mercoledì, dicembre 28, 2022

costo finto accumulabili 3

 


 

 

Nella follia dell'accumulo si usano anche le pompe da bicicletta!

Perché al peggio non vi è mai fine, raschiato il fondo si prosegue nel legno, poi nella terra: magari si vuole il petrolio?

Higview sta facendo di peggio, ci sono accordi per l’Australia, avevamo gia' visto che e' messa malissimo in alcune zone per eccesso di eolico

il sistema vorrebbe prendere l'aria, pomparla un un serbatoio e, alla bisogna, usare la pressione per far girare un generatore.

moooolto green

Dopo aver letto decine di pagine di report dei due venditori di fuffa, che raccontano di essere in costruzione in una decina di stati, nessuno parla dei foxxuti rendimenti se non un una specifica condizione particolare e bizzarra.

La prima cosa da guardare insieme ai costi e' il rendimento, se e' sotto il 10% difficilmente e' conveniente un costoso meccanismo.

Perché se lo scopo è recuperare quell'energia che grazie ai pannelli solare viene venduta vicino a zero, forse la soluzione non e' comprare una macchina che trasla il 10% del metano bruciato a mezzodì verso sera,  ma diminuire il solare che avrebbe un rendimento del 100%, 10 volte tanto.

questo e' il dispositivo secondo i realizzatori dovrebbe esserci maggior successo  e commesse gia' firmate (parla di committenti con nome e cognome come Enel Spagna)

guardiamo come funziona


In pratica possiamo dire che questi idioti (forse sono piu' idioti quelli che gli danno i danari) fanno questo:
Prendono un serbatoio, ci pompano dell'aria e poi, se hanno ancora eccessi, la ri-pompano in un secondo serbatoio fino a liquefarla.
Lo scopo della liquefazione e' chiaro, risparmiare spazio, diventa circa un millesimo, ed evitare serbatoi grandi una regione, quello che sfugge e' che abbiamo in mezzo alle scatole un passaggio di stato e qualche incazzatura.

Un ciclo del genere non solo e' probabilmente ben al di sotto del 10% (forse anche 5%), quindi inutile, ma anche economicamente impegnativo e lo storage sul lungo periodo  (come vedete dalla slide) ha perdite per evaporazione dell’aria che non ha nessuna voglia di stare a -195C senza andare in ebollizione. 

Pero', se leggiamo le interviste, sembra che parlino di grandi rendimenti, fino a superare di gran carriera il 50%.

il 50% e' tanto, e' un botto! 

se guardiamo un banale compressore da officina vediamo un ventolone che consuma energia.

Se fatto bene anche una timida serpentina fra i 2 cilindri, generalmente asimmetrici di cilindrata, del resto seppur a 10 atmosfere e soli 100 litri, schiacciare 1000 litri in 100litri vuol dire aumentare la temperatura, ovvero il volume. Ecco quindi che se volete comprimere a 200 atmosfere la cosa si fa piu' impegnativa


non a caso nelle industrie, dove generalmente funzionano fino a 16 BAR (grossomodo 16 Atm) visto che comprimere l'aria si perde il 40%, si cerca di recuperare energia usando il calore riscaldando l'acqua sanitaria.

Lascio solo a voi cosa vol dire portarla a liquefare a che razza di perdite si va in contro e se e' possibile mantenere rendimenti, comprensivi della ritrasformatone in elettricità,  intorno al comprimere a 16BAR...!


Ovviamente leggendo fra le righe scopriamo i trucchi contabili.

Il primo trucco e' che deve andare in tandem di una grande centrale termica... Già...
Quando è necessaria l'energia bisogna accendere anche la centrale a carbone (o altro) ed essere piazzati nel cortile di questa.

Il primo problema e' che non possiamo mandare il liquido d'aria alle turbine, dopo 10 minuti la cavitazione sfonderebbe le pale oltre a rendere il tutto un blocco di ghiaccio, e avrebbe pure pessimi rendimenti.
In pratica prima di usare l'aria va scaldata con uno scambiatore ENORME e potenti ventilatori.
Piu' e' calda l’aria piu' abbiamo un volume e quindi un rendimento elevato.
In pratica d'inverno riscaldare l'aria da -195C a temperature decorose e' un problema costoso (chiamasi rigassificatore, ed e' peggio del metano).

