lunedì, novembre 04, 2013

Il cavo e il consumatore 1/5


Il cavo negli impianti Hi Fi e' esploso negli anni 80 quando le elettroniche avevano raggiunto una certa maturita'.
Il cavo e' divenuto di colpo una cosa di cui parlarne, una cosa di cui aver fede che migliorasse il proprio impianto.

Ma la cosa divertente, al solito, e' che contemporaneamente al fermento la qualita' di questi accessori ha continuato a scendere.

Negli anni 70 qualsiasi crucco (TFK, GRUNDIG..) faceva cavi cortissimi (15 cm) e per quanto un poco diafonici erano ottimamente costruiti. I loro cavi di alimentazioni erano bei tuboni.Quando serviva.

I cavi ci sono sempre stati di 2 qualita': normali e ottimi.

Solo negli anni 90 si sono iniziati a vedere altri 2 cavi: quelli vomitevoli per il consumatore e quelli colorati per il consumatore danaroso.
Ma a ben vedere sono la stessa cosa.
Li chiameremo sciemio+sciemio





Partiamo dal cavo piu' semplice il cavo di alimentazione:
Il cavo di alimentazione e' un affare molto semplice:
Viene percorso sempre dalla stessa f=50Hz che e' maledettamente bassa e quindi poco impegnativa.
viene percorso da una corrente relativamente bassa: 220W a 220V sono solo 1A e anche mettendoci tutti gli sfasamenti del mondo non arriveremo oltre 1,3A. Poca roba.
Sono standardizzati perche' quello che e' il peggior cliente (l'ampli) tutto sommato e' un trasformatore: un aggeggio che si conosce dal 1800.

La differenza, alla fine della fiera, lo fa la dimensione del cavo e la qualita' dei connettori ma qualsiasi cavo che non sia vomitevole va bene.
Gia' perche' tante volte a forza di risparmiare si trovano cavi IEC che costano 1 euro: cosa pensate di comprare se non dei connettori ballerini con quella cifra?

Poi ci sono i cavi da gay pride, colorati, belli con rivestimento morbido e viola e la confezione in policarbonato con il reggicalze che avete appena buttato pesa (e costa) piu' del cavo da 45E che avete appena comprato.
Ammettendo per un istante che l'enorme pornografico serpente viola sia veramente in grado per i 2m di percorso verso il vostro ampli gli elettroni anziche' in pullman su di una lussuosa Rolls sapete, VERO, cosa si trova NEL MURO dove lo collegate?

Il compratore del cavo spesso infatti dimentica che l'elettricista mette dei comunissimi cavi monofilare da 3mm come da norma e questi percorreranno 20 metrri prima di giungere nel magnetico che e' una spirale, gia', una bobinazza schifosa!, entrera' in un piccolo termico (una resistenza) e infine andra' al contatore dove ripetera' la scena altre 2 volte.
Poi percorre altri metri, qualche centinaio, su cavi monofilari (argh!), si infila un un altro magnetotermico e in un rifasatore (condensatori).
Poi finisce in trasformatore, in un altro, si spara qualche kilometro, sempre che non viviate in zone dove si parla di centinaia di kilometri, prima di arrivare al generatore.

Un po' come dire che se siete stati presi a pugni tutta la vita se vi danno una carezza sarete felici e senza lividi e fratture?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente l'atteso post sui cavi. Ben cinque!
Attendo con ansia le puntate successive.
p.s. per le casse, delle Allison One, uso dei cavi da trifasica saldati a croce sugli estremi. In un test fatto tanti anni fa da qualche rivista, battevano molti (non tutti) costosissimi cavi blasonati. Cosa ne pensi?
Grazie mille
Fred

blu-flame ha detto...

tri con neutro e' quello che uso io :-)

Alex ha detto...

bellissimo RCA non so come si possa fare una cosa del genere (notare il doppino all'interno). "Ma sentilo e in silicone... morbidissimo"

Alex

Alex ha detto...

manca il link

http://spaudio.it/CAVO-RCA-5M-SUPER-SOFT-RCA-CABLE-5-METER-.2.11.58.gp.311.uw.aspx

Anonimo ha detto...

Caro Blu-flame,
Sai che parlare di razionalità (figurarsi di misure elettriche) con l'appassionato hi-end è un pò come parlare di Shakespeare a un congelatore, non è che lo smuovi di molto dai suoi intenti.
Ricordo a fine anni 80 inizio 90 le entusiastiche recensioni dei cavi audio direzionali!! Riportavano sulla guaina la freccia con il senso di direzione finale > diffusori!! Una pazzia.
Ma stiamo ancora parlando di cavi audio, quando si passa a parlare di cavi di alimentazione il discorso peggiora ulteriormente, esistono audiofili che parlano di riscoperta di transienti perfetti ed eliminazione di frequenze spurie sostituendo il cavo di alimentazione al proprio ampli... Ora, ammesso e non concesso che la differenza la colgano davvero, i casi sono due: O prima avevano allacciato il finalone alla rete con il doppino del telefono, o lo stadio di alimentazione del loro costosissimo ampli hi-end fà letteralmente ca...e. Altrimenti non si spiega come faccia passare in circuito tutte le interferenze raccolte dal doppino di cui sopra. Ma vaglielo a spiegare, forse è meglio tornare a parlare al congelatore :)

Gabriele

_Jack_ ha detto...

scusate, quando parlate di tri con neutro saldati, intendete i conduttori saldati a coppie, oppure saldati tutti e 4 insieme (=2 cavi per cassa)?