venerdì, maggio 31, 2024

il pericolo della PEC

 


 

il pericolo della PEC, un caso classico sui privati con doppio carpiato.

 


Il problema ENORME della PEC, oltre al fatto che non funziona (cosa che ha causato miliardi di danni), e' dato da 2 fattori:

E' considerata LETTA quando SPEDITA (arrivata o meno sui device del destinatario)
Lo stato considera il cittadino un ladro che potrebbe anche non leggere le missive e di conseguenza le comunicazioni inviate (atto giudiziario, pec&c) sono da cosidersi lette che se e' in barca a vela nell'oceano (ero nel mediterraneo e mi hanno multato per migliaia di euro). 

Prendiamo un caso specifico, salito alla ribalta perché non di certo unico, ma per il motivo che nulla dovrebbe pagare.
E' interessante per il motivo che indica che tutta l'infrastruttura delle multe e' fatta dal nipote di 15 anni del ministro senza aiuto alcuno con il 286 dello zio con win millennium.

Marco Belladonna 33enne torinese prende una multa in quel di Monza.

Direte, chissene, capita spesso.... e qualche volta, troppo spesso, va male.

Andiamo al caso.

Ufficialmente per aver passato il semaforo rosso il 3 aprile 2022.
116E.

In genere arriva la multa, leggi la raccomandata, la paghi.

Il problema e' che il tizio ha fatto la PEC, magari consigliato male dal commercialista
"oddio dobbiamo fare tutto come consigliato che gia' cosi' prendiamo multe a cavolo nonostante facciamo tutto a regola come santi!"
Forse irretito dal fatto
"che tanto e' bello spaccare il Cu ai kattive multinazionali imperialiste con la PEC per togliere l’abbonamento del calcio
"
Forse
"ho risparmiato 5E di raccomandata"
(la gestione delle ricevute se ne mandi poche all'anno ti costera' il triplo almeno)

Insomma per noia o per offesa, dimenticando i collaterali.

Insomma ha fatto quello che, con la legislazione attuale, uno non dovrebbe mai osare fare: aprire una PEC e intestarsela.

LA PA vede che il poco furbo ha aperto una PEC e sapendo bene come va a finire, decide di non usare il costoso ed in esclusiva servizio di POSTE, per quanto sulla carta migliore, ma manda una claudicante mail.

Ovviamente al solito il peone non va tutti i cavolo di giorni a vedere la mail, e' gia' tanto che un italiano con l'istruzione media vada a vedere il profilo della Ferragni.
Cosi' mentre il comune SA PERFETTAMENTE che non e' stata consegnata, ma solo spedita e giunta al piu' vicino ufficio postale virtuale, decide di considerare Marco Belladonna come un fatentone che se ne frega di pagare le multe arrivate, lette e capite.

Poco dopo, 30gg quindi, nonostante la comunicazione non sia mai arrivata E LO STATO LO SA NON ESSENDO MAI STATA CONSEGNATA COME DA LOG,  lo sanziona con altre  203 euro:
Non avendo visto la pec, non ha nemmeno segnalato chi fosse alla guida.
Ovviamente visto che la truffa via PEC da parte dello stato stava funzionando, viene comunicata la multa sulla multa con la stessa modalita'.

Conosco diversi che hanno pagato e basta, ma il peones continua a non guardare quella casella che non usa mai, di fatto ad un privato poi non serve proprio ad un razzo. Io direi di chiudere la PEC intera.

La multa  viene considerata «notificata» quando è segnalata la ricevuta di avvenuta trasmissione del messaggio, ovvero 5 secondi dall'ok del server.

Un dettaglio non indifferente, poiché la sanzione scatta anche se l’automobilista non ha mai RICEVUTO il messaggio.
Il messaggio, nel migliore dei casi e' giacente presso "l'ufficio postale" di Poste, Arruba, pinco o pallo.
Nessuno, tranne chi lo ha spedito, sa che si trova li, e spesso non e' neppure quello è un umano.

Pochi giorni  fa il fesso con la PEC ha ricevuto un sollecito di pagamento, questa volta in versione fisica,  con un totale di: 1.107 euro. 

10 volte tanto.

Ma adesso arriva la parte divertente.
Il tipo si attiva per cercare la foto della multa, essendo la PEC un servizio pessimo non allegano neppure la foto, del resto e' troppo difficile mandare un paio di 6 o 7 MB di jpg su di affare nato per altro (ingrassare poste&amicici?)
Nella foto pare che al posto della skoda fabia ci sia una BMW. Del resto il possessore di PEC mai e' stato in qual di Monza dove le multe volano facili.

In uno stato civile dovrebbe bastare alzare un telefono e chiamare il vigile che confonde skoda sfi con BMW.
Un breve controllo da parte del personale al servizio del cittadino (ma i vigili della citta' negano che sia cosi') e il poveretto dovrebbe venir graziato di 1107E (in aumento, ricordiamo che ogni giorno che passa va calcolata la cifra)
Del resto un errore e' un errore.

Ma la buRRocrazia italiana fa si che lo stato non  sbaglia mai e al massimo si puo' far ricorso entro breve termine, guai a scoprirlo dopo.
Devi far ricorso per una cosa evidente, non esiste l'ammissione di un errore per i vigili!

Come scrive qualcuno che piano piano dopo tanti anni che lo dico:

Con la PEC l’Amministrazione non appare più tenuta a provare che almeno sia stato ricevuto (non solo inviato) l’avviso l’atto e così il cittadino che, ad esempio, dovesse essere destinatario di una cartella esattoriale rischia non solo di non averla ricevuta e di non aver nemmeno saputo che è stata inviata, ma soprattutto di non poter fare più nulla per opporsi perché l’Amministrazione, nel frattempo, è autorizzata ad andare avanti nei suoi procedimenti.


Inoltre l'amministrazione non e' tenuta a muoversi per correggere i propri errori, neppure quando evidenti e crassi.

O se preferite: sudditi dovete soffrire e godete solo dei BONUS che io elargisco.



 

lunedì, maggio 27, 2024

Poste o Dei?

 


L'effetto di ignoranza finanziaria fa si che in questo paese succedano cose brutte brutte, nessuno si lamenta e vanno pure a godere di situazioni che sarebbero di sofferenza.

Ma si sa l'italiano e' stolto.

Qualche anno fa in italia avevano le poste, come in molti stati è un organismo statale che ha il compito di recapitare la posta.

Fino a qui nulla di strano.

La faccenda comincia a farsi stramba  nel momento in cui, come e' successo per Alfa, diviene assumificio e deve assumere al sud.

 Cosi' il servizio che non era mai stato da ritenersi di buona qualita' divenne uno standard di "cosa non fare"

Vediamo nello specifico.

Parliamo della storia dopo la WW2, altrimenti e' un libro, e soprattutto della recente che mostra che il nostro stato con l'idea di una certa "sinistra" ha l'idea che lo stato e' meglio sempre del privato e bisogna quindi andare in concorrenza con le persone che lavorano che siano banche (kattive per definizione) o case automobilistiche. 

Gia' nel dopoguerra lo stato decise che i pagamenti ai vari enti DOVEVA essere fatto attraverso poste.
Dopo non lamentiamoci che le aziende italiane non riescono a crescere per mancanza di prestiti bancari e trovare un lavoro sono razzi.

Fra gli anni 70 e gli 80 poste si da al mattone, il simbolo dell'economia di paesi emergenti, e produce non solo nuovi 27 centri smistamento, 400 uffici postali (diventando una enorme rete e fino a qui ci potrebbe stare) e 4500 case per i dipendenti che essendo dispersi viene da chiedersi con che logica.
Ovviamente giammai semplicemente chiedere a chi lo fa di mestiere di operare sul mercato, viene creata italposte, una societa' edile partecipata dallo stato attraverso IRI.

Ovviamente anni dopo vien da chiedersi cosa farne di tutti quei muratori formati al badile grosso e dopo alcuni lavoretti qui e la per aziende statali (telecom e successivamente autostrade) si fa fondere insieme ad altre disgraziate societa' edili come Edil.Pro, che poi diventa Iritecna che diventa  Fintecna che poi finalmente viene chiusa solo nel 1995.
Ovviamente dopo aver bruciato tasse a urlo.

Sempre in un ottica bizzarra negli anni 80 la posta del milanese veniva smistata al sud.
Ora immaginate che per spedire una lettera da Sesto SG (praticamente Milano) a Brugherio (20km da Milano) la posta viene messa nei sacchi, portata a Varese, caricata su di un aereo, scodellata al sud, smistata in atri sacchi, rimessa su di un aereo per Varese... il tutto il comodi 6-15 giorni per la posta normale, fino ad un mese per le cartoline e un costo da taglio di vene per offrire il sangue a Dei affamati di tasse.
Lascio solo pensare alla competitività delle aziende italiane che per mandare una caxxa di fattura arriva dopo eoni, non a caso ci si faceva farsi anticipare i dettagli delle fatture dai fornitori via telefono per metterli in contabilità, altrimenti casini.

Inutile dire che Poste perdeva soldi come versare benzina sul falo', il servizio era scadente e ogni tot anni arrivava "il grande piano" politico ideologico per risolvere il problema.
Il grande piano in genere consisteva, dopo versamento di dobloni, nell'assumere gente per creare buchi di bilancio futuri.

All'inizio degli anni '90 il disavanzo di bilancio era endemico  e conclamato, i soldi venivano mandati di discarica con la ruspa.
 L'aumento dei costi del personale, nel 1986 assorbivano circa il 93% delle entrate correnti, spiegava che fare da assumificio non era una cosa furba se si voleva almeno un pareggio.
La produttività per addetto dal 1970 al 1985 si era ridotta del 24% nonostante la qualità dei servizi sempre piu' infima (ricordo un amica sul confine che per inviare la posta estera la portava in svizzera). 

in pratica nel 90 la situazione era cosi' tragica che mandare una lettera era un problema e mandare un pacco era, come dire, "sai quando parte, non sai quando e come arriva".
Di fatto il servizio pacchi non era un opzione.

