Questo e' il testo che si sta andando ad approvare dopo una bagarre estrema.
"sono vietati,da parte degli operatori della telefonia l’applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto, nonché la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato. "
al solito parliamo di demagogia: cavalchiamo l'onda di ciò che pare ingiusto.
I grandi gestori fanno mega guadagni?
ci sembra molto odiosa la ricarica?
Ci sembrano care le tariffe?
ecco abbiamo trovato l'argomento demagogico con cui occupare le menti deboli: aboliamo il balzello della ricarica.
Ma certo, parliamo della ricarica, ma vediamo di stare bene zitti su quella tassa di concessione governativa che ha praticamente ucciso le bollette telefoniche, un modo molto più economico e pratico per telefonare.
Certo non diciamo che grazie alla tassa da devolvere al governo ci sono milioni di euro che generano interessi favolosi che finiscono nelle casse dei gestori.
la cosa divertente di tutto ciò e che la posizione del governo, delle persone che hanno iniziato questa battaglia e ciò che è stato detto dai media sembrerebbe descrivere la situazione fantascientifica che i soldi della ricarica piovano dal cielo, oppure, il costo di ricarica venga pagato, anziché a società che operano per scopo di lucro, ad un ente benefico.
ci sono milioni di modi con i quali i gestori telefonici possono riappropriarsi di queste cifre che uscirebbero da loro bilanci, giacché il loro motivo di esistere consiste appunto in questo: avere degli ottimi bilanci......
potrebbero fare come in Francia, aumentare le tariffe del 25% ed, a seconda della dimensione della ricarica acquistata, fornire una scaletta sconti.
Aumentare le tariffe di un 10%
inventarsi tutta una serie di contributi
chiedere un canone, dopotutto alcune tariffe già lo prevedono sebbene con nomi diversi e meno odiati dalla popolazione italiana: wind 5 o infinity sono solo due esempi.
inventarsi delle promozioni incasinate e incomprensibili, come ce ne sono già state, che anziché dare un vantaggio l'utente lo mettano alla berlina: ogni riferimento alle ricariche di Telecom Italia non è puramente casuale.
altro effetto favoloso andrà a colpire le fasce più basso della popolazione, quelle che non possono appoggiare sul bancone 50 o 60 dollari per la ricarica in unica soluzione: e così ricarica comunque esistono e i tagli inferiori a queste soglie probabilmente spariranno.
Se poi accenniamo Alla non scadenza del credito, ci rendiamo conto che tutto ciò è molto pesante, il gestore è obbligato anche in caso di smarrimento di massima a mantenerla nel database con un aumento dei costi.
Così si rendiamo a proteggere leggermente coloro i quali telefonano poco andremmo ad impattare in qualche maniera su tutti gli altri. Potrebbero esserci aumenti di costi per tutti, oppure, per aggirare la legge, basterebbe che la morte della sim avvenisse non dall'ultima ricarica ma ad esempio dopo un mese dall'ultima telefonata. Per il rimborso del credito residuo operare come la vecchia Telecom 10 o quindici mesi da una richiesta bollata se tutto va bene.
proprio quando, dopo anni di cartello, le compagnie telefoniche cellulari stavano finalmente ricominciando ad avere una qualche concorrenza giunge questo governo, che di casini ha già fatti, ad imporre regole per alterare il regime di concorrenza.
Oltretutto ricordiamo che uno dei gestori non ha mai fatto pagare il famoso costo di ricarica. Così chi desiderava allontanarsi da questo odioso balzello lo poteva fare in un regime di libera concorrenza.
come dire... il problema non esisteva, ma forse tutto ciò che si paga è odioso: ma perché non abbassiamo le tasse che sono le più alte d'Europa?
1 commento:
I costi di ricarica... sembra che non sia un bene abolirli... leggendoti... mi sa che devo andarci a fondo,.,..
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