Questi post nascono dal fatto che volevo farvi vedere roBBa BBuona, ma poi incappo in cose assurde.
Se il pioneer 7800 aveva particolarita' teNNiche fuori dalla norma, questo affare, il Sansui AU-9900 del 1975, e' ancora men comprensibile.
Aveva grossi argomenti nel 1975:
era potente
doppia barra
ed era fra i primi a sconnettere i controlli di tono.
infatti vediamo che e' un apparecchio meravigliosamente, per l'epoca, costruito con alimentazione e finali ben separati dal pre.
anche i dati spacciati all'epoca non sono male.
Power output: 80 watts per channel into 8Ω (stereo)
Frequency response: 10Hz to 50kHz
Total harmonic distortion: 0.08%
Damping factor: 80
Signal to noise ratio: 65dB (MM), 80dB (line)
Channel separation: 55dB (MM), 60dB (line)
Dimensions: 460 x 160 x 373mm
Weight: 17.9kg
Year: 1975
Lo vediamo subito dai 18Kg che non e' una mammoletta, ma altrettanto una pulce nell'orecchio dovrebbe darla la diafonia e il S/R non certo come il pioneer 7800 visto prima.
Inoltre questi ampli dell'epoca avevano in genere una serie di problemucoli per cui, negli anni successivi, furono bersaglio del "meglio poco, ma buono".
inoltre, come avviene per un ampli dal 1975, mezzo secolo sulle spalle, vanno cambiati tutti i pot e i condensatori, auguri per quanti sono e come sono messi in questo affare.
Inoltre vi voglio vedere a smontare pulire e/o ricostruire i deviatori "faidate" dell'epoca
Quando li aprite esplodono un una marea di particolari caricati a molla.
A sistemarlo "come nuovo" ci metterete 2-3 settimane se non ci sono ossidazioni biricchine sui comandi custom, o la solita cuGGinata, altrimenti meglio buttare tutto.
Vi chiederete se un prodotto che era certo notevolmente superiore alla media da casa, ma non certo WoW, abbia un valore.
Oggi le prende da un TDA7294 (con 20E di ampli piu' almeno 250E di alimentazione) con meno rumore, 105dB, e piu' dinamica, con velocita' superiore e sospetto che abbia meno problemi con certe casse.
Probabilmente il sansui le prende persino da alcuni classe D di marca.
Non e' un pezzo "storico" che ha fatto un game change, non e' di una marca WoW come i mac, non ha caratteristiche particolari, era solo di fascia alta, dovrebbe andare sui 150E
Il problema che oggi tutto quello che e' vintage e' cool. Fa ridere lo so.
Carino ed interessante, ma e' un cadavere che necessita di migliaia di euro di riparazioni.
A cosa viene scambiato?
Se non e' morto o si trascina agonizzante, a seconda dell'anno di produzione... 1300-3000E.
Lascio a voi la follia della cosa, forse frutto di sostanze.
2 commenti:
pensa quando il mondo si accorgerà che esistono amplificatori pro a 4 lire con specifiche stellari….ho acquistato lab gruppen, carver, yamaha, crown a prezzi da sbarco. con l’avvento del classe D anche nel professionale e i sistemi amplificati gli ampli “normali” te li tirano dietro. Spesso ci sono apparecchi lodevoli sotto i 100€, con meno di 10 anni sulle spalle. solo il ferro per farli oggi costerebbe tre volte tanto. Spesso compro ampli rotti perché mi costa meno che acquistare un case nuovo.
Il mondo è strano.
Ciao,
belli questi post paleo-elettronici.
Diamo insieme un'occhiata: una serie di circuiti stampati che, nell'intenzione, dovrebbero facilitare la riparazione, permettendo di estrarre solo la scheda fulminata. Le piste sono belle larghe e numerosi fili volanti collegano le schede.
Normale per il periodo. Ho visto un documentario della DDR in cui si mostrava la produzione dei TVC all'epoca, anche in questo caso tante schede che riempivano lo spazio.
Ho cercato il manuale tecnico dell'amplificatore: esplosi molto incisivi e gli schematici.
Amplificatore a bipolari, è replicata continuamente la configurazione differenziale a due stadi retroazionata per preampl, equalizzatore e pure stadio di potenza, sia pure con qualche variante nel carico della coppia differenziale. Non capisco perché il blocco equalizzatore impieghi un carico a specchio il cui ramo di lettura è un diodo, almeno è degenerato e la coppia differenziale composta da BJT appaiati.
Se qualcuno ha studiato con più attenzione il circuito, potrebbe scrivere qualcosina.
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