessun costo o potete pagare subito 34$ (circa 30E). Ci vai al mare con quel biglietto.

Quindi i soldi ci sono.
Sono solo vaporizzati dagli scioperi.

La domanda al limite da porsi e' se il lavoratore dei trasporti italiano sia remunerato, rispetto al mondo occidentale, piu' o meno di altri, sempre tenuto conto della capacita' paragonabile e il costo medio del lavoratore in italia.
Non puoi pagare un tranviere terza media piu' di un tecnico con 2 lauree e non puoi paragonare chi lavora piu' ore, o rende di piu', con un lavoratore bolso.

Altrimenti non e' piu' un azienda di trasporti, ma altro, un assumificio, ovvero un reddito di cittadinanza.

La cosa che viene fuori e' che come LORDO (non la via di mezzo RAL) e' che il lavoratore italiano dei trasporti, secondo quello che ho letto,  non e' meno pagato di quello EU se si proporziona allo stipendio medio locale, al rendimento eccettera.
Lo e' meno in valore assoluto in netto, ma, RICORDIAMO, l'italia ha tante tasse e gli indicatori dicono che lavora meno dei suoi confrontabili (per esempio le ore di guida procapite degli autisti).

Del resto se l'italiano dipendente medio prende, con assegni e redditi non da lavoro,  è pari a 22.580E annui in pratica comprensiva di persone che hanno redditi vari aggiuntivi (affitti, assicurazioni, BOT) fino ai capoarea.
Insomma molto lontano dallo stipendio pulito ci si aspetta da un dipendente no-skill tipico dei trasporti (salvo che chi lava un autobus abbia uno skill particolare).

La domanda che si dovrebbe rivolgere a costoro e':
Razzo scioperate a fare?
Non ci sono ne le condizioni che le idee. Salvo che l'idea sia che siccome hanno il coltello dalla parte del manico debbano avere il trattamento di un lavoratore d’élite.

Perche' fino a che non e' chiaro cosa volete, ed oggi non lo e', forse e' il caso che si prendano una pausa per pensarci e, quando lo hanno capito, possono farcelo sapere.

Fino ad allora si evita che l'italia sia massacrata da gente che se ne frega dei residenti e faccia sciopero a razzo solo perche' puo' smerdare in testa a tutti e farla pagare a chi non ci azzecca nulla.

Questo non e'
"avere il diritto allo sciopero" 
e' invece
"me ne fotto dei danni e tiro una bomba scimmiesca solo per far sapere che ci sono"
I danni sono nostri.
Del resto che i Taxi giocano altrettanto lercio, no?
Beh, io, come il poveraccio che prendeva a calci il pullman disperato, mi sono rotto il razzo di non poter avere dei mezzi funzionati.

Oggi lo stato puo' fare il suo lavoro.
Oltretutto cessando gli scioperi per qualche anno dopo potrebbero pure esserci i margini per contrattare.
Ma tutti gli attori devono avere delle RESPONSABILITA'.
Diritti, ma anche doveri.
Dare e avere
Rosso e verde.

 

Cosa ne pensate di questa cosa tragica dei trasporti italiani che mi ha portato a pensare cose molto estreme?


sabato, ottobre 19, 2024

Prezzi pazzi per mangiare

La cosa divertente e' che in italia mangiare fuori costa tantissimo.
Ogni tanto qualcuno posta sui social degli scontrini elevati e poi vai a vedere bene non solo raramente sono oltre la media del paese, ma spesso si riferiscono a situazioni particolari dove e' giusto che ci sia uno scostamento verso l'alto..

Se vado da Cracco, che non solo ha una location di rispetto sotto i portici di milano, ma e' pure un brand visto in TV, non posso aspettarmi di pagare come "da cattuzzo" pizzeria semimarcia dove la legge in tutta evidenza latita, dai cavi scoperti alle dotazioni di sicurezza (e probabilmente con un nero pazzesco).

Idem come sopra se vado da crazy pizza dove ci sono barman e DJ non posso pensare che costi come un postaccio qualsiasi con tovaglietta in carta sul rude laminato plastico, ci manca poco alle posate in plastica, che millanta una possibile evasione fiscale.

Ma detto questo il prezzo per mangiare in italia e' decisamente fuori di ogni regola sana.

 Il fatto e' che si e' spacciato come RISTORANTE qualsiasi tavola calda.

Del resto la prima cosa che vendete in un ristorante e' il cameriere in camicia bianca che ha il panciotto e/o il gilet e, se il conto supera i 100E a cranio, i guanti.
Ci sono ragioni tecniche per cui la divisa e' quella.

Nelle tavole calde il grembiule, nelle bettole vestiti da muratore come pantaloni in denim, tshirt e altre amentita' (ho visto pure felpe da spaccia in sintetico!)

Io, sinceramente, di ristoranti con camerieri e tavaglie "normali" ne vedo poche.
Molte bettole con la "tovaglietta" in carta sotto il piatto e muratori che ti portano il piatto, bizzarramente con conti molto al di fuori del loro obbiettivo.

Sempre un'altra stranezza e' che di sera le tavole calde magicamente costano il triplo.
Verrebbe da dire che il menu' fisso, dalle mie parti ormai veleggia oltre i 12E, e' diverso dal cibo serale.
Sorry, di rado e' cosi'.
Il tipo di cottura, servizio e ambiente e' lo stesso.
La cosa che cambia e' che la sera sei alla carta... ma non sempre con prodotti piu' freschi o preparazioni piu' elaborate.
Non puoi certo chiedere ONESTAMENTE 30E a cranio per un posto da camionisti. Stranamente nessuno si lamenta che quello che mangi a 12E a 30E e' fuori luogo.
Queste tavole calde, spacciate per ristoranti, non e' che si mettono a fare cotture lunghe, preparazioni elaborate e altro.
Al massimo cambiano il sugo della pasta, la bistecchina e' meno triste e scegli dal menu' che contiene spesso gli stessi piatti del mezzodi'.

Inoltre anche le bancarelle oramai, seguendo tutta la filosofia che il cibo italiano e' speciale e unico, ovvero va pagato molto, sparano bordate da bipentola a pressione rotante magnetica.

 

10E per un panino dal baracchino.
Davvero?


15E per uno scartozzello misero misero, leggero leggero?



Vi assicuro che seduti a Manhattan quella roba, che dal vero e' di una tristezza cosmica, al massimo la paghereste 1/3 (non succede perche' si vergognerebbero).



13E un panino da un baracchino


 altro baracchino con manie di grandezza cosmiche con prezzi da ristorante e vi risparmio la pizza da 16E dal furgoncino.
SEDICI! Altro che Briatore, 16E che se passa il piccione o si piega la sedia in plastica, o la panchina e' del parchetto e' occupata...

