giovedì, marzo 20, 2025

il solito repubblica...

 


Quando vi lamentate perche' mi stanno sul razzo i latinisti sappiate che i giornali sono spesso fieri delle loro identita': molto bravi a scrivere (mah, certo non sono canidi come me, ma non vedo sta bavura)... e fieri della propria lettera 32.

Se vi e' un link che mi porta a repubblica delle banane non ci clicco sopra, ma vuoi per la fanbase di stolti che hanno, vuoi per i soldi in pubblicita' ogni tanto ci finisco sopra.
Cosi' una volta al mese leggo la "notizia" che spesso e' narrativa pura e pregna di magia, quella roBBa che fa quel che vuoi tu, bidibi, bododibi bu...
Non che altri giornali siano scevri, ma repubblica delle banane e' un ordine di grandezza oggettivamente diverso. Soprattutto perche' incredibilmente viiene letto da milioni di italiani al giorno.

Per qualche motivo strano  repubblica delle banane e' contro "a tecologgia e matatica", salvo quando gli e' simpatica.
Sono contro le centrali nucleari, fino ad inventarsi interviste a fantasmi, ma amano altre cose ben peggiori e pericolose, sono pro bonus e contro gli sprechi (?!), sono pro veicoli elettrici, ma contro le infrastrutture relative, vogliono il green e sono contro i veicoli green...

Molti "articoli" demenziali parlano di cose che sembrano cool e oggi cosa esiste di piu' cool della "intellighenzia digititiale"?

Altro lotto di articoli BBestia e' "parlar bene del sudd" qualunque appiglio per farlo risaltare, anche pagiugando un poco i numeri (ricordate il boom di turismo di certe regioni che non fatturano? o l'eolico truffa di cui ho parlato?). 

Cosa succede quando 2 motivazioni, sud e cool, si sommano?

Tenetevi pronti che qui si sfidano almeno 3 branche della conoscenza rendendo gli studi di 200 anni pattume.

TITOLONE: 

Vinti 50mila euro al Lotto grazie all’intelligenza artificiale”:
il sistema di 3 studenti di Fisica

di Vincenzo Pellico

Doppia vittoria per un gruppo di universitari dell’UniSalento grazie a un meccanismo che fa leva sulla probabilità storica di estrazione di alcuni numeri. Il titolare della ricevitoria: “Hanno ascoltato un mio consiglio applicandolo alle loro conoscenze”
05 Marzo 2025

Uno che ha studiato alle medie dovrebbe gia' pensare che non si puo' beccare un numero (figuriamoci piu' numeri) estratti a caso.
Bon via chiudiamo il fetido giornaletto e la finiamo con le un po di fake.
Ma il vomere latinico che cerca di scavare la realta' (che se ne fotte del redattore di repubblica delle banane al solito) sostituendola con la fantasia procede lungamente.


"non esiste alcun metodo scientifico per vincere alla lotteria. "

E fortuna che lo sapete, l'articolo finisce con una chiosa "sono tutte corbellerie e bugie" e tutti a nanna?
nooooo
Perche' al sud ci sono degli studenti migliori e lavorano sulla roba coool, mica solo al nodd abbiamo i gegniacci.


Ma, nel colpo da circa 50mila euro ottenuto da tre studenti di Matematica e Fisica dell’Università del Salento, la scienza ha giocato un ruolo fondamentale. 

Sono pirlate.
Oltretutto il redattore si e' appena contraddetto: le arance sono nere, ma, la frase dopo, sono lilla!

I tre ragazzi – che per ovvie ragioni hanno scelto l’anonimato – hanno elaborato un sistema di intelligenza artificiale per vincere al gioco del Lotto.

 Mii stabbello parla della AI come fanno tutti gli altri che lo fanno in italia: filosofi, preti e letterati.
Gli informatici sono scappati all'estero o muti che non sanno "a cuttura", intesa come sapere bene la vita di catullo.

 Riuscendoci, per ben due volte, grazie a un meccanismo che fa leva sulla probabilità storica (dunque basata sul passato) di estrazione di alcuni numeri.

La prima cosa che impari quando cerchi di capire certe cose, ero in prima superiore, e' che nella casualita' il pregresso conta  come una banconota da 17 euro. Ci sbatti il grugno e fine.
Forse questi avevano fatto il classico.

