La siae ha fatto cose turpi, perfino istigazione alla delinquenza.
Banalmente e' un carrozzone troppo grosso, ovviamente per via del fatto che era un assumificio, per gestire il piccolo flusso culturale italiano.
Ovviamente ha cercato di darsi importanza, arrivando a perdere una catastrofe di soldi (ovviamente non suoi!)
Cosa puo' fare il nuovo presidente dopo le ampie castronerie dei precedenti, perfino evasori fiscali?
Chiedere piu' soldi.
E' anni che il dibattito sull'equo compenso, o piu' correttamente, la multa casuale, abbia senso o meno.
come dice wiki
"Il contributo per la copia privata o equo compenso è un contributo imposto per avere il diritto di effettuare la copia privata delle opere protette dal diritto d'autore. "
se fosse cosi' va da se che avendo pagato il compenso io abbia quindi il diritto, su quel supporto compensato, di avere il diritto di copiare, privatamente, tutto quello che voglio.
O, se preferite, usare a tuono e-mule.
Eppure se ci provate raccontandolo ad una forza di polizia...beh, non e' tanto bello, perche' quel diritto non lo hai, wikipedia SBAGLIA.
sarebbe piu' corretto cosi'.
"La tassa sui supporti, o iniquo compenso, è un contributo imposto per punire chi ha effettuato la copia privata delle opere protette dal diritto d'autore prima che cio' avvenga."
Il problema del punire e' che alla fine non vai da nessuna parte.
Il problema molto italiano e' che si da alla PUNIZIONE un valore morale, in pratica lo stesso atto del punire crea una redenzione.
Dispiace, ma questo e' un modo di pensare da vecchi imbottiti di vecchi miti latinistici: la punizione senza ragionevolezza crea solo scappatoie.
Non e' un caso che nel 2005 in meridione i CD/DVD in vendita erano tutti di contrabbando e venivano comprati a piene mani dai villeggianti.
Erano ovunque, tabacchini e paninari compresi.
Come facevo a saperlo?
La tassa dell'epoca era circa il 100%, di fatto erano in vendita a meno della tassa.
La punizione eccessiva favorisce il mercato illegale, non solo il balzello, ma anche il Fisco:
great punishment = triple loss.
O ai tempi di mia nonna: chi troppo vuole... lo prende nel...
Del resto essendo di fatto pappa e ciccia con il ministero anti-cultura (quello che era capitanato dall'alfiere del vecchiume, franceschini) la SIAE e' praticamente libera quasi sempre di trasformare in legge i desideri.
Desideri che oggi ammontano a cifre consistenti nonostante non produciamo cultura.
Diciamolo chiaro, a forza di punire e non favorire, se non regalando soldi agli "amicici", e' terra brulla.
Quanto chiedono oggi?
se si guarda bene e' intorno ai 10 centesimi al pezzo per i supporti ROM, con il doppio per quelli multistrato.
E' gia' da ridere il fatto che un DVD costi la stessa cifra di un BD e quasi la stessa cifra di un CD.
In pratica e' evidente l'idea della "punizione" un tanto al pezzo.
ma al ridicolo non vi e' mai fine
per gli apparecchi che sono in rado di registrare un supporto analogico o digitale, audio e video, e masterizzatori di supporti: 5% del prezzo indicato dal soggetto obbligato nella documentazione fiscale: grossomodo il 7% al pubblico per oggetti consumer e il 15% circa per altro.
Lascio solo immaginare i costi delle attrezzature "costosette" che solitamente sono usate per PRODURRE musica.
Il ridicolo non ha mai fine
Televisori, decoder di qualsiasi tipo aventi funzione di registrazione 4E.
Vien da se che il grosso di quella roba non esporta le registrazioni...
ma alla follia non via e' fine
memorie trasferibili o removibili per ogni GB:
| € 0,00 | fino a 1GB |
| € 0,09 | > 1 GB a 8 GB |
| € 0,08 | da > 8 GB a 32 GB |
| € 0,07 | >32 GB e oltre |
massimo applicabile per ogni unita' di euro 4,50.