Giusto per fare un confronto una cosa del genere nella via equivalente a via Montenapoleone a Milano in Giappone (che sia Tokyo o Osaka poco importa) seduti con acqua, te caldo, miso e menate: il combo costa al cambio fra i 5 e i 12E e la sera non cambia, del resto perche' dovrebbe?
Notate i gamberi king size



Chelsea a NY, Manhattan, un quartiere in esplosione molto cool, nella citta' considerata piu' cara davanti ad uno degli snodi piu' importanti: carne  BBQ BACK RIBS 19.99, Half Rack 12.99$ (al cambio poco meno di 12E)

Giusto per capire cosa e' un half rack...

ll "normale" vi danno due striscie.
Seduti, serviti, posate decenti, con (troppa) aria condizionata e un dollaro e rotti di mancia obbligatorio.

Vi assicuro che non e' una passeggiata, i piatti di ceramica sono oversize, non sono della misura che in italia sono standard, sono quasi da portata.
Con il combo potete mangiarci in 2 se non volete passare la notte a digerire il vagone ferroviario di roba.
E non e' che se andate in broadway o a times square poi i prezzi salgono cosi' tanto, anzi le ribs le ho trovate a meno.

Come e' possibile che in italia magiare costa cosi' tanto, e perché nessuno ride se un furgoncino anziche prezzare 3-4E un panino quando fa pagare 12E va tutto bene?

Bisogna fare un passo indietro.

L'italia ha un problema: poca istruzione e milioni di ricchi possidenti e aspiranti tali.
Quando vuoi diventare un ricco possidente con la casa di proprieta' devi guadagnare tanto e se anche lavori in un posto dove non si guadagna devi chiedere tanti soldi.

Il settore HoReCa nel mondo ha un PIL, vado a memoria non uccidetemi, non trovo piu' i dati, del 4% circa, ma ha un peso di lavoratori di oltre il 10% mondiale.
Vuol dire che e' un mercato povero per definizione, del resto un cameriere non e' pagato come un progettista di microchip, la cameriera che pulisce la stanza non progetta razzi e i costi sono alti.
In pratica se non lo fate industrialmente, e siete l'azionista, il settore e' medda.

In italia ci sono circa 360.000 pubblici esercizi e 1.500.000 occupati, il 7% della popolazione lavorativa italiana (ovviamente non si contano il nero, molto evidente al sud, e i familiari che soggiaciono ad antiche leggi)

Si noti che 953112 lavoratori, pressoché la totalita' e' impiegata in ristorantini o alberghetti sfortunelli (da 0-9 addetti)  e  400448 da 10 fino a 50.
Oltre il buio. 

Per la cronaca 95 988 aziende non hanno dipendenti, neppure un cameriere o un partimer che pulisce il pavimento. Tutti onebandman?


Di fatto in italia le catene o i grandi resort ad alto valore aggiunto sono praticamente sconosciuti.
Il fatturato e' 48KE per addetto, certo in fondo alla classifica, ma teniamo conto che gli alberghi del put una cameriera gestisce un sacco di stanze che ognuna fattura $$$, ma costa $$$ di oneri.

Non e' un caso che le imprese HoReCa anche in italia abbiano un margine operativo lordo di 148KE (in pratica una media spannometrica di 70KE netti annui) in cui esiste il pizzarolo d'asporto "fasotuttomi", catene del food e l'Hotel 5 stelle con 40 dipendenti.
In pratica e' il settore italiano con meno guadagni.
Non dovrebbero riuscire neppure a mettere insieme i soldi per il cibo.

Pero' tutti voglion fare il ristoratore e tutti guadagnano abbastanza da vivere relativamente bene quando e' un settore di medda a basso valore aggiunto.
Come funziona?

Banalmente, ovviamente con la strada di tonnellate di nero (GdF dove sei? annonaria, in meridione dove e' evidente che non rispettano neppure le basi, dove caxxo sei, devi rompere il cavolo solo a chi e' in regola?), vi e' la leggenda che se sei un ristoratore devi avere la BMW (rossa), oltre ovviamente alla case e al locale entrambi di proprieta!

Perche' i controlli si fanno solo a quelli che sono praticamente in regola?
E' forse un sistema di welfare contorto?

Detto questo e' ovvio che il pizzaiolo con il BMW nuovo di trinca e/o con la casa di proprieta' e il locale di proprieta' deve aver trovato il modo di diventar pluripossidente NONOSTANTE le enormi tasse.

Il modo si chiama alzare i prezzi.

Se un panino dal baracchino lo vendi a 10E e il barettino sotto casa ha prezzi similari, una pasta seduto in una tavola calda arriva a oltre 15E con una cocacola ecco la magia:
anche il tizio povero in canna che si danna per darti la "slice of pizza" da asporto (a mahattan si aggira fra 1 e 2$ e la  cola costa una scemenza), con un prezzo di 5 volte tanto diviene una persona che puo' permettersi tanto.

Il problema e' che questa modalita', siccome il target non era l'industriale, fa acqua non possiamo chiedere quei soldi all'operaio/impiegato ch va con la morosa a mangiare la sera, per un motivo molto semplice: non si creano soldi da nulla.

In passato dinamiche del genere creavano svalutazione e debito pubblico, ora solo il secondo.

Oggi non fai piu' svalutazione e appare nella sua evidenza il prezzo chiaro e semplice (e non possiamo chiedere all'impiegato di rinunciare a mangiar fuori).

Quello che a molti sfugge e' che la CREAZIONE DI VALORE non e' una mano d'opera uguale per tutti, solo i marxisti (che sono vetero perche' non hanno in genere capito Marx) e i grillini lo pensano.

Lasciando perdere artigiani o artisti di grandi capacita' un oggetto con 1h di mano d'opera e' ancora lo stesso oggetto con 1h di mano d'opera.
Non ha un grande valore aggiunto e vale dove quell'ora costa meno.
Se ho un palazzo e lo faccio pulire e' piu' vendibile, ma se lo faccio pulire il doppio o il triplo non e' che diventa di un valore diverso, e' solo pulito.

