mercoledì, febbraio 22, 2023

l'ignoranza del ruBBo

 


 Visto che vi piace particolarmente il gusto dell'orrido, con morti e feriti, raccontiamo un'altra storiella delle mie che ho letto negli anni.

Il 16 gennaio 1984, un rilevatore di radiazioni presso il Los Alamos National Laboratory nello stato americano del New Mexico ha rilevato la presenza di forte radioattività nelle vicinanze.

Capite che in una struttura del genere e' un problema da far scattare tutti sull'attenti alla ricerca di corsa del problemone.
Il LANL fu fondato per le ricerche e la produzione di armi nucleari, cosa che fa ancora, non caramelle allo zenzero.

Qualcuno pensera' che fosse banalmente un esperimento finito male, siete sulla strada sbagliata, molto sbagliata.
La realta' e' molto piu' raccapricciante.

Capite che e' praticamente una città, e in condizioni normali non devono esserci fughe.
Inoltre il rivelatore, che faceva parte di una rete che aveva taciuto, e' vicino all’acceleratore lineare e non aveva motivo di fare alcuna lettura.

Ma la cosa ancora più strana era che era vicino al cancello d'ingresso dove era ancora meno probabile avere una singola lettura e tutti gli altri  rilevatori erano zitti.
Quindi i tecnici si mettono al lavoro per cercare di capire cosa abbia provocato quel bagliore radioattivo.

Indagano e scoprono che CASUALMENTE un camion per la consegna dei tondini da costruzione aveva sbagliato direzione ed era passato accidentalmente davanti al rivelatore.

I tecnici seguono la rotta del camion e scoprono con orrore che le costruzioni che stavano edificando erano praticamente radioattive e hanno dovuto demolirne alcune.
Palazzi radioattivi.
Immaginate la felicità.

Ovviamente parte un'indagine e si scopre che questi tondini arrivano dal vicino Messico e si segue a ritroso tutto l'iter di come delle barre di ferro possano avere una forte radioattività e si mettono ad intercettare tutti i carichi finiti in USA... e si scopre una storia assurda che poteva rimanere sconosciuta per decenni arrecando danni a randello

 facciamo un passo indietro di 8 anni. la storia inizia da lontano.

 


Siamo a Ciudad Juárez, conosciuta come Paso del Norte  o semplicemente Juárez, è la città più popolosa dello stato messicano di Chihuahua (oggi sono 1.5 milioni di persone), nello anno del signore 1977.
Una persona che vi e' transitata lo definisce come "posto di merda, ma produttivo per quanto puo' esserlo il Messico"



Un ospedale privato decide di acquistare un macchinario per la cura del cancro per irradiazione Co-60.
L'acquisto e' conveniente poiché il macchinario è considerato abbastanza obsoleto, non a caso è stato ceduto un ospedale di Lubbock, in Texas ad un'azienda di apparecchiature a raggi X di Fort Worth, che a sua volta la vendette in Messico per  16K$ (ricordate il valore del 1977),  un affarone. 

Il problema è che comprato il macchinario non trovano nessuno in grado di usare il marchingegno.
Se vi sembra una cosa strana sappiate che in Lombardia e' capitato anche con diverse TAC rimaste ferme per anni nei 90 perché l'italiano studia poco, al massimo si diletta nei licei con le poesie di Catullo.
Figuratevi in Messico.

Passano gli anni e arriviamo al 1983 con il costoso macchinario che rimane a prendere la muffa (e immagino possa incorrere in guasti dovuti all'età) immobile nei magazzini dell'ospedale dove giace pacifico e ignorato da 6 anni, esattamente nella posizione che aveva dal primo giorno.
Il magazzino  ovviamente non a norma neppure per il Messico, ma non se lo fila nessuno, il Messico e' quello che e', molto peggio dell'italietta.

Il fatto che a forza di stoccare roba in maniera cinofallica i magazzini si riempiono ed e' necessario liberarli saltuariamente.

Cosi' il responsabile della manutenzione dell'ospedale chiama l'elettricista che viene incaricato di sgomberare parte del magazzino.
" Mi ha detto: ci sono quei ferri, prendili così ti compri le bibite ”.
Vicente Sotelo Alardín, allora dipendente del centro medico, dopo aver sgomberato  lettini, ventilatori e altre amenità,  vede roba succosa e decide di allargarsi.
Nel fare repulisti smantella l'unità il 6 dicembre 1983 per venderla come rottame alla discarica-autemolizioni-ghepensimì Fénix.

