giovedì, giugno 30, 2022

pizza briatore

 

 


Siamo un paese strano. 

Da una parte riusciamo a sopravvivere nonostante un economia pessima e una sQuola disastrata.
Dall'altra viviamo di miti che solo noi inventiamo come
la motorola, se lo chiedi al 40% degli italiani e'  italiana (90 al momento dello star tac, "io compro Motorola perché italiano"),
Le auto migliori sono le nostre,
La moda la facciamo solo noi
Solo noi giochiamo al calcio
eccetera, miti falsissimi e spesso contrari alla realta'.

Poi abbiamo l'odio nazionale:
Contro Mcdonald's, ma che mangiamo a tonnellate
Contro le auto americane, che però preferiamo
Contro il cibo estero che pero' il sushi... quando 10 anni prima "che schifo mangiano il pesce crudo"

Un paese senza cultura e senza istruzione vive di miti.

uno dei miti e' la pizza nella versione americana, quella tonda da ristorante.

Mentre uno degli odi nazionali e' il Briatore, uno che ha 2 motivi per essere odiato:
Ha successo (e il cattocomunismo ignorante odia chi ha i soldi)
Si permette di dire che gli italiani sono spesse volte dei re nudi, o degli idioti.
Per questo se la pendono con lui anche quando non ci azzecca

Provate ad immaginare cosa e' successo quando il Briatore si e' messo a vendere pizze e... a PARLARE.

Odio a mille, masturbazioni colossali per dire che e' brutto e cattivo.

Ovviamente i giornali, stronzi e incapaci di capire che oltretutto stavano facendo pubblicità gratuita sparavano bordate colossali. E il Bri che non ha peli sulla lingua e sicuramente si diverte
"Noi andiamo benissimo. Ragazzi siete degli invidiosi e io vi adoro perché mi fate una pubblicità della Madonna. Io sono un genio e voi non lo siete"

Qual’era la cosa drammatica che ha detto stavolta il Bri (che comincia pure a starmi simpatico)?

 Briatore ha detto che chi propone una pizza a 4E e' uno stronzo, ovvero dopo essere attaccato perché la sua margherita costa 13E ha sparato: "Cosa ci mette chi la vende a 4 euro?".
E ha ragione, perché chi fa il furbo lo farà anche per gli ingredienti.

Nei social e sui giornali partono varie ricostruzioni sui prezzi delle pizze, tutti si sentono imprenditori e preparano distinte base che costruirebbero il prezzo del prodotto... alla grillina....

E poi la pizza deve costare poco, perché dobbiamo avere i soldi per il canettone!

Se tu pensi che una pizza costi come costano gli ingredienti sei un deficiente.

Proviamo fare i conti GROSSOLANI per un locale in centro (come quelli del bri), ma se fare una tara sapete che non potere avere un prezzo della meta'.

La prima voce e' l'affitto.
Crasy pizza a Roma o Milano e' in zone dove l'affitto cuba intorno ai 30-50E mensili m^2.

I manuali parlano di fatto di:
    1,20 m^2 per posto a sedere in un bar
    1,50 m^2 per ristorante/pizzeria
    2.00 m^2 per “fine restaurant”

mettiamo pure che voi siate una pizzeria e vogliate quei bei 50 posti in 25 tavoli.

solo di sala siamo arrivati a 100m^2 fra aperture, passaggi irregolarità, attaccapanni e vetrine (salvo che vogliate fare cose come mandare a fare marketing in piazza ai vostri clienti. Ricordae che se avete 300 tavoli lo spreco a' poco, ma se ne avete 2 solo l'area della porta d'ingresso e' mezza sala.

Poi avete la cucina dove avete i macchinari e la zona forno.
Per esempio in alcuni comuni il dolce e il salato vanno preparati in zone separate da un muro.
Da me non puoi preparare il gelato e il semifreddo (gelato con panna di fatto...) negli stessi locali. Fa un poco ridere, lo so.
Devi conservare i panetti.
Se non vuoi che la pizza sia addizionata di goccioli del sudore del pizzaiolo devi avere spazi di manovra e hai frigo e devi avere abbattitori capienti a norma (sapete che ogni ingrediente deve essere conservato in un contenitore con scritta e scadenza eccetera?) se ce la fate con 40m^2 siete bravi.

