La cultura e' SAPERE.
tu vedi un film (o una foto su una rivista di moda, non cambia) e vedi un immagine che sembra semplice.
Un selfista medio puo' decidere che il cinema gli piace e mettersi a fare "lo stesso" e fa curon EL bidon
perché pensa che basta prendere la telecamera figa con binario (e' molto cool su YT!) e riprendere un tizio che cammina.
Poi insegnano regia, piu' che far curriculum, Curon e' una macchia sul.
Del resto non e' l'unico, al liceo lo hanno spiegato bene:
e' la tua interiorità che si esplicita!
La verità è dentro di te!
Il latino ti mette le ali e ti aiuta a comprendere.
Il greco ti rende una persona migliore.
Il latino e il greco e gli ANTICHI (che evidentemente usavano una Arri durante lo anno dello signore XVYZKF-Mark-II) sapevano già tutto e devi concentrarti su di loro!
Cosi hai studiato il greco e siccome i tuoi compaesani non capiscono nulla di film nonostante tu faccia pena di incoronano grande visir o... Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica.
e riprendi in luce diretta
perché sei un cane ignorante.
e altri come te abbaiano.
manco sai metterti una mascherina ma riprendi, come una troupe del TG locale avrebbe vergogna, ma tu riprendi come fa tuo cuGGino che fa video con il telefonino e la zia gli dice bravo.
Oppure ombrelli la camera, non il soggetto.
Mii si roVVinaaa, ci voglio la scala che manco ci ho i manubri.
Cosi' in italia il film e' piu' quello che spende per la produzione, spesso (se sei amico) omaggiata dallo stato, per la distribuzione, per i diritti... che per l'incasso...
Ovvio che nessuno investe in sta roba che spende e non incassa e anche la Spagna e la Corea ci stanno dando il pagone.
Poi piangi perché il tuo cinema fuori dalla cricca non se lo fila nessuno e fuori dall’Italia e' un flop pauroso, ma se gli amici di Repubblica dicono che 300.000$ di incasso dopo un batage mica da ridere e' "affascinare il nordamerica, un successo" o qualcosa di simile, quando era gente che durante la tormenta canadese si rifugiava a tubare in sala o il finto intellettuale che portava la morosa a vedere qualcosa di esotico per bombarla.
Il cinema italiano spesso prende piu' da erogazioni di Franceschini (ma devi parlare latino) che dalle sale, ribadiamo.
Perche'
riprendi come un selfista
Dirigi come uno youtuber
Monti come un gamer
e sonorizzi come Vasco.
La realta' e' un pochino diversa, la fuori ci sono mostri preparatissimi e culturalmente enormi, perché chi ha cultura fa così, perché un immagine semplice e' come il piatto semplice del grande chef: fatto con cura (Ratatouille insegna).
Ecco come si fa un primo piano.
dopo chiediamoci perché il nostro cinema fa cagare.
giusto per capire perché i cellulari non possono fare foto, come un liceale film, e anche se lo sfigatone che scrive e' molto ignorante, ma non cosi' tanto come molti del cinema italico.
Dal film "che se ci arrivo io", che sono un caxxone e non lo faccio di mestiere, ci arrivano tutti.
Questa foto che e' stata fatta con un 28mm eq (Tamron SP 17-50mm 2.8 da 300E), che e' la stessa focale di un cellulare.
Vedete dietro un tramonto perfettamente intellegibile perché non solo e' stato esposto correttamente ma la messa a fuoco e' stata fatta DIETRO la modella confidando nella profondità di campo per gli occhi e così facendo ottenere la sfocatura alla freccia per evitare che fosse fastidiosa.
L’esposizione e' stata presa sul tramonto, quindi perfettamente esposto.
Come conseguenza diretta la modella doveva essere al buio.
Il procedere al riportate la luce e' avere 3 METZ 45 CT-1 (oggi si comprano a 10-20E cad e sono TANTA roBBa) e 2 ombrelli e dare un tempo di esposizione (i metz anni 70 non sono regolabili: 1/20 per il winder o pieno fulgore) per ciucciarsi il dietro e non fare la sparafleshata.
Ecco quindi la mano illuminata da sopra a dx , il viso cancellato di ombre da sx con in evidenza da contrasto il braccio che da un certo dinamismo.
Ovviamente niente trucchi o ritocchi sia perché sono pigro e poi non mi pare fotografia.
Quando ritocco deve essere evidente che e' ritoccato.
Io vedo comunque una marea di difetti la freccia e' scivolata a dx, il polsino buio, poca luce nei capelli di sopra, avrei dovuto avere un'illuminazione a parte per gli occhi... e andare avanti di una pagina di bestemmie, pur considerandola una delle mie piu' riuscite.
