lunedì, maggio 29, 2023

Durian

 Oggi ho visto una cassa di durian in vendita in italia, evidenza netta che non solo importiamo low class, ma non siamo neanche in grado di dare cultura.



 

La triste storia del durian, il re dei frutti assai ambito.
Ci sono milioni di persone che fanno pazzie per il durian, fanno persino debiti per mangiarne sempre di piu'.
No, non e' cocaina.
Quanto deve essere buono?
Eppure...

Il suo odore somiglia a cipolle crude e con un odore di quel calzino sudato che avete dimenticato nella borsa 2 mesi fa con quella forza di “prima apertura” della sacca.
Whoa!

L'odore si percepisce anche a distanza di metri ed e' persistete, aleggia per giorni un una stanza.
Nonostante la sua grandiosa popolarità nelle zone d'origine, proprio in quei luoghi il trasporto del frutto è vietato in molti luoghi pubblici come alberghi, metropolitane, aeroporti e trasporti.
Scattano Multe e more.
Ovunque cartelli affissi anti-durian

Eppure vi sono persone che narrano interi poemi sulla bonta' del frutto, dove viene mangiato è considerato, apparentemente senza eccezione, come il re dei frutti, il sapore della frutta degli dei.
Oltretutto e' un frutto che localmente costa 5-10 volte qualsiasi altro frutto, in Thailandia, nonostante lo stipendio medio, è ubiquo, tutti lo mangiano, le bancarelle ne sono stracolme e alcune varieta' costano uno sproposito anche per il censo europeo.

Lo stesso accade in Indonesia eccetera.

Cosi' buono da farci i debiti per mangiarlo tutti i giorni?
Ripeto: non ha effetti psico-qualcosa

Vista la questione diametralmente opposta, gente a cui fa schifo e milioni disposti a sbollettarsi per una fettazza del frutto più buono del mondo, troverete scritte cazzate di questo tipo:
“Gli studiosi hanno opinioni divergenti riguardo alla bontà sia del sapore che dell'odore singolari del frutto: alcuni li apprezzano molto, mentre altri ne provano intenso disgusto”

Noterete anche che chi permane nella zone dove è il re dei frutti tendenzialmente si ritrova ad apprezzarlo.
Mentre chi normalmente risiede in zone civilizzate lo ritiene una grandiosa schifezza.

Chiaro che qualcosa nella narrazione non funziona, certo ci sono zone dove il vino marcio (aceto) viene usato un cucina, ma non e' certo che uno se lo beve a tracanna godendo come un maiale e se manca svalvola.

in realtà vi e' una spiegazione banalissima:
il durian fa schifo.

Basiti?

Vi chiedere come sia possibile allora scrivere LETTERALMENTE poemi sul fetente frutto.

Come spesso accade nelle cose che scrivo  il contesto è tutto.

Il contesto che manca per comprendere il concetto è che vi sono degli idioti che nel cibo mettono qualcosa che non ha molto senso mettere in bocca, il peperoncino, e soprattutto i poveracci ne mettono una tonnellata per "insaporire" cibi banali.
Il peperoncino e' una folle negazione della cucina.

Un presunto libro di cucina che ha negli ingredienti il peperoncino è idoneo solo ad accendere il BBQ.

Anche da noi vi e' un uso simile: la pasta scondita con il peperoncino.
Siccome poi non senti piu' nulla un cazzotto in pieno viso come l'aglio in quantità industriali rende saporito uno scialbo spaghetto che rimane scondito.
Aglio, olio e peperoncino e' l'antitesi della cucina.
Una dichiarazione d'incompetenza e povertà sbraitata.
Il “no more bau bau” del cucinare.

Se noterete gli italici vi parleranno lungamente del sapore dell'olio turbo evoluzione mark 4 nella loro pasta "buonissima" peperoncino aglio.
In realta' con peperoncino e aglio in quantita' sufficienti  potreste meter loro in bocca un castrol 5W40 e non sentirebbero la differenza con l'olio decantato, l'unto serve solo ad evitare che si incolli il tutto e uno vale l'altro.

