La prima cosa da vedere degli ampli in classe D e' che di fatto sono alimentatori PWM, interruttori, anziché un rubinetto per dosare la quantita' di birra.
E qui iniziano i problemi.
Ovviamente per vari motivi in campo audio non si usa una roba cosi' semplice, se non altro per il fatto che potrebbe generare suoni fantasma in zona audio (mai sentito un PWM "suonare" mentre alimenta un motore?). Questo porta con se dei problemi che, sempre ovviamente, sono stati appena risolti dalla marca di turno (I pessimi T-amp che addirittura dicevano di non essere D solo perche' il dittering era diverso dalla roba sopra e' un ottimo esempio).
Ricordate per tutti i problemi che narreremo:
ogni soluzione ad un problema complesso crea almeno un altro problema.
Se hai sfortuna tre.
Oppure, c'è sempre una soluzione ben nota e semplice a ogni problema ed e' sbagliata (o in questo caso non risolutiva).
Il gioco del problema e' infatti che abbiamo un segnale in uscita che non e' quello che vogliamo rappresentare, ma delle onde quadre.
Se fossero solo come descritte sopra nel disdegnino finirebbero nel campo audio e la storia di essere appena decenti non ci sarebbe.
A seconda della tecnologia adottata possono pure cambiare non solo la larghezza dell'impulso ma anche la frequenza e il ciclo che deve avere dei pattern per evitare, o che dovrebbe, che finisca in zona audio.
E', se ci pensate, lo speculare di modem con il "difetto" che non puo' metterci tempo.
Cosi' abbiamo il primo problema enorme: la scolpitura puo' finire nell'audio
Per evitare questo la prima "soluzione" e' stata quella di aumentare la frequenza del clock.
Il problema e' che se aumenti troppo la f finisce nella radiofrequenza e una volta che ci arrivi sono volatili per tutti evitare che delle spurie finiscano nel messaggio.
Non stiamo parlando di convertitori DA che operano in uW, stiamo parlando di roba che sforna amperoni e entra a tuono
Per questo motivo anche i piu' recenti raramente vanno oltre i 250KHz di clock con record di picco di 500KHz (ricordiamo che la frequenza di commutazione su quelli moderni e' variabile).
Il fatto che gia' a quelle frequenze le piste emettono e rientrano e anche il PCB, ovvero per i non addetti le piste di connessione, i piedini, le saldature e i cavi divengono componenti attivi.
Ricordiamo che il segnale di base e' meno di 1V ed e' deboluccio avendo davanti a se diversi kOhm e diventa magari 200W.
Basta che rientri 0,001W nel punto errato ed e' un disastro.
Ricordiamo che dovrebbero essere onde quadre, ovvero una notevole quantita' di armoniche, cioe' le emissioni sarebbero un bel problema di rumore.
Cosi' si opera una prima magia per distribuire il rumore cambiando i pattern dei cicli e la frequenza di funzionamento.
Che poi e' quello che ha fatto Tripath con il T-amp prendendo spunto dai vari convertitori DA come, nell'epoca precedente, l'innovativo DAC bitstream mash philips.
Non e' un caso che ancora oggi il TDA1541A venga da alcuni considerato il top nonostante siano passati quasi 40 anni anche se oggi oggettivamente si puo' fare meglio, del resto e' philips, non un coreanaccio qualunque e le implementazioni erano interessanti.
Nel frattempo ricordo che la classe D e' stata inventata da philips e gia' negli anni 70 sony ha fatto un finale in classe D HiFi che, guarda caso, pur essendo HiFi aveva gli stessi problemi di quelli attuali.
Roba tanto nuova non e'.
E fino a che si parlava di 10W ci riusciva anche a fare il saccheggio in maniera facile se non si pretendeva, ma oltre... iniziano i casini.
Perche' il primo problema che sugli AB non esiste, ma qui si, e' che un onda quadra sono infinite problematiche (e frequenze spurie).
E piu' e' quadra quell’onda piu' e' facile prevedere il risultato.
Puoi aggiungere il rumore pseudocasuale, puoi cambiare la sequenza delle quadre, ma alla fine il casino ti viene a prendere.
In piu' esiste un altro problema.
Piu' grosso, molto piu' grosso.
Una cosa solo le quadre disegnate dai bimbetti, come quelle sopra, altro sono le quadre nel mondo reale.