Cosi' si pensa ad una grande ristrutturazione, l'ennesima, e anziché ridurre il personale e renderlo piu' efficiente si ha la pensata di affidare la posta al corriere SDA, ben felice visto che e' alla frutta e subisce i vari TNT&c. Del resto il servizio SDA non era a livello dei top, ma di fatto era eoni meglio di poste che continuava a non essere un'opzione.
Cosi' poste arriva a pensare che e' meglio lasciare i propri dipendenti a grattarsi il naso e comprare SDA. Nel 1998 per 250 miliardi di lire (la cifra non e' chiara come in tutti i regimi del paesi non democratici) la porta a casa, cosa che fa sorgere molte ovvie perplessita'.
L'operazione verra' poi conclusa con altri miliardi con bartolini nel 2001 cosa che si prefigura come posizione dominante nel consumer e sicuramente bizzarra visto che di fatto POSTE controllerebbe ben 3 vettori (poste, SDA, bartolini) mentre viene scelta senza gara alcuna per la gestione dei trasporti di societa' legate allo stato.
Inoltre POSTE ha il monopolio postale.
Non essendo pandori nel 2001 l’antitrust chiarifica che gli sembra una buona cosa. Dominante, se e' pubblico e' ok.

Visto che invadere in forze l'ambito dei privati con un blob pubblico che possiede enormi facilitazioni monopolistiche migliora i conti (piace vincere facile? manco i tassisti) da qui in poi poste passera' ad aggredire qualunque azienda che maneggi soldi o corrispondenza.

Una prima mossa e' spacciarsi per banca, prima in via birichina (e gia' qui l'aticoso dovrebbe pandorare durissimo...),  poi ufficiale pur non diventando banca.
Tanto che non essendo banca devono approvare una legge specifica,  Decreto del presidente della Repubblica 14 marzo 2001, n. 144, e in teoria non può direttamente emettere finanziamenti al pubblico (buhahahahhh).
Ridiamo poiche' comunque potevano vendere prodotti finanziari ad uno sportello non certo fatto di esperti finanziari.
Vendere solo titoli di Stato e quelli delle grandi privatizzazioni pubbliche non e' che non possa causare danni al popolino (nooooo...) ed inoltre e' un trust oltre che vendita per circonvenzione d'incapace.
Non essendo pandori all’antitrust  sembra una buona cosa che un operatore senza fondamenta e gestione faccia da banca.

Passano pochi mesi e altra legge che permette di scavalcare le limitazione di sportello per vendere alla vecchietta pacchetti finanziari pesantoni dal consulente con il liceo classico, quando non 3za media.

Se questo non basta la "banca" inventa un sistema di riciclo denaro, la tessera postepay nel 2003.
Anche questo dispositivo che sembra fatto apposta per truffe e simili non fa sorgere nessuna domanda e non puo' essere replicato da nessuno che non voglia grattacapi.
Fa comodo essere un benedetto dallo stato, neeee?

Nel frattempo Poste diventa anche un operatore aereo, Mistral Air, del resto mancava, no?

Ma l'assalto a tutto e tutti prosegue, nel 2007,  con l'operatore di telefonia di poste, oggi forte di 5 milioni di utenti e opera anche sulla rete fissa per quanto riguardi principalmente la PA-poste.
Viene da chiedersi perche' abbiamo praticamente fatto fallire omnitel.

Si noti la posizione dominante (ma non sono certo pandori!), avendo una carta di pagamento (con caratteristiche garibaldine), un accesso alla PA privilegiato e una telefonia vengono prodotte una serie di versioni che non sono replicabili al quadrato come la IoStudio Postepay
Del resto e' stata spinta attraverso il Ministero dell'Istruzione.
La carta viene distribuita gratuitamente dalle segreterie scolastiche dell'Università e delle scuole superiori, cosa che una carta brandizzata esselunga, un bancomat Unicredit o semplicemente VISA non certo puo' fare (pandoriiiii).
lo Stato, responsabile di tagli della scuola pubblica, utilizza risorse della scuola umane ed economiche per fornire agli studenti una carta di credito di POSTE  e pur di fare un servizio che lega ad un fornitore (si sa che l'abitudine sia una potente leva) fornisce allo studente minorenne una carta di credito di un singolo emittente (mi raccomando! non son pandori!) con a bordo oltretutto altre menate  (es convenzioni e sconti presso altri cose della PA come musei).
Lascio perdere le altre versioni della carta, ma del resto non sono pandori da 6E e nessuno dovrebbe lamentarsi per un mostro del genere.

Per poste anche essere provider internet non era una cattiva idea e si lancia subito in quello schifo purulente della PEC. Che un utente dovrebbe, visti i problemi passati dovuti alla scarsa manutenzione dei server POSTE star molto lontano.
Anche in questo caso arriva lo stato con un pacco di milioni per fare la PEC-PAC co che dopo qualche anno viene spenta perché inutile, se non a finanziare poste.

Poste inoltre paga i propri dipendenti come postini, se Banco posta è davvero una banca, come si spaccia, dovrebbe pagare il contratto collettivo nazionale di lavoro bancario ai suoi dipendenti, assai piu' oneroso del postino. Ma ovviamente non essendo pandori non interessa all'antitrust e non interessa ai sindacati non essendo interessati a cose spicciole come le buste paga...

Del resto POSTE NON E' UNA BANCA, non ha una licenza bancaria e non deve sottostare a tutti gli stress test dell'EU ed in pratica ha costi nettamente inferiori rispetto ad una banca, ovviamente non ha nessuna sicurezza e depositare piu' di 100E non e' furbissimo.
Ma a nessuno interessa.

Banco posta inoltre vende prodotti finanziari con il suo bel gabbiotto in stile "semo na banca".
Peccato che il personale non sappia neppure l'ABC, e quando, in attesa di ritirare un pacco, sento le corbelleie che dicono dei metalmeccanici che vendono finanza vorrei entrare con il randello (oltretutto urlano come al mercato, almeno nei 3 gabbiotti vicino a casa).

Poste inoltre puo' vendere polizze assicurative.
Perche' tutto fa brodo.
Oggi nel settore assicurativo, Poste Italiane è numero uno con il 17% di quota di mercato nel ramo vita.
Anche nel ramo danni e' un pericoloso contender fatto di sconti su altri servizi o premi ad estrazione.
Del resto ha pure costruito una SpA assicurativa.
Anzi due, PosteTutela S.p.A. e Poste Vita S.p.A.
Ovviamente anche qui non ha le necessarie licenze e il personale non e' iscritto ne ha sostenuto l'esame.
Dopo non lamentiamoci se le assicurazioni sono care o fra anni ci saranno patatrac.

Piove sempre nella diga e nel 2016 Poste diventa anche gestore delle carde d'intetita' malfunzionanti digitali (SPID

Poste entra anche nel mercato consumer della conettivita' su fibra...

Poste diventa anche fornitore di energia con l’offerta luce e gas Poste Energia

Del resto questa entita' che fa cose senza oneri guadagna a tuono e non sa dove sbattere soldi e non avendo obblighi invade mercati con valanghe di danari e costi irrisori e se li mangia.
Ma del resto non sono pandori, solo le tasche degli italiani.

Se tutto cio' non vi sembra follia sappiate che i comuni Comuni fino a 100 mila abitanti e di Province e Città Metropolitane fino a 1 milione di residenti sono spinti da CDP (aka ò stato) ad avere i soldi  (Anticipazioni di Tesoreria) attraverso l'outsourcing del servizio tesoreria.
In pratica ad un comune conviene delegare tutta la gestione finanziaria ai postini pagati da postini.

Siccome poste consegna solo con 3 societa' di proprieta' totale o parziale, Poste, SDA, Bartolini, scopre che chi puo' non usa la roba fetida di poste, quello che e' "non obbligatorio".
Allora, anziché efficientare e ampliare il proprio business (l'unico che ha un senso in questo bailame) decide di entrare nel settore della gestione magazzini e compra Nexive che nel 2020 è il secondo operatore italiano per consegne di corrispondenza e pacchi, con una quota di mercato rispettivamente del 12% e dell'1%.
L'AGCM muta.

Nasce il reddito di cittadinanza che viene erogato attraverso una carta di credito. Non viene fatta una gara per scegliere il gestore a minor costo, ma viene assegnata la gestione ad una non-banca: Poste.


Avete presente il dramma italiano dei passaporti?
Quello che quando ho detto alla poliziotta di assumere gente almeno per raccogliere gli ordini e' rimasta scandalizzata perché giammai si puo' dare tale incombenza a dei civili?
Bene dal 2024 e' possibile richiedere e ritirare passaporti allo sportello.
Lo stesso sportello connesso con l'anagrafe del comune potrà fornire tutti i documenti, certificati e menate.
Di per se, al di la del passaporto che finisce nel contenitore della follia, non sarebbe male, in molti stati i documenti piu' comuni possono essere richiesti a banche, minimarket e similari.
Il problema in questo caso bizzarro è la concessione IN ESCLUSIVA ad un operatore che gia' puzza di favoritismi e la gestione dell'identita'.
In pratica POSTE ha una ulteriore serie di esclusive, ma come al solito in AGCM (che poi con gli acromimi a razzo non parlanti sembrano tutti uguali, prendi la AGCOM, denunciando che neppure il nome e' fatto seriamente) sono tutti presi a sconfessare trame di enormi di kattivi rikki ke vendono pandori.

