Ben Sulayem punta il dito contro le parolacce nei team radio:
"La F1 non è rap dove si usa la parola con la 'c' molto spesso"
Oramai i poveri (assai ricchi) piloti di F1 devono gestire una infinita' di manettini e porcherie e mentre lo fanno ogni istante del loro lavoro e' analizzato da telecamere.
Non solo fuori dall'auto
Sopra l'auto
Dentro l'auto
Sulla faccia
(manca solo l’inquadratura dello sfintere per poter giudicare quanto il dato accadimento ha fatto caxare addosso il pilota)
Provate ad immaginare se nel vostro lavoro SEMPRE siete inquadrati e vagliati da 4 o 5 telecamere contemporanee.
Adesso provate ad immaginare che mentre lavorate anche tutte le chiamate ai colleghi e fornitori vengano mandate in mondovisione.
Comprese quelle in cui "redarguite" la tizia che ha passato lo straccio dei pavimenti sul vostro monitor eizo nuovo di pacca disintegrandolo (successo qualcosa di simile).
Immagino anche la scena di un meccanico che deve leggere un etichetta lorda mentre e' sotto una vettura oleosa e lo comunica al collega.
Il presidente della FIA ha spiegato di aver chiesto ai vertici della F1 di ridurre la quantità di linguaggio scurrile trasmesso in tv riguardante i team radio
la cosa strana e' che Sulayem ha studiato all'American University di Washington, DC, e si è laureato con un Bachelor of Commerce, capiamo che avra' modi raffinati, ma sa anche come un rallysta bestemmia visto che era un pilota.
Caro stolto, dobbiamo distinguere tra i PRESENTATORI che di lavoro parlano mentre sono comodi in poltrona e il fatto che avete deciso come dei coxlioni di mandare in audio le comunicazioni PRIVATE di uno a 300kmph che sta perdendo i freni e chiede perche' non riesce a frenare.
Come dovrebbe parlare un pilota che ha perso i freni:
Cari colleghi ai box, mi si pone la triste necessita' di informarvi, con mio grandissimo disappunto, che la vettura a causa di un guasto non risponde piu' ai comandi del pedale del freno e per tanto sto rischiando di rendere l'anima al Dio che piu' vi aggrada.
Nel contempo e' certo che codesta sudata competizione e' persa.
Porto fra me e me il mio estremo disappunto della situazione.
3 commenti:
Direi di aprire una nuova etichetta (o label, come si preferisce):
POLLiticamente corretto
L'élite... per certi aspetti non è cambiato molto, a livello di alterigia e mancanza di contatto con la vita vera, rispetto ai tempi delle monarchie e dei titoli nobiliari ereditari.
Secondo me è il politicamente corretto ormai dominante.
Un esempio calcistico: la produzione TV impone di andare cauti con i replay dei falli più violenti. Se oggi giocasse ancora Montero credo che non si meriterebbe nessun replay dalla 1000 fps. E dire che ricordo un vecchio incontro di Premier Leaugue con un fantastico replay dalla telecamera a tre fasi in cui un difensore piegava la tibia all'avversario.
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