lunedì, dicembre 16, 2024

il coso che cosa spazzatura CER boh

 

Photo: svasatore a Gradino in Acciaio HSS-G per allargare le lamiere.
RACCOMANDAZIONE: utilizzare olio durante l'utilizzo
Se gia' non avete capito andiamo avanti. :-)

E' qualche tempo che sento le odi ad una nuova cosa che viene chiamata CER.
A me viene il cimurro tutte le volte che vedo un acronimo di solo 3 lettere.
Se poi l’acronimo e' stato creato dopo il 1970 mi viene una furia omicida.

vediamo cosa vuol dire CER per tutti

Cherbourg  Airport  (IATA non puoi non saperlo coyote!)
Chinese Eastern Railway
Control event rate
Conditioned emotional response
Canonical Encoding Rules
Commission for Energy Regulation (questo invece...)
Community of European Railway
Certified emission reduction (tutti i giorni sui giornali, se non leggete solo manga)
Currency exchange rate (lo vedete su molti scambini in giro per il mondo)
Catalogo europeo dei rifiuti direttiva 75/442/CEE. Ai sensi della citata, sono classificati in base ad un codice, appunto CER e piuttosto importante.

Bene, da oggi avete uno stolto che gli ha affibbiato l'ennesimo significato, non e' Coyote E Rimbambiti, ma e' comunita' energetica pseudoEcoloGGica Rinnovabile verdosky (almeno sarebbe stata CERERGGV e non si sarebbe confusa con aeroporti o spazzatura.)

Come avete spesso notato io ho un uso molto libero dell'italiano, forse chiamarlo italiacano e' meglio, ma o sono rimbambito del tutto o non mi pare di aver capito cosa perdirindina rotante palettata siano le CER.
Sto diventato analfabeta o tutti quelli che ne parlano, compreso Terna e il Ministero dell'Ambiente
e della Sicurezza Energetica
e del cavo del microfono, e della terna di cavi, e della...
I nomi sono importanti caxxo! Per le cose pessime o fate solo 3 lettere o, in alternativa, fate un nome che Daenerys Targaryen ci mette meno a presentarsi fra primi uomini e ultimi cugini.
Tornando alla questione: i termini per la CER sono molto fumosi (fra l'altro si contraddicono)

La spazzatura o la comunita' entomologica rinnovabile cominci a sospettare che sia una puXXanata colossale per il motivo che tutti i giornali che ne parlano di colpo, sono tantissimi, troppi, fanno un C&P violento delle cartelle stampa aziendali.
I piu' "onesti" scrivono
"Contenuto sponsorizzato da xxxx e realizzato dallo studio pubblicitario yyyy"
I piu' disonesti se ne sbattono di presentare una pubblicita' come articolo, ma capisci che e' un gestore elettrico, spesso sottolineato come figo nel testo, che ha pagato il giornaletto pessimo.

Il fatto e' che, come un amplificatore koreano, scrivono cose che non hanno molto senso. Certo la pubblicita', spacciata per articolo deve prevalentemente incuriosire e non puo' certo dire
"il nostro ampli da 10000UATTI se guardi bene ne ha 5 ben distorti"
Pero' stiamo sempre parlando di pseudo articoli di testate che si spacciano per serie.
Almeno un accenno se ci puoi sonorizzare uno stadio o una cameretta con quella roba ci dovrebbe essere acciderbola.
Evidentemente e' arrivata una MAREA di soldi da BONUS e paghiamo le testate a tuono per parlarne tutti bene, con testo realizzato da un copywriter ben pagato che ne decanta lodi arcane e taumaturgiche.

ma la questione come funzionerebbe?

Tutto nasce dal caos nato da un eccesso di pannelli solari ultrapiccoli che non producono un ciuffolo, ma costano una botta.
Paghi migliaia di euro che rientreranno come spesa dopo la demolizione della casa o la morte del proprietario.