Mentre leggiamo questo pregevole succo di cloaca, pubblicita' ad una altro articolo:
"Intelligenza artificiale “Senza controlli causerà sconvolgimenti” "

Come diceva Isaac Asimov dei  pessimi testi sulle macchine che devastano: "harg clang klang"
O come dico io "moriremo tutti".

Una volta messo a punto il sistema, i tre studenti salentini hanno deciso di tastarne l’affidabilità giocando i primi numeri presso una ricevitoria di Monteroni, a due passi dal dipartimento di Matematica e Fisica. 

Non serve giocare davvero per verificare la cosa, basta lanciare la simulazione e verificare che ci azzecchi anche di numeri passati che non hai ancora fornito.
Cosi' come non e' necessario puntare dei soldi sui dadi per verificare la predizione.

Il primo tentativo, risalente a un paio di settimane fa, aveva fruttato ai tre una somma vicina ai 4.500 euro. Così hanno deciso di riprovarci, perfezionando stavolta il sistema di giocata (diversi biglietti con vincite diverse, ciascuna dell’ammontare non superiore ai settemila euro), riuscendo a portare a casa circa 43mila euro.

La AI, di fatto, e' bravissima nel trovare schemi.
Se ce ne fosse uno vorrebbe dire che le estrazioni sono semicasuali e soffrono di un difetto di casualita'.
Se preferite sentirla in altro modo: qualcuno sta alterando le vincite per un tornaconto.
Si chiami la GdF, almeno servira' a qualcosa.

Un’intuizione su tutte, quella del titolare della fortunata ricevitoria Diego Manca, ha dato la svolta al progetto dei tre ragazzi, indirizzandolo verso le due vincite: “I tre – racconta Diego Manca – sono venuti da me poco meno di un mese fa per chiedermi informazioni sui numeri ritardatari. Volevano sapere se, secondo la mia esperienza, è produttivo giocare numeri che non vengono estratti da molto tempo”.

Photo: Dottor manca, in procinto di ricevere una medaglia Fields, del resto e' gia' vestito di nero.
 


“Ho suggerito ai ragazzi che, per quella che è la mia esperienza, poteva essere più proficuo giocare i numeri che vengono sorteggiati più frequentemente su una ruota – spiega il tabaccaio – Allora hanno tenuto conto del mio consiglio studiando un sistema matematico. Ogni numero ha un ciclo ben definito, che dura all’incirca venti estrazioni. I ragazzi sono riusciti a estrapolare dei numeri proprio in considerazione di questo ciclo”.
 

Se fosse dimostrata la tesi si deve muovere la GdF (almeno non multera' piu' i tappeti davanti al negozio fuori misura di ben 2cm), vuol dire che esiste uno schema e lo schema esiste al 90% per un motivo, direi illecito.
Non e' la priva volta che questa roba viene usata per pagare gli amicici.

Taaanti anni fa mi ricordo che era dalla mia ex ed eravamo a letto nudi a casa sua e lei accese la TV e ci fu l'ennesima vincita del superenalotto in cui ricchi premi arrivavano a tuono per cifrone$$ 

Io guardai il schermo e dissi che era impossibile, le vincite erano costanti e soprattutto a naso e troppo ravvicinate.
si dovevano azzeccare un sacco di numeri, le probabilita' erano piuttosto scarne.
Se si azzeccava il botto cosi' spesso voleva dire un sacco di giocate.
Per le statistiche hard sono una schiappa, non so la matematica giusta, ma qui era una passeggiata.
Secondo me, piu' che sapere fare bene le operazioni, conta la visione globale.
Se il risultato "sballa" la spannometria o e' un errore del "naso" o e' un errore e andare a verificare il conteggio che ho fatto mi sembra il minimo.
Quella serra il mio naso mi diceva che era il quadro era storto e presi la calcolatrice, penna e matita che erano sul comodino e cominciammo a fare ipotesi sulle giocate.
Non era possibile per il mio naso che continuassero a vincere a tromba.