E' interessante quindi notare che per SIAE le memorie trasferibili o removibili non sono DVD, mi chiedo dove cavolo mettono i dischi ottici professionali (quelli che pompano i tera) e le cartucce come per es le LTO (30TB per la cronaca).
Neppure i pen drive sono "memorie trasferibili o removibili" (forse sono avvitate al mio PC?)
chiavette USB/USB stick:
| per ogni GB | Capacita' |
| € 0,00 | fino a 1 GB |
| € 0.10 | da >1 GB fino a 8 GB |
| € 0,09 | da >8 GB a 32 GB |
| € 0,08 | >32 GB e oltre |
compenso massimo applicabile per ciascuna unita' di euro 7.50.
Al di la che e' da chiedersi che caxxo sia una chiavetta, forse per andare in motocicletta, resta evidente che il compilatore e' un latinista ancora con in mente la cifra "al pezzo"
Vorrei far notare che il balzello e' oltre i prezzi delle flash drive usb stesse (quelle che penso che siano le "chiavette" visto che i terza media chiamano la qualunque USB "chiavetta", dagli adattatori meccanici alle schede di rete, come i voltmetri) .
Come era la storia che comprare sugli store cinesi (o su siti famosi da venditori esteri) questa roba costava un pacco meno?
Adesso sapete come funziona, triple lose: iva, tassa ed iniquo.
Continuiamo con la saga "memorie trasferibili o removibili" che non sono "memorie trasferibili o removibili"
HDD e SSD esterne (quindi trasferibili o removibili)
HDD e SSD interne.
Ora, al legislatore direi di fare pace con il cervello prima di andare a chiedere il tributo.
| € 0,00 | fino a 160 GB |
| € 0,01 | da >160 GB a 500 GB |
| € 0,009 | da >500 GB a 2 TB |
| € 0,008 | >2 TB e oltre |
compenso massimo euro 18.00.
Ora dovete dirmi quanti HDD avete visto di recente sotto i 2TB (8E), anche qui oramai siamo a percentuali rilevanti del prodotto.
Ricordo che 8E all'origine possono essere tranquillamente 15 al consumatore, ovvero un HDD medio da 100E esterno ha nello scontrino 30E, fra costi di gestione, percorso e valore, di SIAE che possono arrivare a superare i 50E per pezzature piu' grandi.
memoria o hard disk integrato in un apparecchio multimediale audio e video portatile
| € 0,00 | fino a 1 GB |
| € 3,22 | da >1 GB fino a 5 GB |
| € 3,86 | da >5 GB fino a 10 GB |
eccetera lungo
| € 28,98 | >400 GB e oltre |
Ora, io non so cosa per voi sia un "un apparecchio multimediale audio e video portatile" ma non ho visto HDD da meno di 400GB in ambito AV da moooolti anni. Mi sa che in questo caso la tassa costi molto piu' del prodotto.
Ancora, ridiamo amaro, "un apparecchio multimediale audio e video portatile" per siae non e' un lettore MP3.
infatti ha la sua tabellina, ma vi dico subito che e' inutile visto che pagherete 9.66 fattualmente (al solito al pubblico quasi il doppio), Ma il lettore MP3 legge i video?
MA se lo collegate ad un HiFi ha un'altra tabellina che vi risparmio.
altra tabellina per "memoria o hard disk integrato in un videoregistratore, decoder di qualsiasi tipo satellitare, terrestre o via cavo ed apparecchiature similari, apparecchio TV"
Oltre ai 4E, anche se non potete estrarne il contenuto, pagherete di fatto 16E, sommati ai 4 che fanno 20 all'origine che possono diventare facile il doppio.
Adesso capite perche' ci sono TV con HDD che non vengono importati?
