giovedì, luglio 07, 2022

percezione

 

 


 

si nel 1918 facevano foto così e meglio.


Ultimamente vi e' un errore di percezione dato dalle foto digitali che essendo arrivate troppo presto e inficiate dalla cacca prodotta dai cellulari, ma raccontata come irraggiungibile prima, ha falsato l'idea di cosa si faceva prima.

Fai vedere una foto degli anni 80 e ti dicono che non era possibile cosi' bella. Come dire che gli zeiss e le pentax erano li a pettinare le bambole o come dire che la RTS (culminata con l'apocalittica III nel 1990) era un fermacarte.
Fai vedere una foto degli anni 60 e ti dicono che e' stata ricolorata (complottisti lunari compresi) o taroccata: solo oggi si fa quella roba!
Fai vedere una foto degli anni 50 e ti dicono che e' impossibile ed e' fotoscioppata

Negli anni 70–80 la definizione non era bassa: era praticamente quella attuale.
Poi, certo, se uno usava una pellicola lasciata sotto il sole nel lunotto dell'auto una settimana, in una instamatic caduta sul pavimento e conservata in cantina, sviluppata e stampata da "facciamo presto e costiamo poco", beh, il rischio che si veda peggio di un cellulare apple 13 galaxy e' concreto.

 

Del resto se tutti gli anni viene raccontato un raddoppio delle performance, un numero di megacosi e una miglioria enorme, anche se sono tutte balle, l'idea che ti fai è che prima del 2000 eravamo ai tempi del dagherrotipo.

Diciamo che prima del 2002 le foto digitali erano inguardabili (salvo fare numeri da circo) e solo nel 2010 erano un alternativa credibile alla pellicola.

Il mondo digitale ha effettivamente avuto una miglioria, banalmente perché era arretrato, non evoluto come volevano raccontare.

A quel punto gli "esperti di internette" ti dicono che le foto non esistevano a colori e solo un mago luminare aveva fatto esperimenti con 2 filtri (poi ci arriviamo) prima degli anni 60.
Peccato che il kodacorome sia del 1935 e nel 61 ormai esisteva per tutti i formati.
Del resto il cinema era a colori esiste da un pochino, no?
Operazione sottoveste e' girato nel 58

come il re ed io nel 55.

roba a colorissimo e con qualita' altissima che tutti hanno visto.

la realta' e' che solo da 3–4 anni le digitali ai punti sono meglio delle pellicole e solo nella fascia alta: una instamatic 126 anni 70 puo' disintegrare facilmente qualsiasi cellulare oggi prodotto. Figurati una fotocamera seria.

e' un problema quello  di reputare il passato recente uno schifo, vero solo se rimani in digitale.
Ho una lastra fatta per un cartellone negli anni 80 e puoi ingrandirla con un microscopio per leggere le scritte dei prodotti ripresi… ed e' un cavolo di sensore grande come una cartolina.
Ad oggi, salvo qualche roba in campo astronomico da milioni di dollari, non esiste nulla del genere, ma era piuttosto comune fra il 1940 e il 1995 (anche prima ma di caratteristiche inferiori).

in soldoni non e' mai esistito un problema di qualita' nelle foto, certo piu' vai indietro piu' era costoso, ma non era un problema insormontabile, era solo quanto eri disposto a spendere.

Inoltre all'epoca si preferiva usare il 3D, si pensava che il 3D sarebbe stato il futuro e nei mercatini americani le lastre stereografiche dell'epoca si vendono a casse non avendo un valore di rarita'.

 



Il problema delle fotocamere 3D e a colori  era della messa a registro.

camera tascabile 3D del 1904

e le foto a colori esistevano gia' nel 1874


solo che non si potevano stampare e andavano viste con un complesso visore piuttosto grosso, diciamo che nel 1800 era meglio lasciarlo appoggiato sul tavolo.

i "due filtri" erano la bicromia conseguenza del fatto che chi possedeva una fotocamera (che gia' di suo costava un abominio, non esistevano le CNC) stereo poteva facilmente provare una bicromia senza svenarsi.


Pero' i fratelli lumiere fecero nel 1903 della lastre in vetro che erano come le diapositive odierne… l'autocrome
E quando era di grande formato, con ottiche di razza, beh, fa la sua porca figura.
Al massimo il problema e' come e' stato conservato, la fecola non e' indistruttibile o le ottiche relativamente apo era rarissime..
 



1913



 

al limite puoi notare il flou dell'ottica che avevano una trasmissione limitata (pentax e zeiss non erano ancora arrivati ad inventare il * o SMC che dir si voglia)

Che dire molto meglio di un cellulare con mela o senza.