Poi vi servono i bagni (per legge separati per sesso e si deve garantire l’accesso alle persone con Handicap, quindi almeno uno deve essere dotato di una  CAMERA ANTIBAGNO.)
Una zona dove avrete le scorte: 1000 bottiglie di acqua, anche se fate la cafonata delle bottiglie di plastica, son sempre  170 pacchi e non potete pensare che arrivino tutti i giorni.
Poi vi serve la cola i vini, il wisketto e i pacchi di farina.... Tutto messo in maniera che non infilate la scarpa nella farina per prendere l'aranciata di scorta.
Altri 20-30m^2

Siete arrivati a 160m^2 che con i prezzi del commerciale vi cubano 6000E al mese se siete in mega centro.

Poi, per semplicità', chiudete lunedì e martedì (altrimenti i costi aumentano a bomba) e chiudete TUTTO agosto.
WoW vi serve solo un pizzaiolo, uno alla cassa/bevande e un cameriere.
Quanto li pagate con l'animo buono del cattocomunista che sui giornali tuonan contro lo sfruttamento? 1800E a cranio dovendo fare TUTTI i sabati e TUTTE le domeniche sono adeguati? Meglio 2000?
bene fra tasse 13cesima e ferie e oneri sono 16.000E mese lavorato.

Poi abbiamo l'avvio: ristrutturazione, macchinari, ASL, CONFORMITA', forno, tavoli sedie...
Salvo che non facciate i furbetti anche se andate al risparmio un 100K li avete spesi e con il costo del denaro di un ammortamento decennale sono 1500E mese.

Poi il commercialista, impossibile fare da soli con il complesso sistema italico, ne servono 2 (lo specialista paghe che voi pagate al posto del dipendente perché lo stato ha detto così e lui non vuole farlo) e sono solo 600E, alla fine e' solo una voce delle tante.

Non abbiamo ancora aperto la porta che abbiamo speso 24.000E mese. 

Poi avete i costi come l'assicurazione (300E mese se non siete pazzi),  la pubblicità (stendo un velo pietoso), la lavanderia (quando lavi e stiri in un mese 400 tovaglioli e 1000 tovaglie... un millino se ne va'), l’elettricità (solo il forno per 6 pizze  e' sui 25KW, sparo un 1000E) il condizionamento della sala, il riscaldamento (500E), le pulizie (500E).
Diciamo che se avete ingranato sono 2500-3000E.

Ricordate inoltre che dovete aggiungere almeno 500E di cazzate statali come la tassa sull'insegna, il fatto che le tasse le pagate prima di guadagnare, registratori di cassa che fanno figli, sui bolli a ufo e le multe varie.

siamo sui 28.000E
Continuiamo a non aver ancora fatto una sola pizza.

Adesso dobbiamo pensare a quante pizze fare.
Abbiamo 50 posti a tavola e tutti i giorni che ha fatto il vostro unicorno rosa invisibile preferito (compreso il giorno in cui tutti vanno a fare il WE altrove come luglio) possiamo ipotizzare che iniziano a venire alla 12.15 e svaniscano alle 14 inizino alle 19.30 e finiscano alle 21.30.
Non possiamo cacciare le coppie che tubano e le proficue tavolate che ci bloccano tutta la sera il posto.

Diciamo che il periodo di rotazione MEDIO e' circa un ora fra il momento dell'accoglienza e la porta.

Vogliamo essere molto buoni e abbiamo 4 slot tutti i giorni anche in un merdoso mercoledì di neve, quello della partita di calcio e l’ultima stagione dei bambini strani.

50 posti x4 sono 200pizze.
Mettiamo che una pizza fra ingredienti e preparazione dell'impasto vi costi un'inezia (preferite pagare un surplus al pizzaiolo o prendete uno che lavora solo la mattina presto?) diciamo 3E di ingredienti e mano d'opera notturna, più o meno come dice il volgo giornalistico?