Ma se avete un telefono?
altra tabellina
Tralascio follie....
| € 5,20 | da >32 GB fino a 64 GB
| € 6,30 | da >64 GB fino a 128 GB
| € 6,90 | da >128 GB e oltre
Di fatto tabella inutile visto che il video al vostro gatto ai primi step non partirebbe neppure (ricordiamo che oramai gli OS dei citofono sono piu' grandi delle prime righe da lustri, cosa che dovrebbe far riflettere su chi e' il gelataio latinista che ha compilato questa roba allucinante e infinita.
Diciamo che pagate 5E per il sistema operativo.
Inoltre qualsiasi APPestante ingombra con GB a profusione per cio' possiamo dire che, di fatto, sotto i 64GB, nulla dovrebbe essere dovuto, ma anche 128 se uno e' un selfista (e sappiamo che in italia il tarro e' la mediana) e' difficile che contenga qualcosa.
Di che razzo missile stiamo parlando?
Ci sono altre tabelle, come dispositivi indossabili (dai, davvero uno ruBBa canzoni con uno sfigowatch?)
Al di la dell'utilita' di questa buffonata, ci torneremo, e' evidente che e' compilata da latinisti.
Dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti che tutti i supporti sono aumentati di dimensione, amentano da sempre e aumentano da sempre le dimensione dei files.
Le immagini ai tempi della EGA non sono i files di oggi.
Del resto se scatto una foto oggi la mia reflex ha dimensioni d'immagine ENORMI rispetto a quelle di soli 20 anni fa.
Ho comprato delle SD che hanno una dimensione di oltre 10 volte le precedenti.
Va da se che a parte fare degli strani movimenti, come usarle assurdamente come pen drive o simili, una SD la puoi usare solo per le tue foto.
Non conosco nessuno che utilizza delle SD per metterci musica o video, i lettori MP3 con SD penso siano scomparsi dal mass market piu' di 15 anni fa.
Certo puoi usarli come espansione dei telefoni, ma, ripeto, ho portato il mio telefono da 64GB in cui non ci stava piu' nulla a 512, pieni per circa 400 di robaccia.
Ma, in 400GB, non esiste sopra roba AV d'autore.
Prevalentemente sono mappe di ORUX, un macello di posta, un centinaio di programmi, fra cui uno con molti podcast (FMqualcosa, sto cercando qualcosa con meno pubblicita'), i rullini in formato del display della fotocamera...
Vale piu' la SIAE sulle memorie che il valore residuo del telefono. Del resto devo cambiarlo.
le SD che ho (oltre una decina) sono usate solo per la fotocamera, chi le usa per il video seriamente ne usa centinaia.
Stiamo davvero tassando la produzione di cultura?
Davvero davvero?
Limitando poi i futuri incassi SIAE?
Grandi menti!
Lasciamo poi ragionare i nostri geniali latinisti terza media sui RAID, dischi che spesso vanno in coppia, di fatto pagando doppio per dati aziendali.
Ne ho visti a decine in mirror.
Io ho nel PC 4HDD, dal piu' piccolo, un SSD, ad un 3TB non sveglissimo passando per un raptor.
Diciamo che sono zeppi al 90% di roba mia, e visto che si va a numero, 3 non sanno neppure cosa sia la roba che finisce in pasto a SIAE, il resto e' un incidente o una copia di miei CD per evitare la fatica di prenderli dalla cantina (e non mi sembra che io debba pagare qualcuno per spostare dei files dalla cantina al piano, il passo dopo sarebbe di dover pagare ogni volta che faccio un paio di occhiali il medico).
Altri 3HDD, 2,4,6TB sono di BK, con solo dati miei (altra roba non mi frega nulla)
Io saro' un caso particolare.
I fotografi pro saranno un caso particolare
Gli uffici saranno un caso particolare
L'industria sara' un caso particolare.
Le persone sane di mente che fanno un BK saranno un caso particolare.