E' un servizio a BASSO VALORE AGGIUNTO pulire per terra.
Vale il "dovecostameno"

Fare una pizza puoi prendere uno che ha fatto le elementari e dopo una settiman di full immerSCion diventa piuttosto bravo se non e' una scimmia di rara mancanza.
Quanto vale una pizza d'asporto in un posto organizzato per?
Poco piu' che la materia prima e le tasse.
La pizza d'asporto e' un prodotto da 2-3E.
Adesso capite il motivo per cui alcune pizzerie che fanno il doppio servizio vi lasciano avere il mal di sedere e fame nera, alcuni addirittura dando priorita' all'asporto.
Del resto se l'italiano e' cosi' stolto da pagare l'asporto la stessa cifra del seduto, dovrebbe costare circa 1/3, il gestore e' ovvio che guadagnando 5 volte preferisca l'asporto. 

Idem molti lavori.
Sono necessari, ma non hanno valore, brutto da dirsi, ma e' cosi'.
Sono lavori di basso valore aggiunto.

L'ALTO VALORE AGGIUNTO accade solo se hai un plus, un qualcosa che aggiunge possibilita'.
Per esempio il fatto che per fare quella roba hai uno stabilimento alle spalle, allora aggiungi valore.
Se lo stabilimento e' avanzato (ovvero hai speso) e fa cose particolari.
Oggi un motore elettrico lo fanno tutti con macchinari diffusi da decenni (ormai pagati) e solo un Dimaio pensa che sia roba di alto valore.
Un motore elettrico generalmente costa poco piu' del peso del ferro e rame.
La situazione cambia quando lo devo PROGETTARE su misura, oppure lo devo fare con caratteristiche molto particolari inconsuete.

Parliamoci chiaro, far da mangiare da "tavola calda" non e' un lavoro difficile o che ha degli skill particolari.
Ovviamente poi ci sono i cuochi che vanno oltre, anche se sono decisamente sopravvalutati, non fanno certo le patate al forno come le fate voi a casa.
Per andare oltre, e si tratta della punta della piramide che non e' per tutti, bisogna studiare chimica e fisica, diciamo che se avete fatto il classico e avete perso tempo con catullo e' piu' difficile.

Del resto anche una semplice preparazione per portarla al top, quello che gli ignoranti chiamano "trucchi" altro non sono che la comprensione dei fenomeni scientifici, molto lontani dai licei.
Qualsiasi lavoro AD ALTO VALORE AGGIUNTO porta con se verticalizzazione (aka specializzazione), professionalita' ed esperienza.

In pratico AD ALTO VALORE AGGIUNTO vuol dire che non sei un one band man della domenica, salvo rarita' sei uno acculturato che collabora ad alto livello.
Un pizzaiolo non e' in progettista di AMD.

In italia per diminuire il divario fra la sciampista e il ricercatore si e' pensato di premiare la prima e punire il secondo.
Per decenni.
Perche' anche gli ignoranti devono vivere bene e avere tanti soldi per comprarsi la casetta (poi perche'?), l'automobilina (almeno una per famigliare) ecc.
In altri stati ci sono mezzi pubblici e l'affitto permette tutta una serie di vantaggi.
Andate a chiedere ad una persona di Tokyo o NY se ha la patente auto...
Non e' che non hanno i soldi per comprarsi 12.000E di auto (la stessa che noi bramiamo a 26K), del resto il loro stipendio netto e' piu' ampio del nostro.

La domanda e':
E' davvero giusto chiudere la forbice fra "lavoro pessimo" e "lavoro buono"?
Da un lato fa sembrare che possa aumentare la "giustizia sociale" prendere a chi ha di piu' e regalarlo a chi ha meno.
Certamente un pochino fa bene, del resto non possiamo certo far dormire in strada la sciampista o il cameriere della bettola.

Quando pero' questo meccanismo e' eccessivo porta con se distorsioni a tuono.

Perche' e' giusto che il pizzaiolo di medda che si crede ristoratore e si ca un cu cosi' (e ha il rischio d'impresa) debba guadagnare di piu' di un operaio di basso livello. Penso che nessuno sano di mente possa pensare del contrario.

Mancando un sistema EQUO, chi ti vende un fritto misto (spesso stile 4 salti in padella) non ha molte vie per accaparrarsi cio' che reputa giusto: aumenta il prezzo verso il ridicolo e ruba (aka nero).
Se poi e' una cosa "tradizionale" non si sente neppure in colpa.

Il fatto che lo stato cerca di fare delle grida manzoniane non cambia la situazione:
Il pane della pianura padana e' diventato introvabile da decenni, quando ero piccolo era praticamente l'unico esistente, solo gli immigrati compravano altri tipi di pane.

Ha conosciuto la morte per legge (altre al fatto che non e' facile farlo e dura mezza giornata se lo fanno di notte piena).

Capiamo che un sistema iniquo porta a distorsioni e queste si moltiplicano lungo la catena del valore.

Ecco che andare a mangiare la sera diventa non un atto conviviale fra amici a poco prezzo come avviene altrove, ma impegno finanziario.
E diventa normale che un caxxo di panino imbottito superi i pochi euro arrivando a cifre dove altrove mangi una bistecca con contorno e beveraggio seduto e servito.

Siamo veramente un paese strano.






martedì, ottobre 15, 2024

l'ovvio e' ovvio, anche per McKinsey

 


il 3 ottobre e' uscito un report piuttosto crudo di McKinsey: Potenziale economico dell’Europa nel passaggio ai veicoli elettrici 

la prima cosa strana del report, nonostante dica che arriva la fine del mondo con peste e fiamme, e' che cerca sempre di fare l'ammiccante fru fru nei modi... ma non nella sostanza.
Del resto se andasse giu' piatto molte aziende perderebbero 2 cifre piene di valore in borsa.
Ecco quindi che spara la bordata (parafraso il report) "non avete laureati a sufficienza" e poi condisce con "ma se usate l'AI il futuro POTREBBE esser radioso" e altre amenita' per evitare il panico persino nel redattore di repubblica.
Rimane il fatto che tolti i "potrebbe nonostante" atti ad evitare di avere la responsabilita' di un tonfo delle borse europee non solo fa paura per l'importanza dell'azienda, ma ormai rende il re nudo.
McKinsey de la Palice, condito con stavamo solo scherzando, insomma.

Negli ultimi mesi, tuttavia, le vendite di veicoli elettrici in Europa hanno rallentato, contemporaneamente al recente calo dei sussidi a batteria-veicoli elettrici (EV) e al crescente interesse dei consumatori per i veicoli elettrici a prezzi accessibili. 

tuttavia un corno, ci sono sta AMPIE avvisaglie di quello che capitava.
Quando i sussidi arrivano a coprire il prezzo della vettura integralmente e un pezzo consistente del carburante se non vengono vendute con il 90% di share... abbiamo un problema.

faccio un esempio:
Sapete che ultimamente non sono amicone di VW e trovo pessimi i turbodiesel.
Pero' se, come il primi anni di incentivi, una A5 "trattorino tubbo grosso" mi avessero dato il 70% di incentivi cash (in pratica al prezzo di una panda), carburante con il 35% di sconto, permessi gratis e bollo zero euro la sceglierei anche contro una classe E non sussidiata che e' su un universo diverso.
Caxxo e' oltre il gratis, era come il 110%.