Per fare tutto questo sbatti, voi, che avete organizzato tutto questo casino, ordinate le derrate e le mettete controllate mentre i dipendenti sono a casa, che andate da banche e commercialisti a piangere, che litigate con la legge... quanto prendete visto che rischiate una carrettata di soldi e beghe infinite?

3000E per un possidente di pizzeria va bene? Praticamente come un cameriere.? Perché di più poi potreste passare per ricchi.

ok son 6000E di costi,

Ok pero' adesso avete avete 1700E di costi al giorno.

Fate 200 pizze, solo per far funzionale quella macchina e portare a casa la miseria di 3000E netti (senza 13sime, senza ferie pagate, sono 3000x11, ricordiamo...) sono cavoli.

Vuol dire che dovete estrarre 12 euro di valore (3 euro di pizza piu' 8.5E di costi) a tutti quelli che si siedono li a mangiare una maledetta pizza solo per andare a pareggio.
Come vedete anche se gli ingredienti ve li regalassero la pizza vi costa 9E.

Potete farlo chiedendo 12 euro di coperto, o facendo pagare una coca cola 10E, non importa, ma voi DOVETE estrarli dai loro portafogli.

Se bevete una cola e mangiate una margherita con la morosa in centro il vostro conto dovrebbe essere sui 30E.

Raro, vero?

Eppure, sebbene alla carlona, i costi son quelli.
Posso sbagliarmi di poco o tanto, ma non certo del 50%.

Il problema e' che il consumatore non e' disposto ad accettare il prezzo e allora il pizzaiolo deve, se vuole continuare su di un mercato che non consente di aumentare i prezzi, degli escamotage.

Si chiama prezzo di mercato anelastico.
in italiano: nessuno stronzo vuole pagare 12E una pizza.

Quindi salvo che vendete la figaggine (come giustamente fa qualcuno come il Bri), ovvero dare un plusvalore che giustifichi il prezzo, oppure siete fregati.
E riuscite anche a capire perché il vino in bottiglia di genere tavernello da 2.5E al ristorante lo pagate 12E.

Se notate non vi ho neppure parlato di tasse, in teoria per il valore dei 7E il pizzaiolo dovrebbe chiedere il doppio, ma in realtà un contesto del genere, ricco di spese, la maggior parte delle tasse vengono elise dai costi e 8 forse divengono 9, ma non e' che non ci sono e hanno invece strani effetti se fate nero.

La prima la piu' grossa strada e' LE TASSE SUL LAVORO!
un cameriere da 2000E che divengono 5000, lo sostituiamo con un disperato che lavorava come spazzino.
E lo prendiamo in nero: 700E puliti (700X11, non 2000x13x2)
Idem il pizzaiolo, magari un extra che non si vede, e "uguaglio" il/la barista.
Magari, se proprio ho paura, con contratti pirateschi (lavori sulla carta 1 ora ma ne fai 8) e via cosi'. Passare da 16K a 3K di spese e' un gran figata e la pizza scende di prezzoooo.
Adesso cominciate a capire cosa sono tutte quelle stronzate che leggete sui camerieri e sugli stagionali nei giornali?
Poi, certo, a forza di abitudini abbiam chi esagera, ma i motivi fondanti sono questi.

Volete che i kattivi imprenditori paghino un contratto decente al lavoratore?
Vedete di non andare dove la pizza costa 4E.

Semplicemente esiste un lavoro, ma quando il bene prodotto ha una richiesta di prezzo anelastico, e le tasse grosse, succedono queste cose.

Poi puoi risparmiare sugli ingredienti, la famosa mozzarella in nero che arriva dalla terra dei fuochi o chi pensate che mangi le decine di navi cargo che arrivano dalla Cina piene di pummarola che hanno piu' volte allertato i NAS?
L'olio mal conservato dell'africa?
Sono pochi 100E alla volta, pochi se devi limare, interessanti se devi azzerare i costi dove ogni euro e' un risultato per portarti al prezzo di 4E.