Quello che era chiaro e' che per prendere il giaccoppotto (la pronuncia janglish) bisognava azzeccare 6 numeri di 2 cifre.
Bastava fare un semplice 90*90*90*90*90*90 per avere un idea di massima della possibilita' di azzeccare tutti e sei i numeri. Si trattava di cifre miliardarie, anche con le mitigazioni del regolamento sono comunque numeri da paura.
In italia sono 60 milioni di pezzenti, voleva dire che per avere una possibilita' di vincita anche se tutti giocassero ci vorrebbero anni per prendere il giaccopotto.
Anche se ci fossero mitigazioni sul regolamento, (che ci sono, ma non le sapevamo) anche che ci fossero giocate mostruose, alla fine doveva essere raro anche se ci avessero giocato da tutto il mondo.
Eppure praticamente tutte le volte veniva azzeccato il premio top.
Facemmo calcoli in base al valore di vincita e il probabile valore delle giocate, ma le cose comunque non tornavano.
Pensammo di aver capito male le regole del gioco e per circa un anno lo scena continuo' ad accadere e io mi chiedevo perche' nessuno ne parlava.
I giornalisti (oggi direi che essendo latinisti e' gia' tanto che riescano a capire quanto gli costano gli abbonamenti del cellulare)
La GdF
La societa' del lotto che dovrebbe avere delle previsioni di vincita avendo stilato le regole.
NESSUNO vedeva il problema
Non dico che per forza fossero collusi, ma come avevo io i dubbi, lo dovevano avere tutti.
E' matematica basic.

Del resto era quasi impossibile beccare il jaccopotto.
Poi arrivo' la spiega...
Le estrazioni erano truccate.

Dopo lo scandalo, enorme, che non giustificava comunque quella quantita' di vincite, accaddero 3 cose.
-Nessuno vinceva piu' e il montepremi sali' a vette mai viste, del resto avevano smesso di vincere regolarmente e il monte accumulava
-Dopo pochissimo nessuno ne parlo' piu', anche oggi e' piuttosto difficile trovare notizie, del resto era chiaro che non era l'unico punto di fallacia.
-Le regole di vincita cambiarono introducendo un peso maggiore per vincite parziali in diverse riprese per evitare montepremi ridicolmente enormi.

Esisteva uno schema.
La AI avrebbe detto QUANDO vincevano e i numeri se ci erano accordi di estrazione particolari non scelti casualemente anche i numeri "alterati".

Non che non si possa matematicamente assaltare delle estrazioni. Ma devono esserci errori di sistema o particolarita'.

Stefan Mandel aveva scoperto che, in cose simili al nostro superenalotto, quando il monte premi era grosso per via dell’accumulo dato dalla difficolta' eccessiva, era fattibile finanziariamente  attaccarlo a forza bruta comprando, in pratica, tutti i biglietti.
Se e' praticamente improbabile vincere ad un certo punto il montepremi diventa tanto grande da renderlo appetibile.
Se vincendo la scommessa di una moneta testa o croce vi dessero 1/10mo della puntata siete dei fessacchiotti a provarci. Ma quando il premio aumenta oltre un tot puntare su entrambe le facce diventa praticabile.
In pratica Stefan aveva scoperto che comprando una marea di biglietti era tutto sommato conveniente.
Mandel notò che il montepremi di alcuni giochi arrivava a più del triplo del costo di acquisto di ogni singola combinazione possibile.
Quindi, se si potevano acquistare tutte le combinazioni, si aveva quasi la certezza di ottenere un ritorno sull'investimento. Il problema non era più matematico, ma logistico: Stefan dovette metter su un'impresa per giocare e vinse 14 volte prima che cambiassero le regole.

Questo e' l'unico sistema sensato di vincita di un'estrazione non corrotta.

Comunque ci sono decine di persone che negli anni sono "riuscite" a trovare un sistema.
Sistema che generalmente ha collassato dopo 2,3,4,5 o, in un caso, 6 volte.
Del resto, se riduco le probabilita' con un sistema, e ho molto Cu, fra milioni di stolti che fanno lo stesso avverra' che prima o poi riesci a beccarla e uno, per casualita', ci azzecchi piu' volte di seguito, non e' strano statisticamente.
Si e' arrivato a chi dopo aver vinto molto bene con "il sistema" poi andasse ad accumulare perdite incredibili con lo stupore del fatto che per ragioni "incomprensibili" "il sistema" non funzionasse piu'.

questi signori che millantavano di aver vinto alla lotteria grazie al "sistema" hanno riempito le pagine dei giornali di tutto il mondo.
Del resto e' affascinante il poter battere il caos, vincere dei soldi, con il solo ingegno.
Pero' quaste pagine raccontano per lo piu' storie di un fallimento.
Dopo aver vinto un paio di volte, raramente oltre, il personaggio insiste con "il sistema magico" fino a fare danni incredibili non capendo perche' ha smesso di funzionare.

