Il problema è che quando non hai più accesso ai grossisti o ai produttori che ti hanno servito per molti anni e ti tocca ad andare nei negozi come un consumatore soprattutto per guardare in faccia il prodotto e vedere come è costruito, scopri che non solo il mondo è cambiato, ma è molto più aggressivo
e sei obbligato a percorrere zone espositive esclusivamente fatte di prodotti che tu consideri fogna, un fatto che accade semplicemente perché riuscendo guadagnare parecchio riescono a piazzarli nelle zone strategiche dietro bustarelle, bustarelle fatturate pienamente legali, per carità.
Parliamo di euronics, sabato 3 luglio 21, ore 11
Arriva il commesso che richiede cosa desideri e siccome non vuoi essere del tutto bastando, come tuo solito, sorridi dicendo che vorresti una lavatrice
-“Le interessa qualcosa”
-“ una lavatrice di formato standard”,
per chi non e' del giro tutti gli elettrodomestici nascono in 60*60*85, poi i frigoriferi sono cresciuti in altezza, poi con le porte tonde in profondità di poco, e se volete una lavatrice seria e' l'unica misura da considerare.
Misure accorciate portano con se problemi. Alcuni marchi “nuovi” usano come misura std la profondita' intorno ai 52-55 (o la larghezza se e' una carica dall'alto), fino a che son 5-6cm non e' un problema. Oltre, cavoli vostri.
-“ma di che misura la vuole?”
-“standard”
-“...”
Ok, cambio scena
Ancora prima di chiederti che classe di prezzo o cosa cerchi come tipologia di lavatrice, cosa che poterebbe essere utile avere un commesso con una qualche utilità rispetto ad un catalogo cartaceo, si trascina davanti ad una lavatrice specifica: una Haier
l'imbecille comincia a decantare nelle doti sparandoti il fatto che e' in promozione (quindi fa pena?) e quindi risparmieresti molti soldi portandola a casa a meno di 600 €.
Sinceramente il prezzo non è certo cool, comprare un prodotto cinese ad un prezzo non propriamente regalato, suvvia, inoltre Candy non è la cosa più furba del mondo. Quindi timidamente...
-“Mi scusi io una Candy non e' che…”
-“Ma non è una Candy!”
-“Haier ha acquistato Candy e se se va bene abbiamo i limiti Candy altrimenti è anche peggio” (Haier ha avuto notevoli problemi di qualità in molti paesi limitrofi EU in cui è stata venduta).
Della storia/morte di candy, ne abbiamo gia' parlato.
Intanto il commesso non capisce neppure il mio sguardo assassino mentre spingeva la candy e prosegue nella spinta.
-“però questa ha il pskantuk con il matrograuk per non parlare del blabla”.
Mentre diceva cose mai sentite a velocita' mitraglia cercavo di capire cosa fossero: so cosa e' una lavatrice, potrei progettarne una e ho sventrato almeno 20 modelli, venduto almeno un migliaio di lavatrici, ma quella roba che caxxo sia non ne ho idea.
Lo spara sigle continuava con
“cosi, altri cosi e altre cose”, con l'arrivo dell'estasi:
“grazie a queste cose non ha piu' bisogno della cinghia e la durata si impenna”
Ok non ha detto "impenna", ma sarebbe stato meno peggio, insomma 4 o 6 sigle incomprensibili ad un elettrotecnico che progetta elettronica per hobby per dire che aveva la vaccata che in italiano si chiama trazione diretta.
Evidentemente dire
“trazione diretta” anziché
“Gabonz IV, The revenge of zambonian” era meno figo.
Forse cercare di mettere in soggezione un monopattinista con sigle inutili a raffica funziona, cercare di farlo con un normodotato non e' che gli risulti subito subito simpatico, oltretutto sparate cosi' velocemente io manco ho capito esattamente cosa costa...
Cosi' cerco di far capire che forse e' il caso di smetterla e farmi vedere delle lavatrici che non servano per tener ferme le piastrelle.
“guardi un motore a trazione diretta non e' detto che faccia durare di piu' la lavatrice, inoltre subisce coppie importanti sugli avvolgimenti, reazioni notevoli e necessita di elettronica importante” (lasciando intendere che se hanno risparmiato...)
Ma il commesso non demorde.
“Il motore cosi' lo hanno solo haier e LG e garantisce una durata elevata!”
Avesse detto una marca TOP, chesso' Miele, ma LG non e' che sia rinomata come lavatrici in EU... (ricordo che le lavatrici LG "vere" non arrivano da noi, ma sono accrocchi)
“guardi non e' cosi, sa, sono un elettrotecnico...”
“ecco allora compri delle lavatrici che non durano niente e sono rumorose come la bosch che hanno la cinghia, ne ho quante ne vuole”.
E' interessante notare che ha appena sputtanato un marchio storico.
