domenica, dicembre 25, 2022

tasse e risate

 


 vorrei farvi notare una cosa che ho gia' dettto pochi gg fa parlando dell'euro:
Abbiamo una fiscalità assurda

Del resto abbiamo dei cittadini che sono convinti di aver pagato per la pensione (un ciuffolo) e quindi gli e' dovuta.

Ora vorrei che splittassimo insieme un pochino di numeri, numeri che se non vi fanno accapponare la pelle siete dei duri che DieHard è una suorina di paese. 

Su 59.641.488 cittadini residenti in Italia all’1 gennaio 2020 sono stati 41.180.529 quanti hanno presentato una dichiarazione dei redditi per l'anno.
Quindi ci sono 41M di cittadini che hanno necessita' di farlo o perché guadagnano, hanno proprietà o prendono BONUS.
A versare almeno 1 euro di IRPEF sono stati però solo 30.327.388 residenti.
Quindi 10milioni sono residenti abbonusati 

in pratica pagano le tasse 1 cittadino su 2, 1 su 1,5 di quelli che fanno dichiarazione.

E gia qui ci potremmo mettere a ridere e finirla qui: siamo fottuti.

Ma essendo un fine autolesionista proseguirò e vi farò incazzare, perche la situazione e' persino peggiore.

il 79,2% degli italiani dichiara redditi fino a 29mila euro e corrisponde solo il 27,57% di tutta l’IRPEF.

In soldoni l'80% degli italiani paga il 28% delle tasse.
Sostanzialmente non le paga.

Come era la storia di masse "paghiamo tutti per pagare di meno"?
Beh, paghiamo tutti e' sempre inteso "paghino tutti gli altri per pagarci di più", perche sono sempre gli ALTRI a non pagare  e facciamo finta che per Roma diverrebbe "paghiamo tutti per spendere MOLTO di più"...

La domanda sorge spontanea:  allora chi ciuffolo paga tutte le tasse che ammorbano codesto paese?
l’1,21%  dei contribuenti versa il 19,91% delle imposte. 

Avete capito l'1,2% degli sfigati deve pagare il 20% delle tasse.
Certo e' gente che guadagna oltre i 100K lordi, ma capiamo che una cosa e' la proporzionalità che continuamente ci menano e altro è schiacciare le persone che producono?

Sommando a questi massacrati contribuenti anche i titolari di redditi lordi da 55.000 a 100mila euro (il 3,37% del totale, e pagano il 18,14% del totale delle imposte), si ottiene, con un supercomputer della NASA,  che il 4,58% paga il 38,05% dell’IRPEF
Ampliando la coorte il 12,99% paga il 59,95% dell’imposta sui redditi delle persone fisiche

il 13% degli italiani pagano tutto, il 60%.
Per una serie di ragioni e'piu' del 60%, ma ci fermiam qui, che fa già ridere così.

Quando abbiamo meno del 5% delle persone che pagano il 40% delle tasse e l'80% il 28% e' evidente che ci siano dei problemi.

E' ovvio che quel 13% che pagano sostanzialmente tutto si aspettano servizi da 5 stelle extralusso, ma, invece, nisba.

«Numeri su cui riflettere, una differenza tra le diversi classi troppo marcata e destinata ad acuirsi per effetto dei recenti provvedimenti che aumentano importo e platea dei destinatari di bonus e agevolazioni varie.
Giusto aiutare chi ha bisogno, ma i nostri decisori politici tendono a trascurare come queste percentuali dipendano in buona parte da economia sommersa, evasione fiscale e assenza di controlli adeguati, per le quali primeggiamo in Europa: è davvero credibile che oltre la metà degli italiani viva con meno di 10mila euro lordi l’anno?»
.
Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali Alberto Brambilla (da dove ho ciuffato questi numerazzi novembrini freschi preconfezionati in atmosfera inerte)

Che poi, in parte, e' quello che vado dicendo da anni.

quando sentite che un operaio vi dice che le sue tasse sono alte, oggettivamente lo sono, ma sono niente, e' un mito che pagano tasse alte... per essere in italia.
Perché poi arrivano i bonus
: 18 anni, 50E,  figli, casa, IMU regalata, IVA agevolata, mutuo congelato, RdC, ecobonus, 110, casa, luce, psicologo,  auto inquinante, ristrutturazioni, auto molto inquinante, facciate,  auto con poca CO2, solare sul tetto,  auto elettrica (un paese di automobilisti e possidenti alla faccia dell'inquinamento),  bici inquinante, monopattino, vacanza, eccetera.

Solo a livello nazionale un amico aveva conteggiato pochi anni fa 837 BONUS, che, sommati a quelli regionali, ben piu' numerosi che non  ne conosceva il nimero, non e' impossibile pensare a  poco meno di una decina di migliaia.

Poi puo' succedere che ci sia l’operaio che si raccatta a randello parte di questi bonus, non solo destinati a lui, e poi ci siano persone sfigate, come il sottoscritto, che e' sempre magicamente fuori, spesso per pochi anni di età,  una banconota di reddito, una location non compatibile, un origine troppo a nord (i bonus sono spesso "razzisti" anche se sulla carta non lo sono), la semplice ignoranza (se lavori troppo non hai il tempo si seguire le follie dell'imperatore) eccetera.

il problema e' che i bonus e aiutini COSTANO e uccidono la fiscalità, e' per questo che non ci sono SERVIZI, si spende tutto in aiuti, costo del debito e welfare.

In pratica si colpisce duro con le tasse e poi si spende in regalie per amicarsi la categoria urlante di turno che ringrazia pensando di aver ricevuto un dono, come un'auto nuova fiammante che sgomma forte.