Lo ricordiamo cos'era un auto nel 1913?
Le auto elettriche ancora dominavano e i cerchioni erano in legno.


cosa e' la pellicola

pellicola VS digitale

confronti idioti

marrone non e' cioccolato


8 commenti:

Fred ha detto...

Gran bell'articolo. Grazie.
Percepire la differenza fra una foto digitale e una buona foto con pellicola ormai non e' piu' alla portata di tutti, banalmente per il fatto che le foto analogiche sono pressoche' scomparse dal panorama.
Sono rimasto colpito dalla nitidezza della foto 3D di Piazza San Pietro, e della bellezza e naturalezza dei colori delle foto in autocromia del 2013.
Suggerisco di andarsi a vedere dei film fatti con la pellicola Technicolor (alcuni blu ray sono veramente ben fatti). Non c'e' nessun digitale (ma neanche Ektachrome) che sia altrettanto bello.
E dire che il supporto digitale e' in grado (mi sembra piuttosto bene) di riprodurre i colori Technicolor. Ma i film fatti in digitale - per scelte artistiche? per limitare i costi? - non di rado hanno una qualita' visiva scarsina scarsina.
Va detto che il processo Technicolor era costosissimo. Eh, si', siamo sempre li'.

Fred ha detto...

Oops... errata corrige (Blu-flame ... scusami per il latino :-D :-D :-D )
La foto in autocromia e' del 1913 ovviamente, come riportato nell'articolo, non del 2013!

Schnibble ha detto...

OT e non so se ti è stato già proposto.
Hai mai pensato di aprire un canale YouTube e sfruttare la tua logorrea per creare video (e ovviamente monetizzarli)?
Sento che potresti dare un grande apporto in campo fotografico, video, energetico, crypto. Un canale alla rovescia, contro corrente, politicamente scorretto. Anche senza mostrare la tua identità, non servirebbe.

Celso ha detto...

Il pregio "overriding" del digitale è la praticità/immediatezza/costo ridotto.
Si possono fare quante foto si vogliono, rivederle istantaneamente e nel caso cestinarle.
Anche se contassi solo i RAW che ho effettivamente sviluppato e inserito nel catalogo come scatti "buoni", se facessi il conto di quanto ho speso e di quanto avrei speso anche solo di pellicole e sviluppo, verrebbe fuori una differenza abissale.

La selettività, sbandierata come pregio dell'analogico, si ha anche col digitale, perché dopo un tot sai che le foto che scatti le devi sviluppare, taggare e georeferenziare (col mio workflow), per cui gli scatti li dosi comunque.

La qualità è venuta dopo, ma già un'APS-C di 10 anni fa è più che sufficiente per qualsiasi amatore, anche evoluto.

baron litron ha detto...

non ci crederai, ma leggo gli stessi identici commenti sulla musica....

gente che sente dischi di Pink Foyd, PFM, Zeppelin, Miles Davis, degli anni '60-'70 e ti dice che sono rimasterizzati perché non è possibile produrre quei suoni senza potentissime attrezzature digitali

il che mi fa pensare che certa gente oltre che senza occhi nasce e cresce senza orecchie. o meglio, che ha entrambi talmente appiattiti sul digitale da aver perso contatto con la realtà fisica

(e un film girato su pellicola lo riconosci all'istante, infatti ultimamente ce ne sono pochi davvero ed è un peccato)

Anonimo ha detto...

@baron:
"e un film girato su pellicola lo riconosci all'istante, infatti ultimamente ce ne sono pochi davvero ed è un peccato)"

certi film d'azione hanno delle scene che evidentemente possono essere solo generate al computer: gli attori e gli oggetti si muovono in modo impossibile!
es: una persona cade da una torre per decine di piani, si schianta e poi si rialza.
Se la cosa è troppo realistica la trovo fastidiosa, sembra quasi che mi stiano prendendo in giro.

CeboCappucino ha detto...

@Anonimo
Se cadi da 10 piani e rialzarti allora sei nel mondo di One Piece

baron litron ha detto...

beh, io parlavo di qualità delle immagini, non di tipo di film....
cinepresa e telecamera non sono minimamente paragonabili per colore, definizione e soprattutto profondità dell'immagine, la telecamera "appiattisce" tutto e sovente sballa colori e movimenti.
nonostante gli indubbi progressi fatti, la distanza è ancora impressionante, tutto lì.

che poi certi effetti con la pellicola siano impossibili da fare è vero, ma non era quello il punto