 Avete presente pagoPA?
Forse l'unico dei prodotti SW della PA che funziona?
Beh lo stato ha deciso di regalarlo (la legge e' pubblicata, salvo stranezze oramai e' andata) a poste. Gli unici che si sono lamentatati sono le banche, del resto non sono pandori.

Avete presente lo schifo del 110% e simili grillate che hanno generato circa 250 miliardi di debiti pronti ad essere esigiti?
Quella valanga di roba marrone piu' grande delle baby pensioni, maggiore del prestito PNNR che tanto ha dato felicità ad alcuni poLLitici e pari ad un anno e mezzo di aiuti a tutto il sud, avete presente?
Lo stato sta pensando di fare una legge retroattiva per posticipare gli sconti sul credito, comprensibile per non impiccarsi, ma per chi detiene il credito e' una perdita secca da far tremare le ginocchia.
Ci sono banche con in tasca 20 miliardi, che solo di interessi se li spostano di un anno sono miliardi di perdite se contempliamo i trattati bancari (quelli a cui poste non frega una caxxo) sulla stabilità potrebbero non solo ammazzare di debiti le banche, ma deprimere profondamente il valore azionario decretando morte e distruzione sempre a carico dei cittadini utenti bancari.
Al governo stanno pensando di frazionarli in bocconi avvelenati di 5 e 10 anni.

Secondo la norma in scrittura nei giorni di correzione del post il governo sta pensando che per grazia del sovrano (del resto non e' una banka kattiva) poste non subirebbe la fregatura miliardaria.

Capisco la necessita' di fare soldi da parte di poste.
Capisco la necessità di fare soldi nonostante il personale non certo di qualita'.
Capisco lo stato di medda che si era rotto di pagare soldi ad un'azienda di M che non riesce neppure a camminare.
Capisco gli afflati dirigisti....

Ma qui siamo in presenza di una societa' controllata (SpA) che ha non solo le mani in pasta ovunque, dalle pensioni agli investimenti, passando per le giacenze, trasporti, corrispondenza, edilizia, produzione documentale in vece dello stato, poste, comunicazioni, gestione comunale e provinciale, credito, raccolta tasse, gastione comunale... eccetera
SPESSO IN CONCESSIONE MONOPOLISTICA o sfruttando la posizione dominante in altri settori.

Il prossimo passo e' creare una delle gestioni comunali integrate (basta funzionari!) e delega alla gestione in toto della finanza statale, compresa la definizione delle spese per sanita' (magare prodotta da POSTE-med) e scuola (cosi' possiamo mettere i fattorini al posto dei professori).

Non solo l'AGCM dovrebbe esplodere clamorosamente con multe miliardarie e continue fino a che non si sistema tale follia, ma e' assurdo che in uno stato democratico si sia permesso tale cosa.

Ma poste continua a inglobare societa' e funzioni, spesso in regime di monopolio.

Per i prossimi passi consiglio:
Spostamento delle licenze dalle farmacie e pronto soccorso alle Poste-farmac
Possibilita' di intervenire come forza di polizia, Postamultomat
Gestione delle proprieta' poste-notaibus
Presa in carico degli organismi vari (es AGCM, AGICOM...) che nulla hanno avuto da dire, del resto non hanno mai funzionato e poste potrebbe usare le poste come alberghi e ostelli (poste-Horeca)
ed infine passaggio completo delle concessioni, balneari comprese, a poste che sicuramente le puo' noleggiare facendoci miliardi.

Massì evitiamo di fare votazioni, sostituiamolo con Poste-GOV, del resto se i governi recenti hanno permesso una tale cosa e' gia' cosi'... risparmiamo soldi e non sentiamo piu' castronerie delle varie figure apicalmente ignoranti che oggi sputano nei microfoni.
Tutto costera' il doppio, ma del resto potrebbe anche andare peggio se tornano i grillini.

Dopo che ho scritto questo post mesi fa oggi si ventila all'idea pesino di metterla sul mercato, almeno in parte...
Ma siamo seri?

La legge in italia per gli amici e' diversa, che siano categorie di persone o amici.
L'importante che non siate imprenditori, soprattutto se vendete pandori.

In tutto cio' i giornalisti muti.



 

lunedì, maggio 20, 2024

Banqiao

 


Banqiao per chi si occupa di energia rimane un punto fermo di come l'energia sia pericolosa.
Per la cronaca e' il primo post che volevo fare sui disastri energetici già nel 2007-8, ma le info non erano che brani.

 TUTTA l'energia e' pericolosa e come detto in precedenza nei post sulle dighe, l'idroelettrico e' il sistema potenzialmente piu' pericoloso per produrla.

Detto questo e' anche il sistema piu' green per il motivo che le strutture producono energia per oltre 100 anni con poca manutenzione.

Si noti anche che la storia che sto per raccontare e' stata resa parzialmente nota solo nel 2005 perché con i vari Gmaps e simili oramai era noto anche al grande pubblico che qualcosa di strano era avvenuto in quei lidi.
Per via della segretezza del partito comunista ancora oggi, a distanza di decenni dal disastro, non e' possibile avere dati certi e una documentazione in stile occidentale dell'accaduto.
Per gli stessi motivi, al contrario del disastro di Ufa, non sono intervenuti aiuti esterni che avrebbero diminuito l'impatto delle vittime, dimostrando nel contempo che la Cina e' una bestia diversa da qualunque stato "normale".

Dobbiamo pertanto fare una piccola premessa.
La costruzione delle dighe e il disastro avvengono durante il governo dell'imperatore Mao Zedong che era pregno dell'idea che io definisco "latinista" ovvero che l'uomo e' superiore alla realta' e la verita' e' dentro di noi.

Mao era quello che aveva distrutto l’agricoltura e i boschi imponendo soluzioni come bruciare tutti gli alberi per produrre ferraccio da fermacarte.
Questo disastro ecologico aumenterà la portata del fiume e i problemi connessi.

Con Mao al potere e i dotti uccisi nella rivoluzione la Cina si rivolse alla Russia per la costruzione di dighe e altre opere.
Nel giro di pochi anni costruiscono decine di dighe, si parla di 54.

Il problema e' che nessuno contesta l'imperatore e l’imperatore è sacro. Lo abbiamo gia' visto con la diga di Saddam, no?

La costruzione della diga di Banqiao iniziò nell'aprile del 1951 e fu completata 14 mesi dopo, nel giugno del 1952. Costruita sul fiume Ru nella provincia di Henan, in Cina

Dopo qualche anno nella diga di Banqiao, furono osservate crepe nella diga.
Nel 1956, la diga di Banqiao fu riparata, rinforzata e rialzata di quasi 3 metri e con il solito modus dove l'ideologia e' grande e potente piu' della fisica, pertanto la diga di Banqiao fu considerata indistruttibile e le fu dato il fantastico soprannome di "Diga di ferro" per riflettere la potenza dello stato sotto la guida del celeste ignorante. 

Seguendo  le istruzioni del Primo Presidente della Repubblica popolare cinese Mao Zedong, i funzionari governativi perseguivano obiettivi sempre più ambiziosi in tutti i campi senza pensare alle conseguenze, come gia' visto nel post sull'ignorante Mao.
Di piu'  e' numero grosso, non quello che e' meglio (i selfisti e i suvvisti sono maoisti?).
Meglio tonnellate di ferraccio che non va bene neppure per contrappeso, che acciaio titolato, meglio tutto subito, meglio tanto schifo che poco di qualita': meglio 1000Kg ferro neppure da chiodi che 10g di microchip.

I funzionari idrici interpretarono il "di più" nel  trattenere più acqua costruendo dighe sempre più grandi ed eliminando quello considerato "troppo conservativo" del resto chi non faceva miglioramenti a doppia cifra era etichettato come un "opportunista di destra" e rimosso dal suo lavoro.
Bacini sempre piu' grandi e soprattutto ben pieni.
Come si vede non e' poi cambiata cosi' tanto la Cina (alibaba dice nulla?).

Il 5 agosto 1975, il tifone Nina arrivò sulla provincia meridionale dell’Henan e rilasciò 40cm di pioggia sulla regione (circa il 45% delle precipitazioni annuali tipiche).
Il livello dell'acqua è aumentato nei bacini di tutta la regione, compreso quello di Banqiao.

Il 6 agosto i gestori della diga inoltrano la richiesta di apertura della diga, ma viene respinta in quanto delle inondazioni erano in atto nelle zone a valle.
Successivamente la comunicazione con la diga è stata in gran parte persa a causa di guasti e le richieste di apertura idem.
Del resto una centrale postale (niente telefoni, siamo nel terzo mondo) bagnata non funziona molto bene, magari il postino rimane a casa non volendo bagnarsi i piedi, e nessuno si prende la briga si fare di testa propria contro al "grande comandate supremo lord imperatore" che e' qualcuno piu' in alto di loro.
La responsabilita' e' punita nei regimi, tutti sono pedine e debbono obbedire agli ordini.

l'ondata di piena continua e continua portando seco acqua e limo.
La pioggia nel frattempo,  continuava ancora per sedici ore e portando il livello dell'acqua di Banqiao ben al di sopra dei livelli operativi di sicurezza. 

Il 7 agosto ha portato altre tredici ore di acquazzone e l'acqua dietro Banqiao ha continuato a salire. Senza la possibilità di comunicare,  la paura del partito, unito alla reputazione di Banqiao come invincibile "diga di ferro" megapixel santa e simbolo del partito ha portato a trascurare la cautela.
Alla fine aprono la diga (non e' chiaro quando), ma il limo sedimentato, le paratie che si aprono poco e piccole non sono sufficienti.
Qualcuno ha calcolato che entravano una volta e mezza i m3 di quelli che uscivano dal bacino.