Quando i sinistri parlano di dover ridistribuire e che le spese dello stato fanno bene all'economia "basta spendere", l’Italia è la  dimostrazione pratica che non e' cosi'.

la redistribuzione totale è pari a 219 miliardi su circa 555 di entrate, al netto dei contributi sociali.
In pratica, viene redistribuito il 40% di tutte le entrate e quasi il 100% delle imposte dirette, che va totalmente a beneficio del 58,06% di popolazione, in parte, al restante 28,96%; poco nulla al 12,99% dei paganti.
«Un costante trasferimento di ricchezza, sotto forma di servizi gratuiti di cui quest’enorme platea di beneficiari non si rende neppure conto" dice sempre chi ha raccolto i dati.

ma cosa vuol dire?

Vuol dire che siccome la spesa sanitaria, gran parte delle pensioni e welfare vario e' superiore a tutte le imposte dirette IRPEF, addizionali, IRES, IRAP e SOSTITUTIVA le tasse dirette sono "basse".

In pratica
le tasse sono "basse" rispetto a cio' che ci aspettiamo come stile di vita
o sono "basse" perché una GROSSA fetta non paga le tasse vivendo con nero a manetta
o sono "basse" perché pensiamo di vivere in Germania ma siamo la Turchia.

In realtà e' un po' di tutto.

-Al sud le tasse non si pagano, e' un fatto, che crede il contrario e' pregato di farsi una caspita di doccia di realtà per togliersi il lerciume dagli occhi.

-siamo il fanalino di coda in Europa per occupazione e produttività (ricordate i post sulla sQuola? Se sei terza media-liceo stai in Italia, se sei laureato STEM emigri). Se non produci e sei come un indiano non puoi pretendere di avere il livello di servizi e welfare (o di tasse che e' la stessa cosa) di un crucco o uno svedese.

-Al sud si versano aiuti mostruosi ma vengono usati non come "aiuti" ma come "spesa corrente" (aka bonus e stipendi). Questo non aiuta il sud, non lo fa crescere, ma lo fa diventare solo un buco dove lanciare i soldi.

-Ovviamente per far stare insieme la baracca si e' cercato di dividere fra "ricchi e poveri" definendo i ricchi come ricconi bastardi da punire&additare come affamtori e modificando  la questione di ricchi, sempre in erosione,  fino a quella che doveva essere la fascia media: un super ricco e' uno che guadagna piu' di 55Klordi, in operaiese 2100E netti con 13 mensilita'.
Buono stipendio, per carità, da non sputarci sopra, ma non lo chiamerei "ricco". Uno stipendio appena sopra quello che dovrebbe essere la base.

Questo schifo ha fatto crollare sempre piu' gli investimenti sani e le aziende sono sempre meno proficue, tanto che al nord si comincia a vedere una meridionalizzazione e richieste di "aiuti" (chiamati incentivi&c, il 110% e' li a svaccare il fisco, e le vostre tasche future, con i suoi amici).

Alla fine le tasse non si pagano, ma tutti vogliono il loro bonus.

Ma come si e' arrivati a questo ossimoro in cui spendiamo piu' di quello che prendiamo e le tasse sono sempre piu' alte, sebbene ci raccontino tutti i governi che non siano aumentate?

Proviamo a vedere le tasse del 1990, quando le cose andavano comunque male, il debito era gia' levitato e le baby pensioni ci stracciavano le tasche. Ed e' abbastanza vicino da non avere 20 aliquote (altra follia di uno stato latinista di medda incapace di usar la matematica)

1     0     6.400.000     10,00%
2     6.400.000     12.700.000     22,00%    
3     12.700.000     31.800.000     26,00%  
4     31.800.000     63.700.000     33,00%    
5     63.700.000     159.100.000     40,00%    
6     159.100.000     318.300.000     45,00%   
7     318.300.000         50,00%     calcolare la percentuale 50,00% sull'intero importo (quindi non e' uno scaglione ma e' una flat tax, nulla si inventa in italietta)

sembra simile a quelli attuali, vero?

0   15.000 euro    23%
da 15.001 fino a 28.000 euro    27%
da 28.001 fino a 55.000 euro    38%
da 55.001 fino a 75.000 euro    41%
oltre 43%

 

Abbiamo pero' un problema che se prendiamo qualunque scaglione, per es quello oltre i 75K: non sono 200M di prima.

Nel 1990 una pizza era intorno alle 3000 lire, oggi negli stessi posti 8-10E, certo in meridione se lo dici ad un locale ti dicono che sei pazzo, ma del resto la diatriba recente, l'esimio pizzaiolo napoletano che dava del pazzo al Cracco ci ha detto che a Milano con meno di 11E non se ne parla.

uno stipendio nel 90 erano 500E, oggi sono  1300E netti che con le tasse che sono diverse sono il quadruplo almeno.

Infatti uno che prendeva 32 milioni lordi  stava benone, uno che oggi prende 28KE, che e' nella stessa fascia, ovvero 26-27%, e' uno sfigato.
Anche perché non solo e' aumentato l'IRPEF che racconta solo parte della storia, ma anche l'IVA da 19% al 22%, e ci sono decine di nuove tasse, per cui, di fatto, la tassazione è quasi equivalente ad un operaio che nel 90  prendeva 60M, un nababbo.

In pratica si e' voluto andare a punire chi guadagna oltre un tot, che poi questo tot e' diventato circa 2500E al mese, non l'Agnelli, perché a forza di prendere dai ricchi per dare ai poco produttivi si e' assottigliata la quantita' dei ricchi. Alla fine il secchio si svuota.