Il Sotelo, sembra, si sia fatto affascinare dal peso del macchinario (avra pensato: più peso più pesos!) e abbia divelto il pesante macchinario  insieme ad un amico Ricardo Hernández.

Ovviamente nessuno si ricordava cosa fosse stivato li  e la dirigenza non si accorse cosa esattamente fosse stato prelevato in più.

Con "divelto" immaginate 2 energumeni che tanto ci danno dentro tanto da sfasciare una blindatura di tungsteno dopo averla estratta dal mantello di Pb.

Un paio cosi' spaccano pure un carro armato, altro che i proiettili HEAT.
Sai quanto ci fai di metallo con un tank?
Tanto e' nello stesso piazzale dove dobbiamo raccogliere la carta...





 Lanciano tutto sul pickup Datsun del Sotelo dove i pellet di Co 60, grandi come una mina di matita e lunghi grossomodo similmente, si spargono sul cassone e mentre va se ne perde qualcuno. 



 


Dopo aver portato il tutto dal ferrivecchi (in foto all'arrivo dell'ente), il quale non ci trova nulla di strano nel volframio, e dopo aver guadagnato ben 9$ con quel coso (ricordate del 1983 per un messicano  è tanto bere) se ne va per tornare a casa e parcheggia  in una zona popolosa vicino a casa (magari vicino ad un bar).

 Il metallo viene mandato a diverse fonderie, che utilizzarono il metallo radioattivo per fabbricare basi per tavoli e barre per il cemento armato.
In totale, circa 6.000 tonnellate di materiale contaminato  sono state distribuite ovunque in Messico, ma anche parte negli Stati Uniti, dove per una coincidenza fortuita, passeranno davanti ad un contatore geiger automatizzato dentro un centro ricerca. 
Provate ad immaginare che mentre siete al bar il tavolino vi fa radioterapia ai testicoli. O peggio, il tavolo dell'ufficio.

Il 19 gennaio, i funzionari del Dipartimento della salute dello Stato del Texas hanno informato la Commissione nazionale per la sicurezza nucleare del Messico (CNSNS).

Vorrei far notare che un incidente a migliaia di Km di distanza ha fatto danni a distanza in pochi mesi, pensate come si muovono le merci, e il Messico esporta ben altro.

 

L'ultimo parcheggio di un furgone cobaltato

 

intanto  il pickup di Sotelo, parcheggiato nel quartiere Altavista,  uno dei quartieri più umili della zona rimaneva bloccato li perché... dei ladri gli avevano ruBBato la batteria.
Il veicolo è rimasto fermo  per diversi mesi, quindi, radioattivo come un cattivo dei fumetti.
Come accade in alcuni luoghi per usucapione della scimmia, è diventato un giocattolo su cui bambini giocavano e su cui le persone si sedevano a chiaccherare, ricevendo alte dosi di radiazioni.
Nei paesi dei cafoni quello che è tuo e' mio e di tutti,  quel che e' mio e' mio... anche se prima era tuo.
Pensate che sul cassone vi erano ancora 60 grani di Co, in pratica non era possibile rimuovere il Furgone semplicemente guidandolo, di fatto sarebbe stata una missione suicida.
Cosi' fu trainato con una lunga corda, scortato con sirene e fischietti e l'area di parcheggio recintata.


Nel frattempo che il Datsun era ancora parcheggiato la capsula era nella zona di carico del magnete di prelievo di carico dello sfasciacarrozze ed era di pesante metallo non ferromagnetico.
Ogni volta che veniva raccolto dal magnete insieme ad altro alla fine cadeva a terra, spargendo palline di cobalto.
I pellet di Co erano invece ferromagnetici e il magnete li raccoglieva e li mescolava ai rottami che uscivano dallo sfasciacarrozze, in pratica un distributore di Co automatizzato.
Si ritiene altri grani sono rimasti incastrati nelle gomme dei camion e si siano diffusi lungo le strade e polverizzati.


 

17 febbraio 1984, quando la fonte originaria, il cilindro che conteneva il Co60, fu ritrovato tra il metallo abbandonato dallo sfasciacarrozze, ancora con 5 granuli di Cobalto-60 all'interno.

La decontaminazione dello sfasciacarrozze è durata dal 20 gennaio alla fine di aprile. 


il dopo e' impressionante.

