lunedì, maggio 27, 2024

Poste o Dei?

 


L'effetto di ignoranza finanziaria fa si che in questo paese succedano cose brutte brutte, nessuno si lamenta e vanno pure a godere di situazioni che sarebbero di sofferenza.

Ma si sa l'italiano e' stolto.

Qualche anno fa in italia avevano le poste, come in molti stati è un organismo statale che ha il compito di recapitare la posta.

Fino a qui nulla di strano.

La faccenda comincia a farsi stramba  nel momento in cui, come e' successo per Alfa, diviene assumificio e deve assumere al sud.

 Cosi' il servizio che non era mai stato da ritenersi di buona qualita' divenne uno standard di "cosa non fare"

Vediamo nello specifico.

Parliamo della storia dopo la WW2, altrimenti e' un libro, e soprattutto della recente che mostra che il nostro stato con l'idea di una certa "sinistra" ha l'idea che lo stato e' meglio sempre del privato e bisogna quindi andare in concorrenza con le persone che lavorano che siano banche (kattive per definizione) o case automobilistiche. 

Gia' nel dopoguerra lo stato decise che i pagamenti ai vari enti DOVEVA essere fatto attraverso poste.
Dopo non lamentiamoci che le aziende italiane non riescono a crescere per mancanza di prestiti bancari e trovare un lavoro sono razzi.

Fra gli anni 70 e gli 80 poste si da al mattone, il simbolo dell'economia di paesi emergenti, e produce non solo nuovi 27 centri smistamento, 400 uffici postali (diventando una enorme rete e fino a qui ci potrebbe stare) e 4500 case per i dipendenti che essendo dispersi viene da chiedersi con che logica.
Ovviamente giammai semplicemente chiedere a chi lo fa di mestiere di operare sul mercato, viene creata italposte, una societa' edile partecipata dallo stato attraverso IRI.

Ovviamente anni dopo vien da chiedersi cosa farne di tutti quei muratori formati al badile grosso e dopo alcuni lavoretti qui e la per aziende statali (telecom e successivamente autostrade) si fa fondere insieme ad altre disgraziate societa' edili come Edil.Pro, che poi diventa Iritecna che diventa  Fintecna che poi finalmente viene chiusa solo nel 1995.
Ovviamente dopo aver bruciato tasse a urlo.

Sempre in un ottica bizzarra negli anni 80 la posta del milanese veniva smistata al sud.
Ora immaginate che per spedire una lettera da Sesto SG (praticamente Milano) a Brugherio (20km da Milano) la posta viene messa nei sacchi, portata a Varese, caricata su di un aereo, scodellata al sud, smistata in atri sacchi, rimessa su di un aereo per Varese... il tutto il comodi 6-15 giorni per la posta normale, fino ad un mese per le cartoline e un costo da taglio di vene per offrire il sangue a Dei affamati di tasse.
Lascio solo pensare alla competitività delle aziende italiane che per mandare una caxxa di fattura arriva dopo eoni, non a caso ci si faceva farsi anticipare i dettagli delle fatture dai fornitori via telefono per metterli in contabilità, altrimenti casini.

Inutile dire che Poste perdeva soldi come versare benzina sul falo', il servizio era scadente e ogni tot anni arrivava "il grande piano" politico ideologico per risolvere il problema.
Il grande piano in genere consisteva, dopo versamento di dobloni, nell'assumere gente per creare buchi di bilancio futuri.

All'inizio degli anni '90 il disavanzo di bilancio era endemico  e conclamato, i soldi venivano mandati di discarica con la ruspa.
 L'aumento dei costi del personale, nel 1986 assorbivano circa il 93% delle entrate correnti, spiegava che fare da assumificio non era una cosa furba se si voleva almeno un pareggio.
La produttività per addetto dal 1970 al 1985 si era ridotta del 24% nonostante la qualità dei servizi sempre piu' infima (ricordo un amica sul confine che per inviare la posta estera la portava in svizzera). 

in pratica nel 90 la situazione era cosi' tragica che mandare una lettera era un problema e mandare un pacco era, come dire, "sai quando parte, non sai quando e come arriva".
Di fatto il servizio pacchi non era un opzione.