Chi ha abbonamenti ai vari game store sono casi particolari.
Chi e' abbonato a netflix&c (possono scaricare tera assolutamente legali, per quanto criptati) sara' un caso particolare.
Non parliamo di chi fa ricerca, spesso i tera vanno via come caramelle, sara' un caso particolare.
A me sembra che oltre il 95% dei supporti sono per lo piu' sani, poi certo puo' capitare di avere un paio di files "sporchi", ma e' chiaro che in molti casi sono addirittura dei desiderata dei detentori dei diritti.
Ovviamente, come tutti, conosco il tizio che ha una flash drive (quello che i meno acculturati chiamano con i nomi piu' fantasiosi) da 16GB con sopra 30 film, del resto vai a capire perche' usano sempre un supporto del genere.
Ma da qui punire i dischi SCSI, firewire, fiber o le schede della videocamera RED (512GB, 400E ottimo prezzo per usarla per conservare la saga di Harry Potter) passi lunghi e ben distesi
Sinceramente io non vedo tutta questa colpevolezza dei supporti digitali.
Certo la pirateria e' viva e vegeta, ma non per colpa dei supporti digitali.
Lo vogliamo ricordare che oggi il grosso della pirateria non giace piu' neppure sugli HDD ma e' in streaming su server esteri?
Siamo ancora dell'idea che i film il ragazzino li pirata comprando il masterizzatore (punito) e il disco vuoto (punito)?
Dai matusa, svegliatevi, avete ancora il telefono con il disco da ruotare?
E non e' solo colpa dei pirati.
Come e' stato dimostrato in tutte le salse, dapprima da pazzi come me che affermavano la presunta follia dell’offerta errata mentre torme di avvocati facevano fallire startup e chiudevano siti mandando in galera tutto cio' che potevano.
In campo audio empiricamente Apple, che era un pochino troppo grossa da chiudere a colpi di avvocati, ha dimostrato la tesi dei pazzi, di fatto facendo ricchi i recalcitranti distributori e diminuendo in maniera drastica la pirateria.
Gli stessi detentori, mentre noi pazzi dicevamo che era tutto sbagliato, asserivano che, pero', il video era diverso.
Appena e' apparso netflix e sistemato il catalogo (inizialmente era piu' complottari gratis che il resto) nel giro di 5 anni ha assorbito centinaia di milioni di utenti.
Cosa rilevabile facilmente, il traffico "pirata" crollava a livello mondiale in numeri cosi' bassi che neppure chi sperava di poter arrestare i bambini per possesso di un DVD copiato pensava di arrivare con quelle turpi e draconiane misure.
In pratica l'eden.
Ora si sta risalendo con la pirateria per semplice desiderio dei detentori dei diritti.
Direi di smettere con questa farsa, oltretutto in tutto il mondo sono solo 10 i paesi che continuano ad avere l'anello al naso dell'iniquo compenso, per di piu' in molti stati e' considerato incostituzionale e in molti altri e' stato stabilito che e' piu' il danno che il vantaggio (ma va'? ci devi pure pensare?).
Inoltre, aggiungerei, che in Italia, dove non produciamo cultura, si tratta per lo piu', se non hanno fatto i conti male i caproni di SIAE, di prendere quella cifra, sotto il miliardo, e spararla all'estero.
I numeri sono veramente opachi.
SIAE parla di 150-200 milioni annui, che per un settore cosi' ristretto e' piuttosto significativo, ma se si legge fra le righe potrebbero essere il triplo come incasso.
Del resto una contabile decorosa non e' mai stata presentata pubblicamente che io sappia.
Finito di sproloquiare?
Beh, no, nel paese dei cachi quando si fa una nuova legge cloaca prima si scrive, poi rimane al ministero un pochino, giusto per essere d'accordo fra gli amicici, e poi BUM viene presentata in pratica gia' approvata. Tutto in segreto, mi raccomando!