Perche', ricordiamo per l'ennesima volta, a forza di 700 miliardi di incentivi e spese varie, abbiamo OLTRE 1.200.000 (non e' un numero inventato, davvero!) centrali elettriche solari per una misera produzione intorno ai 25TWh con una disturbante e costosa immissione di picco di 25GW a caso.
Giusto per capire quanto e' DISTURBANTE: il resto della produzione, che e' oltre 10 volte tanto piu' import, e' solo 94GW, sostanzialmente pochi centesimi di picco.

Ricordiamo che il picco in W  e' il costo di rete, il solare costa molto di piu' alla rete.
Se poi parliamo di connettere UN MILIONE di impianti capiamo da soli che sono altri costi che si spalmano in bolletta massacrando il nostro povero paese.

Se preferite  i generatori solari non producono un ciuffolo, le divisioni fatele voi cosi'  imparate a far di conto e rendervi partecipi di numeri da gelato in fronte.

Altra particolarita' e' che 200 impianti solari producono il 10% del solare, l'altro milione il 90%.
O se preferite lo 0,02% degli impianti FV produce il 10% del solare.
State ridendo?
no?
Vi si e' incastrato il gatto nella trachea e non esce neppure tirandolo per la coda ed e' per questo che tacete?

Un impianto solare normale produce come 6000 di quelli mediani che fanno ridere.

Salendo numericamente il 12% degli impianti solari produce il 56% del solare.
State ridendo o siete scioccati dai numeri frontogelatiferi?
Di fatto il 90% degli impianti non ha scopo, salvo voler fare i fighi. "ci ho l'iphono 22GXT e ci ho l'incimpianto solaaaaare"

Di impianti grandi, almeno che competano con qualcosa piu' del casotto in cortile con dentro un generatore a gasolio, non ne abbiamo.
Il piu' grande impianto in italia sono 150 GWh PREVISTI bonariamente dal proprietario. 


Per avere un ordine di idee un container standard trasportabile per i concerti siamo sui 10GWh e solitamente se ne usano diversi.
Il proprietario del generatore solare dice che hanno cementificato "Un milione e mezzo di metri quadri" (razzo, i multipli! sei un operatore del settore...), lascio a voi i costi.
O se preferite il 90% circa degli impianti pettina le bambole, gli altri si danno all'ippica e al cemento.


Capiamo che abbiamo descritto una situazione demenziale frutto di bonus miliardari a pioggia a chiunque sia un edile che monta a cavolo 10 pannelli storti.

Come tutti gli impianti, anche di produzione chiodi, esiste una cosa chiamata economia di scala.
Questa cosa fa si che se voi fate un impianto che vende il 10% del mercato nazionale siete probabilmente a posto (poi cambia a seconda del tipo di mercato, dalla situazione mondiale, settore  ecc).
Se fate lo 0,001% probabilmente perderete soldi, ne avete la certezza se il vostro competitor e' uno che ha  il 10%.
Soprattutto se producete commodities interscambiabili come e' l'energia.

Il perche' succede questo e' dato dal fatto che la scala cambia le logiche, nella produzione avete costi fissi e variabili, con la fregatura del vostro peso sul mercato.

In soldoni:
la cablatura per 30 anziche' 10 pannelli non e' cosi' piu' costosa dovendo far venire l'elettricista grossomodo le stesse volte. Cablare migliaia di pannelli messi comodamente e in maniera ordinata e' una passeggiata come costo singolo rispetto a 10 incastrati male in spazi ristretti.
Lo stesso per la trincea di cemento per reggerli, una cosa e' impastare a mano per 10 pannelli, altro e' chiamare la betoniera per una fila di 300 staffe per 20 righe.
I costi, insomma, si diluiscono.
Inoltre se andate a comprare 10 pannelli dallo spizzicagnolo pagate un tot, le staffe poi vi svenano. Diverso e' andare dal produttore e comprare un milione di pannelli per fare una centrale che non fa ridere i polli.
Dico stoltaggini banalotte, ma pare che non siano comprese da molti "grandi pensatori" italici.

