martedì, dicembre 16, 2014

uo is grinpiss

Molte delle persone che si reputano verdi ma invece sono solo verdosky sono le stesse che dicono che tutte le multinazionali sono cattive bastarde e da eliminare.
Per alcuni di costoro guadagnare, essere una società commerciale o produttiva, non è una cosa buona ma è una cosa demoniaca.
In genere sono gli stessi che vanno a vendere parte della loro vita in cambio di una cifra più o meno consistente che si chiama stipendio.

Per qualche motivo costoro definiscono società multinazionale ad esempio il venditore di panini che si chiama McDonald's ma non definiscono tale una società qualsiasi che abbia l'etichetta Green.

Il motivo per cui non succede è che queste società commerciali pseudo buone fanno di tutto per evitare di esporre la propria capacità organizzativa e le loro risorse in maniera chiara per evitare quindi di presentarsi in giacca e cravatta e suscitare le stesse reazioni che suscita un Agnelli qualsiasi.
Ecco il motivo per cui spesso a dare volantini mandano un ragazzo con i dredd e di certo non lo mandano vestito in giacca e cravatta perché richiama tutta una serie di cose come già abbiamo visto con lo scienziato vestito da Tamarro turbo.

In un certo senso non ho mai creduto alla purezza di una qualsiasi associazione. In età adulta almeno.

Da piccolino credevo molto nel WWF e pensavo le prime volte che vidi Greenpeace che erano un po' sopra le righe e basta. Dopo i 18 anni di di delle cose un po' particolari che mi fecero allontanare parecchio dai sedicenti Verdi del tipo:
la casa del capo dei verdi illuminata a giorno con lampade sufficienti per uno stadio e di tipo ad alto consumo.
Gente che millantava kilometri in bicicletta quando le gomme della stessa erano appena scese dallo scaffale.
Varia violenza. Io odio la violenza.

Da allora per me le associazioni verdi sono state per decenni poco più che un rumore di fondo fino a quando hanno cercato in maniera prevaricatorio di entrare di nuovo nella mia vita. Inutile dire che ho semplicemente fatto finta che non esistessero.

Hanno Stuzzicato il mio interesse quei fetenti della LAV hanno cominciato ad insultare l'intelligenza blaterando in televisione e per radio cose assolutamente impossibili: come le mele che cadono verso l'alto e simili.

Così quando si parlava di una qualsiasi delle associazioni verdosky anziché girarmi dall'altra parte mi costringevo a vedere il messaggio.
Pochi anni fa notai quindi che una delle associazioni verdosky si fregiava di essere in possesso di una bellissima nave, in realtà un rompighiaccio molto simile a quello che alcuni tycoon utilizzano per andare a spasso per il globo mentre vengono insultati dai verdi.

Tanti anni fa volevo lasciare tutto e imbarcarmi su una barca a vela che stabilmente avrebbe navigato intorno all'equatore in maniera da non avere rotture di cavolo come i vari idioti che rispondono ai nomi di Monti, Prodi, Berlusconi, grillo eccetera. Tutta gente che crende solo difficile la vita.
Per poter anche solo ipotizzare quest'avventura aveva fatto un bellissimo elenco delle spese notando fra l'altro che i cretini di cui sopra mi avrebbero inseguito comunque Chiedendomi dei soldi e in un certo scenario addirittura avrebbero voluto mettermi in galera.

Così quando ho visto la nave in questione il mio cervello automaticamente ha calcolato una serie di costi di gestione utilizzando, ovviamente, anziché numeri delle espressioni del tipo:
un sacco di soldi,
una pacata di soldi,
orca miseria che montagna di soldi!

È già non bisogna dimenticare cosa costa gestire ed entrare in porto con una fare di più di 70 m.
Partiamo dei motori che la cosa più comprensibile: la nave questione possiede circa 6000 cavalle nitrenti solo per quanto riguarda la propulsione. Proviamo a vedere che cosa beve un gruppo così enorme di equini.

