mezzogiorno, pieno centro, pieno di gente.
Arriva la scimmia con il cane, il cane ovviamente non capisce perché gli e' capitata la sventura di essere prigioniero in citta'.
Il cane-ratto vede il pop del bar-tavola calda e tira la corda, alza la gamba e piscia sul cartellone.
LA padrona manco un plissé, lascia la corda lasca e aspetta che finisca la minzione del cane-topo-giocattolo-suddito
Come dire chi ha cani in citta' e' uno strz, ma per l'italiano il RISPETTO ha questa forma.
Quasi tutti i POP del centro sono pisciati, anche a 30cm.
Lascio immaginare il godimento del personale che ritira alla sera, il fatto che è danneggiato, il fatto che stiamo parlando che li si mangia e il pop finira' nel locale di notte.
11 commenti:
Ma siamo sicuri che una bestia possa essere portata a spasso da un'altra bestia?
Ora, ogni volta che oso dirlo, mi becco svariati attributi e nomi, ma io ho sempre sostenuto che ci dovrebbe essere per legge una correlazione fra la taglia del cane che puoi prenderti in casa e i metri quadri di giardino che puoi mettergli a disposizione.
No giardino, no party: ti prendi un gatto.
C'è un aspetto psicologico, o meglio psichiatrico, che nessuno solleva; sarò complottista o nichilista ma la penso come la penso: la gentaglia che ha un cane, e in Italia è tale non meno la metà della deplorevole categoria, sta adempiendo, seguendo, sostenendo, fomentando un dettame psicologico non solo meschino ma anche tipico degli psicopatici: vogliono che il mondo attorno a loro sia peggiore: più puzzolente e infetto di urine e feci, più brutto per l'esempio meschino che danno, più malato di malattie che gli animali trasmettono lasciando urine e feci ovunque, più rumoroso, stressante e nevrotizzante grazie a migliaia di cani che abbaiano ore e ore tutti i giorni.
Chi non raccoglie le feci vuole che tu, cittadino Diverso ossia probabilmente Rispettoso (vale a dire una Vittima Fessa in Italia) cammini a testa china per evitare il campo minato di escrementi lasciati a macchia di leopardo. Vogliono che tu non cammini sereno, al limite addirittura felice, ma devi stare sempre all'erta per non rovinare le scarpe e la giornata, ed eventualmente sbatterti con la nausea e l'incazzatura per pulire la cacca pestata e non importarla a casa tua.
Vogliono che lo schifo di cui sono composti loro stessi dentro, nell'anima, diventi schifo e dispiacere palpabile ad esempio in chi dovrà pulire il pop del ristorante gocciolante di pipì.
Questi idioti creano, sostengono un mondo gratuitamente più doloroso da vivere quando, senza cani, staremmo TUTTI dico TUTTI cento volte meglio. TUTTI tranne gli psicotici padroni dei cani e il mercato che ci ruota intorno, che tra poco venderà smartphone con touchscreen adatti alle zampe canine per permettere anche alle bestie di essere sui social.
Ci rendiamo conto quindi che i cani non sono che il mecccanismo sostituibile che il sistema sfrutta per proseguire la discesa nel degrado pervasivo.
Perché proprio i cani?
Perché oggi l'uomo non c'è più.
Fateci caso: negli anni 80 tutte le réclame televisive mettevano al centro sorrisi stereotipati quando non il meretricio soft dei corpi umani femminili: significa che i sentimenti che un tempo servivano e tuttora servirebbero per volerci bene, amarci e di conseguenza generare nuova vita da educare con amore... tutto questo è esaurito.
Esaurito l'uomo,hanno iniziato a intaccare i cani, guardacaso le bestie già piegate a bastonate dall'uomo, alias addomesticate su cui l'uomo proietta la speranza di essere "amato" oggi che l'uomo non ama più l'uomo,essendone stata già prosciugatola l'affettività.
Tutte le pubblicità televisive hanno un cane come testimonial anche se lo spot è di un caffè e non di crocchette.