Perché realtà il pizzicore è dato da una sostanza che paralizza la capacita' di sentire i sapori (es la solita pasta scondita o l'ennesimo jack fruit) dando quindi un apparente “grinta” al solito sapore  scialbo che non si sente più cancellato dalla necrosi papillifera.

Anche i fumatori gradiscono una “grinta” che sovrasti l'aroma di cenere.

Inoltre, in luoghi caldi dove le cose vanno a male si mescola il peperoncino per non sentire il marciume e in Asia la combinazione di caldo e umido e' veramente micidiale.

Con le papille paralizzate non sentirete il marciume (e con gli effetti collaterali neppure il risultato).

Non a caso la capsaicina è usata come analgesico in unguenti a uso esterno e nei cerotti transdermici per alleviare il dolore: e' un paralizzante e metterla sulla lingua non e' furbissimo, figuriamoci ingerirla.

Con l'incapacità di sentire i sapori data dalla paralisi occorre poi una dose superiore di paralizzante per sentire nuovamente il pizzicorino fino al momento che non si sente piu' nulla (avete mai notato che alcuni considerano insapori i piatti easy?) tranne il pizzicorino.
Come molti farmaci alcuni effetti (il pizzicore) avverrà a dosi sempre più elevate, ovviamente altri effetti no e per ripristinare l'uso delle papille ci vorranno anche mesi.
Mesi insipidi.

Se avete assaggiato la cucina asiatica dei poveri sapete che il peperoncino e' in dosi massicce.
Ho visto cosce di pollo in cui la pelle si intravedeva appena sotto la coltre della polvere di peperoncino. Polvere che veniva venduta al mercato in sacchetti che potevano essere da 1Kg ed e' molto piu' strong delle nostre in vendita al super.

A questo punto il potentissimo sapore e odore del fetente frutto al calzino rancido che e' in grado di impestare per settimane un ambiente chiuso rimane l'unico col la sua potenza in grado di solleticare ancora le papille bruciate dei consumatori di peperoncino che non sentiranno che la parte dolce e 2 o 3 delle decine di sfumature del fetente frutto.

Del resto non sentendo più nulla, essendo divenuti insensibili, solo un cazzotto in pieno viso fa sentire ancora qualcosa, cavolo, vi direte,  esistono meraviglie chiamate sapori, e quel cazzotto e' il durian.
Come dare la vista, seppur minima, ad un cieco.
Ovviamente se siete normodotati un cazzotto in pieno viso e' solo una cosa poco piacevole.
A me e' bastato annusarlo.



da qui nasce un ultima considerazione: non ho mai capito la gara maschia a mangiare piccante (o bere tanto).
Quale sarebbe la maschitudine, la figaggine di dimostrare di riuscire a mangiare maggiormente piccante?

Il prossimo passo e' fare a gara a chi da la craniata piu' forte al muro senza stramazzare a terra?

 

PS
Nota della morosa:
io ho mangiato il durian, ho passato 2 giorni a voler scartavetrarmi la lingua (NdR lei usa una descrizione mimica indicante una roto-orbitale).

Nota mia:
la morosa anni prima ha fatto piangere un Pugliese mangiando peperoncini ripieni offerti dall'ospitante. l'auto-presunto macho-man con corporatura a barile di lardo esplicitava l'impossibilita' che una  donna (donna, quindi debole!) "secca milanese" (parole sue) potesse mangiare il piccante  peperoncino.
Queste cose per il pugliese erano prova certa che il peperoncino in questione era certamente poco piccante.
Per dimostrare cio' se ne sparo' uno in bocca con maschitudine e teatralità mentre lei era al terzo.
Il macho, sorpreso, prima cercò di trattenersi, ma infine pianse. Tanto.
Mentre la morosa, brianzola, continuava a sgranocchiare incurante delle calde lacrime altrui.
Scena molto divertente, vi assicuro.
La morosa tempo prima aveva lavorato in sud america per qualche mese...