Quindi l'idea contabile e' di mettere l'impianto al posto di un secondo stadio delle termiche e mandare l'aria a -195C a far condensare il vapore a  100C, ma non troppo perché altrimenti si abbatte il ciclo.
L'aria scaldata a 100C quando muoverà le turbine di recupero sarà molto voluminosa.
Oserei dire "e grazie al ca.." che aumenta il rendimento, ma noi non volevamo usare una grande centrale a carbone, no?
E poi potremmo fare lo stesso recupero con un motore a vapore usando un liquido che bolle a 60C o un motore Stirling se vogliamo spendere qualche soldo.
Senza dover liquefar dell'aria che e' un caos, no?

Il secondo gioco contabile e' che l'aria piu' e' fredda piu' e facile liquefarla a -195C.
Come dire se e' a 30C o a -20C siamo 50C piu' vicini a -195C
L'idea e' avere a disposizione un laghetto o una zona rocciosa che sforacchieremo, dove l'aria viene mandata prima di condensare il vapore della centrale termica durante la produzione.
In pratica il laghetto diviene un blocco di ghiaccio a -195C.
Al ripartire dell'accumulo se quella roba e' ancora fredda grandi premi e cotillon perché raffreddiamo l'aria con il freddo ceduto precedentemente al laghetto.

Esiste un secondo trucco contabile bis se non abbiamo il laghetto, ed e' ancora piu' fetido.
La centrale termica DEVE essere alimentata non a carbone, ma a gas liquefatto a -180C e prima di essere bruciato la rigassificazione del gas viene usata per raffreddare l'aria in accumulo (quindi ci saranno enormi serbatoi di metano liquefatto che deve rimanere tale il piu' possibile).
In soldoni la centrale termica deve andare a sparo quando l'impianto e' in accumulo, ovvero quando non vi e' richiesta.

Ora e' chiaro che questi sono trucchi contabili che non sono costanti e non sono lineari e necessitano di una sinergia molto specifica.
Per esempio se dovessimo  banalmente prendere quel metano in pressione  e usarlo direttamente a 100C per muovere una turbina prima di bruciarlo, e lo abbiamo gia' pronto, siamo sicuri sicuri che sia meglio l'impianto di aria fritta?
Oppure ancora, se usiamo una turbogas, se iniettiamo direttamente gas liquido nella turbina, non e' che ne aumentiamo il rendimento come avviene sui motori a pistoni?

In pratica piu' che un accumulo fine a se stesso pare un sistema per aumentare il rendimento di centrali vetuste che andrebbero sostituite perché mancanti di un secondo o terzo stadio.
Per la cronaca il piu' grande di questi pompaggi in costruzione ha una carica che non arriva a riempire 400 auto Tesla, di fatto un nano da giardino nonostante sia piuttosto imponente fisicamente.

A tutto cio' lascio solo pensare alla durata di serbatoi criogenici e a quelli che vengono riempiti e svuotati continuamente.

Come dire, l'energia e' sfuggente. Come i neuroni.


3 commenti:

erfiaschi ha detto...

Insomma, la solita sola.
Farai un post sui reattori nucleari autofertilizzanti?
E i rubbiatron (reattori nucleari basati su acceleratori lineari).
L'economia basata sul torio? Che ne dici?
Buon anno! Speriamo di idee sensate.
Il governo intanto vuole tirarsi indietro sullo stop ai motori termici nel '35.
Sei un loro consulente? ;-)

Stefano ha detto...

Piu' si va avanti e piu' nascono sistemi assurdi di accumulo, con costi/kWh monstre e rendimenti ridicoli... tra un po' cominceranno con i generatori a gatto imburrato.

Ma quando la finiremo di dare in pasto a finanziatori IDIOTI progetti ancora piu'IDIOTI per buttare via miliardi di miliardi di dollari in puttanate senza senso? Solo il tempo sprecato a fare i progetti e le slide e i soldi buttati in meeting, conferenze e lobbying (ogni riferimento a fatti che coinvolgono i burocrati EU e' puramente voluto) gridano vendetta...

Erreunista ha detto...

che bella supercazzola termodinamica, molto utile per convincere le menti deboli della UE e posti simili a sganciare qualche T€, soprattutto se poi qualche milione finisce nelle case di qualcuno che conta, rigorosamente cash, perchè il contante è brutto, tranne quando riempie i sacchi.