lunedì, gennaio 09, 2023

costo finto accumulabili 5

  



E abbiamo anche i folli con i volani.

Cosa e' un volano?

e' una cavolo di trottola che potrebbe, per rotazione accumulare energia.

Per evitare che, come la trottola di un bambino, dopo 2 minuti sia ferma esistono un pochino di trucchetti.

uno dei problemi e' l'effetto ventilazione: come soluzione sbattiamo la trottola dentro un un contenitore sotto vuoto.

uno dei problemi è che il cuscinetto si mangia energia (e queste sono molto veloci e i cuscinetti perdono tantissimo ad alta velocita', soprattutto se devi reggere tonnellate di spinta: mai provato muovere a mano una vettura?): come soluzione usiamo un cuscinetto magnetico come le trottole che girano sospese.

uno dei problemi sarebbe che l'asse che esce e va al motore sarebbe fregato da una guarnizione: mettiamo il motore/generatore nel vuoto insieme al resto

Ok abbiamo un affare che puo' ruotare per mesi e produrre energia rabbiosamente senza i problemi delle scorse puntate... ma il problema e' la quantita'.

Il primo problema e' che l’energia dipende dalla massa del volano moltiplicata grossomodo con la velocita' di rotazione al quadrato e il diametro al quadrato.

La velocità e' il primo problema, ma anche il diametro aumenta i problemi.

Quando tu hai un grosso affare pesante che gira a 20.000giri minuto cominciano ad essere volatili per diabetici

Il carico deve essere perfetto, a quella velocita' basta un niente per fare danni. Stiamo parlando di una precisione sconosciuta al mondo delle auto o dei generatori generici, piu' verso gli HDD.
Il carico deve essere, oltre che massivo, anche FORTE. La forza centrifuga  cercherà di aprirlo come una noce piu' è grande di diametro e piu' gira veloce. Non puoi farlo di materiali come il piombo, si spaccherebbe.
Il carico deve essere protetto dalla fuga, provate ad immaginare un "coso" che gira a velocita' folle che viene, per un guasto, sparato fuori dal contenitore e che e' propulso dalla stessa energia che ha accumulato: se lo lasciate in una via in centro passerebbe le case come burro.

 

 


Una buona soluzione è farne di non grandi e interrati.

Comunque il materiale, salvo voler ridurre la capacita', non puo' essere roba economica, perché deve reggere a stress incredibili

ricapitoliamo:
Un aggeggio fatto con precisione che gli orologiai sono buffoni, sottovuoto, con tonnellate acciaio, con cuscinetti pazzeschi (questi delle foto dovrebbero essere fluidi) preferibilmente con location dedicata, di complessa installazione e gestione il tutto genera costi folli.

 


 

L'impianto piu' grande al mondo e' vicino a  NY come stabilizzatore di carico e frequenza  costato 69 milioni di dollari nel 2011.

E' composto da 200  volani interrati
ogni volano da 100 kWp 25 kWh cad.
Massa rotante 1000Kg
16.000giri minuto max per farli "economici" e non usare acciai particolari.
Un totale di 20 MWp e 5MWh
Rendimento medio previsto 85%.

Il problema, al solito, e' il costo del denaro.

Quando e' entrato in funzione pensavano in un boom di rinnovabili e facendo arbitraggio nel tempo, comprando a poco durante la sovrapproduzione e vendendo a tanto di sera, si sarebbero ripagati l'impianto da 70 milioni in pochi anni.
In realta' le cose sono andate diversamente e qualcun altro ha deciso di aggredire un mercato cosi' ricco che Beacon Power stimava essere intorno agli 800milioni annui.

il problema di un ricco mercato oggi è che non sei più l'unico figo della compa, le notizie girano e fanno gola a tutti e... il metano costa poco.

Non a caso in zona hanno installato quello che era un nuovo giocattolo di MTU specifico per il mercato ballerino che poteva modulare benone e costava poco.