19 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Durian, credo, è nella stessa categoria delle Uova Centenarie, dello Squalo Fermentato eccetera: alimenti per cui il gusto è acquisito e non naturale

Se però i cibi fermentati sono nati per esigenze di conservazione, o per utilizzare cibi altrimenti non commestibili in posti con scarse disponibilità, il consumo del Durian (soprattutto al di fuori dell'area di origine) è più difficile da comprendere

Oppure è la versione gastronomica del The Dress?
https://en.wikipedia.org/wiki/The_dress#Scientific_explanations

Co.Bra.

blu-flame ha detto...

cobra non e' necessario scomodare le neuroscienze per il vestito di medda.
Basta pensare ai cellulari, a monitor pessimi e luce ambiaetale pessima che influisce sulla percezione del monitor.

https://allarovescia.blogspot.com/2015/03/dress-color-fuffa.html

Sul fatto che il durian sia difficile da capire comincia a pensare che in italia ci sono milioni di persone che arrivano da posti dove i peperoncini del ns sud sono insipidi.
Hai notato che di recente l'industria sta aumentando il peperoncino anche nei normali sughi pronti dove fino a ieri, nello stesso marca-modello non esisteva?

gia' oggi gli extra sono 1/4 dei residenti se li mettiamo tutti insieme, di fatto una quantita' non secondaria da considerare per l'industria.

camu ha detto...

Ma solo oggi scopro che hai una morosa che è cazzuta almeno quanto se non più di te? :) Grande! Riguardo al durian, ho conosciuto questo frutto grazie al mio capo al lavoro, che è di origini thailandesi, ed un giorno ne parlava in maniera estasiata. Anche lui faceva le stesse considerazioni che fai tu in merito al fetore ecc. Qui in America non l'ho mai visto, forse lo vendono solo in certi negozietti alimentari asiatici, dove non vado mai.

Eugenio ha detto...

@camu o single o con morosa cazzuta, tertium non datur!

(così gli ho propinato un assaggio di cultura liceale)

a me il peperoncino piace, non faccio a gara, ma ha i suoi contesti. Il messicano chiama il peperoncino e non certo per mancanza di sapori.. fa parte dell'alternanza fresco-delicato e forte-saporito, come nel jap abbiamo il wasabi o la soia ed il pesce/riso.. ovviamente devi usare ed abbinare le cose cum judicio, altrimenti svacchi tutto.

Però stavolta ti sei fermato a leggere il primo paragrafo di wikipedia, di Durion ci sono tante varianti di puzzo e di sapore, infatti l'ultimo paragrafo di Wiki riporta:

In Thailandia esistono più di 200 cultivar del D. zibethinus; cinque di esse (Chanee, Mon Thong, Kan Yao, Ruang e Kradum) sono coltivate su larga scala.[17] Mon Thong è la cultivar più ricercata dal punto di vista commerciale; ciò è dovuto sia per la sua polpa cremosa, sia per l'odore notevolmente ridotto. La cultivar Chanee possiede la migliore resistenza contro il fungo Phytophthora palmivora; Kan Yao è la meno comune, ma è comunque apprezzata per il suo sapore dolce e la sua caratteristica inodore.

Nel 2007 uno scienziato del governo thailandese aveva incrociato più di 90 varietà del durian per creare Chantaburi no. 1, una cultivar senza il caratteristico odore sgradevole.[18] Un altro ibrido, Chantaburi no. 3, sviluppa l'odore circa tre giorni dopo la raccolta del frutto; ciò consente un trasporto inodore, soddisfacendo allo stesso tempo i consumatori che preferiscono l'aroma pungente.[18]

Le cultivar popolari in Malesia e Singapore includono:

D24, caratterizzata dal sapore agrodolce;
XO, di colore pallido, con una polpa densa con una leggera presenza di fermentazione alcolica;
Chook Kiok, la quale ha un nucleo giallastro al suo interno;
Musang King, la più cara di tutte le cultivar; essa è nota per la sua polpa di color giallo brillante ed è una versione migliorata del D24.[19]
A partire dagli anni venti ci sono state più di cento cultivar registrate in Malesia,[20] fino a giungere a quota 193 nel 1992. In Vietnam, la cultivar Musang King è la preferita tra i consumatori.[19]

Anonimo ha detto...