Per carita', sono 10 anni che sono fuori dal giro e la bosch-constructa-siemens (BSH), primo costruttore in EU e quarto al mondo magari ora e' un bidone, ma la cinghia e' l'ultimo degli eventuali problemi che potrebbe avere.
Dubito che siano passati in pochi anni da leader di durata a cessi su tutta la linea.
Oltretutto la cinghia e' un toccasana, soprattutto per lo smorzamento dei picchi di coppia, per il rumore, come insegnano i giradischi e le moto.
D'altronde ci sono scooter con 10.000W che fanno migliaia di Km con una cinghia di gomma usata pure di spigolo o le Harley da 50.000W non mi sembra che i miseri 4-500W di una lavatrice possano impensierire una cinghia dimensionata correttamente.
Il fatto e' che sta succedendo la stessa cosa accaduta nel mercato dell'elettronica.
Alcuni marchi sono arrivati sul mercato con ingenti capitali e nessuna caratteristica fondante.
Il mercato era statico da decenni e le posizioni acquisite immobili.
Sapevi che ariston era un cesso carino.
Sapevi che sangiorgio era una montagna marrone calda
Sapevi che candy non era il top.
Sapevi che zanussi (e l'infinita pletora di marchi) erano per un buon costo-benefici
Sapevi che AEG, beh, era AEG, mica stanno a pettinare le bambole.
Sapevi che Miele è il top, senza se senza ma.
Sapevi...
Sapevi anche, per una serie di motivi, che marchi extra EU o erano molto costosi o erano bidoni, soprattutto se arrivavano da cina, korea e simili (hanno, oltretutto, cestelli verticali e lavaggi generalmente meno efficaci o sono rebrand di fogna locale).
Ora vedi lavatrici da 300E al massimo ad un prezzo superiore ad una miele:
“vede questa la usa con la APPestante del telefono, display a colori e ha il motore rotativo e il tasto selezionatore!”
prezzo? 1200E
per una plastichetta orientale fatta in Polonia su base Turca (comprabile a 250E senza il tablet da 3", 30E al massimo), 400E in piu' di una Miele.
Il perche' e' ovvio, come in altri settori e' difficile per un utente giudicare la qualita' di un motore, di un cestello o di una pompa di scarico, mentre e' facile capire che “ha” una cosa in più, come il faro rosso lampeggiante per dire che ha finito il lavaggio o il display a colori dove indica il programma “cotone” in verde con il simbolo di una t-shirt blu.
La differenza fra ESSERE un buon prodotto o AVERE un fischietto o cazzatina in piu'.
La storia dei megapixel, dei prodotti HD (gelati, phon, lacci di scarpe...) o dei SUV per morire facile con tante cose e i freni a tamburo le dovreste ricordare.
Cosi' le peggiori marche hanno approfittato nel cablare su lavatrici da poco un sacco di castronerie, del resto alcune non-marche hanno fabbriche di display e mettere uno space invaders sulla plancia costa 10E, vendendo poi a prezzi stellari.
Prendiamo il tanto citato motore a trazione diretta che e' tanto sbausciato da 3 commessi in svariati punti vendita. Evidentemente ci sono forti bustarelle per i commessi.
Alto nome sbausciato da TUTTI i commessi e' inverter.
Un motore standard e' ormai pilotato dall'elettronica da decenni, quindi quando vedete scritto in grande INVERTER o simili e il commesso spara castronerie su queste sigle potete ridergli in faccia.
Di fatto e' improbabile che troviate motori non “inverterati”
LA AEG che avevo prima era controllata mixed ed era pilotata da un inverter con 5 step e da un invertitore che commutava la direzione.
Il motivo per ci non esistono lavatrici old style e' semplice:
Oggi i cicli di lavaggio sono complessi e necessitano di una decina di velocita' con la retro.
Se lo facciamo senza inverter dovremmo avere un motore che ha ogni polo (generalmente 6-12) che se ne esce con 11 terminali: un pastrocchio di 60 cavi e una risalita fin sul programmatore di 11 cavi in tensione che saranno gestiti da 12 relè.
Oppure la possibilità di configurarli come fossero un numero diverso di poli (quando partivano in centrifuga le vecchie 500 giri avevano avvolgimenti a 2 poli ausiliari: piu' poli= piu' coppia=meno velocita'. Le regole della fisica valgono anche per gli elettrici, al di la di quello che dicono i siti come vaiconlaspina).
Devi montare 12 maledetti costosi cavi
In pratica ti costa meno un motore in corrente continua (come quello dei trapani) e pilotarlo con un variatore di tensione.
Puoi farlo brushless a magneti permanenti
Poi se vuoi esagerare puoi fare un motore trifase e usare forme d'onda complesse: comunque avrai speso meno in cablaggi e possibilita' di guasti.