Poi puoi mettere i tavoli modello osteria dei poveri in laminato schifo con bordo di PVC, messi belli attaccati, ti serve meno superficie.

non usare le tovaglie che devi lavare.

Pulire di merda le stoviglie (l'igiene ha un costo).

non produrre scontrini (altrimenti si vedrebbe che stai comprando in nero).

Puoi ammassare le derrate alimentari e ricordati che se servi 250 persone ogni giorno in 6 giorni solo di bottiglie sono 1500, se sono da 1,5l sono 2T, rischi anche la struttura del palazzo mettendole nel posto sbagliato. Idem la farina.
Messa la roba nel modo scorretto puoi attentare anche alla salute dei clienti.
Poi pulisci quando pulisci, le norme chissene, il frigo con la roba ammassata a caso, caxxo vuoi, lo spazzio e' poco, mica devo pulire gli scarafaggi sotto 400Kg di farina appoggiata a terra con sopra 200Kg di bottiglie di cola!
Certo, risparmi.

Se fai tutte queste cose insieme allora riesci a far pagare una pizza 4E e una cola a 1E con scontrino di 5E seduto.

un altro modo creativo per abbassare il prezzo e' quello che chiamo ricatto famigliare.
La pizzeria, fatta nel 1980 da un augusto genitore che e' ancora al timone, brandeggia non solo le derrate alimentari "come si faceva una volta" (male, aggiungo: nero e schifo a 1000), che poi era piu' una idea dell'augusto che della realtà.

L'abbassamento delle imposte avviene anche adoperando famigliari "che devono essere riconoscenti" come mano d'opera registrata come prestazioni occasionali dei collaboratori famigliari, come tali rese in via gratuita (in quanto  di natura morale e affettiva). Pertanto l'augusto genitore/marito offre mance di suo gradimento agli sudditi che lavorano nella pizzeria.
L’immobile e' di proprieta', comprato con la ricchezza degli anni 80.
Ecco che i costi si riducono a manutenzione spiccia, dopo 40 anni soffrono pure i tavoli, e mancette ai famigliari e i costi vivi come energia (chi lo vuole il condizionatore!) e materie prime divengono rilavanti.
Ma l’Augusto imbecille potrebbe incamerare simili proventi affittando il locale, ok ho detto una cazzata, con e tasse e il fatto che i tribunali fanno ridere non conviene... Vendilo e comprati un ETF.

Questa tipologia, che gli  extra hanno imparato (conosco un egiziano che è esattamente in quella situazione di augusto genitore molto italica) e' molto rilevante.

Ovviamente queste due modalita' non sono esclusive, puo' essere un mix delle due.

Quindi quando Briatore ti dice che non puoi far pagare una pizza 4E al tavolo con la tovaglia e che non ci vogliano 2h per essere servito con il dito nella pizza se hai pagato le tasse dice il vero.
Non puoi, e' impossibile.
Stai barando.

Dentro una pizza da quattro euro non c'è una scelta aziendale ragionata, ma...
imprenditori con debiti importanti nei confronti dei fornitori (la famosa giustizia),
sgarri nei confronti dei clienti,
merda in faccia agli italiani (nero a gogò),
stipendi di merda,
situazioni ridicole,
eccetera.

Poi abbiamo un imbecille furbetto, tal Sorbillo faccia di tolla.
Anche lui vorrebbe accodarsi alla scia di Bri, la potente illuminazione dello santissimo che porta alla luce persino una medda come lo sorbillo.

Sorbillo blatera che la pizza e' del povero e non puo' costare che 4E.

Si noti anche che il coglione di Sorbillo che tanto rompe il caxxo con la pizza da 4E, parlando di pizze di tutti e altre castronerie alla SUA bettola di Roma, dove serve su una tovaglietta di carta in un luogo non certo cool (la mensa dell'asilo e' messa meglio), la margherita e' nomenclata con 8.5E +2 di coperto costituito da un foglio di carta A3 picchiato sul tavolaccio in laminato da bar con chiusura in PVC dell'oratorio?