Beacon si e' vista disintegrare di un fattore 20 la fame (ovvero il prezzo) dell'energia anticiclica al solare.

Quando il solare e il vento sono in vacanza il tipo che ha comprato  il motorone gira la chiave (anche remota) e in 5 minuti di orologio può attivare la bestia e arrivare con un prezzo che e' giusto quello del gas (44% di efficienza e può diventare combinato) pagandolo solo sulla necessità del momento e generare in 2 ore il contenuto del casino occupando lo spazio di una villetta non del caos del volano.


 cominciate a vedere quanto e' grande quel coso rotante?

Intanto tu, mentre cerchi di vendere la tua energia dei rotori perfetti stai pagando gli interessi di 70 milioni maledetti milioni... e fallisci, 2 volte.




17 commenti:

Celso ha detto...

Ma allora esistono generatori modulabili, che si acecendono "in cinque minuti"?

blu-flame ha detto...

certo celso.
Non venirmi pero' a parlare di ecologia e bla bla.
Quello e' un normale motore a pistoni turbo alimentato a metano e se lo accendi al volo ha un rendimento della meta' di una centrale e una durata diversa da quella prevista.
La cosa divertente e' che lo stesso motore usato 24/24 puo' rendere il 20% in piu', usando una centrale il 10% ulteriore, di fatto rendendo inutili i pannelli che sta salvando.

L'unico motivo per cui ha successo un motorone e' che le alternative fattuali, sempre volendo lasciare gli assurdi pannelli solari, costano 20 volte tanto almeno.

Di fatto i "sistemi d'accumulo" costano piu' dell’energia che sono in grado di gestire nel loro tempo di vita, nel caso di un motorone, vuol dire che costano ALMENO 3X l'energia che gestiscono.

Erreunista ha detto...

se il volano deve conservare energia deve essere isolato dal motore/generatore, altrimenti è come avere un ladro in casa, allo stesso tempo, reinnestarlo è tanto più oneroso quanto è alta l'inerzia del generatore, per cui quel 85% lo vedo ottimistico

Stefano ha detto...

Scusami, ma paragonare il costo di un particolare sistema di accumulo al costo di un termico per sottolinearne l'inutilita' a livello di investimento e' una fallacia.
Devi paragonare "sistemi di accumulo" e "sistemi di accumulo" per verificarne il costo per MWh, il rendimento, il picco di potenza, i tempi di ammortamento, altrimenti niente e nessuno al momento e' capace di competere con i dinosauri morti e i motori a pistoni del 1800. Nessuna auto elettrica per TCO al netto delle sovvenzioni riuscira' MAI a competere con una obsoleta auto, foss'anche una 127 che consuma come un BMW X6.
Quanto sarebbe costata come TCO una centrale stabilizzatrice del genere a batterie, a gravita' o ad acqua? Con equivalente capacita' di stoccaggio e di peak power? Allora si comincia a ragionare.
E' come dire che per vendere corrente al GSE mi conviene avere un Caterpillar a gasolio in giardino invece che tappezzare il tetto di pannelli. Certo che lo e', ma che senso ha nel discorso di incentivazione (a livello mondiale) delle rinnovabili e della progressiva disincentivazione dell'uso di fonti non rinnovabili?
Se pensi solamente a "libero mercato" speculativo sarai sempre e comunque ammazzato da chi produce inquinando a nastro, usando fonti pericolose (nucleare, ma solo se usato male) e calpestando i diritti umani (qualcuno ha detto Cina?) e se fosse solo quello a tirare le fila delle "rinnovabili" avremmo sepolto pannelli, pale e maree da un pezzo. Oltre ad avere sepolto l'industria manifatturiera occidentale.
Paragona i sistemi di accumulo tra di loro, come hai fatto finora e ha un senso, se cominci a paragonarli con sistemi termici di generazione trascurando inquinamento e sfruttamento di risorse non rinnovabili che sono i motivi della loro inaccettabilita' in un discorso di decarbonizzazione e tutela ambientale non ha assolutamente senso.