 

 


un piccolo appunto:

Le dighe in terra hanno 2 punti deboli che possono tradursi in uno solo: se l'acqua passa attraverso alla diga, anche poca, e' finita.
Per questo esiste un core impermeabile che la sigilla, per tutta la lunghezza, sotto e per l'altezza prevista di lavoro.
Se non tiene e l'acqua, per esempio, passa sopra portera' via il terreno che fa da massa, la breccia permettera' un aumento della perdita, che portera' via terreno che aumenta la breccia e al quel punto... la diga non esiste piu' come il castello di sabbia sulla spiaggia che fate d'estate.

L'8 agosto, alle 01:00, l'acqua a Banqiao ha superato di 0,3 m più in alto del muro di protezione dalle onde sulla diga, e, avrete capito, ha ceduto. 

 


Ne derivo' un'onda larga 10 chilometri, alta 7 metri di picco, viaggiante quasi 50 chilometri all'ora e persistente per 7 ore.

Lascio solo immaginare vedersi precipitare 7m di acqua in testa.

Una parte dello scarico stava andando ad interessare altre dighe e molte di queste erano relative al secondo bacino piu' grande della zona.
Per tanto si decise di bombardare delle dighe piu' piccole per aumentare il deflusso e anche nelle zone a monte della diga di Banqiao si usarono missile e bombe per evitare l'arrivo di ulteriore acqua e permettere il deflusso laterale.

Fra dighe che hanno ceduto, quelle fatte saltare e via discorrendo la diga di Banqiao ha il record di devastazione.

Il problema e' che esattamente non si sa quanti morti ci sono stati.
Molti villaggi non avevano molto l'idea di cosa fosse l'anagrafe
Quando esisteva il disastro ha distrutto i registri.
Il partito ha nascosto o fatto sparire al volo tutta la documentazione relativa, cosa facile visto che venne tutto cancellato e non esistevano neppure i telefoni, figuriamoci un anagrafe moderna o un CED,  per dire: ufficialmente non esistevano foto di una diga mai esistita.
I giornali dell'epoca parlavano solo del fatto che l'esercito salvava le persone alluvionate con grande coraggio e capacita'.

Solo nel 2005 in Cina e' ammesso parlare ufficialmente di quella roba, ma, probabilmente, un cinese non ha nessuna idea di cosa e' capitato.
La reale entità dei danni non è mai stata data con precisione.
Le stime sulla mortalità totale variano ampiamente a seconda di chi fa il numero, e anche la stima ufficiale della Cina è cambiata nel tempo.
Ufficialmente, nell'ultima stima, la Cina afferma che 26.000 persone sono morte.
Peccato che ci sono report ufficiali locali di citta' con il 40-100% di decessi che con una manciata ci fai gia' il numero (es Qianhu, 1397 persone su 2200 furono uccise con un tasso di mortalità del 63,5%, la città di Daowencheng, appena a valle, fu immediatamente inondata e tutti i 9.600 cittadini furono uccisi).
Ricordiamo che di molte citta' i dati rimasti non sono che il numero di abitanti prima del patatrac, e quel dato e' stato cancellato nel 75.

Come detto e' poco probabile che il dato ufficiale sia serio e il dato varia a seconda di quali cittadine vengano sommate (assomiglia ai dati dell'economia cinese con il segno positivo in caso di recessione ottenuto con voli pindarici?). Del resto se ufficialmente dai un piccolo elenco di citta' e queste da sole sommate fanno piu' morti di quelli ufficiali per l'intero disastro, devi dirmi come fai le somme.

 


 

Stime prudenti danno un ordine di grandezza all'intorno del mezzo milione di persone.
Diciamo cosi', stime MOLTO basse danno 1/4 di milione di morti, quelle di alcune associazioni arrivano a parlare di oltre un milione.
Il fatto e' che non ci sono dati, nessuno per decenni ha potuto fare una stima, e oggi sono numeri molto variabili e ballerini che non possono far capo a dati reali perché tutta l'infrastruttura che conservava i dati locali e' andata perduta e sapere se in quel punto sulla cartina anche solo esisteva o meno un villaggio e' una illazione, figuriamoci saperne la popolazione.
Ricordiamo che mancava elettricita' e comunicazione, le strade erano di terra battuta e le case spesso di "fango" e non registrate.

Ricordiamo che la Cina era appena sopravvissuta all'ondata maoista del grande salto nel bengodi (sottotitolo: morire di fame e' bello se lo fai da convinto) e la gente era morta di fame a nastro (anche li dati non coerenti), la gente veniva consigliata al comunismo a revolverate e il popolino viveva nella piu' completa indigenza.
Se non raccogli i dati immediatamente, e gia' li hai una spannometria, o a distanza di 40 anni quando i pochi dati certi cominciano ad emergere e' pura stima nasometrica.

Ricordiamoci che l'onda di piena non solo ha sommerso intere valli e paesi con una forza da tritare le ossa, ma di fatto ha sommerso per settimane zone grandi come il Lazio

giusto per capirci sull'entita' delle stima.

Sono crollate, abbattute e aperte 62 dighe fra piccolissime e grandi.

Sono crollate più di 5 milioni di case (tutte vuote? chi sopravvive ad un crollo subacqueo?)

Colpite 11 milioni di persone stando allo stato centrale.

Secondo fonti ufficiali il 21 agosto, 13 giorni dopo il crollo della diga di Banqiao, quasi 400.000 persone erano ancora bloccate sui tetti o su piccoli appezzamenti di terra asciutta. Il cibo veniva lanciato per via aerea (quanti aerei, quanto cibo e acqua?), ma si stima che gran parte finisse in acqua.

"Circa due settimane dopo il disastro, quando le acque dell'alluvione finalmente iniziarono a ritirarsi... cumuli di cadaveri giacevano ovunque in vista, marcendo e putrefacendosi sotto il sole cocente" (un giornalista che ha mantenuto l'anonimato)

La ridente cittadina di Shahedian, una di quelle che non e' stata centrata in pieno, solo rasa al suolo.


Henan, i ricchi palazzi subacquei.


13gg dal caos

 

dopo il ritiro settimane dopo.

Provate ad immaginare un area grande come il Lazio prevalentemente e violentemente sommersa in 6h, in alcuni punti pochi cm, in altri metri.

Cominciate a pensare che in quell'area UFFICIALMENTE ci vivono 20 milioni di persone registrate.

Pensate che dopo il patatrac che ha ucciso X persone e ai milioni di persone rimaste arrivi:
acqua sporca (non potabile),
cibo in decomposizione,
corpi in decomposizione 
mosche 
zanzare.
OVVERO,
FAME
SETE
dissenteria
tifo
epatite
malaria
influenza
ferite infette....

Prova ad immaginare di portare a MILIONI di persone acqua in bottiglia (di vetro?) e cibi precotti (non puoi pretendere che abbiano un sistema per cucinare) senza una pianificazione.
Prova ad immaginare che non puoi raggiungerli se non  con mezzi aerei che non possiedi in quella enorme quantita'.

Secondo voi...

Quanti morti secondari?

Quanti feriti?

Normalmente per ogni morto ci sono 2 o 3 feriti... parliamo di un qualcosa che ha segnato la vita a milioni di persone.

Cosi' per ridere quando mi dicono che le dighe sono sicure e non sono mai pericolose.

Mi piacciono, ma non sono gattini appena nati pucciosi.

sabato, maggio 18, 2024

cani e canidi

 

 

Ancora una volta un "padrone" di cani  pensa che il cane sia intelligente come un umano, evidentemente il proprietario del maltrattato giocattolo peloso non e' molto sveglio 

Insomma il fessacchiotto sta illustrando di non essere un buon allevatore di cani e che NON li tratta come cani

Il fatto che molti torturino i cani mettendoli in appartamento, pensando di fare del bene ai cani.
Cani che poi passano la giornata alla spasmodica ricerca, spesso abbaiante, del resto del branco che lo abbandonano per 10 ore al giorno.

Ma gli stolti, si sa, comprano cani e li trattano come giocattoli.


 

martedì, maggio 14, 2024

nucleare buuuuh


 Oramai anche i sassi sanno che in Germania hanno stoppato i reattori nucleari per legge e stanno migrando pesantemente verso altre fonti elettriche.

Lo sanno tutti perche' le associazioni novax, ops, nonuke hanno portato come felice decisione e battistrada per tutti questa fantastica decisione che sposta verso il "greeen" aggrattis bello ed economico.

Le stesse voci ci hanno frantumato i cosiddetti perche' i tedeschi hanno preso la decisione in virtu' di studi ponderati di esperti che hanno definito la via dello spegnimento piu' sicura, bella ed economica.

Il risultato di questa decisione e' sotto agli occhi di tutti.

2023

2022


Nota: dovete pensarlo in % e non in valori assoluti. Per varie ragioni i consumi variano.

il grosso della differenza e' stato spostare dal nucleare al gas e l'eolico che e' capriccioso ha aumentato a bomba i costi
come era la cosa che il green costa meno?
Prezza poco, ma costa tanto, come gia' dimostrato.

infatti il prezzo dell'energia in Germania e' letteralmente esploso, avvicinandosi a quello italico, che e' il piu' caro comunque.
Per evitare che le aziende chiudano quasi come in Italia stanno varando ogni mese piu' aiuti di stato.