Io do per scontato che, come io vedo istantaneamente un problema di una foto cellularosa, un direttore della fotografia veda i difetti delle mie foto nella stessa maniera.
Per le stesse motivazioni dove io sto li a fare pensamenti nell’orientare le luci friggendomi la melonera che Einstein spostati, ad un pro che non lo fa annualmente, ma giornalmente, non ci debba neppure pensare.
L'unico motivo per cui i telefilm e film italiani sono una cacca incredibile e' solo una cosa: e' gente che pensa che la soluzione sia dentro di se e non nel progredire, ma nel pensare agli antichi... in una parola cultura e la cultura e' la sQuola.
Se io metto un badilografo che ha studiato latino a fare il regista, ma se la tira perche' e' osannato da quelli come lui, beh il risultato e' avere i moretti vari.
E i moretti e i curoni non fanno cultura e business, ma affossano il settore.
Perché poi alla fine non capiscono neppure che alcune cose sui loro libri, beh, molto nascoste ma vi erano.
Notate il dinamismo?
Molte statue antiche hanno un grande dinamismo.
Purtroppo va perso se vedete la statua bianca candeggiata dal tempo.
Il bianco uniforme fa perdere il dinamismo e dona una statica che non esisteva.
Si, al contrario dei miei libri di storia scolastici, le statue non erano bianche, sai 2000 anni di vernici carlonesche non è che rimane molto. La BASF (Badische Anilin und Soda Fabrik) non era ancora nata.
Ma sui libri di storia non e' mai accennato che la BASF non esisteva ai tempi di Cesare.
Anzi ci sono statue che hanno ancora piccolissime tracce e sui libri la foto è desaturata quando non in BN.
Gli egizi che avevano problemi ambientali piu' grandi usavano anziché i colori inserti di materiali di colore diverso e metalli
la statua in bianco e' praticamente il mito del classico che poi rivediamo nel fascismo (oltre che nel classicismo, neo classicismo e altro), guardate come perde in bianco una statua.
Pur con la capacita' di 2000 anni e gli utensili molto piu' prestanti perde.
Sembra che il cavallo non sia rampante, sia seduto sul water e il tizio abba appena avuto una banana nel gnao e per questo e' immobilizzato in una posa da imbarazzo.
L'occhio perde sul BN, e' il motivo per il quale i monitor erano verdi o ambra.
Pero' il concetto e' che si voleva fare la nuova Roma, l'impero "come una volta", ovviamente non capendo che "una volta" era una fantasia trovata dentro di se.
Questo non toglie che vi siano artisti che nella loro grandiosita' approfittino della cosa per dare una statica
canova fa immagini statiche
in cui l'attimo e' per sempre.Vuoi che vuoi che duri per sempre, vuoi che sta durando nell'ipotetico racconto.
Il bianco e' OK, come del resto oggi facciamo belle foto in BN quando ben pensate.
Ancora oggi noi subiamo il fascino fascista di essere un grande popolo che ha fatto grandi cose e solo per quella ragione, non per l'impegno o lo studio, siamo destinati alla grandezza o, come dico, "li miGhiori semo noi".
Questo tipo di grandezza e' mitologica, nel senso che non e' quello che ci si immagina, è MOLTO lontana.
Se si pera di fare un film senza studiare, senza capire come fanno altrove, si cade nel mito fascista "arrivo io e ti spiezzo le reni perché son io!" o quello identico liceal-comunista e diventi un moretti.
Parafrasando un genio, che dopo i grillini non e' neppure il male,
la cultura logora chi non ce l'ha
si, la cultura paga.
Giusto per sottolineare al Franceschini che solo di recente e molto a obtorto collo (perché altrimenti in italiano magari non capisce) ha dovuto dire che i videogame sono arte, ovviamente poi smerdandoli.
Il videogame che ha introdotto l'etichetta nel blog, Genshin, oggi ha ormai fatturato 5 miliardi (piu' dell'IMU annuale italica) in 2 anni e da lavoro a 2000 persone dirette e almeno altrettante indirette. Ci sono videogame che hanno guadagnato MOLTO di piu'.
Vorrei far notare che tolte le cose statali e finanziarie (tipo MPS) e tolte quelle energetiche e infrastrutturali, o le aziende baciate dalla poLLitica (coop, mps, parmalat...), le aziende GRANDI sono una manciata come pirelli, pirelli cavi (prysmian) e ferrero.
Rimangono giusto le reti di supermercati, che non certo sono un motore della nazione (lidl, coop, esselunga (superit), eurospin...)
