mercoledì, luglio 13, 2022

Disastro di UFA

 


 

Visto che vi piace il gusto dell'orrido e ne ho tante e quasi sempre "energetiche", la foto ritrae le campagne dove avvenne il patatrac, ormai lo sapete che ci sara' un patatrac. Inutile nasconderci.

Questa in Italia non e' stata molto reclamizzata, per molti i "compagni russi" erano ancora un mito, il circolo del PCI locale vicino a casa mia aveva ancora l'idea di santificare  Mao che, come diceva la scritta sulla vetrina, "salverà i proletari", forse da Mao stesso.
Inoltre la coincidenza con piazza Tienanmen a Beijing ha aiutato a nascondere la notizia.

Un bel giorno il ministro di turno (non ci e' dato sapere chi, le fonti che vorrei leggere per questa roba complessivamente costano 537$, se mi pagate un compenso la prox saro' piu' preciso, ma stavolta ve lo beccate un pochino fumoso) decise che era ora di modernizzare e quindi tracciò il percorso di un bellissimo oleodotto petrolifero.
Cosi si fa un bel decreto del Consiglio dei ministri dell'URSS n. 20451 del 19 gennaio 1981.
Tutti felici & lanciati verso la modernità.

Si noti che non e' un giocattolo è una sberla di 1852 chilometri, grossomodo Reggio Calabria - Berlino, e larga quasi un metro (720mm) e doveva essere messa in funzione nel 1983-1984.

Quando stanno finendo il mostro di metallo si rendono conto che a nessuno serviva una pipeline per il petrolio.
Come?
un cavolo di pitone di metallo da 2000Km e non serve a nulla?
Le solite menate del decisionismo burocratico.

Cosi' la  la dirigenza del Ministero dell'industria petrolifera e del gas decise di convertire l'oleodotto quasi finito in un gasdotto. 

Chissene che incontrerà pressioni, temperature differenti  e saranno necessari materiali e stazioni di pompaggio diverse: è un tubo di ferro e ci scorre un liquido. Che poi con quel diametro non e' tanto difficile che faccia un bel salto termico...

Comunque riconvertono il tubone e nel 1986 ci infilano il gas liquefatto, GPL.

Però durante la riconversione bisogna fare in fretta e rispettare il piano.
Non si sa se la cricca che si formerà negli anni e' fatta da un lavoratore con troppa vodka che ha dato una grattatina con una benna durante la posa, il fatto che il gas non è conduttivo alla stessa maniera, o se invece...
Fatto sta che si forma un cricca  e le tutte cricche peggiorano con il tempo e durante il maggio del 1989 comincia a spifferare gas.
le autorità competenti erano tenute a controllare regolarmente lo stato dei loro gasdotti, ma nessuno ha controllato per anni (mi sembra una storia come quella dei ponti italici)

Ho gia' detto che un oleodotto per il petrolio non ha sistemi per rilevare se perde gas?

Ovviamente la perdita innesca un salto termico e le cricche che per loro natura sono deboli e peggiorano.

L'ivan di turno alla stazione di pompaggio vede la un abbassamento di pressione e senza farsi domande aumenta la portata.
La perdita di gas è continuata per 20-25 giorni e nessuno fa nulla nonostante nelle cittadine vicine lamentassero "odore di gas"

La cricca ormai e' una fessura di diversi metri (1,7m secondo ricostruzioni) e comincia ad uscire un enorme flusso di gas

Questo va avanti fino a quando vi e' un enorme salto di pressione 3 giugno, probabilmente la cricca ha definitivamente ceduto divenendo squarcio, e l'ivan di turno vede un grosso improvviso abbassamento di pressione e cosa fa?
Aumenta la portata.
"no more pression, mettere tanto gas: pressione tornata. Io genio"
Se non vi sembra di avere gia' visto questa scena di impreparazione degli effetti e causa dei conduttori vi rimando ai problemi dell'ucraina del 1986.

Il GPL e' un gas bastardo e per di piu' è freddo e tende a rimanere schiacciato a terra a formare un lago invisibile di idrocarburi. E li vicino vi e' una enorme pianura e una specie di conca.
Cominciate a vedere il problema?
Si, per 20 giorni si e' creato un enorme lago di butano e propano.