Quando i ricchi sono diventati meno si e' deciso che quelli benestanti erano i nuovi ricchi.
Quando i ricchi sono diventati meno si e' deciso che quelli agiati erano i nuovi ricchi.
Quando i ricchi sono diventati meno ancora si e' deciso che quelli che erano ben pagati erano i nuovi ricchi.
Quando i ricchi sono diventati meno ancora si e' deciso che quelli che erano MEDI erano i nuovi ricchi.
Oggi un ricco e' un salary man specializzato.

Il top della tassazione è chi prende oltre 75KE lordi annui.
Uno che sta bene, intendiamoci, ma non lo definirei "ricco", non so voi cosa definite con "ricco" ma quello sicuramente non lo è.
Uno ricco e' uno che quei soldi li fa girare in mesi, non in un anno.
Per la cronaca ho conosciuto dei ricchi, beh, li beccate per il modo di fare se sapete dove guardare, non per la tamarraggine di quello arricchito come un calciatore o una velina che devono dimostrare al mondo, con simboli idioti, che davvero ad un incapace gli hanno dato un sacco di soldi per le sue capacità.
Il piu' grande banchiere italiano faceva la coda per prendere IL panzerotto milanese o il grande stilista internazionale prende la metro meneghina.

Siccome non si puo' dire che ad uno che prende piu' di 2000E al mese di beccarsi altre tasse ecco le stramberie come il superbollo, l'iva lunare e altre amenità

inutile dire che i "ricchi", quelli veri e quelli potenziali,  sono scappati, non sono mica scemi.

Come effetto l'ora lavorata e' scesa ancora come PIL perche chi poteva investire e ch poteva gestire l'innoazione e' semplicemente andato altrove: abbiamo inventato lo stato di uguali tagliando la parte alta della piramide e inviata in altri stati dove sono molto felici.
Persino nella brexit nessuno si e' mai sognato di cacciare tutti i dirigenti finanziari italiani che lavorano nella city.
Anzi poi molti, se non guidano aziende (Banor e' piena di italici in vetta) fondano anche società, che ovviamente rimangono in loco, come algebris (gestisce 7miliardi dollarosi di investimenti).

Questo voler mantenere un alto livello di spesa nonostante la produttivita' per ora lavorata  penosa, SENZA CERCARE DI ELEVARLA, e' un suicidio: da una parte leva risorse, dall'altra diminuisce i giacimenti dove estrarre le tasse.

Appare ovvio che appena uno inizia a guadagnare, perché non diventi ricco di colpo se non sei un ereditiere o un calciatore,  e scopri che a pochi Km il tuo potere di spesa raddoppia pur facendo le stesse cose, se non sei un idiota, ti sposti.

 Giusto per avere un idea, la sola IVA che è 22% contro il 19 della Germania vuol dire che su un netto di 2000E  in Italia avete in tasca 60E in meno al mese,  720E annui in meno, non quisquilie.

Quando poi vai a vedere le altre tasse, le notax-area, l'IVA, i costi, le menate, quello che da noi e' considerato un buon stipendio netto altrove e' uno stipendio  basic sul limite del "povero", in italia sei stratassato perché' sei sul limite dell'essere "ricco" e ti ritrovi un netto da povero.

In Italia, a forza di dare la colpa ai presunti ricchi si e' scavato un solco in cui chi ha piu' di noi e' automaticamente "ricco" e siccome, per la legge dei numeri, ci sono probabilità che meta' dei compatrioti stiano meglio, quelli che non son o come noi stanno meglio e si arricchiscono sulle nostre spalle: del nord, del sud, PIVA, quelli in città, i dentisti, i vattelapesca...


La realtà e' sempre cugina dello Sr, e i numeri evidenti.

Non esistono kattivi ricchi con la ferrari e la nave motopesca, quai rari che ancora esistono sono calciatori o gente dello spettacolo.

I ricchi veri sono scappati (Exor, dice nulla?) dalla disperazione, comprati e spostati altrove (Gucci?) o falliti (Fumagalli-candy?), lasciando in Italia gente come Giacomino Strabati, lattoniere con la "fabbrichetta" di 10 persone, Palmiro Rossi, terzista di divani, 12 operai, Sfigatelli Catozzo, 10 muratori che spalano malta: Tutta gente che opera con marginalita' ridotta, che fa soldi solo perché fanno lavori cosi' di merda.
Perché il lattoniere dopo 30 anni si sarà anche comprato l'auto grossa e magari la casa (generando invidia nei vicini), ovviamente con un'azienda orgogliosamente Snc (Srl solo se ha figli leggermente piu' svegli).

Giusto per capirci i recenti grattacieli di milano, che ufficialmente per i giornali italici sono un prodotto italiano figli della capacità (vi facciamo vedere noiii, altro che NY!), in realta' il progetto (piegato dagli italici, ma fatto da altri) e realizzazione e' stato  prodotto da Hines (Huston,TX).

Perché poi, alla fine, non sappiamo neppure fare un palazzo pur avendo persino i muratori piu' beceri dell'universo, specializzati in ristrutturazione del bagno e verniciatura facciate, cose che chiunque sa fare con 2h di studio, compreso l'Abdul di turno deportato delle ONG.

la prossima volta che sentite che i ricchi (=gli altri) non pagherebbero le tasse provate a dire al cretino di turno:

il 13% degli italiani pagano il 60% delle tasse, da che lato sei?

Poi, se non scoppiate in un riso isterico mentre risponde una castroneria, cominciate a pensare se le tasse che lo stato prende sono adeguate o i buchi di bilancio avvengono per incompetenza e regalie.   