Il 12V 4000 M73 consuma 500 litri all'ora per 2500CV e va moltiplicato per 2
Non sono gli stessi motori installati ma di potenza simile e quindi ci serve per sapere che con quella potenza un'unità nuova di pacca consuma 1000 l ora. 

Velocità massima: 14 nodi
dai paesi bassi al nuovo mondo sono 8000Km circa, 4300miglia ovvero 307 ore (10g di viaggio).
Per un giretto cosi' parliamo di 307.000 litri di carburante.
Sono 62 tonnellate al giorno di CO2, 
620 per il viaggetto.... usando carburante per autotrazione. In realta' l'ifo e' molto piu' fetente.
Non hanno neppure il catalizzatore (FAP) e quindi inquinamento duro!

Inoltre una nave di questo tipo consuma anche decine di litri di lubrificanti e sparge nel mare rifiuti tossici tra i quali ad esempio l'antivegetativa. 
Ovviamente da qualche parte ho letto che ne usano una di tipo “ecologico” ma possiamo menarla quanto vogliamo quello è un affare che serve per uccidere animali e piante che cercano di installarsi sulla carena come se fosse uno scoglio.

Una nave deve avere la carena perfettamente pulita altrimenti il risultato potrebbe essere che nonostante l'enorme potenza dei motori che consumano come un grosso aereo la velocità si riduca quasi a zero. Per fare questo bisogna utilizzare periodicamente una struttura chiamata bacino di carenaggio il cui noleggio è maledettamente oneroso.

Dopo i costi di carburante che vengono misurati più come tonnellate che con l'unità di misura litri, la manutenzione ordinaria dello scafo e del motore abbiamo un'altra voce di spesa che è molto onerosa: i porti.
Quando si arriva in un porto con un 22 m, una pulce rispetto a questa, il costo di attracco in Italia varia tra un minimo di 100 euro ad un massimo di 2000 euro per notte. E stiamo parlando di una piccola pulce.
Provate solo ad immaginare cosa può costare ormeggiare questo scarpone.

Ma questo non è l'unico onere portuale che vi pertocca:
una nave di queste dimensioni in molti porti è considerata comunque grossa essendo oltre i 2000GT e quindi all'arrivo non potete semplicemente pilotarla fino all'ormeggio ma con buona pace dovette prenotare un pilota del porto che quando vi va bene ti chiederà 400 euro per ormeggiare la vostra nave.
In alcuni porti è obbligatoria anche un'assistenza da terra.
Se tutto ciò non vi basta è probabile che i vi portino il carburante con un camion, forse due o anche tre visto che il carburante voi non lo misurate in decine di litri ma a migliaia.
Inutile dire che il servizio di trasporto del carburante voi lo pagate.

Da questo piccolo ragionamento che il mio cervello fatto in pochi secondi quando ha visto di che roba si trattava quando loro la chiamavano semplicemente barca, ma ricordo che è una nave, si evince che il proprietario non è un gruppetto di ragazzini che fa casino per l'ecologia ma e'  sicuramente un enorme entità con grande quantità di personale per poter organizzare gli spostamenti di un simile coso, non pensate certo che si possa arrivare con 73 m di nave in un porto caso sperando di trovare posto e il carburante?. 

Infatti un simile oggetto prevede anche un ufficio a terra che se ne occupi e delle persone che coordinino i viaggi per evitare sorprese che possono essere anche molto costose.
Insomma stiamo parlando di una grossa società con logistica e soldi, tanti soldi.
A questo punto mi era venuta l'idea di quantificare questo potere economico così grande.

Partiamo da Greenpeace Italia, quella cioè che e' esclusivamente fatta con i soldi degli italiani.
Partiamo da quella che la spesa più grande e vediamo che cosa pubblicano in giro costoro.