Come da foto sopra  una pianura regolare e' il posto ideale dove fare 2 binari, Trasiberiana vi dice nulla?

Se vi dicessi che per giorni e giorni sono passati treni e treni che hanno attraversato il lago invisibile di idrocarburi, lamentando della puzza di gas?

Comunque dopo l'enorme salto di pressione sistemato aumentando la portata passano 2 treni nella conca e qualcosa (ci sono diverse ipotesi), come un Ivan maleducato che getta la sigaretta dal finestrino, innesca il patatrac.

Il lago di idrocarburi ha una superficie di combustione ENORME e una cosa del genere aumenta la temperatura (ricordate che il gas è molto freddo, probabilmente intorno allo zero avendo fatto il passaggio di stato?), che aumenta velocemente la pressione.
Le combustioni avvengono piu' velocemente ad alta temperatura, e molto piu' velocemente ad altra pressione e i moti convettivi che si instaurano aumentano la superficie di combustione che aumenta la temperatura che aumenta la pressione di molto che aumenta ancora la velocità di combustione... che aumenta la temperatura che aumenta la pressione di molto che aumenta ancora la velocità di combustione...

Avrete ormai capito, non è più una combustione, è un esplosione.
Due cose molto diverse.

un lago che esplode con dentro immersi due treni con quasi 1800 persone.

4 giugno 1989 alle 01:14 ora locale (3 giugno alle 23:14 ora di Mosca)

Dai dati un'esplosione equivalente 12 kilotoni di TNT, per avere un idea  Hiroshima e' quantificata in 16 kilotoni.

La forza dell'esplosione è stata tale che l'onda d'urto ha frantumato le finestre della città di Asha, 11 chilometri dal luogo dell'incidente. La colonna di fuoco era visibile per più di 100 chilometri. Sono stati sradicati 350 metri di binari.


 la foresta, 2 treni, un lago di GPL.
Gli alberi della taiga (usate il termine nostrano di foresta per capire come era prima) sono evaporati come i vagoni trasformati in cenere

I morti sul campo sono 400 e in totale le cifre ufficiali narrano di 576, ma fonti USA danno un totale di 800 comprensivi di quelli morti in ospedale. Lascio solo immaginare i sopravvissuti come saranno conciati.
Si noti che i sovietici chiesero aiuto agli stati uniti perché non solo cercare di curare centinaia (806) di ustionati era un problema logistico e di mano d'opera specializzata in quantità industriali, ma l'enorme quantità di malati, in spazi ridotti, con la carne scoperta ha generato feste batteriche e fungine che i farmaci disponibili non erano più in grado di combattere per via della farmacoresistenza che si era instaurata.

Il sistema capitalistico statunitense avrà enormi ed evidenti pecche, ma ha anche permesso lo sviluppo industriale dei farmaci e la loro ricerca con un ventaglio di antibiotici consistente.
Insomma fra un calcio nel sedere e una sprangata a due mani in mezzo ai denti siamo tutti in grado di scegliere.
E questo e' uno dei pochi casi in cui USA e URSS lavorarono in equipe congiunte con grande profitto.
Io continuo a pensare che ci vorrebbe un unico governo mondiale...

La cosa e' troppo grande per la piccola cittadina e arrivano in fretta gli elicotteri che trasportano i feriti.

"Quando abbiamo volato intorno al luogo dell'incidente, abbiamo avuto l'impressione che fosse passato una specie di napalm . Degli alberi restavano pali neri, come se fossero stati strappati dalla radice alla cima. I vagoni erano dispersi, dispersi..." (Vladislav Zagrebenko, nel 1989 - rianimatore)

"Dall'alto, ho visto (disegna con la mano) un cerchio così chiaramente definito con un diametro di circa un chilometro e ceppi neri di pini sporgono come fiammiferi.
I malati venivano portati in autocarri con cassone ribaltabile, fianco a fianco nei camion: vivi, poco vivi, generalmente inanimati. Hanno caricato i corpi  nel buio"
(era ancora notte ricordiamo NdR)

“La carrozza si è incendiata subito… Le maniglie delle porte si sono surriscaldate e si sono bloccate. Mia madre si è ustionata perché ha afferrato le maniglie: è stata una questione di secondi. Non siamo riusciti a rompere il finestrino. Poi il calore ha rotto il vetro...
La gente gridava e urlava e poi si è zittita.
Si è zittita perché era morta.
Non appena siamo usciti, c’è stata una seconda esplosione e il nostro vagone è andato in mille pezzi."