Stefano ha detto...

@erreunista

L'albero del volano non ha contatti o trasmissione meccanica verso l'esterno.
In pratica al volano e' solidale il rotore di un generatore ad induzione o a magneti permanenti che in base a come e' collegato elettricamente l'avvolgimento dello lo statore diventa motore o generatore oppure gira liberamente. In questo modo viene scambiata solo energia elettrica e l'albero non ha bisogno di guarnizioni di tenuta verso l'esterno e puo' essere agevolmente mantenuto il vuoto in una cassa che e' chiusa ermeticamente e senza contatti con l'esterno (a meno dei trafilamneti degli accoppiamenti.

blu-flame ha detto...

Vedi stefano, il tutto ragionamento e' pervaso da una fallacia dominata di un tipo di politica alla Mao (come qualche post fa: io Mao ho capito tutto per trascendenza e partigianeria di ideali)

Prima mi dici che il "libero mercato" e' il male.
Poi mi dici che la Cina (che sebbene possiamo considerare turbo capitalismo e' il contrario di un libero mercato: W i capitali, ma abbasso il mercato) e' il male.

devi un pochino decidere cosa secondo te e' il male e, soprattutto, capire che alle volte la cosa giusta e' indipendente dalla poLLitica

il problema e' questo: vogliamo energia per vivere all'occidentale.
Dato il compito abbiamo la necessita' di far durare il piu' possibile il dinosauro morto e evitare di fallire oo riempirci tanto di tasse da preferire di vivere nella miseria (che vanificherebbe "all'occidentale")

Il problema delle new-rinnovabili, come gia' detto nella serie "finto rinnovabili" e' che costano un botto gia' di loro e per servire a qualcosa oltre il 10% della rete devono smettere di essere intermittenti.

gia' su questo "costo" abbiamo valori e spazi che sono oltre la soglia del tollerabile per una economia sana.
Ovvero, visto che il tuo odiato libero mercato (ovvero la democrazia) implicano che se l'italia ti uccide di tasse per l'energia (o per i bonus) tu alzi il rame e te ne vai in FR o DE, o compri prodotti UK o TK.
Perché pui mettere qualche dazio, qualche tassa per il lusso, qualche obbligo perfino arrivando ai limiti dell'italietta.
Ma se vai oltre non e' piu' in paese cosiddetto CIVILE e allora ti ritrovi la gente che scappa come in Germania est.

Quando un ACCESSORIO delle rinovabili ha costi SUPERIORI al mercato energetico non ci siamo proprio.

Ricordati che il prezzo sarà
costo new-rinnovabile + costo accumulo = costo rinnovabile vero.

Non sembra ma quando una delle voci supera del doppio il costo dell'energia sei fregato.
Se poi entrambe le voci, nella migliore delle ipotesi, sono circa il doppio dell'energia dal metano vuol dire che il costo del solare e' il QUADRUPLO del fossile con ivestimenti le lo sparano oltre le 5 volte.

Capisci da solo che se la maggior parte dei prodotti e servizi che noi compriamo sono basati sull'energia, anche quelli insospettabili, vuol dire che tutto il nostro mondo, e le tasse con loro, devono aumentare di un 5X se passiamo ad un sistema del genere.

In sostanza se oggi hai unp stipendio netto di 1500E passando, per imperio, ad un sistema di finto rinnovabili nella migliore delle ipotesi vorrebbe dire come equivalenza che il tuo potere d'acquisto e' sceso a 250E... e ti voglio vedere anche solo riscaldare la casa che ridere.
In pratica avresti dell'energia che non puoi permetterti di pagare.
Certo si puo' vivere, come una volta, in camerate da 15 con mucche annesse e mangiare polenta e polenta con tutti i problemi connessi (pellagra, vita media 40 anni...)