 

 
Davvero sorbillo?
Parli pizza gourmet, rompendo il caxxo sul prezzo, e
non hai neppure la tovaglietta,
mangi sul tavolo in truciolare,
posate ikea,
tovagliolo di carta,
non sai dove vanno messe le posate (questo non ha un costo, e' solo che sei una capra!),
non sai dove va messo il tovagliolo (questo non ha un costo, e' solo che sei uno da sagra),
e mi chiedi 11E e rompi il caxxo?



 


McD ti da anche il vassoio, lo chiamiamo il posto degli chef?
Oppure sorbillo te la tiri  perché usi il bicchiere di vetro e non di carta?

 
Per un totale di 10.5E per sorbillo e quindi non deve tanto fare il pirla con i prezzi in posti dove le tasse pensano che siano le compagne dei tassi e l’economia sommersa e' la norma.
Piacerebbe che Sorbillo, che fa tanto il figo, ci dicesse gli stipendi che da e quanto paga d'affitto per fare 4E.
Perché di gente che fa il puttano con il sedere altrui ne ho piene le scatole.

Perché poi danno dello stronzo al Bri, che potrebbe esserlo, ma poi sostengono quelli che sono molto piu' che stronzi... 

Infine ricordiamo che di recente tutte le cittadine inneggiano al fast food da truck.
Furgoncini del piffero che senza motivo arrivano e "o che bello mangiamo in piedi o su tavoli di plastica schifezze cucinate male".
Un enorme successo.
Costo pizza da furgonetta suvveggiante 13E.
DI COSA CAZZO STIAMO PARLANDO!

Sempre piu' convinto, il Bri e' un genio e gode quando parlano male di lui.



 


19 commenti:

Eugenio ha detto...

l'ho scritto pari pari (oddio.. in maniera moooolto più sintetica ;-) ) ad un gruppo di deficienti la settimana scorsa..

wappy ha detto...

Sono contento perché l'hai scritta più e anche meno di Uriel https://keinpfusch.net/di-pizze-e-briatori/

wappy ha detto...

Meglio, maledetto correttore!

blu-flame ha detto...

Uriel ha un difetto: raramente ha torto, ma, paradossalmente, raramente ha ragione.

Uriel dice che chi va a pagare la pizza con "cose da ricchi" senza capire cosa sono messe sopra e' un idiota e merita di essere derubato.

Il concetto generale e' giusto, sbagliato il concetto specifico.
Prendiamo la bufala ormai molte pizzerie la usano, come fanno?
il magico mondo del santo microonde: la cuoci e voilà fila e fonde.
Lo stesso modo per mettere l'ananas sulla pizza senza fare schifo... (si e' buona... se la fate bene)

Celso ha detto...

Il ragionamento è lo stesso che ho fatto io, avevo considerato le stesse variabili ma non ero stato a fare tutti i calcoli dettagliati.
Complimenti, bel post.

Anonimo ha detto...

un'altro importante fattore nella questione "pizza a basso costo", è che la pizzeria è l'attività ideale per il lavandaggo di proventi di origine criminosa: è credibile che una importante percentuale di clienti paghi in contanti, è credibile che una quantità importante di ingredienti venga acquistata e scompaia nell'arco di pochi giorni, ed è, almeno superficialmente, credibile che il traffico di clienti sia superiore alla effettiva capienza del locale. tant'è che una enormità di pizzerie che, per decenni avevano sfornato migliaia di pizze al giorno tutti i giorni tutto l'anno, la gran parte delle quali da asporto, durante le grandi chiusure sono scomparse senza lasciare traccia a causa della "mancanza di clienti".

maas75 ha detto...

Le peggiori pizze della mia vita le ho mangiate proprio nei ristoranti, tralasciando le ovvie fregature dei centri storici di Firenze o Lago di Garda dove vengono fatte per i turisti.
Preferisco affidarmi solo all'asporto di buona qualità e al ristorante vado per mangiare altro. Evito le pizzerie egiziane perchè usano palesemente mozzarelle indigeribili e infatti i prezzi sono bassi.

camu ha detto...