Buon natale da uno stato del terzo mondo con gli alberi addobbati con bombe a mano innescate.



16 commenti:

Celso ha detto...

Boh... sempre lavorato come uno scemo, sempre prodotto un sacco, sempre preso poco, e sempre pagato un botto di tasse, il tutto senza essere un PIva.
Devo aver capito male come gira 'sto paese, evidentemente...

maas75 ha detto...

Girando un pò il mondo vedi che in molti paesi se la vivono più serenamente e se bravi lavoratori il loro bel ritorno ce l'hanno anche.
Torni in Italia e vedi in giro gente depressa, incazzata, lamentosa.
Non vedo vie d'uscita, scemo io a non emigrare nei paesi nordici dopo i vent'anni.

LucaL ha detto...

Intanto buon Natale e grazie per gli articoli anche sotto le feste:-)
Mi chiedo spesso se esista un modo per invertire questa rotta...
Non mi sorprende che il ricettore di bonus non si renda conto di quello che (non) paga e di quello che riceve sotto forma di servizi o regali, ma chi comanda? in fondo non sarebbe nemmeno una pazzia elettorale convertire i bonus in veri servizi, bel medio termine pagherebbe in maniera evidente.

camu ha detto...

Innanzitutto Buon Natale. Qui in America la sinistra per anni, ha cercato di andare nella stessa direzione (come dimenticare le proteste a Times Square contro il famigerato 1%, etichetta simbolo dei "ricchi" schifosi da punire e tassare), ed è anche per questo che all'epoca Trump ha vinto (a parte l'aiutino dei russi tramite social). Questa cosa di tassare i ricchi, a New York, ha finito per farne scappare tanti verso stati come la Florida, dove invece le tasse sono molto più eque e chi produce ha più possibilità di aver successo, senza la mano dello Zio Sam pronta a portarsi via la metà dei tuoi guadagni. Pensa, la Florida neppure ce l'ha l'IRPEF, si pagano solo le tasse federali. Per questo molti anziani decidono di emigrare laggiù: si godono il bel calduccio tutto l'anno (e pazienza per qualche uragano qua e la), e si godono la propria pensione in toto. In Italia non c'è scampo, e non basterà un governo di destra per raddrizzare la barca: la mentalità della gente è troppo compromessa, ognuno per se e Dio per tutti.

Massimiliano ha detto...

Secondo me giustamente parli di tasse.... Irpef.. iva.. imu... Tari...
E purtroppo non è vero che le pagano in pochi, assolutamente no... Una cosa è l'irpef una caso le Tasse... Potrai scappare all'Ipef, ma L'imu ti becca.. oppure l'Iva.. al limite la Tari... o l'imposta di bollo. Vedrai che qualche tassa la paghi.. (e anche più di una, non ti preoccupare) vai tranquillo.
P.s. Alla fine 41 milioni di denunce non sono pochine.. togli i bambini, gli studenti, casalinghe e i pensionati con solo la pensione e solo spese mediche che non gli conviene far la denuncia.. sinceramente 41 milioni di persone che fanno la denuncia... anche troppe!
I 30 milioni (dei 41.. se ho capito bene) che pagano almeno un euro.... Mi vien da dire: Siamo 23 milioni quelli che lavorano?.. forse 25 (mi sa che esagero) ma non credo di più... Ci levo chi con i bonus non paga ipef.. (ma di sicuro han pagato Iva, bolli e almeno una tra imu e tari) non mi sembra poi così "accio", specialmente se ci aggiungo chi ha solo la Cu .. (ad esempio i pensionati di cui sopra) e che quindi ha già pagato e non fa la dichiarazione dei redditi.
Scusa magari ho capito male io... ma parli di 10 milioni di "abbonusati"...

Danilo ha detto...

@Massimiliano, i pensionati l'IRPEF la pagano, perche' gli viene tolta direttamente dalla pensione.

Massimiliano ha detto...

Certo che la pagano.... Il punto che volevo evidenziare è: non è detto che presentino dichiarazione dei redditi. Quindi quelli che pagano l'Irpef stando i numeri dati son parecchi.. Ma magari ho capito male io.
Un caf dalle mie parti ti chiede sui 70€ per la dichiarazione: di fatto devi avere almeno 500€ di spese mediche perché sia conveniente da farsi.

Anonimo ha detto...

il problema dell'irpef (almeno quella dei dipendenti) è che le aliquote MARGINALI diventano ENORMI sopra i 15k
fra aliquota e detrazioni che diminuiscono passare da 15200€ di lordo a 16200 costa 341,5€ con una aliquota marginale del 34.15%, che diventa il 43,68% sopra 28000€.
sopra i 50K, che sono finite le detrazioni diventa il 43%
in pratica per lo stato sei benestante sopri i 15K (annuali!) e ricco sopra i 28k (annuali!)
e non abbiamo considerato che c'è la ritenuta previdenziale (volendo la potremmo considerare risparmio forzato) l'addizionale regionale e comunale.
e di quello che ti resta paghi anche l'iva quando la spendi e in più paghi una serie di accise, tasse e altre imposte indirette.
ah, il datore di lavoro paga anche i contributi e l'inail (e la cassa edile per i muratori)
L'autonomo ha assoluta convenienz a a farsi la flat tax, ma se non può se la cavicchia un pò meglio perchè almeno scarica parte delle spese. Certo non ha ferie permessi festivi tredicesime e tfr pagati in più se lo vuoi mandare a quel paese non devi aprire un contenzioso dal dubbio esito, ma il punto è che fiscalmente paradossalmente è messo un pò meno peggio.
Se la passano molto meglio le società di capitali che si possono scaricare pressochè di tutto e non pagano la previdenza. In più hanno una flat tax (sebbene al 25%). Guardando la tua tabella infatti il gettito ires fa ridere.
Il punto è che a monte vi è una enorme disparità di trattamento fra categorie di lavoratori, e che converrebbe a tutti farsi un part time di 20 ore a settimana...