Il perche' non e' successo  anche pesantemente sussidiate e' solo perche' non sono appetibili.
Anche ora hanno pesanti sussidi, ma non vendono.

Nel 2023, 12 milioni di auto sono state vendute in Europa, con le EV che rappresentano una quota del 16% e dei 294 milioni di veicoli immatricolati della regione, i EV hanno rappresentato circa il 2%.

Durante i pesanti sovvenzionamenti (alcune nazioni nel 2023 hanno regalato durissimo) e sconti su tasse e carburanti sono arrivati al massimo del 16%.
In pratica nell'arco dei 13 anni medi di vita di una vettura il costo della vettura elettrica e' quasi sempre regalato.
Spesso si e' arrivati al doppio del prezzo del mezzo pagato dalle tasse.
In pratica ti regalo l'auto, ti do dei soldi ancora e tu non la vuoi e piuttosto di prendere una palata di soldi vai a comprare una citycar a benzina brutta a 40KE.
Non ditemi che come avevo detto anni fa non e' una spia rossa lampeggiante con sirena.
Ovviamente appena sono scesi di poco i regali il mercato si e' schiantato.

 Di conseguenza, le catene del valore si stanno spostando per adattarsi alle differenze nella progettazione e nella produzione di veicoli elettrici, poiché i veicoli elettrici incorporano una quota del 40-50% di componenti per auto non tradizionali (come batterie e semiconduttori). 

 Visto che oltre 50% del valore dell'auto sono le batterie e l'inverter direi che e' una conclusione banale, altrimenti non si spiegherebbe perche' mettere 100E di tablet cinese al posto di un cruscotto.

Allo stesso tempo, gli OEM in carica devono affrontare una crescente concorrenza da parte di nuovi OEM dirompenti che hanno già ottenuto una quota del 55% del mercato globale dei veicoli elettrici.

 Gia', la china ha venduto auto elettriche a tutti, e molte di quelle che non lo sembrano, come le tesla Y, le varie VW, le volvo... e poi ci sono le MG, le BDY... che oramai sono sulle nostre strade in percentuali oramai piu' alte di quelle dei "marchi minori" locali.
Quelle fatte in Europa hanno tanti parti cinesi

 Data l’importanza del settore automobilistico per l’Europa nel suo complesso, questi cambiamenti potrebbero influenzare profondamente l’economia futura della regione

Ma va'?
Pendo di averlo detto la prima volta... oltre 10  anni fa?
Gente licenziata, costi infrastrutturali e menate.

Gli EV che vengono sviluppati, fabbricati e venduti in Europa contribuiscono attualmente al 70 al 75% del prezzo al dettaglio suggerito dai loro produttori (MSRP) all’economia della regione..... Il divario in GVA (valore aggiunto) è ancora più ampio per i BEV non europei fabbricati e venduti in Europa, che contribuiscono solo dal 55 al 60% del loro MSRP all’economia della regione, soprattutto perché i costi di R&S e altri costi generali rimangono in gran parte al di fuori dell’Europa.
Per un BEV importato che viene sviluppato e prodotto all’estero, l’Europa cattura solo il 20% del suo valore aggiunto.

o in soldoni:
Gli EV prodotti in europa producono poverta' e disoccupazione
Gli EV prodotti in Cina da europei producono PALATE di poverta' e disoccupazione
Gli EV prodotti in Cina da cinesi producono un deserto occupazionale con un dramma economico

Perche' come ho detto molte volte:

Occupano direttamente di circa 5,5 milioni di persone in tutta la catena del valore, il settore automobilistico rappresenta quasi il 12% di tutti i posti di lavoro nel settore manifatturiero dell'UE 

Piu' di un europeo su 10, con l'indotto 1 su 8 almeno, lavora per l'auto.
Se il settore anche solo si dimezzasse, pensiamo a quello che e' successo ad altri settori praticamente azzerati, vorrebbe dire collassi di intere nazioni che non avrebbero neppure le risorse fiscali per mettere un aiuto di qualche tipo a masse di disoccupati.
Ci sono zone, come il nord italia, che ha gia' subito migliaia di licenziamenti gia' oggi e le lamentele delle zone che non vogliono rinunciare ad un flusso di aiuti identico a quelli degli anni precedenti, cosa che ha azzoppato il nord.

eggia':

l passaggio ai veicoli elettrici ha già iniziato a ridefinire il mercato globale.
Negli ultimi 20 anni, Europa, Giappone e Corea del Sud e Nord America – storicamente, le tre maggiori regioni per la produzione di autoveicoli – hanno ridotto considerevolmente le quote della produzione globale di veicoli passeggeri.
Nel frattempo, quasi un terzo delle auto del mondo sono ora prodotte in Cina, rendendolo il mercato automobilistico globale più significativo.

in pratica e' gia' in atto.

i tizi poi fanno 3 previsioni:

tre potenziali scenari per il 2035 sulla base di diverse ipotesi sulla transizione EV:

    Uno “scenario dirompente”, in cui le società EV emergenti rimodellano in modo significativo i mercati europei, portando potenzialmente a un calo di 400 miliardi di dollari in GVA europea


   uno “scenario ambizioso”, in cui i leader dell’industria europea realizzano i loro piani attuali per sostenere il settore automobilistico nazionale, consentendo all’Europa di contenere la sua perdita di GVA a monte di circa 130 miliardi di dollari, aggiungendo 280 miliardi di dollari a valle.
 

    uno “scenario a tutto potenziale”, in cui gli OEM europei soddisfano il loro massimo potenziale per la creazione di valore: mantenere GVA a monte e catturare 300 miliardi di dollari di valore aggiuntivo a valle dai nuovi servizi relativi ai veicoli elettrici e ad altre attività


Dal film: non sappiamo un ciuffolo, ma qualcosa fra la distruzione dell'universo e il paradiso potrebbe succedere.
Ovviamente e' interessante fare ipotesi, piu' che altro per evitare di farsi trovare impreparati, ma non e' che ci voglia McKinsey per dire "che sono razzi".
Oltretutto si sofferma solo sulle quote di mercato, dimenticando che mandare a casa anche "solo" un paio di milioni di operai non vuol solo dire 2M di gente che pesano sulla comunita', ma anche 2M di flussi costanti di tasse in meno e industrie che non pagano piu' altri miliardi di tasse.