Hai mai pensato di aprire un podcast? Tu sei meglio di Cruciani, io ti ascolterei volentieri! I tuoi post poi si prestano ad una traslazione "para para" in mini episodi podcast. Facci un pensierieno, ti prego!

Anonimo ha detto...

se si escludono i centri storici delle grandi città, il corrispettivo per la locazione di un ristorante è ben inferiore ai 30 / 50 € /mq /mese

capoluoghi di provincia in pianura padana, in media, 8 / 10 € /mq /mese

intendo sempre per locali già ristrutturati, con impianti a norma e certificato di agibilità

blu-flame ha detto...

anonimo, visto che si parlava del bri ho preso il centrissimo, ma come vedrai rifacendo i conti non e' che scendi poi di cosi' tanto.
esci anche dal capoluogo, ma se non metti un unskilled B&D al lavoro fottendonete delle norme non vai lontano

Anonimo ha detto...

Scrivo per quel che conosco, ovvero settore immobiliare e canoni di locazione.

Nei tuoi conti (IMO) sommi erroneamente il costo per la locazione dell'immobile ai costi di "ristrutturazione".

Non ho le competenze per discutere sulla congruità delle altre voci.

Anonimo ha detto...

Pizza home made con ingredienti di qualità costa almeno 4 euro a cranio, manodopera esclusa

Farina semola di grano duro integrale (oppure farina di farro)

Lievito madre essiccato

Acqua
Olio e.v.o.

Pomodoro datterino o ciliegino
Mozzarella di bufala (oppure parmigiano)
Origano

Acciughe del Cantabrico

Energia, lavastoviglie ecc..

Ripeto, esclusa manodopera e, ovviamente, uso cucina non compreso nei 4 euro

blu-flame ha detto...

anonimo 2:21
Dal punto di vista aziendale vanno sommati come costi.
Cioe',
tu hai un costo dato dall’affitto
Hai un costo energetico
Hai un costo di ristrutturazione
Hai un costo di macchinari
Hai un..
Alcuni di questi sono una tantum, come la ristrutturazione o i macchinari, ma devi anche vederlo nel costo del denaro e di utilizzo.
Certo tu puoi anche essere Paperone che arriva con il cash, ma comunque e' un costo che devi spalmare in un orizzonte temporale e subisce il costo del denaro, altrimenti non sei in grado di capire se e' meglio intraprendere quell'attività o altro perché, magari, ci perdi.

Quindi il costo del forno, pavimenti, arredo e menate lo devi diluire in 5-10anni (che possono provocare o meno degli interessi bancari) e metterlo come costo annuale (che ho razionalizzato per mese ad uso e consumo dei salariati).

Alla fine dell’ammortamento (o addirittura prima) dovrai decidere se e' il caso di fare altre spese che andranno a sostituirsi e/o cumularsi insieme alla manutenzione per mantenere "fresco" il locale e i macchinari efficienti.

Quindi per il periodo, generalmente 5 anni, i costi son costi e si sommano.

Anonimo ha detto...

Costo dell'attrezzatura, arredi ecc.. vanno sommati al costo per la locazione dell'immobile.
Costo per pavimenti e ristrutturazione (IMO) no

Canone X euro / mq /mese per immobile agibile

Oppure (canone X euro meno y euro per ristrutturazione)/mq/mese

Delle due l'una

Anonimo ha detto...

P.S. concordo che i conti vanno fatti "ad anno", non mensili

blu-flame ha detto...

anonimo
al di la che milliquintali usati, penso, come misura di superficie (anche come massa e' considerata da non usare) lo trovo raccapricciante....

non capisco perché la ristrutturazione commerciale e il mobilio vadano detratti e non sommati.
Tu sei un azienda e hai un flusso di cassa proveniente dal fatturato.
Tu hai spese come comprare le sedie, la canna fumaria eccetera.
Queste spese possono fare la differenza fra fallire e vivere.