Prendiamo il caro vecchio transistor e mandiamolo in chiusura dove parte la bella quadra.
Beh non e' che sale da 0 a 50V in tempo zero, anzi ci mette un pochino.
Allora prendiamo un campione di velocita', magari un FET di potenza supermega come la roba che fa IRF.
Scopriamo che e' piuttosto verticale, almeno fino a che ci mettiamo un carico. Poi i casini.
Cosi' nel loop "per un problema che era dichiarato risolto troviamo una vera soluzione" ultimamente si parla di fet drogati con il gallio (come i fantastici esposimetri di pentax anni 70, perche il Gallio era il vecchio carbonioh, o il nuovo laserrr, ma alle volte ritornano)
Ma il problema e' che quelle rette verticali non diventeranno mai verticali.
Il perche' e semplice.
Quando tu fai un affare che deve essere economico (e lo deve, altrimenti ci metti un classe AB e ti costa meno e hai meno sbatti) e la risalita deve essere bella pulita non ti basta comprare dei costosi finali dalla infineon che hanno un tempo di risalita di 20ns, ma devi avere anche il resto del brodo che ti segue.
Le piste di alimentazione devono essere esagerate dimensionalmente.
Non devono esserci capacita e induttanze in giro, in pratica stai facendo un trasmettitore in microonde come difficolta'
Il pilotaggio deve essere esemplare
L'alimentazione, beh, deve essere colossale e dura, un pilastro perfetto su cui appoggiarsi (ecco perche' i classe D generalmente non amano le alimentazioni PWM o la pochezza dei condensatori).
Altrimenti scordati che l'onda quadra sia pulita e se non e' pulita sono caxxi (ovvero distorsione a tuono).
Pensateci bene, se chiudo l'interruttore e il carico e' piuttosto capacitivo, quanto e' probabile che io riesca a fare una quadra perfetta e non un trapezio?
E la parte sopra della quadra se e' affetta da rining per una risonanza?
Ma se faccio un trapezio l'energia prevista quanto e' in meno?
Perche' se e' meno ho una distorsione notevole!
Siccome tutta la roba appena citata, fra cui un alimentatore che assomiglia piu' ad un affare HiEnd a 5 zeri che a un economico classe D, costa un pandemonio, come del resto sbarre di rame al posto delle piste, comincia ad essere chiaro che quella quadra che va a dare una 30ntia di V ad un carico spacciato per 8 Ohm, ma di fatto "RLC a caso", ovvero in quell'istante potrebbero tranquillamente essere 20A sono tutto tranne che quello che si vorrebbe.
Di fatto e' un onda a trapezio con lo spigolo superiore tondo che alle volte non fa neppure tempo a raggiungere la Vmax prima di essere il momento di sconnettere (e anche li non si scende subito).
Photo: gia' con carichi facili la quadra non e' una quadra del disegnino
se cerchi di compensare come negli alimentatori quella roba con trucconi puoi fare ancora piu' rinning
Ricordiamoci che lo stesso identico problema lo hanno i convertitori DA economici (da qui l'idea dei CDP da 4 zeri, che poi bastava non prendere i primo prezzo o comprarsi i vari philips) e gli amplificatori audio AB quando non sono "a very roccia" [TM] se gli dai da riprodurre una quadra
Perche' fare uno scalino e' sempre un problema e se lo fai di potenza su di un carico reattivo sono caxxi come insegnano i PWM dei motori, che a vuoto siam tutti bravi
In pratica dovete pensare che nella realta' le onde quadre della maggior parte dei classe D sono in realta' onde trapezioidali con il tetto che e' affetto da pesante rinning (ovvero oscilla) e, come conseguenza diretta, quella roba rientra in campo audio.
Se non vi sembra un problema pensate che la parte di risalita e di discesa che manca e' tensione che manca, oltretutto in percentuale a caso, ovvero distorsione e rumore con percentuali notevoli.
Avete mai letto della forma dei classe D prefiltro sulle riviste. quale modello offre migliori fronti d'onda?
No?
Come mai se stai inneggiando ad un classe D che ha risolto tutti i problemi dei classe D non parli dei vantaggi ne nuovo Re?
Del resto non e' che serva chissa' quale attrezzatura, alla fine basta un oscilloscopio un po bellino, non roba costosa da radioamatori.
