lunedì, dicembre 19, 2022

costo finto accumulabili 2

Sempre nel genere follia per accumulare.

Abbiamo quella che io chiamo fantascienza, ma sui giornali e sui siti pro auto elettriche e pro rinnovabili sono considerati "cose normali" e facili.

del resto "basta attaccare la spina".

il primo sono gli impianti a cemento.
L'idea e' quella di prendere dei blocchi di cemento, caricarli su degli argani, e poi quando necessario l'argano-generatore fa scendere il blocco.
Il vantaggio sarebbe che il blocco di cemento quando  se ne sta sospeso come un piccione da 300Tonn su di una gru e mentre è fermo non avrebbe perdite, consentendo quindi aggirare la stagionalità oltre alla giornata.


quella gru alza (alzerebbe) blocchi da 35T cad e li dispone in forme diverse a seconda delle necessita'.
Lasciando solo immaginare le difficoltà FOLLI di agganciare e disporre i blocchi, verificando il corretto aggancio, immaginare in condizioni di vento, ghiaccio e neve, rimane il rendimento.

Il maledetto rendimento...
Ora viene da chiedersi cosa perde una puleggia, visto che il cavo passa, stando alle foto in 10 almeno. 

Ogni puleggia, cambiando il vettore, ha una bella perdita.
Ogni piegatura dell'enorme cavo in acciaio ha una enorme perdita. 

giusto per capire la dimensione questo nella foto e' un coso che puo' alzare 50T in operazioni non certo continuative con un braccio di 9m con un sistema idraulico. Ho scelto questo perche pieno di elementi che ci possono dare un'idea della dimensioni.
diciamo che quei cavi e' previsto che funzionino di rado.
Il cavo giusto e' quello doppio di quelli ed e' montato sui bracci con carico da 100T:  25mm e passa in 22 carrucole stando ai costruttori di gru
 

Eggià quello non e un filo da biancheria, è una cavolo di spranga, certo e' in trefoli, ma e' sempre un coso grande  come una palla da flipper con tutti i problemi a piegare a 180 una palla da flipper

Poi ci sono le perdite dei cuscinetti.
I cuscinetti delle pulegge, ricordiamoci, stanno tenendo appeso un aereo mente fischia il vento e ci sono -5C con il grasso che e' diventato pongo, e il cavo sta lavorando ad una velocita' idonea sufficiente ad essere generatore.

Il generatore motore non ha certo velocità unica e allegra, lo immaginate il blocco da 35T che arriva a razzo verso l'incastro con quello sottostante?
Presuppongo sia pilotato a velocità crescenti e rallentato molto morbidamente, per poi fare le parti di partenza e fine in perdita totale.

Glissiamo si cosa succede se dopo la pioggia di notte si va sotto zero e incolla tutto.

Ancora abbiamo il riduttore, il motore/generatore  non va cosi' lento,  le perdite del riduttore del motore, anche fosse una semplice cascata di ingranaggi dritti.
Stiamo parlando di tonnellate sul singolo dente e il motore che deve girare a 3000giri.
Se avete presente gli argani per le ancore delle navi non  usano cavi, ma catene, e per riuscire a muovere quella roba usano un riduttore idraulico (cosa che disintegrerebbe il rendimento) come le autogru citate.
 

Quello che vedete e' il verricello idraulico di una nave cosi' potete apprezzare l'idea.

Infine il costo dello spostamento laterale di 35T per spostarli nel posto giusto e tutto il caos per la generazione (elettronica&c).

Poi ogni anno devi smontare il tutto, i cavi, dopo essere piegati a 180 milioni di volte sono tanto stressati da durare meno di niente: cosa costano di energia?
Il materiale si stanca

Inoltre il cemento e' una delle cose piu' energivore del pianeta, il costo di realizzazione di un gazziglione di blocchi da 35T a quanto carbone equivale?

Quindi perdo energia sia nell'alzare che nell'abbassare con il bonus del posizionamento.

Se questo affare rende  il 20% esco in strada e sventolo le bandierine. 

Probabilmente il rendimento reale e' all'intorno del 10%, ovvero disintegra il 90% dell'energia.

Si noti anche che al crescere della dimensione peggiora il rendimento.

Ovviamente i siti dei "produttori" che millantano impianti pilota a iosa ben si guardano da fornire i dati di rendimento, parlano solo del fatto di dove dovrebbero essere e il fatto che "aziende elettriche grosse" gli hanno dato l’opportunità di provare ad attaccare sta roba.
Il rendimento?
Chissene!
Si immette la potenza di un elicottero e si estrae quella di uno scooter!
Tutto ecologico!

Se qualcuno vuol prendersi la briga di fare i conti dei rendimenti delle pulegge e flessioni e della catena cinematica per portare dalla velocita' di mezzo ms (demoltiplicato dalle 22 pulegge) a 1500 giri minuto (meglio 3000)  sono a disposizione. Qualunque perito meccanico o ingegnere dovrebbe essere in grado in 20 minuti di farlo.

Cosi' ridiamo con numeri piu' precisi.



17 commenti:

erfiaschi ha detto...

Quindi la popolazione deve abituarsi a celebrare e mantenere la Potenza. La Supremazia non è data ma conquistata ed imposta. Cattedrali del Primato da mostrare, stagliare sul resto del mondo. Energia esibita e non più nascosta. Basta con questi finti eunuchi.

Fred ha detto...

Al posto dei blocchi di cemento da sollevare si potrebbe anche usare una enorme molla che viene compressa durante la giornata tramite un motorino da monopattino elettrico molto demoltiplicato.
La molla e' di fatto una bobina, e all'interno ci mettiamo un magnetone grosso grosso.
Di notte la molla viene rilasciata. Cosi' quando la molla inizia a rimbalzare avati e indietro si crea un'energia elettrica per induzione, per di piu' alternata. A 0 virgola qualcosa hertz forse non e' troppo utile, ma non andiamo a guardare il pelo nell'uovo di questo miracolo della tecnologia green.