@Blu-Flame

Beh le neuroscienze possono provare a scoprire perché a persone che guardano la stessa foto sullo stesso monitor vedano i colori diversi

Che poi, *da sempre* ci sia il problema del rendere i colori, dovrebbe essere spiegato alle masse
Immagino ricorderai i kit di settaggio dei colori per monitor stampante e scanner che costa(va?)no svariate centinaia di €

Il peperoncino, se ci pensiamo, è diffuso in aree geografiche calde (Sud Italia, Centroamerica…), dove fino a meno di un secolo fa era difficile conservare gli alimenti
Cosa c'è di meglio, se hai carne non proprio freschissima, che una cottura lunga e tante spezie per nascondere il saporaccio?

Poi, come dice Eugenio, usato sapientemente, ha il suo perché

Co.Bra.

blu-flame ha detto...

il problema del peperoncino, come del resto in maniera minore del finocchio (da cui il termine infinocchiare) e' che il peperoncino termina il gusto.
Per questo, anche in minime quentita', spegne il gusto di tutto cio' che andremo a mangiare dopo.

Non a caso il messicano arriva da una cultura povera e la cucina messicana migliore ne fa a meno

Anonimo ha detto...

Non ho mai capito alcuni amici e/o parenti calabresi che mettono il peperoncino su qualunque cosa, e poi se metti del parmigiano sugli spaghetti al pomodoro "aaah no così rovini il sapore" ma che sapore che ci hai messo 1 kg di peperoncino?!?!?

Una pasta aglio e olio la posso capire, è la povertà che funziona, ma SENZA peperoncino. L'aglio mi piace, in quantità modiche, copre ma è comunque un "sapore". Il peperoncino è la negazione del sapore.

Ah il wasabi fa cagare. ANCHE quello vero oriGGinale al 200% che mangi solo in giappone al mercato del pesce. Ammazza il sapore di qualunque altra cosa, a meno che non ne mettano un microgrammo ma anche così sembra di succhiare un pistone (citazione da 7 kg in 7 gg)

Anonimo ha detto...

Onestamente la preferisco quando parla di tecnologia, politica o istruzione pubblica...questo post fa semplicemente ridere.
I gusti sono personali, come direbbe uno dei latinisti che a lei piacciono tanto, de gustibus non disputandum (a proposito, a quando un post sul pecorino romano ladrone, ovvero cristalli di sale gialli?). Se a lei non piace il piccante, non vedo perché non ci debba essere qualcuno che apprezzi il sapore di cipolla rancida del Durian, in Indonesia o in Italia o dovunque.

Erreunista ha detto...

tra questo e il pesce putrefatto in scatola dei tanto civilizzati svedesi... mi mangio il duriano con la buccia e la pianta incluse...

comunque ricordo i consulenti indiani 10 anni fa che in fabbrica prendevano riso in bianco, poi scavalcavano il resto della mensa per arrivare dai condimenti, e lo seppellivano sotto 4 dita di peperoncino secco.

io sono dovuto finire in germania per scoprire che il curry mi fa cagare 1000 volte più del piccante. Ora ho i conati appena lo sento in lontananza.

il paradosso è che abbiamo inventato l'imperialismo per avere la possibilità di pagare queste robe un minimo di meno di quando valevano 1:1 in massa con l'oro

Eugenio ha detto...

Per anonimo-calabrese

intanto: ma cazzarola, firmatevi almeno!!

Ci può stare che il wasabi non ti piaccia, ma se non ne comprendi/apprezzi effetti, usi e vantaggi almeno "statte zitto che sennò stai a fa 'na figura barbina".

Il wasabi è completamente diverso dal peperoncino, a modo suo può essere molto più piccante e colpisce la parte alta del palato ed il naso (il peperoncino ammazza tutto ed anestetizza i tessuti fin giù per la gola). Il gusto resta inalterato, d'altronde sarebbe idiota avere una cura maniacale per il pesce per poi massacrarne il sapore.
Oltre ad avere quell'effetto da lacrima, che può piacere o no, è un potente antibatterico ed antiossidante.

La dose te la scegli tu, a differenza dei piatti dove ti trovi il peperoncino già mischiato.

ps.
trucco per lenire l'effetto del peperoncino: mangiarci pane, così almeno si portano via le polveri che prolungano l'irritazione.. molti si buttano sull'acqua che non serve a nulla!

ProcolHarumZoviraxPlatinumCollectionSandeibladisandei ha detto...

