lunedì, ottobre 31, 2022

scuola riforma 7

 

 


Bisogna dare la possibilita' di scelta ai ragazzi, senza fare castronerie e non divenire lo scemo del villaggio mondiale.
Lo scemo del villaggio e' portatore di povertà per la società

Vediamo come NON fare


Ancora nel 2018 dopo una discussione con una mamma di un teen in procinto di superiori sono andato a leggere se avevo ragione o torto su di un “liceo che non e' un liceo perché e' teNNico”, una delle tante castronerie per rendere meno stupido un liceo sostituendo il latino e/o il greco con una singola materia vagamente scientifica.

Quello che mi aspettavo era leggere sul sito dell'istituto, anno su anno, le materie insegnate dal classico, dallo scientifico e dai licei “minchiopizza” proposti per capire cosa insegnassero.
Mi pare il minimo mostrare il menu prima di mangiare, no?
Mi aspettavo qualcosa come "2 ore di architettura dei computer, 2 di Pascal, 1 di reti" o cose simili, da paragonandosi agli altri indirizzi dell'istituto tot di latino e  tot greco in un pratico specchietto anno su anno.
Mi ritrovo in un sito fumoso che non fornisce nessuna indicazione in tal senso.
Cosa sia teNNico, se parla di siderurgia, informatica o di ottica, non e' dato sapere. E' teNNico.

Idem in altri istituti liceali.
E' evidente che a nessuno interessa veramente COSA si insegna, come conseguenza COME e cosa si impara.
L'importante e' essere andati al liceo, ma che sia liceo, “minchiopizza” che fa finta di essere un ITIS.
Che gia' questo sarebbe azzerato se si adottassero i criteri precedenti.

Queste evidenze, che il liceo e' schifo puro, lo vedi perché molti istituti nella mia zona si sono inventati decine di licei bizzarri tutti difformi (e voglio vedere un domani, magari fra 20 anni dal diploma, un recruiter se capisce che caxxo erano) oltre al classico e allo scientifico:
-di scienze applicate (bello, ma che  cavolo vuol dire? meccanica, elettrotecnica, edilizia, chimica...?) ,
-informatica (woah, ma cosa d’informatica non e' specificato in nessuno dei 4 licei esaminati, e' un mondo "grossino", cosa sono "ore d'informatica" e' un mistero, come spesso la banale quantità), magari insegnano solo ad usare WordStar.
-gestione aziendale (4h alla settimana al posto del greco, già strano averne la quantità, ma non si capisce se solo per 2, 3 anni o per tutti i 5, ma SOPRATTUTTO anche qui quali aspetti non e' dato sapere. Solo le ore e non si capisce comunque esattamente quante).
E gli altri mix, degli istituti minori, ve li risparmio per pieta', sono gia' logorroico di mio.
Siamo in Brianza, non a Puzzo calabro (paese di mia invenzione in qualche profonda provincia dove producono un protoformaggio alieno dal potente odore).

Questa cosa della necessita' di "introdurre cose a caxxo" non e' sfuggita al legislatore e in un ottica di sfrenato e sfolgorante modernismo si rifece, OVVIAMENTE, all'idea delle materie umanistiche e si ricordo' del grande genio di Piero Manzoni

Cosi' a complicare un nuovo tipo di scuola i supresnaturati, gli sperimentali!
E che nome dare a quaesta nuova scuola modernista e moderna di nuova genesi?

Istituti sperimentali?
Nuova scuola sperimentale?
Superiori sperimentali?
alta scuola sperimentale?
Professionali sperimentali?

No, l'etichetta fu, tenetevi forte, LICEI scientifici sperimentali, perché di fatto ne sono una versione sfiga.

Nel 2017 fanno la legge in cui cambiano la sostanza ma non l'assurdità, sono:
"un progetto didattico in cui l'intero monte ore quinquennale di un indirizzo di Liceo viene ripartito in quattro anni.
Il percorso prevede l'insegnamento di almeno una disciplina non linguistica con metodologia Clil a partire dal terzo anno" (NdR: CLIL vuol dire insegnare una materia, es toponomastica, in inglese)

"e la valorizzazione delle attività laboratoriali, oltre che l'utilizzo di tecnologie didattiche innovative."

come vedete se lo prendiamo alla lettera si tratta di tutto tranne che di un liceo da compiersi in 4 anni.
Una via di mezzo fra il liceo e un professionale, ma, chiedo, perché chiamarlo ancora LICEO SCIENTIFICO?
Perché se appena appena facciamo lezione in inglese (CLIL) vuol dire che lo possiamo fare solo a fronte di un ottimo inglese fatto almeno nei primi 2 anni (ovvero una valangata di ore visti i "no more bau bau") e intanto buttare le basi per poter usare i laboratori per davvero (come da proposte che stiamo par vedere).

ma non basta raddrizzare le banane:
con l'anno scolastico 2022/2023  abbiamo IL Liceo scientifico sperimentale quadriennale per la Transizione Ecologica e Digitale (mezza pagina solo per il nome, che caxxo è, un film di supereroi rebuttato?).
Il nuovo liceo  (abbreviato in “Liceo T.E.D.” giusto per far confusione con 40 cose e IL TED, un tipo d'istruzione nuova che probabilmente l'ignorante legislatore ignora) stando al miao miao (o era il miur?):
"punta a integrare in un unico programma didattico le conoscenze umanistiche e scientifiche del tradizionale liceo italiano con una maggiore attenzione alle materie STEM"

Quindi fai le materie di 5 anni, gli aggiungi altri 3 anni di STEM e impari tutto in 4?
O i programmi prima erano merda o lo sono ora.