Per "la strada verso il paradiso" ci sono dei punti duretti.

La regione affronta anche un crescente divario di talenti .....
Nel 2021, ad esempio, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha riferito che l’Unione europea aveva il 20% in meno di laureati STEM per mille abitanti rispetto agli Stati Uniti e il 45% in meno rispetto alla Corea del Sud

Eggia', cosa vado a dire da TAAAAAANTI anni?
Ancora qualche anno e faro' il vecchio rivoluzionario rimbambito con lo scolapasta in testa e il mattarello ben brandito.
Ci sono zone, come l'italia, dove STEM e' una parolaccia che significa sfixato.

 Energia.
I costi elevati possono comportare oneri finanziari per le imprese europee.
Ad esempio, a dicembre 2023, i prezzi dell’elettricità per le imprese erano, in media, due volte più alti in Germania rispetto agli Stati Uniti e tre volte superiori a quelli in Cina

La Germania ha un prezzo energetico nettamente inferiore al nostro.
Il puntare sul green a tutti i costi... ha un costo... ENORME che crea disoccupazione.
Penso di dire questa cosa da oramai 25 anni.
McKinsey vuol dire' banalita'.

la complessità della regolamentazione. In una relazione del 2023 della Banca europea per gli investimenti, la complessità normativa è stata citata come un principale ostacolo agli investimenti in Europa da parte di un quarto dei leader aziendali in Europa e negli Stati Uniti

Anche qui non mi pare di dirlo da meno di 25 anni.
L'europa ha sistemi normativi molto diversi localmente, con frammentazione assurda anche a livello delle cose basilari.
Pensiamo solo alla gestione dei diritti o alla gestione dell'identita'.
Inoltre ci sono delle zone (italia?) dove il corpo normativo e' un coacervo di assurdita' mal organizzate.

inoltre per la transizione pro-inquinamento fanno notare altre problematiche senza capirne il sottostante.

 il tempo medio di installazione end-to-end per un caricabatterie veloce a corrente continua a Stoccolma è di circa sette mesi, può richiedere fino a 20 mesi in altre località europee, come Lisbona.

il problema e' che Lisbona e' una citta' collinare di un paese con poca infrastruttura.
Non capirlo e' da stolti.
Non e' che io prendo una colonnina, la pianto nell'asfalto, accendo e bon, carica.
Non va a gasolio.
Ci vuole un cavo, ma non e' un cavetto per caricare un cellulare o far andare un frigo, meglio arrivare con una media e tutti i casini se non hai una cabina vicina che ha tanta abbondanza a disposizione.

il raggiungimento della piena elettrificazione entro il 2035 è fattibile solo se le condizioni al contorno appropriate sono stabilite nel tempo, come l'accessibilità dei veicoli elettrici, l'infrastruttura di ricarica, la disponibilità di energia rinnovabile e una robusta catena di fornitura delle batterie. Secondo l’analisi di McKinsey, l’ecosistema deve essere sviluppato in sincronia

te guarda, quello che ho detto negli anni 90.
McKinsey, potevi scriverlo 30 anni fa, sai?

Quindi, visto che non e' stato fatto, se iniziamo adesso una buona data potrebbe essere il 2065, di certo non il 2035.
Avete visto nelle vostre citta' nuove centrali elettriche o la posa di nuovi elettrodotti?
Non sono cosine che si mettono in solo 10 anni al volo.
Progetti l’infrastruttura, poi fai i conticini, vedi se hai i BILIONI di euro, i miliardi non ti bastano certo, e poi parti... sempre che hai scoperto che il gioco non vale la candela.

Adesso parliamo del povero Tavares sulla soglia di una crisi di nervi.

Tavares anni fa, insieme a Toyoda con un ottica diversa, aveva detto che la data del 2035 era una enorme castroneria da drogati.
Il manager di stellantis e' stato molto chiaro su cosa avrebbe comportato, come del resto aveva detto che le auto le avrebbe fatte pagare molto di piu' (come fanno altri, aveva detto in chiaro riferimento ai furbetti di VW).
E' stato persino deriso, gli e' stato detto che era un inquinatore kattivo con tante k eccetera.
Siccome una nuova linea di prodotto ci si mette 15 anni a farla e non ha avuto voce in capitolo, ha dovuto prendere, tornare a casa, e spendere risorse per arrivare all’appuntamento greenwash con l'azienda in grado di produrre cio' che la normativa europea demenziale chiedeva.

Adesso, siccome VW si e' resa conto di essere nel guano fin ai capelli, signori si torna indietro.
Tavares si e' un attimo adombrato.
Giustamente.
Oramai ha in pista tutta una serie di investimenti per ottemperare non solo al 2035, ma che agli step intermedi (che nessuno cita mai...) e chi e' in ritardo, che poi erano gli attori che piu' desideravano il greenwash,  ora ullula di dolore...

Sul fatto che, a mio giudizio, il 2035 e soprattutto intermedi siano da cancellare, e' comunque ovvio che chi ha fatto i compiti a casa, spendendo cifre da bilancio statale, si senta, come minimo, preso in giro.

Il fatto che si chiedeva un salto mortale, Tavares ha fatto abbastanza per pensare che con quello che faceva poteva benissimo segare la ritardataria VW (ricordiamo che guida un azienda molto piu' dotata) e ora dopo aver buttato decine di miliardi come coriandoli si e' sentito dire "scusa, era uno scherzo, fa niente".
Mai provato giocare con i bambini che cambiano le regole del gioco in corso?

E' chiaro che dopo aver fermato lo sviluppo negli states (avete visto il tonfo stellantis in USA?) per prendere posizioni importanti in EU e poi reinvestire anche un america il fatto che questa situazione, l'ennesimo cambio di direzione, potrebbe portare al collasso dell'azienda gia' ai limiti per gestire la castroneria del 2035.

Inoltre e' un'incertezza.
Pensatevi al ponte di comando di una big dell'auto europea (renault o stellantis): il 2035 si fara' o no?
Dovete decidere ORA come una divinazione.
Visti i soldi gia' investiti se sbagliate, e l'EU fa il contrario del previsto, fate fallire l'azienda.
Ogni minuto sono milioni di euro, ogni settimana di ritardo miliardi.
La risposta?

Tutta questa enormita' dell'auto elettrica imposta, senza prevedere step sulla rete, sulla generazione, ma solo sulle auto non serve a nulla.
Solo costi senza vantaggi.  