Tanja Sopilnjak, cinque anni, stava viaggiando dalla Siberia per andare in vacanza sulla costa del Mar Nero



L’immagine che abbiamo visto assomigliava alle conseguenze di un’esplosione nucleare. Come una bomba atomica.
È stata la prima volta che ho visto il ferro bruciare e l’alluminio fondersi e gocciolare
I feriti, con terribili ustioni alle vie respiratorie, alle gambe, al viso e al busto, vennero portati negli ospedali con autobus, camion ed elicotteri. Molti arrivarono rapidamente sul tavolo operatorio, ancora vivi, ma lì morirono quasi subito. "

Radik Zinatullin, medico in un ospedale di Ufa

 Un esplosione colossale con un enorme energia liberata e temperature istantanee fino a 1000C che hanno incenerito interi vagoni in un istante e fusi o altri lanciati via .


Ovviamente, da buon posto con un apparato stata cosmico si cerca il colpevole piu' che il motivo.
Il colpevole come capro espiatorio: la colpa e' sua e se e' sua gli altri sono santi.

Cosi' si scannano lanciandosi accuse...
non sembra un pochino l'italia?


 

 

Il processo si è protratto fino al 1995.
La Corte Suprema della Federazione Russa ha condannato sette persone direttamente coinvolte nella posa del tubo che avevano ignorato i danni causati. Quattro di loro sono stati immediatamente rilasciati in virtù di un’amnistia, uno è stato presto assolto in appello, e solo due hanno scontato due anni di reclusione in una colonia penale. 

Il sistema è salvo, lo stato non ha colpe, i politici non hanno colpe, giustizia è fatta.

Anche questa non ricorda un pochino un certo ponte in cui lo stato doveva controllare?

Il problema e' che quando si vuole "pilotare" le cose politicamente, senza capire come funziona la realtà, si ricerca sempre la soluzione (TM).
la soluzione (TM) viene poi operata in regime di tecnici "vediamo di ottemperare senza farli incazzare" come e' capitato con l'elettricità in italia.
la soluzione (TM) ovviamente essendo slegata dalla realtà e dal contesto causa nugoli di problemi (110% dice nulla?)

insomma la conversione era un ordine dall'alto e non doveva costare molto perché altrimenti si tirava tutt’altro tubo. Anzi doveva essere fatto in fretta perché non vuoi mica che quel tubo costi uno sproposito con quello che e' già costato! Sforiamo il budget e la soluzione (TM) non deve toccare i soldi altrimenti non e' una  soluzione (TM), ma un costo.

Il fatto che anche per una cosa apparentemente semplice come un tubo del gas non sempre le cose sono così semplici.

Poi abbiamo il fatto che ogni grande disastro porta con se almeno 4 concause senza le quali non sarebbe stato un problema. Lo abbiamo visto con chernobilla, lo abbiamo visto con le dighe eccetera.
Spesso queste concause devono avvenire insieme.
Del resto se ci fosse stato vento, non ci fosse stato quel tipo di pianura, non ci fosse stato personale imbecille, non ci si fosse dimenticati di mettere pochi rubli di sensori del gas... uno solo di questi fattori mancanti e sarebbe stato un banale guasto.

Ancora una volta abbiamo un disastro energetico, non come quello del Banquiao (300.000 morti ca), ma consistente.
E' interessante converrete, che se una centrale atomica avesse fatto 800 morti e altrettanti feriti sarebbe stata per mesi, forse anni, sui giornali.
Questo che è più grande del più grande incidente nucleare civile della storia, beh, in italiano manco e' citato sui giornali se non qualche rubrichetta qua e la come "disastro ferroviario" che e' tale perché passavano di li 2 treni.
Chiameremo quella di Capaci "incidente automobilistico".

i morti sono solo un mezzo politico degli stronzi.