Marco ha detto...

Buono spunto per iniziare una riflessione, ma molto spesso alcuni "ragionamenti logici" che vengono sviluppati nell'articolo non sono logici per niente, sono solo frutto di convinzioni e credenze non obiettive che oscurano tutto ció che di buono l'articolo puó portare.
Ad esempio, nel mondo l'1% dei ricchi detiene il 50% delle risorse. É quindi ovvio che quell'1% dovrá pagare le tasse in proporzione a quanto detiene, che é il 50%. O l'1% deve pagare solo per l'1%? Risulta quindi naturale, il fatto che l'80% delle persone paga il 20-30% del totale, se loro detengono quella percentuale di ricchezza, non vedo perché dovrebbero pagare l'80% delle tasse? Ed é qui il punto fondamentale, perché é ovvio che in Italia l'80% delle persone detiene piú ricchezza di quanto paga di tasse = molte persone appartenenti a questo 80%, fanno nero e non dichiarano i loro redditi. E chi é che puó fare nero? Sicuramente non l'impiegato o l'operaio a libro paga, che poi chiederá i bonus che vengono tanto additati come il male assoluto, ma sono i bonus il problema (e quindi cercare di ridistribuire poca ricchezza a chi ne ha bisogno) o il problema sono ancora le persone che non ne avrebbero diritto perché loro la ricchezza ce l'hanno ma li richiedono lo stesso perché fanno nero e quindi rientrano nei parametri dei bonus? E qui di nuovo, chi é che puó fare nero? Chiaramente non l'operaio di cui vi lamentate nell'articolo.
Senza contare che nell'articolo, si da un colpo al cerchio e uno alla botte: ci si lamenta che i ricchi scappano perché devono pagare le tasse anche per gli altri, ma ci si lamenta pure del fatto che lo stato va a tassare sempre di piú persone del ceto medio. Facile cosí, ma quale é la soluzione? Tassare i ricchi non lo sarebbe, altrimenti scappano. Quindi chi tassiamo? Abbassiamo le tasse per i ricchi cosí invece le pagano (ovviamente...in un mondo utopico) e quindi visto che ora le tasse per i ricchi sono piú basse e non generano abbastanza entrate, chi verserá le tasse mancanti? Ancora, il ceto medio e il ceto basso (perché riduzione di servizi e/o bonus, incidono soprattutto su chi non ha i soldi per andare in clinica privata o per chi non puó rinnovare la casa per isolarla meglio in inverno, quindi una riduzione dei servizi va sicuramente ad impattare di piú le classi meno agiate anche se non é un vero e proprio aumento di tasse, é comunque un limitare alcuni servizi basilari per certe categorie di persone).
E si vede bene in paesi come gli USA, dove i "ricchi" pagano meno tasse, che grado di sviluppo hanno..... in alcune aree, gli USA sono un paese del terzo mondo. E lí si che la popolazione é divisa tra ricchi e poveri.
La dura realtá da capire per una certa fetta della popolazione Italiana é che le tasse vanno pagate, senza se e senza ma. Non per nulla i paesi nordici possono permettersi sia una tassazione rispettata tendenzialmente da tutti sia un welfare che possa aiutare le persone meno agiate cercando di dargli istruzione e una vita dignitosa, che non sia basata solamente sulla schiavitú lavorativa, come invece accade troppo spesso in Italia per persone che non possono immaginarsi un futuro diverso neanche in mille anni.

blu-flame ha detto...

x marco
“ alcuni "ragionamenti logici" che vengono sviluppati nell'articolo non sono logici per niente”
Vediamo cosa e' illogico.


“nel mondo l'1% dei ricchi detiene il 50% delle risorse. É quindi ovvio che quell'1% dovrá pagare le tasse in proporzione a quanto detiene”

2 errori logici.
1) non siamo “nel mondo” ma in ITALIA, se poi mi dici che in india o in cina e' cosi' ne parliamo...

2) le tasse si pagano non in baso a quanto si DETIENE, salvo che parliamo di introdurre un sistema patrimoniale, cosa rara in occidente, ma quanto si GUADAGNA, che ha il suo perché e al limite disquisiamo sulla questione.

“perché é ovvio che in Italia l'80% delle persone detiene piú ricchezza di quanto paga di tasse”
vedo che non hai colto il quid: non sono i ricchi.
Se uno guadagna 100K e' giusto che paghi piu' di un operaio che prende 30K (lordi) per proporzione e anche oltre per via che alcune spese sono incomprimibili (la proporzionalita' variabile serve a quello)
ALTRO e' un massacro.

“molte persone appartenenti a questo 80%, fanno nero” [trad: i ricchi fanno nero]
Per la legge dei numeri e' vero anche che le percentuali sai, le statistiche sono piuttosto chiare.

“E chi é che puó fare nero? Sicuramente non l'impiegato o l'operaio”
esattamente sono loro.
Per la legge dei numeri: le aziende non possono farlo senza di loro!

“e quindi cercare di ridistribuire poca ricchezza a chi ne ha bisogno”
vedi questo causa
“ i ricchi scappano perché devono pagare le tasse anche per gli altri”
Inteso i “ricchi” per chi non e' operaio unskilled.