Fra i divertenti:

-La Germania vuole abbassare al minimo consentito dalla Ue le tasse sull'energia elettrica, gia' basso rispetto alla UE, l’imposta sull’elettricità sarà ridotta dall’attuale livello di circa il 2% al minimo europeo dello 0,05%
-Aiuti alle imprese energivore compresi tra i 10 e i 12 miliardi di euro all’anno fino al 2030. come dire altri 60 miliardi gettati come sussidio alle rinnovabili.
Come era che costavano poco?
-eccetera.

Dopo aver fatto una cazzata per mitigare anche la DE va di bonus. Ricordate: bonus=governo stolto

Adesso arriva la cosa piu' divertente:
Dopo aver sfrucugliato i gioielli sul rigore crucco, con queste analisi cosi' precise e fantastiche da parte del think tank germanico viene furi una cosetta.

Il famoso studio di esperti indipendenti su cui si e' basata la possibilita' di chiudere il 6% del baseload nazionale e' stato taroccato per permettere la chiusura degli impianti.

Anche in cruccolandia green=truffa.

in pratica il report arrivato al ministero e' stato taroccato e 3 giorni dopo dall'arrivo e' stata presentata una versione modificata dello stesso dove si manipolava in maniera grezza e minimali il testo e le conclusioni di conseguenza, per poche frasi ben piazzate, cambiavano radicalmente.
Quello che era considerato sicuro, o da gestire singolarmente per impianto, diventava insicuro e dalla sicurezza non determinabile e pericolosa. Il tutto con un accento sui costi non prevedibili e presunti enormi.

 Forse gli conviene riavviare quei vecchi catorci e intanto costruirne di nuovi, che con 60 miliardi di  euro ne tiri su... se non ci sono battaglie politiche e legali.


PS
I due documenti, l'originale e il tarocco, sono disponibili online.
Ovviamente questa roba in italia, dove tutta la stampa si e' schierata con i novax senza farsi domande, come sull'alfa "juoniuor" o il merdolino, non ne ha parlato nessuno

lunedì, maggio 13, 2024

Bici aRRuBBo

 


siamo all'incirca nel 2005-7 e per l'ennesima volta mi rubano una bicicletta.
Del resto viviamo in un paese con le forze di polizia che giocano a tetris tutto il giorno e se rubi al massimo ti danno un DASPO (DAS e POngo), ma solo se sei un extra, se sei un imprenditore arriva la galera.

Vado alla caserma dei caramba per far denuncia scontrandomi con una coda piuttosto importante nonostante fosse un orario scelto per essere OFF.

Per me e' inconsueto fare denuncia di furto, come la maggior parte dei cittadini, del resto l'ultima volta quando mi rubarono il cellulare manco lo cercarono sulla rete (servono 5 minuti) e furono molto seccati che io ho comunicato ben 3 IMEI rubati assieme, ma tant'e' fare denuncia e' oramai tempo perso, salvo che abbiate un'assicurazione a cui dovete dare un pezzo di carta.

In pratica neppure uno scippo a mia madre e una rapina a mano armata di una conoscente fu denunciato, del resto la polizia (la piu' grande dopo la Grecia, che ha dei motivi, ricordo!) e' inesistente e punisce solo gli onesti cittadini.

L'unico motivo per cui andai a far denuncia fu un tronfio discorso comunale sulla riduzione dei crimini, ma di fatto gli indicatori presentati raccontavano una storia molto diversa.
Cosi' mi dissi, alla 12esima bicicletta circa ruBBata della mia vita andai a denunciare il furto, se non altro per far salire gli indici.

Facciamo un premessina: la mia bicicletta, come tutte quelle prima di quella, era non certo "standard".
Il fanalini erano alimentati da una batteria caricata con un magnete passante e in caso di discesone anche la dinamo classic (in realta e' un alternatore a magneti permaneti) poteva essere messa in linea per caricare il sistema.
L'avvisatore acustico era un orca
Il sellino aveva integrata una seconda luce DiY.
Aveva 12 strip di adesivi 3M in maniera che non fossero troppo evidenti di giorno, ma visibili di sera
eccetera
Non certo una bici poco riconoscibile.

entro dal caMBiGNere dove descrivo la volonta' di denunciare un furto con scasso di una catena grossa come il mio mignolo. 

-ma le bici sono tutte uguali
-guardi, la mia bici e' tutto tranne "uguali".
-ma sta na bici, e le bici sctaNNo tutte uguali
-scusi, ma se dovesse trovarla con una descrizione la si riconosce subito e' fatta cosi' cola (non mi lascia proseguire)
-ma tanto non ci ha il numero di serie.
-certo che non lo possiede, e' una bici, si possono denunciare furti di bici solo con un numero di serie?
-altrimenti noi come facciamo?
-ovvero non accettare denunce di bici senza matricola, che poi non essendo registrate e messa a caso facilmente cancellabili?
-ma noi abbiamo bisogno di un numero di telaio
-quindi non accettate denunce di furti di biciclette?
-no li accettiamo, solo con un numero di serie!
-quindi se ho bulinato un numero sotto va bene? del resto ci sono degli schemi nei contenitori dell'elettronica...
-il numero deve essere del telaio e reGGistrato
-...

lascio immaginare l'epilogo: anche l'anno dopo i furti sono sotto controllo!

Poi ci si chiede perché le persone non si fidano delle istituzioni.

Non e' la pena, in italia comunque elevatissime, ma il fatto che dopo le 4 del pomeriggio la citta' e' senza forze di polizia, e durante il giorno sono chiuse da qualche parte o a farsi regalare la frutta al mercato.

le altre volte che li vedi vanno decisi a rompere il caxxo a chi lavora.


sabato, maggio 11, 2024

italia...

 


 in italia questa e' la fine che fa una bici in zona stazione in un capoluogo del nord mentre andate a lavorare.

Quando cominciano ad essere tante il comune le rimuove dai pali.
Si rimuove l'urlo dell'incapacita' del sistema ad arginare i furti.

Poi mi parlano di sicurezza.

Con le forze di polizia piu' ingenti d’Europa.

martedì, maggio 07, 2024

merdolino

 

 

Ultimamente il prezzo delle auto sta andando verso marte.

La tecnologia sulle auto sta andando verso un burrone.

In linea teorica l'enorme produzione di auto doveva fornire a tutti performance incredibili.
La pruduzione di massa tende sempre ad abbassare i costi della tecnologia, meno del ferraccio, ma di fatto non e' che una vettura con tecnologia sia piu' "pesante" di una sfortunella.

Invece abbiamo "auto" come il merdolino e i suv.

Partiamo dal prodotto in foto il merdolino, insomma il microlino cessettino.

E' evidente che sia un parente stretto dalla Isetta (1953)

 


 

che, come altre micro come l'apecar o il sulky, hanno fornito la prima motorizzazione alle masse europee.



per ragioni fiscali in molti stati le 3 ruote erano meno tassate.

ora prendiamo il microlino.

come al solito essendo un elettrico non e' la P di picco il problema, ma la scarsa energia a bordo: 14KWh, circa 1,5 Kg di benzina.
Ovviamente con questa energia di bordo scordatevi il riscaldamento giusto, il condizionatore, i vetri termici seri, gli specchietti riscaldati,  autoradio seria... salvo compromettere pesantemente l'autonomia.
L'autonomia viene spacciata quasi 200Km, che forse riuscite a fare con i fari spenti nella fresca notte primaverile a 40Kmph. Di certo idonea all'ambito cittadino, ma non certo da strapparsi i capelli, con l'inverno milanese se avesse 2KW di risaldamento e 0,5KW di lunotto non andrebbe lontano a velocita milanesi con fari e tutto diciamo 50Km.
Ovvio che deve mancare qualcosa di grosso rispetto ad una vettura.

I due microposti sono ovviamente sacrificati nell'ottica di un mezzo che mai superera' il confine cittadino di qualche metropoli. Insomma scordate cosa e' una vettura anche da poco come una dacia sandero da 10K

Insomma la microlino non e' il male, e' una riedizione giusta e normale di un veicolo per quell tristi metropoli, come quelle italiane, in cui non esiste una metropolitana.

Un veicolo minimo in tutto, minimo comfort, minimo tenuta di strada e... minimo PREZZO ci puo' stare.
La sorpresa viene quando si guarda il prezzo del microlino che anziché i 3-4000E che ti aspetti ti piovono addosso 24.270E, che in strada saranno 25K.
Ripetete con me: apercar a 25K.

qualcosa evidentemente non funziona, qualcosa si e' rotto.
intorno al 2010 una vettura base, 206, punto e simili, era accessibile intorno al 10K come street price.
Certo in 14 anni abbiamo avuto una certa svalutazione, dopo il 2020, ma vanno bilanciati con le economie di massa, piu' produci una cosa essa meno costa, altrimenti oggi una lavatrice costerebbe 2000E.
In pratica il prezzo dell'auto DOVREBBE, come di tante cose divenute comodities, non andare molto oltre al prezzo dei materiali.

Come e' possibile che un simile apecar vada a prezzare 25K e nessuno ride?

Nessuno ride dell'allestimento COMPETIZIONE, quello con l'unica batteria che potete comprare (altrimenti non ci accendente i fari). Il passo dopo e' la portantina Nürburgring con i servi con tatuato sul viso la banda nascar (del resto vista su di un Puke..).

Nessuno ride delle frasi dei giornali "un'auto divertente e originale" (ovviamente il solito sito pro-EV dove basta mettere le colonnine e il sole splendera')
"dà sicurezza quando è sulla strada" (repubblica)
Nessun giornale pensa che ci siano effetti negativi in un piccolo cubo con 4 ruotine senza birra e telaio, del resto la vecchia smart aveva fatto dei cinema progettuali per evitare testacoda, qui neppure quelli.
Nessun giornale fa notare che 25K per quella roba non sono certo regalati.
Solo un anno fa in Romania (ricordiamo che siamo in area Schengen)  questa vettura era in vendita a 11K nei concessionari ed e' tutto tranne che misera, economica, ma non misera.


