Questo e' il livello di schifo del sedile del treno italiano, ci sabbe da chiedersi se l'utente si e' pisciato addosso, ma e' solo il cafone che mette le scarpacce dove non devono esserci
Viene subito in aiuto la GRANDE cul-tura italiana aeroportuale dove il villico aria a zozzare e a dare scarpate alla USB
e poi lo stesso GGenio che deve caricare il telefono pessimo, ma costoso, si adira perche'"caxxo qua non va un caxxo posto ammedda"
delineando che la scuola italiana e' merda pura come dico sempre.
4 commenti:
Pur essendo d'accordo circa l'educazione nulla dell'utente medio - e pure di quello un po' sopra la media - credo che quelle particolari macchie siano dovute ai sali accumulati dai litri e litri di sudore emessi dai pori delle utenti nei decenni. Del resto, quando nei primi anni duemila avevo la sfortuna di andare all'università in treno sulla fantastica (!!!) linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, per lunghi anni ho sempre visto la stessa carrozza con il riscaldamento/condizionamento rotto e mai riparato, puoi immaginare le sudate estive (il biglietto però lo volevano pagato per intero, ed è rincarato numerose volte). In compenso c'era una fantastica targhetta in ogni vagone che vantava un "Restyling 1989". Quindi le carrozze erano pure più vecchie... Alcuni sedili, originariamente blu, risultavano grigio-nerastri a causa di strati di lerciume accumulato nei decenni: non è un’iperbole. Del resto, mi era capitato di vedere il "servizio pulizie" in stazione centrale: quello che facevano non era nemmeno far finta di far finta di pulire, 30 secondi a scompartimento e via. Pulire le tappezzerie non era nemmeno contemplato nella lista delle cose “da non fare”. Tanto valeva mettere scranni di plastica dura stile metro, sarebbero stati meno indecenti!!! Comunque ti capisco, anche io tornando dal Japan mi sono detto "ma vedi che è possibile? E' solo una questione di rispetto da un lato e di voglia di lavorare dall'altra!". Non ho speranze per questo paese, nessuna. C'è la convinzione che "pubblico = di nessuno" e non "pubblico = di tutti".
E'una cosa che fa imbestialire: salire sui treni/autobus e vedere sedute luride, ripiani con un dito di polvere, sporcizia ovunque. E' chiaro che c'è molta maleducazione in giro ma anche un discreto menefreghismo delle aziende di trasporto pubblico. Ovvero del loro personale. Credo che anche a loro dia fastidio il comportamento maleducato ma chiudono un occhio e talvolta devo intervenire io. Cose da pazzi...
Vieni a Roma, dove i bus sono cloache cariche di esseri che come minimo mettono le scarpe sui sedili. Il 50% dei giovani, e la percentuale è clemente, lo fa. Poveracci, avranno le gambette e i piedini stanchi.
L'altra metà delle giovani risorse usa ol lettore musicale del telefono al massimo volume, non mancano i casi di spinelli accesi durante il viaggio. E chi fuma e vede arrivare il bus cosa fa? O fa le ultime 3 tirate tutte di fila, entra dalla porta rigorosamente centrale, cosa vietata, e sbuffa il fumo da dentro verso fuori, il che significa appestare comunque il bus; oppure ai capolinea salgono sempre dalla porta proibita, attendono in piedi che la vettura parta e intanto fumano, appestando sempre la vettura perche il fumo per turbolenza entra parzialmente dentro.
Gli stranieri (turisti) che salgono chiedono come fare il biglietto e quando l'autista biascica Nun ze pò fà, oo devi fà dar giornalaio, gli stessi turisti spesso scendono. Visti coi miei occhi piu volte. Per loro la norma è comprtarsi bene.
Tornerei volentieri agli anni 1920 quando i maestri bacchettavano gli alunni e a casa avrebbero preso sonori ceffoni. Oggi l'imperativo è:fate quel che volete ma fatelo ai danni di tutto e tutti.
@Skypippo: "E'una cosa che fa imbestialire [...] sporcizia ovunque"
non fare il finto tonto, è sempre stato così: se va in metro ti aspetti di poter pranzare sul pavimento? O a Milano Centrale ti aspetti di sedere fuori dal lounge?
Se, come il tizio della foto, vai in giro con i pantaloni corti ti aspetti che tutto il mondo sia pulito. Bastano i jeans da togliere in entrata a casa (almeno io faccio così quando prendo i mezzi, li appendo in un armadietto per non doverli portare in giro).
@Anonimo del 9/2/24 7:02 PM:
A Roma è da anni che non vengo, ma in Veneto studenti con spinelli in autobus non ne ho visti. Però accampati sì, accidenti, senza dignità: non hanno paura che qualcuno di fotografi e li metta su internet come "Barboni in autobus" o "Profughi drogati".
Certo entrano dalla porta sbagliata, ma a volte sono solo io che entra da quella giusta, con il bus vuoto. Gli autisti non dicono nulla, quindi va bene immagino. E gli stessi autisti si rifiutano di vendere il biglietto a chi lo chiede salendo (forse ingannati dal grande adesivo "BIGLIETTO A BORDO"): nell'ultimo anno non ne ho visto vendere neppure uno. Non sto scherzando, questa cosa non la capisco, almeno togliessero l'adesivo.
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