Gia' nello stesso costo la transizione digitale ed ecologica fa ridere.
Giusto per capirci per fare una singola di queste transizioni seriamente, ovvero avere competenze per entrare in azienda e parlare di questa roba senza dire cazzate che incrementano i consumi (es lampade a LED anche nel gnao) occorre una competenza che occuperebbe tutte le ore delle materie di un Liceo, e' infatti piu' una competenza,  al piu' un corso  di laurea.

Ci sono evidenze di percorrere una via sbagliata e che non si vuole andare su di una riforma volendo conservare nomi antichi e antichi modi.
Un pochino come dire di voler fare un mezzo per volare e parlare di fare un
"treno volante"
ovviamente
"mettendo tutti i vagoni e stazioni del tradizionale treno italiano".

Capite anche che questo e' il modo errato di fare i programmi e di dare una scelta.
Oggi non e' chiaro a nessuno cosa sia l'eventuale
"Liceo classico di cose scientifiche con indirizzo tecnologico del mondo antico coatto singolare" (abbreviato con  qualcosa come PROT)
Capite che è un tentativo errato che non offre a nessuno un mezzo di fare considerazioni se PROT sia meglio del classico o un impedimento.

Se qualcuno ha dei dubbi su questa mia posizione sul "liceo PROT" provate a fare un esempio opposto ed altrettanto estremo (secondo me funziona sempre):
Prendiamo un professionale (3 anni) come Manutenzione e Assistenza Tecnica ad indirizzo MECCANICO MECCATRONICA (aka ripariamo gli ascensori e altri macchinari industriali) e scriviamo che  facciamo delle ore di
"materie CLASSICHE" per rederlo Più...

Se cancellate qualcosa che ha molte ore quello non e' piu' quel professionale, forse neppure un professionale, ma nasce la domanda "cavolo sono le materie classiche?"
Mettiamo, come gli esempi di cui sopra, che qualcuno abbia il buon gusto di circoscriverlo e noi lo facciamo meglio di loro:
Professionale meccanico con ARTE.
Wow, come dire spaziamo per un'etichetta che e' piuttosto ampia andando dalla pittura alla fotografia passando per la letteratura.
Ma anche parlando di SOLA LETTERATURA,  avendo un numero immagino ristretto di ore (altrimenti non sarebbe piu' un professionale, ma un corso di scrittura), dovrebbe essere piu' specifico:

La letteratura degli anni del 900, con i movimenti beat, la fantascienza e la fantasy moderna, i metodi di narrazione odierni?

La letteratura antica come quella che piace molto al Miur?

La letteratura americana, quella inglese, quella francese?

La poesia?

E poi la STORIA della letteratura, ovviamente che va circoscritta come alle medie, o COME fare letteratura?

Capite che arte, o anche solo letteratura, e' una cosina AMPIA, come informatica....

sapete la letteratura e' quasi tutto cio' che e' stato scritto...

Gia' oggi e' impossibile sapere se un liceo classico e' meglio di un professionale per quella specifica persona  senza queste cazzate che peggiorano la cosa.
 

Come ho detto, forse la prima cosa da fare e' abortire la parola LICEO, poi se uno volesse fare letteratura diamogli un corso di studi simile e chiamiamolo con un nome simile a "Scuola superiore ad indirizzo letterario e lingue antiche" o altre simili nomi.
Almeno sarebbe chiaro cosa insegnano.

Diciamo che al miur si sono frullati il cervello come sport estremo.
 

5 commenti:

Eugenio ha detto...

Azz.. sei un fiume in piena..

Partiamo dalla tua opinione di Liceo e mi vien subito da chiedere: ma che cazzo di licei conosci??? O forse sono io a vivere in una isola felice senza saperlo?

A Vicenza trovi tutto online, oltre ad avere i momenti di liceo aperto per entrare e visitare.

E' ovvio che ci sia un pandemonio di casino che richiede un riordino, specialmente nel settore dei licei.

Ma il problema non sta nel nome Liceo, ma proprio nella incoerenza dei legislatori e del carrozzone scolastico.

Per me, dopo le medie, ha senso che ci sia la doppia scelta: voglio imparare una professione quindi voglio scegliere un istituto che mi permetta nel giro di 4-5 di imparare il minimo per entrare a lavorare, sia in una software house che in una amministrazione od in una officina. Oppure voglio una preparazione di base più ampia orientata già verso un futuro universitario.

Io chiamo il primo ITIS ed il secondo Liceo.