“Facile cosí, ma quale é la soluzione?”
Aumentare lo skill e la produttivita'


“La dura realtá ... le tasse vanno pagate.... i paesi nordici...una tassazione rispettata”.
I paesi nordici non hanno il latino e praticamente tutti parlano un inglese da urlo e hanno una produttività per ora che arriva al DOPPIO della nostra e nel meridione quasi il QUADRUPLO.

La dura realta' e' che le tasse non arrivano perche siamo scimmie ignoranti che non guadagnano perche non sanno fare
Leggiti il post sull'euro e quelli sulla sQuola, poi piangi.

Marco ha detto...

Caro Blu-flame, continuo a condividere il discorso di fondo, chiaramente in Italia le problematiche sono ben altre che le sole aliquote fiscali, l'intera economia é da rivoluzionare, modernizzare e bisogna puntare all'innovazione e alla ricerca nei settori di sviluppo del futuro, senza dimenticarsi ovviamente delle nostre grandi eccellenze locali che portano una qualitá che non si vede da altre parti del mondo). In piú bisogna rieducare la popolazione (specialmente del sud, ma anche al nord non si scherza...) perché davvero, in certi aspetti culturali, sociali e lavorativi siamo al medioevo. Non ci si puó certamente lamentare degli immigrati o degli stipendi da fame quando i lavoratori italiani hanno la terza media e anche una scimmia potrebbe fare esattamente le stesse cose nella metá del tempo (visto che una scimmia non avrebbe bisogno di pause per andare al bagno o per fumare la sigaretta).

Peró perdonami il fatto che nel mio commento precendete parlavo di "detenzione di risorse", ma il discorso non cambia di una virgola, visto che chi detiene le risorse é anche chi guadagna di piú.
In base ad alcuni dati che ho trovato velocemente online (ilsole24ore, rielaborazione di dati Oxfam), in Italia la situazione non é cosí male come in altri paesi e nel mondo, ma comunque non rosea - nel 2021:

l'1% piú ricco della popolazione detiene il 22% della ricchezza Italiana
il 5% piú ricco detiene il 41% della ricchezza totale
il 10% piú ricco detiene il 56% della ricchezza totale
il 20% piú ricco detiene il 70% della ricchezza totale

I tre Italiani piú ricchi, detengono da soli piú di quanto il 10% della popolazione piú povera detiene (3 contro 6'000'000, vuol dire che lo 0,000005% della popolazione ha ricchezza come il 10% della fascia piú povera).

Ora, visto che la forbice di differenze sopra citate si é allargata di molto negli ultimi 20 anni a favore delle classi piú ricche, se la matematica non é una opinione significa che chi ha un patrimonio piú alto, negli ultimi 20 anni l'ha aumentato ancora di piú, quindi ha guadagnato di piú. Mi sembra abbastanza ovvia come correlazione, a parte specifici casi eccezionali di ereditari che buttano via la ricchezza in cocaina e prostitute, i ricchi continuano a diventare piú ricchi (ergo, continuano a guadagnare maggiormente). E a dire il vero, anche chi sperpera il suo patrimonio in cocaina e prostitute (e inscena falsi sequestri, come uno dei famosi Agnelli) continua a guadagnare piú di qualunque altra persona "normale". Molto molto di piú.

Marco ha detto...

Ad esempio, il solo Ferrero (secondo i dati di Forbes) ha guadagnato per l'anno 2021 circa 1 miliardo di euro. Se pagasse le tasse in Italia (cosa di cui obiettivamente non mi sono documentato) da solo contribuirebbe per una grande percentuale, comparabile a quella di piu'di 30 mila persone che guadagno un reddito medio annuale di 35mila euro (semplificando ovviamente, visto la diversificazione delle aliquote fiscali a scaglioni). 1 vs 30'000. Se l'Italia avesse quindi una popolazione di 30'001 persone, il sig. Ferrero contribuirebbe al 50% delle tasse da solo, e non ci vedrei nulla di sbagliato nel fatto che una percentuale irrisoria di popolazione paga una percentuale piú alta di tasse (mentre invece, nell'articolo originario ció viene descritto come se fosse una cosa assolutamente sbagliata). Da notare che non mi interessa se il sig. Ferrero in questione abbia guadagnato i suoi soldi giustamente o ingiustamente, questi sono problemi morali che al momento non mi interessano, volevo semplicemente puntualizzare che frasi come "Avete capito l'1,2% degli sfigati deve pagare il 20% delle tasse.
Certo e' gente che guadagna oltre i 100K lordi, ma capiamo che una cosa e' la proporzionalità che continuamente ci menano e altro è schiacciare le persone che producono?" sono fuori luogo, perché statisticamente parlando é piuttosto normale che l'1% degli Italiani paghino per il 20% delle tasse totali, se i loro guadagni sono anche altrettanto piú elevati rispetto agli altri" (e a giudicare dall'aumento dei patrimoni di questo 1% piú ricco, si, questo 1% non puó essere dichiarato "sfigato" ma semplicemente "infitamente piú ricco di tutti gli altri")

Ma anche qui, come ben sappiamo alcune di queste persone ne sanno una piú del diavolo e nonostante le loro dichiarazioni dei redditi siano minime, i loro patrimoni sono sempre costanti o in aumento. E qui la necessitá dello stato di "punire" i patrimoni tramite tasse patrimoniali (che definisci cosa "rara" in occidente sbagliandoti, visto che i vari superbollo per le auto, e tasse simili per la casa come IMU etc, sono sostanzialmente delle patrimoniali) e tasse sui consumi (chi ha piú potere economico, compra di piú e quindi tendenzialmente dovrebbe pagare piú IVA rispetto a chi compra meno, in soldoni). Anche qui, non ci vedo nulla di male, se una persona puó permettersi un SUV o una macchina sportiva da 6km/l, ma poi dichiara meno reddito dei suoi dipendenti (famoso il caso dei proprietari di gioiellerie che dichiarano meno di 20mila euro l'anno, meno dei loro dipendenti, ma ce ne sono a bizzeffe tra gli imprenditori) é giusto che venga colpita nel patrimonio. É meno giusto che queste tasse colpiscano anche chi ha versato fino all'ultimo dei contributi, questo é ovvio. Ma da expat che torna regolarmente in Italia, é difficile spiegarsi come tutti gridino alla miseria quando le persone che incontro fanno una vita molto piú agiata di quella che in teoria dovrebbero permettersi...

