Rinnovabili record: a maggio coprono oltre la metà della domanda di energia
Il Sole 24 Ore
Il record delle rinnovabili in Italia nel 2023 è un buon segno
Wired
Record della produzione da rinnovabili nel primo trimestre 2024
Dal solare agli accumuli, scenari da crescita esponenziale
qualenergia
L'Italia delle rinnovabili stabilisce nuovi record, ma è ancora lontana dagli obbiettivi per il 2030
Il settore italiano delle rinnovabili si sta finalmente svegliando dal suo torpore.
Euronews Green
Rinnovabili, alla fine del mese di giugno gia' installati 72,8 GW in Italia (+10% su base annua)
energiaitalia
Solare sui tetti industriali, in Italia nel primo semestre crescita del 60%
Corsa al solare, che al 2040 diventerà la prima fonte energetica
sole24
Boom di fotovoltaico: +17,4% nel 2024. Italia 2° in Ue per crescita. Puntare su rinnovabili per ridurre bollette!
confartigianato
Se continuerà a investire nel solare e nell’eolico, l’Unione europea riuscirà a svincolarsi dalla dipendenza dalle fonti fossili. Lo dimostrano i dati
lifegate (immagino siano dei fattoni)
Rinnovabili, UE segnala il record: producono più energia delle fossili
RINNOVABILI BATTONO FOSSILI 52 A 24 (%)
Energie rinnovabili: IRENA traccia la rotta per triplicarle entro il 2030
la fattibilità di uno scenario energetico 100% rinnovabile
hdblog
L’energia eolica e solare hanno superato quella fossile in 13 stati membri dell’Ue
il falso quotidiano
Queste solo per le prime puxxanate che mi sono venute sul motore di ricerca per l'anno 2024.
Quest'anno e' stato un continuo massacro di record e libidine del greeeeeen e del potere verdosky
Sono oramai 20 anni che ogni mese abbiamo il record, il superamento del fossile, i MW a tuono installati e scenari al 100% di rinnovabili eco simpatiche con arcobaleni silenziosi riciclabili.
Il problema e' questo: le rinnovabili si chiamano idroelettrico e geotermico.
A voler fare i filosofi potremmo parlare di termovalorizzatori, di fatto possono bruciare cose che altrimenti verrebbero seppellite o bruciate in maniera meno controllata, come gli scarti di lavorazione del legno.
Fine.
Il solare e' solo una spina nel fianco. Fino a che raggiunge un 5% e' ben gradito, un aiuto e' sempre un aiuto, quando sorpassa certi confini, e li ha passati da un pezzo in molti stati, va a ledere i rendimenti delle centrali termiche e non e' piu' cosi' vantaggioso, se lo e' mai stato con i prezzi che costa.
L'eolico e' piu' costante, almeno se non lo installa alla carlona, ma quando non funziona, e accade spesso e alle volte con percentuali drammatiche, come facciamo?
Paghiamo milioni giornalieri ad una fila di turbine spente in attesa di andare 60 giorni all'anno?
E i costi?
quando si leggono SETTIMANALMENTE questi titoloni sembra che oramai ci siamo, tutto puo' essere rinnovabile e siamo oltre a meta' strada, anzi, con i MW che ci sono ormai manca poco, del resto sono molti di piu' dell fossili e la rete e' stata costosamente modificata per accettare tutti questi W.
vorrei fare notare un pochino di cosine ine
La prima:
Le prime percentuali di un lavoro complesso sono facili.
Sono i frutti dei rami bassi, sono quelli che basta farci caso per raggiungere il sugo.
Poi devi prendere la scala, un attrezzo economico e facilmente realizzabile.
Ma, ad un certo punto, la storia diviente complicata ti servono autogru e operatori specilizzari e il tuo "hei quarda come era facile prendere i frutti" e' diventato un lavoro di squadra meccanizzata e il tuo frutto e' un delirio di costi.
La difficolta' verso il 100% di rinnovabili e' un affare del genere con i costi/difficolta' in A e la percentuale in I
All'inizio procedi spedito, che figata fare green, poi mano a mano vai avanti sono volatili.
Del resto un pannellino per caricare il telefono lo paghe 200E e sembra cool.
Quando devi alimentare la fonderia i milioni di euro a spruzzo non sono piu' tanto cool.
Dovresti sempre chiederti: il gioco vale la candela?
La seconda cosa e' che fare cherry picking duro non ha senso.
Parlare di un anno buono come questo, un cui ha piovuto, fatto vento e molto sole contemporaneamente (alternati, ma insieme nei mesi), un jackpot praticamente, e' ridicolo.