Lo stesso accade per la manutenzione, certo potete essere fortunati e servirvene poca, anche se su 30 anni non potete molto sperarci, ma la storia cambia parecchio per una centrale di normale dimensione.

Tutto bello, direte, ma non ci hai spiegato perche' ci sono dei folli che pur di avere dei pannelli non avendo spazio li mettono persino sul costoso tetto dove rendono poco, in alcuni casi vicino a zero, e non abbiamo invece gente che si mette un generatore in salotto a mo di tavolinetto.

del resto, se parliamo delle pure performance, con 3000E circa avete un affare che produce non solo una quantita' enorme rispetto ad un solare da 10KE, ma l'energia venduta e' prezzata anche 10 volte tanto.

Quindi perche' non abbiamo in salotto o sul balcone un generatore, che come scarto potrebbe darci acqua sanitaria e riscaldamento gratis, e invece abbiamo ovunque pannelli solari?

Il problema e' al solito: BONUS SELVAGGIO tarato per gli amici.

Per i pannelli solari sono stati presi incentivi di vario tipo
Tasse sulle bollette,  500 miliardi a spanne
Tasse sulle bollette, un numero di centinaia di miliardi non identificati, per non richiedere costi di allacciamento messi a carico degli utenti e non del produttore (perché solare e' santo!)
Tasse sulle bollette di bakup per sorreggere la produzione
Tasse sulla busta paga (aka fiscalita' generale) per pagare ANCHE il superbonus, una bella fettazza son pannelli
Tasse sulla busta paga di vario tipo per pagare direttamente follie come quella di Ottana.
Sgravi di vario tipo, come spostare per magia la classe dello stabile se ha dei pannelli solari incollati da qualche parte (nord, sulle pareti, su colmi con a sud torri di 4 piani sopra... ne ho viste di tutte, sospetto montati anche sulle porte delle cantine)

Insomma il business e' prendere incentivi, in molti casi fino al 100% dell'impianto, ovvio che anche se producesse 10E di roba annua diviene conveniente per il possessore, meno per il cittadino che paga.

Il risultato di questa follia che in Italia e' stata particolarmente violenta, non a caso siamo il paese dei bonus, e' un costo energia fuori di melone.

ricordiamo che in Germania stanno bestemmiando in tutte le maniere possibili per l'aumento del prezzo dell'energia, del resto, nonostante il carbone, ora veleggiano fino agli 80E MWh, non a caso hanno speso molti incentivi per il sole e vento e sono messi maluccio.
In francia con il nucleare, l'evidenza che costi tantissimo dei verdi viene a mancare, si parla di 50E
In spagna, che ha la sua bella fettazza di nucleare per parare il sedere alle intermittenti e hanno comunque una produzione variegata, 53E
Vi risparmio i paesi piu' economici che hanno caratteristiche particolari non replicabili e potreste piangere, ma ricordo che in USA sono comunque molto piu' bassi e la Cina, beh, sono 4 soldi di carbone.
In Italia 103E.

Cominciate a capire perche' se devo consumare tanta elettricita' con un officina o industria forse e' meglio che mi trasferisco altrove, puo' essere un problema non da ridere in molti stati, non solo il nostro che come al solito e' top of the pops quando si parla di bonus e costi.

Torniamo alle motivazioni, ci ritroviamo con il frescone che ha una centrale solare da molti dobloni e, anche se e' pagato in gran parte dallo stato, vorrebbe vedere dei risultati, soprattutto se ha capito che comunque non rientrerà.

Perche' vendere quell'energia non se ne parla, costa cosi' poco rispetto all'impianto, che piu' del prezzo dell'energia sono le tasse sul solare che sono impacchettate nel trasporto ad incidere quando lo vendero' al destinatario.
Comprare un KWh  lo pagate una follia di "tasse"&trasporto e lo vendete APPARENTEMENTE a due lire in quanto e' solo energia senza "tasse".
Ovviamente al momento del montaggio il peone ha sempre immaginato che con la bolletta si compra  energia, non tasse e trasporti pensando di vendere a quel prezzo fenomenale.
Infatti il grande goal della micro-centrale e' l'autoconsumo: se la consumo da me stesso, non pagando le tasse per il solare e il trasporto, "risparmio" una cifra che e' assai piu' elevata del prezzo di realizzo e potrei perfino avvicinarmi al pareggio o guadagnare in rari casi.