Il libero mercato non e' un bene o un male, come lo e' un coltello, un esplosivo (la tua auto ne e' piena), un aereo o qualsiasi altra cosa.
il libero mercato e' dato dal fatto che delle persone possano comprare persino un SUV, che siano stupidi e' un conto, che ci siano persino leggi che limitano lea sicurezza delle auto e' altro.
Il libero mercato può essere negativo come un eccesso di normativa, per esempio in EU stanno diventando illegali le auto basse (ovvero molto sicure attivamente).

A fine di questo discorso ricorda che l'inquinamento e la carbonizzazione stanno salendo a razzo proprio in parallelo alle finto rinnovabili che sono il mantello dell'invisibilità davanti alle porcate: faccio cose brutte, tanto mi salveranno i pannelli.

Fred ha detto...

@blu-flame
Come sarebbe a dire che "in EU stanno diventando illegali le auto basse" ???
Quindi fra un po' diventeranno obbligatorie le auto fatte come un frigorifero? Ovvero diventeranno la regola i SUV che ogni tanto si ribaltano nella chicane morbidissima (raggio di curvatura 10-12 gradi) sotto casa mia?
Ma quali sarebbero le motivazioni di questa strzta?

p.s. mi permetto di aggiungere un pezzo alla tua formuletta sul costo delle rinnovabili:
costo new-rinnovabile + costo accumulo + costo smaltimento del rinnovabile = costo rinnovabile vero.
Mi e' infatti venuta in mente la foto delle pale eoliche che venivano smaltite sotterrandole nel deserto... l'avevi messa alcuni anni addietro.

Stefano ha detto...

@bluflame

Non si tratta di partigianeria ma di valutazione dei sistemi economici in atto.
Il "libero mercato" ideale di molti economisti prevede la completa assenza di regole e l'autoregolamentazione dello stesso tramite le aspettative razionali, peccato che l'uomo di razionale abbia ben poco e la spinta alla speculazione, alla prevaricazione e allo sfruttamento mandi in crisi tutte le regole etiche, sociali e di sopravvivenza con un solo obiettivo, l'arricchimento personale. In cio' la Cina riflette bene il libero mercato cosi' inteso (non confonderlo con il libero scambio, quello si' che in Cina non esiste, loro vogliono esportare tutto come pare a loro, Covid compreso, senza limiti o regole, ma si riservano il diritto di bloccare chicchessia alla frontiera). Serve qualcosa che riesca a limitare questa tendenza parossistica e bilanciarla tutelando societa', ambiente ed etica.

Per vivere all'occidentale (ma anche all'orientale, non mi sembra proprio che i cinesi dominino il mercato con le candele e una ciotola di riso) serve molta energia, nel contempo vogliamo peservare i giacimenti di petrolio, salvare l'ambiente e avere fonti rinnovabili che costino comparabilmente con le fossili. Un po' troppe variabili da tenere assieme con formule matematico/economiche, non credi?

Quello che ancora ti sfugge e' che continui a paragonare le fonti e valutarne la convenienza solo tramite i COSTI SUL MERCATO, mentre le rinnovabili nascono (esclusivamente?) per avere un BASSO COSTO AMBIENTALE.
Visto che al turbocapitalismo (cinese o meno) dell'ambiente e del benessere sociale non glie ne fotte un ca__o, parametrare i costi in base all'impatto ambientale non e' ancora condiviso a livello internazionale (e se non li fai tu non lo faccio neanche io, i vari COP insegnano), l'unico modo per salvaguardare l'ambiente e' intervenire a livello poLLitico, proprio con tasse e incentivi che sono "immorali" per il libero mercato ma essenziali per la sopravvivenza della societa' e della Terra.
E' solo grazie alla Politica (quella con la P maiuscola non la nostra) e alla sensibilita' delle questioni ambientali che si fa ricerca su fonti a basso impatto ambientale come PRIMA caratteristica e solo in secondo piano sulla economicita'.
Ovviamente, chi mette in secondo piano tutte queste "menate dell'ambiente" o puo' permettersi di nascondersi nel greenwashing (la Germania regina delle rinnovabili, che pero' se la fa sotto appena le chiudono il rubinetto del gas con cui compensa i pannelli FV) diventa economicamente piu' attrattivo (per quello le nostre aziende green producono in Cina, semplicemente "delocalizzano" l'inquinamento).
Se ragionassimo tutti come te (economy first of all) sono il primo a dire che auto elettriche FV, eolico, nuke 2a generazione e chissaccosa sono soldi buttati nel cesso. Meglio continuare con le economicissime fossili. Saranno cazzi di che viene dopo di noi vedere quando finiscono i dinosauri come fare, intanto mi faccio i $$$ e costruisco un bunker.