Cosi' si pensa ad una grande ristrutturazione, l'ennesima, e anziché ridurre il personale e renderlo piu' efficiente si ha la pensata di affidare la posta al corriere SDA, ben felice visto che e' alla frutta e subisce i vari TNT&c. Del resto il servizio SDA non era a livello dei top, ma di fatto era eoni meglio di poste che continuava a non essere un'opzione.
Cosi' poste arriva a pensare che e' meglio lasciare i propri dipendenti a grattarsi il naso e comprare SDA. Nel 1998 per 250 miliardi di lire (la cifra non e' chiara come in tutti i regimi del paesi non democratici) la porta a casa, cosa che fa sorgere molte ovvie perplessita'.
L'operazione verra' poi conclusa con altri miliardi con bartolini nel 2001 cosa che si prefigura come posizione dominante nel consumer e sicuramente bizzarra visto che di fatto POSTE controllerebbe ben 3 vettori (poste, SDA, bartolini) mentre viene scelta senza gara alcuna per la gestione dei trasporti di societa' legate allo stato.
Inoltre POSTE ha il monopolio postale.
Non essendo pandori nel 2001 l’antitrust chiarifica che gli sembra una buona cosa. Dominante, se e' pubblico e' ok.

Visto che invadere in forze l'ambito dei privati con un blob pubblico che possiede enormi facilitazioni monopolistiche migliora i conti (piace vincere facile? manco i tassisti) da qui in poi poste passera' ad aggredire qualunque azienda che maneggi soldi o corrispondenza.

Una prima mossa e' spacciarsi per banca, prima in via birichina (e gia' qui l'aticoso dovrebbe pandorare durissimo...),  poi ufficiale pur non diventando banca.
Tanto che non essendo banca devono approvare una legge specifica,  Decreto del presidente della Repubblica 14 marzo 2001, n. 144, e in teoria non può direttamente emettere finanziamenti al pubblico (buhahahahhh).
Ridiamo poiche' comunque potevano vendere prodotti finanziari ad uno sportello non certo fatto di esperti finanziari.
Vendere solo titoli di Stato e quelli delle grandi privatizzazioni pubbliche non e' che non possa causare danni al popolino (nooooo...) ed inoltre e' un trust oltre che vendita per circonvenzione d'incapace.
Non essendo pandori all’antitrust  sembra una buona cosa che un operatore senza fondamenta e gestione faccia da banca.

Passano pochi mesi e altra legge che permette di scavalcare le limitazione di sportello per vendere alla vecchietta pacchetti finanziari pesantoni dal consulente con il liceo classico, quando non 3za media.

Se questo non basta la "banca" inventa un sistema di riciclo denaro, la tessera postepay nel 2003.
Anche questo dispositivo che sembra fatto apposta per truffe e simili non fa sorgere nessuna domanda e non puo' essere replicato da nessuno che non voglia grattacapi.
Fa comodo essere un benedetto dallo stato, neeee?

Nel frattempo Poste diventa anche un operatore aereo, Mistral Air, del resto mancava, no?

Ma l'assalto a tutto e tutti prosegue, nel 2007,  con l'operatore di telefonia di poste, oggi forte di 5 milioni di utenti e opera anche sulla rete fissa per quanto riguardi principalmente la PA-poste.
Viene da chiedersi perche' abbiamo praticamente fatto fallire omnitel.