Ripeto, l'articolo di per se mi piace e sicuramente evidenzia problemi reali, si potrebbe parlare per ore di come le cose funzionino nel sud Italia, ma anche qui, le tasse sarebbe l'ultimo dei problemi da affrontare se vogliamo essere onesti con noi stessi. E comunque al nord certe cose si fanno lo stesso, anche se in misura minore o comunque piú localizzata a certe situazioni specifiche.

Peró eviterei facili strumentalizzazioni di numeri e mistificazioni di servizi e bonus giusto per una certa visione personale della politica che non trova riscontro poi nella realtá, tutto qui :)

Marco ha detto...

Caro Blu-flame, continuo a condividere il discorso di fondo, chiaramente in Italia le problematiche sono ben altre che le sole aliquote fiscali, l'intera economia é da rivoluzionare, modernizzare e bisogna puntare all'innovazione e alla ricerca nei settori di sviluppo del futuro, senza dimenticarsi ovviamente delle nostre grandi eccellenze locali che portano una qualitá che non si vede da altre parti del mondo). In piú bisogna rieducare la popolazione (specialmente del sud, ma anche al nord non si scherza...) perché davvero, in certi aspetti culturali, sociali e lavorativi siamo al medioevo. Non ci si puó certamente lamentare degli immigrati o degli stipendi da fame quando i lavoratori italiani hanno la terza media e anche una scimmia potrebbe fare esattamente le stesse cose nella metá del tempo (visto che una scimmia non avrebbe bisogno di pause per andare al bagno o per fumare la sigaretta).

Peró perdonami il fatto che nel mio commento precendete parlavo di "detenzione di risorse", ma il discorso non cambia di una virgola, visto che chi detiene le risorse é anche chi guadagna di piú.
In base ad alcuni dati che ho trovato velocemente online (ilsole24ore, rielaborazione di dati Oxfam), in Italia la situazione non é cosí male come in altri paesi e nel mondo, ma comunque non rosea - nel 2021:

l'1% piú ricco della popolazione detiene il 22% della ricchezza Italiana
il 5% piú ricco detiene il 41% della ricchezza totale
il 10% piú ricco detiene il 56% della ricchezza totale
il 20% piú ricco detiene il 70% della ricchezza totale

I tre Italiani piú ricchi, detengono da soli piú di quanto il 10% della popolazione piú povera detiene (3 contro 6'000'000, vuol dire che lo 0,000005% della popolazione ha ricchezza come il 10% della fascia piú povera).

Ora, visto che la forbice di differenze sopra citate si é allargata di molto negli ultimi 20 anni a favore delle classi piú ricche, se la matematica non é una opinione significa che chi ha un patrimonio piú alto, negli ultimi 20 anni l'ha aumentato ancora di piú, quindi ha guadagnato di piú. Mi sembra abbastanza ovvia come correlazione, a parte specifici casi eccezionali di ereditari che buttano via la ricchezza in cocaina e prostitute, i ricchi continuano a diventare piú ricchi (ergo, continuano a guadagnare maggiormente). E a dire il vero, anche chi sperpera il suo patrimonio in cocaina e prostitute (e inscena falsi sequestri, come uno dei famosi Agnelli) continua a guadagnare piú di qualunque altra persona "normale". Molto molto di piú.

Marco ha detto...

Chiedo scusa per l'ordine dei commenti, vista la lunghezza della risposta ho dovuto dividere il messaggio in 2 parti, e sembra che la prima parte sia stata pubblicata dopo la seconda, invece che prima :)

Marco ha detto...

Caro Blu-flame, continuo a condividere il discorso di fondo, chiaramente in Italia le problematiche sono ben altre che le sole aliquote fiscali, l'intera economia é da rivoluzionare, modernizzare e bisogna puntare all'innovazione e alla ricerca nei settori di sviluppo del futuro, senza dimenticarsi ovviamente delle nostre grandi eccellenze locali che portano una qualitá che non si vede da altre parti del mondo). In piú bisogna rieducare la popolazione (specialmente del sud, ma anche al nord non si scherza...) perché davvero, in certi aspetti culturali, sociali e lavorativi siamo al medioevo. Non ci si puó certamente lamentare degli immigrati o degli stipendi da fame quando i lavoratori italiani hanno la terza media e anche una scimmia potrebbe fare esattamente le stesse cose nella metá del tempo (visto che una scimmia non avrebbe bisogno di pause per andare al bagno o per fumare la sigaretta).