Il problema enorme e' che il solare produce mentre mi trovo a lavorare, non mentre torno a casa e vorrei usare il lavapiatti. Da li la double follia di fare un assegno di 15KE per delle batterie da mettere in salotto al posto del generatore...

l'idea della comunità energetica (o era un aeroporto?) e' quella di trovare un vicino che potesse godere della parte di produzione che non e' stata consumata.
Io sinceramente non ne capisco l'hype e la questione.
Se si vole fare una cosa del genere basta tirare un cavetto dal vicino e usare un solo contatore (somma dei due), poi con un a coppia di misuratori a valle e ognuno ne paga una parte.
Es anziche' 2 contatori da 3KW uno da 6, due misuratori secondari, e poi si fa un conguaglio per le cifre consumate.

Se e' cosi' semplice, perche nessuno la fa?
Banalmente perche' anche cosi' si rischia di non vendere comunque tutta l'energia al vicino, perché, ricordiamolo, le intermittenti producono quando dicono loro, non quando dici tu, e una fetta rilevante la devi mettere in rete dove si becca tasse e tasse per aver regalato il solare.

L'idea della messa in comune e' quella di aumentare il numero dei consumatori dell'impiantino oltre il paio, magari con piu' di una singola centrale di produzione,  ma qui sorgono un pochino di problemi che si possono ricapitolare con costi enormi di cablatura e gestione.
Una decina di attori  su piu' stabili necessiterebbero di decine di migliaia di euro di lavori, certificazioni a tuono e un contabile, che non lavora gratis, che redagga i mensili. Per cifre, nel 90% dei casi, per pettinare bambole e rientri secolari.
Oltretutto un caos inutile, oltre la decina esiste gia' chi fa questo lavoro, si chiama TERNA: gestisce una comunita' energetica problematica di 60 milioni di abitanti trovando, se e' possibile, dove mandare quell'energia e pagandola sempre e comunque per legge.
Poi che sia soggetta all'obbligo di spendere per connettere i microstolti e debba cavare tasse dal nulla per creare bonus miliardari e' altro. Quello e' un problema di STATO, non di TECNOLOGIA.

Quindi?

La prima cosa che si nota dalle descrizioni della MER (..da?), qui raccontato bene, e':
"tutti i consumatori e i produttori devono essere ubicati nelle vicinanze di una stessa cabina di trasformazione primaria, normalmente un’area equivalente a 2-3 quartieri di una grande città o 2-4 comuni di dimensioni medie"
(wired e non solo usando il C&P)

La prima cosa che si nota e' probabilmente l'uso errato di "cabina di trasformazione primaria", quella cioe' che dalle dorsali porta alla media, poi abbiamo la media in bassa con le secondarie. Alcune volte i salti son di piu'.
Probabilmente intendevano la cabina di zona, vedremo che e' un errore del legislatore in realta'.

Questo fa sospettare una cosa brutta brutta.
Ovvero che per legge si voglia usare la rete dell'ultimo miglio GRATIS (aka tasse in bolletta per gli altri) per trovare un acquirente per quell'eccesso.

Altra cosa per cui probabilmente e' una puxxanata e' che e' stata recepita con il millescempi di fine anno alle 16 del 30 dicembre (2019), dove, ricordo, troviamo stipate MOLTE  oscenita' dei governi italici che vanno dai monopattini ai regali, mentre gli italiani sono gia' con lo spumantino in mano lubrificano con oli specifici, come da raccomandazione, gli  svasatori di misura "stegosauro in calore" per ogni italiano.