Cosa caxxo sta succedendo?

Parliamo della nuova panda 30  alfa junior, bei sedili rispetto alla precedente, diciamo che e' a livello della dacia, ma con una tenuta di strada peggiore, proporla oltre i 15K fa piuttosto ridere.
La panda-junior  pensano di venderle intorno ai 45KE.

una vettura al minimo della tecnologia possibile oggi, sotto siamo solo con gli apecar costruiti in cantina dall'officinetta amatoriale con pezzi di recupero.

Come e' successo che potessero vendere un frigorifero al prezzo di una vettura di lusso?

Le vetture cercavano sempre di essere al top.

Negli anni che furono abbiamo avuto innovazioni incredibili

come la carrozzeria portante di lancia, da decenni la totalita' di auto sono cosi'.
I freni a disco e poi i 4 dischi, imprescindibili per aumentare la sicurezza.
Poi l'ABS.
Poi le 4 ruote indipendenti, e piano piano si pensava che sarebbero state tutte cosi', del resto la ford focus, e poi la golf, diventarono cosi' pur essendo relativamente economiche.

Lo stesso, si pensava negli anni 80-90,  sarebbe successo con le 4WD, 4WS, le spinte vettoriali, i motori facili, le auto profilate... Tutte cose che nei primi 90 erano presenti su auto di fascia alta o sportive.

Perché ogni innovazione prima e' costosa, anche per diluire i costi di progettazione e innovazione, poi diventa banale se non implica particolarita'.
Una coppia di freni a disco e pinze oggi hanno un costo al pubblico di meno di 100E, non certo un prezzo da supercar.
Il fatto e' che se i primi dischi erano lavorati a mano, oggi le fonderie sanno esattamente cosa serve, i produttori producono milioni di pezzi con economie di scala folli con rese elevate, e le CNC hanno ridotto l'impatto di mano d'opera.
In pratica quello che era un prodotto che era montato sia sulle lussuose DS che sulle preformati auto estere  e' passato da un oggetto costoso ad un affare montato piano a piano perfino da auto arretrate, ma costose (ferrari?), e poi per tutti o quasi.

Questo sgocciolamento e' avvenuto fino al 2000 circa.

poco prima della pandemia una Z370 costava in italia 37.000E


 Come dire, non il top del mondo, ma una cifra maneggevole tenuto conto delle caratteristiche.

La domanda, guardando i cataloghi, sorge spontanea, visto che le innovazioni post WW2 stanno svanendo dai cataloghi.

Svaniscono le 4 ruote indipendenti (il gruppo VW oramai le tiene solo per prezzi top e le toglie persino dalla golf e audi, non certo primo prezzo), altro richiamo alla panda 30

Le 4WD sono sparite, con la scusa dei consumi, e quando e' scritto che ci sono sono in realta' inseribili, solo che e' sparito il manettino: potete vedere COSTOSI SUV 4WD che affondano nella neve o partono per la tangente sul pino e si vede bene che stanno usando solo la trazione anteriore mentre vanno a sbattere.

Le 4WS che erano sui blocchi negli anni 80 su auto fantastiche prima svaniscono e poi tornano alla caxxo solo su alcuni modelli, al limite a pagamento, e con movimenti ritardati rispetto alla bisogna.

Svaniscono persino i freni a disco, 100E al pubblico, si torna ai tamburi. Oramai tutte le piccole sono tornate ai tamburoni in stile panda 30.

Ovviamente in vero stile super economico stiamo tornando ai 3 e 2 cilindri, come le mini italiane anni 80 e le panda 30. Per poi avere i cavalli sul catalogo, assai ambiti da chi non sa poi usarli, grazie ad un inopportuno stupido enorme turbo che rende difficoltosa la guida.

Svaniscono tutti gli studi sull’aerodinamica, i musi edili e brutti imperano.
Capisco che le auto aerodinamiche possano non piacere e le sportiveggianti oggi non vadano di moda


e qualcuno possa preferire forme piu' moderne di quelle di anni passati.
Ma davvero i suv edili sono "belli" come raccontano tutti?

 

non vedi neppure dove vai in citta' con quel muso e consuma l'impossibile in autostrada.
Eppure tutte i nuovi mezzi sono frigoriferi con sopra una poltrona, poi ci mettono i vetri.
Piccoli che costano.
Chi deride la duna e ha comprato questi dovrebbe pensarci bene, al confronto della alfa-206-junior la duna e' grande design e la fiat 127 e' molto piu' evoluta della 206.
La fetida fiat 127, famosa per avere la durata di un biscotto inzuppato grazie ai nostri cittadini "pregni di cultura e bravi a lavorare le rotule dei dirigenti", tecnologicamente e' piu' evoluta di una alfa junior. Il che fa un pochino ridere.

Vorrei che  si confrontasse il prezzo della Z370 con la microlino: praticamente una vettura vicino al top costa 1.5 volte una carriola motorizzata.

Come cavolo e' possibile? 

WoW.

Bisogna dire che negli anni la percezione su cosa sia una vettura e' cambiata molto.

Prima era un esborso importante e doveva essere UTILE.

Per tanto o era economica o era qualcosa di evoluto, al limite evoluto all'interno di una pozza (alfa?).
L'auto faceva status solo per il fatto di essere auto.
Come avere l'iphone, nessuno guarda se hai il 4 sfere o hai il PRO ultraminch a 16 sfere e 400 pentole rotanti: hai un iphone.
Basta la parola per lo status.

Cambiando il mercato dapprima si cerca la potenza (ho la uno 100, non la 45!) poi per dimostrare di averlo piu' lungo del vicino la scimmia comprende solo la dimensione.
Esterna.

Da qui i suv all'europea che di fatto sono pesso auto sfigatine con un po di cartone attorno per farle sembrare grandi, ma caricano meno di una berlina di pari volume, non stanno in strada, MA SONO GROSSI.
Per farli piu' "apparentemente grossi" i musi edili e quadrati.
Del resto una vettura profilata ha un muso che sembra corto.
Un muso profilato sembra piu' corto di uno lungo, e' un banale effetto ottico.
Una fiat tipo del 1988 e' luga 4m e tutti qualli che hanno provato il mezzo possono dire che era molto ampia dentro.Il Q2-tarocc e simili appare come "grande". In realta' dentro e' piccolo, carica poco, del resto e' solo il 20cm in piu' di lunghezza, ma sembra da fuori grande il doppio perche il muso e' dritto e non parliamo della fiat renegade che sembra ancora piu' grande, ma e' solo che il muso e' drittissimo.

il fatto e' che in questa situazione, vendere a tanto lo schifo economico, tanto i tv si vedono tutti uguali e le auto con tecnologie "yabba dabba" stanno in strada che se togli i freni o le fai alte (e magari gli buchi  le gomme e gli freghi un cerchione?) nella testa della gente sono tutte uguali.
Sono divenute uguali, la mercedes E e la fiat punto.
Cambia quanto sono alte e quadrate.

in questo contesto e' ovvio che arrivano i cinesi e ti spaccano il Cu.
e' successo nell'audio, nel video, nei PC, nei telefoni, nei... tanto e' tutto uguale. Almeno nella testa del consumatore.

tutto questo con il gioco dell’elettrico che ha dato una bella spallata al fatto che al limite, come tecnologia, lo status e' "elettrico".

vorrei dare una notiziola che e' passata inosservata.

La curva di vendite delle auto cinesi non e' esplosa solo perche' le navi car carrier esistenti che fanno spola fra cina ed europa sono tutte piene e prenotate fino a fine vita delle stesse.
Non e' un caso che i cinesi stanno producendo navi car carrier a tuono e non riuscendo a produrne a sufficienza (e vi ricordo QUANTO producono) stanno comprando navi presso cantieri di tutto il mondo o facendole costruire da operatori ben dotati di censo sul proprio territorio. 
Grimaldi Group ha in ordine ben 15 navi car carrier con prima consegna nel 2025 e ultima del lotto nel 2027.
A gennaio, pochi mesi fa, BYD ha presentato la nuova nave di proprieta' da 7000 veicoli al colpo.
Perché noleggiare navi strapiene e' dura.

 Questo affare dovrebbe essere parte di una serie di 8-15 navi (100.000 auto circa) a seconda della fonte.
Faccio notare che quelle sono solo le navi di proprieta', non quelle a nolo e che in Ungheria BYD sta costruendo fabbriche cacciavite.
Solo con le navi in questione, una piccola parte dell'export, BYD potrebbe invadere l’Europa con un milione di auto.
La SAIC si sta dotando di un pool di 13 navi car carrier.

Secondo stime, in Cina i numeri non sono mai tali, si pensa che le navi carrier totali impostate dovrebbero essere circa 47.
Ammettendo che ognuna carichi 7000 auto per una stima grossolana, parliamo di 329.000 auto a viaggio, se il viaggio medio e' una mesata solo con le nuove navi parliamo di 4 milioni di veicoli annui, insieme al resto della flotta mondiale e cinese e alle fabbriche cacciavite lascio immaginare di cosa stanno pianificando e investendo per i prossimi 5-7 anni.

La produzione italiana e' circa 400K. Cosi' per ridere.

Ma noi continuiamo a vendere la 208 con due pezzi di cartone e il telaio da carrello della spesa a 50K.
Vi do una notizia cari venditori di fumo, una medda come la microlino o la junior, roba senza tecnologia alcuna, i cinesi la sanno fare benissimo.
Anzi vi e' il rischio che ormai alle auto europee associate quel tipico sapore di medda come le Q, le X, e varie associando al brand quel tipico schifo.
Schifo per schifo il consumatore vorra' spendere meno.
Un bidone come la Q2 la sanno fare tutti, una bima serie 3 meno.