Ma forse e' che il re e' nudo.
Come correggere il fatto che quella roba non e' quadrata&perfetta?
Perche' gli alimentatori PWM in CC generici non se ne fanno un cruccio, hanno da caricare un condensatore e hanno tutto il tempo del mondo (dipende che caratteristiche hanno, non a caso quelli per PC, per illuminazione e quelli audio sono completamente diversi) per compensare leggendo quanto sono indietro (o avanti) e ci sbattono un filtrone che tutto quello che non e' CC viene abbattuto.
Alla fine piu' e' grosso il condensatore piu' posso metterci tempo, ma la CC e' pressoche' salva e rimane solo un po di ripple se hai esagerato (non a caso gli alimentatori da PC non vanno bene per l'audio).
Ma qui siamo in un punto in cui dobbiamo essere alla tensione giusta al massimo entro 1/40.000simo di secondo, altrimenti rientriamo di brutto a svaccare in campo audio, e non possiamo avere un condensatore ciccione.
Se leggiamo le specifiche dei modulatori piu' in voga, le rare volte che vengono pubblicate, leggiamo che quelli che vantano commutazioni intorno ai 300KHz possono scendere fino a 50kHz (ricordate che hanno un f variabile per "evitare" il rumore?) e quindi il feedback DEVE essere molto pesante e veloce visto che deve intervenire con ferocia durante un singolo ciclo (che ricordo deve rispettare un pattern, ha del rumore pseudocasuale aggiuntivo che deve poi cancellarsi eccetera eccetera per risolvere i problemi).
Quindi il Feedback non e' piu' "un po' di correzione" ma diventa la base del funzionare e questo, come vedremo, e' un risolvere che causa altri problemi.
Vi faccio una domanda: quanti entusiasti della classe D, che sono oramai peggio dei valvolaristi e dei vinilisti, hanno misurato quanto il modello di riferimento riesce a produrre un onda quadra pulita prefiltro con un carico complesso?
Cominciate a vedere decine di soluzioni che causano nuovi problemi?
Come si risolve la mancata risalita (che e' variabile a seconda di un sacco di cose, quindi non prevedibile) che ha causato un out distorto?
La fregatura si chiama feedback...
Abbiamo appena iniziato, ci sono problemi piu' seri e spiega perche' ci sono state evoluzioni del prodotto enormi, ma che non hanno dato i risultati raccontati.
Adesso capite perche' dopo decenni ad essere relegati a poco piu' di una curiosita' abbiamo avuto:
-I T-amp che risolvevano tutti i problemi dei classe D, gotta compresa. Anzi, guai a chiamarli D, noi siam T.
Grande acclamazione, i classe D erano la nuova frontiera e gli altri dovevano ciucciare i calzini.
Peccato che non andassero poi cosi' bene come raccontato e l'azienda porto' i libri in tribunale.
-poi arrivarono gli ICE, che, ovviamente, risolvevano "davvero" tutti i problemi dei classe D, forfora compresa.
Grande acclamazione e qualche grugnito per il prezzo, i classe D erano (di nuovo) la nuova frontiera e gli altri dovevano ciucciare i calzini.
Peccato che non andassero poi' cosi' bene come raccontato, pur essendo, sia chiaro, un enorme passo avanti rispetto alle caccole dei T-amp, soprattutto quando li alimentavate con alimentatori complessi e costosi che di base costavano come un intero ampli AB di pari potenza.
-Poi arrivo' un interregno dovuto a TANTI nuovi eroi, che, ovviamente, risoleranno tutti i problemi dei classe D, come gli ICE, raffreddore compreso.
Grande acclamazione e qualche grugnito per il fatto che erano tanti, i classe D erano (di nuovo) la nuova frontiera e gli altri possono solo ciucciare i calzini.
-Ultimamente ci sono altri nuovi eroi, in testa ai piu' agguerriti fanboy troviamo la squadra Purifi, o i fanboy di Hypex che, ovviamente, risolvono "davvero" tutti i problemi dei classe D, alluce valgo compreso.
Grande acclamazione e qualche grugnito per il fatto che dopo 30 anni dall'inizio del fanboismo, ma i classe D sono (di nuovo) la nuova frontiera e gli altri dovranno ciucciare i calzini.