Fuori dal gruppetto particolare, minuscolo, le aziende PRODUTTIVE con sede nazionale sono al massimo della dimensione di una Marcegalia ( 4 miliardi, 7.000 dipendenti) a scendere... molto velocemente.
In pratica l'italia nelle prime 20 aziende non ha quasi produzione, ma servizi inesportabili e stataleria.
Però snobbiamo per intero mercati della cultura con scuole e leggi che fatturano a sparo, Genshin, un singolo titolo, brutalizza luxottica o Armani per fatturato e non e' lontano da Prada.
Noi abbiamo depresso la musica quando era il momento della musica, abbiamo ucciso il cinema quando vi era il boom del cinema, stiamo uccidendo i telefilm, i fumetti e i videogame.... che e' il loro momento.
Del resto in Italia le scuole come i vari DAMS sono notoriamente, con poche eccezioni, percorsi di studio sul miglior rollo di canna possibile.
Tanto con l'arte non si mangia.
Avatar: 3 miliardi
Il re leone: 1.7 + altrettanto di diritti.
Giornaletti manga made in jap: 4 miliardi $ (demon slayer 85 milioni di copie vendute).
Giusto per capire la dimensione del fenomeno "repubblica" delle banane siamo poco oltre le 150K al giorno.
Per fare i numeri di dragon slayer repubblica di banane deve vendere per 2 anni carta igienica.
“Harry Potter e la pietra filosofale” ha superato i 120 milioni di copie vendute. La serie completa ha già venduto più di 600 milioni di copie vendute.
Il problema e' che salvo lo "spot" di Eco con "Il nome della rosa” (oltre cinquanta milioni di copie pare) del 1980, quindi ben 42 anni fa, l'unico altro best seller italiano è “Pinocchio”.
Cominciate a vedere un schema?
Fuori dal caso il nulla.
Ci sono professioni come lo scultore 3D che non penso abbiamo come universita', eppure ormai e' uno dei basamenti di cinema, anime e videogame. Non e' che lo apprendi in 10 minuti, altrimenti fai il Curon di turno.
Perché il lavoro, e' fare l’edile il metalmeccanico, e al massimo, la cassiera al super.
Tanto i soldi arrivano dallo stato babbo natale con il 110, il 100, gli RDC, bonus e pippe varie, che arrivano da una fonte chiamata PRESTITI.
15 commenti:
Il problema non sono quelli che fanno il DAMS per diventare maestri 8°dan del rollo di torcioni.
Il problema sono quelli che lo fanno "per sul serio". Prova, se hai occasione, a parlare con uno di questi: un amico in questa categoria mi spiegava, sostanzialmente, che se tu vuoi fare cinema sul serio il fatto che venda o piaccia è la misura di quanto hai sbagliato.
Il pubblico è scemo, se gli piace il film il tuo film è scemo.
Il cinema deve essere una sega mentale sull'etica dell'estetica (o il contrario, vai a capire), dove tu richiami un richiamo ad un richiamo ad un film cecoslovacco registrato muto sul domopak con l'audio in presa diretta registrato a sua volta con un registratore tascabile caduto dalle scale e montato fuori sincro.
Perché altrimenti sei venduto alla malvagya industria consumistica dell'entertainment. Il cinema è provocazione e disagio, non deve dare piacere perché il piacere è effimero e la classe operaia soffre (o qualcosa del genere).
Gente che ritiene Blade Runner una schifezza commerciale e Alien un polpettone borghese pari ai film di Bombolo.
L'idea di fondo è che il film deve essere quanto di più lontano da un "prodotto" possibile.
culla' e' esattamente quello.
il mito dell'estetica pura, classica, dei tempi passati della fantasia liceo-comunista (o fasciocomunista) e la dialettica della mente interiore che e' superiore alle logiche mercatiste (ovvero misurabili) e' proprio tipica del liceo-pensiero e impregna il neocomunista (che se guardi non ha un caxxo del comunista).
Questa gente dimentica che per millenni l'arte e' stata VENDUTA, era un venduto il leonardo, era un venduto michelangelo, e i vari musici erano tutti dei venduti, per di piu' spesso alla chiesa.
Vendere non e' il male, poi certamente ci sono cose popolari che fan schifo come furiosi e fastosi e cose piu' hard.
Parlando dell'etica dell'estetica pura e dei "venduti" mi è tornato in mente questo:
https://www.ilgazzettino.it/nordest/padova/padova_ha_inventato_anima_di_google_guadagna_2_000_euro_universita-180253.html
Una bella differenza. I soldi non la interessano?