Si noti la posizione dominante (ma non sono certo pandori!), avendo una carta di pagamento (con caratteristiche garibaldine), un accesso alla PA privilegiato e una telefonia vengono prodotte una serie di versioni che non sono replicabili al quadrato come la IoStudio Postepay
Del resto e' stata spinta attraverso il Ministero dell'Istruzione.
La carta viene distribuita gratuitamente dalle segreterie scolastiche dell'Università e delle scuole superiori, cosa che una carta brandizzata esselunga, un bancomat Unicredit o semplicemente VISA non certo puo' fare (pandoriiiii).
lo Stato, responsabile di tagli della scuola pubblica, utilizza risorse della scuola umane ed economiche per fornire agli studenti una carta di credito di POSTE  e pur di fare un servizio che lega ad un fornitore (si sa che l'abitudine sia una potente leva) fornisce allo studente minorenne una carta di credito di un singolo emittente (mi raccomando! non son pandori!) con a bordo oltretutto altre menate  (es convenzioni e sconti presso altri cose della PA come musei).
Lascio perdere le altre versioni della carta, ma del resto non sono pandori da 6E e nessuno dovrebbe lamentarsi per un mostro del genere.

Per poste anche essere provider internet non era una cattiva idea e si lancia subito in quello schifo purulente della PEC. Che un utente dovrebbe, visti i problemi passati dovuti alla scarsa manutenzione dei server POSTE star molto lontano.
Anche in questo caso arriva lo stato con un pacco di milioni per fare la PEC-PAC co che dopo qualche anno viene spenta perché inutile, se non a finanziare poste.

Poste inoltre paga i propri dipendenti come postini, se Banco posta è davvero una banca, come si spaccia, dovrebbe pagare il contratto collettivo nazionale di lavoro bancario ai suoi dipendenti, assai piu' oneroso del postino. Ma ovviamente non essendo pandori non interessa all'antitrust e non interessa ai sindacati non essendo interessati a cose spicciole come le buste paga...

Del resto POSTE NON E' UNA BANCA, non ha una licenza bancaria e non deve sottostare a tutti gli stress test dell'EU ed in pratica ha costi nettamente inferiori rispetto ad una banca, ovviamente non ha nessuna sicurezza e depositare piu' di 100E non e' furbissimo.
Ma a nessuno interessa.

Banco posta inoltre vende prodotti finanziari con il suo bel gabbiotto in stile "semo na banca".
Peccato che il personale non sappia neppure l'ABC, e quando, in attesa di ritirare un pacco, sento le corbelleie che dicono dei metalmeccanici che vendono finanza vorrei entrare con il randello (oltretutto urlano come al mercato, almeno nei 3 gabbiotti vicino a casa).

Poste inoltre puo' vendere polizze assicurative.
Perche' tutto fa brodo.
Oggi nel settore assicurativo, Poste Italiane è numero uno con il 17% di quota di mercato nel ramo vita.
Anche nel ramo danni e' un pericoloso contender fatto di sconti su altri servizi o premi ad estrazione.
Del resto ha pure costruito una SpA assicurativa.
Anzi due, PosteTutela S.p.A. e Poste Vita S.p.A.
Ovviamente anche qui non ha le necessarie licenze e il personale non e' iscritto ne ha sostenuto l'esame.
Dopo non lamentiamoci se le assicurazioni sono care o fra anni ci saranno patatrac.

Piove sempre nella diga e nel 2016 Poste diventa anche gestore delle carde d'intetita' malfunzionanti digitali (SPID

Poste entra anche nel mercato consumer della conettivita' su fibra...

Poste diventa anche fornitore di energia con l’offerta luce e gas Poste Energia

Del resto questa entita' che fa cose senza oneri guadagna a tuono e non sa dove sbattere soldi e non avendo obblighi invade mercati con valanghe di danari e costi irrisori e se li mangia.
Ma del resto non sono pandori, solo le tasche degli italiani.

Se tutto cio' non vi sembra follia sappiate che i comuni Comuni fino a 100 mila abitanti e di Province e Città Metropolitane fino a 1 milione di residenti sono spinti da CDP (aka ò stato) ad avere i soldi  (Anticipazioni di Tesoreria) attraverso l'outsourcing del servizio tesoreria.
In pratica ad un comune conviene delegare tutta la gestione finanziaria ai postini pagati da postini.