L'unica cosa che e' cambiata e' che i sostenitori sono piu' anziani anagraficamente e ora li paragonano, udite udite, persino ai classe A da 50Kg.
Ma come abbiamo visto ogni soluzione porta con se problemi.
E i problemi derivanti dalle soluzioni si accumulano e interagiscono come vedremo.



11 commenti:
solo una domanda…Quando é stato scritto l’articolo? Oggi le f di switching x gli integrati si attestano sui 2MHz. Il motivo è esattamente far finire le spurie fuori dalla radiofrequenza “interessante”. Con f intorno ai 400 kHz la banda radio AM era pesantemente compromessa, limitando l’uso in alcune zone del mondo dove le radio hanno anche utilizzo sociale. Da qui la necessità di cambiare frequenza “al volo “ (di solito la frequenza è settata basandosi sul tuning della radio).
Per il resto sono abbastanza d’accordo, anche se ad onor del vero non è così “impossibile” ottenere un suono dignitoso. Solo non è economico come qualcuno vorrebbe far credere…
Ciao e buon anno
L
Ricordo una Sua risposta in un vecchio post ed avevo apprezzato la Sua competenza in materia.
Aggiungo che i BCD attuali permettono portanti a frequenze anche più elevate, come 5 MHz.
Quando avrò tempo scriverò una risposta più lunga.
e qui si capisce la genesi delle cosiddette da me "frequenze malate"ossia quelle cattive sensazioni (perchè l'orecchio 20-20K lo sente il resto no) che si sentono o si hanno idea di sentire ,specialmente quando si tratta di dj,live o giostrume. Molto tempo fa avevo letto di interessanti applicazioni del suono sull'influenza della psiche umana. E da allora nei miei progetti: tweeter aboliti (perchè comunque tirare il collo a un medio serio ,meglio se a cono ti porta a sfiorare i i 20K... - costo - criticità) e sopratutto evitare la classe d sopra a 300/500 hz.
E pensare che qualche sensazione la avevo avuta con un ampli classe AB e alimentazione a scr. Già all'epoca si sentiva modulare il suono con il ripple,ed era appena nata la uno turbo!
Onorato per aver citato le nefandezze del T-Amp :-D
Torno a godermi il caro NAD 304, qui a casa. Oltre alle mie belle FBT MaxX 2a in classe AB (sperando tu non mi distrugga anche queste ahaha). Meno male per il portafoglio che non sono un audiofilo comunque :D
Decisamente no.
Tra un po' ne discutiamo con calma.
Ciao,
non vorrei sembrarti maleducato, ma questo post parte male. Come correttamente spiegato da LucaL la premessa (portante a 500 kHz) è sbagliata ed il resto del post segue l'errore iniziale.
Concordo con te che produrre un'onda quadra perfetta non sia banale, ma la tua trattazione è da rivedere. Cominciamo da un problema che tralasci: la possibilità che i transistor finali sia accesi contemporaneamente, motivo per cui si introduce un tempo morto in cui entrambi i MOS sono spenti. Per tale motivo sarebbe utile aggiungere due diodi metallo-semiconduttore che, alternativamente, si accendono trascinati dall'induttore del filtro. Questa soluzione riduce gli effetti del ritardo di accensione del MOS, se ci pensi bene.
Capisco il rinning, se ti impegni a prendere pessimi esempi troverai senz'altro qualcosa da mostrare, ma vedendo i tracciati che hai pubblicato vorrei chiederti dove vedi frequenze audio. Si vede chiaramente che l'oscillazione occupa frequenze più elevate.
Nulla che un buon PCB non minimizzi. Ti faccio notare che esistono dei circuiti chiamati processori che oscillano a frequenze di 4 GHz richiedendo magari 100 A, eppure il prezzo di una scheda madre è infinitesimo a confronto di un amplificatore di buon livello. Chiaramente layout e buoni condensatori sono fondamentali, ma mi sembra ovvio.
Purtroppo il resto del post è da riscrivere. Una frase che mi lascia perplesso è:
Se leggiamo le specifiche dei modulatori piu' in voga, le rare volte che vengono pubblicate, leggiamo che quelli che vantano commutazioni intorno ai 300KHz possono scendere fino a 50kHz (ricordate che hanno un f variabile per "evitare" il rumore?)