1000 morti da carbone sono un "chissenefrega" un morto nucleare sono "un dramma collettivo"


23 commenti:

erfiaschi ha detto...

Capolavoro assoluto!
Qui raggiungi l'apoteosi, con tutte le tue tematiche orchestrate in grande armonia.
Che crescendo, che conclusione!
Maestro, questa va messa su YouTube. Così come quella sulla scuola e tante altre.
Oled altro gran lavoro, ma qui si supera.
Bravo, bravissimo.

maas75 ha detto...

Quando le cose girano molto male è raro che a pagare siano i veri responsabili. Hanno potere, denaro, influenza nelle forze di polizia. Meglio dare la colpa al poveraccio di turno, magari addestrato male e pagato peggio. Però sono convinto che nell'aldilà tutti i nodi verranno al pettine, puoi fregare le persone ma non Dio.

nessuno ha detto...

nave rigassificatore? sarà altro problema? grazie per i tuoi post, illuminanti in questo caso,scusate la battuta

CeboCappuccino ha detto...

Ho notato che nessuno va in panico quando le cose vanno secondo i piani. Anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion di soldati esploderà, nessuno va nel panico. Perchè fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo, piccolo, sindaco morirà allora tutti perdono la testa.
Joker, Il Cavaliere Oscuro

Fred ha detto...

Ti faccio anch'io i complimenti per la capacita' di narrare (Scimmie con la pistola era perfino superiore... ma penso fosse la tematica che lo permetteva).
Al netto dell'italiano ogni tanto un po' naif (ma ormai mi e' chiaro che, quando vuoi, sai scrivere in modo decisamente corretto), mi sembra di vedere tutte le caratteristiche del buon giornalista/narratore. Racconti cose interessanti, ti documenti, sai costruire bene la scansione degli eventi, e la sai presentare in modo avvincente. Ecco perche' il tuo e' l'unico blog che continuo a frequentare!
p.s. vorrei che gli articoli sui giornaloni fossero fatti cosi' bene. E non di rado anche loro hanno un itagliano mica cosi' bello!

Celso ha detto...

Io una cosa non capisco... siamo un paese incapace di fare le cose con serietà e professionalità, magari non al livello dell'ex-URSS, ma ci battiamo per una buona posizione in classifica.
Però poi chi non vuole impianti potenzialmente pericolosi vicino a casa sua, magari perché SA GIÀ che verranno gestiti come tu stesso racconti, viene etichettato come NIMBY, estremista, no-a-prescindere etc.
E no, accettare l'impianto x ma pretendere il rispetto di norme di sicurezza etc. non funziona... quando l'hai accettato che armi contrattuali hai? fai causa? in itaglia? XD

blu-flame ha detto...

CeboCappuccino
non e' che le cose vanno secondo i piani
un “teppista da strapazzo”, magari spacciatore, fa un lavoro ad alto rischio e come tale ha un rischio del mestiere elevato, come Patrick de Gayardon, e se crepa e' parte del business.
Idem un soldato
Un sindaco, ovvero un amministratore, se viene accoppato tutti perdono la testa perché non e' uno che ha scelto un lavoro pericoloso, ma anche perché e' rappresentativo della popolazione.

Erfiaschi
Adesso non esageriamo.

Fred

“vorrei che gli articoli sui giornaloni...”

all'inizio del blog, che intitolai Allarovescia, anno 2006
“ In codesto luogo si va ad assommare un poco di quel che dovrebbe esserci sparso per riviste e giornali.”
Perché il concetto e' il nome del blog e' dire cose che non trovate esplicite dove dovevano esserci (es i giornali, ma anche i libri di testo universitari come quelli sulla TV)
E' stranamente un mondo ALLAROVESCIA che le cose sui giornali spesso siano BALLE e su uno sfigato blog siano corrette (almeno nella maggior parte)
E poi e' una vita che sono controcorrente, mi sta sul piffero, ma ormai ci sono abituato a nuotare contro corrente.

Celso spiega meglio, perché penso di non capire, saro' un attimo tonto.

Celso ha detto...

Dico che si parla tanto male di chi protesta contro tutto - inceneritori, TAP, nucleare etc. - però sappiamo anche come viene gestito tutto in Italia - ponti, appalti pubblici etc.