Oggi quanto rispetto c'è nel rapporto tra uomini e cani? Se la risposta che molti sani dicmente daranno sarà quella giusta,"rispetto zero", avrete capito in che società viviamo.
C'è un aspetto psicologico, o meglio psichiatrico, che nessuno solleva; sarò complottista o nichilista ma la penso come la penso: la gentaglia che ha un cane, e in Italia è tale non meno la metà della deplorevole categoria, sta adempiendo, seguendo, sostenendo, fomentando un dettame psicologico non solo meschino ma anche tipico degli psicopatici: vogliono che il mondo attorno a loro sia peggiore: più puzzolente e infetto di urine e feci, più brutto per l'esempio meschino che danno, più malato di malattie che gli animali trasmettono lasciando urine e feci ovunque, più rumoroso, stressante e nevrotizzante grazie a migliaia di cani che abbaiano ore e ore tutti i giorni.
Chi non raccoglie le feci vuole che tu, cittadino Diverso ossia probabilmente Rispettoso (vale a dire una Vittima Fessa in Italia) cammini a testa china per evitare il campo minato di escrementi lasciati a macchia di leopardo. Vogliono che tu non cammini sereno, al limite addirittura felice, ma devi stare sempre all'erta per non rovinare le scarpe e la giornata, ed eventualmente sbatterti con la nausea e l'incazzatura per pulire la cacca pestata e non importarla a casa tua.
Vogliono che lo schifo di cui sono composti loro stessi dentro, nell'anima, diventi schifo e dispiacere palpabile ad esempio in chi dovrà pulire il pop del ristorante gocciolante di pipì.
Questi idioti creano, sostengono un mondo gratuitamente più doloroso da vivere quando, senza cani, staremmo TUTTI dico TUTTI cento volte meglio. TUTTI tranne gli psicotici padroni dei cani e il mercato che ci ruota intorno, che tra poco venderà smartphone con touchscreen adatti alle zampe canine per permettere anche alle bestie di essere sui social.
Ci rendiamo conto quindi che i cani non sono che il mecccanismo sostituibile che il sistema sfrutta per proseguire la discesa nel degrado pervasivo.
Perché proprio i cani?
Perché oggi l'uomo non c'è più.
Fateci caso: negli anni 80 tutte le réclame televisive mettevano al centro sorrisi stereotipati quando non il meretricio soft dei corpi umani femminili: significa che i sentimenti che un tempo servivano e tuttora servirebbero per volerci bene, amarci e di conseguenza generare nuova vita da educare con amore... tutto questo è esaurito.
Esaurito l'uomo,hanno iniziato a intaccare i cani, guardacaso le bestie già piegate a bastonate dall'uomo, alias addomesticate su cui l'uomo proietta la speranza di essere "amato" oggi che l'uomo non ama più l'uomo,essendone stata già prosciugatola l'affettività.
Tutte le pubblicità televisive hanno un cane come testimonial anche se lo spot è di un caffè e non di crocchette.
Oggi quanto rispetto c'è nel rapporto tra uomini e cani? Se la risposta che molti sani dicmente daranno sarà quella giusta,"rispetto zero", avrete capito in che società viviamo.
Un mesettto fa son tornato in IT per il weekend e mi sono recato in noto centro bricolage in brianza.
Bene…Come se niente fosse una coppia ha fatto defecare il cane in una delle corsie all’interno del negozio. Probabilmente si sono anche sentiti civili perché alla fine hanno raccolto il prodotto nell’apposito sacchetto.
Per me stiamo toccando il fondo.