Ogni tanto qualcuno parla di cosa ha visto e vengono fuori cose raccapriccianti, ma, spesso, viene poi pubblicata comunque anche se va al di la di ogni ragionevolezza.
E noi subiamo la porcheria.
Ecco che, depositata al ministero della Cultura, che ora per fare i GGiovani usa un acronimo, MiC (forse usare il termine internazionale di "microfono" gli sembrava di simboleggiare i cantanti?), esiste una bozza rovente.
Come succede se bolle molto tempo troviamo gente che ne parla senza mai far vedere il testo.
Del resto se mostrano il testo e' facile che venga scoperto il marrano ciarliero.
Bene in questa bozza ci sono le piu' turpi cose.
Prima partenza un aumento per l'utente medio del 50%, del resto molte tabelle hanno dei massimali che di fatto sono l'unico baluardo al folle balzello, per cui non solo e' un problema il rincaro medio del 20%, ma e' un problema anche che si sposti in alto il massimale.
Il tutto in un mercato dove l'oggetto costa sempre meno, anche 1/10mo rispetto a quando sono state fatte le tabelle, favorendo l'importazione "furbetta" che oltre a silurare il balzello iniquo sterilizzerebbe anche tasse e IVA.
Del resto in molti casi in cui uno e' indeciso a fare una manovra meno semplice e barbina puo' essere il valore che permette una chiara decisione.
Perche per 10E non faccio arrivare il telefono dalla cina, ma per 50 su 200 la storia e' molto facile.
Ma alla follia non esiste un limite quando si parla di SIAE: il barboncino che azzanna un T-REX pensando di abbatterlo come il topo di pezza della cuccia si crede invincibile.
In pratica vogliono tassare i supporti usati.
Quelli che in teoria sono gia' tassati.
Evidentemente hanno scoperto che molti PC di vicine nazioni ricche (3/4 dell'Europa) e simili vengono venduti quando le aziende finiscono il ciclo di 5 anni...
Del reto le piccole aziendine italiane sono talmente alla canna del gas da uccidere la produttivita' e tenere PC, server, telecamere e altro materiale fino alla consunzione totale.
Conosco studi di design con PC che hanno oltre 10 anni, lascio immaginare la loro produttivita'.
Del resto se non ci sono soldi (anche molto marginalmente rubati da SIAE) un cambiare 10 PC con scattanti affari da 800E sono cavoli. Poi, magari, va cambiato altro prima come il plotter che fa le righe (banding).
Questi usati dall'estero ovviamente non hanno pagato l'italica e latinista SIAE (ORRORE!).
Da qui la richiesta da fattoni.
La vera novità da TSO urgente e' pero' la tassa sui servizi di cloud storage
Si avete capito bene:
uno compra un maledetto costoso spazio FTP o una casella di posta per... metterci sopra il film di Gianni Catuzzo (amico del deputato che ha venduto 4 biglietti)
Probabilmente conosciamo il contenuto della bozza per questo motivo, il fatto di aver cercato di trovare qualcuno, parlando con centinaia di esperti, che sapesse come applicare questa demenzialita' inapplicabile. E qualcuno ha parlato.
Il decreto propone un compenso di 0,003 euro per GB al mese, con un massimale di 2,40 euro mensili per utente, equivalente a circa 30 euro all'anno.
Questo si applicherebbe anche ai servizi gratuiti, come i 15 GB di Google globali di un account, dove per la cronaca giace anche questo blog di medda, in realta' ho un affare collegato e pagherei quasi un euro annuo.
Inoltre ho un cloud nel server del box auto di 5TB, paga o no?
Ho 4 indirizzi di posta gratuiti, son soldi.
L'account MS, che ha a sua volta 10GB, ne ho 10 circa, ogni tanto quei bstar di MS vogliono che io abbia un loro account di cui non mi intarezza nulla, In pratica affari che neppure so quanti sono.