OT: che ne pensi di questo singolare incidente nautico sul Lago Maggiore?

https://www.ilpost.it/2023/05/30/naufragio-lago-maggiore/?homepagePosition=7

blu-flame ha detto...

ProcolHaru ci sono pochi dati per dire cosa e' successo, un 16m non si gira cosi' per dire.
Solo le casse carburante, motori e acqua sono tonnellate.

Poi, certo, se ammassi 25 persone sul fly e metti la barca al traverso magari con i serbatoi vuoti qualche casino te lo vai a cercare.

Cmq nessun giornale ha dato dati se non la foto della barca e che erano in 25 a fronte di un omologazione a navigare di 15, ma ricordo che molte barche per pagare meno tasse e oneri sul lago sono state de-immatricolate e divenute natanti grazie a certe leggi e pertanto il numero di persone e' calato per tipologia, non per capacita'.

Celso ha detto...

1. i cartelli di divieto li ho visti, nel sud-est asiatico, anni fa... non ho però assaggiato il frutto, e m'è rimasta la curiosità

2. il peperoncino secondo me ha un posto nella/e cucina/e

3. se hai visto "cosce di pollo in cui la pelle si intravedeva appena sotto la coltre della polvere di peperoncino", non è che hai visto la tandoori paste, composta per una buona parte da paprika (e magari coloranti assortiti)? non così piccante come uno potrebbe pensare.

Anonimo ha detto...

in questa storia ci leggo molto quel "a me non piace quindi fa schifo" che dovrebbe passare verso le scuole elementari.

più o meno tutto quello che oggi trattiamo come condimento è nato come conservante o come mezzo per consumare qualcosa che aveva passato da un po' i suoi giorni migliori. con la tecnologia moderna potremmo mangiare in maniera sicura carne cruda e senza sale, volendo. il fatto è che ci siamo abituati a consumare certe cose insieme al cibo e ci sembrerebbe strano non farlo. vale in uguale misura per le spezie ed i condimenti più forti.

il durian, comunque, sa di un misto tra la vaniglia e le cipolle caramellate. non un gusto per tutti, ma ho mangiato (o, nel caso, rifiutato di mangiare) cose ben peggiori, tipo il surströmming (pesce fermentato in lattina svedese).

Anonimo ha detto...

Buonasera, permettimi di contraddirti: il peperoncino NON é la negazione della cucina ma un suo potente AMPLIFICATORE. Come tutte le spezie va ovviamente usato con moderazione ma ti assicuro, da sudista e gastronomo di vecchissima data, che é una meraviglia della Natura, donatoci dal Creatore per permetterci di preparare piatti straordinari. Non voglio dilungarmi poichè il fulcro di quanto dico é esattamente rappresentato dal vocabolo "moderazione". Ti faccio un esempio: preparati un piatto (altrettando straordinario nella sua perfetta semplicità e potente compiutezza) di FRISELLE di orzo. Piccole, croccanti e fragranti (ne trovi buonissime nel nostro SALENTO). Bagnale con acqua e falle ammorbidire qualche minuto. Cospargi di olio EVO, sale q.b., origano. Adesso, taglia due o tre pomodorini ciliegini belli maturi strofinali sulla frisella in modo che trasferiscano la loro energia vitale. Fai riposare qualche minuto affinché la frisella incorpori profumi e sapori. Poi prendi un vasetto di peperoncini (rossi e verdi) spezzettati in olio che avrai preparato e lasciato riposare a parte. Aggiungi un pizzico di questa meraviglia piccante e...assaggia. Ti stupirai poiché il leggerissimo aroma del peperone piccante potenzia magicamente gli altri ingredienti donandoti un cibo buonissimo e salutare. A presto
Skypippo

blu-flame ha detto...

skypippo
la capsaicina è irritante nei mammiferi e produce una sensazione di bruciore nelle mucose, bocca inclusa
poiché gran parte dei capsaicinoidi non vengono digeriti, l'effetto sull'ano è lo stesso (ti brucia il culo) che nella bocca
La molecola inolte viene utilizzata come analgesico negli unguenti topici e nei cerotti dermici per alleviare il dolore perche paralizza i sensori (aka non senti piu' un cavolo).

