giovedì, giugno 27, 2024

4 day week e ignoranza

 


il problema grosso nel pensare che il mondo dell'istruzione e della cultura deve essere per forza recintato verso una cultura classica, leggende da licei e soprattutto con il classico come esempio di stile e cultura  "italiana" porta con sé poi a un problema di logica nella popolazione italiana.

Spesso volentieri vedo progetti imprenditoriali che non stanno in cielo né terra, discorsi da bar che non dovrebbero riuscire a stare in bocca ad una persona che è andata oltre le elementari.

Il problema principale e' l'idea dell'imprenditore in Italia:  quella che si forma alle elementari poiché successivamente non viene dato nessun appoggio dal punto di vista dell'economia all'istruzione della persona.

In pratica persone sotto vent'anni non hanno mai capito cosa fosse l'economia, l'informatica o qualsiasi altra cosa che non fosse roba aulica vecchia.

Alle elementari insegnano la seguente:
Pierino va a comprare delle mele a due euro,
le vende a Giacomo a quattro euro.
Insegnano che il costo è stato di due euro, il ricavo di quattro e il guadagno di due.

Spesso il compitino va avanti con il Pierino che, il giorno dopo, compra quattro euro di mele e le rivende a otto.

Se fosse roba di terza elementare va benissimo, visto che alcuni hanno dei problemi persino con questa parte.

Il problema nasce che tutta l'istruzione eonomica si ferma lì e se noi applicassimo la formuletta in questione verrebbe fuori che Pierino, anziché essere  probabilmente in passivo, nell'arco di pochi giorni diverrebbe l'uomo più ricco d'Italia. 

La situazione, perché la realtà è tale, è molto più complessa: le aziende si fanno concorrenza e i costi sono innumerevoli da qui la possibilità di pagare di più o di meno le mele non è detto sia un business figuriamoci un eventuale stipendio.

Perché nella realtà il Pierino di turno se paga due euro quelle mele, deve pagare anche il trasporto delle stesse, il fatto che parte marciranno, che Giacomino può acquistare non da Pierino ma da Pippo, che esiste un problema di costo del danaro per cui Pierino quando paga due euro in realtà ne sta pagando 2.75 e via così.

Spesso volentieri vediamo l'operaio che non capisce perché il capo va in giro con un'auto di un certo tipo, che non a caso si chiama auto di rappresentanza, non capisce perché non può dare quei soldi ai dipendenti visto che col prezzo dell'auto potrebbe farli tutti felici... almeno  per qualche mese, poi chissene intanto il capo che sia in giro con una panda come tutti.

L'italiano non capisce che tutto questo è complesso.

Ma la cosa più tragica e' quando un manager, che viene assunto tramite una cosa chiamata votazione, non ha la più pallida idea di cosa sia una gestione aziendale e di conseguenza come si sviluppano certi costi e si vanno a pagare gli stipendi.
Lo abbiamo visto centinaia di volte.

Di recente i latinici hanno piu' volte cercato di cambiare il mondo degli stipendiati attraverso magie

Il primo esempio lo abbiamo avuto in quelli che hanno iniziato, e incredibilmente stanno continuando ancora, a picchiare il martello sullo stipendio minimo.

Durante le votazioni recenti un amico mi ha girato la solita follia del movimento cinque asini, sappiamo perfettamente che non sono nuovi a inventare sistemi in cui si crea energia dal nulla, gli asini volano e l'unico lavoro che un italiano può fare è competere con un turco o un  tunisino. Tutte cose dette dai grillini e qui riportate.

Vi riporto degli stralci, di una lunga follia su altri temi, perché sono di rara e magistrale prova che la matematica applicata non è insegnata nelle scuole perché sia chi ha redatto il primo bozza, sia chi ha dovuto semplicemente  battere e creare PDF, sia tutti quelli che lo hanno letto all'interno del  movimento cinque asini anziché scoppiare a ridere e dire al Pierino di turno "ma che incazzo stai dicendo vai a rifare le elementari" ha approvato il testo che è stato pubblicato e approvato come "quello che andiamo a fare in Europa". Dopo non lamentiamoci della considerazione che abbiamo in EU

Parlerò ora solo della parte a proposito della settimana corta.