Poi oggi ci sono ITIS fighi e Licei di medda, ma anche ITIS poverelli e Licei di eccellenza. Non conosco le percentuali anche se ho l'impressione che ci sia più medda da spalare nei licei che negli itis.

Ma dimmi, perchè invece di rifare i bagni ai licei li vuoi radere al suolo?

Per fare poi cosa?

Eugenio

LucaL ha detto...

Non credo che l’intento dell’articolo sia radere al suolo i licei.
Piuttosto che attualmente la visione della scuola sia “liceocentrica”, quindi per dare più lustro ad un indirizzo si preferisce metterlo sotto il cappello del liceo piuttosto che della scuola professionale.
Aggiungo inoltre che anche l’idea che il liceo dia una preparazione di base più ampia è già sbagliata: a modo suo è specialistica anche quella.
Niente di personale contro nessuna tipologia di scuola, conosco chi ha fatto lo swap in entrambe le direzioni.

CeboCappucino di ha detto...

In Italia non è il liceo la madre di tutti i problemi, ma l'impostazione standard (le famose lingue classiche che chiudono la mente e sono fine a se stesse se non sono propedeutiche).
Questo tipo di scuole puntano tutto sulle conoscenze teoriche e consentire un'astrazione maggiore sulle conoscenze tecniche di alto livello.
Esempio borderline: la filosofia in un liceo classico non deve essere basata sulla memorizzazione dei grandi classici antichi, ma sul debate e rilevazione di fallacie logiche, che sono difficili da individuare.

erfiaschi ha detto...

Stavolta non sono molto d'accordo.
Direi che il liceo serve a dare una visione più ampia in vista del percorso universitario, ma è proprio in quest'ultimo che poi si formano le competenze. Le eccellenze.
Gli altri indirizzi servono per la massa. La massa deve compiere atti semplici e standardizzati quindi per il sistema è inefficiente che si educhi tanto. Anzi, persino dannoso: si accontenta peggio.
Le eccellenze sono poche e diventano la classe dirigente nel pubblico e nel privato.
Il sistema funziona, eccome. E' che in Italia troppi pensano di essere abbastanza furbi da bypassarlo. Ovviamente, sappiamo che così non è.
Tu sei veramente alla rovescia: un'eccellenza autodidatta che non sta al comando, anzi, critica i sottoposti. E da questo nasce tutto il divertimento del blog!

blu-flame ha detto...

Efiasci co sono cose gia' dibattute nelle puntate

“Direi che il liceo serve a dare una visione più ampia in vista del percorso universitario”
In realta' e' piu' ristretta concentrandosi sulle competenze perlo piu' linguistiche, sostanzialmente delle medie turbo.

“ma è proprio in quest'ultimo che poi si formano le competenze. Le eccellenze.”
No, tu sei competente in base a quanto picchi la testa sul chiodo.
Sperare che tu diventi un eccellenza in 3 anni con 5 esami sullo specifico fa ridere.
Non a caso in Italia le universita' erano minimo di 5 anni (del resto dovevi partire da zero) e uscivi senza sapere una mazza.

“Gli altri indirizzi servono per la massa”
Questo era vero nel 1800.
Oggi siamo nella societa' dell'informazione.

“La massa deve compiere atti semplici e standardizzati quindi per il sistema è inefficiente che si educhi tanto. Anzi, persino dannoso: si accontenta peggio.”

Il sistema fordista e' ancora buono per la Turchia, purtroppo prevalente in italia e causa del fatto che non riusciamo a guadagnare: il rapporto PIL-ore lavorate fa cagare.
Del resto i sindacati spingono per il fordismo: e' il loro habitat.

“Le eccellenze sono poche e diventano la classe dirigente nel pubblico e nel privato.”
non direi, le eccellenze scappano all'estero, qua rimangono i latinorum

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Luca, ha centrato il problema

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eugenio

“E' ovvio che ci sia un pandemonio di casino che richiede un riordino, specialmente nel settore dei licei.”
Il problema e' questo:
Per 100 anni liceo=figo tra i fighi.
Ogni scuola nuova o indiirizzo specialese si vuole aver successo e' “liceo”

“Ma il problema non sta nel nome Liceo, ma proprio nella incoerenza dei legislatori e del carrozzone scolastico.”

Certo, ma se la popolazione associa “liceo=figo tra i fighi” e i legislatori per 100 anni insistono su “liceo=figo tra i fighi” capisci che il nome liceo... e' andato a donnine.

“Per me, dopo le medie, ha senso che ci sia la doppia scelta”
No, e' limitante e' inquadrante come il liceo fascista.
La scuola deve elevarti e crescere con te, come ho detto 2 puntate fa.
universitario.

“Io chiamo il primo ITIS ed il secondo Liceo.”
L'ITIS, se guardi solo i programmi, e' per gli universitari STEM, il liceo per quelli come storia e letteratura.

“Ma dimmi, perchè invece di rifare i bagni ai licei li vuoi radere al suolo?”
Perche il liceo nasceva per un esigenza che non esiste piu'. Se ci pensi persino per letteratura e' sbagliato

“Per fare poi cosa? “
vedi 2 puntate fa.