Un conto è dire no al nucleare a casa mia per egoismo, un conto è avere la quasi certezza che quasi qualsiasi cosa venga fatta in questo paese viene gestita male.

Una persona ragionevole (privato cittadino, comitato No-qualcosa...) potrebbe dire: ok, facciamo il nucleare/termovalorizzatore/quello che è, ma voglio garanzie su come verrà gestito, sulla sicurezza, sulle procedure, sulla manutenzione etc.
Un politico dirà certo certo, faremo tutto da manuale, viene trovato l'accordo, viene costruita la centrale nucleare, e, visto che ormai l'assenso l'hanno ottenuto, fanno come gli pare.
Zero manutenzione, procedure chissenefrega, tutto al risparmio e al massimo profitto.

Dieci anni dopo la centrale di Vergate sul Membro raggiunge 3-Mile Island, Pripyat e Fukushima nel club esclusivo dei disastri nucleari da libro di storia.
Ovviamente per una catena di axxate che nemmeno a farle apposta, una possibilità su un miliardo.
Ma avevano ragione i NIMBY - purtroppo.

Stefano ha detto...

Facciamo il partito del NO (TM)
NO nuke, NO inceneritori, NO centrali a carbone, NO agricoltura di pesticidi, NO gas NO TAP, NO TAV, NO proibizionismo, NO vax, NO mascherina...

Come? C'e' gia'? Era gia' al governo ma ne e' uscito sbrindellandosi in quattro gatti litigiosi?

blu-flame ha detto...


Celso capisco le motivazioni, mo non puoi opporti come fanno.
Il fatto e' che non puoi opporti all'inceneritore.
Perché il contrario dell'inceneritore è che una singola citta' (roma) spende 128 milioni di euro all'anno alla mafia dei trasportatori per portare la spazza... agli inceneritori del nord.
Tutto il lazio seppellisce la spazzatura, spesso in condizioni tali per cui si mettono in galera persone, e comunque non basta inquinare a nastro.
Il fatto che forse l'inceneritore a Roma non sara' sanissimo, ma produrrebbe energia (quindi detrae inquinamento) evita una fila di camion per 860.000T con alcuni che arrivano fino oltre frontiera (quindi detrae inquinamento) ed evita seppellimenti a caxxo (abbassa l'inquinamento).
Alla fine anche se fosse condotto alla “romana” sarebbe comunque vantaggioso, anche se poi e' facile controllarlo.
E con 128 milioni potrebbero sistemare anche gli autobus che si bruciano (quindi detrae inquinamento) e l'anno dopo la metro a singhiozzo.

Per le nucleari si debbono rispettare norme incredibili, alla fine gli aerei atterrano e partono anche in luoghi di pessima qualita' come Napoli.

L'eccesso di no, inoltre, tende a lasciare la terra del no nell'arretratezza e non porta cultura, in pratica fossilizzando i difetti gia' endemici.

Se poi, disgraziatamente, la centrale di Vergate sul Membro raggiunge il club esclusivo dei disastri nucleari da libro di storia ce lo meritiamo. Selezione naturale.

PS
3-Mile Island e' stato un GRANDE disastro,
Fukushima e' andata di lusso e non e' successo praticamente niente.
Pripyat non puoi metterla con le altre due, come non puoi sommare gli incidenti automobilistici con i morti che fanno i carri armati in ucraina in questo momento.
http://allarovescia.blogspot.com/2011/06/incidenti-nuke-22.html

Celso ha detto...

Ma infatti io non sono per il no a prescindere... solo che vedo cosa succede intorno a me e mi prende lo sconforto.

Lo so, Three-Mile ero indeciso se mettercelo, Fukushima persino un libro di un'associazione che di base ha un'impostazione critica (Union of Concerned Scientists) riusciva a farlo sembrare meno tragico di quanto uno potrebbe pensare.

Pripyat... alla fine è il risultato di pochi soldi, faciloneria, central planning, ignoranza, reticenza, machismo etc. Niente di troppo nuovo.

blu-flame ha detto...