La settimana corta è una prova che stanno facendo alcune aziende per dare valore ai propri dipendenti in maniera non monetaria.

L'idea di base è che un dipendente più felice lavora di più e in un numero ridotto di ore tale per cui il lavoro complessivo di quattro giorni è equivalente a cinque.

È positivo per l'azienda perché una riduzione del numero di giorni è una riduzione anche dei costi.

È positivo per il dipendente perché un numero ridotto di giorni è una riduzione dei costi e un aumento del suo tempo libero.

Double Win.

Ovviamente questa sperimentazione che stanno eseguendo alcune aziende funziona in alcune branche del lavoro, il dipendente operaio deve seguire l'iter del processo industriale, non puo' produrre 30 panettoni nei tempi che ne produce 20.
Il metalmeccanico infatti non può mettersi a saldare più velocemente i compressori dei frigoriferi che piacciono tanto ai Grillini, non solo si dovrebbe riprogettare l'intero sistema produttivo ma la saldatura verrebbe di merda.

Idem come sopra non si può variare il numero di giorni in edilizia visto che dipende dal dal tempo meteorologico, dal tempo di asciugatura del cemento e il fatto che il poveretto più di quel tanto  di mattoni al giorno non può portare, salvo spaccarsi le ossa.

Questo tipo di riduzione va a impattare soprattutto in quel settori con forte creatività come può essere al massimo la progettazione o il design dove un aumento di tempo libero potrebbe portare anche a un maggior numero di idee, anche se lo Stato italiano non lo contempla viaggiare per mete esotiche come istruzione, rende il designer una persona migliore, più produttiva, che è in grado di sfornare idee nuove a un ritmo maggiore.

Ma una receptionist non puo' fare il suo lavoro del venerdì durante il giovedì. Deve essere presente al bancone quando la porta e' aperta.

Ecco quindi che un aumento della produttività in rari settori fa si che la produzione non scenda nonostante un numero minore di ore lavorate.

Ovviamente è sempre una questione di trovare una quadra tra quel lavoratore specifico, certamente non un'intera azienda, al massimo un reparto e il mantenimento della produzione per evitare che l'azienda vada in vacca.

Del resto un'azienda compete con altre sempre sul filo del rasoio se non e' benedetta da qualcuno come lo stato italiano, di fatto unja diminuzione della produttivita' a parita' di costi vuol dire non innovare, ridurre gli stipendi e persino fallire.
Le enormi tasse italiane hanno infatti provocato fughe di massa delle aziende (ovviamente colpa dei kattivi manager)

Ora vediamo come funziona la mente grillina.
ricordate che stiamo parlando del parlamento europeo.


In Italia non esiste una legge sulla settimana corta e questo ha avuto effetti negativi sulla
produttività delle aziende (tra il 1995 e il 2022 solo +0,4% contro una media UE-27 del
+1,5%) così come sull’aumento dei salari (-2,9% fra il 1990 e il 2020). 

Il capitolo parte malissimo perché si vorrebbe introdurre una legge europea per poterne introdurre una in Italia.
Capite che la malattia mentale è già grossa.
Si fa un paragone tra la media 27 paesi che sono funzionali e il nostro
Altro problema di capire che stiamo parlando di un'eventuale legge europea e non italiana, che si applicherebbe anche a chi e' migliore.
Ciliegina sulla torta si dice che la produttività italiana è bassa perché la settimana e' lunga quantoo negli altri paesi migliori dove non esiste la settimana corta.
Perché non esiste da nessuno una legge sulla settimana corta, sono sperimentazioni.

 

la settimana corta è già realtà, in altri si sono avviate sperimentazioni che hanno dato
ottimi risultati. Pertanto, l’Unione europea deve approvare una direttiva e concedere pari
diritti a tutti i lavoratori europei.