Ridicolo perche' le dighe ci sono da 50 anni almeno e non sono aumentate in maniera significativa (in Italia avranno addirittura problemi di chiusura per mancanza fondi) e non e' certo "abbiamo aumentato", sarebbe capitato comunque.
Ridicolo perche' spesso i record sono giornalieri, mensili addirittura ORARI o di picco. Nel 23 (o era il 22?) i verdosky si erano fatti una pole dance perche' una nazione aveva raggiunto qualcosa come l'80% di rinnovabili per qualche minuto.
Peccato che voleva dire che in quei minuti tonnellate di carburanti venivano consumati in attesa del sedersi del picco.
Ridicolo perche' un anno sfortunato puo' fare esattamente il contrario, mettendo in ginocchio la rete facendo collassare posti di lavoro e PIL
Ridicolo perche' prendere numeri come i MW installati su intermittenti indicano solo le problematiche di rete, non la produzione.
La germania ha sparato un casino di ventoloni. Il risultato e' diventato un aumento enorme dei costi energetici e la folle dipendenza dall'estero che costa nei picchi miliardi di euro orari. Prezzi che l'economia tedesca spende deprimendo l’economia (alla fine sono razzi loro), ma che sta ammazzando stati adiacenti che si ritrovano con costi energetici fino al 20000% (un pochino di zeri, vero?) in quei momenti che durano anche settimane.
Mi sembra un pochino la storiella delle stampanti.
Le prime stampanti a colori erano semplicemente vendute a colori.
Ovviamente il sotto-testo era che era conveniente rispetto ad un service.
Poi ogni anno, per oltre un decennio, le stampanti nuove dell'anno erano "fotografiche", narrato come se quelle dell'anno prima non lo fossero. Che gia' qui ci sarebbe da dire che le stesse marche 12 mesi fa ci avevano ingannato.
Ovviamente il sotto-testo era che era conveniente rispetto ad un fotografo.
Poi si e' passato dal pixel alle certe fotografiche ed infine agli inchiostri fotografici opzionali (da montare al posto dei quelli di prima che erano fotografici rispetto a 2 anni prima ma ora non lo eran piu').
Ovviamente il sottotesto era che era conveniente rispetto ad un fotografo.
Dopo queste follie i primer e gli inchiostri a colori strani, fino a 12 cartucce in una stampante.
Ovviamente il sotto testo era che era conveniente rispetto ad un fotografo.
Dopo quasi 40 anni dalle prime inkjet da tavolo si e' tornati ad avere 4 inchiostri (ovviamente fotografici rispetto a prima) e la necessita' di carta specialissima.
Ovviamente il sottotesto era che era conveniente rispetto ad un fotografo.
Peccato che le mie cartucce, fra le piu' economiche sul mercato cubano 77E e 15E per 20 fogli "fotografici" A4.
Il mio service sotto casa per foto 15x22 costano .45E, ovvero con 20E ne compro 44, in pratica la carta fotografica stampata e sviluppata di alta qualita' costa meno della carta pseudo-fotografica della mia stampante che oltre ad avere una qualita' inferiore ha anche il costo dell’inchiostro e lo sbatti.
Pero' il sottotesto e' che stampare in casa... costa poco rispetto ad un fotografo.
E' evidente che le stampanti raccontano bugie, devono VENDERE.
Come del resto il greenwash e' oggi la culla dei soldi gratis: non importa il prezzo basta che sia green
Le aziende del settore spesso sono le stesse che gestiscono le fossili, del resto green vuol dire fossile.
Prendiamo l'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (International Renewable Energy Agency), conosciuta anche con l'acronimo IRENA, è un'organizzazione internazionale finalizzata ad incoraggiare l'adozione e l'utilizzo crescente e generalizzato delle energie rinnovabili in una prospettiva di sviluppo sostenibile. L'organizzazione è stata fondata il 26 gennaio 2009 a Bonn in Germania.
Chiederete cosa sia la stranezza?
la Sede centrale ora si trova nella Emirati Arabi Uniti (UAE) ad Abu Dhabi
Cosa fanno di lavoro, cosa hanno prodotto?
Assemblee.
Ogni tanto pubblico queste simpatiche follie (aka dati) che raccontano una storia...
La storia e' sempre quella, a fronte di uno zic in piu' di solare ed eolico diventa necessario una secchiata di carbone.
Questo diventa necessario per 2 motivi
Il primo, ovvio, che sia l'occidente sta aumentando i propri consumi, del resto come da noi un phon sotto i 2000W e' diventato raro (fra una decina di anni potrebbe a superare i 2500W, come dire 3,5cavalli), e il terzo mondo vuole partecipare alla festa e una candela e una stufa non gli basta piu'.