Siccome poste consegna solo con 3 societa' di proprieta' totale o parziale, Poste, SDA, Bartolini, scopre che chi puo' non usa la roba fetida di poste, quello che e' "non obbligatorio".
Allora, anziché efficientare e ampliare il proprio business (l'unico che ha un senso in questo bailame) decide di entrare nel settore della gestione magazzini e compra Nexive che nel 2020 è il secondo operatore italiano per consegne di corrispondenza e pacchi, con una quota di mercato rispettivamente del 12% e dell'1%.
L'AGCM muta.

Nasce il reddito di cittadinanza che viene erogato attraverso una carta di credito. Non viene fatta una gara per scegliere il gestore a minor costo, ma viene assegnata la gestione ad una non-banca: Poste.


Avete presente il dramma italiano dei passaporti?
Quello che quando ho detto alla poliziotta di assumere gente almeno per raccogliere gli ordini e' rimasta scandalizzata perché giammai si puo' dare tale incombenza a dei civili?
Bene dal 2024 e' possibile richiedere e ritirare passaporti allo sportello.
Lo stesso sportello connesso con l'anagrafe del comune potrà fornire tutti i documenti, certificati e menate.
Di per se, al di la del passaporto che finisce nel contenitore della follia, non sarebbe male, in molti stati i documenti piu' comuni possono essere richiesti a banche, minimarket e similari.
Il problema in questo caso bizzarro è la concessione IN ESCLUSIVA ad un operatore che gia' puzza di favoritismi e la gestione dell'identita'.
In pratica POSTE ha una ulteriore serie di esclusive, ma come al solito in AGCM (che poi con gli acromimi a razzo non parlanti sembrano tutti uguali, prendi la AGCOM, denunciando che neppure il nome e' fatto seriamente) sono tutti presi a sconfessare trame di enormi di kattivi rikki ke vendono pandori.

 Avete presente pagoPA?
Forse l'unico dei prodotti SW della PA che funziona?
Beh lo stato ha deciso di regalarlo (la legge e' pubblicata, salvo stranezze oramai e' andata) a poste. Gli unici che si sono lamentatati sono le banche, del resto non sono pandori.

Avete presente lo schifo del 110% e simili grillate che hanno generato circa 250 miliardi di debiti pronti ad essere esigiti?
Quella valanga di roba marrone piu' grande delle baby pensioni, maggiore del prestito PNNR che tanto ha dato felicità ad alcuni poLLitici e pari ad un anno e mezzo di aiuti a tutto il sud, avete presente?
Lo stato sta pensando di fare una legge retroattiva per posticipare gli sconti sul credito, comprensibile per non impiccarsi, ma per chi detiene il credito e' una perdita secca da far tremare le ginocchia.
Ci sono banche con in tasca 20 miliardi, che solo di interessi se li spostano di un anno sono miliardi di perdite se contempliamo i trattati bancari (quelli a cui poste non frega una caxxo) sulla stabilità potrebbero non solo ammazzare di debiti le banche, ma deprimere profondamente il valore azionario decretando morte e distruzione sempre a carico dei cittadini utenti bancari.
Al governo stanno pensando di frazionarli in bocconi avvelenati di 5 e 10 anni.

Secondo la norma in scrittura nei giorni di correzione del post il governo sta pensando che per grazia del sovrano (del resto non e' una banka kattiva) poste non subirebbe la fregatura miliardaria.

Capisco la necessita' di fare soldi da parte di poste.
Capisco la necessità di fare soldi nonostante il personale non certo di qualita'.
Capisco lo stato di medda che si era rotto di pagare soldi ad un'azienda di M che non riesce neppure a camminare.
Capisco gli afflati dirigisti....

Ma qui siamo in presenza di una societa' controllata (SpA) che ha non solo le mani in pasta ovunque, dalle pensioni agli investimenti, passando per le giacenze, trasporti, corrispondenza, edilizia, produzione documentale in vece dello stato, poste, comunicazioni, gestione comunale e provinciale, credito, raccolta tasse, gastione comunale... eccetera
SPESSO IN CONCESSIONE MONOPOLISTICA o sfruttando la posizione dominante in altri settori.