La settimana corta non è realtà è lasciata al singolo imprenditore come contrattazione.
È una cosa nata dalle aziende e che rimane gestita dalle aziende, non c'è nessuno Stato in cui venga in qualche maniera imposta.
Sarebbe come imporre le gratifiche, i bonus di produzione, l'auto aziendale ecc a tutti i lavoratori.

Inoltre se l'unione europea dovesse equiparare i lavoratori europei come diritti vari ci sarebbero non pochi problemi visto che da noi fra bonus, leggi orientate soprattutto ai lavoratori della pubblica amministrazione, scorciatoie e altre diavolerie che passano dalla cassa integrazione al prepensionamento... mi sa che si metterebbero abbastanza piangere.

"La sperimentazione di questa misura può partire dai settori a più alta intensità tecnologica, mettendo a disposizione anche i fondi europei così com’è avvenuto per la prima volta nel 2020 con il Fondo Nuove Competenze, istituito dal governo Conte II."

va bene dire che la sperimentazione può partire dai settori high-tech, che solitamente sono quelli che hanno un guadagno maggiore per ora lavorata, hanno una maggior possibilità movimento.
Del resto e' quello che succede senza leggi.

La domanda fatto perché debbono arrivare dei soldi dall'Unione Europea non è chiaro, oltretutto paragonandoli ad una misura nata per contrastare gli effetti del covid.
A cosa servirebbero quei soldi?
 

"Il nostro obiettivo è quello di garantire che le persone possano lavorare meno senza subire
tagli salariali e avere un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata."

Ok, figata, ma non tutti possono farlo, non il tizio che porta il pacco di amazonia.

Allo stesso tempo, ciò consentirebbe la creazione di nuovi posti di lavoro per sostituire coloro che optano per un orario ridotto, anche attraverso incentivi per gli imprenditori.

 calma, qualcosa e' andato perso.
Se  la 4 Days Week consentisse la creazione di nuovi posti di lavoro, vuol dire che non esisterebbe un incremento di PIL per ora lavorata, ma una diminuzione di valore prodotto. Per tanto un azienda dovrebbe aumentare la forza lavoro, e in soldoni su 5 persone dovrebbe assumerne una sesta che avra' dei costi che vanno a far fallire l'azienda.
Far pagare all'azienda per il 20% in piu' di stipendi vuol dire in soldoni, essendo 26M di lavoratori con uno stipendio lordo di 3Kmese,  centinaia di miliardi annui.
Per il grillino sotto i 250 miliardi non e' spesa, i miliardi son noccioline: che ce li dia l’Europa che noi li abbiam finiti, il frigo è vuoto mamma compra qualcosa.

 In questo contesto l’efficienza del lavoro crescerebbe, la produttività migliorerebbe, e il benessere dei lavoratori aumenterebbe, in un circolo virtuoso che porterebbe maggiore produttività nelle aziende.

aspetta, accendi il cervello.
se hai creato nuovi posti  di lavoro (pagati da babbo natale) per la minor produtivita' ("creazione di nuovi posti di lavoro") data dalle minori ore, come fai a dire che ciu sarebbe maggiore produttivita'?
Se hai aumentato la produttivita' hai meno bisogno di lavoratori, non consentirebbe la creazione di nuovi posti di lavoro.
La logica latinista, caxxo!
Bruciate le scuole attuali!
 

"Nel concreto la proposta andrebbe a ridurre gli orari di lavoro fino a 32 ore settimanali (4 giorni a settimana) e sarebbe articolata concedendo ai lavoratori strumenti di welfare aziendale di valore pari alla quota di lavoro a cui hanno rinunciato (8 ore) in voucher validi per l’acquisto di beni (buoni pasto e buoni spesa) e servizi (come, ad esempio, gli asili nido)."

Lavoro un giorno in meno e parte della paga la dai in buoni per pagare all'esselunga?
Non capisco la logica.
Perché un buono, salvo voler imbastire una truffa ai danni dei contribuenti come i "buoni pasto" attuali, sono soldi.
Come li metti li metti.
 

"Cosicché il salario complessivo rimarrebbe costante. Le aziende sarebbero aiutate in una prima fase prevedendo la defiscalizzazione della quota del salario versata sotto forma di welfare aziendale."