47 dipendenti 89 cococo 740volontari
47 dipendenti che uniti agli 89 a tempo determinato nelle varie forme sono oggi equivalgono a dire che già solo la sede italiana è tutt'altro che un piccolo qualcosa ma è una grossa società che potrebbe produrre grossi risultati.

Inoltre esiste il grosso beneficio dei 740 volontari e immagino abbiano una durata di ore lavoro molto variabile dal personaggio si fa vedere due ore annue per leccare francobolli sino a fieri impallinati che risiedono in pianta stabile nell'orbita dell'associazione e sono disposti per quest'ultima a scalare montagne e financo farsi arrestare.
Potremmo definire questi 740 volontari come almeno altri 100 dipendenti.
Con queste proporzioni potremmo parlare di una forza lavoro di oltre 200 persone e se permettete è tutt'altro che nulla.


Ma vediamo i soldi della filiale italiana, ogni anno riesce ad incassare 7.100.157 Euro. Sì, avete capito benissimo in Italia gli italiani spendono 7.000.000 di euro per i servizi offerti da Greenpeace.

Dovete peraltro fare un attimino di mente locale su quanto sono questi 7.000.000 di euro perché per un'industria o per un privato cittadino queste 7.000.000 di euro finiscono passati in padella dallo Stato italiano che chiede tutta una serie di contributi a chiunque faccia qualunque cosa.
Invece Greenpeace come molte fortunate coop & onulus le tasse non le pagano ed è come in un certo senso che lo Stato aggiungesse ancora soldi attraverso un contributo ottenuto rendendo gratis le tasse.

Se riuscissimo a ottenere lo status di ONLUS:
non pagheremo l'Irap,
l'imposta sull'attività produttiva (4%circa) .
non pagheremo l'Ires, pari al 27,5 per cento.
Se chiamiamo volontari i dipendenti e li paghiamo in nero evitiamo anche le tasse, circa 35%, e i contributi. In pratica un volontario che paghiamo quello che decidiamo perché non dobbiamo sottostare ai contratti di lavoro possiamo anche pagarlo la metà perché non chi paghiamo sopra le tasse.
Sarà forse per questo che ci sono così tanti volontari?
Ma soprattutto spiegherebbe le 250.000 ONLUS italiane. Ma e' un'altra storia.


A questo punto con più di 200 persone a disposizione di cui la maggior parte gratis (perché siamo buoni e immaginiamo che siano volontari per davvero),
milioni di euro come se piovesse
e gente determinata

dovremo aspettarci come minimo dei risultati eclatanti del tipo:

nuovi tipi di pannelli solari,

un nuovo tipo di montaggio per gli stessi, 

dei programmi per computer per sapere se è il caso o meno di montare un pannello solare o un palo eolico in quella zona, 

dei programmi per il cellulare che mostrino l'inclinazione che deve avere un pannello solare,
un nuovo profilo alare per le pale eoliche, 

l'organizzazione dei trasporti di una grossa città atto ad aumentare i tram e quindi la gente che viene spostata con i mezzi pubblici, 

la conversione dei pullman cittadini da gasolio a elettrico grazie al contributo fattivo di Greenpeace, 

lo studio di nuove leggi che permettano la conversione delle automobili a combustione interna in elettriche

Ricerche sul territorio (es V del vento o precipitazioni)

o qualunque altra cosa che possa definirsi in qualche maniera ecologica.


Invece nonostante questo, le oltre 200 persone e milioni di euro, nulla di tutto questo succede.
Non si oppongono neppure all'area C-retini milanese.

E perché ciò lo spiega Greenpeace stessa:

il 40% dei soldi sono stati spesi per chiedere soldi.

In pratica ogni volta che date 10 euro a Greenpeace quasi cinque euro li state dando perché vi rompano successivamente le palle per chiedervi soldi.

Sì, metà del lavoro di GP, e' chiedervi soldi. Non male, vero?