In pratica si e' chiesto di passare da mangiare il pane a mangiare il pollo.
Ma nessuno ha allevato il pollame.
In pieno stile latinorum "qualcuno provvederà".
Bene, nessuno ha provveduto ad allevare 200 milioni di polli.

E poi per che risultato abbiamo gia' ora buttato oltre un migliaio di miliardi?
I verdosky citano la follia del greenwash della CO2.
Ok, in EU facciamo 2 conti.

In EU emettiamo tra il 6 e il 9% a seconda di come vengono calcolati (per es metterci l'EU continentale o la EU politica). Per farla grossa ed esagerare cosi' nessuno rompe gli zebedei diciamo il 10% bello tondo, tanto anche il doppio e' uguale.
Di questa sbobba il mondo dei trasporti pesa grossomodo il 20-25% a seconda della stima.
All'interno dei trasporti, quelli su strada, rappresentano il 72%, ma solo il 63%  sono auto.

proviamo a mettere insieme questi dati:
l’Europa emette meno del 10% della CO2 mondiale.
I trasporti europei emettono meno del 2.5% della CO2 mondiale
Le auto europee emettono meno del 1.5% della CO2 mondiale

Di fatto anche se le auto elettriche emettessero la meta' di CO2, cosa IMPOSSIBILE  sul ciclo completo in un paese generico, staremmo parlando di riduzioni dell'ordine dello 0.7%

La domanda sorge spontanea:
Chi e' qual deficiente che ha deciso di spendere una cifra colossale per ridurre la CO2 dello 0,x%?

Se poi la situazione rimane questa in cui gli incrementi di produzione vengono fatti con il gas in molti stati, compreso il nostro (ma in grande compagnia), la CO2 e' pure destinata ad aumentare, perfino dello 0.5% tutto insieme.

Ma anche ammettendo, per assurdo, che TUTTO l'incremento produttivo elettrico EU verra' fatto dal nucleare della Enterprise di star trek (molto zero CO2 immagino) e trasmessa senza cavi dallo spazio con batterie per le auto che pesano 200Kg per 100KWh ai cristalli di Zeus rimarrebbe un decremento della CO2 dell'1%
UNO PERCENTO ottenuto in decenni di lacrime e sangue e con tecnologie da raccontino isekai.

Ogni anno la produzione di CO2 mondiale AUMENTA di circa 1-2%.

Davvero qualcuno e' ancora convinto che l'auto elettrica europea  diminuisca la CO2?

di che caxxo stiamo parlando?

McKinsey svegliati un pochino, e soprattutto smettiamo di dire che le auto elettriche salvano il clima, al massimo ritardando il trend di un mese.
Come dire e' una cura omeopatica.

L'unica cosa certa e' che questa cosa a settembre nella mia citta da circa 100Kab ha causato ALTRI 500 licenziamenti, con i sindacati molto felici di organizzare la tradizionale festante sagra davanti alla cancellata con gli sbandieratori tanto amati dagli operai (vai a sapere il perche').

L'effetto del green "a caxxo" lo si vede bene negli energivori, in EU (dal 2018 al 2023) si e' importato il 573% in piu' di cemento.
+600% mica ciccioli.

Se importate uno dei materiali piu' COdueosi del pianeta abbassate drasticamente l'apparente CO2 europea, ma di fatto e' bassa perche' spostate la casellina con il numeretto da un'altra parte nel foglio elettronico.
A casa mia si chiama BARARE.
La prossima e' importare da un paese extra EU le batterie caricate con il carbone per le auto: le mandiamo all'est in treno (a sua volta alimentato dal paese caricone) e ci ritornano cariche e sulla casellina "CO2" ci scriviamo un bello zero per l’Europa ecoloGGica.

Facciamo una cosa ancora piu' hard:
diamo retta ai separatisti siciliani che usciranno pure dalla UE, poi ci mettiamo 50 centrali a carbone sardo (molto lercio per la cronaca) e siccome importiamo energia da un paese extra-EU, il regno di sicilia, l'italia improvvisamente e' molto green.

La CO2 e' ormai diventata un racconto dell'assurdo dove aumentarla o diminuirla sono la stessa cosa.
Altro che Lewis Carroll, qui stiamo su di tutt’altro livello.



 




venerdì, ottobre 11, 2024

pirate shield II: the IDot

 

Ho gia parlato di quella follia da consumatori di sostanze illegali (e' arrivato il momento di mettere un controllo alla droga assunta da chi opera nel governo), in pratica un buon sistema se si vuole paralizzare l'intera internet, meno se si e' sani di mente.  

infatti 6 mesi fa Stefano Zanero, professore ordinario di computer security al Politecnico di Milano disse:

"Siamo l'unico paese occidentale dove enti privati - senza la revisione di nessuno e di alcun tipo - inserendo un indirizzo su una piattaforma lo fanno bloccare a livello nazionale.
Nemmeno in Cina succede questo"

Del resto se si da il mandato per cose "teNNiche" a latinisti e' il minimo che puo' capitare: una bombarda medievale per fermare le zanzare.

Cosi', mentre la lega calcio (altri drogati e doppati) ha mandato giu' migliaia di siti ospitati da cloudflare mentre AGCOM strilla come una checca isterica
"Dal lancio della piattaforma nessun titolare di DNS o indirizzo IP ha presentato richiesta all'AGCOM, come previsto dalla legge, per il ripristino di un sito"

Peccato che essendo un azienda estera non sappia neppure che cxxo e' quella roba malata e, soprattutto, possa non conosce quella lingua che e' l'italiano, visto che il sito ha una sola lingua. Prox il greco.
Un pochino come dire che tutti i provider del mondo dovrebbero controllare quel sitarello.
 

Ma la lega non ci sta'  suggerendo come Cloudlfare tenderebbe a favorire la diffusione di contenuti pirata.
Dei dementi, di fatto Cloudlfare tenderebbe a favorire la diffusione di TUTTI i contenuti, pirata compresi.
Cari latinisti in mutande studiatevi che cosa e' un Content delivery network o un proxy.
Cosi' evitate di fare le figure marroni

Cosi'  la lega calcio fa un comunicato:

"Stanno ora per essere apportate dall’Autorità ulteriori migliorie e aggiornamenti tecnici alla piattaforma e confidiamo che queste implementazioni consentiranno di ottenere risultati ancora più importanti, poiché incrementerà il numero di blocchi di segnali pirata realizzabili.
Stiamo combattendo una battaglia cruciale, per questo abbiamo bisogno del supporto di tutti e dobbiamo agire come sistema Paese per fermare un fenomeno che uccide il calcio e l’intero settore audiovisivo italiano"

Luigi De Siervo, Amministratore Delegato di Lega Serie A.