Anonimo ha detto...

blu-flame, a ben guardare tantissime piante e/o spezie hanno un risvolto tossico o nocivo se ingurgitate in quantità eccessive. Pensiamo alla NOCE MOSCATA (contiene miristicina e elemicina con effetti negativi sul sistema nervoso), alla banale ORTICA (istamina), alle MANDORLE (cianuro), o al comune POMODORO (solanina, che é un alcaloide tossico), etc. etc. Per questo motivo torniamo a quanto dicevo: occorre moderazione e, direi, saggezza nell'assemblare i cibi e le varie pietanze. Naturalmente sappiamo bene che la nostra stessa esistenza é quasi sempre al limite tra l'ordinarietà e il disastro per cui occorre attenzione ma senza rinunciare ai piaceri della vita. Leggo che ti piace cucinare (piace anche a me ma devo migliorare...) per cui apprezzerai qualche variazione di tanto in tanto.
Skypippo

blu-flame ha detto...

skypippo
una cosa che un principio in tracce: le mandorle da consumo alimentare NON contengono cianuro.
Le mandorle amare, in piccole quantita', servono in piccole quantita' per tagliare quelle degli amaretti e hanno un precursore del cianuro, ma si tratta di tracce.
Ma nessuno mangia delle mandorle amare sgranocchiandole allegramente, puo' capitarne un paio in un pacco da 1000 (nate sotto l'innesto).

Idem il POMODORO: NESSUNO si fa un insalata di pomodoro, nessuna ricetta lo prevede.
Nel frutto non e' presente la solanina.

Diverso il fatto del peperoncino: la sensazione di piccante e' data proprio da un analgesico come effetto collaterale, ovvero il piccante segue lo spegnimento del gusto.

Non a caso molto ambito dove esistono le cucine povere che mangiano sempre le stesse cose poco saporite (il pansecco chiamato frisella e' un esempio da manuale) e il fatto che non sappia piu' del solito sapore e' ovviamente un vantaggio.

Un effetto simile lo ha il finocchio crudo (piu' quello di una volta) da cui nasce il vocabolo "infinocchiare" (oggi forse sostituibile con peperoncinare) riferito a come in toscana fregavano gli assaggiatori di vino (poi ti chiedi perché in Italia non abbiamo le eccellenze che millantiamo...

il peperoncino in pratica spegne i sapori, l'aglio (che serve per spiccare nonostante tutto) olio e peperoncino serve a non sentire il sapore della solita pasta scondita e del pessimo olio lampante dei poveri.

Poi che siano cose apprezzate perche' TRADIZIONALI e' un altro campo molto diverso, soprattutto quando sono consumi famigliari (mio padre, mio nonno, lo zio figo...)

il peperoncino e' la morte della cucina, come una camicia in sintetico e' la morte del vestire.

Anonimo ha detto...

Blu-flame,
quando leggo che: "NESSUNO si fa un insalata di pomodoro, nessuna ricetta lo prevede" allora resto perplesso.
Ti assicuro che l'insalata di POMODORI (cuore di bue ad esempio, é BUONISSIMA!). Ed é presenta la solanina, ad esempio se acquisti i pomodori un po' verdi ("insalatari" li chiamano).

Torniamo al PEPERONCINO (ma non voglio tediarti).
Non credo proprio sia la morte della cucina! Si tratta di un alimento che, al pari delle altre spezie, dona qualcosa in più (sempre tenendo presente il discorso che accennavo prima ovvero la moderazione) a cibi a volte non troppo sapidi e/o interessanti. E' comunque vero che é diffuso nelle popolazioni meno abbienti per il suo potere di "mascheramento" del sapore meno grato di alcuni cibi. Una situazione, a ben vedere, simile a quella che, secoli fa, scatenò la corsa alle indie onde accaparrarsi grandi carichi di pepe, noce moscata, cannella, etc. ovvero complementi alimentari che erano ottimali nel coprire alcuni sapori sgradevoli (vedi ad esempio le carni spesso troppo deteriorate, etc. etc.). Il mondo si ripete!
PS: d'accordo sul pessimo effetto delle camicie in tessuto sintetico.