Quindi, IMHO, la discussione tra gli accumuli ha senso solo valutando quale e' piu' efficiente/meno costoso relativamente agli altri e quale impatto ambientale hanno (sempre tra di loro), paragonarli a sistemi di generazione fossile sul piano economico non ha senso (perdono sempre e comunque di diversi ordini di grandezza).

wappy ha detto...

@Stefano ma com'è che tiri fuori i massimi sistemi?
Si tratta sempre di ordini di grandezza diversi di densità d'energia.
Più è denso più è interessante sfruttarlo. Ai vertici delle conoscenze attuali ci sono i reattori a fissione nucleare che sono stati screditati (almeno da noi come "Occidente") da campagne di disinformazione di sedicenti organizzazioni ambientaliste dove, gratta gratta, ci trovi le compagnie petrolifere (che siano di stato o private non cambia nulla) che hanno finanziato una manica di ignoranti (ma che tali chiaramente non si definivano) che hanno abbracciato idee antiscientifiche.
Io vorrei una bella tabella in cui trovare, per sommi capi, dalla culla alla tomba, il costo delle maggiori fonti di energia, allora si che si potrebbe fare dei confronti "alla pari", invece l'ho trovato solo per la solita energia nucleare.

Comunque, e la guerra in Ucraina l'ha fatto ben vedere, a virtualmente "NESSUNO" interessa in primis che l'energia sia pulita, ma che ci sia, costante, abbondante ed ECONOMICA. Sono tornati ai generatori a benzina e alla legna, non certo a pale eoliche e pannelli fotovoltaici che notoriamente in inverno non vanno un granchè.

Come giustamente dici sul finale, se i sistemi di accumulo "esoterici" perdono rispetto ai generatori fossili (e mi sa anche se ci mettiamo dentro le emissioni inquinanti da compensare), vuol dire che non stanno in piedi ne per ora ne nel prossimo futuro.

blu-flame ha detto...

stefano...
“non mi sembra proprio che i cinesi dominino il mercato con le candele e una ciotola di riso”

Ricordiamoci sempre che la Cina e' un continente, oltre che una nazione e ci sono barcate di persone che manco sanno cosa sia una lampadina e crepano, letteralmente, di freddo.


“Quello che ancora ti sfugge e' che continui a paragonare le fonti e valutarne la convenienza solo tramite i COSTI SUL MERCATO, mentre le rinnovabili nascono (esclusivamente?) per avere un BASSO COSTO AMBIENTALE.”

Quello che ancora ti sfugge, perche io sono bastado inside, è che le new-rinnovabili NON nascono per avere poco impatto ambientale, ma perche' sono esattamente un prodotto come un altro, ma con la questione di essere politicamente accettate.
Se faccio una centrale che e' grande come impronta 1000m2 decine di rompibirillo hanno da dire la loro su decine di cose, persino il rateo di potenza.

Se faccio 400 centrali solari nessuno rompe il caspita ed e' costato, per produzione, 1000 volte.

Se noi dovessimo fare il 70% dell'energia italiana con queste rinnovabili dotandole di sistemi d'accumulo misti fra quelli visti in questi o precedenti post non basterebbe il disboscamento totale e qualunque superficie non sia abitata (boschi, campi, prati...) sarebbe un pannello.
Si chiama Abissi D'acciaio... non rinnovabile, al confronto il carbonazzo ci parerà ci una squisita ecologia.