Un contributo interessante al consumo di fossile e' anche dato dalle rinnovabili e questo il perche' dal primo istante le aziende del fossile sono cosi' interessate.
Il fatto e' che non solo la costruzione di una FV e' particolarmente esosa dal punto di vista della produzione, non siamo piu' ai tempi in cui farle da zero e non dagli scarti voleva dire consumare una grossa percentuale della produzione futura del pannello, MA I VUOTI di produzione vuol dire crollo di rendimenti, ovvero, aumento dei consumi.
Ecco perche' a fronte di enormi installazioni e anche produzione del solare, alla fine, l'import di fossili non e' sceso come previsto. Per ogni KWh prodotto si butta una percentuale di gas, quanto non e' dato sapere ma se dovessi fare una stima con i piedi direi che sorpassato il 7% gli effetti collaterali sono a 2 cifre, ma con costi in salita quadratica
Pero' i titoloni sono solo sul solare.
MAI sulle tonnellate in piu' di carbone.
MAI sui MWh in piu' prodotti dalle fossili.
Forse perché mettendo MWh contro MWh si vedrebbe veramente dove sta andando il mondo?
Quella direzione forse non e' certo coerente con la narrazione che si vuole contrabbandare?
Il problema, al solito, e che se non si guarda la realta' mai si puo' porre una correzione.
Vogliamo fare gli ecologisti?
Mi pare ovvvio che non sia la direzione giusta.
Dire il contrario fa pensare che oramai siamo gia' ecologici e non dobbiamo fare nulla.
Vogliamo inquinare a tuono?
WoW e' la direzione giusta!
Ma il motivo di dire il contrario?
Viene il sospetto che si voglia vendere qualcosa...
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Per non lasciavi a bocca asciutta 2 numeri italiani sul 2023, ricordo che i dati ufficiali di terna sono sempre in ritardo di 9 mesi, chi vi da numeri precedenti non son certificati e sono stime (io lo dico sempre, ma alcuni dei titoli sopra sembrano non saperlo)
La domanda (TOTALE, ndr) di energia elettrica in Italia nel 2023 è stata pari a 305,6 TWh e ha registrato una diminuzione del 3,0% rispetto all’anno precedente.
nulla di imprevisto, no?
Recessione dell'italietta che dura da quasi 20 anni, calo dell'industria, calo delgli stipendi calo degli occupati (con il bonus anagrafico) e tutto collegato il calo dei consumi.
Il fabbisogno di energia elettrica è stato soddisfatto per l’83,2% da produzione nazionale destinata al consumo, per un valore di 254,4 TWh (-6,5% rispetto al 2022), e per la quota restante, pari al 16,8%, dalle importazioni nette dall’estero per un ammontare di 51,3 TWh.
Altra tristezza, come di solito non importiamo, come narrano i verdoscky, un po di roba per ragioni strane, ma e' un pesante contributo che e' untorno al 20% e dipende piu' dai consumi e dalle stagioni, il perche banale: non riusciamo a produrre che da altre bizzarre menate.
I picchi non riusciamo a farli.
Dipendiamo dallo straniero [TM]
I consumi annuali di energia elettrica in Italia nel 2023 sono stati pari a 287,4 TWh.
ovvimante non esiste la percentuale perche' e' strz.
Questo dato racconta n prima battuta l'efficienza di parte della rete.
Ci sta raccontando che il 13% dell'energia sta finendo nel cesso, 33TWh e' sta aumentando anno su anno.
Preparatevi con le auto elettriche a perdite anche doppie.
Nel dettaglio il calo dei consumi di energia elettrica pari al 2,9% (-8,5 TWh):
l’industria è scesa del 4,3% attestandosi a 124,5 TWh
i servizi sono scesi dell’1,4% attestandosi a 93,3 TWh: (il commercio -5,1%), in controtendenza trasporto e magazzinaggio ( +1,4%)
l’agricoltura ha registrato un calo del 4,3% con un consumo di 6,3 TWh;
il domestico è sceso del 2,0% attestandosi a 63,2 TWh.
Anche qui, se mi leggete, nulla di nuovo sotto il sole.
Il commercio sta morendo sotto i colpi del magazzinaggio (online...)
La fonte termoelettrica ha coperto la maggior parte del fabbisogno, rappresentando il 55,4% della produzione.
Tra le fonti rinnovabili si registra il record storico del fotovoltaico, che nel 2023 ha totalizzato oltre 30,7 TWh di produzione;
in aumento anche la produzione eolica 23,6 TWh.