Sempre per questa roba sono stati stanziati recentemente ALTRI 320 milioni, noccioline rispetto allo scempio del solare ultradecennale, per questa mission e in particolare, tenetevi forte...
l’acquisto, l’installazione e la messa in esercizio di beni materiali nuovi strumentali, in particolare impianti solari fotovoltaici o mini eolici, sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione

 ma come, direte voi, non abbiamo gia pagato abbastanza?
Non dovevano sistemare i pannelli gia' esistenti per farli fruttare?
Inoltre parliamo proprio del minieolico?
Voi VOLETE essere presi a sberle dalla iraconda fisica?
Siete masochisti?
Cosi' per saperlo...

Il gioco vero non e' energetico, e'  di amicizia: per decreto ALMENO il 40% dei soldi vanno al sud.
Una volta tanto e' specificato da Urso cosa si intende con sud, che e' sempre variabile:
"Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia"
Insomma, come molto del PNNR, il 40% va al 20% della popolazione, che non ci sarebbe nulla di male se fosse per cambiare la posizione del sud, ma errato se tutti gli anni facciamo qualcosa di simile, di fatto impensabile in altre nazioni.

come dice terna, che cita il DLGS:
"In tal caso, l'autoconsumatore puo' utilizzare la rete di distribuzione esistente per condividere l'energia prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili"

non e' ancora chiaro la rete DI CHI.
Se di Terna non avrebbe senso, lo fa gia' come standard.
Se vengono pagati gli oneri a Terna il prezzo e' il solito, se non vengono pagati questi oneri banalmente SI RIVERSANO BRUTALMENTE SUGLI ALTRI CONSUMATORI che avranno l'ennesimo aumento del prezzo dell'energia.
Se la rete e' di proprieta' della spazzatura CER ti voglio vedere  se rientri e quando. Soprattutto chi ci mette i TANTI soldi, speriamo non lo stato.
Vedremo che sono un illuso del razzo.

ancora:
l'obiettivo principale della comunita' e' quello di fornire
benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunita' ai
suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunita' e
non quello di realizzare profitti finanziari;

come dimostra COOP se non metti limiti dimensionali e' lettera morta.
e poi perche' "benefici ambientali" che vantaggio avrebbe dal punto di vita ambientale?


per quanto riguarda le imprese, la partecipazione alla comunita'
di energia rinnovabile non puo' costituire l'attivita' commerciale
e industriale principale;

come visto gia' se non metti un limite dimensionale... bla bla

nei casi in cui gli impianti di produzione e i punti di prelievo
sono connessi alla porzione di rete di distribuzione sottesa alla
stessa cabina primaria, (
ndr arera, lo stato) individua, anche in via forfettaria, il
valore delle componenti 

insomma lo stato fa da ragioniere gratis e le cabine sono proprio di primo livello.
Come corollario tutte le cabine sottostanti interessate dovranno essere rese bidirezionali con costi intestati... ai soliti stolti degli italiani.
Se non ci riesce ricchi premi.

Forse non e' chiara questa cosa della bidirezionalita' e cosa comporta.
Prendiamo un banale guasto.
In condizioni normali tu sezioni a monte e puo' essere tranquillo che non avrai tensione andando ad operare in sicurezza, come avviene staccando il generale di casa.
Se lo fai dove esiste un micro impianto, peggio dei pool, sono cavoli, puoi si aver aperto "il generale" ma esiste uno strz che immette in rete roba e quindi dovrai andare a beccarlo con ulteriori sezionatori e amenicoli.
Inoltre molte protezioni, funzionano correttamente in una sola direzione. Persino i contatti degli interruttori sono "direzionali" dando per scontato che da una parte ci sia il carico, lo si vede bene per quelli aerei della cabine primarie dove i bracci mobili sono tipicamente da un lato. Su quelli da armadio il rompi arco e' messo in maniera che da per scontato che l'arco si formi da una carico da un lato.