Intanto i francesi stanno tanto spingendo per fare i dazi UE sulle auto cinesi e potrebbero arrivare prima del previsto, addirittura nel 2024. Ovviamente i crucchi, con le fabbriche dalla VW cinesi allo stremo (i cinesi non vogliono una polo al doppio del prezzo di una BYD) che vorrebbero trovar sfogo in EU si oppongono duramente.
Ma non servirebbe ad un caxxo.

Ricordo che al momento lo stato cinese pagherebbe (la cina e i numeri...) 6000E ad auto prodotta e secondo rhodium group fra quello e lo stacco di costi e aziende oramai ENORMI e rodate sarebbe intorno al 50% per le elettriche (meno per la benza).
In pratica mettere un enorme dazio del 30% non servirebbe ad un ciuffolo, forse solo ad aumentare le fabbriche cacciavite sul lungo termine.

Del resto se tu per legge hai fatto perdere miliardi alle tue aziende sparando castronerie sull'elettrico a tutti i costi, avendo favorito per anni il cancro da diesel,  e facendogli ingoiare rospi a ripetizione queste poi per non fallire devono vendere un prodotto da 15K a 50K. 

Ovvio che se arriva qualcuno che pur dovendo pagare un lungo e costoso viaggio in mare un cesso come la junior la vende ad almeno 15K meno guadagnandoci un delirio hai voglia a mettere un dazio, il dazio scomparirebbe subito inglobato nei costi, ma, intanto, le porcherie come la Q2-tarpcc non ne vendi piu' neppure con il contagocce. 


 

Del resto la Dongfeng Nano Box (da noi dacia spring) costa 8000E in Cina (anche meno in india), e non e' cosi' diversa dalla alfa junior. Con batterie uguali e 2 sedili carini non andrebbe oltre i 14K, di fatto il suo prezzo.
Aggiungiamo alla donfeng tutto il lusso che vogliamo, ma sarebbero sempre 15K contro 60, che anche con il trasporto via mare e un eventuale dazio l'alfa water non avrebbe senso visto che va bene "essere subito alfisti" ma costerebbe comunque la meta' lasciando il margine per decidere quando guadagnare e quanto strozzare il nemico.
E poi con quei margini potresti regalare netflix sul sedili posteriori per 5 anni, altro che l’autoradio con mp3, cartoni animati per i figli rompicaxx.

Chiosa finale:
A voi sembrano normali le cazzate del ministro dell'industria, quello stolto che litiga per il nome di un frigorifero rotabile per cercare di costringere stellantis a triplicare la produzione italiana?

 A voi sembra normale il mondo del giornalismo che da anni non dice nulla su questa roba (e negli anni un blog di medda prevede sta roba, non perche' ha la sfera maGGica, ma perche' una causa determina sempre un effetto)?

A voi sembra normale dei giornali di auto che si stracciano le mutande per una vettura da 10K venduta a 50 o che godano per un quadriciclo scialbo venduto al doppio di una vettura di famiglia?

A voi sembra normale dei giornali di auto non denigrino MAI veicoli di merda?

 Quanti sono i giornali PREOCCUPATI a nastro per gli effetti sull'occupazione e mobilita'?
Io lo faccio notare dalla prima legge sulla CO2 che doveva limitare i grammi al Km nel 2012 delle auto a meno di uno scooter.
Magia!
Basta volerlo!
incantum gassiva carboniosa!

Come prima cosa farei un controllo anti droga a tutti i giornalisti e politici.

Poi riformerei le scuole, perche' uno puo' cercare di vendere l'alfa dkw Q2 serpent-oil small-brain ediZion,  ma il problema e' che manca lo spirito critico nel consumatore per farsi una grassa risata come quando trovi il genio che vende i biglietti della lotteria vincenti perche' non ha tempo di ritirarli, come le bancotote che non riesce a cambiare,  e qualche stolto li compra scontati scoprendo poi che sono i talloncini del cinema o i soldi del monopoli.



giovedì, maggio 02, 2024

il latinista e il fantasy.

 


Fino a pochi anni fa parlare di fantasy e di fantascienza era tabù nell'italia latinista ancorata ai fasti cosmici del fascismo in cui tutto doveva esser classico (roba poi passata dritta dritta ai loro figli ideologici dei comunisti).
Ovviamente un classico "fascista" visto che gente che uccideva i draghi, vedi S.Giorgio, non e' che mancassero da noi.
Ma i racconti moderni non potevano certo essere fantasy.

Anche per il motivo che il fantasy era "religione"
S. Giorgio e il drago sono religione
Zeus e affini vengono spacciati per racconti, ma sono religione, solo  che chiamarla mitologia e spacciarla per raccontino come nella sQuola serve a squalificarla, per evitare che a qualcuno venga in mente di seguire la religione "sbagliata".
Infatti la stessa sQuola che passa ore a perdere tempo con la religione greco-romana non racconta nulla del buddismo, ebraismo, animismo, induismo... che sarebbe piu' utile che conoscere tutta la prosopopea infinita dei rami famigliari dei vari Dei scopabuoi.
Infatti conoscere il modo di pensare dei vivi e' piu' importante dei morti, ma roba scritta da Gandhi ho dovuto leggerla fuori dalla sQuola e mi e' stata piu' utile di sapere che Zeus era un martello pneumatico che lo infilava, come molti Dei classici, ovunque esistesse un buco.  E poi se sei la moglie re perché dovresti farti un toro e viceversa?
Non e' chiaro.
Era Flurry o era solo perversione? Come vengono certe idee malate?

Io ero lo strano che, negli anni 80 leggeva fumetti (orrore), leggeva fantascienza (quella roba con le astronavi dove per i poveri di spirito non si capisce niente perché la gente deve camminare per terra e sudare con il piccone come HiTech) e (moltissimo orrore) fantasy.

Alla mia epoca sognare era roba da bambini, massimo anni 8, il vero uomo legge "classico", le letture approvate dal fascio-comunismo.

L'uomo fasciocomunista legge il segaiolo del leopardi come opera contemporanea ITALICA (fuori non esiste nulla!), sommo vate che non azzecca un apertura mentale neanche se gli sfondi il cranio con il piccone (il vero HiTech italico) con grande sofferenza, perche' l'uomo vero soffre.
Uomo piccolo il Leopardi, che scrive d'invidia e di movimenti di mano messi in bella cornice, perché la cornice, meglio se vuota, per il "classico" e' tutto.

L'uomo vero fascio comunista, meglio ancora del leopardi, legge quella penosita'  arrogante dello Dante, manco e' italiano, figuriamoci, ma bisogna risalire alle origini dello dorato immortale seme italico. Peccato che l’Italia sia nata ieri e dante non si sarebbe certo identificato con un romano o peggio un palermitano, visto che quegli STRANIERI maledetti da dante... abitavano a 30Km da lui.

Ma il vero macho in posa plastica con il braccio steso (pugno o mano a seconda della stupidita') legge Catullo, senza il quale manco potevi accedere all'universita', in pratica serviva a limitare i generi diversi dall'uomo maschio, forte e vuoto che rapisce le donne che sono solo oggetti, per poi abusarne. Che poi il ratto delle sabine altro non e' che un gruppo di segaioli che usa la forza per trovare un pochino di patata.

L'uomo deve essere "uomo" nell'accezione fascista come dice bene la CGIL: deve sudare (se lavoratore), non sognare, deve leggere solo italiano, mangiare italiano e esser italiano!
Ricorda la politica italiana attuale?

Cosi' quando nei decenni arrivavano alle case editrici libri non conformi venivano respinti.
Ancora oggi potete pubblicare con piu' facilità:
un inno al comunismo,
un sberleffo a Berlusconi,
un pesantissimo testo sulla tecnica olistica del nulla comparato,
una pallosissima storia d'amore negli anni 50,
delle bugie ecotrash che asfaltano la fisica,
ma cose piu' normali no.

Il risultato con il combinato della scuola dove tutta la cultura deve essere pallosa e/o inutile, fine a se stessa, lo stato dove si legge di meno e diviene piu' ignorante.


Del resto se provi a pubblicare un mangone subito arriva l'unto dal signore che deve farti notare che il manga e' sbagliato e se proprio di fumetti dobbiam parlare, che e' gia' cosa non bella, dobbiam parlare della divina commedia in fumetto o al massimo di un paio di vecchi (uno morto) che se la tirano.

Dopo non lamentiamoci che i giornali sparino castronerie a ripetizione e nessuno li celia.
Scuola arretrata, cultura arretrata, libri di M e chi te lo fa fare di leggere?
Quel poco che si legge, se non e' un racconto del calciatore o velina, e' qualcosa di estero dove prima fa un successo planetario e poi qualcuno lo compra solo a posteriori. Molto a posteriori.
Del resto un successo planetario non enorme non passerebbe mai le turbe fascio-comuniste della fantomatica cultura italiana (detta anche vuoto cosmico).
Ovviamente di recente oramai grazie alla tabula rasa il mercato e' oramai invaso.

Se pensate che non sia una cosa nuova, come dimostrato recentemente in questo bloggettino del put,  e  sia come dico da sempre una costante da ignoranti,  vi racconto la storia italiana di due dei 10 piu' grandi successi del pianeta, decisamente iconici, dello stesso autore.

Siamo nel 1923 e un esperto di lingue che lavora presso l'Oxford English Dictionary pubblica uno dei piu' grandi successi mai nati.
Ovviamente e' d'uopo notare che cosa era il "successo" all'epoca, non solo nel regno unito, non si parla di boom come quelli attuali,  l'analfabetismo era diffuso anche altrove, ma si tratta sempre di numeri, anche con il metro odierno, di tutto rispetto.
Ma in Italia si raggiungevano vette cosmiche di analfabetismo, con i parametri attuali superiori al 50%, con sacche al sud vicine al 100%.

