martedì, febbraio 15, 2011

tessuto genesi


per quanto può sembrare bizzarro anche il mondo dei vestiti ha una sua tecnologia, spesso molto antica e derivante da quella che è la nostra storia.


Ma la cosa più importante di un capo di abbigliamento e' sicuramente il tessuto.

Non si conosce l’ esatto momento in cui l’ uomo passo’ dal vestirsi di pelli all’ uso delle fibre facendo cosi’ nascere il tessuto. In Mesopotamia, dove il clima particolare ha permesso una notevole conservazione, sono stati rinvenuti dei tessuti datati 4000 aC.

Da quel momento l’ uomo ha percorso secoli di perfezionamenti per raggiungere la qualita’ odierna. Il telaio meccanico infatti occupa una parte rilevante di quella rivoluzione industriale che traghetto’ l’umanita’ dal mondo rurale a quello odierno.



i vari tessuti si distinguono in base al tipo di lavorazione ed al materiale utilizzato.

Oggi nell'industria della moda alcuni furbetti stanno propagandando alcune pseudo novità come novità migliorative: niente di nuovo su questo blog: il consumatore desidera che gli sia detto che ci sono delle novità o delle migliorie. Se poi il numero riguarda i pixel o il presunto tessuto in realtà poco cambia: il consumatore è sempre lo stesso e la richiesta è sempre la stessa.
Volendo poi parlare delle storture del mercato, delle leggende metropolitane e dei consumatori è necessaria fare tutto una serie di precisazioni in quanto ormai sembra che nessuno sia in grado di capire la differenza tra un bellissimo cotone, una splendida lana e un bel acrilico da pochi soldi.
Si arriva persino al punto che intromettendosi al battibecco di due femminucce che parlavano da mezz'ora di maglioncini si scopre che a loro la lana di capra fa schifo, ma il cachemire... no.
Sospetto che le capre Hircus che vivono nella regione del cachemire abbiano qualcosa da ridire.


Cominciamo a fare una differenziazione dal punto di vista dei materiali.

Il tessuto e’ un materiale complesso e sebbene si realizzino, come abbiamo visto, tessuti fin da epoche remote, non vuol dire che la tecnologia sia rimasta arcaica.

Il filo stesso oggi viene studiato, prodotto, analizzato con tecnologie ai limiti della fantascienza: microscopi ad emissione di elettroni, termografie e microscopia ottica a scansione sono solo alcune tecniche di indagine che si utilizzano per analizzare il filato.

Le tipologie di filato, grazie a queste ricerche millenarie, sono divenute centinaia. Una scelta ampia che permette di trovare per ogni utilizzo la combinazione tessuto/filato idonea:

Il tessuto giusto nel posto giusto.

La produzione del filato segue due strade principali:

Il filato di origine naturale

Il filato di origine artificiale.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Oooh,bello questo tema,sono proprio interessato ai seguiti.

Anonimo ha detto...

In tema di consumatori ti posto questo bel post che a me parso interessante:
http://allegriadinaufragi.blogspot.com/2011/01/la-bolla-della-stupidita.html

FM

blu-flame ha detto...

@fm
Vedi, io ho ricoperto molti ruoli, ,questo mi ha permesso di vedere la cosa come consumatore, produttore, progettista e venditore al pubblico.
Il consumatore non e' una vittima ma il carnefice, che poi lo sia della propria categoria....
be' e' solo perche' e masochista e stupido....

Anonimo ha detto...

Beh, vedo con piacere che hai deciso di stupirci con nuovi effetti speciali (che avevi gia' anticipato).
Adesso provo a fare la domanda sulla lana di capra a mia moglie (si', amo il rischio!).

Vai pure avanti, che ti leggiamo sempre con piacere.
... ma un post dedicato ai cavi hifi non lo vedrei male... ;-)
Federico