Dal che si evincono un pochino di cosette:
1) e' un latinista (laurea ultrasoft?) con scarse competenze di internette usa lemmi arcaici che tendono ad identificare la rete come fa un grillino o uno di 90 anni del Congo.

2) Parla quasi in vece dell'AGCOM come se gli dovesse qualcosa.
Vorrei ricordare che l'agenzia avrebbe ben altre gatte da pelare che non sta cosetta del calcio.

3) il calcio non solo fattura relativamente poco (e con una bella fetta di nero), ma forse dovrebbe prima di tutto chiedersi perche' non si occupa del fatto che le squadre in italia non fatturano direttamente.
In pratica se si guardano i fatturati dei club o squadre sportive di mezzo mondo, almeno per l'occidente, i diritti sono certamente la voce piu' rilavante, ma in italia assume dimensioni comiche.
In pratica la serie A e' fallimentare e non attrae se non il povero che non ha neppure i soldi per comprare il berretto o la maglia.
Altrimenti non si spiegherebbe l'assenza dei merchandising e dello sfruttamento del brand.
Basti vedere la dimensione dei musei dedicati alle squadre, come dite? non esistono?
E i negozi che vendono il prodotto del brand?
Come dite? non esistono?
Beh, non ci sono in italietta dove le squadre sportive non esistono, esistono solo dei latinisti che gestiscono delle cosette di quartiere di 11 mutandari...

4) conseguenza diretta della malagestione e' un elevato prezzo per delle squadre mal-gestite e questo non incontra la disponibilita' finanziaria del tipico fan della serie Z, ops A, dei mutandari italiani

5) l'intero settore audiovisivo italiano e'  sconosciuto al tizio, visti i fatturati di amazonia, youtube e netflix sta abbastanza bene, poi che si in mano a corp straniere per evidente mancanza di cultura sia aziendale che della spettacolo in italia (tutti presi a declamar catullo) sia altro.
Del resto dopo la 347927sima volta che parli di Dante hai rotto il ca.

6) Proseguendo cosi' ci sara' una disaffezione per il prodotto e, finalmente, non sentiremo piu' parlare di calcio e leggi ad personam per mutandari.

Cosi' i nostri eroi fanno una nuova menata che si chiama "pairate scield el due abbemo a rivincita" ed e' evidente che la "pirateria" interessata sia solo quella dei mutandari.
Del resto la nostra produzione di cultura conta meno di zero (salvo declamare dante come unico parto culturale mondiale) e l'unico prodotto che si vende e' il mutandaro sudato e si badi bene di venderlo sono in italia.

Pero' il nuovo accrocchio sta suscitando molte perplessita'
Fra l'altro introduce le solite norme "promutanda" che arrivano a follie legislative degne di nota.

 Comunque si continua in qesto paese di medda a fare decreti e leggi polpettone.

In linea teorica per una legge sulla coltivazione ci dovrebbe essere solo roba agricola strettamente inerente salvo casi molto particolari.

In italia l'eccesso di leggi e soprattutto il fatto che gli scambi di favori non si fa fra gentiluomini (paese di ladri di galline con al governo ladri di pennuti) il "favore" viene richiesto "onsite" e non come "promessa".

Quindi ci ritroviamo con un corpo normativo confuso e di difficile interpretazione pieno di decreti  Omnibus (trd: mischione nonsense) o simili.
La legge sulla strada che permetter ai motorini senza targa e freni di circolare non e' nel codice stradale, ma fa parte del polpettone fine anno dove ci si trova un casino.

Norma e decreti sulla circolazione si trovano come postille sull’agricoltura, come norme sull'energia si trovano in norme per il commercio.
E' chiaro che per un cittadino essere in grado di rispettare una norma, che non prevede ignoranza, e' difficile.
La stessa fiscalita', presente in migliaia di leggi miscione, spesso contrastanti, bonus e castronerie e' spesso poi modificate da interpretazioni dell'agenzia di riscossione, in pratica l'errore di impostazione rende di fatto l'AG un legislatore e non un esecutore.

E' chiaro che se, come pare, il decreto per il pirate shield e' dentro un uno di questi polpettoni un domani potrebbe che essere un problema modificarlo.

Io vieterei leggi che non abbiano una coerenza di contenuti.

Vediamo le stranezze della quasilegge 

"responsabilità penale per i rappresentanti legali delle compagnie in caso di mancata segnalazione di attività illecite da parte dei propri utenti"
(decretone cose a caso)

commentino:

" una norma che obbliga le piattaforme digitali a comunicare all’autorità giudiziaria tutte le violazioni di diritto d’autore – presenti, passate e future – di cui vengano a conoscenza.
Lo sapete quante sono nel caso di Google?
Al momento, 9.756.931.770.
Insomma, il Senato ci chiede di inondare l’autorità giudiziaria di quasi 10 miliardi di URL  e prevede il carcere se manchiamo una sola notifica.
Se la norma non viene corretta, il rischio è di fare il contrario dello spirito della legge: ingolfare l’autorità giudiziaria, e togliere risorse alla lotta alla pirateria."

 Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy di Google Italia

spetterà anche ai fornitori di servizi VPN e DNS rimuovere, entro 30 minuti dalla segnalazione, gli indirizzi IP sospetti.
Devo avere personale con DIRITTI ELEVATISSIMI, 24/24 365/365 in grado di rispondere nel tempo zero?
Manco gli amministratori di rete sono cosi' pronti, chiedetelo a facebook quando e' andato giu' il server di password.
Di cosa stiamo parlando?
Del fatto che si vuole bloccare a qualsiasi livello.
All'istante.
Rimane il fatto che se io mi connettessi ad un server VPN svizzero non cambierebbe nulla.

E' evidente la mancanza di comprensione del fenomeno. 

Inoltre esiste una mancanza di comprensione della rete.

Come mai?

Perche' chi e' deputato alla questione ha studiato molto catullo che apre la mente  lasciando entrare la pioggia che fa marcire tutto, ma evidentemente e' verticalizzato sul passato e non sul presente, legiferare per il futuro...

Inoltre  l'introduzione di pesanti responsabilità penali a carico di provider, motori di ricerca e  virtual private network.
In particolare, ecco che si confonde diffusione della pirateria con copyright, due cose affini ma diverse.
Una cosa e' il diritto, una cosa e' l'appropriazione dei diritti, altro e' la conoscenza.
Il nuovo articolo proposto  171-ter della legge sul diritto d'autore prevede che chiunque
"venga a conoscenza"
di attività di pirateria e non le denunci entro 48 ore sia punito con la reclusione fino a un anno e una sanzione fino a 516 euro. 