Il prossimo passo e' creare una delle gestioni comunali integrate (basta funzionari!) e delega alla gestione in toto della finanza statale, compresa la definizione delle spese per sanita' (magare prodotta da POSTE-med) e scuola (cosi' possiamo mettere i fattorini al posto dei professori).

Non solo l'AGCM dovrebbe esplodere clamorosamente con multe miliardarie e continue fino a che non si sistema tale follia, ma e' assurdo che in uno stato democratico si sia permesso tale cosa.

Ma poste continua a inglobare societa' e funzioni, spesso in regime di monopolio.

Per i prossimi passi consiglio:
Spostamento delle licenze dalle farmacie e pronto soccorso alle Poste-farmac
Possibilita' di intervenire come forza di polizia, Postamultomat
Gestione delle proprieta' poste-notaibus
Presa in carico degli organismi vari (es AGCM, AGICOM...) che nulla hanno avuto da dire, del resto non hanno mai funzionato e poste potrebbe usare le poste come alberghi e ostelli (poste-Horeca)
ed infine passaggio completo delle concessioni, balneari comprese, a poste che sicuramente le puo' noleggiare facendoci miliardi.

Massì evitiamo di fare votazioni, sostituiamolo con Poste-GOV, del resto se i governi recenti hanno permesso una tale cosa e' gia' cosi'... risparmiamo soldi e non sentiamo piu' castronerie delle varie figure apicalmente ignoranti che oggi sputano nei microfoni.
Tutto costera' il doppio, ma del resto potrebbe anche andare peggio se tornano i grillini.

Dopo che ho scritto questo post mesi fa oggi si ventila all'idea pesino di metterla sul mercato, almeno in parte...
Ma siamo seri?

La legge in italia per gli amici e' diversa, che siano categorie di persone o amici.
L'importante che non siate imprenditori, soprattutto se vendete pandori.

In tutto cio' i giornalisti muti.



 

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho un rifiuto quasi allergico ad avere a che fare con tutto ciò che Poste tocca e che trasforma in merda, quando c'era da fare lo SPID la maggior parte della gente andava di persona e se non ricordo male pagava pure in Poste per fare il riconoscimento, quando altri operatori facevano tranquillamente il riconoscimento GRATIS e tramite videochiamata.

La storia dei passaporti è ormai una farsa inestricabile, le città con meno di 10K abitanti possono usare gli uffici postali per gestire la pratica, come se le città con meno di 10K abitanti avessero problemi a gestire quattro cacchio di richieste ogni morte di papa, mentre le METROPOLI arrancano tra code "preferenziali" e furbetti che si fanno fare biglietti al solo scopo di saltare le file. Che paese ragazzi...

Anonimo ha detto...

Beh, io ho spedito un pc fisso e un hifi con poste, entrambi arrivati danneggiati come se avessero preso a gran calci gli scatoloni; il pacco di pluriball a protezione non è servito a un *****.
Vi racconto un'altra storia, nel 2021 pur non avendo io un account google mi rubarono 110 euro dalla postepay frazionati in una marea di microaddebiti notturni da 0.86 finiti in America; in piena pandemia covid dovetti tornare più volte in ufficio per completare il reclamo perché le amebe minorate psichiche che ho incontrato non erano in grado di eseguire alla perfezione i compiti; addirittura mi inviarono 2 moduli con movimenti monchi, non utili per riconoscere tutte le operazioni ma solo parte di esse, e quindi abrei avuto problemi nel dimostrare l'intero danno subito; solo minacciando di querela l'ameba minorata che aveva firmato in modo illegibile quei 2 moduli ottenni un modulo esatto. Mesi di arrabbiature, stupido io a prendermela però, parecchie mail e pec cui le risposte non arrivavano mai, operatrici telefoniche che brancolavano un po' nella nebbia: ci misero quasi 1 ANNO a risarcire il furto con la clausola però che in caso di dichiarazione mendace avrei passato guai. A pezzi di sterco! Avete sistemi informatici fradici e marci e osate pure tanta spocchia? Comunque è vero, il tumore chiamato poste preferisce bruciare miliardi in reclame stomachevoli e nell solite fregature luce gas e company, per niente concorrenziali, piuttosto che perfezionare i servizi pessimi che già ha. Da usare turandosi accuratamente il naso!