Faccio un esempio estremo: compro un pavimento in piastrelle di pelle (si, ci sono, non chiedere). Costa per la pizzeria 1.000.000E e prendo un prestito in 10 anni per pagarle, ovvero mi trovero' in bilancio circa, usando i parametri mensili precedenti, 18.000E al mese.

Secondo te quei 18.000 vanno a sommarsi ai costi che sostengo o mi abbassano come dici tu l'affitto?
Perche se lo abbassano come dici (canone 6000 - 18.000) stanno piovendo soldi.
o se preferisci usare la tua formula estesa ha ancora meno senso (66.000-1.000.0000)/140....

Poi se mi vuoi dire che sul residenziale si faccia finta che tutto il costo di ristrutturazione vada parimenti ad aumentare il valore dell'immobile (balla colossale)... Però in quel caso, ovvero infilare parte dei costi come vantaggio lo puoi fare solo in un unica situazione:
Sei una società proprietaria dell'immobile e mettendo come spesa l'importo lo giustifichi parzialmente con un aumento del valore dell'immobile, ma comunque contabilmente li metterai come SPESE e ti abbatteranno la fiscalita'.

sinceramente non riesco a comprendere come giustifichi che per un locatario che faccia delle spese sull'immobile per il suo vantaggio esse non facciano parte dei costi sostenuti per gestire i locali, ma addirittura, per te, vadano detratti dalla locazione.

Cullà ha detto...

@bluflame

Concordo. Nel piccolo di uno studio professionale, quele poche migliaia di euro che ho speso per ritinteggiare, comprare scrivanie, tavoli, sedie, schedari, poltroncine, tende e tappeti, rifare le piastrelle del bagno che facevano schifo e cambiare tutti i punti luce, non me le ha mica scontate nessuno dall'affitto.

Dal punto di vista del proprietario, l'immobile era in buono stato. Se a me facevano schifo le piastrelle anni '70 e la carta da parati il problema era il mio e i soldi per le modifiche pure.

Semmai, sarà lui a guadagnarci se me ne andassi prima del tempo di vita utile dei lavori svolti.

Anonimo ha detto...

mq = metro quadro, non "millequintali"

Ho scritto che il costo dell'arredo va sommato a quello della locazione.

il canone, in base alla legge domanda/offerta, viene determinato (anche) in funzione delle condizioni in cui si trova l'immobile: a parità di posizione, se non è agibile (pavimenti, bagni, impianti tecnologici, serramenti da rifare ecc...), si pagherà tot in meno rispetto ad uno già ristrutturato. Se il pizzaiolo vuole le piastrelle di pelle (o le porte con le maniglie d'oro siamo fuori dalla logica commerciale

blu-flame ha detto...

anonimo
Forse ti sfugge che stiamo parlando di un attivita' COMMERCIALE.
Non e' solo che PREFERISCI avere le piastrelle o il parquet (io sono in affitto e ho posato ovunque perche le piastrelle le trovo orribili), MA che un'attivita' commerciale ha in look coerente con la mission
Quindi
PER LEGGE devi separare delle zone con dei muri,
PER LEGGE devi avere le piastrelle per 1,20m in alcuni locali
PER LEGGE devi avere DUE bagni
PER LEGGE devi aver un antibagno
eccetera.
devi avere zone diverse a seconda di cosa fai: una cartolerie non ha una dispensa o una canna fumaria (sai quanto costa una canna che viaggia esterna per 5 piani?)
Inoltre devi avere un look di genere. Cpisco che in italia non abbiamo architetti d'interni, ma il look e' essenziale per ingranare.

Quindi, salvo stai affittando locali che erano gia' una pizzeria con il medesimo menu e con un look appena svecchiato, normalmente devi ristrutturare e picchiare sul tavolo un 100-200K. (DIA, architetto, elettricita, permessi,condominio, isolamento acustico....)

Pensa solo a come devi sistemare il forno o l'impastatrice...

Poi, certo, alcuni si adattano a mettere la cucina nei magazzini, avere un look sfigato, e arrampicarsi sulla farina per prendere la cola... ma in genere falliscono facile.

Un'attivita' commerciale ha sempre una ristrutturazione dei locali davanti a se.