“l'unico modo per salvaguardare l'ambiente e' intervenire a livello poLLitico, proprio con tasse e incentivi che sono "immorali" per il libero mercato ma essenziali per la sopravvivenza della societa' e della Terra.”

no, non funzionerebbe.
L'unico modo FATTIBILE e' vietare spostamenti oltre i 30Km giornalieri SENZA ECCEZIONI in tutto il pianeta.
Nel momento che lo fai hai distrutto l'economia, ma hai salvato il pianeta.
Questa limitazione, se ci pensi, e' alla base dell'inquinamento.

“Se ragionassimo tutti come te (economy first of all) sono il primo a dire che auto elettriche FV, eolico e chissaccosa sono soldi buttati nel cesso.”

Vedi tutta quella roba non cambia l'inquinamento.
Non e' che se sostituisco una clio da 600Kg euro 4 che potrebbe durare 25 anni rottamandola a 10 e sostituendola con un furgone elettrico da 2000Kg che fa lo 0-100 in 5s ho modificato in meglio il pianeta.
Ho solo venduto una clio rialzata a 60KE anziché 13KE.
Probabilmente ho AUMENTATO l'inquinamento.

Ecologia e' VIETARE le auto.
Ma se vieti le auto devi dare i mezzi collettivi che pero' consumano poco meno (circa -60/65%) che e' POCO se sono vere le cazzate del AGW.
Per essere ecologisti devi vietare gli spostamenti

Trovo inutile fare costose caxxate se poi non rendono, non solo economicamente, ma anche per l'ambiente.

“ la discussione tra gli accumuli ha senso solo valutando quale e' piu' efficiente/meno costoso relativamente agli altri e quale impatto ambientale hanno”

NO.
Se rendo il 10% come accumulo vuol dire che devo produrre 10X, e per produrre 10X con qualcosa che e' gia' inefficiente vuol dire che per fare il consumo ELETTRICO della nazione devo produrre 4PWh per il solo elettrico attuale (senza auto) e circa 200Mtep (3PWh), che diventerebbero 2000 (30PWh), per tutto il resto.
Capisci la DISTRUZIONE di superficie necessario per l'italia?
Quante italie ti servono?

Non e' ECOLOGIA, e' FOLLIA.

Fred ha detto...