Ma dove? Potresti indicarmi il datasheet perché è canato in pieno. Credo che tu stia facendo confusione mischiando modulazione PDM, sigma/delta e qualcos'altro.
La frase successiva è errata completamente:
e quindi il feedback DEVE essere molto pesante e veloce visto che deve intervenire con ferocia durante un singolo ciclo (che ricordo deve rispettare un pattern, ha del rumore pseudocasuale aggiuntivo che deve poi cancellarsi eccetera eccetera per risolvere i problemi).
Spiegami come. Il tipico schema di retroazione del Classe D prevede che la retroazione sia un filtro passa-basso che parte dal finale, all'ingresso del filtro.
Non mi dire che avevi capito che la retroazione agisce sulla forma dell'onda!
Poi tiri in ballo il rumore pseudo-casuale. Credo che tu abbia letto qualcosa sul sigma/delta e non l'abbia capito.
Esistono altri schemi di retroazione, come la retroazione post-filtro, in tal caso la portante è già cancellata!
La fregatura si chiama feedback...
Dove?
Tu spesso accusi di analfabetismo funzionale gli studenti dei licei, peccato che hai dimostrato di non aver compreso il funzionamento di un sistema relativamente semplice.
Qui finisce la prima parte.
Ma il peggio è:
Cosi' nel loop per un problema che era dichiarato risolto troviamo una vera soluzione ultimamente si parla di fet drogati con il gallio (come i fantastici esposimetri di pentax anni 70, perche il Gallio era il vecchio carbonioh, o il nuovo laserrr, ma alle volte ritornano)
Drogaggio con il Gallio? Esistono studi in materia, ma credo che tu avessi voluto riferirti al GaN, che è un semiconduttore ad ampia banda proibita.
Poi butti dentro gli esposimetri, credo ricordandoti del GaAs, altro semiconduttore che non si presta molto alla potenza, ma ha buone proprietà optoelettroniche. Così la battuta che aggiungi:
perche il Gallio era il vecchio carbonioh, o il nuovo laserrr, ma alle volte ritornano
ti riferisci al Graphene? Oppure al Carburo di Silicio? Quest'ultimo è un semiconduttore a larga banda proibita impiegato nell'elettronica di potenza. Non è silicio drogato con carbonio. Ed il laser?
Spero che nei prossimi articoli parlerai del vero problema dell'amplificatore a commutazione: l'induttore del filtro.
Nello schema classico di retroazione il filtro non è inserito nell'anello, quindi ad alte potenze l'induttore da fuori di testa senza che la retroazione possa fare nulla.
Avevo in passato indicato articoli con soluzioni alternative.
Prendi questa mia risposta come un nuovo gradino della discussione. In fondo amiamo l'elettronica. Tu hai avuto la possibilità di toccare dal vivo tanti prodotti finali, io no. Ma magari pensiamoci un po' prima di denigrare i latinisti, molti di loro conoscono i semiconduttori ed il noise-shaping.
“ Come correttamente spiegato da LucaL la premessa (portante a 500 kHz) è sbagliata ed il resto del post segue l'errore iniziale.”
Mi dispiace, ma se vai a vedere la documentazione dei vari affari QUELLE RARE VOLTE CHE E' SCRITTO troverai due cose
1) il clock del treno (da non confondere con l'elaborazione) e' sempre variabile e ci sono casi che vanno anche a ZERO Hz.
Sopra i 250kHz sono piuttosto rari.
La documentazione di Hypex o di purifi, oggi i piu' acclamati, sono abbastanza divertenti.
2) come gia' accennato sono variabili, quindi anche quando superassero i XXX kHz scendono...
Quando, dove e perche' non e' dato sapere. Raramente e' detto qunato possono scendere.
“ Questa soluzione riduce gli effetti del ritardo di accensione del MOS, se ci pensi bene.”
Il problema non e' il ritardo di accensione, non solo, ma di tutto l'ambaradan
“Capisco il rinning, se ti impegni a prendere pessimi esempi troverai senz'altro qualcosa da mostrare, ma vedendo i tracciati che hai pubblicato vorrei chiederti dove vedi frequenze audio”
Sono solo impulsi, non audio (del resto e' la trattazione della scolpitura, potrebbero benissimo essere degli esempi calzanti), sono semplificativi visto che in nessun test sono misurati
Nota che in un solo caso ho visto un esempio di tracciato era di un ampli da 5000E in clipping e l'onda aveva fronti di salita e discesa a 30 gradi e un rumore di svariati volt
Certo era un clipping (ovvero era entrati in protezione, che entra in ns, per la cronaca) ma racconta cose soprattuto per l'eccessiva velocita' della protezione.