Pripyat non e' un problema di SOLDI O ignoranza.
Pripyat e' un impianto MILITARE che fa finta di essere CIVILE.
Come un Abram M1 con il colpo in canna che viene usato per andare a in centro o al lavoro.
Ovvio che succedano casino, soprattutto se il guidatore non sa che il tasto rosso bene in vista serve per azionare il cannone.

baron litron ha detto...

quando accadde il disastro di Ufa mio padre, che tra le altre cose aveva anche insegnato Sicurezza degli impianti nucleari, scrisse una lettera al Giornale dove si chiedeva coma mai, a seguito di un'esplosione che aveva emesso in atmosfera un tot di becquerel di radioattività (dava anche una stima basata sui calcoli che si potevano fare con le misure a disposizione), non fossero state diramate dalle autorità misure per il contenimento del rischio paragonabili a quelle adottate pochi anni prima per il disastro di Cernobyl.

immediata e piccatissima risposta dei vertici ENI (che comunque non entrava nel merito), e informazione da parte del giornale che non gli avrebbero pubblicato eventuali altre lettere, né sull'argomento né di qualsiasi altro tipo.....

ennesima prova del fatto che le radiazioni fanno notizia e paura soltanto se legate alla produzione e distribuzione di energia (vedi appunto questo caso, o l'altro magistralmente raccontato del furto di un apparecchio medico pieno di cesio)....

se non è coinvolto l'uranio come combustibile, o la gestione di centrali atomiche (casi nei quali qualsiasi minimo incidente, anche di nessuna rilevanza dal pdv dell'emissione di radiazioni è trattato come un antipasto di apocalisse) le radiazioni semplicemente cessano di esistere, non sono un problema, non sono un pericolo, in certi casi sono perfino "buone"

tanto terrorizzare l'inclita è sempre facilissimo e redditizio, perché un ignorante terrorizzato ad arte è una delle cose meglio manovrabili dell'universo.
col non trascurabile corollario del limite inferiore dell'ignoranza e del conseguente disagio: passato quello, il docile ignorante manovrabile diventa folla inferocita, altrettanto ignorante ma incazzata a bestia e pure parecchio pericolosa.

la gestione della pubblica istruzione degli ultimi trent'anni almeno sta spingendo chiunque abbia un diploma su una china pericolosissima, per chi sta sopra

Celso ha detto...

@baron litron
Puoi spiegare il motivo? gas radon, presenza di particolato nel metano, altro..?
Cercare "metano e radioattività" o query simili non esce niente, o pagine di dubbia attendibilità, tra la pseudoscienza e gli installatori che ti vogliono vendere sensori "per la sicurezza".

Libri su Ufa ne ho trovato solo uno, disponibile su Amazon a una sessantina d'euri, e riportato da altre pagine o shop, con una bella avvertenza "Please note that the content of this book primarily consists of articles available from Wikipedia or other free sources online.", quando si dice ricerca di qualità...

baron litron ha detto...

@Celso
no, mi spiace. me l'aveva spiegato lui al tempo ma ne è passato davvero troppo e non riesco a ricordare. mi pare che qualsiasi combustione sia debolmente radioattiva, e non so se per l'esplosione di Ufa ci fosse anche l'influenza della notevole quantità di C-14 presente in un gas per forza di cose fossile.

purtroppo lui è morto d tempo, e io non ho le sufficienti conoscenze di fisica e chimica che possano chiarire la questione.

Celso ha detto...

Del C-14 avevo letto che era presente solo in metano naturale e non sintetizzato da idrocarburi.
Riporto paro paro perché non sono del settore, quindi salvo verifiche.

Della radioattività del metano mi pare che ne accenni ogni tanto anche il proprietario del blog, magari sarà lui a chiarire la questione.

blu-flame ha detto...

@celso
la cosa ridicola e' che le fonti ci sono, solo che per scaricarle devi pagarle (la premessa che ho fatto in testa all'articolo).
Se devi farci un intero libro, be caxx, prendi un mille euro e spetascialo, anche perché alcune sono veramente interessanti dall'abstract.