Per farla breve:
non e' ancora del tutto chiaro quanto questi paghino.
Perche' se pagano tutti gli oneri per spostare la produzione usando la rete terna andranno a pagare 2 cosette:
i costi hardware di rete che si concentrano sull'ultimo miglio
I regali al solare in bolletta (che non si vede perche' li si debba scorporare)
Le perdite di trasporto, se veramente risalgono fino alle cabine primarie le perdite sono ingenti, ma ricordiamo che il sistema elettrico residenziale, perche' alla fine e' questo il vettore principale, le perdite sono localizzate al 90% nell'ultima tratta.

In soldoni se si usa la rete esistente di proprieta' "statale" per un produttore vendere alla comunita' vicina o vendere a terna non cambia significativamente, al consumatore idem. Se ci e' una divergenza e' al massimo un 5-10% per la porzione traslata direttamente (ma con aumento di "tasse"), se attraverso un aggregatore terzo meno del 5% di fatto cambiano le bollette di pochi punti percentuali (1%?,2%?), ma causando rogne estese.

La cosa ovviamente e' diversa se un consorzio di cittadini decidesse di investire per costruire un impianto di piccola dimensione, diciamo 6Km^2, con qualche milione di euro per una zona dai consumi prevalentemente giornalieri ed estivi e le case attorno cablate direttamente con contatori non di terna, che interverrebbe a monte del gioco.
Vi e' un piccolo problema, questo impianto non prenderebbe sovvenzioni in quanto avrebbe il gravissimo problema di funzionare (il limite e' 1MWp, un giocattolo nel mondo delle intermittenti).

ora vediamo i vantaggioni che i propugnatori dicono, iniziano i dolori forti.

il GSE - che si occupa anche del calcolo dell'energia autoconsumata virtualmente  per un periodo di 20 anni dalla data di entrata in esercizio di ciascun impianto FER.
Il GSE quindi fa il calcolo "aggratisse" che verra' pagato dagli italiani come tassa?
FER sta per "FERraccio di medda" o l'ennesimo acronimo a sproposito che appare quando ci sono cose pessime da nascondere?

"La tariffa è compresa tra 60 €/MWh e 120€/MWh, in funzione della taglia dell'impianto e del valore di mercato dell'energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista una ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica."

in soldoni
il mercato prezza l'energia fra ZERO e 600E al MWh durante le ore e i mesi, la media giornaliera e' fra 60 e 200E circa, salvo crisi del gas o blocco pale ghiacciate.
Generalmente, per via dell'eccesso di solare, quando il solare pompa il prezzo dell'energia scende per eccesso di offerta.
Il GSE quindi regala 80E pronti via, e se il prezzo e' basso, regala altri 40E per un totale di 120E di minimo, piu' 8E di ARERA e bonus fino a 10E per un totale di, pronti a ridere, 138E.
Anche quando l'energia costa ZERO.
In pratica vendere l'energia al minimo di 80E quando vale zero e arrivate a cifre da nababbi.

Prima di partire ricordo che in molti stati questa roba si vende a 50E gia' trasportata.

il calcolo e' fatto cosi':

 80€/MWh + (0÷40€/MWh) La tariffa incentivante ha una parte fissa, mentre la parte variabile oscilla tra 0 e 40€/MWh in funzione del prezzo dell'energia (al diminuire del prezzo di mercato dell'energia la parte variabile aumenta fino ad arrivare al massimo a 40€/MWh)

La domanda sorge spontanea:
Chi PAGA?
Il contribuente in bolletta?
La bolletta degli altri sfigati che regalano 200E a costoro tutte le volte che fanno partire la lavatrice o accendono il PC al lavoro?

E' giusto?
No, nessuno deve essere obbligato a regalare soldi a chi evidentemente non ha problemi di soldi.
Ha un senso?