Un pochino come dire che  siccome so che davanti alle stazioni italiane, davanti alle scuole nel miserabile paese e nella totalita'' delle vie della mia citta' ruBBano le bici devo andare a fare denuncia per ogni singolo luogo.
OK domani vado in questura, ci mettero' 4 ore a fare l'elenco delle vie.

Si vorrebbe spostare il carico di lavoro su Google, YouTube, Tim, VPNfresca,  VPNbella, Iliad o fastweb  (poste ovviamente potra' farne a meno con un codicillo a parte, presumo) dovranno attrezzarsi per individuare e segnalare qualunque sospetto di streaming e download illegali, meglio una segnalazione in piu' che una galera.

Siccome possiamo dire che tutti i siti che non siano monstre hanno della piccola pirateria, pensiamo solo alle foto su i vari social, se lo shield funzionasse sarebbero chiusi il 90% dei siti, probabilmente potrebbe venir chiuso anche qualcosa come microsoft o simili per qualcosa da qualche parte.

ricordiamo che oggi sono  18mila gli ip bloccati e siccome non e' previsto piu' spazio su alcuni router l'aumento del numero costera', anche in latenza, cifre colossali.

Molti giornali non ne parlano in maniera puntuale per un motivo banale: sperano, non facendo casino, in qualche maniera di diventare il prossimo cucciolo di foca finito nel deserto da salvare.

Un governo normale, che noi non abbiamo da almeno 50 anni, una richiesta del genere dai muntandari avrebbe portato  una sonora risata.
In italia hanno deciso che uccidere siti a caso era una buona cosa per cercare di ridurre la pirateria.

Poi parliamo di digitalizzare?
Siamo all'epoca delle caverne.

lo scorso post del gelato in fronte prima versione

https://allarovescia.blogspot.com/2024/04/piracy-shield.html


martedì, ottobre 01, 2024

il 5G pericoloso

 


Una delibera, firmata da Monia Monni e Simone Bezzini, assessori all’Ambiente e alla Sanità della giunta toscana, stanzia per la precisione 222.720 euro... per fare una profonda ricerca di due anni sulla pericolosita' del 5G.

Vediamo cosa sono i costi di una simile ricerca fra macchinari, laboratorio schermato e tempistiche.
La primissima cosa che serve e' un  project leader con skill in biologia che ovviamente non deve essere un novellino perche' e' una ricerca complessa che coinvolge biologia, fisica ed elettronica.
Una figura del genere poco poco la pagate con le maledette tasse italiane 15-20K al mese, in soldoni 240KE annui.
Finito il budget.

Quindi avete stanziato i soldi per aver messo un ricercatore in un PICCOLO ufficio della regione con una segretaria condivisa che risponde al telefono (singolo, non 2 linee che sforiamo il budget) per 10 mesi... per girarsi i pollici in quanto non potete neppure permettervi gli abbonamenti alle riviste scientifiche.
Gli altri mesi lo mandate a casa perche' son finiti li sordi.

Giusto per avere un idea di massima, un banale oscilloscopio prodotto in serie per analizzare le bande basse del 5G, praticamente il primo e sfigato strumento in un lab, costa 30.000E.
Lascio immaginare uno strumento costruito su misura per leggere la parte alta.
Certo, ci sono "ricerche di ricerche" dove il lavoro di ricerca consiste in prendere una massa di ricerche precedenti con un sistema definito in precedenza che eviti un cherry picking e il prodotto sara' di fatto un riassuntazzo brutto, spesso interessante, dello stato dell'arte in quel settore.
Vorrei comunque ricordare che rimane il fatto che le analisi devono venire fatte da un team che di queste cose ne capisce, non si puo' mettere a leggere le ricerche il cuGGino che sa declamare Catullo con grande intensita'.
Parimenti il capo non puo' essere il grande "amimico" che ha una laurea in poLLitica presa con un trattato sulla socialita' delle anitre della Conrnovaglia.
Inoltre gli abbonamenti alle fonti sono parimenti piuttosto onerosi.
Insomma con 200K ci paghi giusto qualche settimana al team.

Che razza di ricerca stiamo andando a fare?
Ci sono enti che hanno buttato dentro centinaia di milioni di euro per fare la stessa cosa.
La stessa comunita' europea ha prodotto ricerche, l'OMS e persino L'istituto nazionale della sanita'.
Quindi bibì' e bibo' non si fidano di questi studi, ma, con 200K, decidono di farne uno tutto loro "che non ci fidiamo degli altri".

Viene tanto da pensare che Monia Monni e Simone Bezzini avessero un paio di parenti da "sistemare" e abbiano pensato che con quella cifra pagavano un ufficio arredato dove questi "amicici" potessero giocare a tetris e poi, dopo 15mesi, fare un po di campagna pro o contro il 5G usando paroloni della scienza, come spesso hanno fatto quelli istruiti al liceo.
Spiegherebbe la precisione del budget.


Vediamo un po.

Il primo tomo ha fatto.... non si sa'. Dopo 12 curriculum in cui si narra della sua progenie (un bel chissenefrega?) e gesta nella scalata partitica (un bel chissenefrega se sai sventolare bene il bandierone), si viene a sapere che forse ha frequentato per qualche tempo economia e commercio.
Un probabile parto latinista dalla buona prosa e zero sostanza.

la seconda sappiamo DAL CURRICULUM REGIONALE che e' moglie di Massimiliano, un bel chissene, salvo vogliate una liaison,  continua sulle presentazioni lo sproloquio sul marito, evidentemente piu' importante di lei, jazzista e insegnante. Sappiamo piu' del marito che di lei.
Scopriamo che ha dei figli, essendo mamma di Agata, un bel chissenefrega carpiato, ed e' amante della musica e degli animali: double chissene avvitato con arabesque da sottolineatura.
Da nessuna parte e' reclamizzato se oltre a sposarsi e partorire abbia qualche competenza.

Se trovate il curriculum sulle richieste di lavoro precedenti al danno di metterla come manager scoprirete che ha fatto le scuole magistrali.
Nessuna formazione significativa dopo di quella.
Nessun corso, nessuna capacita' (salvo che lo sia "capace di cercare in rete", che su un documento del genere neppure la sciampista lo mette).
Lascio un velo pietoso sulle cose che scrive sui social, ottime per una massaia 3za media, molto meno per un assessore.

Potete mandare le vostre impressioni all'assessore ignorante della realta'.

monia.monni@regione.toscana.it

E visto che al cane scappa tanto, intanto, montiamo il 5G.

https://allarovescia.blogspot.com/2020/06/perche-il-5g.html