Il metano, non so il GPL, ha la questione che non e' che fai un buco e vien su solo metano puro 100% prodotto per te.
Prima di distribuirlo ci sono decantatori e c ne sono anche nei tratti delle condutture.
La robaccia che precipita in foto sembra calcare e contiene veramente di tutto, oltre ad essere radioattiva.
E visto che parliamo di milioni di metri cubi capisci che anche fosse un niente diviene un tanto.

Celso ha detto...

Chiarissimo, grazie.

Cullà ha detto...

@Celso, Blu-flame

Momento però. Il nucleare è sotto controllo internazionale, non locale. In questo senso, è un po' il "governo mondiale" che piacerebbe a Blu-flame. Non decide l'Italia come farlo, non è l'Italia a collaudarlo, non è l'Italia a supervisionare la sicurezza dell'impianto. E la IAEA.

Ovviamente, non se si tratta di una centrale militare in una dittatura comunista isolata dal mondo. Ma pure in Cina, che non è certo un faro di trasparenza e democrazia, la supervisione è internazionale.

Per qualunque altra cosa, non è così. Se l'Italia vuole costruire una diga a membro di segugio e disastrate una valle, non si mette in mezzo nessuno.

Del resto, abbiamo tirato su 4 centrali negli anni d'oro degli appalti truccati e sono state probabilmente l'unica infrastruttura pubblica non infiltrata dalla mafia e costruita a regola d'arte del dopoguerra. E non le abbiamo certo chiuse perché avevano problemi.

baron litron ha detto...

@Cullà: esatto, avevamo tre centrali perfettamente funzionanti e una quarta pronta per l'inaugurazione, ed esportavamo tecnologia atomica in mezzo mondo ricavandone soldoni e riconoscimenti. il tutto sotto una supervisione internazionale competente e difficilmente corruttibile.
in pochi anni, grazie a verdi e sinistrume assortito, e soprattutto a chi nell'ombra li ha finanziati senza risparmio, siamo riusciti a buttare nel cesso decenni di ricerca e investimenti, e decenni (futuri) di energia elettrica a basso costo.
in cambio del privilegio di importare elettricità atomica dalla Francia, e idrocarburi di vario tipo da altre parti del mondo.
oltre al balletto ridicolo della centrale di Montalto di Castro, progettata come nucleare e convertita prima a carbone (stessa roba uguale ma senza il rischio di un'apocalisse atomica, me l'ha detto Pecoraro Scanio anni dopo) e poi a gas, con un triplo carpiato da qualche miliardo di euro.
e ovviamente con entrambe le riconversioni pesantemente infiltrate da gruppi di interesse a prevalenza "tribale" (perché le energie "buone" non potranno MAI solleticare gli interessi mafiosi, le cosche si concentrerebbero solo sul nucleare come s'è visto nel periodo in cui ancora c'era)

Stefano ha detto...

E adesso, con una retromarcia degna degli italiani nelle 2 guerre mondiali, l'UE dichiara che la nuke e' energia PULITA, paladina della riconversione energetica anticiodue.

Un greenwashing turboPRO-mode.
A' verdi, spostateve!!!

Beh, penso di essere stato uno dei pochi italiani ad aver detto NO all'abolizione del nucleare, beccandomi dello scemo irresponsabile da chiunque. Adesso sono diventato "eco".

E proprio quanto l'Italia ha perso tutte le tecnologie nuke, ecco che l'Europa le ritira fuori, a tutto favore della Francia che ha tecnologie e centrali e ha appena nazionalizzato l'industria elettrica... ma non era vietato...?? Ah, scusate, gli aiuti di Stato e le nazionalizzazioni di aziende di intresse strategico sono vietate a tutti i membri, tranne Germania, Francia e Olanda e ai loro amici, e' scritto nella Costituzione europea... che se la leggessero gli ucraini prima di voler entrare a tutti i costi.

Anonimo ha detto...

Articolo interessante, ma dove sono le fonti a pagamento? Link?

blu-flame ha detto...

basta che cerchi ufa disaster e simili e trovi le centinaia di paper sul disastro e sulle cure congiunte usa/russia che sono stati prodotti.
Bizzarramente ho trovato piu' paper che articoli e dagli abstract alcuni paiono veramente interessanti e quelli che volevo leggere costavano complessivamente delle belle cifre.

Cmq non ti preoccupare mercoledi' sono gia' su di un altro....