Photo: portatrice sana di patata, orrore!
Il calciatore turco Demir Bey (a seconda della translitterazione, suppongo), un tizio che dopo un paio di major crucche e' passato alla societa' di produzione soft ose' Galatasaray è stato redarguito con il segnale rosso da un arbitro tedesco.
Demirbay ha detto all’arbitro Bibi Steinhaus la frase
«le donne non hanno alcun posto nel calcio».
Ed e' giusto, se lo spettacolo e' diretto a chi vuole godersi della vista di 22 maschioni sudati in mutande, una ragazza non ci azzecca.
Per altro esiste il calcio femminile.
Pensate da etero (e il contrario se siete gay): state guardando un "filmino" con una bella gnocca che sta piacevolmente, come dire, avete capito.... e nell'angolo vedete due maschioni, come quelli del calcio che si tolgono pure le mutande e iniziano a fare cose.
La magia e' terminata.
L'arbitro donna ha scritto nel suo rapporto l'accaduto e la FIFA, essendo ormai in odore di caccia alle streghe, ha sospeso Demirbey per 5 partite e gli ha ordinato di arbitrare una partita di calcio femminile compiendo un altro errore.
Il calcio, come ho sempre immaginato, e' un modo per fornire contenuti soft, come poster, magliette e altri simulacri alle regine chiuse nell'armadio.
Demirbey lo ha dimostrato perfettamente perche' sapeva che quella presenza e' una scaccia utenti.
Se fosse destinato ad etero una donna arbitro avrebbe incremento delle visualizzazioni televisive, magari con arbitri formosi, roba molto desiderabile.
vi lascio con un calciatore che ha aperto su only fans, lascio a voi l'idea a chi puo' essere diretto il suo canale, vi dico solo che come maschio etero quelle pose mi fanno solo sbellicare dalle risa.
6 commenti:
Punto di vista interessante, ma secondo me implausibile... credo sia più semplicemente solo il retaggio di un maschilismo atavico e ignorante.
Peraltro lo stesso fenomeno si osserva anche in altri settori... i Wiener Philharmoniker c'hanno messo fino agli anni novanta inoltrati prima di avere una donna in pianta stabile nell'organico, e il mestiere di musicista dovrebbe richiedere un cervello, a differenza di quello di calciapalle...
Il calciapalle richiede fisico prima che cervello, quindi anche solo per correre e seguire l'azione una donna che è DIVERSA FISICAMENTE, BIOLOGICAMENTE da un uomo, fa sicuramente più fatica o persino può non farcela.
Senza contare che già un arbitro uomo spesso fa fatica a tenere a freno 22 deficienti non necessariamente educati, per una donna è un ruolo ancor più difficile.
Andiamo avanti così e ci saranno le quote rosa nelle formazioni..
" 22 deficienti non necessariamente educati"
Sempre lì si torna... civiltà, educazione, cultura.
Tra l'altro non mi pare che la Turchia (per tornare all'esempio citato) goda di chissà quale fama riguardo tifo, diritti umani ed emancipazione femminile... e non sono io a dirlo.
Riguardo la prestanza fisica, credo che la capacità di giudizio conti molto di più, specie in un'epoca di quarto uomo e VAR, rispetto agli anni della terna arbitrale.
Ehm... Io sono maschietto e mi piacerebbero i maschietti, ma più vedo trogloditi come i calciatori che mettono i pettorali in posa, non serve onlyfans, più sprofondo in un annoiato infastidito e soporifero disinteresse che ormai ha da anni consolidato la mia asessualità.
Se il prototipo dell'uomo è ormai un narciso cretinoide, w l'astinenza a vita, almeno evito le malattie veneree e dover avere a che fare con psicopatici che serve un corsondi psichiatria per capirli.
Non pensate male, ho avuto nel 2011 una unica storia di 2 anni con un uomo maturo e il sentimento e il dialogo c'erano!!!!!!!! È oggi che, dopo 14 anni, non c'è più molta materia prima; direi pure che siamo agli sgoccioli ma voglio essere ottimista per i futuri occupanti del pianeta :)
Poi, riguardo le calciatrici donna, lesbiche o etero che siano, non ho nulla da dire, è mestiere e/o passione loro. Ma vogliamo parlare del numero crescente di donne che intervengono alla radio sul calcio, o lavorano nel calcio come opinioniste, o sono in qualche modo invischiate in quella poltiglia rancida?
Per favore, sentire certe creature femminili becere, soprattutto con accento romano, parlare di calcio con quel piglio convinto tipico dei litigatori del lunedì mattina al bar, è rivoltante. Donne, lasciate la poltiglia rancida ai masculi, che hanno solo quello oltre alla mscchina da ostentare, il cane da sfruttare e da far impiastrare la strada di materia marrone solida e liquida, nonché accurati consumatori di tabacco, televisione e ecigar. Lasciate quel mondo miserevole ai miserabili, voi siete Donne: voi Donne portate la vita. Tirnate a essere il capolavoro che eravate. Voi, ripeto, portate la Vita in grembo.
Gli uomini... cosa portano?...
Trovo che affidare la direzione degli incontri calcistici a donne sia un'ottima idea per espandere il potenziale pubblico.
Vedere l'albitra in campo mi ricorda certi video in cui arriva la poliziotta e mette in riga un manipolo di balordi. Oppure quando la nuova direttrice prende di pugno il carcere; credo di averlo visto in qualche film...
Basta cercare la registrazione di qualche incontro d'epoca. Fino agli anni '80 arbitravano certi tipi con la pancia.
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