I miei PC sono assolutamente gestiti da me, sono io l'amministratore del miei PC, non qualcuno a Seattle che non risponde alle mie telefonate se non pagando uno stipendio..
Come fanno a tassarli che neppure io so quali sono?
Non parliamo di Youtube, di fatto l'account e' un cloud sostanzialmente infinito (ne ho uno, quindi 30E annui?).
Conosco chi ha non solo ha diversi account YT (30E cadauno?), ma ha pure vimeo, merdagram e simili.
Penso che molti rischiano con una legge del genere di pagare un migliaio di euro annui, l'utente attivo sui social direi un paio di cento euro.
La fuga dei cervelli e' evidente, in SIAE sono rimasti dei terza media che si inventano che soldi piovono dal cielo.
Ora se io stesso non so quali account ho, e molti di questi ti appioppano uno spazio sui server per fare cose (es adobe comprando i programmi?), che arrivano ad esistere solo per aver comprato un citofono, una telecamera di sorveglianza, o altro.
Molta di questa roba non e' neppure in EU, e' difficile saperne le dimensioni, e' spesso inutilizzabile liberamente, l'utente stesso manco sa di averla: come fai a volerla tassare?
E poi, perche' pensi che io tenga sull'account di office o su quello di porcoshioppo un film di fantozzi?
Da queste cose torna sempre la stessa sbobba:
SIAE e' da smantellare, non ha senso che sia fatta cosi', oltretutto non si capisce perche' non esista un collettore EU. Basta con questi cosini nazionali che sono moscerini dannosi per gli utenti, ma sono inutili moscerini quando vanno dalle grandi aziende T-REX, che siano major o, come abbiamo visto, social.
La poLLitica italiana che e' fatta di 3za media tendende a sx (o' stato deve mangia' tutto) e' al solito felice solo se puo' aumentare le tasse, sia quelle che poi gli arrivano nei forzieri, sia i balzelli (energia dice nulla?) che hanno scopi bizzarri e antisociali.
Direi che anche solo esiste una tale bozza su di un tavolo, e non sia stata rifiutata ridendo, attesta in maniera chiara la poca capacita di un ministero che pensa che un acronimo possa cambiare l'ignoranza becera in cultura.
La coltura e' figlia dello studio, cosa che vi puo' dire qualsiasi artista degno di nota che non sia un bugiardo.
13 commenti:
> usare a tuono e-mule
Questo e' un errore che fanno molti.
Scaricare roba da internet (illegalmente) NON e' copia privata. E' pirateria.
Se compri un CD e converti le tracce in mp3, quella e' copia privata.
Poi, che sia una tassa completamente senza senso, su questo non ci piove.
Esatto.
Ma quali sono gli use cases plausibili?
1. il backup. Il backup per definizione non si usa, e quando serve non esiste più il supporto originale, per cui è come se non fosse una copia.
2. il media server. In questo caso uso il media server e il supporto originale serve solo come prova di possesso.
Quindi rimane solo la spiegazione che la legge voglia colpire la pirateria senza ammetterlo esplicitamente... a meno che non pensino che se voglio avere un backup di un CD ne debba comprare due... Ovviamente il fatto che colpisca indiscriminatamente chi la pratica e chi no non interessa...
danilo, esistono varie interpretazioni di copia privata.
Generalmente la copia privata è il diritto per i privati cittadini di copiare opere protette dal diritto d'autore per uso strettamente personale, ovvero non cedendole.
Rientra in questo il fatto che registro da radio o TV, oppure registro il dico che mi ha prestato il cugino.
NON rientra il fatto che vendo o cedo queste copie.
Altrimenti sarebbero punibili anche i lettori di DVD (di fatto copiano in ram) o quasiasi apparecchio ch fa riproduzione, per non parlare del fatto che sarebbe vietato vedere lo streaming.
Sullo scaricare molte legislazioni non hanno lo stesso punto di vista, mentre sil fatto che tu con e-mule SCAMBI dati le cose sono effettivamente diverse.