Intanto, molto lentamente, partiva la decontaminazione e gli stati uniti (del resto molte merci partono dal Messico) fornirono del supporto (per il disastro una goccia nel mare)

Fu mandato uno speciale elicottero da ricognizione fornito dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha  ha trovato 22 siti radioattivi. Otto siti erano pellet che poi sono stati estratti dal marciapiede della strada.
Un grano fu ritrovato incastrato nella strada ad oltre 500Km dall’epicentro.

La cosa assurda e' che molte di quelle verghe di ferro erano gia' un palazzo e lo stato messicano lascio' ai proprietari la decisione su cosa fare delle 17mila costruzioni di vario tipo contaminate, ne furono selezionate solo 814 che erano tanto contaminate da dover essere immediatamente abbattute per non mandare arrosto al volo chi ci avesse abitato.
Si presume che manchino dalle 100 alle 1000 tonnellate contaminate all'appello.
Se andate in Messico portatevi un rilevatore.

La stessa maledizione che colpì l'ospedale, la scarsezza di persone istruite, fu un problema durante le indagini.
Non solo infatti non esistevano attrezzature, ma mancava personale.
Non c'erano abbastanza ispettori nucleari nel paese, i funzionari del Ministero della Salute, senza conoscenze in materia, si erano improvvisati per rilevare le radiazioni nelle zone ed negli edifici contaminati.

 Si narra di misure di sicurezza degli operai decontaminanti che consistevano in badili molto lunghi.
 "Ci hanno dato lunghe pale e sacchetti di polietilene", ha detto alla stampa messicana uno dei lavoratori alla decontaminazione.

Del resto ci furono politici che fecero la proposta di usare comunque quelle verghe, del resto, era la proposta,  se le usiamo  per le colonne su di un ponte autostradale non ci staziona nessuno, e noi abbiamo risparmiato un sacco, siamo un paese povero, no?

Il governo ha agito in modo opaco con la popolazione, ha minimizzato l'entità di ciò che stava accadendo, ha nascosto le informazioni, del resto non era preparato a quelle cose nuove.
Infine ha cercato di ottenere un guadagno politico con la crisi risolta quando non lo era affatto.
“Tutto controllato"
,
"L'incidente è stato grave, ma lo spavento è passato", titolava Proceso, rivista di sx ancora esistente, nel giugno 1984


 

il triste final e' che la maggior parte dei rifiuti sono stati seppelliti in un luogo noto come El Vergel, nelle dune di Samalayuca , sopra una falda acquifera, senza seguire misure precauzionali.
Un'altra parte dell'asta è stata sepolta a Hidalgo, in luoghi dove per contenere il materiale radioattivo venivano utilizzati solo plastica in fogli e cemento.
Eccetera eccetera.
 36.000 tonnellate di scorie radioattive accertate e sepolte


Anche i danni biologici non sono chiari.
Secondo il CNSNS che all'epoca (1984) era ancora alla macchina da scrivere di quelle in tessuto, nessuno o quasi si e' fatto male.
Ma di fatto è che nessuno lo sa.

Non solo lo screening e' stato molto parziale leggendo i numeri, ma di fatto, neppure nel tempo.
Giusto per capire se i bambini giocavano sul veicolo come da cronache, e immagino che non siano stati proprio un paio, non ci sono numeri su questi.
Del resto se uno si fa 30 minuti di radioterapia incontro a qualche problema ci va, no?
Del resto capire i danni e' molto, molto, costoso e necessita di strumenti e persone.

Le autorità hanno deciso di mantenere segreto il numero delle persone colpite.
"Le informazioni non sono state divulgate, nessuna quantità, ma ci sono state 109 distribuzioni di materiale contaminato in metà degli stati del Messico"
"è molto difficile calcolare quante vittime ci siano state a lungo termine data l'esposizione alle radiazioni e la quantità di radioattività".
(Epifanio Cruz Zaragoza del Centro di scienze nucleari UNAM, Universidad Nacional Autónoma de México).

BBC-mundo per scrivere un articolo poco tempo dopo chiede all'ente come va lo screening scoprendo che nel 1985 era terminato.
Di fatto non e' mai stato eseguito.
Del resto i costi previsti di analisi erano erano quantificati a circa 1000$ a persona e vi erano almeno 4000 persone che erano venute a contatto con il cobalto direttamente.