Stefano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefano ha detto...

Continuo a non capire perche' i sistemi di accumulo a volano (ormai una realta' anche a livello industriale, con alti rendimenti e altissime potenze istantanee di accumulo e di erogazione, bassa autoscarica, lunga durata, discreta densita' di energia, costi di riciclo e di impatto ambientale a livello del rottame di acciaio) non vengano mai proposti per situazioni del genere.
Oggi sono gia' di ampio uso nelle stazioni elettriche ferroviarie per compensare le fluttuazioni di linea sotto carico e per lanciare a velocita' spropositate i vagoncini dei rollercoaster, per sistemi di continuita' nei datacenter.
Inadatti per l'automotive per problemi giroscopici (risolvibili) e di ingombro, ma ricordiamo i primi esperimenti in F1 con i KERS a volano (prima di essere soppiantati dalle batterie), per postazioni fisse non mi sembrano cosi' fuori luogo...

blu-flame ha detto...

esiste la puntata del volano.
il problema e' quanto costerebbe.

Danilo ha detto...

Propongo di metterci, al piano terra, gli uffici dei progettisti

blu-flame ha detto...

anche

Anonimo ha detto...

@Stefano
Quanta autonomia hanno i sistemi di accumulo a volano?
Gli UPS rotanti (gli unici accumulatori a volano con cui ho una minima familiarità) di solito si usano, per grandi potenze, come "tampone" in attesa che entrino i gruppi elettrogeni, quindi 15-30 minuti

Co.Bra

blu-flame ha detto...

e' un problema di KWh e costi, non di mantenimento, il 9 gennaio arriva il post che mostra cneh le foto del piu' grande

Anonimo ha detto...

Un progetto simile è stato fatto negli USA, basato su vagoni ferroviari che salgono una collina, posano blocchi su cavalletti abbassandosi sulle loro sospensioni, tornano a valle e si fa il bis. Una variante masochista prevede di maneggiare/ruotare i blocchi per insellarli in modo più compatto, ma disponendo di spazio non ne vedo la necessità.
Forse ne avevi parlato proprio te, dovrei cercare.

Certo, l'occupazione di suolo sarebbe minore se mettessimo qualche milione di criceti a correre dentro le loro ruote, mentre il rendimento migliorerebbe.

Ma almeno non sembra tirato fuori da un fumetto, non risente del meteo e un carrello ferroviario rischia di durare più di 6 mesi.

Stefano ha detto...

@Anonimo
Al momento il loro maggiore pregio e' proprio lo spunto monstre rispetto all'ingombro, nessuna batteria sarebbe capace delle loro correnti istantanee senza esplodere Diciamo che piu' che sostituire delle batterie sono adatti a sostituire dei supercondensatori.
Per l'autonomia, la loro scalabilita' e' direttamente proporzionale alle dimensioni, ovviamente in caso di problemi (grippaggio o cedimento dei supporti o delle parti periferiche della massa rotante) pensare di "scaricare" tutta l'energia cinetica di un immenso volano fa tremare un po' i polsi.
Comunque tempi di avvio di 30 minuti per un gruppo elettrogeno, a meno che non sia una turbina a gas, mi sembra esagerato (a meno che non sia un navale).
@bluflame mi vado a ricercare la puntata dei volani...

Stefano ha detto...

Per la densita' di energia, goggolando qua e la', le litio hanno 100-265 Wh/kg, per gli accumulatori a volano arriviamo a 500kJ/kg, che se non ho sbagliato le equivalenze sono 139 Wh/kg, non poi cosi' schifoso (meglio di una batteria al Pb).

Anonimo ha detto...

@Stefano

Era un'applicazione in ambito ospedaliero, con 3/4 gruppi da oltre 1200KVA e relativi UPS rotanti
A memoria, era richiesto che i genset potessero prendere in carico tutto l'ambaradan entro 15 minuti dall'avvio, e che gli UPS potessero reggere fino a un tot del carico per 30, per avere margine di sicurezza
Ma ero solo marginalmente coinvolto lato genset, gli UPS erano di altro fornitore

Poi, appunto, io ho sempre saputo che si usano per grandi potenze e brevi periodi, per questo mi chiedevo se potessero essere utilizzabili come accumuli, esempio, per fotovoltaico, che è "spento" per oltre il 50% del tempo

Co.Bra.

Leamington ha detto...

Oddio, la torre di Musk! E' la versione demente di una trovata tecnologica che esiste e funziona benissimo da circa mezzo secolo: i bacini di montagna per l'idroelettrico!

https://www.youtube.com/watch?v=iGGOjD_OtAM



Conoscendo gli americani, trovera' qualche fesso disposto a finanziarlo. Quell'uomo e' la versione americana della Cassa del Mezzogiorno. Semplicemente geniale. Non mi stupirebbe se in realta' avesse antenati siculi o napulegni.

blu-flame ha detto...

il problema, come vedrai dalla prox puntata, che i bacini di montagna non funzionanon cosi'...

Leamington ha detto...

No? A me l'hanno spiegato cosi': di notte le centrali usano l'eccedenza di produzione per sucare l'acqua nei bacini in alta montagna. Poi, quando ci sono le punte di carico si aprono le condotte e si usa l'acqua per fare andare le idroelettriche e riempire i bacini a valle. Non funziona cosi'?

blu-flame ha detto...

Leamington ni, nel senso che alcune dighe lo possono fare, fra una settimana lo leggi.