«Mi interessano come possono interessare a tutti. Ma sopra una certa soglia, quella che mi consente di vivere come mi sembra giusto, non ci smanio più di tanto. E allora, quando tornai in Italia, mi importava ancora meno. Il fatto è che cercavo di mantenere intatta la mia libertà».
poco da aggiungere... tanto se in italia per sbaglio fai 2 soldi allora sei un evasore ladro per forza (parlando con un amico che si è trasferito nei dintorni di Bassano, "ho visto tante porsche e Ferrari da quelle parti" e lui "si, qui c'è tanto nero").
C'è "venduto" e "venduto"...
Non si può - anche senza stare a parlare di arte e di altre qualità non misurabili - nemmeno lontanamente pensare di paragonare una cantata di Bach con un pezzo "di punta" di uno dei tatuati del momento.
Non si può a livello di complessità, struttura, livello dell'artigianato musicale... eppure il primo era un pezzo assolutamente d'uso, e per di più magari relativamente effimero (scritto per la domenica x e magari risuonato un'altra volta o due).
Un dipinto di Leonardo, anche quelli incompiuti come l'adorazione dei magi e un ready-made di gente come Hirst? fatto fare in serie al suo atelier, oggetto di giochi sporchissimi a livello di aste e case d'arte e alla fin fine niente più che un elaborato schema per pagare meno tasse.
E per finire, veramente dulcis in fundo, un cinepanettone come quelli dei bei tempi Boldi-Sica Light? Spero che almeno nell'aldilà sia fatta giustizia per chi ha fatto i miliardi impastando "cioccolata"...
erreunista, il tipo sta dicendo che per EVITARE di dre una destinazione alla sua ricerca per un anno, che gli darebbe la possibilita' di fare i caxxi propri per 25 anni (e' quello il gap) preferisce fare lo sfigato in Italia.
Dovrebbe trovare una scusa migliore:
non volevo lasciare la mammetta
Ho paura di fallire (per 50K non puoi grattarti i)
Non mi va di lavorare e qui ho un "giro giusto"
Ho nostalgia della morosa
...
Si, infatti, ma è uno preso quasi "a caso", come esempio della mentalità che gira.
Con questo sistema sono sprecati tutti i soldi dati alla ricerca, perchè nel migliore
dei casi i ricercatori prendono il brevetto e vanno all'estero a fondare un'azienda, tipo Faggin, nel peggiore fanno i cattocomunisti e "regalano" le nuove tecnologie al primo americano che se le prende.
A quel punto finanziare la fusione nucleare, una AI, o dare i soldi agli amici di Franceschini, o agli RDC indivanati è uguale, sono sempre e solo tasse rubate a quei 4 coglioni che continuano a lavorare e buttate nel cesso.
Foto dell'arciera.
La modella guarda l'obiettivo del fotografo invece di guardare in direzione della freccia.
L'albero senza foglie dietro è quasi a fuoco quanto i capelli della modella e si fondono disturbando la composizione. Era meglio riprenderla sullo sfondo del solo cielo.
La freccia è appoggiata in modo errato sulla mano.
Per il resto convengo che l'esposizione sia OK.
@Celso
Ovvio che ci siano opere immortali e porcheria, con una certa prevalenza della porcheria. Riguardo al passato abbiamo il bias del sopravvissuto, detto anche "bias dell'ingegnere romano": vediamo solo cose di altissimo livello, sopravvissute fino a noi perché erano talmente ben fatte da conservarsi o da essere conservate a tutti i costi.
Le porcherie di epoca medievale o classica non le conosciamo. Ma dovevano essere in proporzione molte, come oggi.
Il concetto è che, che tu faccia arte o schifezze, è assolutamente normale volerle vendere. Bach era ben felice di essere pagato, e pure Mozart.
Leonardo va alla corte di Francia per gli sghei, non per la gloria.
Quello che passa oggi è che se vuoi venderla non è arte a prescindere, lo è solo se fa talmente schifo a chiunque che solo lo stato è disposto a finanziartela (poco) a scatola chiusa.
Direi che abbiamo fonti a sufficienza sulla musica del 600-700-800 e che sappiamo con certezza chi andasse di moda... ma anche tra le figure di secondo piano, spesso all'epoca molto piu famose dei veri Maestri, c'era un livello minimo di decenza, e non esisteva che un medium diffuso universalmente spingesse cacca e le persone bevessero a boccia. Anche perche la committenza era preparata. Nobile, ricca, razzista, elitista, regressiva, ma "studiata", almeno.
Riguardo al vendere, se hai fatto caso ho citato Bach e ho parlato di musica d'uso... Hindemith, secoli dopo, è probabilmente l'esponente piu noto della Gebrauchsmusik.