Vediamo di capire:
A Piero anziche' dare 600E di stipendio durante i nuovi giorni di scialo, che in busta diventano 300E, posso pagare un buono esselunga da 300 senza pagare tasse (nel frattempo Piero passa di scaglione e addizionali e paga un 100-200E meno di tasse).
La domanda e': chi paga 500 euro mensili (MILIARDI) di tasse?
E poi il lavoratore lavora per pagare i 300E in piu' di stipendio mensile che prende dall'imprenditore?

 

" L’UE e gli Stati membri devono fare la loro parte mettendo a disposizione rispettivamente i fondi europei e i contributi figurativi dei lavoratori per la parte di salario ricevuta sotto forma di welfare aziendale"

Ok le centinaia di miliardi li paghino i tedeski e i francesi.
Dateci li sordi.
E' evidente una meridionalizzazione dell'italia, e in questo i grillini, ricordiamo, hanno preso enormi percentuali al sud durante le votazioni italiane.

In sostanza per i grillini:
La settimana corta aumenta il numero di lavoratori,
che felici hanno piu' soldi e fanno piu' vacanza,
il costo della felicita' lo paghi l'EU kattiva con qualche centinaio di miliardi annuo,
il motivo e' che del resto loro (kattivi) hanno stipendi alti e poche tasse perche' avendo una produtivita' elevata devono pagarci a noi che declamiamo catullo e non rendiamo un razzo.

Se pensate che le politiche del lavoro si fermano qui come follia, o che non ci siano altre follie nel documento siete dei poveri illusi.

Capisco che i politici italiani sono passati da fare qualche promessa di troppo a promesse tanto grandi da essere folli.

Ma con i grillini siamo da sempre su di un livello diverso:
dopo la fisica hanno spezzato pure la logica.

Io lo metterei sotto il tentativo di truffa, del resto stanno vendendo quello che non e' possibile, salvo che mezza europa decida di aumentare le tasse per permettere agli italiani di andare al mare, immagino la faccia di un tedesco che gli si dice che il suo stipendio diminuisce per regalarlo agli italiani che  vanno in vacanza.

Dopo non lamentiamoci delle battute feroci di alcuni europei.

3 commenti:

Gaetano79 ha detto...

La settimana corta è la versione riammodernata delle 35 ore settimanali degli ultimi anni '90. Dagli albori della rivoluzione industriale a oggi, l'orario di lavoro settimanale è diminuito non per imposizione legislativa, ma semplicemente a causa del miglioramento della meccanizzazione e dell'automazione: la produttività oraria è aumentata nel corso del tempo, permettendo di lavorare di meno senza intaccare il proprio tenore di vita. Il ruolo delle meccanizzazione e automazione nei confronti della produttività è ben spiegato dalla Scuola Economica Austriaca. Ricordiamo anche gli altri benefici generati dalla meccanizzazione e automazione:
1) Scomparsa del lavoro minorile (la maggiore produttività degli adulti ha reso superflua la manodopera dei minori).
2) Incremento del lavoro femminile fuori casa.

Havokhin ha detto...

Io sono appena scappato da un lavoro che a 50h/settimana non stavi dietro al flusso di attività, senza considerare alcuni sabati e domeniche.

In realtà in ancora troppi ambiti mancano strumenti per far lavorare meglio la gente ( e dove ci sono li fanno usare pure male). Tutto questo senza contare la formazione, che è il fulcro per poter poi richiedere ai lavoratori un incremento della produttività

Danilo ha detto...

Cercare di trovare una logica in cio' che dicono i politici (di qualsiasi colore), e' tempo sprecato.
Un politico dice quello che gli fa' comodo per migliorare il consenso, avere piu' voti e aumentare il proprio potere.
Le conseguenze di cio' che fa' o dice (che poi ricadono su tutta la popolazione) sono dettagli marginali.

In altre parole, tutto il ragionamento fatto e': se propongo la settimana corta, potrei passare dal 4% al 5%.