Pensare che vada tassato il fatto che per usufruirne ho uno scambio dati, es fra il lettore e l'ampli in fibra, o fra il lettore e il riproduttore MP3, sia da compensare e' solo una follia da eccesso di tavernello distillato in cantina.
Il mezzo con cui ascolto il brano "di cui ho comprato licenza" non deve fare differenza, altrimenti sistemi come itunes sono automaticamente illegali.
Il passo successivo e' richiedere tasse per la custodia se non e' quella originale
il fatto è che il "diritto di copia privata", esiste sostanzialmente perché è logisticamente / economicamente inefficace andare a colpire la pirateria. la soluzione, come sempre, è "dato che non riusciamo a trovare i colpevoli, puniamo tutti". ovviamente tranne per il calcio. per il calcio si attuano meccanismi di censura e si repressione che sarebbero degni di uno stato totalitario.
La copia per uso personale, nel caso dei documenti digitali, è quella che NON SOSTITUISCE l'acquisto del prodotto. Esempi:
_ copia di sicurezza.
_ copia effettuata per leggere il contenuto su un dispositivo che non legge il supporto originale (es. trasferimento da CD a chiavetta USB, per riproduzione su un'autoradio senza lettore CD).
Nel caso dei libri, se non si vuole acquistare un intero volume, è possibile fotocopiarne fino al 15% del contenuto, pagando una tassa alla Siae. Questo è un equo compenso nel vero senso del termine. Fonte:
loescher.it/fotocopie
Nel caso dei supporti di memorizzazione, siamo in presenza di un'assurdità: l'imposta dell'equo compenso viene pagata all'acquisto, indipendentemente dalle modalità di utilizzo dei supporti stessi. L'equo compenso sui supporti di memorizzazione è di fatto un'ACCISA, ossia un'IMPOSTA DI PRODUZIONE, esattamente come le accise sui combustbili, l'energia elettrica, il tabacco e l'alcol etilico a uso alimentare:
adm.gov.it/portale/sdg/prodotti-sottoposti-ad-accisa-settori-di-imposta
È da notare che anche negli altri Paesi europei esiste l'equo compenso sui supporti di memorizzazione, ma è di importo decisamente inferiore rispetto all'Italia.
A me risulta che le memorie di massa acquistate da aziende sono senza l'equo compenso (o le aziende possono chiedere il rimborso, non ricordo bene)
Anonimello
Ciao,
avrei una domanda tecnologica: perché le schede per RED ed in generale le CFexpress costano tanto? Di base credo che siano delle FLASH (anzi, delle Charge Trapping) Multilivello.
RED nel senso di RED Digital Cinema Camera Company? quei benemeriti gentlemen là? XD
Ti sei perso tutta la polemica sui MiniMag e i video del canale JinnyTech?
Non voglio rovinarti la sorpresa, buona visione!
Sembra molto interessante...
Le CF costavano più delle altre schede anche prima del formato CFexpress, ora col fatto che le CFe sono più simili a degli SSD che a delle schede di memoria "normali", il prezzo lievita. Poi certificazione, durability e altre chincaglierie che interessano i pro possono pure contribuire ad aumentare il prezzo.
Credo sia uno di quei casi in cui, speculazioni a parte, il costo della sola tecnologia non combacia col costo del prodotto, che è fatto di altri fattori meno "tangibili".
Credo di capire che c'è tanto "valore aggiunto".
Alcuni supporti RED invece sono cartucce proprietarie con all'interno un normalissimo SSD (spesso se non ricordo male la polemica) di infima qualità, qualche blocco fw per impedire la sostituzione, e un markup indecente sul prezzo...
Stavo guardando i video di Jinni Tech, come consigliato. La scheda di memoria contiene un normale SSD commerciale, quindi la sbandierata superiore affidabilità non trova riscontro.
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