“ Ti faccio notare che esistono dei circuiti chiamati processori che oscillano a frequenze di 4 GHz richiedendo magari 100 A”
hanno pero'
1) molte forma d'onda casuali
2) milioni di pezzi di tiratura
3) hai mai provato ad avvicinargli un ampli senza blindarlo?
“Ma dove? Potresti indicarmi il datasheet perché è canato in pieno.”
Leggi tuta la documentazione di hypex e purifi. E' follia allo stato puro, penso che in fondo invochi delle divinita'.
“La fregatura si chiama feedback...”
Per un ampli audio, si.
“ti riferisci al Graphene... Carburo di Silicio.,,, carbonio. Ed il laser?”
E' il marketing che usa "la parola maGGica", se il marketing dice gallio e' gallio, poi fa niente che non sia determinante, ma se poi i fan boi parlno di gallio, o di megapixel non e' importante: la parola d'ordine e' 4k.
Il noise-shaping e' una bella cosa, ma non cura la scabbia :-)
Ciao,
ho letto il datasheet dell'amplificatore malese Hypex NC400:
https://www.hypex.nl/media/85/b5/1c/1646058855/NC400_04xx.pdf
Si tratta di un sistema auto-oscillante. Potresti indicarmi un datasheet in cui si cita che la frequenza della portante può andare a 0?
Ho notato che l'Hypex è composto da una tanti integrati, credo che il modulatore non sia monolitico.
Mi sembra una follia tipica del mondo audio.
Del resto caratterizzare singoli transistor per poterli parallelizzare è comunque una follia. E ciò si fa anche per i classe AB, come avevi mostrato in tuo post precedente.
Guarda, senza nemmeno cercare:
https://www.infineon.com/part/IRS2461S
portante a 800 kHz e costa ben 5$ scarsi.
Siemens non è più attiva nel campo microelettronico da 30 anni, le sue attività sono finite in Infineon. Azienda che esternalizza parecchio, da quel che si dice, ma ha pure più dipendenti di ST. Mah... preferisco non commentare...
Oppure guarda qui:
https://www.ti.com/product/TAS6424-Q1
https://www.ti.com/lit/ds/symlink/tas6424-q1.pdf
non si può andare oltre 500 kHz...
Dai, il noise-shaping non ha risolto il problema della guerra (qualcuno direbbe della pace) nel mondo, ma ti permette tante cose divertenti.
Quando giri lo smarphone il noise-shaping opera.
A domani, anzi a questo pomeriggio.
Non vorrei stroncare facilmente una tecnologia ma questa classe D mi pare un coacervo di problemi anche, se vogliamo, filosofici. Abbiamo avuto i migliori registratori a nastro del mondo da studio, tipo Studer, squisitamente analogico e che trattano il segnale di ingresso coi guanti bianchissimi onde preservare la qualità master... e ora tutti a fare polverone su un amplificatore che essendo digitale viola qualsiasi regola del mondo hifi, oltretutto in barba alla grande accuratezza con cui un segnale analogico, se davvero trattato, è e rimane teoricamente hifi.
Per quanto riguarda i disturbi in radiofrequenza non solo ti do ragionecma aggiungo che una modestissima cassa acustica della Mifa, classe D, credo pochi watt, irradia energia spuria in radiofrequenza che oscura, almeno entro 1-2 metri, le radio fm 8>-108 MHz, collegandola acuna radiolina di qualità per amplificarne il suono sparivano quasi tutti i canali e usciva solo fruscio; spegnendo la Mifa la radio tornava a ricevere.
Dico questo perché se il convertitore del Classe D arriverà a 500kHz avremo la ricezione LW e potenzialmente AM seriamente inibite, e non sono certo che se i cavi delle casse acustiche saranno lunghi da risuonare su qualche armonica spuria, avremo problemi anche al pianerottolo (ma questa è una mia congettura.
Boh, io preferirò sempre A o AB, un tda 2003 analogico ben pilotato forse quei 5 o 7 watt di musica li suona bene.
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