Nota: fino al 51 erano  considerati analfabeti soltanto coloro che non sapevano  leggere E scrivere.
Praticamente il  36% della popolazione era analfabeta ed era solo quella scoperta (nelle campagne non era chiaro cosa succedesse e non esisteva statististica) e se sapevano a malapena scrivere il nome erano considerati alfabetizzati.
Lascio solo immaginare quanta era la popolazione in grado di leggere grossi tomi per diletto.

A corredo il fatto che ancora negli anni 80 della perfetta Italia erano diffusi i poster della "scuola delle 150 ore" che serviva a dare una prima alfabetizzazione alla forza lavoro, in particolare i metalmeccanici che non di rado non avevano terminato la scuola dell’obbligo e firmavano con una X.

Ancora negli anni 90 non era raro incontrare persone, non anziane, che non sapevano scrivere o tenevano la penna come uno scalpello da muratore.
Non avete idea di quanti assegni ho dovuto compilare per incapacita' del cliente di scrivere. E io mi trovo al nord e una zona istruita nel nord. Voglio solo immaginare cosa succedeva altrove e, visto che gli umani non crepano in 10 minuti, succede.

Cosi' il nostro professore autore nel frattempo prosegue nella sua carriera e si siede sulla cattedra di lingua e letteratura inglese presso l'università di Oxford, in Italia continua a non essere pubblicato nonostante oramai e' un caso editoriale in mezzo mondo.

Il tempo passa, passano i decenni e le copie vendute.

Nel frattempo siamo nel 1954 ed e' passata anche la cosetta WWII, il professore pubblica un altro libro ed e' un nuovo successo mondiale solido.

Questo secondo libro viene proposto a Mondadori che per ben 3 volte lo rifiuta perché, di fatto, e' il demon slayer della situazione:
-non rispetta gli antichi ed enormi fasti della nostra cultura ferma al Catullo e alla sofferenza di un ragazzo con mano stantuffante.
-Il libro parla di...draghi e magia, roba blasfema, rischia di essere religione se non celiata a sufficienza.

Meglio, fra quelli leggeri e moderni pubblicati come successi Mondadori pubblicati nell'anno dell'ultimo rifiuto:
"storia dell'arte ITALIANA",
"la freccia nera",
"Ivanhoe",
"Ulisse",
"La Finestra dei Rouet",
e altri bei tomi dal catalogo dell'anno che, se non sono un tritamento di fagioli, devono almeno avere un mezzo secolo o parlare del passato remoto ITALIANO.
Lo sguardo rivolto all'indietro.

Cosi' per ben 3 volte Mondadori rifiuta il Tolkien con scuse banali


Oggi cominciano a venire fuori ridicole cose dagli archivi. Non siamo parlando di una giovane cantante, autore o matematico ancora acerbo agli esordi che non viene riconosciuto come genio o un libro che non ha ancora mostrato le possibilita': stiamo parlando di libri che stanno sbancando da decenni.

Cosi' il signore degli anelli deve attendere il pensionamento del professore e un colossale successo oramai mondiale persino superiore a qualsiasi prodotto di qualsiasi genere fatto entro la zona che oggi chiamiamo italia, salvo forse i chiodi e simili.
Ma i grossi editori italiani non lo vogliono, cavolo e' un fantasy!
Fa niente se ne stanno girando un film, noi non lo vogliamo!

Sarebbe come dire che nel 2024 un editore si rifiutasse snobbandolo di portare harry potter in Italia!

Ubaldini compra i diritti nel 1965 circa e non riusciva a trovare un traduttore che si impegnasse a seguire meticolosamente le  regole imposte da Tolkien. Essendo un proffo non vuole castronerie.
Probabilmente nessun traduttore vuole avere nel curriculum la macchia di aver tradotto un fantasy. Con i draghi, capite!
A quel punto, disperato, l'editore testa una ragazzina di 15 anni e quando ne ha 17 gli affida la traduzione dei primi 2 tomi.

Avete capito bene.
-Un editore minore ha per le mani uno dei libri di maggior successo planetario non ancora importato.
-decide di tradurre solo 2 dei 3 tomi.
-fa tradurre il tutto ad una minorenne perché non trova di meglio o gli aulici traduttori non vogliono sporcarsi le mani.
-giusto per farsi del male pubblica solo la prima parte e, ovviamente, fra la pubblicazione zoppa e la poca convinzione nel 1967 non vende molto.

Arriviamo nel 1971 quando Rusconi finalmente capisce il problema e rileva i diritti pubblicando la prima volta l'intera opera del secondo libro... sempre usando la stessa pischiella

Tolkien muore nel 1973 e lo Hobbit viene pubblicato in Italia postumo.
Ancora negli anni 80 era difficile trovare il libro e i negozi ti guardavano strano.
Nel 1983 lo hobbit non esisteva nelle librerie e biblioteche.

Del resto non e' che fosse facile trovare dei libri che non fossero vecchiumi, la fantascienza, se la trovavi, occupava un piccolo ripiano in fondo al nulla.
Ancora oggi la libreria piu' grande della mia citta', due piani, ha un'intera gondola a 3 piani bifacciale su credenze e caxate come i cristalli maGGici, rinascita e santoni dello spirito azteco, ma fantasy e sci-fi sono relegati nascosti in fondo in soli 4 metri di scaffale.

In compenso, dopo essere stati massacrati dall'online, dove si recuperano facile testi proibiti, nella libreria piu' grande della provincia, si sono decisi 5 anni fa di avere uno scaffalino ricavato alla carlona di manga che hanno sostituito i DVD oramai decaduti sotto i colpi dello streaming.

Vi e' da chiedersi quando in italietta capiranno che il vento e' cambiato, neppure durante il successo del trono di spade i libri fantasy sono apparsi in primo piano.

Poi i libri di Michael Crichton sono nei romanzi e non nella sci-fi, mossa scaltra dell'editore, ma non si capisce allora perché non succede ad gli altri autori e MC e' diverso da altri: alla fine non sono tutti romanzi?
Non e' che che
"va dove di porta il cxlo" va in una sezione "genere per vecchie massaie senza gusto" 
"50 sfumature" finisce in "soft porn per casalighe"
"nome del calciatore" finisce nello scaffale "soft porn per rinchiusi nell'armadio"
eccetera.

Se e' un romanzo e' un romanzo.
Del resto gli harmony (con la copertina normalizzata) sono nei romanzi insieme a Joyce e il Manzoni, ma Tolkien non e' nei romanzi.
Fa ridere che i racconti di come "il club dei vedovi neri" di Isaac Asimov, sostanziamene dei gialli degli anni 60, quando ci sono sono nella fantascienza.

Chiediamoci perche' il nostro paese ha poca cultura, la prima risposta e' la scuola

Poi chiediamoci perche' l'italiano che dovrebbe sapere di cultura e' fermo agli antichi fasti come il Franceschini e non arriva a pensare che la cultura, proprio in quanto tale, non e' statica, ma e' un ribollire di idee che cambiano e si plasmano.

Da piccolo fino almeno ai 20 anni il libro che piu' mi hanno consigliato e' stato Cuore.
Mai riuscito ad andare oltre pagina 20, eppure leggevo tomi ben pasciuti un libro mi durava di rado piu' di una settimana.
Cuore e' un ENORME PALLA che fa finta di essere un racconto, ma e' un indottrinamento di De Amicis per cose che reputava importanti: l'amore per la patria, il rispetto per l'autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l'eroismo... ovviamente in chiave militaresca e scrittura tronfia tipica di un soldato del 1800 e destinato alle nuove leve da indottrinare dall'alto... leve che non sapevano leggere*.
Forse un leggero mismatch fra obbiettivo e opera, chiedere a Disney come fare.
Ovviamente un tale libro piaceva molto a chi voleva far dottrina ai bambini causandone l’allontanamento dai libri stessi. Tanto per cambiare.


Se si cerca di fermare le cose, congelando il pentolone,  come e' stato fatto in Italia, la cultura muore e viene sostituita da idee nuove e fresche da fuori.
Se oggi non facciamo film, telefilm, libri e ricerca non e' colpa del divino o delle multinaZZZZionali KKattive: e' colpa del congelamento e del picchiare sempre sugli stessi tasti antichi.



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* Legge Casati del 1859 prevedeva una scuola elementare, per la prima volta gratuita, dai sei anni di età per quattro anni, divisa in due cicli (inferiore e superiore) di due anni ciascuno.
Con la legge Coppino del 15 luglio 1877 n. 3961, fu ribadito l'obbligo scolastico relativamente al primo grado della scuola elementare, la cui durata fu aumentata da due a tre anni. Il corso elementare completo diventava, così, di 3 o 5anni.
Il proseguimento nella scuola secondaria prevedeva cinque anni di Ginnasio seguiti da tre anni di Liceo (poi accorpati nel liceo attuale da Gentile).
La legge prevedeva una gestione locale che, soprattutto al sud con gli ex borboni, i potentati locali mal vedevano una spesa "inutile" per le masse destinate alla zappa e di fatto lascio immaginare quanti facessero almeno 2 anni di sQuola, di fatto un libro massiccio come quello era molto duro da digerire al 90% della popolazione italiana.
Le cose migliorarono con la Gentile, ma non abbastanza da essere un paese letterato, sufficiente per un certo successo per un libercolo destinato a irretire i giovano nonni di chi frequentava la scuola nel "ventennio"... con i risultati visti.