Ma stiamo parlando comunque di un genio assoluto, con una teoria armonica avanzatissima e geniale, e messa per iscritto, non solo "raccontata".
Non ci sono problemi nel vendere arte per me, ci sono nel vendere mer.. spacciandola per arte, e nadcondersi dietro all'arte per giustificare la mer.. stessa.
un pò di chiarezza ;-)
va bene bastonare i licei perchè producono inutili disoccupati o sottoccupati o dement'occupati..
però:
poi parliamo dell'importanza della cultura, delle arti, del ragionamento, del saper contestualizzare..
Non voglio riferirmi semplicemente a banalità come saper contestualizzare, anche vagamente, un'opera d'arte od un evento storico (conosco validi tecnici Vodafone che mi risposero convinti che ad attaccare gli USA eran stati i cinesi, nonostante ci fosse nelle sale Pearl Harbor..), ma anche o soprattutto per produrre un gioco con le contropalle non basta conoscere la tecnica, che sia di ripresa o di programmazione. Ci vogliono competenze trasversali, serve una sceneggiatura, serve uno storyboard, serve una cultura estesa che sappia pescare dai miti del passato alle corbellerie tecnologiche più fighe.
Mi spiace ma questo, salvo storie personali specifiche, non lo ottieni solo con un istituto tecnico.
Forse sbaglio, ma la strada che sembri indicare è quella di abbattere gli inutili licei. No, ci sono licei di successo, la strada per me è quella di spingere tutti i licei al rinnovamento.
E' vero che la media dei licei italiani è pietosa con indice FGA (composto da voti al liceo e voti all'Uni)che va da 65 a 55 (da nord a sud), ma ci sono le eccellenze sopra al 90%, frutto di scarsissimo abbandono sia al liceo che all'università che lo segue.
Ho vicino a casa l'esempio lampante: Liceo Quadri, Vicenza. Una volta era il refugium peccatorum. Poi nel 2007 ha cambiato sede e ne ha approfittato per dotarsi di laboratori (informatica, chimica, planetario, fisica, campi sportivi, auditorio..) e ristrutturare l'offerta. In quindici anni è diventato il migliore d'Italia (in testa alla classifica da un paio di anni) con un indice FGA quasi del 92%.
Oltre alle attrezzature (fondamentali) quale è stata la scelta vincente? Programmi rinnovati, serietà e professionalità degli insegnanti e calci in culo agli studenti perditempo.
Questo è un messaggio chiaro ed importante: SI PUO' FARE!
Solo una nota: l'IMU annuale italica ammonta a più di 25 miliardi di € (dati 2020).
Ijk
-La modella guarda l'obiettivo del fotografo invece di guardare in direzione della freccia.
Non so se sia nel caso specifico migliore.
Fossi stato piu' bravo le avrei scattate entrambe.
-L'albero senza foglie dietro è quasi a fuoco quanto i capelli della modella e si fondono disturbando la composizione.
E' voluto che sia a fuoco per fa sembrare di essere nella foresta e coerente con le immagini del cartone che ha alberi messi cosi'.
Del resto non vedi il palazzone milanese a sx dell'arco =.-P
-La freccia è appoggiata in modo errato sulla mano.
Gia' fatto notare.
-Per il resto convengo che l'esposizione sia OK.
In realta' una migliore esposizione, data da un flash sui capelli e uno sugli occhi, uno sto in piu', avrebbero staccato l'albero di cui ti lamenti e dato piu' grip.
Si puo' fare in post ma poi si marmella e io preferico immagini piu' coerenti.
X Francesco
Hai ragione, probabilmente ricordavo la cifra dell'imu prima casa o qualcosa del genere.
Sì, però le Winx... eh eh.
@Erreunista:
il Prof. Marchiori l'ho avuto a Reti, è un ottimo docente: ma la prima cosa che ho sentito su di lui è stata che "aveva inventato Google".
Periodicamente lo risento dire, di qua e di là: questa è la sua bio https://www.math.unipd.it/~massimo/bio-it.html. Se andate in Motori di Ricerca dice il motivo: ha scritto un articolo teorico sui motori di ricerca, quando Larry Page ha scritto il pagerank ha sfruttato anche il concetto descritto nella pubblicazione di Marchiori, il prof ci ha litigato. Da allora fa in modo che persista questa leggenda, che Lui abbia inventato Google (all'università di Padova ne sono fieri).
Poi ha partecipato a Volunia, che doveva essere il google italiano: e non è andata bene (doveva essere lui l'inventore/creatore), ma l'hanno messo da parte i manager.
Posta un commento