Tutti possiamo, lanciando un dado, fare 10 volte 6 di seguito. Prima o poi. 
Il problema e' reputarci fortunati per aver trovato un sistema, per aver in tasca un quadrifoglio, per aver baciato la gnocca... il problema e' che quando lo facciamo 4 volte e pensiamo di aver trovato "il sistema" la testa pensa che siamo stati premiati e proseguiamo con la 5nta.
Questo ci da un grandissimo boost e ci fa pensare che siamo proprio fighi e che la seta volta che facciamo 6 ci da l'illusione di aver capito tutto.
Alla sesta ci sentiamo Dei.
Il problema e' che al contrario di quello che ci dice la testa non vi e' garanzia di fare per la settima volta 6.
Probabilmente e' un difetto di bias cognitivo dato dall'evoluzione e spiega anche perche' alle volte le ricerche soffrono di bias indesiderati o perche' e' facile intortare i verdosky dicendo che "ormai si vendono solo auto elettriche" o "oramai si fa l'energia con i pannelli".
Basta un dato positivo, magari molto verticale, per far credere alla nostra parte animale che il desiderio sia stato esaudito.
Del resto siamo animali che hanno desideri e lottano per realizzarli.
Il problema e' che non siamo strutturati per vivere in societa' complesse, solo 150 anni fa la maggior parte della popolazione mondiale viveva nel bosco.

 

 

11 commenti:

Celso ha detto...

Anch'io è un tot che non mi riguardo quella roba, ma a occhio è 90*89*88*87*86*85 (niente ripetizioni), ovviamente al denominatore.

Anonimo ha detto...

Autotassazione.
Penso di poter dire tranquillamente dire che senza quella ed il tabacco l'irpef sarebbe diversi punti più alta.

Celso ha detto...

C'è chi ha definito le lotterie (si dice Voltaire, ma è probabilmente una citazione spuria) una tassa sulla stupidità.

CeboCappuccino ha detto...

La probabilità è più bassa. Devi dividere per 720 (6!) perché è una combinazione non ordinata, non una sequenza (1/622'614'630)

CeboCappuccino ha detto...

Errata corrige: *moltiplicare e *più alta

Anonimo ha detto...

Vero... ancora più probabile quindi.

Gate-All-Around ha detto...

Chi non si ricorda di cosa pubblicava Repubblica nel biennio Covis!
Comunque gli altri giornali non erano meglio.

Andrea71 ha detto...

So chevè sbagliato fare di tutt'erba un fascio, ma ultimamente è difficile assegnare un titolo di peggiore ad una testata giornalistica, ormai quando clicco una notizia, dopo aver litigato un po' per cercare di schivare i cookies e gli abbonamenti coercitivi leggo le prime righe sbirciando dietro ai banner pubblicitari e regolarmente mi incazzo, ogni titolo è un clickbait e quasi sempre l'articolo parla di altro e quasi sempre di assurdità inverosimili... venendo al tema del post, per anni sono stato a contatto con gente "furba" che afferma di conoscere la matematica ed al contempo di affermare che lavorando sulla statistica è possibile prevedere i risultati dei giochi, stranamente nessuno di loro è mai riuscito a mettere in pratica le proprie teorie, firse credersi più intelligente degli altri ed esserlo sono cose distinte. Purtroppo gli umani sono portati a semplificare e credere ciò che desiderano, più comodo che impegnarsi in analisi approfondite, se uno studente di matematica può credere a delle idiozie pur essendo il suo campo, perché non dovrebbero crederci un giornalista o un lettore che di matematica non capiscono nulla?

Anonimo ha detto...