Il 40% ulteriore per la pubblicita' (aka campagne)
In pratica se metà dell'organizzazione impegnata a chiedere soldi l'altra metà è impegnata a fare volantini pubblicitari: in pratica è una qualsiasi agenzia pubblicitaria.

Ma possiamo anche notare  nonostante Greenpeace vvoglia che ci siano fonti rinnovabili, in Italia l'idroelettrico è praticamente esaurito,  i loro tanto amati pannelli e i loro tanti amati ventoloni Greenpeace e' la prima a non volerli.

La sede di roma NON ha pannelli solari con cui tanto ci limano le palle

La sede di milano NON ha pannelli solari con cui tanto ci limano le palle

Non si sa dove siano i pannelli solari di Greenpeace.

dal 1987 è riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente in qualità di “organizzazione per la tutela dell’ambiente
A questo punto io direi di cambiare la denominazione di organizzazione per la tutela dell'ambiente in “organizzazione per la diffusione pubblicitaria dell'ecologia” visto che mi sembra molto più aderente.

A questo punto dovremo parlare del fatto che non esiste solamente in Italia dove praticamente incassa 10.000.000 di euro equivalenti e 200 persone ma bensì esiste in 41 paesi


La capofila fa girare circa 69.000.000 di E
uk: 3,261,149 E
USA 14.000.000$
Purtroppo non tutte le sedi Sono raggruppate in un unico punto. E la contabilità di alcuni paesi e' molto diversa dalla nostra. Possiamo andare a fare un'interpolazione

Alla fin possiamo dire che e' una multinazionale che sposta almeno un miliardo di $oni (dollar oni)
In pratica stiamo parlando di una multinazionale presente in 41 paesi e che muove all'incirca 1.000.000.000 di dollari e ha un personale vicino a quello della Fiat in Italia.
Possiede diverse navi, un centinaio di uffici, usa elicotteri, possiede ROV, barche, usa aerei e ha molte automobili.

Si configura cioè come una società dalle grandi possibilità con costi di gestione ridotti sia perché la maggior parte degli Stati è una società senza scopo di lucro, e questo viene premiato, sia perché molti, la maggior parte, degli impiegati lavora senza retribuzione alcuna.


Anche in questo caso come succede per la piccola filiale italiana cominciamo a chiederci cosa prodotto una società così grande che possiede migliaia di cervelli e un tale capitale da spendere tutti gli anni.

Da tali cifre ci aspetteremmo una rivoluzione delle tecnologie sulle rinnovabili.

Da tali cifre ci aspetteremmo dei report frutto di alcuni studi scientifici.

A tale colossale potenza chi aspetteremmo dei laboratori nei quali si studiano materiali, modalità o che altro.

In due parole da tutta questa quantità di soldi, di mezzi e di persone ci aspetteremmo una vagonata di brevetti, ovviamente poi da lasciare liberi, targati Greenpeace.

Invece leggendo anche le loro brochure molto colorate piene di raggi di sole, pannelli solari, mari solcati dalle loro bagnarole eccetera non abbiamo brevetti, oppure studi avanzati sulla sessualità dei pinguini, ma solo una cosa:

pubblicità

tanta pubblicità

molta moltissima pubblicità

montata galleggiante sul mare

incollata a delle navi altrui da urlanti ultras

scritta su uno striscione tenuto da urlanti pirati abbarbicati su di un potente gommone che sputa idrocarburi incombusti

e infine deturpante antiche vestigia.



Cosa possiamo quindi  dire di Greenpeace?

È sicuramente ecologico farla cessare di esistere e devolvere quella montagna di soldi a una qualsiasi società che fa ricerca. 

L'ecologia, quella vera, ringrazierà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

un minuto di aspplausi
andrea

Carlo ha detto...

Grandissimo! Per fortuna non sono l'unico a pensarla in questo modo su certi temi. E complimenti anche per la proprietà di linguaggio, è un piacere leggerti.

Un saluto