Se non basta la follia per questa roba si regalano ALTRI soldi una tantum 

è pari al 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti FER

Per gli impianti FERmentati, da buttare?, pioggia di danari

Si noti inoltre che e' un 40% MOLTO ampio che comprende qualunque cosa che tocchi l'impianto, dalle batterie al software accessorio al proGGetto del cuGGino.
In pratica adesso si che conviene il solare: meta' ve lo paga "o stato" facendo debiti grossi e meta' con incentivi tonanti e massacranti e meta' per 20 in carico agli altri poveracci per luuuuuuunghi 20 anni.
Si noti che chi si fa pagare l'impianto prende "solo" la meta' dei 140E di incentivi.

siamo al solito:
bonus per tutti,
bonus grassi
Bonus per chi non ne necessita
Evviva i bonus e' sui giornali glorifichiamo il santo bonus.
e qualcuno tanto paga.

Perche', ricordiamolo, questa roba, centinaia di miliardi, non e' nella fiscalita' generale, ma sono TASSE.
Dopo non lamentiamoci se le aziende scappano e non facciamo scioperi perche' gli stipendi sono bassi, sono bassi perche' nessuno ha protestato quando, come ora, si decide di abbassarli (sindacati dove siete? ADESSO dovete parlare fessacchiotti... non sventolare il bandierone fra un paio di anni).
Sono bassi perche' i vostri stipendi sono finiti nelle FER, CER, CAR, CAC, FOGN, MER, W&C, PIP, URNE, PUZ, CAG e altre porcate.

Volete fare i gruppetti di autoconsumo: FATELO!
Fate pure una statua alla fogna.
MA FATELE CON I VOSTRI SOLDI

Ad occhio il costo alla collettivita' si aggirera' per la porcata sui 350E distribuiti al MWh per un prezzo medio attuale dell'energia di 104 in italia e 50E per paesi confrontabili.
Questa roba definitivamente demolisce il fatto che il solare e' economico visto che si settano tariffe che sono 4 volte i fossili e 8 volte i mix altri.

Ma forse dopo oltre 200 pagine di leggi e decreti mi e' andato in pappa il cervello e mi e' sfuggito qualcosa grande come lo svasatore millefregature che sicuramente arriva fra qualche giorno anche quest'anno mentre trasmettono "una poltrona per due" ed e' invece una cosa bellissima che ridurra' del 90% il prezzo della bolletta anziche aumentarla ulteriormente a tuono come dico io.

Italia, una quasi repubblica basata sui bonus.
Se non la smettiamo con i bonus arrivera' anche il bonus ecologico per la sanificazione degli ascensori per i consumatori di fagioli.

io ci ho bonus

tu ci hoi bonus

egli ci huh bonus

noi ci hobbiamo tanto bonus

voi citanto bonus

essi crepano di rotazione a 20.000 giri di svasatore diametro gargantua nel didietro, niente olio, finito pure quello.




3 commenti:

Gate-All-Around ha detto...

Buongiorno,

vorrei ricordare che l'energia elettrica in Francia nel 2022, quando in tutti i Paesi €uropei l'energia ha raggiunto il picco del costo, segnava il costo più elevato in €uropa.
Inoltre la produzione è fortemente sovvenzionata dal pubblico (Force de Frappe, ça va sans dire) ed occorrerebbe un libro per raccontare cosa ci giri intorno, forse peggio rispetto al potere che l'azienda pubblica degli idrocarburi (ça va sans dire) esercita in Italia.
Dagli anni 2000 l'estrazione interna è ferma, supportata dalla produzione dei Paesi centrafricani, almeno fino all'espulsione dei Francesi dal Niger. Ad oggi il problema è ancora aperto.
Chiediamoci, infine, se sia un caso che il CEA, il gigantesco ente para-militare che governa la ricerca avanzata in Francia, dal nucleare alla micro-elettronica (il FDSOI viene dal CEA), abbia cambiato il nome in Commissariato all'energia Atomica ed all'Energie Alternative.

Celso ha detto...

Per risolvere una grossa parte del problema basterebbe che lo Stato permettesse gli impianti a isola, o anche solo non obbligasse a immettere in rete gli eccessi. La dissipazione diventano cavoli del proprietario.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, sarei curioso di sapere la sua opinione sulle batterie casalinghe in presenza di impianto fotovoltaico. Grazie!