Poverino chi ancora crede nelle lotterie e schifezze affini! È e sarà sempre e solo un metodo per rubare un oceano di soldi a un popolo impoverito prima economicamente, poi culturalmente e infine anche moralmente, tanto da non avere la forza di battere il pugno sul tavolo con una forza tale da sfondarlo urlando NO!!!
Se anche lo stato elargisse 88 milioni di euro di jackpot a un uomo (che diventerà un portafoglio ambulante) avrebbe comunque incassato miliardi di euro senza colpo ferire.
La probabilità di vincere alla lotteria è 1 su 1000.000.000.000.000.000.000.000, esagero ovviamente ma per far capire che il rischio è pari a zero, eppure il popolo fa a gara per giocare, buttando i soldi rimasti, nella ferma convinzione di poter essere il beato che beccherà i soldoni. Basta crederci, ne 'ste cazz@te, per farle avverare.
Sarò disfattista, cinico e nichilista, ma davanti al gioco d'azzardo penso sempre che con quei 2,3,5,10 euro ci potrei comprare da mangiare o un deodorante o un panino a un poveraccio che dorme in strada.
Penserò sempre che io ho diritto di vivere con quei pochi spiccioli, sottraendoli allo stato, che ha il dovere di schiattare.
Per me, 10 euro significano 1 ora della mia unica ed irripetibile vita sacrificata a lavorare per qualcuno che in quell'ora sarà padrone del mio tempo. E chi me la restituisce la vita?
Dare 10 euro alla lotteria è il più grande atto di autodisprezzo e autolesionismo, e parlo di 10 euro.
Fatevi un giretto in qualsiasi bar, tabaccheria o edicola e vedrete gente che compra ossessivamente biglietti che gratterà e poi, senza aver vinto niente, butterà nella spazzatura, quando non a terra. 5-10 ma anche 20 euro a botta, qualcuno l'ho visto ripetere la giocata più volte e ho pensato che si era bruciato il guadagno di 1 giorno o 2 di lavoro. Moltiplicate per milioni di persone in tutte le ricevitorie di tutta Italia e capirete quanti miliardi di euro lo stato RUBA, per poi avere la faccia tosta di dire che devono tagliare la scuola, la sanità eccetera perché i fondi economici sono esauriti. Roba che Lucifero impallidisce.
Concludo dicendo che quando sentite la slot machine che fa tin-tin-tin-tin-tin e caccia fuori una manciata di monete, è semplicemente un RECUPERO.
Tizio gioca 20 euro, moneta dopo moneta, e poi, se è davvero fortunato, recupera quei soldi, o recupera quelli appena giocati dell'avventore precedente che se n'è andato con le pive nel sacco. Identico discorso per gratta e perdi eccetera.

Epsilon 2.0 ha detto...

Vado un attimo controcorrente rispetto ai commenti qui presenti (non quindi all’articolo) con una necessaria premessa: io sono della parrocchia di Zio Paperone che diceva "Chi dal gioco aspetta soccorso, metterà il pelo lungo come l'orso" e penso sinceramente che la ludopatia sia una tragedia.
Detto questo... ma, ma, ma... chi compra “responsabilmente” qualche biglietto della lotteria o qualche grattae(credici)vinci non compra una probabilità matematica; compra un sogno.
E noi, io compreso, siamo lì sempre pronti ad accorgerci come gli altri buttino i soldi senza mai riconoscere che spesso lo facciamo anche noi (NOOOOO!!! Le nostre spese sono sempre oculate!) in ciò che ci dà piacere senza pensare che altri a loro volta potrebbero trovare le nostre spese assurde.
E può essere la collezione di automobiline (NOOOOO!!! Sono AUTOMODELLI perfettamente replicati in Die Cast dipinti a mano con pennelli di setola pubica), la birretta dei frati (NOOOOO!!! E' un fermentato di 56 luppoli differenti scelti a uno a uno, non la tipologia, proprio il singolo fiore, dai frati hunzikeresi della val Bavona svizzera, imbottigliata durante il plenilunio con il sacrificio di una capra vergine) o la scheda video per i giochini da millemila GHz - pixel al nanosecondo (NOOOOO!!! Si tratta del non-plus-ultra della tecnologia, frutto della più alta e nobile ricerca scientifica).
Insomma... cose che a noi piacciono ed altri trovano "uno spreco di soldi" ma si sa: sono sempre gli altri a non capire niente ;-)
Mi è subito venuto in mente quanto successo un paio di giorni fa, così rappresentato su TGCOM "Rischia di annegare per recuperare la barca GIOCATTOLO". Sia nell'articolo che nei commenti è stato un florilegio di "a 50 anni a giocare ancora con le barchette" et similia.
Da ex/ex/ex aeromodellista dinamico io ho provato una grande empatia col poveretto che voleva recuperare il suo modello a cui era evidentemente affezionato... ma per altri è solo un giocattolo; come si fa a buttare soldi e rischiare la vita per quelle baggianate?
In cosa butto i soldi io?!? In niente perché non ne ho ma se ne avessi non li butterei di certo: le mie spese sono sempre oculate, ça va sans dire :-D

Danilo ha detto...

Quindi sono studenti di Matematica, che non conoscono la teoria delle probabilita'. Complimentoni!
(e questo spiega perche' vogliono restare anonimi)