Anonimo ha detto...

Con poste ci ho lavorato (sigh), e ci ha fatto concorrenza in famiglia (come molti)
- Lavorato: fresco di diploma, "sai guidare?" "si" "assunto".
Non uno sguardo al diploma, alla patente, ai GammaGT, nessuna visita medica, ma mi chiesero il casellario giudiziale con somma urgenza perchè dovevo iniziare praticamente l'indomani.
Bollavo alle 8, e fino alle 9 non arrivava il furgone della posta: durante questo tempo non potevo neanche ramazzare per terra, ma potevo uscire e fare un giro al mercato insieme ai colleghi (c'era chi iniziava coi bianchini al bar). poi 60 km al giorno in stradine di montagna a singola corsia dove anche con la panda vecchia dovevi fare retromarce di 100 metri. Per me era divertente, ma per altri..
Contratto 3 mesi non rinnovabile, mi licenzio dopo 2 dicendo "ho trovato un posto fisso relativo al mio titolo di studio, non chiamatemi più".
Dopo un pò mi telefonano proponendomi di fare altri 3 mesi in pieno inverno, in una stazione sciistica a 1.5 ore d'auto da casa (roba che avrei dovuto trasferirmi li in camper, perchè altrimenti avrei mangiato tutto in benzina, o ci avrei rimesso affittando un alloggio per 3 mesi).
- Concorrenza: per un breve periodo hanno venduto libri di scuola, quando mia madre aveva una cartolibreria. inutile dire che il loro prezzo al dettaglio era inferiore a quello del nostro grossista. A novembre fu evidente che consegnavano solo 8 libri su 10 ordinati, ormai i magazzini non avevano più scolastica e la gente veniva da noi lamentandosi che era rimasta appesa. E con "gente" intendo delle Karen fatte e finite, ogni volta mezz'ora di parole inutili e pretese che passassimo giornate dietro al loro libro di latino per il nostro ridicolo ricarico del 3%.

Tutto tranne che un'azienda seria.

L'unica cosa in cui sono stati tempestivi è re-inserire le commissioni sul c/c che ero stato obbligato ad aprire da loro in quanto dipendente, chiudendo quello che già avevo in un altra banca. "i soldi delle poste arrivano solo sul conto poste"

Paolo

Anonimo ha detto...

Con poste ci ho lavorato (sigh), e ci ha fatto concorrenza in famiglia (come molti)
- Lavorato: fresco di diploma, "sai guidare?" "si" "assunto".
Non uno sguardo al diploma, alla patente, ai GammaGT, nessuna visita medica, ma mi chiesero il casellario giudiziale con somma urgenza perchè dovevo iniziare praticamente l'indomani.
Bollavo alle 8, e fino alle 9 non arrivava il furgone della posta: durante questo tempo non potevo neanche ramazzare per terra, ma potevo uscire e fare un giro al mercato insieme ai colleghi (c'era chi iniziava coi bianchini al bar). poi 60 km al giorno in stradine di montagna a singola corsia dove anche con la panda vecchia dovevi fare retromarce di 100 metri. Per me era divertente, ma per altri..
Contratto 3 mesi non rinnovabile, mi licenzio dopo 2 dicendo "ho trovato un posto fisso relativo al mio titolo di studio, non chiamatemi più".
Dopo un pò mi telefonano proponendomi di fare altri 3 mesi in pieno inverno, in una stazione sciistica a 1.5 ore d'auto da casa (roba che avrei dovuto trasferirmi li in camper, perchè altrimenti avrei mangiato tutto in benzina, o ci avrei rimesso affittando un alloggio per 3 mesi).
- Concorrenza: per un breve periodo hanno venduto libri di scuola, quando mia madre aveva una cartolibreria. inutile dire che il loro prezzo al dettaglio era inferiore a quello del nostro grossista. A novembre fu evidente che consegnavano solo 8 libri su 10 ordinati, ormai i magazzini non avevano più scolastica e la gente veniva da noi lamentandosi che era rimasta appesa. E con "gente" intendo delle Karen fatte e finite, ogni volta mezz'ora di parole inutili e pretese che passassimo giornate dietro al loro libro di latino per il nostro ridicolo ricarico del 3%.