Peró perdonami il fatto che nel mio commento precendete parlavo di "detenzione di risorse", ma il discorso non cambia di una virgola, visto che chi detiene le risorse é anche chi guadagna di piú.
In base ad alcuni dati che ho trovato velocemente online (ilsole24ore, rielaborazione di dati Oxfam), in Italia la situazione non é cosí male come in altri paesi e nel mondo, ma comunque non rosea - nel 2021:

l'1% piú ricco della popolazione detiene il 22% della ricchezza Italiana
il 5% piú ricco detiene il 41% della ricchezza totale
il 10% piú ricco detiene il 56% della ricchezza totale
il 20% piú ricco detiene il 70% della ricchezza totale

I tre Italiani piú ricchi, detengono da soli piú di quanto il 10% della popolazione piú povera detiene (3 contro 6'000'000, vuol dire che lo 0,000005% della popolazione ha ricchezza come il 10% della fascia piú povera).

Ora, visto che la forbice di differenze sopra citate si é allargata di molto negli ultimi 20 anni a favore delle classi piú ricche, se la matematica non é una opinione significa che chi ha un patrimonio piú alto, negli ultimi 20 anni l'ha aumentato ancora di piú, quindi ha guadagnato di piú. Mi sembra abbastanza ovvia come correlazione, a parte specifici casi eccezionali di ereditari che buttano via la ricchezza in cocaina e prostitute, i ricchi continuano a diventare piú ricchi (ergo, continuano a guadagnare maggiormente). E a dire il vero, anche chi sperpera il suo patrimonio in cocaina e prostitute (e inscena falsi sequestri, come uno dei famosi Agnelli) continua a guadagnare piú di qualunque altra persona "normale". Molto molto di piú.

blu-flame ha detto...

marco il tuo problema e' che prendi Ferrero.
Di ferrero ne hai uno.
non fa testo.
Ferrero e CEO di FERRERO e non e' ricco, e' il piu' ricco d'italia e non puoi usarlo per fare congetture, si chiamano eccezioni.
Inoltre la ferrero e' lussemburghese e guadagna meno di un miliardo annuo e ha piu' azionisti.

Ma ammettiamo per un attimo che mr Ferrero sia l'unico possidente, sia in italietta e del livello comparabile (diciamo almeno un decimo) ce ne siano almeno 10 come lui.
Come vedi stiamo gia' facendo numeri impossibili.
Bene, stando alle tue ipotesi esagerate hai pagato le tasse di 1-200.000 persone. Peccato che siamo in 60 milioni e 40 non pagano tasse.

stai facendo, inoltre, confusione su "ricchezza posseduta" e "ricchezza guadagnata".
Ferrero possiede 10 miliardi, ma non guadagna 32 miliardi (salvo vendesse a Saiwa l'intero pacchetto).
Cosi' come l'operaio con 2 case (esempio piuttosto tipico) non ha guadagni perché possiede 500.000E di asset compresa la punto suv, visto che il suo stipendio attuale e' di 1500E netti e la casa la usa la figlia.

Del resto i beni strumentali (nel caso l'azienda che vale miliardi) serve per generare REDDITO e quello che viene tassato.

In molti casi persone che sono miliardarie hanno redditi piuttosto bassi, relativamente modesti, investendo tutto sull'attività (cosa che aumenta il PIL, ma non le finanze personali).

il mio ex suocero, che girava con auto di seconda mano comprate spesso dai dipendenti, aveva un discreto reddito, ma non certo su un piano cosi' diverso rispetto ai dipendenti.
era ricco?
beh si, tecnicamente "aveva roba".

Quindi quendo si parla di "ricchi" tutti hanno in mente la velina o il calciatore che con un fatturato di 10 guadagna 10 e spende 10.
Quello e' tassabile come dici.

Il fatto che confondi ricchezza con tasse forse non e' chiaro perche si tassa come si tassa.
Se tu possiedi un macchinario per fare chip hai un affare che costa 10 miliardi e rientri subito nel novero del 1%.
La realta' ti dice che qualla macchina per funzionare ha delle spese immonde e guadagni qualche milione all'anno che vengono ipertassati.
Alla fine di qualche anno quella macchina vale zero, come del resto Ferrero perde di valore se non cambi macchinari ogni tot, e nella realta' il "valore", la "ricchezza", non e' un valore a se stante da tassare come un guadagno.

Poi possiamo parlare di abbassare l'irpef a favore di tasse patrimoniali come l'IMU (magari senza cagate come la prima casa), ma alla fine, se ci pensi, quello che ha senso e' il GUADAGNO.
Perché lo sbatti, alla fine, lo fai per quello.

in italia non si e' colpito i ricchi, quelli si sono massacrati e sono fuggiti o hanno smesso di investire, ricordi quando ho parlato di candy?

in italia si e' deciso di spostare i soldi del ceto medio-alto a tutti.
come risultato si e' promosso il nanismo e la sciampista.

Oggi le aziende sono nane, l'impiegato e' il ricco e come new-ricco scappa.

Dire che Ferrero possiede 30 miliardi, piu' di tutti tutti i 4 milioni percettori del RdC messi insieme, non vuol dire nulla.
Quei 30 miliardi non servono ad andare in giro con 600 supercars, ma a dare lavoro a 120.000 persone almeno fra diretti e indiretti facendo poi 60 milioni di guadagno da dividere con gli azionisti o investire.
Potranno essere tassati solo se diventano guadagno, ovvero quando verra' venduta la ferrero ad una Saiwa e in quel momento quel valore virtuale diverra' reale scoprendo quanto e' veramente.

Una cosa e' il GUADAGNO, la ricchezza, salvo che sia un deposito bancario in valuta, non e' mai ricchezza tangibile.

Ovviamte un Ferrero o un Bezos vivono piu' agiatamente di una sciampista, ma non si tassa il possesso di AMZ per ottime ragioni, al contrario di quello che dicono i nostri cattocomunisti
che scrivono su pepubblica