Perche', alla fine, hai un pilotaggio elettronico in tensione o in corrente o entrambi.
Minori costi di HW, possibilita' di cambiare le carte in tavola cambiando solo il programmatore, o addirittura solo il SW, come per esempio fare una versione menomata di velocita' massima.
Stessa cosa con la storiella della trazione diretta.
Per quanto i teslari&c ci raccontano di coppie infinite, anche i motori elettrici non amano avere sull'asse enormi coppie a bassa velocita', pensiamo solo al dimensionamento dell'asse.
Per questo solitamente le lavatrici hanno una cinghia con un rapporto di 1:10 o 1:15.
In pratica quando il cestello gira a 1200giri il motore elettrico gira a 15.000 giri per la centrifuga.
Pero' quando il cestello oppone 2Kg a strattoni alla rotazione perché gli accappatoi sono fradici il motore vede pochi grammi di coppia attenuati dalla morbida cinghia che e' un burro e il motore puo' essere un motore banale.
Un motore che sia a trazione diretta e' calettato direttamente sul cestello e per evitare i problemi di coppia puo' scegliere di essere bruto (costo bestiale) o con un sacco di poli, diciamo 40-50, tutti pieni di bel rame (costi).
Inoltre se non volete che abbia coppie immani da gestire (trad: si rompe tutto facile) deve essere di ampio diametro.
In pratica ci costa come 10 motori standard e deve essere pilotato molto precisamente.
Va da se che dovrebbe essere una cosa inutile, ma qui dobbiamo pensare al fatto che possiamo dare da produrre il motore e il cestello (che diviene un pezzo del motore) a chi fa i cestelli: il montaggio costa meno e non devo produrre il contenitore.
Inoltre potrei risparmiare sul motore usando la fusione plastica del cestello per fare le sedi degli avvolgimenti, certo non e' un motore fatto per durare, ma vuoi mettere il risparmio?
Assemblare quella lavatrice, quindi, costa un botto meno, altro che l'oscenita' delle frecce negli specchietti (che io vieterei) per 2 lire di cavo da montare.
Va da se che quella e' una lavatrice usa e getta e se si e' risparmiato troppo sui poli, o le sedi, o..., potrebbe durare meno di una cinghia.
una cinghia costa 10 euro e la monti in 5 minuti anche se sei un canide.
Ti si spacca il motore di plastica fuso con il cestello butti la lavatrice, anche se costasse 2000E.

4 commenti:
Ciao,
credo che tutti gli elettrodomestici di fascia bassa, compresi quelli dal marchio dall'Asia Orientale, siano prodotti turchi rimarchiati.
Il caso più clou è Akai, i cui diritti per il marchio sul territorio italiano sono stati acquisiti da un importatore, il quale può affiggere il marchio Akai su prodotti turchi fabbricati da Vestel. Sia per gli elettrodomestici che prodotti Audio/Video.
Sul lato opposto c'è V-Zug, una colonna di tala marchio costa, credo, come un'automobile.
Interessante, me lo sono salvato (sto' proprio cercando una lavatrice)
Il commesso non era proprio un bravo venditore che ascolta, indaga e cerca di bilanciare interessi aziendali e soddisfazione del cliente, era un po' inesperto per i miei gusti e un po' petulante,io non tollero i commessi proprio per questo. Comunque, riguardo AEG, mia madre ha avuto una lavasciuga che costava intorno a 1400-1500 euro, motore elettronico con inverter ultrasilenzioso, trazione a cinghia, ma i cuscinetti sono partiti in pochi anni. Acquistata a fine 2017 ha dovuto cambiarli nel 2024, per fortuna in garanzia, perché facevano un rumore assordante.
Tra l'altro, questa mediocre aeg ci mette un mare di tempo per cominciare qualsiasi programma perché o deve fare autodiagnostica ogni volta, o deve bilanciare 2 ore i panni prima di prendere velocità in centrifuga. La millantata classe a in consumi ha come controparte una classe z in spreco snervante di tempo.
Indaga bene sulla durata dei cuscinetti che possono rompersi anche se paghi la lavatrice 2 stipendi e magari fai la super garanzia di 5 o più anni.
anonimo
i cuscinetti non se li fila nessuno e sono spesso trascurati.
LA parte piu' importante e' l'anello di tenuta che hanno davanti: una volta che il detersivo (o peggio!) entra anche per poche gocce di tanto in tanto il cuscinetto e' condannato: entro 6-10 mesi lo butti diventando macinato di acciaio
Cmq le lavasciuga hanno meno spazi di manovra, una partenza che sulla lavatrice e' tollerata potrebbe causare danni notevoli.
Da qui la poca diffusione e solitamente di aziende e costi importanti.
Persino AEG in passato (ora non so) le faceva fare ad un'azienda specializzata che faceva solo quelle e poi metteva sopra l'adesivo.
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