Tutto tranne che un'azienda seria.

L'unica cosa in cui sono stati tempestivi è re-inserire le commissioni sul c/c che ero stato obbligato ad aprire da loro in quanto dipendente, chiudendo quello che già avevo in un altra banca. "i soldi delle poste arrivano solo sul conto poste"

Paolo

blu-flame ha detto...

"i soldi delle poste arrivano solo sul conto poste"
Abuso di posizione dominante, ma non sono pandori erano solo dipendenti

Erreunista ha detto...

Sono immanicati quasi come le assicurazioni semistatali tedesche.

E comunque, ovvio che le banche stanno zitte, non sono private nemmeno quelle, nello stato plasmato da Cuccia e amici.

Di aneddoti tragici non ne ho, ovviamente provo a stare più lontano possibile dalle metastasi sovietiche (poste, alitalia, ferrovie), ma quelle volte che sono stato costretto ad usarle mi sono trovato bene sarà stata fortuna, ma ho avuto indietro i soldi anche di 2 truffe postepay (1 venditore fake su ebay e 1 compagnia aerea fallita).

Danilo ha detto...

Articolo interessante (e deprimente)

Anonimo ha detto...

breve storia tragica. ricordo che, quando ero ragazzino, mi trovai a dover fare un vaglia internazionale (all'epoca succedeva che per comprare applicazioni per computer, fosse necessario ricorrere a questi meccanismi, ora desueti). andai all'ufficio postale del paesello, e l'addetta mi rispose "non sono capace". la mia aspettativa (ero giovane ed ingenuo) fu che mi dicesse "torna domani, io intanto guardo come si fa", invece mi disse di andare nell'ufficio postale del paese vicino.

baron litron ha detto...

ho lavorato in un CMP di Torino per otto mesi (uno in meno del minimo necessario per essere eventualmente confermati o richiamati....bastardini in effetti)
buona paga (fondi europei ho poi saputo), ottimi colleghi avventizi come me, sui fissi stendo non un velo pietoso ma una trapunta siberiana, per pudore ed evitare querele.

location, colleghi, ritmi e imprevisti prevedibili ottimi per ambientare un videogame ma di quelli tosti, in fondo aveva il suo lato a metà tra surreale e tragico....

ci tornerei domani, a quelle condizioni, almeno mi pareva di lavorare sul serio proprio perché smistavo e spedivo letteralmente tonnellate di pacchi e lettere ogni giorno, di per sé il lavoro era bellissimo e facilmente migliorabile con un minimo di applicazione attenzione e memoria visiva e muscolare.
oltre all'inevitabile flessibilità dovuta agli imprevisti evitabili ma in apparenza inesorabili

Anonimo ha detto...

Dimentichi che Poste vende in esclusiva i prodotti finanziari di Cassa Depositi e Prestiti che sono garantiti dallo Stato.

baron litron ha detto...

ah, particolare da non trascurare: per l'assunzione Poste Italiane (società privata che svolge SERVIZIO PUBBLICO) ha preteso la consegna del certificato di laurea in bollo da 35€, nonostante la legge dica che gli enti pubblici e le società che prestano servizio pubblico devono richiedere eventuali documenti rilasciati dalla PA senza farseli consegnare dal cittadino.

ovviamente l'estorsione di 35€ a favore del governo mi è stata rimbalzata subito, alle mie rimostranze han tirato fuori la scusa che ormai Poste Italiane erano diventate un'azienda privata, e quindi il bollo era dovuto e sacrosanto, altrimenti niente assunzione....

nel senso che sono privati quando gli fa comodo, e pubblici per tutto il resto