Del resto, quelli veramente colpiti non avevano i soldi per ambire a cure mediche e smisero di curarsi in fretta,  di fatto non e' neppure sapere le loro condizioni e mancando uno screening potrebbero essere tutti morti dopo un paio di mesi e non appare da nessuna parte.

Non e' neppure possibile sapere quanto per induzione possa aver influito su cancro o simili, mancando nel 1984 screening e log di massa precedenti. Se non sai in generale quanti muoiono e perché non puoi leggerne la variazione.

Stando ai pochi numeri potrebbe essere l'incidente atomico civile piu' grosso mai accaduto, superiore a three miles island e superiore a quello che vi ho gia' raccontato.

Come dire, dopo la sigaretta piu' esplosiva, il drink piu' costoso della storia umana.



 

9 commenti:

Stefano ha detto...

Infatti all'ingresso delle fonderie di ghisa e altri materiali ci sono sempre (o quasi) dei pannelli rilevatori di radiazioni in modo da intercettare rottame fuorilegge di dubbia provenienza prima che vada a contaminare tutto lo stabilimento.
Anche io per la mia azienda avevo proposto un geiger per campionare le forniture, ma alla fine la direzione ha detto che nel piano dei controlli potevamo farne a meno.
Come il grano ucraino di Chernobyl ce lo siamo mangiato tutto diluito in quello non radiattivo, cosi' i rottami delle centrali nucleari vengono "diluiti" in quelli "puliti" fino al massimo di legge. Poi gli stolti tentano di rifilarti quello radioattivo, sta a te intercettarli prima.

Celso ha detto...

Suggerisco canali Fascinating Horror e Plainly Difficult.
Nonostante il nome del primo apparentemente non c'entri molto, coprono entrambi disastri provocati dall'uomo, fallimenti ingegneristici, ponti, dighe, etc. e non mi ricordo quale dei due ha una cospicua sezione riguardante le "orphaned sources"e gli incidenti radiplogici più ingenerale.
Plainly difficult ha anche una sezione su esperimenti comportamentali su primati ed esseri umani (incluso lo studio delle dipendenze sulle scimmie) che sconsiglio a chi è facilmente impressionabile, ma che fornisce uno spaccato interessante delle prassi scientifiche quando ancora la parola "etica" non era entrata nella discussione.
A volte ci si accorge che il trattamento è un po' semplicistici - soprattutto per eventi sui quali sono disponibili documentari più estesi - ma per un'idea generale su incidenti dimenticati o poco conosciuti non sono male.

Matteo ha detto...

Storia molto carina, l'avevo letta anche io anni fa su "Leganerd".

blu-flame ha detto...

celso, non amo particolarmente l'orrido.
E' anche vero che alcune cose sono assurde, per esempio 3 anni fa scrissi un post, mai pubblicato, su come un bullone ha fatto 200 morti.
Sono storie che sono interessanti perche indicano come le cose possono andare storte e come evitare che succeda.

Spesso noi non ci ricordiamo come e' vivere nei paese del 3zo mondo o solo come vivevano i nostri nonni, a breve una lunga serie di post gia' programmati sulla banale moda nata da una discussione per la quale sono stato bannanto: secondo la tizia la moda era una cosa bella e solo ora e' cattiva e mette perfino le bambine mezze biotte.
Balle, e' sempre stata cosi': con morti e feriti e 15nni deliziose come modelle,del resto e' indubbio che una 16enne e' piu' bella di una 90enne.
Almeno ora i vestiti non uccidono.... Forse
:-)

Celso ha detto...

Non c'entra niente l'orrido... la maggior parte sono ponti che crollano, edifici che prendono fuoco, etc. è il titolo del canale ad essere fuorviante.

Ing Mauro ha detto...

Si vabbeh... tiri la pietra e nascondi la mano, ora la storia del bullone che ha fatto 200 morti la devi uscire :))

blu-flame ha detto...

Mauro, sai quali sono i miei tempi, vero?
:-)
cmq uscira'... prima o poi.
Prima la moda, poi il bullone, la moda uccide di piu'.

Erreunista ha detto...

Assomiglia alla storia dei brasiliani che fecero mangiare la polvere di cesio alla figlia perchè emanavano una simpatica lucina blu.

Lorenzo Marchesini ha detto...

Ad oggi non è più un problema, L'emivita del cobalto 60 è poco più di 5 anni, essendo passati quasi quaranta anni più del 98 % del cobalto disperso da quell'episodio si è trasformato in un isotopo stabile di nichel