martedì, ottobre 01, 2024

il 5G pericoloso

 


Una delibera, firmata da Monia Monni e Simone Bezzini, assessori all’Ambiente e alla Sanità della giunta toscana, stanzia per la precisione 222.720 euro... per fare una profonda ricerca di due anni sulla pericolosita' del 5G.

Vediamo cosa sono i costi di una simile ricerca fra macchinari, laboratorio schermato e tempistiche.
La primissima cosa che serve e' un  project leader con skill in biologia che ovviamente non deve essere un novellino perche' e' una ricerca complessa che coinvolge biologia, fisica ed elettronica.
Una figura del genere poco poco la pagate con le maledette tasse italiane 15-20K al mese, in soldoni 240KE annui.
Finito il budget.

Quindi avete stanziato i soldi per aver messo un ricercatore in un PICCOLO ufficio della regione con una segretaria condivisa che risponde al telefono (singolo, non 2 linee che sforiamo il budget) per 10 mesi... per girarsi i pollici in quanto non potete neppure permettervi gli abbonamenti alle riviste scientifiche.
Gli altri mesi lo mandate a casa perche' son finiti li sordi.

Giusto per avere un idea di massima, un banale oscilloscopio prodotto in serie per analizzare le bande basse del 5G, praticamente il primo e sfigato strumento in un lab, costa 30.000E.
Lascio immaginare uno strumento costruito su misura per leggere la parte alta.
Certo, ci sono "ricerche di ricerche" dove il lavoro di ricerca consiste in prendere una massa di ricerche precedenti con un sistema definito in precedenza che eviti un cherry picking e il prodotto sara' di fatto un riassuntazzo brutto, spesso interessante, dello stato dell'arte in quel settore.
Vorrei comunque ricordare che rimane il fatto che le analisi devono venire fatte da un team che di queste cose ne capisce, non si puo' mettere a leggere le ricerche il cuGGino che sa declamare Catullo con grande intensita'.
Parimenti il capo non puo' essere il grande "amimico" che ha una laurea in poLLitica presa con un trattato sulla socialita' delle anitre della Conrnovaglia.
Inoltre gli abbonamenti alle fonti sono parimenti piuttosto onerosi.
Insomma con 200K ci paghi giusto qualche settimana al team.

Che razza di ricerca stiamo andando a fare?
Ci sono enti che hanno buttato dentro centinaia di milioni di euro per fare la stessa cosa.
La stessa comunita' europea ha prodotto ricerche, l'OMS e persino L'istituto nazionale della sanita'.
Quindi bibì' e bibo' non si fidano di questi studi, ma, con 200K, decidono di farne uno tutto loro "che non ci fidiamo degli altri".

Viene tanto da pensare che Monia Monni e Simone Bezzini avessero un paio di parenti da "sistemare" e abbiano pensato che con quella cifra pagavano un ufficio arredato dove questi "amicici" potessero giocare a tetris e poi, dopo 15mesi, fare un po di campagna pro o contro il 5G usando paroloni della scienza, come spesso hanno fatto quelli istruiti al liceo.
Spiegherebbe la precisione del budget.


Vediamo un po.

Il primo tomo ha fatto.... non si sa'. Dopo 12 curriculum in cui si narra della sua progenie (un bel chissenefrega?) e gesta nella scalata partitica (un bel chissenefrega se sai sventolare bene il bandierone), si viene a sapere che forse ha frequentato per qualche tempo economia e commercio.
Un probabile parto latinista dalla buona prosa e zero sostanza.

la seconda sappiamo DAL CURRICULUM REGIONALE che e' moglie di Massimiliano, un bel chissene, salvo vogliate una liaison,  continua sulle presentazioni lo sproloquio sul marito, evidentemente piu' importante di lei, jazzista e insegnante. Sappiamo piu' del marito che di lei.
Scopriamo che ha dei figli, essendo mamma di Agata, un bel chissenefrega carpiato, ed e' amante della musica e degli animali: double chissene avvitato con arabesque da sottolineatura.
Da nessuna parte e' reclamizzato se oltre a sposarsi e partorire abbia qualche competenza.

Se trovate il curriculum sulle richieste di lavoro precedenti al danno di metterla come manager scoprirete che ha fatto le scuole magistrali.
Nessuna formazione significativa dopo di quella.
Nessun corso, nessuna capacita' (salvo che lo sia "capace di cercare in rete", che su un documento del genere neppure la sciampista lo mette).
Lascio un velo pietoso sulle cose che scrive sui social, ottime per una massaia 3za media, molto meno per un assessore.

Potete mandare le vostre impressioni all'assessore ignorante della realta'.

monia.monni@regione.toscana.it

E visto che al cane scappa tanto, intanto, montiamo il 5G.

https://allarovescia.blogspot.com/2020/06/perche-il-5g.html