@Stefano
Ti do' COMPELTAMENTE ragione: bisogna evitare di vedere solo il conto economico e calcolare il costo totale delle rinnovabili in termini di impatto ecologico.
Provo a fare un piccolo esercizio di valutazione, partendo dai piccoli sistemi.
Ricordo che - quando erano appena nate le lampade a risparmio energetico (quelle fluorescenti, inventate da Philips), Ikea aveva messo un pannello di lampadine a fluorescenza marcate Ikea accanto a un pannello di lampadine a filamento, tutte continuamente accese. Ebbene: dopo un po' di mesi meta' delle lampadine a filamento erano bruciate. Quelle a risparmio energetico erano ancora tutte (o quasi) perfettamente funzionanti.
Nella realta' succedeva questo: le lampade a risparmio energetico Ikea costavano di piu' rispetto a quelle a filamento, dopo qualche centinaia di ore perdevano in luminosita', con l'uso quotidiano (continui cicli di accensione spegnimento), finivano per durare MOLTO MENO delle lampade a filamento, contenendo mercurio (e non solo) devono essere smaltite come RAEE (cosa che pochi fanno).
Quindi:
maggiore costo ecologico sulla produzione, perche' piu' complesse delle lampade a filamento
+ maggiore costo ecologico di smaltimento (se fatto come si deve... se fatto male il costo diventa MOLTO MAGGIORE)
+ maggiore efficienza, quindi risparmio sulla generazione dell'energia (= sulle bollette)
= quale costo ecologico???
Non lo so. Forse per le lampadine Philips il risultato e' vantaggioso... per le lampadine IKEA (e altre cinesate), ho mooolti dubbi.
Da dire che, verosimilmente, la circolina classica (che ho in bagno e cucina) e' veramente molto vantaggiosa. Ma, uh, quanto e' scomoda: la gente vuole sentirsi eccologgica e risparmiare, ma con poco sforzo. Gia' avvitare una lampadina e' faticoso, figurati un sistema con starter, reattore, e lampada! ("Quanti ecopolli ci vogliono per avvitare una lampadina?")
Parliamo delle lampadine LED, confrontate con le lampadine a incandescenza. Non mi sembra cambi molto rispetto alle lampadine a fluorescenza.
Ma dobbiamo aggiungere: costi oculistici per l'emissione di luci blu che danneggiano la vista (e creano anche stress), vantaggio in termini di efficienza minimo rispetto a quelle a fluorescenza, e, temo, ancora minor consapevolezza del fatto che sono rifiuti speciali (alti livelli di piombo, nichel, arsenico, rame), quindi maggiori costi ecologici. Durata (a quanto mi raccontano: non ne ho in casa) notevolmente inferiore a quelle a fluorescenza compatte. La circolina e' sempre su un altro pianeta!
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A questo punto faccio il salto di scala e mi domando: qual'e' il costo totale ecologico di un pannello fotovoltaico? Qual'e' il costo ecologico in Cina nelle zone dove li producono (basta cercare "rare earth ecological disaster" su Internet... non e' cosi' raro trovare il termine 'catastrofe' )? Qual'e' il costo reale di smaltimento? (si cerchi in inglese, in italiano si trovano solo riferimenti a normative). E ancora: qual'e' il costo in termini di: consumo del territorio, vista l'infima resa al mq, danni all'agricoltura (che deve essere sempre piu' concentrata per produrre di piu' con meno spazio), costi nascosti legati gestione di un'energia che non viene generata 24x7 (tutto abbondantemente illustrato da Blu-Flame). E, per finire, qual'e' il costo ecologico, ed ETICO, dell'estrazione delle terre rare che sono alla base dei pannelli FV - e anche delle batterie al litio (le foto delle miniere africane sono agghiaccianti). Io, permettimi, qualche dubbio ce l'ho...

Ing Mauro ha detto...

Eccone un'altra https://www.dday.it/redazione/44750/energia-elettrica-dallaria-compressa-custodita-nel-sottosuolo-limpianto-da-500-mw-sara-costruito-in-california

Eugenio ha detto...

Lampade a LED:

il problema non è il led, ovvero un diodo che se lo alimenti nella maniera giusta ti spara fuori i fotoni in maniera onestamente efficiente.

il problema è adattare i led alla impiantistica esistente che significa infilarli negli attacchi delle lampadine standard (dalle e27 ed e14 passando per le varie GU dei faretti e via con le altre meno comuni) che hanno soprattutto una caratteristica comune: sono a 220v.
Questo costringe ad avere su ogni fottutissima lampadina un driver di gestione che adatti l'alimentazione. La ricaduta è facile: maggior costo, minor efficienza e spesso, per farle costare meno, ingegnerizzazione di emme.

La soluzione esiste ed è abbastanza semplice: LED alimentati via POE, power over ethernet, direttamente in bassa tensione.

Ovviamente è semplice se si è di fronte ad una nuova costruzione o ristrutturazione pesante, non è facile ipotizzare la sostituzione dei cablaggi 220v magari anni '50 .. e bisogna pensare alla casa (meglio: all'ambiente) in ottica pesantemente domotica.. switch poe che gestiscono telecamere, wifi, diavolerie varie connesse ed anche luce.

A dirla tutta sono scenari attualmente disponibili per aziende/uffici.. Philips ha una linea dedicata al LED-IP.

