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Poi devono trovare qualche "strano" che parla inglese perche' un aeroporto di provincia non puo' certo richiedere al personale di terra di sapere una lingua oltre ad un italiano con pesanDi accenDi. Se arrivano dalla disperazione a chiedermi informazioni vuol dire che sono messi molto male.
Bisogna sperare che non scappi la pipi', la ricerca del bagno non e' facile all'aeroporto italiano di Varese.
Dopo mentre aspettano dei bus navetta dagli orari che vanno tenuti nascosti e rivelati saltuariamente solo in una lingua conosciuta dallo 0,qualcosa% del pianeta possono fare un giro nel piazzale antistante dove la visione di cartacce, bottiglie sparse e fioriere come in foto fanno capire che siamo un paese africano.
3 commenti:
Abbiamo più aeroporti che italiani.
Due terzi andrebbero chiusi e con i soldi annualmente risparmiati andrebbe riqualificata la restante metà.
Ma non parlo nelle aiuole, il problema sono i collegamenti.
Senza scomodare il sud prendiamo ad es. un volo Malpensa - Stansted.
Arrivi a Malpensa in macchina perchè è a canicattì e collegato a niente in maniera seria. Li trovi schiere di parcheggiatori che ti turlupinano per tenerti la macchina il tempo che serve poi ti sbattono su un pulmino e ti mollano all'aeroporto, che non è proprio li dietro.
Atterri a Stansted. Sei a 50 km da Londra ma non te ne può fregare di meno perchè in aereo hai acquistato il biglietto di un treno che ti porterà a Londra alla velocità della luce e sul quale salirai subito dopo aver recuperato il bagaglio (nb: un normale treno, non il Pirla Mover proposto dal sindaco di Bologna).
Arrivato a Londra, sei già dentro la metro.
Al rientro in Italia, quando sei li che aspetti il tuo pulmino che ti porterà dal turlupinatore al quale sgancerai una cifra iperbolica per riavere la tua auto con un graffio in più, realizzi che sei veramente nel terzo mondo.
http://allarovescia.blogspot.it/2007/12/abbiam-scritto-sulla-fronte.html
Gia' detto
Strano non è colpa dei grullini
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