Sarebbe interessante seguire queste persone anche oltre la passeggiata del loro cane. Magari la signora/signore entra nella propria casa e sta attenta/o a non sporcare niente. Poi si siede a tavola e guarda la TV orripilata/o dei fattacci che avvengono ovunque nel mondo. O magari si comporta male anche a casa sua, lascia il cane e se ne frega di tutto e tutti in preda ad un attacco depressivo e/o da social. In tutto questo casino mi dispiace per il povero cane. Il cane ha una vera e propria adorazione per il suo "padrone", il suo "capobranco" ed é felice di andare a spasso con lui/lei. Il cartellone della tavola calda é verosimilmente - per il cane - un luogo consentito in cui fare pipi visto che il "capobranco" gli da OK ogni volta. Il cane, dopotutto, fa ciò che gli ordina l'Uomo da secoli, visto che migliaia e migliaia di anni fa ha stretto un patto con lui/lei. Migliaia e migliaia di anni fa, un uomo o una donna hanno dato un pezzo di carne a questo lupacchiotto curioso che li seguiva e da lì non é più andato via. Bisogna aver pazienza per gli animali che sono quasi sempre incolpevoli. E, forse, sarebbe utile parlare di queste cose a scuola prima che i "padroni" siano troppo adulti e meno pronti a capire il rispetto degli altri e degli animali.
Aggiungo che vedo tanti cani lasciati chiusi in appartamento da soli per troppe ore, e che quando i padroni tornano, questi poveracci non ne possono più di trattenere le loro cose e appena portati fuori, col portone che si sta ancora ancora chiudendo alle loro spalle, questi poveracci si fiondano nell'angolo e... SPLAF! tutto lì, sull'uscio.
Queste povere bestie mi fanno anche pena, per quanto non ami particolarmente anche i cani. Però ai padroni, una TAC per vedere se dentro alla scatola cranica c'è cervello o gelatina, secondo me andrebbe fatta.
E poi, sì è vero, come dice Anonimo, sembra si siano votati alla causa di trascinarci tutti nel loro squallore e degrado.
Nel palazzo di fronte al mio, vivono due alani in 60 metri quadrati di appartamento al piano rialzato.
Nelle giornate calde d’estate, con le finestre aperte, non si riesce a passare sul marciapiede sotto la finestra per il fetore che esce. Mi immagino la sporcizia all’interno, pari a quella delle aiuole sottostanti. Ma come si fa a vivere così?
@ al Ligure: il vero cane é sempre l'uomo. Blu-flame direbbe scimmie. Ma sia le scimmie che i cani (o i gatti) sono più puliti, rispettosi e buoni di tanti deficienti con lo smartphone sempre acceso. Sono certo che i "padroni" di quei poveri alani si vanterà fuori casa del suo "amore per gli animali".
@Anonimo non la metterei giù così dura, secondo me è solo un semplice discorso di egoismo.
Sto occupando tutto il marciapiede? mbè, non lo vedi che ho un cane?
La scusa per "allargarsi" nello spazio fisico e immateriale di altre persone.
Il problema "cani" deriva dal fatto che (a parte poche eccezioni) le persone che li prendono non li sanno tenere. Gli lasciano fare qualunque cosa e li viziano come bambini.
Molte volte gli parlano ("Ti ho detto che non lo devi fare. Allora? Cosa ti ho detto?"), mentre si dovrebbe fornire un minimo di addestramento e insegnargli quei 3 o 4 comandi essenziali.
I cani hanno ereditato il comportamento dai lupi, che vivono in un branco, e seguono il capo-branco.
Se il proprietario non si comporta da capo-branco, il capo-branco diventa il cane.
Secondo me servirebbe una specie di patente. Vuoi il cane? Bene, fai un corso e impari a gestirlo.
Oltre ovviamente dimostrare di avere lo spazio per tenerlo.
Il problema dei cani è l'essere cani, ex lupi da troppo poco tempo per adattarsi alla vita in città. Nemmeno l'umano è adatto alle "polis" dove non ci si conosce di persona, era ieri che ci tiravamo le pigne da un albero all'altro e l'istinto è rimasto lo stesso eppure ce la crediamo tantissimo e tra noi, i migliori fanno i giornalisti e i più migliorissimi fanno la trap.
Ma basta leggere questo forum insomma.
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