Però potrebbe diventare lo scenario delle case smart tra una ventina d'anni.

Qualche pannello nel tetto, un pacco batterie (chiamiamolo anche UPSciccione) ed una centrale nucleare di ultima generazione in ogni regione.

Stefano ha detto...

A proposito di lampadine a filamento, ho dovuto prendere delle fintofilamento LED per motivi estetici e sono durate neppure la meta' di un bulbone di fine '800.
Sto cercando come un pazzo scatenato delle alogene da 150W ma quei fottuti regolatori della UE ne hanno proibito la produzione ovunque. Poi parlano dei lobbysti... Una manica di corrotti come a Bruxelles neppure in Italia arriviamo a tanto.

blu-flame ha detto...

euganio
il problema non e' la 230V, se ti porti in giro la 12V hai perdite che ti conviene tornare ai filamenti in pasta di carbone.
Il problema, come ho narrato piu' volte, e' l'attacco E27/14 che ha una focalizzazione e una dimensionaltita' per le incandescenti. (ovviamente idem per le G GU GY RS e via)

inoltre non e' vero che il LED sia particolarmente efficiente, infatti e' il contenitore del LED che, eccitato, emette luce visibile.
Il fatto e0 che ci sono sistemi piu' efficienti e duraturi ma alla gente non sono piaciuti.

Per avere delle LED efficienti, come del resto si fa con le HID, le FL, le Na eccetera,m e' il lampadario che deve avere a bordo il necessario con un attacco specifico per quella lampadina.
Il fatto che ad un cinese non frega un caxxo di creare un costoso consorzio per uniformare la cosa.
Se tu nei vecchi diesel mettevi parte di benzina, ifo, olio di semi e paraffina funzionavano lo stesso (oggi si romperebbe la pompa del rail se non previsa, ma alcune versioni militari vanno lo stesso). In pratica e' quello che succede oggi a mettere su un E27 un LED: funziona ma puzza e non lavora bene.

Perché il jpeg, che se ci pensi bene non e' nulla di eccezionale ed esistevano alternative, e' stato un successo planetario?
Semplicemente perché oltre ad essere uno dei migliori era STANDARD.
Standard vuol dire che ho la sede perfetta per.
Le LED non hanno un connettore, di fatto non esistono.

In che direzione fanno luce?
mistero.
Dive hanno il punto di fuoco?
normalmente non lo hanno, quando lo hanno e' in un punto a caso
Corollario: non possono sostituire la lampade ad incandescenza.

Si arrriva a casi estrami che ho dimostrato che una LED consuma molto piu' di una incandescente del 1950.

Ovviamente poi rimane il fatto dell'alimentatore di bordo

Stefano ha detto...

Come sottolinei e' proprio l'ALIMENTATORE il problema. Per non fare attacchi standard come tutte le lampade al neon, siano circline che lineari che con quello strano a T, che permettono di avere sul portalampada il sistema di alimentazione, che ti permette un alimentatore stabilizzato, piu' ingombrante (robusto) e costoso (con controllo corrente e tensione), ma che dura come un lampadario e non come una lampadina si vuole a tutti i costi continuare a usare attacchi per lampade di cui e' VIETATA LA VENDITA, che agevolano si' le industrie a fare portalampade dal prezzo ignobile, ma obbiligano a mettere IN OGNI lampada un alimentatore da buttare per forza di cose microscopico, economico, inefficiente, inefficace e capace di bruciare i LED in un istante (sono pur sempre semiconduttori, non sopportano sovracorrenti, tensioni ballerine e spike di alimentazione), oltre a non fornire supporto per il raffreddamento (eh, si', non sopportano nepppure il surriscaldamento), quando poi non saltano essi stessi per la poverta' dei componenti interni facendoli lampeggiare come dei bellissimi flash.

Eugenio ha detto...

leggo oggi:

https://www.ilgiornale.it/news/automotive/auto-elettriche-soffrono-freddo-2107214.html

ma vah?