La produzione idroelettrica a 42,1 TWh.
Si registra invece un calo delle bioenergie e della produzione geotermoelettrica, rispettivamente del 9,1% e del 2,5% rispetto al 2022.
In soldoni:
Il fossile e la vecchia idro, che e' ferma praticamente agli anni 50, fanno il 72% della produzione nazionale e se aggiungiamo la geo il contributo dei 500 miliardi spesi per le finto rinnovabili (sole e vento) appaiono piuttosto miseri.
Appare inoltre evidente la non volonta' di sfruttare la GEO, che abbiamo inventato in italia (io sono molto critico, ma qualcosa ogni tanto la inventiamo davvero!). Eppure ci sono location idonee.
"Riguardo i sistemi di accumulo, al 31 dicembre 2023 risultano in esercizio 11 sistemi di accumulo stand alone per una potenza di 0,2 GW e 518.940 sistemi di accumulo sottesi ad altri impianti (+56% sul 2022) per una potenza attiva nominale complessiva pari a 3,2 GW (+52% sul 2022)."
Ancora una volta se si parla di qualcosa di essenziale per sole e vento, l'accumulo, i numeri si fanno strani.
L'accumulo e' quella roba che permetterebbe al solare di funzionare, costi e superfici a parte, entrambi ridicoli.
La questione e' che non ci frega nulla dei W, nel senso che sono anche importanti, ma ci servono i Wh.
E' come i gruppi di continuita' cinesi per i PC che venivano raccontati per 1000W o giu' di li.
Poi mancava corrente e dopo 3 minuti il PC moriva.
Del resto l'inverter (o la turbina per l'esempio sopra) faceva davvero 1000W, ma a spese di una piccola batteria da 12V 7Ah che con quelle correnti e rendimenti se consegnava al PC+monitor 20Wh era un miracolo rimanendo segnata.
Dopo il primo round la batteria era un pochino spanata e dopo 3 minuti collassava.
Del resto a costare sono i Wh, non i W e servono i Wh.
Il cliente quando capiva un pochino faceva esattamentamente le domanda che fanno alcuni sulle auto:
Non si potrebbe avere auto meno potenti ma con piu' durata allo stesso prezzo?
No.
Perchè sono i Wh che ti servono e costano, aumentare i W e' un nascondere la magagna.
Ecco qui che si parla di W di accumulo e non di Wh.
Se si avessero, per fare un esempio molto del razzo, 15TWh con autoscarica inferiore al 5%, il solare ATTUALE potrebbe competere ad armi pari con il metano.
Peccato che probabilmente non arrivano ad 1/10mo e' quella cifra e' coprensifa della perte che serve per altri usi come il mantenimento della frequenza e la pistola carica per sedare guasti improvvisi.
6 commenti:
USAID
Se vuoi vederti un bel capolavoro fail eolico e solare, guarda le Canarie su Electricity Maps. Sono rase di ventole e pannellini, ma sostanzialmente vanno sempre ad oil o termovalorizzatori perché non hanno idro storage e gas. Dopo anni di questa follia pare che Prysmian ora stia posando un cavo da migliaia di km verso Ceuta
Credo che il treno ad idrogeno, tramite pile a combustibile, vinca per distacco.
Riguardo al geotermico, a me lo hanno sconsigliato: sebbene promettente sulla carta, l'acqua che circola è sempre piena di sali, e danneggia rapidamente l'impianto. Rendendo onerosa la gestione.
Probabilmente anche i grandi impianti hanno lo stesso problema, e rende più conveniente l'investimento in altre tipologie di impianto.
Rosbif.
rosbif devi aver consultato un terza media, Gino o' idraulico?
Il geotermico manda acqua con pompe in un tubo.
In un secondo tubo si raccoglie vapore e si manda alle turbine.
Per evitare problemi alle turbine di qualcosa raccolto ci sono dei decanter.
Ma neppure le pompe di calore termiche con scambiatore nel terreno usano sali corrosivi.
In pratica si tratta di 2 tubi di metallo concentrici in cui scorre un liquido simile a quello della tua auto.
Al limite la corrosione puo' avvenire all'esterno del tubo, ma esistono passivazioni passive (zincatura e/o anodi) e attive.
Vorrei far notare un particolare:
_ la potenza max di consumo della rete italiana è 60 GW.
_ la potenza totale di picco del fotovoltaico italiano è 37 GW (dati riferiti al 2024), quindi il 62% della potenza max di consumo.
Nonostante ciò, nel 2024 il fotovoltaico ha prodotto 30,7 TWh su un consumo totale di 287,4 TWh (un magrissimo 11%).
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